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art1965
nozione.
la transazione è il contratto col quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una lite già incominciata o prevengono una lite che può sorgere tra loro. con le reciproche concessioni si possono creare, modificare o estinguere anche rapporti diversi da quello che ha formato oggetto della pretesa e della contestazione delle parti.
null
art1966
capacità a transigere e disponibilità dei diritti.
per transigere le parti devono avere la capacità di disporre dei diritti che formano oggetto della lite. la transazione è nulla se tali diritti, per loro natura o per espressa disposizione di legge, sono sottratti alla disponibilità delle parti.
null
art1967
prova.
la transazione deve essere provata per iscritto, fermo il disposto del art1350.
art1350
art1968
transazione sulla falsità di documenti.
la transazione nei giudizi civili di falso non produce alcun effetto, se non è stata omologata dal tribunale, sentito il pubblico ministero.
null
art1969
errore di diritto.
la transazione non può essere annullata per errore di diritto relativo alle questioni che sono state oggetto di controversia tra le parti.
null
art1970
lesione.
la transazione non può essere impugnata per causa di lesione.
null
art1971
transazione su pretesa temeraria.
se una delle parti era consapevole della temerarietà della sua pretesa, l'altra può chiedere l'annullamento della transazione.
null
art1972
transazione su un titolo nullo.
è nulla la transazione relativa a un contratto illecito, ancorché le parti abbiano trattato della nullità di questo. negli altri casi in cui la transazione è stata fatta relativamente a un titolo nullo, l'annullamento di essa può chiedersi solo dalla parte che ignorava la causa di nullità del titolo.
null
art1973
annullabilità per falsità di documenti.
è annullabile la transazione fatta, in tutto o in parte, sulla base di documenti che in seguito sono stati riconosciuti falsi.
null
art1974
annullabilità per cosa giudicata.
è pure annullabile la transazione fatta su lite già decisa con sentenza passata in giudicato, della quale le parti o una di esse non avevano notizia.
null
art1975
annullabilità per scoperta di documenti.
la transazione che le parti hanno conclusa generalmente sopra tutti gli affari che potessero esservi tra loro non può impugnarsi per il fatto che posteriormente una di esse venga a conoscenza di documenti che le erano ignoti al tempo della transazione, salvo che questi siano stati occultati dall'altra parte. la transazione è annullabile, quando non riguarda che un affare determinato e con documenti posteriormente scoperti si prova che una delle parti non aveva alcun diritto.
null
art1976
risoluzione della transazione per inadempimento.
la risoluzione della transazione per inadempimento non può essere richiesta se il rapporto preesistente è stato estinto per novazione, salvo che il diritto alla risoluzione sia stato espressamente stipulato.
null
art1977
nozione.
la cessione dei beni ai creditori è il contratto col quale il debitore incarica i suoi creditori o alcuni di essi di liquidare tutte o alcune sue attività e di ripartirne tra loro il ricavato in soddisfacimento dei loro crediti.
null
art1978
forma.
la cessione dei beni si deve fare per iscritto, sotto pena di nullità. se tra i beni ceduti esistono crediti, si osservano le disposizione art1264 art1265.
art1265 art1264
art1979
poteri dei creditori cessionari.
l'amministrazione dei beni ceduti spetta ai creditori cessionari. questi possono esercitare tutte le azioni di carattere patrimoniale relative ai beni medesimi.
null
art1980
effetti della cessione.
il debitore non può disporre dei beni ceduti. i creditori anteriori alla cessione che non vi hanno partecipato possono agire esecutivamente anche su tali beni. i creditori cessionari, se la cessione ha avuto per oggetto solo alcune attività del debitore, non possono agire esecutivamente sulle altre attività prima di aver liquidato quelle cedute.
null
art1981
spese.
i creditori che hanno concluso il contratto o vi hanno aderito devono anticipare le spese necessarie per la liquidazione e hanno il diritto di prelevarne l'importo sul ricavato di essa.
null
art1982
riparto.
i creditori devono ripartire tra loro le somme ricavate in proporzione dei rispettivi crediti, salve le cause di prelazione. il residuo spetta al debitore.
null
art1983
controllo del debitore.
