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Serie Generale | 2019 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 6 del 8-1-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-08&atto.codiceRedazionale=19A00018&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Klacid» (19A00018) (GU Serie Generale n.6 del 08-01-2019) | Estratto determina AAM/PPA n. 1184/2018 del 13 dicembre 2018
Autorizzazione delle variazioni:
C.I.z) - Modifica dei paragrafi 4.4, 4.8 del riassunto delle
caratteristiche del prodotto e paragrafo 4 del foglio illustrativo
C.I.4) - Modifica del paragrafo 4.5 del riassunto delle
caratteristiche del prodotto; modifica del RCP e del foglio
illustrativo per inserimento delle avvertenze relative alla presenza
di sodio in base all'Annex della Linea guida degli eccipienti
(ott.2017); modifica delle etichette in accordo al QRD template V10
con relativa introduzione delle sezioni 17 e 18 in accordo alla
direttiva sui medicinali falsificati
C.I.4) - Modifica dei paragrafi 4.6 e 5.3 del riassunto delle
caratteristiche del prodotto e paragrafo 6 del foglio illustrativo
relativamente al medicinale KLACID per tutte le forme e confezioni
autorizzate all'immissione in commercio.
La seguente modifica si applica esclusivamente alla formulazione
iniettabile, avente numero di A.I.C. 027370042:
C.I.z) - Modifica dei paragrafi 1, 2, 3, 4.2, 4.4, 4.8, 4.9,
6.3, 6.4, 6.6 del riassunto delle caratteristiche del prodotto e
conseguente modifica dei paragrafi 3, 5, 6 del foglio illustrativo,
tra cui, la modifica dello standard term relativo alla forma
farmaceutica del prodotto:
da: «Polvere e solvente per soluzione per infusione»
a: «Polvere e solvente per concentrato per soluzione per
infusione»
La descrizione viene pertanto modificata come di seguito
indicato:
A.I.C. n. 027370042 - «500 mg/10 ml polvere e solvente per
concentrato per soluzione per infusione » 1 flaconcino polvere +1
fiala solvente 10 ml.
Gli stampati sono allegati alla determina di cui al presente
estratto.
Numeri pratica: N1B/2017/2305 - VC2/2018/34 - VN2/2018/159 -
VN2/2018/177
Titolare A.I.C.: Mylan Italia S.p.A.
Stampati
1. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in
vigore della presente determina, al riassunto delle caratteristiche
del prodotto; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al
foglio illustrativo e all'etichettatura.
2. In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3, del decreto
legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni e
integrazioni, il foglio illustrativo e le etichette devono essere
redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in
commercio nella Provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il
titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso complementare di
lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere
a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o
in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni
sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni
di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo.
Smaltimento scorte
Sia i lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina
che i lotti prodotti nel periodo di cui all'art. 2, comma 1, della
determina di cui al presente estratto, che non riportino le modifiche
autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza del medicinale indicata in etichetta. A decorrere dal
termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina, i
farmacisti sono tenuti a consegnare il foglio illustrativo aggiornato
agli utenti, che scelgono la modalità di ritiro in formato cartaceo
o analogico o mediante l'utilizzo di metodi digitali alternativi. Il
titolare A.I.C. rende accessibile al farmacista il foglio
illustrativo aggiornato entro il medesimo termine.
Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo a
quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana. |
|
Parte Seconda | 2013 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Riconoscimento di proprieta' | Parte Seconda n. 27 del 5-3-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-03-05&atto.codiceRedazionale=T13ABM2439 | TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA | (GU Parte Seconda n.27 del 5-3-2013) | Usucapione
L'Avv. Paola Prati con studio in P.zza Vallisneri 5 (RE), proc. di
Alide Marconi, nel proc. n. 8401/10 R.G. ex art. 1159 c.c., rende
noto che in tale procedimento il Tribunale di Reggio Emilia, con
decreto depositato il 16.07.12, ha dichiarato che gli immobili
censiti al Catasto Terreni del Comune di Ciano D'Enza (RE), al foglio
59, part. 165, e al foglio 59, part. 163, sono divenuti per
usucapione di esclusiva proprietà di Alide Marconi. L'Avv. Prati
rende noto di aver affisso il presente decreto all'Albo del Tribunale
di Reggio Emilia il 6.02.13, nonchè al Comune di Ciano d'Enza -
Canossa (RE), il 13.02.13 e di aver provveduto alle notifiche di
legge. Contro tale decreto può essere proposta, da parte di chi via
abbia interesse, opposizione entro sessanta giorni dalla scadenza del
termine di affissione. Reggio Emilia, lì 28.02.13
avv. Paola Prati
T13ABM2439 |
||
Contratti | 2012 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 100 del 29-8-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-08-29&atto.codiceRedazionale=T12BGA15804 | AZIENDA USL DI MODENA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.100 del 29-8-2012) | Avviso di aggiudicazione
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. 1.1) Denominazione:
Azienda USL di Modena. Servizio responsabile: Acquisti Economale e
Logistica. Indirizzo Via S. Giovanni del Cantone n. 23 C.A.P. 41100
Modena. Telefono 059/435900- 435909 Telefax 059/435666 Posta
elettronica (e-mail) [email protected] Indirizzo Internet (URL)
www.ausl.mo.it. Codice fiscale e Partita Iva: 02241850367.
Responsabile del procedimento: dott.a Marialuisa Spinelli. CIG:
26358704BB
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO. II.1.1) Denominazione conferita
all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Fornitura di
reattivi ed uso di tecnologie per attività di diagnostica
microbiologica diretta e/o manuale. II.1.2) Tipo di appalto e luogo
di esecuzione: forniture. Luogo principale di esecuzione: Modena e
provincia. Codice NUTS ITD54. II.1.4) Descrizione dell'appalto:
fornitura di reattivi, controlli di qualità, calibratori, materiali
di consumo, nulla escluso, collaudo, messa in servizio, mantenimento
e somministrazione di tecnologie necessarie alle attività di
diagnostica microbiologica diretta, in automazione e/o in manuale,
per il laboratorio provinciale di microbiologia dell'Azienda Usl di
Modena. II.1.5) CPV: 33696500. II.2.1) Valore finale totale degli
appalti: Euro 3.314.254,65 IVA esclusa.
SEZIONE IV: PROCEDURA. IV.1.1) Tipo di procedura: Ristretta.
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più
vantaggiosa, qualità 60 punti prezzo 40 punti. IV.3.2) Pubblicazioni
precedenti relative allo stesso appalto: bando di gara pubblicato
sulla GUUE 2011/S 107-175809 del 04/06/2011.
SEZIONE V: AGGIUDICATARIO. V.1) Data della decisione di
aggiudicazione dell'appalto: 26/07/2012. V.2) Numero di offerte
pervenute: 1. V.3) Nome e recapito dell'operatore economico in favore
del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione
dell'appalto: Biomerieux Italia spa mandataria in RTI con Meridian
Bioscience Europe srl e DID Diagnostic Distribution spa - via di
Campigliano 58 - 50012 Bagno a Ripoli (FI). V.4) Informazione sul
valore dell'appalto: valore totale finale dell'appalto euro
3.314.254,65 IVA esclusa
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. VI.3.1) Organismo responsabile
delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale
dell'Emilia Romagna- sede di Bologna. Strada Maggiore n. 53. 40125
Bologna. Italia.
VI.3.2) Presentazione del ricorso: termine di presentazione 30
giorni. VI.3.3) Servizio presso il quale sono disponibili
informazioni sulla presentazione dei ricorsi: Servizio Acquisti
Economale e Logistica. Via S. Giovanni del Cantone n. 23 C.A.P. 41100
Modena. Telefono 059/435900- 435909 Telefax 059/435666 Posta
elettronica (e-mail) [email protected] Indirizzo Internet (URL)
www.ausl.mo.it. VI.4) Data di spedizione del presente avviso alla
Guce: 21/08/2012.
Il direttore del servizio
dott Andrea Ferroci
T12BGA15804 |
||
Serie Generale | 2009 | SUPPLEMENTI ORDINARI | MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI | Serie Generale n. 155 del 7-7-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-07-07&atto.codiceRedazionale=09A06975&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI | DECRETO 29 maggio 2009 | Riconoscimento, alla sig.ra Villegas Choque Evangelina, di titolo professionale abilitante all'esercizio in Italia della professione di infermiere. (09A06975) (GU Serie Generale n.155 del 07-07-2009 - Suppl. Ordinario n. 103) | IL DIRETTORE GENERALE
delle risorse umane e delle professioni sanitarie
----> Vedere da pag. 91 a pag. 92 <----
Roma, 29 maggio 2009
Il direttore generale: Leonardi |
|
Serie Generale | 2001 | CIRCOLARI | MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE | Serie Generale n. 270 del 20-11-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-11-20&atto.codiceRedazionale=01A12371&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE | CIRCOLARE 6 novembre 2001, n. 9009 | Legge n. 488/1992 - Modifiche alla circolare n. 900516 del 13 dicembre 2000 concernente le modalita' e le procedure per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni al "settore turismo" nelle aree depresse del Paese. (GU Serie Generale n.270 del 20-11-2001) | Alle imprese interessate
Alle banche concessionarie
Agli istituti collaboratori
All'A.B.I.
All'ASS.I.LEA.
All'ASS.I.RE.ME.
Alla Confindustria
Alla Confapi
Alla Confcommercio
Alla Confesercenti
Al Comitato di coordinamento delle
confederazioni artigiane
Nella circolare n. 900516 del 13 dicembre 2000, pubblicata nel
supplemento ordinario n. 3 dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 6 del 9 gennaio 2000, sono apportate le seguenti
modifiche e integrazioni valide come di seguito specificato:
1) con riferimento alle domande presentate a partire dalla
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
della presente circolare, il primo periodo del punto 2.1 è
sostituito dal seguente:
"I soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni sono le
imprese che realizzano programmi di investimento riguardanti le
strutture individuate e definite dall'art. 6 della legge 17 maggio
1983, n. 217 (alberghi, motels, villaggi-albergo, residenze
turistico-alberghiere, campeggi, villaggi turistici, alloggi
agro-turistici, esercizi di affittacamere, case e appartamenti per
vacanze, case per ferie, ostelli per la gioventù e rifugi alpini) e
quelli riguardanti le eventuali ulteriori attività indicate da
ciascuna singola regione, con le modalità e nei termini di cui al
punto 5 delle direttive e che sono approvate dal Ministero e
pubblicate nella GURI con apposito decreto ministeriale, nonchè le
agenzie di viaggio e turismo di cui all'art. 9 della predetta legge
n. 217/1983; al fine di beneficiare di dette agevolazioni tali
imprese devono promuovere programmi di investimento nell'ambito di
proprie unità locali ubicate nelle "aree depresse .";
2) dopo il punto 5.10 è aggiunto il seguente:
"5.11 Nel caso in cui un'impresa che intenda richiedere le
agevolazioni della legge n. 488/1992 o che le abbia ottenute in uno
dei precedenti bandi per un programma di investimenti che essa stessa
intende sostenere o che ha sostenuto nell'ambito di una propria
unità locale, ceda o abbia ceduto ad un altro soggetto, mediante
contratto di affitto, la gestione dell'azienda, del ramo d'azienda
nell'ambito del quale si sviluppa il detto programma, essa può, in
particolari ed eccezionali casi e fornendo le necessarie garanzie,
rispettivamente, avanzare la domanda di agevolazioni o una specifica
istanza tesa al mantenimento della validità del decreto di
concessione.
Per quanto concerne le nuove domande, l'ammissibilità delle stesse
è evidentemente subordinata, dovendo essere salvaguardati i tempi
previsti dal precedente punto 5.8 per gli accertamenti istruttori, al
fatto che la suddetta cessione, ancorchè futura, venga compiutamente
rappresentata, integrando opportunamente la documentazione di cui
all'allegato n. 8 secondo quanto specificato nel seguito, entro e non
oltre il termine finale di presentazione delle domande medesime.
Per quanto concerne le domande già oggetto di decreto di
concessione, giova ricordare comunque che, in ogni caso, non possono
essere prese in considerazione le istanze, tese al mantenimento della
validità del decreto di concessione stesso, relative a contratti di
affitto, intervenuti successivamente alla chiusura dei termini di
presentazione delle domande di agevolazioni e fino alla pubblicazione
delle graduatorie, che avrebbero avuto rilievo ai fini del calcolo
degli indicatori utili per la formazione delle graduatorie, in quanto
gli stessi, ai sensi della vigente normativa, comportano la decadenza
della domanda.
Ai fini di cui sopra:
a) il soggetto interessato, insieme alla domanda di agevolazioni
ovvero all'istanza per il mantenimento della validità del decreto di
concessione, fornisce gli elementi che evidenzino compiutamente il
piano industriale nell'ambito del quale si colloca strategicamente la
decisione di procedere all'affitto del complesso aziendale, le
motivazioni che stanno alla base della decisione e che impediscono o
rendono non conveniente la continuazione della gestione in proprio,
il momento in cui la decisione stessa è maturata, le notizie e le
informazioni sul soggetto subentrante nella conduzione, sul piano
industriale di quest'ultimo e su ogni altro elemento utile ad una
piena ed incontrovertibile valutazione, da parte della banca
concessionaria, circa le necessarie garanzie che venga salvaguardato,
a seguito dell'operazione di affitto, l'interesse pubblico che
potrebbe condurre, per le nuove domande, o che ha condotto alla
concessione delle agevolazioni;
b) il medesimo soggetto interessato, inoltre, allega alla domanda
di agevolazioni ovvero alla predetta istanza una dichiarazione
sostitutiva di notorietà del proprio legale rappresentante o
procuratore speciale con la quale aggiorna/integra i dati e le
informazioni della propria scheda tecnica con quelli del conduttore,
un business plan relativo a quest'ultimo e concernente, nella parte
numerica, l'esercizio antecedente l'affitto ed i successivi fino a
quello di regime del programma da agevolare o agevolato, nonchè
l'ulteriore documentazione prevista dalla normativa a corredo del
modulo di domanda, limitatamente alla parte per la quale rileva il
contratto di affitto;
c) la banca concessionaria effettua le proprie valutazioni
istruttorie in merito a quanto rappresentato dall'impresa attraverso
la domanda o l'istanza e la documentazione di cui ai predetti punti
a) e b), con particolare riferimento alle motivazioni
dell'operazione, alla necessità strategico-economica della stessa,
all'affidabilità del soggetto subentrante nella conduzione, alla
capacità dello stesso di condurre l'attività in modo da garantire
il pieno soddisfacimento dell'interesse pubblico per la concessione
delle agevolazioni e, in particolare, degli impegni dalla stessa
derivanti;
d) la banca concessionaria, sulla base delle valutazioni di cui
al precedente punto c), avanza al Ministero una propria motivata
proposta di accoglimento o di rigetto della domanda o dell'istanza
dell'impresa;
e) il Ministero, sulla base della proposta della banca
concessionaria in merito, rispettivamente, alla domanda di
agevolazioni ovvero all'istanza per il mantenimento della validità
del decreto di concessione, provvede agli adempimenti di cui all'art.
6, comma 3 del regolamento ovvero autorizza l'operazione di affitto
ai fini del mantenimento della validità della concessione già
emessa o respinge l'istanza dell'impresa. In tale ultima ipotesi,
qualora la cessione in affitto sia già avvenuta o avvenga comunque,
la concessione decade automaticamente a far data dalla cessione
medesima e le eventuali agevolazioni erogate e non dovute vengono
restituite dall'impresa beneficiaria secondo le modalità ed i
criteri previsti dalla normativa.
Ottenuta la concessione delle agevolazioni ovvero l'autorizzazione
di cui sopra, il proprietario ed il conduttore, ai fini della prima
erogazione utile successiva alla concessione ovvero
all'autorizzazione medesima, sottoscrivono ciascuno uno specifico
atto, secondo gli schemi di cui agli allegati numeri 19-bis e 19-ter,
attraverso il quale prendono atto dell'obbligo del pieno rispetto
degli impegni che la concessione comporta - quali, ad esempio, quelli
riferiti al rispetto delle norme urbanistiche, ambientali, sul
lavoro, settoriali, ecc. - ed il proprietario, che rimane, comunque,
l'unico titolare delle agevolazioni, mantiene la piena ed esclusiva
responsabilità in ordine al mancato rispetto di tali impegni e della
conseguente eventuale revoca delle agevolazioni anche se dipendente
da comportamenti tenuti dal conduttore. A tale riguardo, i livelli
occupazionali precedenti e finali del programma agevolato dovranno
essere rilevati, secondo le usuali modalità, con riferimento a tutti
i soggetti coinvolti nella conduzione dell'unità locale interessata
del programma medesimo. Analoga disposizione vale per la rilevazione
della eventuale prevista certificazione ambientale utile per la
maggiorazione del 5% del valore degli indicatori, mentre restano
esclusivamente in capo al proprietario gli impegni assunti in materia
di capitale proprio.";
3) dopo l'allegato n. 19 sono inseriti i numeri l9-bis e l9-ter
come, rispettivamente, da allegati A e B alla presente circolare.
Roma, 6 novembre 2001
Il Ministro: Marzano
Allegato A
Allegato n. 19-bis
DICHIARAZIONE DELL'IMPRESA PROPRIETARIA
E LOCATRICE DELL'UNITÀ LOCALE
(punto 5.11 della circolare)
Il sottoscritto ...., nato a ...., prov. ...., il .... e
residente in ...., via e n. civ. ...., consapevole della
responsabilità penale cui può andare incontro in caso di
dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti degli articoli 47 e
76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.
445,
Dichiara
in qualità di .... (1) della società..... (2) con sede legale in
...., via e n. civ. ....:
che la detta società ha sottoscritto, ai sensi della legge n.
488/1992, una domanda di agevolazioni in data ...., recante il n.