il debitore ha diritto di controllare la gestione e di averne il rendiconto alla fine della liquidazione, o alla fine di ogni anno se la gestione dura più di un anno. se è stato nominato un liquidatore, questi deve rendere il conto anche al debitore.
null
art1984
liberazione del debitore.
se non vi è patto contrario, il debitore è liberato verso i creditori solo dal giorno in cui essi ricevono la parte loro spettante sul ricavato della liquidazione, e nei limiti di quanto hanno ricevuto.
null
art1985
recesso del contratto.
il debitore può recedere dal contratto offrendo il pagamento del capitale e degli interessi a coloro con i quali ha contrattato o che hanno aderito alla cessione. il recesso ha effetto dal giorno del pagamento. il debitore è tenuto al rimborso delle spese di gestione.
null
art1986
annullamento e risoluzione del contratto.
la cessione può essere annullata se il debitore, avendo dichiarato di cedere tutti i suoi beni, ha dissimulato parte notevole di essi, ovvero se ha occultato passività o ha simulato passività inesistenti. la cessione può essere risoluta per inadempimento secondo le regole generali.
null
art1987
efficacia delle promesse.
la promessa unilaterale di una prestazione non produce effetti obbligatori fuori dei casi ammessi dalla legge.
null
art1988
promessa di pagamento e ricognizione di debito.
la promessa di pagamento o la ricognizione di un debito dispensa colui a favore del quale è fatta dall'onere di provare il rapporto fondamentale. l'esistenza di questo si presume fino a prova contraria.
null
art1989
promessa al pubblico.
colui che, rivolgendosi al pubblico, promette una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o compia una determinata azione, è vincolato dalla promessa non appena questa è resa pubblica. se alla promessa non è apposto un termine, o questo non risulta dalla natura o dallo scopo della medesima, il vincolo del promittente cessa, qualora entro l'anno dalla promessa non gli sia stato comunicato l'avveramento della situazione o il compimento dell'azione prevista nella promessa.
null
art1990
revoca della promessa.
la promessa può essere revocata prima della scadenza del termine indicato dall'articolo precedente solo per giusta causa, purché la revoca sia resa pubblica nella stessa forma della promessa o in forma equivalente. in nessun caso la revoca può avere effetto se la situazione prevista nella promessa si è già verificata o se l'azione è già stata compiuta.
null
art1991
cooperazione di più persone.
se l'azione è stata compiuta da più persone separatamente, oppure se la situazione è comune a più persone, la prestazione promessa, quando è unica, spetta a colui che per primo ne ha dato notizia al promittente.
null
art1992
adempimento della prestazione.
il possessore di un titolo di credito ha diritto alla prestazione in esso indicata verso presentazione del titolo, purché sia legittimato nelle forme prescritte dalla legge. il debitore, che senza dolo o colpa grave adempie la prestazione nei confronti del possessore, è liberato anche se questi non è il titolare del diritto.
null
art1993
eccezioni opponibili.
il debitore può opporre al possessore del titolo soltanto le eccezioni a questo personali, le eccezioni di forma, quelle che sono fondate sul contesto letterale del titolo, nonché quelle che dipendono da falsità della propria firma, da difetto di capacità o di rappresentanza al momento dell'emissione, o dalla mancanza delle condizioni necessarie per l'esercizio dell'azione. il debitore può opporre al possessore del titolo le eccezioni fondate sui rapporti personali con i precedenti possessori, soltanto se, nell'acquistare il titolo, il possessore ha agito intenzionalmente a danno del debitore medesimo.
null
art1994
effetti del possesso di buona fede.
chi ha acquistato in buona fede il possesso di un titolo di credito, in conformità delle norme che ne disciplinano la circolazione, non è soggetto a rivendicazione.
null
art1995
trasferimento dei diritti accessori.
il trasferimento del titolo di credito comprende anche i diritti accessori che sono ad esso inerenti.
null
art1996
titoli rappresentativi.
i titoli rappresentativi di merci attribuiscono al possessore il diritto alla consegna delle merci che sono in essi specificate, il possesso delle medesime e il potere di disporne mediante trasferimento del titolo.
null
art1997
efficacia dei vincoli sul credito.
il pegno, il sequestro, il pignoramento e ogni altro vincolo sul diritto menzionato in un titolo di credito o sulle merci da esso rappresentate non hanno effetto se non si attuano sul titolo.