...., per la realizzazione di un programma di investimenti relativo
all'unità locale ubicata in ...., prov. ...., via e n. civ. ...., a
fronte del quale è stato concesso, con decreto del Ministero
dell'industria, del commercio e dell'artigianato/delle attività
produttive n. ....., del ...., un contributo complessivo di L./euro
...., di cui L./euro .... relative a beni da acquistare e/o
realizzare direttamente dall'impresa stessa e L./euro .... relative a
beni da acquisire in locazione finanziaria (3);
che con atto .... (4) la suddetta unità locale è stata ceduta
in locazione alla società .... (5) che ne è pertanto attuale
conduttrice;
che le spese relative al suddetto programma di investimenti a
fronte delle quali sono richieste le agevolazioni sono state e/o
saranno sostenute esclusivamente dalla società .... (2);
di obbligarsi al pieno rispetto degli impegni derivanti dal
richiamato decreto di concessione n. ...... del .... e di assumere la
piena ed esclusiva responsabilità in ordine al mancato rispetto
degli obblighi medesimi anche se dipendente da comportamenti tenuti
dalla società conduttrice;
di avere compiutamente informato la società conduttrice del
fatto che l'unità locale oggetto del suddetto contratto di locazione
è interessata dal programma di investimenti per il quale sono state
concesse le agevolazioni con il richiamato decreto n. ...... del ....
e che quest'ultimo comporta il rispetto degli obblighi fissati dalla
normativa.
...., lì....
L'impresa:
timbro e firma (6)
..................
------
(1) Titolare, legale rappresentante o procuratore speciale (in
questa ipotesi allegare la procura o copia autentica della stessa).
(2) Denominazione dell'impresa proprietaria dell'unità locale
ceduta in locazione.
(3) Riportare solo l'ipotesi che ricorre.
(4) Indicare gli estremi dell'atto, la relativa decorrenza e la
durata.
(5) Denominazione dell'impresa conduttrice dell'unità locale
ceduta in locazione.
(6) Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità
previste dall'art. 38, comma 3 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000.
Allegato B
Allegato n. l9-ter
DICHIARAZIONE DELL'IMPRESA CONDUTTRICE
DELL'UNITÀ LOCALE
(punto 5.11 della circolare)
Il sottoscritto...., nato a...., prov. .... il.... e residente in
...., via e n. civ. ...., consapevole della responsabilità penale
cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e
per gli effetti degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,
Dichiara
in qualità di .... (1) della società .... (2) con sede legale in
...., via e n. civ. ....:
che con atto .... (3) la detta società è divenuta conduttrice
dell'unità locale ubicata in ...., prov. ...., via e n. civ. ....,
di proprietà della società .... (4);
che quest'ultima ha compiutamente informato la società ....
(2) del fatto che la predetta unità locale oggetto del citato
contratto di locazione è interessata da un programma di investimenti
per il quale la società .... (4) ha ottenuto la concessione delle
agevolazioni della legge n. 488/1992 con decreto n. ....... del ....
e che tale decreto comporta in capo alla stessa il pieno rispetto
degli obblighi fissati dalla normativa e l'esclusiva responsabilità
in ordine al mancato rispetto degli obblighi stessi ed alla eventuale
revoca parziale o totale delle agevolazioni concesse anche se
dipendente da comportamenti tenuti dalla società conduttrice;
che allo stato attuale sussistono, per quanto di propria
competenza, le condizioni per il pieno rispetto dei suddetti
obblighi;
Si impegna
a consentire alla banca concessionaria ed al Ministero delle
attività produttive di effettuare tutte le indagini tecniche e
amministrative dagli stessi ritenute necessarie, anche tramite
sopralluoghi e/o acquisizione di documentazioni pertinenti aggiuntive
rispetto a quelle espressamente previste dalla normativa, al fine di
verificare il pieno rispetto dei suddetti obblighi derivanti dalla
concessione delle agevolazioni di cui al decreto n. .......... del
...., nonchè alla società .... (4) di accedere ai dati ed alle
informazioni che le consentano di compiere gli adempimenti previsti
dalla normativa.
...., lì....
L'impresa:
timbro e firma (5)
..................
------
(1) Titolare, legale rappresentante o procuratore speciale (in
questa ipotesi allegare la procura o copia autentica della stessa).
(2) Denominazione dell'impresa conduttrice dell'unità locale
ceduta in locazione.
(3) Indicare gli estremi dell'atto, la relativa decorrenza e la
durata.
(4) Denominazione dell'impresa proprietaria dell'unità locale
ceduta in locazione.
(5) Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità
previste dall'art. 38, comma 3 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000. |
|
Concorsi | 2001 | ENTI LOCALI | COMUNE DI MONTEBELLO VICENTINO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 16 del 23-2-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-02-23&atto.codiceRedazionale=01E10525 | COMUNE DI MONTEBELLO VICENTINO | CONCORSO (scad. 25 marzo 2001) | Concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo indeterminato e orario a tempo pieno, di un posto di istruttore direttivo categoria D1 - area economico finanziaria settore programmazione e bilancio. (GU n.16 del 23-02-2001) | È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo
indeterminato e orario a tempo pieno di un posto di istruttore
direttivo categoria D1 - area economico finanziaria settore
programmazione e bilancio - laurea in economia e commercio e titolo
equipollente.
Scadenza: trenta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale.
Diario prove:
prima prova scritta: 3 maggio 2001, ore 9,30;
seconda prova scritta: 3 maggio 2001, ore 14,30;
prova orale: 9 maggio 2001, ore 9,30.
Informazioni e copia bando con modulo: ufficio segreteria del
comune, tel. 0444/649275.
Il responsabile del procedimento: Zoia |
|
Contratti | 2013 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 7 del 16-1-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-01-16&atto.codiceRedazionale=TC13BGA462 | COMUNE DI SAVONA | Corso Italia 19 - 17100 Savona | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.7 del 16-1-2013) | Esito di gara procedura aperta
Parte di provvedimento in formato grafico
TC13BGA462 |
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Concorsi | 2011 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI VERONA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 37 del 10-5-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-10&atto.codiceRedazionale=1E002623 | UNIVERSITA' DI VERONA | AVVISO | Accertamento della regolarita' degli atti della procedura di valutazione comparativa ad un posto di ricercatore per il settore scientifico-disciplinare BIO/04 - Fisiologia vegetale presso la facolta' di scienze mm.ff.n. (GU n.37 del 10-05-2011) | Ai sensi dell'art. 5, comma 1, del D.P.R. n. 117/2000, si
comunica che con decreto rettorale n. 1017-2011 del 22 aprile 2011 è
stata accertata la regolarità degli atti della procedura di
valutazione comparativa ad un posto di ricercatore per il settore
scientifico-disciplinare BIO/04 - Fisiologia vegetale, presso la
facoltà di scienze MM.FF.N. bandita con decreto rettorale n.
1672-2010 del 25 giugno 2010, il cui avviso è stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - IV serie speciale n. 54 del 9 luglio 2010, ed è
stato dichiarato il vincitore.
Il decreto rettorale di accertamento della regolarità degli atti
è pubblicato all'albo ufficiale di Ateneo ed è inoltre consultabile
in internet all'indirizzo: http://www.univr.it/main?ent=concorsoaol &
dest=2 & sDest=6 & session=25
Dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - IV serie
speciale decorrono i termini per eventuali impugnative, per eventuali
impugnative, precisamente 60 giorni per il ricorso giurisdizionale al
T.A.R. o, in alternativa, 120 giorni per il ricorso straordinario al
Presidente della repubblica. |
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Concorsi | 2006 | AMMINISTRAZIONI CENTRALI | MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELL'INNOVAZIONE | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 92 del 1-12-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-12-01&atto.codiceRedazionale=06E08332 | MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELL'INNOVAZIONE | CONCORSO (scad. 2 gennaio 2007) | Concorso pubblico, per esami, per il conferimento di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico, presso gli uffici centrali del Ministero della salute. (GU n.92 del 01-12-2006) | IL DIRETTORE GENERALE
del personale dell'organizzazione e del bilancio
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, con il quale è stato approvato il testo unico delle
disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello
Stato, e successive modifiche e integrazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni
e integrazioni, concernente le nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi ed
il relativo regolamento di esecuzione;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006,
n. 184 concernente il regolamento recante disciplina in materia di
accesso ai documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari
opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate e la circolare della Presidenza del Consiglio dei
Ministri 24 luglio 1999, n. 6 sull'applicazione dell'articolo 20 ai
portatori di handicap candidati ai concorsi pubblici;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174, recante la disciplina d'accesso dei
cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro
presso le amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni e integrazioni, recante norme
sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le
modalità di svolgimento dei concorsi unici e delle altre forme di
assunzione nei pubblici impieghi;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni
e integrazioni, recante disposizioni in materia di giurisdizione e
controllo della Corte dei conti;
Visti il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 ed il
regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica
20 febbraio 1998, n. 38, nonchè la circolare n. 69 del 6 agosto
1998, diramata dal Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica - Dipartimento della ragioneria generale
dello Stato, concernente l'individuazione degli atti soggetti alla
verifica di legalità degli Uffici centrali del bilancio e delle
ragionerie provinciali dello Stato;
Visto il decreto del Ministro della sanità 31 luglio 1997,
n. 353, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 243
del 17 ottobre 1997, concernente il regolamento per l'individuazione
degli atti e dei documenti di competenza di questo Ministero
sottratti al diritto di accesso;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, concernente norme
generali sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità
generale dello Stato, ed in particolare l'art. 39, come
successivamente modificato ed integrato;
Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28 ed in particolare
l'art. 19 sull'esenzione dall'imposta di bollo per le domande di
concorso e di assunzione presso le pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto del Ministero dell'università e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 2 del 4 gennaio 2000, recante norme concernenti
l'autonomia didattica degli Atenei;
Visto il decreto del Ministero dell'università e della ricerca
scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, pubblicato nel supplemento
ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 ottobre 2000, recante
determinazione delle classi delle lauree universitarie;
Visto il decreto del Ministero dell'università e della ricerca
scientifica e tecnologica 28 novembre 2000, pubblicato nel
supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio
2001, recante determinazione delle classi delle lauree universitarie
specialistiche;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica, 8 novembre 2005, n. 4,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19 dicembre 2005;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca, di concerto con il Ministro della funzione pubblica
5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del
21 agosto 2004, concernente l'equiparazione dei diplomi di laurea
(DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree
specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi
pubblici;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, concernente il testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive
modificazioni e integrazioni, contenente norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001,
n. 328, pubblicato nel supplemento ordinario n. 212/L alla Gazzetta
Ufficiale n. 190 del 17 agosto 2001;
Visto il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del
personale dirigente dell'Area I;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante disposizioni per
il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio
d'esperienze e l'interazione tra pubblico e privato, ed in
particolare l'art. 3, comma 5;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica del 31 luglio 2002, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2002, concernente le
modalità applicative della legge sul riordino della dirigenza;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il
codice in materia di protezione dei dati personali;
Vista la legge 29 luglio 2003, n. 229, recante interventi in
materia di qualità della regolazione, riassetto normativo e
codificazione, legge di semplificazione 2001, ed in particolare
l'art. 14;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n. 108, concernente il regolamento per la disciplina delle modalità
di istituzione, organizzazione e funzionamento nelle amministrazioni
dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, del ruolo dei dirigenti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre
2004, n. 272, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del
13 novembre 2004, che in attuazione dell'art. 28 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed
integrazioni, disciplina le modalità di accesso alla qualifica di
dirigente;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio 18 maggio 2005,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2005, con il
quale la Scuola superiore della pubblica amministrazione è stata
autorizzata ad indire un corso-concorso di formazione dirigenziale ai
sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 165/2001, per un totale
di centoventi posti nella qualifica di dirigente di seconda fascia
delle amministrazioni pubbliche, di cui tre resi disponibili dal
Ministero della salute;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2003,
n. 129 - come risulta modificato dal decreto del Presidente della
Repubblica 14 marzo 2006, n. 189, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 117 del 22 maggio 2006 - concernente il regolamento di
organizzazione del Ministero della salute ed il conseguente decreto
ministeriale 12 settembre 2003 pubblicati, rispettivamente, nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale -
n. 129 del 6 giugno 2003 e n. 256 del 4 novembre 2003, e successive
modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311 ed in particolare
l'art. 1, comma 93 ove è previsto che, entro il 30 aprile 2005 le
amministrazioni dello Stato rideterminano le proprie dotazioni
organiche;
Vista la nota n. DGPOB/II/P-31539-F5.a.d. del 9 novembre 2006,
con la quale, ai fini dell'emanazione del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri previsto dalla disposizione da ultimo citata,
il Ministero della salute ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero
dell'economia e delle finanze la proposta definitiva di
rideterminazione delle proprie dotazioni organiche;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
4 agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del
26 settembre 2005, con il quale, tra l'altro, questo Ministero è
stato autorizzato all'avvio della procedura per il reclutamento di
due dirigenti di seconda fascia del settore statistico-informatico;
Accertato che i suddetti posti dirigenziali di seconda fascia
sono tuttora disponibili;
Considerato che, ai sensi dell'art. 3, comma 2 del citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 272/2004, la percentuale dei posti
da riservare al personale dipendente dell'amministrazione che indice
il concorso è pari al trenta per cento dei posti;
Ritenuto di assegnare 1 posto a favore del suddetto personale,
arrotondando all'unità la percentuale di ripartizione dei posti
messi a concorso in applicazione dell'art. 20 del predetto
regolamento, fatto salvo il recupero, nella successiva tornata
concorsuale, a favore dei candidati non dipendenti
dell'amministrazione che indice il concorso;
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato;
Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni
e integrazioni;
Decreta:
Art. 1.
Posti a concorso
1. È indetto un concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione
di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Art. 2.
Riserva di posti
1. Il 30% dei posti messi a concorso (un posto) è riservato al
personale del Ministero della salute in possesso dei requisiti di cui
al successivo art. 3
2. Il posto riservato eventualmente non coperto dal personale di
cui al comma 1 è conferito agli idonei secondo l'ordine della
graduatoria finale.
Art. 3.
Requisiti per l'ammissione
Per l'ammissione al concorso i candidati devono essere in
possesso dei seguenti requisiti:
1. cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani
gli italiani non appartenenti alla Repubblica);
2. iscrizione nelle liste elettorali;
3. possesso di una delle lauree specialistiche (LS) afferenti
alle classi di laurea in ingegneria nelle diverse discipline di cui
al decreto del Ministero dell'università e della ricerca scientifica
e tecnologica 28 novembre 2000 che consentono, comunque, l'iscrizione
alle sezioni esistenti nell'albo professionale dell'ordine degli
ingegneri;
ovvero del diploma di laurea (DL) secondo il vecchio
ordinamento equiparato - ai sensi del decreto ministeriale 5 maggio
2004 citato nelle premesse - alle predette lauree specialistiche (LS)
ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici, o delle lauree
riconosciute equipollenti dalla normativa vigente o altro diploma di
laurea con specializzazione in ingegneria conseguito presso una delle
Università della Repubblica;
ovvero, del titolo di studio di primo livello denominato laurea
(L), previsto dall'art. 3 del regolamento n. 509/1999, e successive
modifiche, riconosciuto idoneo per l'ammissione ai suddetti corsi di
laurea specialistica che consentono, comunque, l'iscrizione alle
sezioni esistenti nell'albo professionale dell'ordine degli
ingegneri.
I diplomi di laurea conseguiti all'estero saranno considerati
utili purchè riconosciuti equipollenti ad uno dei diplomi di laurea
italiani: a tal fine nella domanda di concorso devono essere
indicati, a pena di esclusione, gli estremi del provvedimento di
riconoscimento dell'equipollenza al corrispondente titolo di studio
italiano in base alla normativa vigente; le equipollenze devono
sussistere alla data di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande;
4. abilitazione all'esercizio della professione;
5. iscrizione all'albo professionale;
6. trovarsi in una delle seguenti condizioni:
a) essere dipendenti di ruolo delle pubbliche
amministrazioni, muniti di uno dei suddetti titoli di studio, ed aver
compiuto almeno cinque anni di servizio svolti in posizioni
funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del
diploma di laurea;
b) essere dipendenti di ruolo delle pubbliche
amministrazioni, muniti di uno dei suddetti titoli di studio ed in
possesso del diploma di specializzazione conseguito presso le Scuole
di specializzazione individuate con decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, ed aver compiuto almeno tre anni di
servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è
richiesto il possesso del diploma di laurea;
c) essere dipendenti delle amministrazioni statali reclutati
a seguito di corso-concorso, muniti di uno dei suddetti titoli di
studio ed aver compiuto almeno quattro anni di servizio svolti in
posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il
possesso di uno dei suddetti titoli di studio;
d) essere in possesso della qualifica di dirigente in enti e
strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione
dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
muniti di uno dei suddetti titoli di studio ed aver svolto per almeno
due anni le funzioni dirigenziali;
e) aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in
amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni,
purchè muniti di uno dei suddetti titoli di studio;
f) aver maturato, con servizio continuativo per almeno
quattro anni presso enti o organismi internazionali, esperienze
lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali
è richiesto il possesso di uno dei suddetti titoli di studio;
7. idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni proprie del
dirigente. L'amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita
medica di controllo i vincitori del concorso in base alla normativa
vigente.
Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano stati
destituiti o dispensati o licenziati dall'impiego presso una pubblica
amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero
siano stati dichiarati decaduti o licenziati da altro impiego
statale, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidità non sanabile ai sensi dell'art. 127,
primo comma, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica
l0 gennaio 1957, n. 3.
I requisiti di ammissione devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di
ammissione al concorso.
Con provvedimento motivato l'amministrazione potrà disporre, in
qualsiasi momento, anche successivamente all'espletamento del
concorso - cui, pertanto, i candidati vengono ammessi con riserva -
l'esclusione dal concorso medesimo per difetto dei prescritti
requisiti.
Art. 4.
Presentazione delle domande - Termini e modalità
1. La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta
semplice e debitamente firmata, dovrà essere presentata direttamente
o spedita a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, con
esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Ministero della salute -
Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio
- Ufficio III, piazzale dell'Industria n. 20 - 00144 Roma, entro il
termine perentorio di giorni trenta a decorrere dal giorno successivo
a quello di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta
Ufficiale - 4ª serie speciale. Tale termine, qualora venga a scadere
in giorno festivo, si intenderà prorogato al primo giorno non
festivo immediatamente seguente.
2. Per le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento fa fede la data apposta su di essa dal servizio postale
accettante. I candidati sono tenuti a conservare la ricevuta di
spedizione per poterla esibire a richiesta dell'amministrazione. Il
ritardo nella presentazione della domanda, quale ne sia la causa,
anche se non imputabile al candidato, comporta la inammissibilità
del candidato stesso al concorso.
3. Per le domande presentate a mano, la data di arrivo è
stabilita dal timbro apposto su di esse dall'ufficio III della
Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio
che rilascia ricevuta dell'avvenuta presentazione. La ricezione delle
istanze di ammissione avverrà nei giorni e negli orari di seguito
indicati: dal lunedì al giovedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e
dalle ore 15 alle ore 16, il venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
4. Non si terrà conto delle domande di partecipazione spedite o
presentate oltre il suddetto termine ovvero con modalità diverse da
quelle indicate nel primo comma del presente articolo.
5. I candidati devono indicare in alto a sinistra sulla domanda,
nonchè sul frontespizio della busta contenente la domanda stessa,
nel caso in cui questa sia spedita a mezzo raccomandata, il codice
del concorso: DIR - 767.
6. Nella domanda di partecipazione al concorso, preferibilmente
dattiloscritta secondo il modello riportato nell'unito fac-simile, i
candidati devono dichiarare:
a) il cognome ed il nome;
b) il luogo e la data di nascita;
c) l'indirizzo al quale desiderano che siano trasmesse le
eventuali comunicazioni nonchè il relativo codice di avviamento
postale ed un recapito preferibilmente di telefonia fissa. Il
candidato ha l'obbligo di comunicare tempestivamente all'Ufficio III
della Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del
bilancio del Ministero della salute le eventuali variazioni del
proprio recapito;
d) il possesso della cittadinanza italiana;
e) il comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti;
f) il titolo di studio posseduto, con l'indicazione della data
e dell'università in cui è stato conseguito. Coloro che abbiano
conseguito all'estero detto titolo devono indicare gli estremi del
provvedimento di equipollenza al titolo di studio richiesto;
g) l'abilitazione all'esercizio della professione;
h) l'iscrizione all'albo professionale;
i) l'idoneità fisica al servizio continuativo ed
incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce;
l) l'assenza di condanne penali e di procedimenti penali in
corso. In caso contrario indicare le condanne riportate, le date di
sentenza dell'autorità giudiziaria (da indicare anche se sia stata
concessa amnistia, condono, indulto, perdono giudiziale o non
menzione, ecc.) nonchè i procedimenti penali eventualmente pendenti;
m) i servizi eventualmente prestati presso le pubbliche
amministrazioni;
n) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego, anche a seguito di sanzioni disciplinari, con
esplicita dichiarazione di non essere stato destituito, dispensato o
licenziato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per
persistente insufficiente rendimento e di non essere stato dichiarato
decaduto o licenziato da un impiego statale ai sensi della normativa
vigente;
o) la lingua straniera prescelta fra inglese, francese, tedesco
e spagnolo la cui conoscenza sarà accertata nel corso della prova
orale prevista dal presente bando;
p) l'eventuale possesso dei titoli di preferenza, a parità di
merito, previsti dall'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e
integrazioni (allegato G), specificando eventualmente l'ufficio e
l'amministrazione presso cui è depositata la relativa
documentazione. Tali titoli, qualora non espressamente dichiarati
nella domanda di ammissione, non saranno presi in considerazione in
sede di formazione della graduatoria finale.
7. La domanda di partecipazione dovrà essere integrata, pena
l'esclusione dal concorso, con le dichiarazioni previste negli
allegati al presente bando (A, B, C, D, E o F a seconda delle
condizioni descritte nel precedente art. 3, comma 6, rispettivamente
alle lettere a), b), c), d), e) ed f).
In particolare il candidato:
se si trova nella condizione a) dovrà dichiarare di essere
dipendente di ruolo di pubblica amministrazione, la qualifica
attualmente rivestita e la sua decorrenza, l'ufficio e
l'amministrazione di appartenenza e l'attuale sede di servizio, gli
estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di
periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi
stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se
negativa;
se si trova nella condizione b) dovrà dichiarare di essere
dipendente di ruolo di pubblica amministrazione, la qualifica
attualmente rivestita e la sua decorrenza, l'ufficio e
l'amministrazione di appartenenza e l'attuale sede di servizio, il
diploma di specializzazione posseduto e relativi elementi di
identificazione, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi alla
concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la
durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento
interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione
deve essere resa anche se negativa:
se si trova nella condizione c) dovrà dichiarare di essere
dipendente statale reclutato a seguito di corso-concorso, la
qualifica attualmente rivestita e la sua decorrenza, l'ufficio e
l'amministrazione di appartenenza e l'attuale sede di servizio, gli
estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di
periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi
stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se
negativa;
se si trova nella posizione d) dovrà dichiarare il possesso
della qualifica di dirigente, l'ufficio e l'ente o struttura pubblica
di appartenenza e l'attuale sede di servizio e di aver svolto per
almeno due anni le funzioni dirigenziali, gli estremi di eventuali
provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per
motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro
provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale
dichiarazione deve essere resa anche se negativa;
se si trova nella posizione e) dovrà dichiarare l'ufficio e
l'amministrazione pubblica presso cui ha ricoperto incarichi
dirigenziali o equiparati, il periodo di servizio prestato con le
suddette funzioni, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi
alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la
durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento
interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione
deve essere resa anche se negativa;
se si trova nella posizione f) dovrà dichiarare di aver
maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso
enti o organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni
funzionali apicali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso
di uno dei titoli di studio previsti nel precedente art. 3.
8. Il candidato portatore di handicap, fermo restando, comunque,
il requisito dell'idoneità fisica tale da permettere lo svolgimento
delle funzioni proprie del dirigente di seconda fascia, deve indicare
nella domanda la propria condizione e specificare l'ausilio ed i
tempi aggiuntivi eventualmente necessari per lo svolgimento delle
prove. Il candidato dovrà, altresì, allegare una certificazione
rilasciata da apposita struttura sanitaria che in relazione allo
specifico handicap ed al tipo di prova da sostenere, indichi gli
elementi essenziali occorrenti per la fruizione dei benefici
richiesti al fine di consentire all'amministrazione di predisporre
per tempo i mezzi e gli strumenti atti a garantire agli interessati
una regolare partecipazione al concorso. Il candidato che si trovi
nella sopra indicata condizione è tenuto a contattare,
successivamente alla pubblicazione del diario delle prove d'esame, i
seguenti numeri telefonici: 06/59942633 - 06/59942696 - 06/59942875.
9. La domanda di partecipazione al concorso ed il relativo
allegato che è parte integrante della domanda dovranno entrambi
essere firmati in calce dal candidato. Non saranno presi in
considerazione domande ed allegati privi di firma.
10. I candidati le cui domande di partecipazione, integrate dai
relativi allegati, non contengano tutte le dichiarazioni previste dal
presente articolo, relativamente al possesso dei requisiti prescritti
per l'ammissione al concorso, saranno esclusi dal concorso stesso con
provvedimento motivato.
11. L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità in caso
di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta o incompleta
indicazione dell'indirizzo indicato nella domanda da parte del
candidato ovvero da mancata oppure tardiva comunicazione del
cambiamento dello stesso indirizzo, nè per disguidi postali o
telegrafici comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o
forza maggiore, nè per la mancata restituzione dell'avviso di
ricevimento nel caso di spedizione a mezzo raccomandata.
12. I candidati sono ammessi con riserva al concorso.
L'amministrazione potrà disporre, con provvedimento motivato, anche
a procedimento concorsuale ultimato, l'esclusione dei concorrenti in
difetto dei prescritti requisiti.
Art. 5.
Commissione esaminatrice
1. La commissione esaminatrice del concorso, da nominarsi con
successivo provvedimento, è costituita ai sensi dell'art. 4 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 272 del 24 settembre 2004
citato nelle premesse.
Art. 6.
Preselezione e calendario delle prove
1. Qualora il numero delle domande lo renda necessario è
facoltà dell'Amministrazione effettuare una prova preselettiva,
consistente in una serie di domande a risposta multipla sulle materie
oggetto delle prove scritte di cui al seguente art. 7, per
determinare l'ammissione dei candidati alle successive prove d'esame.
Per l'espletamento della preselezione l'Amministrazione può
avvalersi anche di aziende specializzate in selezione di personale
nel rispetto della normativa riguardante il trattamento dei dati.
2. In caso di effettuazione della prova preselettiva, il
calendario e le modalità di espletamento della stessa saranno resi
noti ai concorrenti con apposito avviso pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale - 4ª serie speciale - del 27 febbraio 2007.
3. I candidati si presenteranno a sostenere la predetta prova
senza altro preavviso o invito, secondo le indicazioni contenute
nella predetta Gazzetta Ufficiale.
4. L'assenza del candidato alla prova preselettiva, quale ne sia
la causa, comporterà l'esclusione dal concorso. L'esito della prova
preselettiva non concorrerà alla formazione del voto finale di
merito.
5. Saranno ammessi alle prove scritte i candidati che, effettuata
la preselezione, risulteranno collocati in graduatoria entro i primi
venti posti. Saranno ammessi, altresì, tutti i candidati aventi il
medesimo punteggio del candidato collocatosi al ventesimo posto.
6. Nel caso in cui, invece, non sia necessario effettuare la
preselezione, con lo stesso avviso, i candidati saranno informati dei
giorni, dell'ora e del luogo in cui si svolgeranno le prove scritte
stabilite nel successivo art. 7. Qualora, infine, per motivi
organizzativi non sia possibile fissare il calendario d'esame, nella
medesima Gazzetta Ufficiale sarà comunicato l'eventuale rinvio a
successiva Gazzetta Ufficiale della pubblicazione del calendario
delle prove scritte.
7. I candidati si presenteranno a sostenere le prove scritte,
sotto riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti
per l'ammissione al concorso, senza altro preavviso o invito, secondo
le indicazioni contenute nella predetta Gazzetta Ufficiale.
8. Ai candidati ammessi alla prova orale sarà data
comunicazione, con almeno venti giorni di anticipo, della data
fissata per l'effettuazione della prova stessa. In detta
comunicazione saranno riportati i voti conseguiti nelle prove
scritte.
9. La prova orale si svolgerà presso il Ministero della salute o
altra sede idonea, in un'aula aperta al pubblico. Al termine di ogni
seduta della prova orale la commissione esaminatrice formerà
l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione del voto da
ciascuno riportato. Tale elenco, sottoscritto dal presidente e dal
segretario, sarà affisso nella sede in cui la prova stessa avrà
luogo.
10. Per sostenere le prove d'esame i candidati dovranno
presentarsi muniti di un documento di identità o di riconoscimento.
Qualora l'interessato sia in possesso di un documento di identità o
di riconoscimento non in corso di validità, gli stati, le qualità
personali ed i fatti in esso contenuti possono essere comprovati
mediante esibizione dello stesso, purchè l'interessato dichiari, in
calce alla fotocopia del documento, che i dati contenuti nel
documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.
11. I candidati sono ammessi al concorso con ampia riserva di
accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione.
Resta ferma la facoltà dell'Amministrazione di disporre con
provvedimento motivato, in qualsiasi momento - anche successivamente
all'espletamento del concorso - l'esclusione dei candidati dal
concorso medesimo per difetto del possesso dei requisiti per
l'ammissione prescritti dal presente bando.
Art. 7.
Prove d'esame
1. Gli esami consisteranno in due prove scritte ed in una prova
orale.
2. La prima prova scritta, a contenuto teorico, consisterà nello
svolgimento di un elaborato su tematiche riguardanti le seguenti
materie: legislazione vigente in materia di programmazione,
progettazione, esecuzione, direzione lavori, collaudi di opere
pubbliche, nonchè di edilizia urbanistica e sanitaria e di tutela
del territorio, legislazione contrattuale per l'indizione e la
gestione di appalti di opere pubbliche e di servizi, legislazione
sociale e normativa sull'igiene e la sicurezza del lavoro, con
particolare riferimento al decreto legislativo 19 settembre 1994,
n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni, legislazione
sulla sicurezza degli impianti, legislazione in materia di risparmio
energetico.
3. La seconda prova scritta, a contenuto pratico, è diretta ad
accertare l'attitudine dei concorrenti alla soluzione corretta, sotto
il profilo delle regole tecniche, della legittimità, della
convenienza e della efficienza ed economicità organizzativa, di
questioni tecniche connesse con l'attività istituzionale del
Ministero della salute ed attinenti alla qualifica di dirigente
ingegnere.
4. La durata di ciascuna delle due prove è stabilita dalla
commissione esaminatrice e, comunque, non sarà superiore a otto ore.
5. La prova orale consisterà in un colloquio che verterà sulle
materie previste per le prove scritte nonchè sulle seguenti materie:
organizzazione e servizi degli uffici centrali, periferici e
territoriali del Ministero della salute, elementi e principali
sistemi di organizzazione del lavoro, nuovo sistema informativo
sanitario, elementi di diritto amministrativo e sanitario,
legislazione in materia di prevenzione incendi. Il colloquio è
mirato ad accertare la preparazione e la professionalità del
candidato nonchè la capacità di gestione e coordinamento di
progetti complessi e l'attitudine del medesimo alle funzioni
dirigenziali.
6. Nell'ambito della prova orale sarà accertata la conoscenza ad
un livello avanzato della lingua straniera prescelta fra inglese,
francese, tedesco e spagnolo, tramite la lettura, la traduzione di
testi e la conversazione in tale lingua. Sarà accertata, altresì,
la conoscenza a livello avanzato dell'utilizzo del personal computer
e dei software applicativi più diffusi da realizzarsi anche mediante
una verifica pratica, nonchè la conoscenza da parte del candidato
delle problematiche e delle potenzialità connesse all'uso degli
strumenti informatici in relazione ai processi comunicativi in rete,
all'organizzazione e gestione delle risorse ed al miglioramento
dell'efficienza degli uffici e dei servizi.
7. La commissione esaminatrice stabilisce preventivamente i
criteri e le modalità di valutazione delle prove concorsuali da
formalizzare nei relativi verbali, al fine di assegnare i punteggi da
attribuire alle singole prove, che saranno espressi in centesimi.
8. Per superare le prove scritte ed essere ammessi al colloquio i
candidati dovranno riportare in ciascuna di esse un voto non
inferiore a settanta centesimi.
9. Il colloquio si intenderà superato se il candidato avrà
riportato un voto non inferiore a settanta centesimi.
10. Il punteggio complessivo sarà determinato sommando i voti
riportati in ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova
orale.
Art. 8.
Presentazione dei titoli di preferenza
1. I candidati che abbiano superato la prova orale e che
intendano far valere eventuali titoli di preferenza, previsti
dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994 e
successive modificazioni, dovranno far pervenire all'Amministrazione,
entro il termine perentorio di giorni quindici, decorrenti dal giorno
successivo a quello in cui gli stessi abbiano sostenuto la suddetta
prova, la documentazione, in carta semplice, attestante il possesso
dei suddetti titoli di preferenza, a parità di merito, previsti
dalla citata normativa, purchè già dichiarati nella domanda di
partecipazione, dai quali risulti, altresì, il possesso del titolo
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle
domande.
2. Il diritto alla preferenza a parità di merito potrà essere
dimostrato anche mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione
e/o dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui agli
articoli rispettivamente 46 e 47 del testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa, approvato con decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre 2000, n. 445. La dichiarazione sostitutiva dell'atto di
notorietà è resa con le modalità di cui all'articolo 38 dello
stesso testo unico.
3. Ove risulti più agevole, è facoltà degli interessati
trasmettere, entro lo stesso termine di cui al primo comma del
presente articolo, i certificati originali, o in copia autenticata,
in esenzione di bollo. L'autenticazione di copia può essere fatta
anche presso l'ufficio competente a ricevere le domande di concorso
su esibizione dell'originale e senza l'obbligo di deposito dello
stesso. In tal caso la copia autenticata può essere utilizzata solo
nel procedimento in corso.
4. Tale documentazione non è richiesta nel caso in cui questa
amministrazione ne sia già in possesso o ne possa disporre
richiedendola ad altre pubbliche amministrazioni, purchè nella
domanda di ammissione l'interessato abbia indicato con esattezza,
sotto la propria responsabilità, anche l'ufficio e l'amministrazione
presso cui questa è depositata.
5. A norma dell'art. 71 del citato testo unico, l'Amministrazione
effettuerà idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità
delle predette dichiarazioni sostitutive con le conseguenze di cui ai
successivi articoli 75 e 76, in caso di dichiarazioni rispettivamente
non veritiere o mendaci.
6. Non saranno presi in considerazione titoli di preferenza non
dichiarati nella domanda di ammissione al concorso.
7. I documenti di cui al presente articolo dovranno essere
presentati direttamente o tramite raccomandata con avviso di
ricevimento, entro il termine indicato nel primo comma, al Ministero
della salute - Direzione generale del personale, dell'organizzazione
e del bilancio, ufficio III, piazzale dell'Industria n. 20 - 00144
Roma. Nel caso di invio tramite raccomandata si rinvia a quanto
previsto dal precedente art. 4, comma 11, del presente bando.
Art. 9.
Formazione, approvazione e pubblicazione della graduatoria finale
1. Espletate le prove del concorso, la commissione esaminatrice
formula la graduatoria di merito sulla base del punteggio complessivo
ottenuto da ciascun candidato sommando i voti riportati in ciascuna
prova scritta ed il voto riportato nella prova orale. In caso di
parità di punteggio si applicano le disposizioni previste
dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio
1994, n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni.