null
art1998
titoli con diritto a premi.
nel caso di usufrutto di titoli di credito il godimento dell'usufruttuario si estende ai premi e alle altre utilità aleatorie prodotte dal titolo. il premio è investito a norma art1000. nel pegno di titoli di credito la garanzia non si estende ai premi e alle altre utilità aleatorie prodotte dal titolo.
art1000
art1999
conversione dei titoli.
i titoli di credito al portatore possono essere convertiti dall'emittente in titoli nominativi, su richiesta e a spese del possessore. salvo il caso in cui la convertibilità sia stata espressamente esclusa dall'emittente, i titoli nominativi possono essere convertiti in titoli al portatore, su richiesta e a spese dell'intestatario che dimostri la propria identità e la propria capacità a norma del secondo art2022.
art2022
art2000
riunione e frazionamento dei titoli.
i titoli di credito emessi in serie possono essere riuniti in un titolo multiplo, su richiesta e a spese del possessore. i titoli di credito multipli possono essere frazionati in più titoli di taglio minore.
null
art2001
rinvio a disposizioni speciali.
le norme di questo titolo si applicano in quanto non sia diversamente disposto da altre norme di questo codice o di leggi speciali. i titoli del debito pubblico, i biglietti di banca e gli altri titoli equivalenti sono regolati da leggi speciali.
null
art2002
documenti di legittimazione e titoli impropri.
le norme di questo titolo non si applicano ai documenti che servono solo a identificare l'avente diritto alla prestazione, o a consentire il trasferimento del diritto senza l'osservanza delle forme proprie della cessione.
null
art2003
trasferimento del titolo e legittimazione del possessore.
il trasferimento del titolo al portatore si opera con la consegna del titolo. il possessore del titolo al portatore è legittimato all'esercizio del diritto in esso menzionato in base alla presentazione del titolo.
null
art2004
limitazione della libertà di emissione.
il titolo di credito contenente l'obbligazione di pagare una somma di danaro non può essere emesso al portatore se non nei casi stabiliti dalla legge.
null
art2005
titolo deteriorato.
il possessore di un titolo deteriorato che non sia più idoneo alla circolazione, ma sia tuttora sicuramente identificabile, ha diritto di ottenere dall'emittente un titolo equivalente, verso la restituzione del primo e il rimborso delle spese.
null
art2006
smarrimento e sottrazione del titolo.
salvo disposizioni di leggi speciali, non è ammesso l'ammortamento dei titoli al portatore smarriti o sottratti. tuttavia chi denunzia all'emittente lo smarrimento o la sottrazione d'un titolo al portatore e gliene fornisce la prova ha diritto alla prestazione e agli accessori della medesima, decorso il termine di prescrizione del titolo. il debitore che esegue la prestazione a favore del possessore del titolo prima del termine suddetto è liberato, salvo che si provi che egli conoscesse il vizio del possesso del presentatore. se i titoli smarriti o sottratti sono azioni al portatore, il denunziante può essere autorizzato dal tribunale, previa cauzione, se del caso, a esercitare i diritti inerenti alle azioni anche prima del termine di prescrizione, fino a quando i titoli noli vengano presentati da altri. è salvo, in ogni caso, l'eventuale diritto del denunziante verso il possessore del titolo.
null
art2007
distruzione del titolo.
il possessore del titolo al portatore, che ne provi la distruzione, ha diritto di chiedere all'emittente il rilascio di un duplicato o di un titolo equivalente. le spese sono a carico del richiedente. se la prova della distruzione non è raggiunta, si osservano le disposizioni dell'articolo precedente.
null
art2008
legittimazione del possessore.
il possessore di un titolo all'ordine è legittimato all'esercizio del diritto in esso menzionato in base a una serie continua di girate.
null
art2009
forma della girata.
la girata deve essere scritta sul titolo e sottoscritta dal girante. è valida la girata anche se non contiene l'indicazione del giratario. la girata al portatore vale come girata in bianco.
null
art2010
girata condizionale o parziale.
qualsiasi condizione apposta alla girata si ha come non scritta. è nulla la girata parziale.
null
art2011
effetti della girata.