Riconosciuta la regolarità del procedimento concorsuale e tenuti
presenti gli eventuali titoli di riserva e di preferenza, con decreto
del direttore della Direzione generale del personale,
dell'organizzazione e del bilancio del Ministero della salute, sarà
approvata la graduatoria finale e saranno dichiarati i vincitori del
concorso.
2. La graduatoria finale del concorso sarà pubblicata nel
Bollettino ufficiale del Ministero della salute. Di tale
pubblicazione sarà data notizia mediante avviso nella Gazzetta
Ufficiale - 4ª serie speciale. Dalla data di pubblicazione di tale
avviso decorrerà il termine per le eventuali impugnative.
3. I posti messi a concorso che si renderanno disponibili a
qualunque titolo potranno essere conferiti ai candidati utilmente
collocati in graduatoria entro i termini di validità della stessa.
Art. 10.
Accertamento del possesso dei requisiti
per la costituzione del rapporto d'impiego
1. I candidati dichiarati vincitori saranno invitati a presentare
o a far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento,
entro il termine che verrà loro comunicato, certificato medico,
rilasciato da un medico dell'azienda unità sanitaria locale
competente per territorio o da un medico militare in servizio
permanente effettivo, dal quale risulti che il candidato è
fisicamente idoneo al servizio continuativo ed incondizionato
all'impiego al quale il concorso si riferisce.
2. Per i vincitori che siano invalidi di guerra, invalidi civili
per fatto di guerra ed assimilati, invalidi per servizio, invalidi
civili, mutilati ed invalidi del lavoro e per quelli riconosciuti
portatori di handicap ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
il certificato medico deve essere rilasciato dalla A.U.S.L. di
appartenenza dei medesimi. Esso deve contenere, oltre ad una esatta
descrizione della natura e del grado di invalidità, nonchè delle
condizioni attuali risultanti dall'esame obiettivo, la dichiarazione
che gli stessi non possano arrecare pregiudizio alla salute ed
all'incolumità dei compagni di lavoro ed alla sicurezza degli
impianti e che le loro condizioni fisiche li rendano idonei al
disimpegno delle funzioni relative all'impiego per il quale hanno
concorso.
3. Il certificato medico ha validità di sei mesi dalla data del
rilascio. L'Amministrazione, comunque, ha facoltà di sottoporre a
visita medica di controllo i vincitori del concorso.
4. Nello stesso termine fissato dall'Amministrazione, i vincitori
devono altresì comprovare, anche mediante dichiarazione sostitutiva
di certificazione, il possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza
italiana, iscrizione nelle liste elettorali, titolo di studio
posseduto (tra quelli richiesti dal precedente art. 3), con
l'indicazione della data di conseguimento e dell'Università presso
la quale è stato conseguito, assenza o presenza di condanne penali.
Si osservano le disposizioni in materia di autocertificazione e
controllo di cui al precedente art. 8.
5. È facoltà dell'interessato comprovare il possesso dei
requisiti di ammissione mediante la presentazione dei relativi
certificati, di cui sia eventualmente in possesso. Ove i termini di
validità di tali certificati fossero scaduti l'interessato deve
dichiarare in calce al documento che le informazioni contenute nel
certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del
rilascio. Tale ultima possibilità non è estensibile ai certificati
medici.
6. Scaduto inutilmente il termine fissato dall'amministrazione
non si darà luogo alla stipula del contratto, ovvero, ove stipulato
con riserva di accertamento del possesso dei requisiti previsti, lo
stesso sarà risolto.
Art. 11.
Assunzione dei vincitori
1. I vincitori del concorso, nel rispetto della normativa in
materia di assunzione nel pubblico impiego, saranno invitati a
stipulare un contratto individuale di lavoro a norma delle
disposizioni contrattuali vigenti al momento dell'assunzione e
saranno soggetti al periodo di prova previsto dalle stesse
disposizioni.
2. Il vincitore del concorso che non si presenti, senza
giustificato motivo, per la sottoscrizione del contratto individuale
di lavoro e per la relativa assunzione in servizio sarà considerato
rinunciatario.
3. I vincitori del concorso dovranno dichiarare, inoltre, sotto
la propria responsabilità, di non avere altro rapporto di lavoro a
tempo determinato o indeterminato con altra amministrazione, pubblica
o privata, e di non trovarsi in nessuna delle situazioni di
incompatibilità richiamate dall'articolo 53 del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni. In
caso contrario, deve essere espressamente presentata dichiarazione di
opzione per l'impiego presso il Ministero della salute.
4. I vincitori del concorso saranno assegnati agli uffici
centrali del Ministero della salute in base alle esigenze di servizio
esistenti al momento dell'assunzione.
5. L'amministrazione, antecedentemente al conferimento del primo
incarico, si riserva la facoltà di far frequentare ai vincitori del
concorso un ciclo di attività formative in Italia o all'estero; ai
medesimi, durante tale periodo, spetta la retribuzione di cui
all'art. 1, comma 2, lettere a) e b) del CCNL per il secondo biennio
economico 2000-2001 del personale dirigente dell'area I.
Art. 12.
Accesso agli atti del concorso
L'accesso alla documentazione attinente ai lavori concorsuali è
escluso fino alla conclusione della relativa procedura, fatta salva
la garanzia della visione degli atti, la cui conoscenza sia
necessaria per curare o per difendere interessi giuridici.
Art. 13.
Trattamento dei dati personali
1. Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003,
n. 196, e successive modificazioni, i dati forniti dai candidati
saranno raccolti e trattati presso il Ministero della salute -
Ufficio III della Direzione generale del personale,
dell'organizzazione e del bilancio - per le finalità di gestione del
procedimento concorsuale e per la formazione di eventuali ulteriori
atti allo stesso connessi, anche con l'uso di procedure
informatizzate, nei modi e limiti necessari per perseguire tali
finalità.
2. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini
dell'accertamento del possesso dei requisiti di partecipazione, pena
l'esclusione dal concorso.
3. Agli interessati sono riconosciuti i diritti di cui all'art 7
del decreto legislativo n. 196/2003. Tali diritti potranno essere
fatti valere rivolgendosi al Ministero della salute, Direzione
generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio - ufficio
III, piazzale dell'Industria n. 20 - 00144, Roma. Il titolare del
trattamento dei dati è il Ministero della salute. Il responsabile
del trattamento dei dati è il Direttore generale pro-tempore della
sopra indicata Direzione.
Art. 14.
Norme di salvaguardia
1. Per quanto non espressamente previsto dal presente bando
valgono, in quanto applicabili, le norme vigenti sullo svolgimento
dei pubblici concorsi.
2. Il presente decreto sarà trasmesso al competente ufficio del
Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale - 4ª serie speciale.
3. Avverso il presente bando di concorso è proponibile, in via
amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione,
ricorso straordinario al Capo dello Stato ovvero, in sede
giurisdizionale, impugnazione al tribunale amministrativo del Lazio
entro sessanta giorni dalla stessa data.
Roma, 17 novembre 2006
Il direttore generale: Celotto
----------
Informazioni sulla procedura concorsuale saranno disponibili sul
sito internet del Ministero della salute:
www.ministerosalute.it/professioni/concorsi.jsp
Fac-simile di domanda (in carta semplice) - codice concorso «DIR -
767»
Al Ministero della salute - Direzione generale del personale,
organizzazione e bilancio - Ufficio III - Piazzale dell'Industria
n. 20 - 00144 Roma
...l... sottoscritt... , codice fiscale
........................., chiede di essere ammess... al concorso,
per esami, a due posti di dirigente di seconda fascia in prova del
settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del
Ministero della salute.
A tal fine, sotto la propria responsabilità, dichiara che:
1) è nat... a (provincia di ....................) il
........../........../..........;
2) desidera ricevere ogni comunicazione relativa al concorso al
seguente indirizzo: via n. .......... c.a.p. ............... città ,
telefono .................... e si impegna a comunicare
tempestivamente a mezzo raccomandata eventuali variazioni di tale
indirizzo;
3) è cittadin... italian... (1);
4) è iscritt... nelle liste elettorali del comune di ;
5) è in possesso del seguente titolo di studio conseguito in
data ............... presso l'Università degli studi di (2);
6) ha conseguito l'abbilitazione all'esercizio della
professione di presso l'Università degli studi di in data
...............;
7) è iscritt... all'albo professionale dell'ordine degli
ingegneri di dal ...............
8) è in possesso dei requisiti prescritti dall'art. 3 del
bando, comma 6, lettera ............... (3);
9) è fisicamente idone... al servizio continuativo ed
incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce;
10) non ha mai riportato condanne penali e non ha procedimenti
penali in corso (4);
11) non è stat... destituit..., dispensat... o licenziat...
dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente
insufficiente rendimento o a seguito di sanzioni disciplinari (5),
non è stato dichiarato decadut... o licenziat... da altro impiego
statale, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidità non sanabile;
12) presceglie la seguente lingua straniera: (6);
13) è in possesso dei seguenti titoli di riserva e/o
preferenza a parità di merito (7);
14) ha necessità, per sostenere le prove d'esame, in relazione
al proprio handicap, dei seguenti ausili nonchè dei seguenti tempi
aggiuntivi come si evince dall'allegata certificazione medica
rilasciata dall'apposita struttura sanitaria: (8);
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
(1) Sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non
appartenenti alla Repubblica.
(2) Qualora il titolo di studio sia stato conseguito all'estero
indicare gli estremi del provvedimento di equipollenza al
corrispondente titolo di studio italiano.
(3) Indicare una delle seguenti condizioni: a), b), c), d), e),
f), previste all'art. 3, comma 6, del bando e compilare il
corrispondente allegato A o B o C o D od E o F che dovrà essere
obbligatoriamente trasmesso, debitamente datato e sottoscritto,
unitamente alla domanda di partecipazione.
(4) In caso contrario indicare le condanne riportate, la data di
sentenza e l'autorità giudiziaria che le ha emesse - da indicare
anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto, perdono
giudiziale o non menzione, ecc. - nonchè i procedimenti penali
eventualmente pendenti.
(5) In caso di licenziamento a seguito di procedimento
disciplinare indicare la data di applicazione della sanzione.
(6) Prescelta fra inglese, francese, tedesco e spagnolo.
(7) Il titolo di riserva è quello di cui all'art. 2 del bando. I
titoli di preferenza sono elencati nell'allegato «G». Con riferimento
ai soli titoli elencati nell'allegato «G», specificare l'ufficio e
l'amministrazione presso la quale è custodita eventualmente la
documentazione attestante il diritto al beneficio.
(8) Tale precisazione è richiesta solo ai candidati portatori di
handicap ai sensi della legge n. 104/1992.
Allegato A
(Il presente allegato è parte integrante della domanda di
partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che
si trovano nella condizione di cui al punto «a» dell'art. 3, comma 6,
del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal
concorso stesso).
Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di
dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................)
il ........../........../........../, dipendente di ruolo di pubblica
amministrazione dichiara quanto segue:
qualifica attualmente rivestita e decorrenza: ;
ufficio e amministrazione di appartenenza: ;
attuale sede di servizio: ;
estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi
di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi
nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio: (1)
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
(1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa.
Allegato B
(Il presente allegato è parte integrante della domanda di
partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che
si trovano nella condizione di cui al punto «b» dell'art. 3, comma 6,
del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal
concorso stesso).
Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di
dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di
.....................) il ........../........../........../,
dipendente di ruolo di pubblica amministrazione dichiara quanto
segue:
qualifica attualmente rivestita e decorrenza: ;
ufficio e amministrazione di appartenenza: ;
attuale sede di servizio: ;
diploma di specializzazione in e data del suo conseguimento
............... presso della durata di anni ...............;
estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi
di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi
nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio: (1)
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
(1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa.
Allegato C
(Il presente allegato è parte integrante della domanda di
partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che
si trovano nella condizione di cui al punto «c» dell'art. 3, comma 6,
del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal
concorso stesso).
Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di
dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristicopresso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................)
il ........../........../........../, dipendente di amministrazione
statale reclutato a seguito di corso-concorso, dichiara quanto segue:
qualifica attualmente rivestita e decorrenza: ;
ufficio e amministrazione di appartenenza: ;
attuale sede di servizio: ;
estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi
di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi
nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio: (1)
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
(1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa.
Allegato D
(Il presente allegato è parte integrante della domanda di
partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che
si trovano nella condizione di cui al punto «d» dell'art. 3, comma 6,
del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal
concorso stesso).
Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di
dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................)
il ........../........../........../, in possesso della qualifica di
dirigente, dichiara quanto segue:
ufficio, ente o struttura pubblica di appartenenza: ;
attuale sede di servizio: ;
periodo di svolgimento delle funzioni dirigenziali
(dal ............... al ...............);
estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi
di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi
nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio: (1)
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
(1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa.
Allegato E
(Il presente allegato è parte integrante della domanda di
partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che
si trovano nella condizione di cui al punto «e» dell'art. 3, comma 6,
del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal
concorso stesso).
Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di
dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................)
il ........../........../........../ dichiara quanto segue:
ufficio e amministrazione pubblica presso la quale ha ricoperto
incarichi dirigenziali o equiparati: dal ............... al
...............;
estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi
di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi
nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio: (1)
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
(1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa.
Allegato F
(Il presente allegato è parte integrante della domanda di
partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che
si trovano nella condizione di cui al punto «f» dell'art. 3, comma 6,
del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal
concorso stesso).
Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di
dirigente di seconda fascia in prova del settore
tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della
salute.
Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................)
il ........../........../........../ dichiara quanto segue:
di aver maturato esperienze lavorative in posizioni funzionali
apicali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso di uno dei
titoli di studio previsti dal bando, con servizio continuativo per
almeno quattro anni, presso il seguente ente od organismo
internazionale:
periodo di servizio continuativo e posizione funzionale apicale
nella quale ha svolto il predetto servizio: dal ............... al
...............
, lì
Firma (non occorre autenticare la firma)
Allegato G
TITOLI DI PREFERENZA (Art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni)
A parità di merito i titoli di preferenza sono:
1) gli insigniti di medaglia al valor militare;
2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e
privato;
5) gli orfani di guerra;
6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e
privato;
8) i feriti in combattimento;
9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione
speciale di merito di guerra, nonchè i capi di famiglia numerosa;
10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex
combattenti;
11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel
settore pubblico e privato;
13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra;
15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
16) coloro che abbiano prestato servizio militare come
combattenti;
17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto
il concorso;
18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei
figli a carico;
19) gli invalidi ed i mutilati civili;
20) militari volontari delle Forze armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma.
A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto
che il candidato sia coniugato o meno;
b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni
pubbliche;
c) dalla minore età. |
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Serie Generale | 2017 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLA SALUTE | Serie Generale n. 2 del 3-1-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-01-03&atto.codiceRedazionale=16A09081&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SALUTE | DECRETO 6 dicembre 2016 | Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a base di fenbuconazolo, sulla base del dossier GF-1339 di Allegato III, alla luce dei principi uniformi per la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti fitosanitari, ai sensi del regolamento (CE) n. 546/2011. (16A09081) (GU Serie Generale n.2 del 03-01-2017) | IL DIRETTORE GENERALE
per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 23 febbraio 2005 concernente i livelli massimi di
residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di
origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del
Consiglio, nonchè i successivi regolamenti che modificano gli
allegati II e III del predetto regolamento, per quanto riguarda i
livelli massimi di residui di singole sostanze attive in o su
determinati prodotti;
Visto il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione,
all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele
che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca
modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006, e successive modifiche;
Visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo all'immissione sul mercato dei
prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio
79/117/CEE e 91/414/CEE, e successivi regolamenti di attuazione e/o
modifica; ed in particolare l'art. 80 concernente «Misure
transitorie»;
Vista la direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 31 maggio 1999, concernente il ravvicinamento delle
disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati
membri relative alla classificazione, all'imballaggio e
all'etichettatura dei preparati pericolosi, e successive modifiche,
per la parte ancora vigente;
Vista la direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l'azione
comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n.
44, recante il regolamento di riordino degli organi collegiali e
degli altri organismi operanti presso il Ministero della salute e il
DM 30 marzo 2016, recante la costituzione del Comitato tecnico per la
nutrizione e la sanità animale, concernenti rispettivamente
l'istituzione e l'articolazione del Comitato tecnico per la
nutrizione e la sanità animale e la composizione della Sezione
consultiva dei fitosanitari;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, concernente
«Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle
regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15
marzo 1997, n. 59», ed in particolare gli articoli 115 recante
«Ripartizione delle competenze» e l'art. 119 recante
«Autorizzazioni»;
Vista la legge 13 novembre 2009 n. 172 concernente «Istituzione del
Ministero della salute e incremento del numero complessivo dei
Sottosegretari di Stato» e successive modifiche;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11
febbraio 2014, n. 59 concernente «Regolamento di organizzazione del
Ministero della salute», ed in particolare l'art. 10 recante
«Direzione generale per la sicurezza degli alimenti e la nutrizione»;
Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, concernente
«Attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in
commercio di prodotti fitosanitari», e successive modifiche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n.
290 concernente «Regolamento di semplificazione dei procedimenti di
autorizzazione alla produzione, all'immissione in commercio e alla
vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti», e
successive modifiche;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, concernente
«Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla
classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati
pericolosi», e successive modifiche;
Visto il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante
«Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per
l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi;
Visto il decreto interministeriale 22 gennaio 2014 recante
«Adozione del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei
prodotti fitosanitari, ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo
14 agosto 2012, n. 150, recante: «Attuazione della direttiva
2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini
dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi»;
Visto il decreto 28 settembre 2012 «Rideterminazione delle tariffe
relative all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari a
copertura delle prestazioni sostenute e rese a richiesta, in
attuazione del Regolamento (CE) 1107/2009 del Parlamento e del
Consiglio»;
Visto il decreto ministeriale del 16 febbraio 2011 di recepimento
della direttiva 2010/87/UE della Commissione del 3 dicembre 2010,
relativo all'iscrizione nell'allegato I del decreto legislativo 17
marzo 1995, n. 194, di alcune sostanze attive che ora figurano nei
Reg. (UE) 540/2011 e 541/2011 della Commissione, tra le quali la
sostanza attiva Fenbuconazolo;
Visto in particolare, che l'approvazione della sostanza attiva
Fenbuconazolo decade il 30 aprile 2021, come indicato nell'allegato
al reg. (UE) 540/2011;
Visti i decreti di autorizzazione all'immissione in commercio e
all'impiego dei prodotti fitosanitari riportati nell'allegato al
presente decreto;
Viste le istanze presentate dall'impresa titolare volte ad ottenere
la ri-registrazione secondo i principi uniformi dei prodotti
fitosanitari riportati nell'allegato al presente decreto, sulla base
del dossier relativo al prodotto fitosanitario di riferimento INDAR 5
EW, presentato dall'impresa Dow AgroSciences, conforme ai requisiti
di cui all'allegato III del citato decreto legislativo 194/1995,
trasposti nel Reg. (UE) n. 545/2011 della Commissione;
Considerato che l'impresa titolare delle autorizzazioni dei
prodotti fitosanitari di cui trattasi ha ottemperato a quanto
previsto dal decreto del 16 febbraio 2011, nei tempi e nelle forme da
esso stabiliti ed in conformità alle condizioni definite per la
sostanza attiva Fenbuconazolo;
Sentita la Sezione consultiva per i fitosanitari di cui al DM 30
marzo 2016, che ha preso atto della conclusione della valutazione del
sopracitato fascicolo GF-1339, svolta dall'Università Cattolica del
sacro Cuore, al fine di ri-registrare i prodotti fitosanitari di cui
trattasi fino al 30 aprile 2021, alle nuove condizioni di impiego;
Vista la nota dell'Ufficio protocollo n. 45189 in data 25 Novembre
2016 con la quale è stata richiesta all'impresa Dow AgroSciences
Italia S.r.l., titolare del dossier, la documentazione ed i dati
tecnico-scientifici aggiuntivi indicati dal sopracitato Istituto da
presentarsi entro diciotto mesi dalla data della medesima;
Viste le note con le quali l'impresa titolare delle registrazioni
dei prodotti fitosanitari riportati nell'allegato al presente decreto
ha ottemperato a quanto richiesto dall'Ufficio;
Vista la nota con la quale l'impresa titolare ha comunicato di aver
provveduto alla classificazione dei prodotti fitosanitari sotto
indicati, ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008;
Ritenuto di ri-registrare fino al 30 aprile 2021, data di scadenza
dell'approvazione della sostanza attiva Fenbuconalzolo, i prodotti
fitosanitari indicati in allegato al presente decreto, alle
condizioni definite dalla valutazione secondo i principi uniformi di
cui all'allegato VI del regolamento (CE) n. 546/2011, sulla base del
dossier conforme ai requisiti di cui all'allegato III del citato
decreto legislativo 194/1995, trasposti nel Reg. (UE) n. 545/2011
della Commissione, relativo al prodotto fitosanitario di riferimento
INDAR 5 EW;
Decreta:
Sono ri-registrati fino al 30 aprile 2021, data di scadenza
dell'approvazione della sostanza attiva Fenbuconazolo, i prodotti
fitosanitari indicati in allegato al presente decreto registrati al
numero, alla data e a nome dell'impresa a fianco indicata,
autorizzati con la composizione, alle condizioni e sulle colture
indicate nelle rispettive etichette allegate al presente decreto,
fissate in applicazione dei principi uniformi.
La succitata impresa Dow AgroSciences Italia S.r.l. è tenuta alla
presentazione dei dati tecnico-scientifici aggiuntivi sopra indicati
nel termine di cui in premessa;
Sono autorizzate le modifiche indicate per ciascun prodotto
fitosanitario riportate in allegato al presente decreto.
Sono approvate quale parte integrante del presente decreto le
etichette allegate, adeguate secondo i principi uniformi, munite di
classificazione stabilita dal titolare ai sensi del regolamento (CE)
n. 1272/2008.
È fatto comunque salvo ogni eventuale successivo adempimento ed
adeguamento delle condizioni di autorizzazione dei prodotti
fitosanitari, anche in conformità a provvedimenti comunitari e
ulteriori disposizioni riguardanti le sostanze attive componenti.
L'impresa titolare dell'autorizzazione è tenuta a rietichettare i
prodotti fitosanitari muniti dell'etichetta precedentemente
autorizzata, non ancora immessi in commercio e a fornire ai
rivenditori un fac-simile della nuova etichetta per le confezioni di
prodotto giacenti presso gli esercizi di vendita al fine della sua
consegna all'acquirente/utilizzatore finale. È altresì tenuta ad
adottare ogni iniziativa, nei confronti degli utilizzatori, idonea ad
assicurare un corretto impiego dei prodotti fitosanitari in
conformità alle nuove disposizioni.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e comunicato all'impresa interessata.
I dati relativi ai suindicati prodotti sono disponibili nel sito
del Ministero della salute www.salute.gov.it nella sezione «Banca
dati».
Roma, 6 dicembre 2016
Il direttore generale: Ruocco
Allegato
Parte di provvedimento in formato grafico |
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Regioni | 2007 | REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE (PROVINCIA DI TRENTO) | 3a Serie Speciale - Regioni n. 18 del 12-5-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-12&atto.codiceRedazionale=007R0273 | REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE (PROVINCIA DI TRENTO) | LEGGE PROVINCIALE 19 maggio 2006, n. 1 | Approvazione del rendiconto generale della provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2004. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.18 del 12-05-2007) | (Pubblicata nel suppl. n. 1 al Bollettino ufficiale della Regione
Trentino-Alto Adige n. 22 del 30 maggio 2006)
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
Rendiconto generale della provincia autonoma di Trento
1. Il rendiconto generale della provincia autonoma di Trento per
l'esercizio 2004 è approvato nelle risultanze di cui ai seguenti
articoli.
Art. 2.
E n t r a t e
1. Le entrate accertate nell'esercizio finanziario 2004, per la
competenza propria dell'esercizio, risultano stabilite in
4.654.368.546,70 euro.
2. I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario
2003, ammontanti a 3.958.645.817,43 euro, risultano riaccertati, per
effetto di maggiori o minori entrate verificatesi nel corso della
gestione 2004, in 3.962.550.020,90 euro.
3. I residui attivi alla fine dell'esercizio 2004 ammontano
complessivamente a 4.013.807.325,72 euro, di cui 1.063.924.939,29
euro per somme rimaste da riscuotere in conto dell'esercizio 2004 e
2.949.882.386,43 euro per somme rimaste da riscuotere in conto degli
esercizi finanziari precedenti.
Art. 3.
S p e s e
1. Le spese impegnate nell'esercizio finanziario 2004, per la
competenza propria dell'esercizio, risultano stabilite in
4.765.125.985,69 euro.
2. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario
2003, ammontanti a 3.497.460.750,89 euro, risultano stabiliti, per
effetto di economie e prescrizioni verificatesi nel corso della
gestione 2004, in 3.439.155.945,72 euro.
3. I residui passivi alla fine dell'esercizio 2004 ammontano
complessivamente a 3.476.705.637,52 euro, di cui 1.630.157.414,71
euro per somme rimaste da pagare in conto dell'esercizio 2004 e
1.846.548.222,81 euro per somme rimaste da pagare in conto degli
esercizi finanziari precedenti.
Art. 4.
Avanzo di consuntivo
1. L'avanzo di consuntivo alla fine dell'esercizio 2004 risulta
stabilito come segue:
=====================================================================
deficit di cassa al 1° gennaio 2004 | euro|-| 128.802.47,24
=====================================================================
+ riscossioni | euro|+|4.603.111.241,88
---------------------------------------------------------------------
- pagamenti | euro|-|4.727.576.293,89
---------------------------------------------------------------------
= deficit di cassa al 31 dicembre 2004 | euro|-| 253.267.479,25
---------------------------------------------------------------------
+ residui attivi | euro|+|4.013.807.325,72
---------------------------------------------------------------------
residui passivi | euro|-|3.476.705.637,52
---------------------------------------------------------------------
= avanzo di consuntivo dell'esercizio | | |
finanziario 2004 | euro|=| 283.834.208,95
Art. 5.
Conto generale del patrimonio
1. La situazione delle attività patrimoniali della provincia
alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004 è stabilita come
segue:
=====================================================================
a) consistenza alla fine dell'esercizio 2003| euro| |6.324.673.946,87
=====================================================================
b) variazioni nette nel corso dell'esercizio| | |
2004 | euro|+| 241.202.348,00
---------------------------------------------------------------------
c) consistenza alla fine dell'esercizio 2004| euro| |6.565.876.294,87
2. La situazione delle passività patrimoniali della provincia
alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004 è stabilita come
segue:
=====================================================================
a) consistenza alla fine dell'esercizio 2003| euro| |4.242.604.347,87
=====================================================================
b) variazioni nette nel corso dell'esercizio| | |
2004 | euro|+| 136.706.376,36
---------------------------------------------------------------------
c) consistenza alla fine dell'esercizio 2004| euro| |4.379.310.724,23
3. L'eccedenza delle attività sulle passività (patrimonio
netto) alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004 è stabilita
come segue:
=====================================================================
a) consistenza alla fine dell'esercizio 2003| euro| |2.082.069.599,00
=====================================================================
b) variazioni nette nel corso dell'esercizio| | |
2004 | euro|+| 104.495.971,64
---------------------------------------------------------------------
c) consistenza alla fine dell'esercizio 2004| euro| |2.186.565.570,64
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della
Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge della provincia.
Trento, 19 maggio 2006
DELLAI |
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Concorsi | 2009 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | REGIONE PUGLIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 87 del 10-11-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-11-10&atto.codiceRedazionale=9E007202 | REGIONE PUGLIA | CONCORSO (scad. 10 dicembre 2009) | Concorso pubblico, per un posto di dirigente medico, disciplina gastroenterologia, presso il P.O. di Manfredonia dell'Azienda sanitaria locale della provincia di Foggia. (GU n.87 del 10-11-2009) | È bandito concorso pubblico, per un posto di dirigente medico,
disciplina gastroenterologia, presso il P.O. di Manfredonia
dell'Azienda sanitaria locale della provincia di Foggia.
Il testo integrale del bando è stato pubblicato nel Bollettino
ufficiale della regione Puglia n. 150 del 24 settembre 2009.
Il termine per la presentazione delle domande scade il trentesimo
giorno successivo a quello della pubblicazione del presente estratto
nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale.
Norma non ancora esistente o vigente |
|
Concorsi | 2022 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' «G. D'ANNUNZIO» DI CHIETI-PESCARA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 4 del 14-1-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-01-14&atto.codiceRedazionale=22E00036 | UNIVERSITA' «G. D'ANNUNZIO» DI CHIETI-PESCARA | AVVISO | Approvazione atti e dichiarazione del vincitore della valutazione comparativa, per titoli e discussione pubblica, per la copertura di un posto di ricercatore a tempo determinato e pieno, settore concorsuale 06/F4 - Malattie apparato locomotore e medicina fisica e riabilitativa, per il Dipartimento di scienze mediche, orali e biotecnologiche. (GU n.4 del 14-01-2022) | Si comunica che è stato pubblicato, mediante affissione
sull'albo ufficiale on-line dell'Ateneo ed allocazione sul sito
internet dell'Università https://www.unich.it/concorsigelmini2021 il
d.r. n. 2000/2021, prot. n. 98672 del 6 dicembre 2021, con il quale
sono stati approvati gli atti e dichiarato il vincitore per la
valutazione comparativa, per titoli e discussione pubblica, per il
reclutamento di un ricercatore con rapporto di lavoro a tempo
determinato e pieno, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera b) della
legge n. 240/2010, settore concorsuale 06/F4 - Malattie apparato
locomotore e medicina fisica e riabilitativa, settore scientifico
disciplinare MED/34 - Medicina fisica e riabilitativa, presso il
Dipartimento di scienze mediche, orali e biotecnologiche, nell'ambito
del piano straordinario, decreto ministeriale n. 83/2020, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami» - n. 15 del 23 febbraio 2021.
Dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami» - decorre il termine per eventuali
impugnative. |
|
Parte Seconda | 2017 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 122 del 17-10-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-10-17&atto.codiceRedazionale=TX17ADD10519 | GMM FARMA S.R.L. | Sede legale: Cis Nola, Isola 8, Lotti 8105/10 - 80035 Nola (NA) Partita IVA: 07363361218 | (GU Parte Seconda n.122 del 17-10-2017) | Modifiche secondarie di un'autorizzazione all'immissione in commercio
secondo procedura di importazione parallela di specialità medicinali
per uso umano. Modifiche apportate ai sensi del Regolamento n.
1084/03/CE.
Determinazione n. 305 del 3.07.2017
Specialità Medicinale:
TOBRAL "0.3% collirio, soluzione" flacone contagocce 5 ml dalla
Spagna, AIC 042846016
Modifica secondaria di tipo I: Variazione del Titolare
dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio della specialità
estera da: Alcon Cusì, S.A. , c/ Camil Fabra, 58 , 08320 El Masnou,
Barcellona, Spagna a: Alcon Cusì, S.A., Gran Via de les Corts
Catalanes, 764 , 08013 Barcellona, Spagna.
Determinazione n. 454 del 12/09/2017
Specialità Medicinale:
ADALAT CRONO "30 mg compresse a rilascio modificato" 14 compresse,
AIC n. 043515016
Determinazione n. 455 del 12/09/2017
Specialità Medicinale:
ADALAT CRONO "60 mg compresse a rilascio modificato" 14 compresse,
AIC n. 043515028
Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante
del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti della
Specialità Estera (Spagna) da Bayer Pharma AG a Bayer AG.
Determinazione n. 456 del 12/09/2017
Specialità medicinale:
FEDRA "0.075 mg + 0,02 mg compresse rivestite" 21 compresse, AIC n.
044940017
Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante
del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti della
Specialità Estera (Belgio) da Bayer Pharma AG a Bayer AG.
YAZ "0.02 mg/3 mg compresse rivestite con film" 28 compresse AIC n
044093019
Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante
del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità
Estera (Olanda) da Bayer Pharma AG a Bayer AG.
YAZ "0.02 mg/3 mg compresse rivestite con film" 28 compresse AIC n
044093021
Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante
del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità
Estera (Romania) da Bayer Pharma AG a Bayer AG.
YASMIN 21 compresse rivestite con film AIC n 043013022
Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante
del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità
Estera (Olanda) da Bayer Pharma AG a Bayer AG.
YASMIN 21 compresse rivestite con film AIC n 043013022
Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante
del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità
Estera (Romania) da Bayer Pharma AG a Bayer AG.
Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio è
tenuto ad apportare le necessarie modifiche ai Fogli illustrativi ed
alle Etichette dal primo lotto di produzione successivo all'entrata
in vigore dei presenti provvedimenti.
I lotti già prodotti possono essere mantenuti in commercio fino
alla data di scadenza indicata in etichetta. I presenti provvedimenti
entreranno in vigore il giorno successivo alla loro pubblicazione
nella G.U.
Un procuratore
Gian Maria Morra
TX17ADD10519 |
|
Concorsi | 2021 | ENTI LOCALI | CONSORZIO OLTREPO' MANTOVANO DI BORGO MANTOVANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 50 del 25-6-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-25&atto.codiceRedazionale=21E06562 | CONSORZIO OLTREPO' MANTOVANO DI BORGO MANTOVANO | CONCORSO (scad. 25 luglio 2021) | Concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di istruttore amministrativo, categoria D1, a tempo pieno ed indeterminato, per il settore servizi associati SUAP e SUE. (GU n.50 del 25-06-2021) | In esecuzione della delibera del consiglio di amministrazione n.
15 del 14 maggio 2021, è indetto un concorso pubblico, per soli
esami, per la copertura di un posto di istruttore amministrativo
settore servizi associati SUAP e SUE a tempo pieno ed indeterminato -
categoria D1 del CCNL enti locali.
Modalità di partecipazione, requisiti e tempistiche sono
indicati integralmente nel bando allegato alla presente.
La scadenza per la presentazione delle domande è prevista trenta
giorni successivi alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - del
presente avviso.
Il bando e i relativi allegati saranno disponibili sul sito
istituzionale del Consorzio Oltrepò Mantovano al seguente link:
https://www.oltrepomantovano.eu/ |
|
Serie Generale | 2021 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 215 del 8-9-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-09-08&atto.codiceRedazionale=21A05259&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Nebivololo Sandoz». (21A05259) (GU Serie Generale n.215 del 08-09-2021) | Estratto determina AAM/PPA n. 635/2021 del 30 agosto 2021
Si autorizza la seguente variazione:
tipo II B.I.z), aggiornamento dell'ASMF per il principio attivo
nebivololo cloridrato.
La suddetta variazione è relativa al medicinale NEBIVOLOLO
SANDOZ nelle forme e confezioni autorizzate all'immissione in
commercio in Italia a seguito di procedura di mutuo riconoscimento:
A.I.C. n. 038132027 - «5 mg compresse» 10 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132167 - «5 mg compresse» 10 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132130 - «5 mg compresse» 100 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132270 - «5 mg compresse» 100 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132039 - «5 mg compresse» 14 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132179 - «5 mg compresse» 14 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132041 - «5 mg compresse» 20 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132181 - «5 mg compresse» 20 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132054 - «5 mg compresse» 28 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132193 - «5 mg compresse» 28 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132066 - «5 mg compresse» 30 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132205 - «5 mg compresse» 30 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132078 - «5 mg compresse» 50 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132217 - «5 mg compresse» 50 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132142 - «5 mg compresse» 500 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132282 - «5 mg compresse» 500 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132080 - «5 mg compresse» 56 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132229 - «5 mg compresse» 56 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132092 - «5 mg compresse» 60 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132231 - «5 mg compresse» 60 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132015 - «5 mg compresse» 7 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132155 - «5 mg compresse» 7 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132104 - «5 mg compresse» 84 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132243 - «5 mg compresse» 84 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132116 - «5 mg compresse» 90 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132256 - «5 mg compresse» 90 compresse in flacone
PE;
A.I.C. n. 038132128 - «5 mg compresse» 98 compresse in blister
PVC/AL;
A.I.C. n. 038132268 - «5 mg compresse» 98 compresse in flacone
PE.