la girata trasferisce tutti i diritti inerenti al titolo. se il titolo è girato in bianco, il possessore può riempire la girata col proprio nome o con quello di altra persona, ovvero può girare di nuovo il titolo o trasmetterlo a un terzo senza riempire la girata o senza apporne una nuova.
null
art2012
obblighi del girante.
salvo diversa disposizione di legge o clausola contraria risultante dal titolo, il girante non è obbligato per l'inadempimento della prestazione da parte dell'emittente.
null
art2013
girata per incasso o per procura.
se alla girata è apposta una clausola che importa conferimento di una procura per incasso, il giratario può esercitare tutti i diritti inerenti al titolo, ma non può girare il titolo, fuorché per procura. l'emittente può opporre al giratario per procura soltanto le eccezioni opponibili al girante. l'efficacia della girata per procura non cessa per la morte o per la sopravvenuta incapacità del girante.
null
art2014
girata a titolo di pegno.
se alla girata è apposta una clausola che importa costituzione di pegno, il giratario può esercitare tutti i diritti inerenti al titolo, ma la girata da lui fatta vale solo come girata per procura. l'emittente non può opporre al giratario in garanzia le eccezioni fondate sui propri rapporti personali col girante, a meno che il giratario, ricevendo il titolo, abbia agito intenzionalmente a danno dell'emittente.
null
art2015
cessione del titolo all'ordine.
l'acquisto di un titolo all'ordine con un mezzo diverso dalla girata produce gli effetti della cessione.
null
art2016
procedura d'ammortamento.
in caso di smarrimento, sottrazione o distruzione del titolo, il possessore può farne denunzia al debitore e chiedere l'ammortamento del titolo con ricorso al presidente del tribunale del luogo in cui il titolo è pagabile. il ricorso deve indicare i requisiti essenziali del titolo e, se si tratta di titolo in bianco, quelli sufficienti a identificarlo. il presidente del tribunale, premessi gli opportuni accertamenti sulla verità dei fatti e sul diritto del possessore, pronunzia con decreto l'ammortamento e autorizza il pagamento del titolo dopo trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto nella gazzetta ufficiale del regno, purché nel frattempo non sia fatta opposizione dal detentore. se alla data della pubblicazione il titolo non è ancora scaduto, il termine per il pagamento decorre dalla data della scadenza. il decreto deve essere notificato al debitore e pubblicato nella gazzetta ufficiale del regno a cura del ricorrente. nonostante la denunzia, il pagamento fatto al detentore prima della notificazione del decreto libera il debitore.
null
art2017
opposizione del detentore.
l'opposizione del detentore deve essere proposta davanti al tribunale che ha pronunziato l'ammortamento, con citazione da notificarsi al ricorrente e al debitore. l'opposizione non è ammissibile senza il deposito del titolo presso la cancelleria del tribunale. se l'opposizione è respinta, il titolo è consegnato a chi ha ottenuto l'ammortamento.
null
art2018
diritti del ricorrente durante il termine per l'opposizione.
durante il termine stabilito art2016, il ricorrente può compiere tutti gli atti che tendono a conservare i suoi diritti, e, se il titolo è scaduto o pagabile a vista, può esigerne il pagamento mediante cauzione o chiedere il deposito giudiziario della somma.
art2016
art2019
effetti dell'ammortamento.
trascorso senza opposizione il termine indicato art2016, il titolo non ha più efficacia, salve le ragioni del detentore verso chi ha ottenuto l'ammortamento. chi ha ottenuto l'ammortamento, su presentazione del decreto e di un certificato del cancelliere del tribunale comprovante che non fu interposta opposizione, può esigere il pagamento o, qualora il titolo sia in bianco o non sia ancora scaduto, può ottenere un duplicato.
art2016
art2020
leggi speciali.
le norme di questa sezione si applicano ai titoli all'ordine regolati da leggi speciali in quanto queste non dispongano diversamente.
null
art2021
legittimazione del possessore.
il possessore di un titolo nominativo è legittimato all'esercizio del diritto in esso menzionato per effetto dell'intestazione a suo favore contenuta nel titolo e nel registro dell'emittente.
null
art2022
trasferimento.
il trasferimento del titolo nominativo si opera mediante l'annotazione del nome dell'acquirente sul titolo e nel registro dell'emittente o col rilascio di un nuovo titolo intestato al nuovo titolare. del rilascio deve essere fatta annotazione nel registro. colui che chiede l'intestazione del titolo a favore di un'altra persona, o il rilascio di un nuovo titolo ad essa intestato, deve provare la propria identità e la propria capacità di disporre, mediante certificazione di un notaio o di un agente di cambio. se l'intestazione o il rilascio è richiesto dall'acquirente, questi deve esibire il titolo e dimostrare il suo diritto mediante atto autentico. le annotazioni nel registro e sul titolo sono fatte a cura e sotto la responsabilità dell'emittente. l'emittente che esegue il trasferimento nei modi indicati dal presente articolo è esonerato da responsabilità, salvo il caso di colpa.
null
art2023
trasferimento mediante girata.
salvo diverse disposizioni della legge, il titolo nominativo può essere trasferito anche mediante girata autenticata da un notaio o da un agente di cambio. la girata deve essere datata e sottoscritta dal girante e contenere l'indicazione del giratario. se il titolo non è interamente liberato, è necessaria anche la sottoscrizione del giratario. il trasferimento mediante girata non ha efficacia nei confronti dell'emittente fino a che non ne sia fatta annotazione nel registro. il giratario che si dimostra possessore del titolo in base a una serie continua di girate ha diritto di ottenere l'annotazione del trasferimento nel registro dell'emittente.
null
art2024
vincoli sul credito.
nessun vincolo sul credito produce effetti nei confronti dell'emittente e dei terzi, se non risulta da una corrispondente annotazione sul titolo e nel registro. per l'annotazione si osserva il disposto del secondo art2022.
art2022
art2025
usufrutto.
chi ha l'usufrutto del credito menzionato in un titolo nominativo ha diritto di ottenere un titolo separato da quello del proprietario.
null
art2026
pegno.
la costituzione in pegno di un titolo nominativo può farsi anche mediante consegna del titolo, girato con la clausola �in garanzia� o altra equivalente. il giratario in garanzia non può trasmettere ad altri il titolo se non mediante girata per procura.
null
art2027
ammortamento.
in caso di smarrimento, sottrazione o distruzione del titolo, l'intestatario o il giratario di esso può farne denunzia all'emittente e chiedere l'ammortamento del titolo in conformità delle norme relative ai titoli all'ordine. in caso di smarrimento, sottrazione o distruzione di azioni nominative, durante il termine stabilito art2016 il ricorrente può esercitare i diritti inerenti alle azioni, salva, se del caso, la prestazione di una cauzione. l'ammortamento estingue il titolo, ma non pregiudica le ragioni del detentore verso chi ha ottenuto il nuovo titolo.
art2016
art2028
obbligo di continuare la gestione.
chi, senza esservi obbligato, assume scientemente la gestione di un affare altrui, è tenuto a continuarla e a condurla a termine finché l'interessato non sia in grado di provvedervi da se stesso. l'obbligo di continuare la gestione sussiste anche se l'interessato muore prima che l'affare sia terminato, finché l'erede possa provvedere direttamente.
null
art2029
capacità del gestore.
il gestore deve avere la capacità di contrattare.
null
art2030
obbligazioni del gestore.
il gestore è soggetto alle stesse obbligazioni che deriverebbero da un mandato. tuttavia il giudice, in considerazione delle circostanze che hanno indotto il gestore ad assumere la gestione, può moderare il risarcimento dei danni ai quali questi sarebbe tenuto per effetto della sua colpa.
null
art2031
obblighi dell'interessato.
qualora la gestione sia stata utilmente iniziata, l'interessato deve adempiere le obbligazioni che il gestore ha assunte in nome di lui, deve tenere indenne il gestore di quelle assunte dal medesimo in nome proprio e rimborsargli tutte le spese necessarie o utili con gli interessi dal giorno in cui le spese stesse sono state fatte. questa disposizione non si applica agli atti di gestione eseguiti contro il divieto dell'interessato, eccetto che tale divieto sia contrario alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume.
null
art2032
ratifica dell'interessato.
la ratifica dell'interessato produce, relativamente alla gestione, gli effetti che sarebbero derivati da un mandato, anche se la gestione è stata compiuta da persona che credeva di gerire un affare proprio.