Numero procedura: NL/H/3638/001/II/024.
Codice pratica: VC2/2019/172.
Titolare A.I.C.: Sandoz S.p.a. (codice fiscale 00795170158).
Smaltimento scorte
I lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina possono
essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del
medicinale indicata in etichetta, ai sensi dell'art. 1, comma 7 della
determina AIFA n. DG/821/2018 del 24 maggio 2018 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 133 dell'11 giugno
2018.
Decorrenza di efficacia della determina: la determina è efficace
dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto,
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà notificata
alla società titolare dell'autorizzazione all'immissione in
commercio del medicinale. |
|
Concorsi | 2001 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI PALERMO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 84 del 23-10-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-23&atto.codiceRedazionale=001E9821 | UNIVERSITA' DI PALERMO | AVVISO | Avviso relativo all'indizione della procedura di trasferimento per la copertura di un posto di professore di seconda fascia, presso la Facolta' di medicina e chirurgia, settore scientifico-disciplinare MED/36 - Diagnostica per immagini e radioterapia. (GU n.84 del 23-10-2001) | Il rettore dell'Università degli studi di Palermo, con decreto
n. 1338 in data 4 ottobre 2001, indice la seguente procedura di
trasferimento per la copertura di un posto di professore di seconda
fascia, presso la facoltà e per il settore scientifico-disciplinare
sottoindicato:
Facoltà di medicina e chirurgia, settore
scientifico-disciplinare MED/36 - Diagnostica per immagini e
radioterapia - un posto.
Possono presentare domanda di trasferimento i professori di
seconda fascia afferenti al settore sopracitato che abbiano prestato
servizio presso altra sede universitaria per almeno tre anni
accademici consecutivi anche se in aspettativa, ai sensi dell'art. 12
e dell'art. 13, primo comma, numeri da 1) a 9), del decreto del
Presidente della Repubblica n. 382/1980.
Le domande possono essere presentate dagli interessati anche nel
corso del terzo anno accademico di permanenza nella sede
universitaria di appartenenza.
Le istanze di ammissione alle procedure, redatte in carta
semplice in conformità a quanto prescritto nel bando di concorso,
devono essere indirizzate ai presidi delle Facoltà interessate e
devono essere presentate o inviate a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento, a pena di esclusione, entro il termine perentorio di
trenta giorni, che decorre dal giorno successivo a quello di
pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. Ove il termine di scadenza indicato cada in
giorno festivo, la scadenza è prorogata al primo giorno feriale
utile. Il bando sarà affisso all'albo ufficiale dell'Università
degli studi di Palermo e reso disponibile anche per via telematica al
seguente indirizzo http://unipa.it/concorsi. |
|
Parte Seconda | 2011 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 26 del 5-3-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-05&atto.codiceRedazionale=TS11AAA2342 | CENTROSIM - S.p.a. Societa' di Intermediazione Mobiliare delle Banche Popolari Italiane | Iscritta al n. 32 dell'Albo Sim Sede sociale in Milano, via Broletto n. 37 Capitale sociale € 20.000.040 (ventimilioniquaranta) interamente versato Iscritta al R.E.A. di Milano al n. 1376055 Iscritta al registro delle imprese di Milano con il codice fiscale e partita I.V.A. n. 10465530151 | (GU Parte Seconda n.26 del 5-3-2011) | Convocazione di assemblea ordinaria
I soci della «Centrosim S.p.a. Società di Intermediazione
Mobiliare delle Banche Popolari Italiane» sono convocati in assemblea
ordinaria alle ore 15,30 del giorno 22 marzo 2011 presso la sede
sociale in Milano, via Broletto n. 37 ed eventualmente in seconda
convocazione il giorno 23 marzo 2011 nello stesso luogo ed alla
stessa ora, per deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
1. Relazione del Consiglio di amministrazione e del Collegio
sindacale, presentazione del bilancio al 31 dicembre 2010 e
deliberazioni relative;
2. Varie ed eventuali.
Possono intervenire all'assemblea gli azionisti cui spetta il
diritto di voto.
p. Il Consiglio di amministrazione Il presidente:
rag. Sergio Iotti
TS11AAA2342 |
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Contratti | 2020 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 102 del 2-9-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-09-02&atto.codiceRedazionale=TX20BGA18672 | FERROVIENORD S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.102 del 2-9-2020) | Esito di gara - CIG 8017875FBF - Proc. A-6-2019
SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE
Denominazione: Ferrovienord S.p.A. Indirizzo: Piazzale Cadorna 14 -
20123 Milano
Punti di contatto: Dott.ssa Sarah Laquagni - tel.0285114250
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: L'appalto ha ad oggetto la
gestione e lo sfruttamento degli impianti e degli spazi suscettibili
di utilizzazione pubblicitaria nella disponibilità di Ferrovienord,
come meglio indicati nel Capitolato.
Tipo di appalto: Servizi
Importo complessivo dell'appalto: Il valore stimato € 6 000 000,00
oltre IVA.
SEZIONE IV: Procedura
Tipo di procedura: Procedura Aperta
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE: Criterio di aggiudicazione: offerta
economicamente più vantaggiosa. Imprese partecipanti: n. 2 - Imprese
escluse: n. 0 - Imprese ammesse: n. 2
Impresa aggiudicataria: MEDIA ONE S.r.l. - Importo complessivo di
aggiudicazione:
• incremento rispetto al canone annuo minimo garantito per lo
sfruttamento degli spazi pubblicitari (pari a € 600.000,00 annui): €
330.000,00 (euro trecentotrentamila/00). Leggasi il canone annuo
minimo garantito offerto è pari a 930.000,00 (euro
novecentotrentamila/00).
• valore della royalty inteso come percentuale di retrocessione
fissa sul fatturato specifico generato dallo sfruttamento degli spazi
pubblicitari: 50,00 % (cinquanta/00 percento);
• tariffa agevolata a Ferrovienord e alle società del Gruppo FNM.
1,00 €/passaggio pubblicitario (di 10 secondi) (un euro a passaggio
pubblicitario di 10 secondi).
28-8-2020
Il direttore generale
dott. Enrico Bellavita
TX20BGA18672 |
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Serie Generale | 2012 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 256 del 2-11-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-02&atto.codiceRedazionale=12A11582&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Importazione parallela del medicinale «Efferalgan (500 mg)» (12A11582) (GU Serie Generale n.256 del 02-11-2012) | Estratto determinazione V & A IP n. 1425 del 27 settembre 2012
È autorizzata l'importazione parallela del medicinale EFFERALGAN
500 mg, comprimè effervescent secable 16 comprimè dalla Francia con
numero di autorizzazione 325 700 1 o 34009 325 700 1 0, con le
specificazioni di seguito indicate e a condizione che siano valide ed
efficaci alla data di entrata in vigore della presente
determinazione.
Importatore: Farmaroc S.r.l., viale Pio XI n. 48 - 70056 Molfetta
(Bari).
Confezione: «Efferalgan» 500 mg compresse effervescenti - 16
compresse - codice A.I.C.: 042213013 (in base 10), 1887NP (in base
32).
Forma farmaceutica: compressa effervescente.
Composizione: ogni compressa contiene:
principio attivo: paracetamolo 500 mg;
eccipienti: acido citrico anidro; sodio carbonato anidro; sodio
bicarbonato; sorbitolo; sodio saccarinato; sodio docusato; povidone;
sodio benzoato.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle
condizioni febbrili negli adulti e nei bambini. Trattamento
sintomatico del dolore artrosico.
Confezionamento secondario
È autorizzato il riconfezionamento secondario presso l'officine
Welcome Pharma S.p.a., via Campobello n. 1 - 00040 Pomezia (Roma);
Falorni S.r.l., via Provinciale Lucchese - località Masotti - 51030
Serravalle Pistoiese (Pistoia).
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Confezione: «Efferalgan» 500 mg compresse effervescenti - 16
compresse - codice A.I.C.: 042213013; classe di rimborsabilita': «C».
Classificazione ai fini della fornitura
Confezione: «Efferalgan» 500 mg compresse effervescenti - 16
compresse - codice A.I.C.: 042213013; SOP: medicinali non soggetti a
prescrizione medica, ma non da banco.
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno
successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. |
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Contratti | 2017 | AVVISI E BANDI DI GARA | AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 93 del 14-8-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-14&atto.codiceRedazionale=TX17BFG14507 | AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR IONIO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.93 del 14-8-2017) | Bando di gara - Lavori di ricostruzione dell'impalcato della testata
inagibile in c.a.p. del Molo San Cataldo del porto di Taranto
SEZIONE I Amministrazione aggiudicatrice
I.1) Denominazione e indirizzi: Autorità di Sistema Portuale del
Mar Ionio, Porto Mercantile Molo S. Cataldo- 74123 Taranto, tel. +39
0994711611, +39 fax 0994706877, persona di contatto: RdP: ing.
Domenico Dario, pec: [email protected], indirizzo
internet principale (URL): port.taranto.it, indirizzo del profilo di
committente (URL): http://albopretorio.port.taranto.it/.
SEZIONE II Oggetto
II.1.1) Denominazione: LAVORI DI RICOSTRUZIONE DELL'IMPALCATO DELLA
TESTATA INAGIBILE IN C.A.P. DEL MOLO SAN CATALDO DEL PORTO DI TARANTO
CUP D54J08000030005 - CIG 7173587742 II.1.2) Codice CPV principale:
45.244.200-1 (banchine). II.1.3) Tipo di appalto: lavori. II.1.5)
Valore totale stimato: IVA non imponibile € 15.393.344,53 di cui €
300.000,00 per i costi della sicurezza non soggetti a ribasso.
II.2.5) Criteri di aggiudicazione: criterio qualità-prezzo. II.2.7)
Durata del contratto d'appalto: 540 giorni. II.2.10) Informazioni
relative alle varianti: non sono autorizzate varianti.
SEZIONE III Informazioni di carattere giuridico, economico,
finanziario e tecnico
III.1) Condizioni di partecipazione: vedasi disciplinare di gara.
SEZIONE IV Procedura
IV.1.1) Tipo di procedura: aperta. V.2.2) Termine per il
ricevimento delle offerte: data: 13/09/2017 ora: 13.00. IV.2.6)
Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria
offerta: mesi 6. -IV.2.7) Modalità di apertura delle offerte: data:
15/09/2017, ora: 10.00 presso la sede dell'AdSP del Mar Ionio.
SEZIONE VI Altre informazioni
VI.3) Informazioni complementari: Il disciplinare di gara contiene
le norme integrative del presente bando, è disponibile sul sito
internet: http://albopretorio.port.taranto.it/.- È ammesso il
subappalto ai sensi dell'art. 105 del D.lgs. 50/2016. VI.4.1)
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Puglia- Sez.
Lecce; - VI.3) Data invio in GUUE: 04/08/2017.
Il presidente
prof. avv. Sergio Prete
TX17BFG14507 |
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Serie Generale | 2009 | TESTI COORDINATI E AGGIORNATI | Serie Generale n. 73 del 28-3-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-03-28&atto.codiceRedazionale=09A03716&elenco30giorni=false | TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 27 gennaio 2009, n. 3 | Testo del decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 22 del 28 gennaio 2009), coordinato con la legge di conversione 25 marzo 2009, n. 26, (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie». (GU Serie Generale n.73 del 28-03-2009) | Avvertenza:
Il testo coordinato qui pubblicato è stato redatto dal Ministero
della giustizia ai sensi dell'art. 11, comma 1 del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni
ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre
1985, n. 1092, nonchè dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo testo
unico, al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni
del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate dalla legge
di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto,
trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l'efficacia
degli atti legislativi qui riportati.
Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate
con caratteri corsivi.
Tali modifiche sono riportate in video tra i segni (( .. )).
A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400
(Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza
del Consiglio dei Ministri), le modifiche apportate dalla legge di
conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua
pubblicazione.
Art. 1.
Disciplina per il contemporaneo svolgimento delle elezioni dei membri
del Parlamento europeo spettanti all'Italia con le elezioni
amministrative per l'anno 2009
1. Limitatamente all'anno 2009, in caso di contemporaneo
svolgimento delle elezioni dei membri del Parlamento europeo
spettanti all'Italia con il primo turno di votazione per le elezioni
dei presidenti della provincia, dei sindaci e dei consigli
provinciali e comunali, anche quando disciplinate da norme regionali,
lo svolgimento delle operazioni elettorali è regolato dalle seguenti
disposizioni, ferma restando per il resto la vigente normativa
relativa alle singole consultazioni elettorali:
a) le operazioni di votazione si svolgono dalle ore 15 alle ore 22
del sabato e dalle ore 7 alle ore 22 della domenica;
b) ai fini del computo dei termini dei procedimenti elettorali si
considera giorno della votazione quello della domenica;
c) le operazioni previste dall'articolo 32, primo comma, numeri
2), 3) e 4), del testo unico delle leggi per la disciplina
dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste
elettorali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20
marzo 1967, n. 223, devono essere ultimate non oltre il
quarantacinquesimo giorno antecedente a quello della votazione,
giorno in cui deve essere pubblicato il manifesto recante l'annuncio
dell'avvenuta convocazione dei comizi per la elezione dei membri del
Parlamento europeo spettanti all'Italia; il termine per il compimento
delle operazioni previste dal primo comma dell'articolo 33 del citato
testo unico n. 223 del 1967 decorre dalla data di pubblicazione del
suddetto manifesto;
d) per il materiale occorrente agli uffici elettorali di sezione
si applicano le disposizioni dell'articolo 33 del testo unico delle
leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361;
e) le cartoline avviso agli elettori residenti all'estero che
esercitano il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione
del territorio nazionale sono spedite col mezzo postale più rapido;
f) salvo quanto previsto dal presente decreto, per la nomina dei
componenti, per la costituzione e per il funzionamento degli uffici
elettorali di sezione e per le operazioni preliminari alla votazione
si applicano le disposizioni di cui alle leggi 8 marzo 1989, n. 95, e
21 marzo 1990, n. 53, nonchè del testo unico delle leggi recanti
norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361;
g) gli uffici elettorali comunali, al fine di rilasciare, previa
annotazione in apposito registro, le tessere elettorali non
consegnate o i duplicati delle tessere in caso di deterioramento,
smarrimento o furto dell'originale, restano aperti dal lunedì al
venerdì antecedenti alla votazione dalle ore 9 alle ore 19, il
sabato dalle ore 8 alle ore 22 e la domenica per tutta la durata
delle operazioni di voto;
h) l'atto di designazione dei rappresentanti presso gli uffici
elettorali di sezione è presentato, entro il giovedì precedente il
giorno della votazione, al segretario del comune che ne dovrà curare
la trasmissione ai presidenti degli uffici elettorali di sezione,
ovvero è presentato direttamente ai singoli presidenti degli uffici
elettorali di sezione il sabato, purchè prima dell'inizio delle
operazioni di votazione;
i) gli adempimenti di cui all'articolo 30 del testo unico delle
leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361,
devono essere effettuati entro le ore 7 e 30 del sabato di inizio
delle operazioni di votazione; successivamente, alle ore 9, il
presidente costituisce l'ufficio elettorale di sezione, provvedendo
ad espletare le operazioni preliminari alla votazione, ivi comprese
quelle di autenticazione delle schede;
l) l'ufficio elettorale di sezione, dopo che siano state ultimate
le operazioni di votazione e di riscontro dei votanti per tutte le
consultazioni che hanno avuto luogo, procede alla formazione dei
plichi contenenti gli atti relativi a tali operazioni e le schede
avanzate. I plichi devono essere contemporaneamente rimessi, prima
che abbiano inizio le operazioni di scrutinio, per il tramite del
comune, al tribunale del circondario o sezione distaccata, che ne
rilascia ricevuta. Effettuate le anzidette operazioni, l'ufficio
elettorale di sezione dà inizio alle operazioni di scrutinio per la
elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia;
m) lo scrutinio per le elezioni provinciali e comunali ha inizio
alle ore 14 del lunedì successivo al giorno di votazione, dando la
precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni provinciali e
poi, senza interruzione, di quelle per le elezioni comunali;
n) ai componenti di tutti gli uffici elettorali di sezione
spettano i compensi di cui all'articolo 1, commi 1, 2, 3 e 4, della
legge 13 marzo 1980, n. 70;
o) in caso di successivo secondo turno di votazione per le
elezioni dei presidenti della provincia e dei sindaci, si applicano
le disposizioni di cui alle lettere a), b), f), g), h), i) ed n) e le
operazioni di scrutinio hanno inizio dopo la chiusura delle votazioni
nella giornata di domenica, appena completate le operazioni previste
dall'articolo 53 del testo unico delle leggi per la composizione e la
elezione degli organi delle Amministrazioni comunali, di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570.