null
art2033
indebito oggettivo.
chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato. ha inoltre diritto ai frutti e agli interessi dal giorno del pagamento, se chi lo ha ricevuto era in mala fede, oppure, se questi era in buona fede, dal giorno della domanda.
null
art2034
obbligazioni naturali.
non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali, salvo che la prestazione sia stata eseguita da un incapace. i doveri indicati dal precedente, e ogni altro per cui la legge non accorda azione ma esclude la ripetizione di ciò che è stato spontaneamente pagato, non producono altri effetti.
null
art2035
prestazione contraria al buon costume.
chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume non può ripetere quanto ha pagato.
null
art2036
indebito soggettivo.
chi ha pagato un debito altrui, credendosi debitore in base a un errore scusabile, può ripetere ciò che ha pagato, sempre che il creditore non si sia privato in buona fede del titolo o delle garanzie del credito. chi ha ricevuto l'indebito è anche tenuto a restituire i frutti e gli interessi dal giorno del pagamento, se era in mala fede, o dal giorno della domanda, se era in buona fede. quando la ripetizione non è ammessa, colui che ha pagato subentra nei diritti del creditore.
null
art2037
restituzione di cosa determinata.
chi ha ricevuto indebitamente una cosa determinata è tenuto a restituirla. se la cosa è perita, anche per caso fortuito, chi l'ha ricevuta in mala fede è tenuto a corrisponderne il valore; se la cosa è soltanto deteriorata, colui che l'ha data può chiedere l'equivalente, oppure la restituzione e un'indennità per la diminuzione di valore. chi ha ricevuto la cosa in buona fede non risponde del perimento o del deterioramento di essa, ancorché dipenda da fatto proprio, se non nei limiti del suo arricchimento.
null
art2038
alienazione della cosa ricevuta indebitamente.
chi, avendo ricevuto la cosa in buona fede, l'ha alienata prima di conoscere l'obbligo di restituirla è tenuto a restituire il corrispettivo conseguito. se questo è ancora dovuto, colui che ha pagato l'indebito subentra nel diritto dell'alienante. nel caso di alienazione a titolo gratuito, il terzo acquirente è obbligato, nei limiti del suo arricchimento, verso colui che ha pagato l'indebito. chi ha alienato la cosa ricevuta in mala fede, o dopo aver conosciuto l'obbligo di restituirla, è obbligato a restituirla in natura o a corrisponderne il valore. colui che ha pagato l'indebito può però esigere il corrispettivo dell'alienazione e può anche agire direttamente per conseguirlo. se l'alienazione è stata fatta a titolo gratuito, l'acquirente, qualora l'alienante sia stato inutilmente escusso, è obbligato, nei limiti dell'arricchimento, verso colui che ha pagato l'indebito.
null
art2039
indebito ricevuto da un incapace.
l'incapace che ha ricevuto l'indebito, anche in mala fede, non è tenuto che nei limiti in cui ciò che ha ricevuto è stato rivolto a suo vantaggio.
null
art2040
rimborso di spese e di miglioramenti.
colui al quale è restituita la cosa è tenuto a rimborsare il possessore delle spese e dei miglioramenti, a norma art1149 art1150, e .
art1149 art1150
art2041
azione generale di arricchimento.
chi, senza una giusta causa, si è arricchito a danno di un'altra persona è tenuto, nei limiti dell'arricchimento, a indennizzare quest'ultima della correlativa diminuzione patrimoniale. qualora l'arrichimento abbia per oggetto una cosa determinata, colui che l'ha ricevuta è tenuto a restituirla in natura, se sussiste al tempo della domanda.
null
art2042
carattere sussidiario dell'azione.
l'azione di arricchimento non è proponibile quando il danneggiato può esercitare un'altra azione per farsi indennizzare del pregiudizio subito.
null
art2043
risarcimento per fatto illecito.
qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.
null
art2044
legittima difesa.
non è responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri. nei casi di cui all'articolo , commi secondo, terzo e quarto, del codice penale, la responsabilità di chi ha compiuto il fatto è esclusa. nel caso di cui all'articolo , secondo , del codice penale, al danneggiato è dovuta una indennità la cui misura è rimessa all'equo apprezzamento del giudice, tenuto altresì conto della gravità, delle modalità realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato.