2. In caso di contemporaneo svolgimento delle elezioni di cui al
comma 1, l'importo massimo delle spese da rimborsare a ciascun comune
per l'organizzazione tecnica e l'attuazione delle elezioni dei membri
del Parlamento europeo spettanti all'Italia, fatta eccezione per il
trattamento economico dei componenti di seggio, è stabilito nei
limiti delle assegnazioni di bilancio disposte per lo scopo dal
Ministero dell'interno, con proprio decreto, con distinti parametri
per elettore e per sezione elettorale, calcolati, rispettivamente,
nella misura di due terzi e di un terzo sul totale da ripartire. Per
i comuni aventi fino a 5 sezioni elettorali le quote sono maggiorate
del 40 per cento. Dall'attuazione del precedente periodo non derivano
nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
All'incremento della dotazione finanziaria relativa ai rimborsi
elettorali per i comuni aventi fino a 5 sezioni elettorali si
provvede mediante compensazione tra gli enti beneficiari. Le spese
derivanti dall'attuazione di adempimenti comuni alle elezioni dei
membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia ed alle elezioni
dei presidenti delle province, dei sindaci e dei consigli provinciali
e comunali sono proporzionalmente ripartite tra lo Stato e gli altri
enti interessati alle consultazioni, fermo restando per lo Stato il
vincolo di cui al primo periodo. Il riparto delle spese anticipate
dai comuni interessati è effettuato dai prefetti sulla base dei
rendiconti dei comuni da presentarsi entro il termine di quattro mesi
dalla data delle consultazioni, a pena di decadenza dal diritto al
rimborso. Con le stesse modalità si procede per il riparto delle
altre spese sostenute direttamente dall'Amministrazione dello Stato e
relative ad adempimenti comuni.
3. In caso di contemporaneo svolgimento delle elezioni dei membri
del Parlamento europeo spettanti all'Italia con le elezioni dei
presidenti della provincia, dei sindaci e dei consigli provinciali e
comunali delle regioni a statuto speciale, il riparto di cui al comma
2 è effettuato d'intesa tra il Ministero dell'interno e
l'amministrazione regionale, fermo restando per lo Stato il vincolo
di cui al medesimo comma 2, primo periodo.
(( Art. 1-bis
Dimensioni dei contrassegni sulle schede elettorali
1. All'articolo 15, primo comma, della legge 24 gennaio 1979, n.
18, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono
essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3».
2. Nella Tabella B allegata alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, e
successive modificazioni, le parole: «mm 20», ovunque ricorrano, sono
sostituite dalle seguenti: «mm 30».
3. All'articolo 72, comma 3, del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267, dopo il secondo periodo è inserito il seguente:
«Tali contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il
diametro di centimetri 3».
4. All'articolo 73, comma 3, del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I
contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di
centimetri 3».
5. All'articolo 74, comma 4, del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I
contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di
centimetri 3».))
Art. 2.
Voto dei cittadini temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione
europea per motivi di servizio o missioni internazionali in occasione
delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia
dell'anno 2009
1. In occasione delle elezioni dei membri del Parlamento europeo
spettanti all'Italia dell'anno 2009, esercitano il diritto di voto
per corrispondenza all'estero per le circoscrizioni del territorio
nazionale, secondo le modalità indicate nel presente articolo, i
seguenti elettori:
a) appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia
temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione europea in quanto
impegnati nello svolgimento di missioni internazionali;
b) dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di
province autonome, temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione
europea per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro
permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall'Amministrazione
di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonchè, qualora non
iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i
loro familiari conviventi;
c) professori universitari, ordinari ed associati, ricercatori e
professori aggregati, di cui all'articolo 1, comma 10, della legge 4
novembre 2005, n. 230, che si trovano in servizio fuori dal
territorio dell'Unione europea presso istituti universitari e di
ricerca per una durata complessiva all'estero di almeno sei mesi e
che, alla data del decreto del Presidente della Repubblica di
convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi,
nonchè, qualora non iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani
all'estero, i loro familiari conviventi.
2. Gli elettori di cui al comma 1, lettera a), appartenenti alle
Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, se già effettivi sul
territorio nazionale di grandi unità, reggimenti, battaglioni e
equivalenti, o unità navali, impiegati organicamente in missioni
internazionali esercitano il diritto di voto per corrispondenza per
la circoscrizione in cui è compreso il comune ove hanno sede i
citati enti di appartenenza. I rimanenti elettori di cui alla stessa
lettera a), nonchè quelli di cui alle lettere b) e c) del medesimo
comma 1 esercitano il diritto di voto per corrispondenza all'estero
per la circoscrizione in cui è compreso il comune di Roma.
3. Gli elettori di cui al comma 1, lettere a) e b), presentano
dichiarazione ai fini dell'iscrizione nell'elenco previsto dal comma
5, quinto periodo, che deve pervenire al comando o amministrazione di
appartenenza entro e non oltre il trentacinquesimo giorno antecedente
alla data della votazione in Italia, indicando il nome ed il cognome,
il cognome del coniuge per le donne coniugate o vedove, il luogo e la
data di nascita, il sesso, l'indirizzo di residenza, il comune di
iscrizione nelle liste elettorali, l'indirizzo del proprio reparto o
dimora all'estero e, ove possibile, i recapiti telefonici, telematici
e telefax all'estero. I familiari conviventi degli elettori di cui al
comma 1, lettera b), entro e non oltre il trentacinquesimo giorno
antecedente alla data della votazione in Italia, fanno pervenire la
dichiarazione all'amministrazione di appartenenza del proprio
familiare ed unitamente ad essa rendono, ai sensi dell'articolo 47
del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiarazione
sostitutiva dell'atto di notorietà in ordine allo stato di familiare
convivente del dipendente. Il comando o amministrazione di
appartenenza o di impiego, entro e non oltre il trentesimo giorno
antecedente alla data della votazione in Italia, fa pervenire
all'ufficio consolare i nominativi dei dichiaranti, in elenchi
distinti per comune di residenza e comprensivi dei dati di cui al
primo periodo, unitamente all'attestazione della presentazione delle
rispettive dichiarazioni entro il termine prescritto e della
sussistenza, in capo ad ognuno di essi, delle condizioni previste al
comma 1.
4. Gli elettori di cui al comma 1, lettera c), fanno pervenire
direttamente all'ufficio consolare la dichiarazione ai fini
dell'iscrizione nell'elenco previsto dal comma 5, quinto periodo,
comprensiva dei dati di cui al primo periodo del comma 3, entro e non
oltre il trentacinquesimo giorno antecedente alla data della
votazione in Italia, ed unitamente ad essa rendono, ai sensi
dell'articolo 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiarazione sostitutiva
dell'atto di notorietà che attesti sia il servizio presso istituti
universitari e di ricerca all'estero per una durata complessiva di
almeno sei mesi, sia la presenza all'estero da almeno tre mesi alla
data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei
comizi. I familiari conviventi degli elettori di cui al comma 1,
lettera c), unitamente alla dichiarazione ai fini dell'iscrizione
nell'elenco previsto dal comma 5, quinto periodo, comprensiva dei
dati di cui al primo periodo del comma 3, rendono, ai sensi
dell'articolo 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiarazione sostitutiva
dell'atto di notorietà in ordine allo stato di familiare convivente
del professore o ricercatore.
5. L'ufficio consolare, entro il venticinquesimo giorno antecedente
alla data della votazione in Italia, trasmette a ciascun comune,
tramite telefax o per via telematica, l'elenco dei nominativi, con
luogo e data di nascita, dei residenti nel comune che hanno fatto
pervenire le dichiarazioni di cui ai commi 3 e 4. Ciascun comune,
entro le successive ventiquattro ore, con le stesse modalità, invia
all'ufficio consolare l'attestazione dell'ufficiale elettorale, anche
cumulativa, in ordine alla mancanza di cause ostative al godimento
dell'elettorato attivo da parte di ciascuno degli elettori compresi
nell'elenco di cui al primo periodo. Nei due giorni successivi alla
scadenza del termine di cui al secondo periodo, l'ufficiale
elettorale redige l'elenco degli elettori per i quali è stata
rilasciata l'attestazione di mancanza di cause ostative all'esercizio
del diritto di voto per corrispondenza all'estero e lo trasmette alla
commissione elettorale circondariale, che provvede a depennare, entro
il ventesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia,
i medesimi elettori dalle liste destinate alle sezioni in cui essi
risultano iscritti, ovvero, in caso di svolgimento contestuale di
altra consultazione in cui non trova applicazione la modalità del
voto per corrispondenza, ad apporre apposita annotazione sulle
medesime liste. Nei casi in cui vi siano cause ostative al godimento
dell'elettorato attivo, l'ufficiale elettorale non rilascia la
relativa attestazione ed il comune trasmette, tramite telefax o per
via telematica, apposita comunicazione all'ufficio consolare entro il
medesimo termine previsto al secondo periodo. L'ufficio consolare
iscrive i nominativi degli elettori temporaneamente all'estero aventi
diritto al voto per corrispondenza in apposito elenco.
6. Gli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), che hanno
fatto pervenire la dichiarazione ai fini dell'iscrizione nell'elenco
previsto dal comma 5, quinto periodo, possono revocarla mediante
espressa dichiarazione di revoca, datata e sottoscritta
dall'interessato, che deve pervenire direttamente all'ufficio
consolare entro e non oltre il ventitreesimo giorno antecedente alla
data della votazione in Italia. L'ufficio consolare, entro il giorno
successivo, provvede a trasmettere la dichiarazione di revoca,
tramite telefax o per via telematica, al comune di residenza del
dichiarante.
7. Gli elettori che hanno presentato dichiarazione di revoca ai
sensi del comma 6 e gli elettori che, pur essendo nelle condizioni
previste al comma 1, lettere a), b) e c), non hanno fatto pervenire
la dichiarazione nei termini e con le modalità previsti dai commi 3
e 4, restano iscritti nelle liste della sezione del comune di
residenza ed ivi esercitano il proprio diritto di voto per la
circoscrizione del territorio nazionale in cui è compresa la sezione
di assegnazione. Gli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c),
aventi diritto al voto per corrispondenza, che non hanno revocato la
relativa dichiarazione nei termini e con le modalità previsti al
comma 6, non possono esercitare il proprio diritto di voto nel
territorio nazionale. Gli elettori di cui al comma 1, lettera a),
aventi diritto al voto per corrispondenza, esercitano il diritto di
voto in Italia, qualora presentino al comune apposita attestazione
del comandante del reparto di appartenenza o di impiego dalla quale
risulti che, per cause di forza maggiore, non hanno potuto esercitare
il diritto di voto per corrispondenza all'estero.
8. Il Ministero dell'interno, entro il ventiseiesimo giorno
antecedente alla data della votazione in Italia, consegna al
Ministero degli affari esteri, per gli elettori che esercitano il
diritto di voto per la circoscrizione in cui è compreso il comune di
Roma, le liste dei candidati e il modello della scheda elettorale
relativi alla medesima circoscrizione. Sulla base delle istruzioni
fornite dal Ministero degli affari esteri, le rappresentanze
diplomatiche e consolari, preposte a tale fine dallo stesso
Ministero, provvedono alla stampa del materiale elettorale da
inserire nel plico che viene inviato all'elettore temporaneamente
all'estero che esercita il diritto di voto per corrispondenza. Non
oltre diciotto giorni prima della data stabilita per le votazioni in
Italia, gli uffici consolari inviano agli elettori temporaneamente
all'estero che esercitano il diritto di voto per corrispondenza il
plico contenente il certificato elettorale, la scheda elettorale
della circoscrizione indicata al primo periodo e la relativa busta,
le liste dei candidati, la matita copiativa nonchè una busta
affrancata recante l'indirizzo del competente ufficio consolare. Un
plico non può contenere i documenti elettorali di più di un
elettore. Una volta espresso il proprio voto sulla scheda elettorale
mediante la matita copiativa, l'elettore introduce nell'apposita
busta la scheda, sigilla la busta, la introduce nella busta
affrancata unitamente alla matita copiativa e al tagliando staccato
dal certificato elettorale comprovante l'esercizio del diritto di
voto e la spedisce non oltre il decimo giorno antecedente alla data
stabilita per le votazioni in Italia. Le schede e le buste che le
contengono non devono recare alcun segno di riconoscimento.
9. I comandanti dei reparti militari e di polizia impegnati nello
svolgimento di missioni internazionali ed i titolari degli uffici
diplomatici e consolari, o loro delegati, adottano ogni utile
iniziativa al fine di garantire il rispetto dei principi
costituzionali di libertà, personalità e segretezza del voto.
10. Le schede votate per corrispondenza dagli elettori di cui al
comma 1, lettere a), b) e c), sono scrutinate dai seggi costituiti
presso gli uffici elettorali circoscrizionali ai sensi dell'articolo
6 del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con
modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483.
11. I responsabili degli uffici consolari inviano, senza ritardo,
al presidente dell'Ufficio elettorale circoscrizionale costituito
presso la Corte d'appello di Roma, le buste comunque pervenute non
oltre le ore 16, ora locale, del giovedì antecedente alla data
stabilita per le votazioni in Italia, unitamente all'elenco di cui al
comma 5, quinto periodo. Le buste sono inviate con una spedizione
unica, per via aerea e con valigia diplomatica. I responsabili degli
uffici consolari provvedono, dopo l'invio dei plichi in Italia,
all'immediato incenerimento delle schede pervenute dopo la scadenza
del termine di cui al primo periodo e di quelle non utilizzate per i
casi di mancato recapito del plico all'elettore. Di tali operazioni
viene redatto apposito verbale, che viene trasmesso al Ministero
degli affari esteri.
12. Per gli elettori che esercitano il diritto di voto per
circoscrizioni diverse da quella di Roma di cui al comma 2, primo
periodo, sono definite, in considerazione delle particolari
situazioni locali, di intesa tra il Ministero della difesa e i
Ministeri degli affari esteri e dell'interno, le modalità
tecnico-organizzative di formazione dei plichi, del loro recapito
all'elettore all'estero, di raccolta dei plichi all'estero, nonchè
quelle di consegna dei plichi stessi, a cura del Ministero della
difesa, ai presidenti dei rispettivi uffici elettorali
circoscrizionali costituiti presso la Corte d'appello nella cui
giurisdizione è il capoluogo della circoscrizione, ai sensi
dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1979, n. 18, e della tabella A
allegata alla medesima legge. Le intese di cui al presente comma sono
effettuate, ove necessario, anche per consentire l'esercizio del
diritto di voto agli elettori di cui al comma 1, lettera a), che
votano per corrispondenza per la circoscrizione in cui è compreso il
comune di Roma, nonchè agli elettori in servizio presso le
rappresentanze diplomatiche e consolari e ai loro familiari
conviventi. Ai fini dell'attuazione delle disposizioni contenute nel
presente articolo, non trova applicazione l'articolo 19 della legge
27 dicembre 2001, n. 459.
13. L'assegnazione dei plichi, contenenti le buste con le schede
votate dagli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), è
effettuata, a cura dei presidenti dei rispettivi uffici elettorali
circoscrizionali, ai singoli seggi in modo proporzionale, in numero
almeno pari a venti buste e, in ogni caso, con modalità tali da
garantire la segretezza del voto, l'inserimento in una medesima urna,
lo scrutinio congiunto e la verbalizzazione unica previsti dai commi
15, lettera d), e 16.
14. Insieme ai plichi contenenti le buste inviate dagli elettori, i
presidenti degli uffici elettorali circoscrizionali consegnano ai
presidenti dei seggi copie, autenticate dagli stessi presidenti,
degli elenchi degli elettori temporaneamente all'estero che
esercitano il diritto di voto per corrispondenza di cui al comma 5,
quinto periodo.
15. A partire dalle ore 15 della domenica fissata per la votazione
nel territorio nazionale, i presidenti dei seggi procedono alle
operazioni di apertura dei plichi assegnati al seggio. Ciascun
presidente, coadiuvato dal segretario:
a) apre i plichi e accerta che il numero delle buste ricevute
corrisponda al numero delle buste indicato nel verbale di consegna
dei plichi;
b) procede all'apertura di ciascuna delle buste esterne, compiendo
per ciascuna di esse le seguenti operazioni:
1) accerta che la busta esterna contenga sia il tagliando del
certificato elettorale di un solo elettore, sia la busta interna,
destinata a contenere la scheda con l'espressione del voto;
2) accerta che il tagliando incluso nella busta esterna
appartenga ad un elettore incluso negli elenchi consolari degli
elettori temporaneamente all'estero aventi diritto al voto per
corrispondenza;
3) accerta che la busta interna, destinata a contenere la scheda
con l'espressione del voto, sia chiusa, integra e non rechi alcun
segno di riconoscimento;
4) annulla la scheda inclusa in una busta che contiene più di un
tagliando del certificato elettorale, o un tagliando di un elettore
che ha votato più di una volta, o di un elettore non inserito negli
elenchi consolari, ovvero contenuta in una busta aperta, lacerata o
che reca segni di riconoscimento; in ogni caso, separa dal relativo
tagliando del certificato elettorale la busta interna recante la
scheda annullata, in modo che non sia possibile procedere alla
identificazione del voto;
c) successivamente, procede all'apertura delle singole buste
interne, accertandosi, in ogni caso, che nessuno apra le schede ed
imprimendo il bollo della sezione sul retro di ciascuna scheda,
nell'apposito spazio;
d) incarica uno scrutatore di apporre la propria firma sul retro
di ciascuna scheda e di inserirla immediatamente nell'urna in uso
presso il seggio anche per contenere le schede votate dagli elettori
residenti negli altri Paesi dell'Unione europea.
16. A partire dalle ore 22 dello stesso giorno di domenica, i seggi
procedono allo scrutinio congiunto delle schede votate dagli elettori
temporaneamente all'estero e delle schede votate dagli elettori
residenti negli altri Paesi dell'Unione europea, effettuando anche la
verbalizzazione unica del risultato di tale scrutinio congiunto.
17. Per l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza
all'estero e per le operazioni preliminari allo scrutinio trovano
applicazione le disposizioni di cui alla legge 27 dicembre 2001, n.
459, ed al relativo regolamento di attuazione di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, n. 104, in quanto
compatibili. Per lo svolgimento delle operazioni di scrutinio e di
proclamazione dei risultati trovano applicazione le disposizioni di
cui all'articolo 6 del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483,
fermo restando che il termine orario previsto dal comma 6 del
medesimo articolo è anticipato alle ore 14 del giorno fissato per la
votazione.
(( 17-bis. Per le elezioni di cui al comma 1, il numero di elettori
da assegnare ad ogni sezione di cui all'articolo 4, comma 5, del
decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni,
dalla legge 3 agosto 1994, n. 483, non può essere superiore a
3.000.))