art55 art52
art2045
stato di necessità.
quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, e il pericolo non è stato da lui volontariamente causato né era altrimenti evitabile, al danneggiato è dovuta un'indennità, la cui misura è rimessa all'equo apprezzamento del giudice.
null
art2046
imputabilità del fatto dannoso.
non risponde delle conseguenze dal fatto dannoso chi non aveva la capacità d'intendere o di volere al momento in cui lo ha commesso, a meno che lo stato d'incapacità derivi da sua colpa.
null
art2047
danno cagionato dall'incapace.
in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere o di volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto. nel caso in cui il danneggiato non abbia potuto ottenere il risarcimento da chi è tenuto alla sorveglianza, il giudice, in considerazione delle condizioni economiche delle parti, può condannare l'autore del danno a un'equa indennità.
null
art2048
responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte.
il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. la stessa disposizione si applica all'affiliante. i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto.
null
art2049
responsabilità dei padroni e dei committenti.
i padroni e i committenti sono responsabili per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti.
null
art2050
responsabilità per l'esercizio di attività pericolose.
chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.
null
art2051
danno cagionato da cosa in custodia.
ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.
null
art2052
danno cagionato da animali.
il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.
null
art2053
rovina di edificio.
il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione.
null
art2054
circolazione di veicoli.
il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli. il proprietario del veicolo, o, in sua vece, l'usufruttuario o l'acquirente con patto di riservato dominio, è responsabile in solido col conducente, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. in ogni caso le persone indicate dai commi precedenti sono responsabili dei danni derivati da vizi di costruzione o da difetto di manutenzione del veicolo. la corte costituzionale, con sentenza dicembre , in gazzetta ufficiale a , , ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale art2054, secondo , del codice civile, limitatamente alla parte in cui nel caso di scontro fra veicoli esclude che la presunzione di egual concorso dei conducenti operi anche se uno dei veicoli non abbia riportato danni".
null
art2055
responsabilità solidale.
se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del danno. colui che ha risarcito il danno ha regresso contro ciascuno degli altri, nella misura determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dall'entità delle conseguenze che ne sono derivate. nel dubbio, le singole colpe si presumono uguali.
null
art2056
valutazione dei danni.
il risarcimento dovuto al danneggiato si deve determinare secondo le disposizioni art1223 art1226 art1227. il lucro cessante è valutato dal giudice con equo apprezzamento delle circostanze del caso.
art1226 art1227 art1223
art2057
danni permanenti.
quando il danno alle persone ha carattere permanente la liquidazione può essere fatta dal giudice, tenuto conto delle condizioni delle parti e della natura del danno, sotto forma di una rendita vitalizia. in tal caso il giudice dispone le opportune cautele.
null
art2058
risarcimento in forma specifica.
il danneggiato può chiedere la reintegrazione in forma specifica, qualora sia in tutto o in parte possibile. tuttavia il giudice può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa per il debitore.
null
art2059
danni non patrimoniali.
il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge.
null
art2060
del lavoro.
il lavoro è tutelato in tutte le sue forme organizzative ed esecutive, intellettuali, tecniche e manuali, .
null
art2061
ordinamento delle categorie professionali.
l'ordinamento delle categorie professionali è stabilito dalle leggi, dai regolamenti, dai provvedimenti dell'autorità governativa e dagli statuti delle associazioni professionali.
null
art2062
esercizio professionale delle attività economiche.
l'esercizio professionale delle attività economiche è disciplinato dalle leggi, dai regolamenti e dalle norme corporative.
null
art2063
oggetto.
le ordinanze corporative per il coordinamento della produzione e degli scambi possono avere per oggetto: la disciplina unitaria della produzione; il regolamento dei rapporti tra determinate categorie professionali; le tariffe per le prestazioni e per i beni di consumo offerti al pubblico in condizioni di privilegio. le materie indicate nel possono anche, nei casi e nei modi stabiliti dalla legge, formare oggetto di accordi economici collettivi tra le associazioni professionali che rappresentano le categorie interessate.
null
art2064
formazione e pubblicazione.
la formazione e la pubblicazione delle ordinanze corporative e degli accordi economici collettivi sono regolate dalle leggi speciali.
null