Art. 3.
Voto dei cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio
o missioni internazionali in occasione dei referendum previsti
dall'articolo 75 della Costituzione che si svolgono nell'anno 2009
1. In occasione dei referendum previsti dall'articolo 75 della
Costituzione che si svolgono nell'anno 2009, esercitano il diritto di
voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero, secondo le
modalità indicate nel presente articolo, i seguenti elettori:
a) appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia
temporaneamente all'estero in quanto impegnati nello svolgimento di
missioni internazionali;
b) dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di
province autonome, temporaneamente all'estero per motivi di servizio,
qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo
quanto attestato dall'Amministrazione di appartenenza, sia superiore
a tre mesi, nonchè, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini
italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi;
c) professori universitari, ordinari ed associati, ricercatori e
professori aggregati, di cui all'articolo 1, comma 10, della legge 4
novembre 2005, n. 230, che si trovano in servizio presso istituti
universitari e di ricerca all'estero per una durata complessiva di
almeno sei mesi e che, alla data del decreto del Presidente della
Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da
almeno tre mesi, nonchè, qualora non iscritti alle anagrafi dei
cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi.
2. A tali fini, trovano applicazione le disposizioni di cui
all'articolo 2, commi 3, 4, 5, 6, 7 e 9. Per l'esercizio del diritto
di voto per corrispondenza all'estero, nonchè per lo svolgimento
delle operazioni preliminari allo scrutinio, delle operazioni di
scrutinio e di proclamazione dei risultati, trovano applicazione le
disposizioni di cui alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, ed al
relativo regolamento di attuazione di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 2 aprile 2003, n. 104, in quanto compatibili.
3. Negli Stati in cui le Forze armate e di polizia sono impegnate
nello svolgimento di attività istituzionali, per gli elettori di cui
al comma 1, lettera a), nonchè per gli elettori in servizio presso
le rappresentanze diplomatiche e consolari e loro familiari
conviventi, sono definite, ove necessario in considerazione delle
particolari situazioni locali, di intesa tra il Ministero della
difesa e i Ministeri degli affari esteri e dell'interno, le modalità
tecnico-organizzative di formazione dei plichi, del loro recapito ai
suddetti elettori all'estero, di raccolta dei plichi all'estero,
nonchè di consegna dei plichi stessi, a cura del Ministero della
difesa, all'Ufficio centrale per la circoscrizione estero. Tali
intese sono effettuate anche per consentire comunque l'esercizio del
diritto di voto agli elettori di cui al presente comma, nel caso in
cui non siano state concluse le intese in forma semplificata di cui
all'articolo 19, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459,
ovvero vi sia la situazione politica o sociale di cui al comma 4 del
medesimo articolo 19.
4. Ai fini dello scrutinio congiunto delle schede votate per
corrispondenza dagli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c),
con le schede votate dagli elettori residenti all'estero,
l'assegnazione dei relativi plichi è effettuata, a cura del
presidente dell'ufficio centrale per la circoscrizione Estero, ai
singoli seggi in modo proporzionale, in numero almeno pari a venti
buste e, in ogni caso, con modalità tali da garantire la segretezza
del voto, l'inserimento in una medesima urna e la verbalizzazione
unica delle risultanze di tale scrutinio congiunto tra schede votate
dagli elettori temporaneamente all'estero e schede votate da elettori
residenti all'estero, anche provenienti da altro ufficio consolare o
Stato della medesima ripartizione.
5. Nel caso in cui le date fissate per le votazioni nel territorio
nazionale per i referendum previsti dall'articolo 75 della
Costituzione e per l'elezione dei membri del Parlamento europeo
spettanti all'Italia non siano distanti più di quindici giorni,
fuori dal territorio dell'Unione europea la dichiarazione pervenuta,
ai sensi dell'articolo 2, commi 3 e 4, non oltre il trentacinquesimo
giorno antecedente alla data della prima votazione è valida anche
per la seconda votazione, salvo espressa volontà contraria e fatta
salva la facoltà di revoca entro il ventitreesimo giorno antecedente
alla data della relativa votazione. Ove possibile, agli elettori di
cui al comma 1, lettere a), b) e c), aventi diritto al voto per
corrispondenza per i due diversi tipi di consultazioni, viene inviato
un plico unico con buste distinte per ciascun tipo di consultazione,
contenenti le schede ed il restante materiale previsto dalla legge
per l'esercizio del voto per corrispondenza in ciascuna
consultazione.
Art. 4.
Disposizioni per assicurare la funzionalità delle commissioni e
sottocommissioni elettorali circondariali
1. In previsione degli adempimenti affidati dalla legge alle
commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali nell'anno
2009, il prefetto, al fine di assicurare comunque il quorum alle
medesime commissioni, designa al presidente della Corte d'appello, ((
senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica )), funzionari
statali da nominare componenti aggiunti. Tali funzionari partecipano
ai lavori in caso di assenza degli altri componenti titolari o
supplenti e nelle more dell'eventuale procedimento di decadenza
previsto dall'articolo 23 del testo unico delle leggi per la
disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione
delle liste elettorali di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 20 marzo 1967, n. 223.
(( Art. 4-bis
Ammissione ai seggi elettorali degli osservatori OSCE
1. In occasione delle consultazioni elettorali e referendarie del
2009 disciplinate da leggi statali, in attuazione degli impegni
internazionali assunti dall'Italia nell'ambito dell'Organizzazione
per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), è ammessa la
presenza, presso gli uffici elettorali di sezione, di osservatori
elettorali internazionali. A tal fine gli osservatori internazionali
sono preventivamente accreditati dal Ministero degli affari esteri
che, almeno venti giorni prima della data stabilita per il voto,
trasmette al Ministero dell'interno l'elenco nominativo per la
successiva comunicazione ai prefetti di ciascuna provincia ed ai
sindaci.
2. Gli osservatori elettorali di cui al comma 1 non possono in
alcun modo interferire nello svolgimento delle operazioni
dell'ufficio elettorale di sezione.))
Art. 5.
Copertura finanziaria
1. All'onere derivante dall'attuazione del presente decreto, pari a
1.451.850 euro per l'anno 2009, si provvede mediante utilizzo del
Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni
politiche, amministrative, del Parlamento europeo e dall'attuazione
dei referendum, iscritto nell'ambito dello stato di previsione del
Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009,
alla missione «Fondi da ripartire», programma «Fondi da assegnare».
Art. 6.
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione
in legge. |
|||
Contratti | 2014 | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 57 del 21-5-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-21&atto.codiceRedazionale=T14BHA8147 | REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.57 del 21-5-2014) | Avviso revoca gara d'appalto - CUP E72D11000320002 - CIG 3625527785
Si comunica che la Procedura ristretta per l'affidamento del
servizio di realizzazione del piano integrato di interventi per
l'acquisizione di informazione cartografica e virtuale sulla rete
delle ferrovie della Sardegna e promozione dei percorsi storici del
"Trenino verde" mediante metodologie di rappresentazione virtuale,
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale in data
12.12.2011 n. 146,
è stata revocata in autotutela con Determinazione del Direttore
del Servizio delle Infrastrutture di trasporto e della logistica n.
179 del 10.04.2014.
Il direttore ad interim del servizio
ing. Antonello Pellegrino
T14BHA8147 |
||
Serie Generale | 2003 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | Serie Generale n. 133 del 11-6-2003 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-06-11&atto.codiceRedazionale=03A07072&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | COMUNICATO | Approvazione della delibera adottata in data 30 gennaio 2003 dalla Cassa italiana di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti. (GU Serie Generale n.133 del 11-06-2003) | Con nota ministeriale n. 10/PP/90235/IV-3 del 28 maggio 2003 è
stata approvata, di concerto con il Ministero dell'economia e delle
finanze, la delibera del 30 gennaio 2003, adottata dal consiglio di
amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza per
gli ingegneri ed architetti liberi professionisti, in materia di
determinazione del contributo di maternità per l'anno 2003. |
|
Parte Seconda | 2007 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 66 del 9-6-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-06-09&atto.codiceRedazionale=C-0711635 | C.O.S.P.A. DI ANDREOLETTI - S.p.a. | Sede sociale in Vertova, via Canale n. 54 Capitale sociale Euro 2.530.850,00 di cui versato Euro 2.369.702,00 Iscritta al R.E.A. di Bergamo al n. 226688 Registro imprese e codice fiscale n. 01652000165 | (GU Parte Seconda n.66 del 9-6-2007) | Convocazione assemblea ordinaria
I signori azionisti sono convocati in assemblea ordinaria il giorno
29 giugno 2007 alle ore 17 ed, occorrendo, in seconda convocazione il
giorno 6 luglio 2007 stessa ora, presso lo studio Associato dott.
Franco Ongaro in Bergamo, via A. Locatelli n. 22, per deliberare sul
seguente
Ordine del giorno:
Argomenti di cui all'art. 2364 del Codice civile punto 1°;
Bilancio consolidato;
Acquisto vendita azioni proprie ex art. 2357 del Codice civile.
Azioni depositate ai sensi di legge e di statuto: presso la sede
sociale o presso la Banca Popolare di Bergamo S.p.a.
Vertova, 1° giugno 2007
Il presidente del Consiglio di amministrazione:
Gianfranco Andreoletti
C-0711635 (A pagamento). |
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Parte Seconda | 2007 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 27 del 6-3-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-03-06&atto.codiceRedazionale=M-334 | (GU Parte Seconda n.27 del 6-3-2007) | TRIBUNALE DI MILANO
Ammortamento libretto di risparmio
Il presidente del Tribunale di Milano, con decreto in data 9
ottobre 2006, ha pronunciato l'ammortamento del libretto di risparmio
al portatore n. 2277/11069649 con motto 'Barattieri Bassaninà emesso
dalla Banca Popolare Commercio e Industri S.p.a., Filiale 2277 di
Corsico, con saldo apparente di Euro 7.923,38. Opposizione legale
entro 90 giorni.
Banca Popolare Commercio e Industria S.p.a.
Il direttore generale: Domenico Guidi
M-334 (A pagamento). |
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Parte Seconda | 2014 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 113 del 23-9-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-09-23&atto.codiceRedazionale=T14ADD11278 | ACTAVIS GROUP PTC EHF | (GU Parte Seconda n.113 del 23-9-2014) | Estratto comunicazione notifica regolare UVA del 10/09/2014 n. AIFA/V
& A/P/93777
Codice Pratica n.: N1B/2014/1804;
Specialità Medicinale: CARVEDILOLO ACTAVIS (AIC: 036547)
Confezioni: tutti i dosaggi e tutte le confezioni autorizzate
Titolare AIC: Actavis Group PTC ehf
Tipologia variazione: C.I.3 z IB,
Tipo di Modifica: Modifica stampati
Modifica apportata: Implementazione degli stampati della
specialità medicinale in oggetto in accordo alle modifiche apportate
al "Core Safety Profile" a seguito della procedura di PSUR
work-sharing (FI/H/PSUR/0017/002).
È autorizzata la modifica degli stampati richiesta paragrafi 4.3,
4.4, 4.5, 4.9 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e
corrispondenti paragrafi del Foglio Illustrativo relativamente alle
confezioni sopra elencate e la responsabilità si ritiene affidata
alla Azienda titolare dell'AIC.
Il Titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio deve
apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore
della presente Comunicazione di notifica regolare al Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto; entro e non oltre i sei mesi dalla
medesima data al Foglio Illustrativo e all'Etichettatura.
Sia i lotti già prodotti alla data di entrata in vigore della
presente Comunicazione di notifica regolare che i lotti prodotti nel
periodo di cui al precedente paragrafo della presente, non recanti le
modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino
alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. I
farmacisti sono tenuti a consegnare il Foglio illustrativo aggiornato
agli utenti, a decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
della presente determinazione. Il titolare AIC rende accessibile al
farmacista il foglio illustrativo aggiornato entro il medesimo
termine.
Il Titolare dell'AIC del farmaco generico è esclusivo responsabile
del pieno rispetto dei diritti di proprietà industriale relativi al
medicinale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in
materia brevettuale.
Il titolare dell'AIC del farmaco generico è altresì responsabile
del pieno rispetto di quanto disposto dall'art. 14 comma 2 del
decreto legislativo 24 aprile 2006, n.219 e s.m.i., in virtù del
quale non sono incluse negli stampati quelle parti del riassunto
delle caratteristiche del prodotto del medicinale di riferimento che
si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti da brevetto
al momento dell'immissione in commercio del medicinale generico.
Un procuratore
Lorena Verza
T14ADD11278 |
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Parte Seconda | 2023 | Altri annunzi | Consigli notarili | Parte Seconda n. 139 del 25-11-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-25&atto.codiceRedazionale=TX23ADN11353 | CONSIGLIO NOTARILE DI LIVORNO | (GU Parte Seconda n.139 del 25-11-2023) | Dispensa a domanda della dottoressa Angela Lallo della sede di
Piombino
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 37 della legge 16 febbraio
1913, n. 89, il sottoscritto Presidente rende noto che con D.D. del
Ministero della Giustizia del 3 ottobre 2023, la dottoressa Angela
Lallo, notaio in Piombino (d. n. di Livorno), è stata dispensata
dall'esercizio della funzione notarile a sua domanda a decorrere dal
28 novembre 2023.
Il presidente
dott. Gianluca Giovannini
TX23ADN11353 (Gratuito) |
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Concorsi | 2010 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | REGIONE SARDEGNA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 36 del 7-5-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-07&atto.codiceRedazionale=0E003926 | REGIONE SARDEGNA | CONCORSO (scad. 7 giugno 2010) | Selezione pubblica per conferimento incarico di dirigente responsabile di struttura complessa, per un posto, presso la ASL di Cagliari. (GU n.36 del 07-05-2010) | In esecuzione della deliberazione n. 132 dell'8 febbraio 2010, ai
sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997, è
indetta selezione pubblica per il conferimento di un incarico
quinquennale di dirigente medico responsabile di struttura complessa,
da assegnare alla struttura complessa: oftalmologia, afferente al
Dipartimento internistico del P.O. Binaghi.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
semplice e corredate oltre che dei documenti prescritti anche
dell'originale della ricevuta attestante il versamento di euro 3,87
da effettuarsi sul c.c.p. n. 21780093 intestato all'Azienda ASL di
Cagliari - Servizio tesoreria, scade il trentesimo giorno successivo
alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica; a tal fine farà fede la data di
spedizione risultante dal timbro postale.
Il testo integrale dell'avviso, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione alla selezione è stato pubblicato
nel Bollettino ufficiale della regione Sardegna - Parte terza - n. 9
del 18 marzo 2010.
L'avviso potrà essere esaminato anche presso il sito internet
www.aslcagliari.it
Le domande di partecipazione, indirizzate al Commissario
straordinario, dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo
raccomandata a.r. all'Azienda ASL di Cagliari - via Piero della
Francesca n. 1 - Loc. Su Planu - 09047 Selargius-Cagliari. |
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Parte Seconda | 2019 | Annunzi commerciali | Altri annunzi commerciali | Parte Seconda n. 123 del 19-10-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-10-19&atto.codiceRedazionale=TX19AAB11228 | BRIGNOLE CQ 2019-1 S.R.L. | Iscritta nell'elenco delle societa' veicolo tenuto dalla Banca d'Italia ai sensi del provvedimento della Banca d'Italia del 7 giugno 2017 Sede legale: via V. Betteloni n. 2 - Milano, Italia Capitale sociale: Euro 10.000,00 i.v. Registro delle imprese: Milano Monza Brianza Lodi 10858340960 Codice Fiscale: 10858340960 | (GU Parte Seconda n.123 del 19-10-2019) | Avviso di cessione di crediti pro soluto ai sensi del combinato
disposto degli articoli 1 e 4 della Legge n. 130 del 30 aprile 1999
(di seguito la "Legge sulla Cartolarizzazione") e dell'articolo 58
del Decreto Legislativo n. 385 del 1° settembre 1993 (di seguito il
"Testo Unico Bancario") e informativa ai sensi ai sensi dell'art. 13
del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice Privacy") e
degli articoli 13 e 14 del Regolamento UE n. 679/2016 ("GDPR")
BRIGNOLE CQ 2019-1 S.r.l., società a responsabilità limitata
costituita in Italia ai sensi della Legge sulla Cartolarizzazione,
con sede legale in via V. Betteloni n. 2, Milano (Italia), Codice
Fiscale e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Monza
Brianza Lodi n. 10858340960 (il "Cessionario"), comunica che,
nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione dei crediti ai
sensi della stessa legge, in forza di un contratto quadro di cessione
di crediti pecuniari concluso in data 17.09.2019 e della successiva
proposta di cessione inviata da Creditis Servizi Finanziari S.p.A. ed
accettata da parte del Cessionario in data 14.10.2019 (la "Data di
Cessione") ha acquistato pro soluto ed in blocco ai sensi e per gli
effetti del combinato disposto degli articoli 1 e 4 della Legge
130/1999 e dell'art. 58 del D.lgs. 385/93 da Creditis Servizi
Finanziari S.p.A., società con sede legale in Via G. D'Annunzio 101,
16121 Genova, codice fiscale e iscrizione nel Registro delle Imprese
di Genova n. 01670790995 (il "Cedente" o "Creditis"), con effetto da
14.10.2019 ed efficacia economica dalla data del 11.10.2019, tutti i
crediti per capitale e relativi interessi nascenti da finanziamenti
di credito al consumo, per un ammontare totale complessivo pari ad
Euro 1.806.940,02 come meglio identificati analiticamente negli
allegati agli atti di cessione di credito sopra citati, che, alla
data del 11.10.2019 od alla differente data di seguito indicata,
rispettavano i criteri indicati nell'avviso di cessione di crediti
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Parte II n. 111 del 21/09/2019.
In aggiunta a tali criteri comuni, i Crediti rispondono, altresì, al
seguente criterio specifico:
- abbiano un Importo Capitale Dovuto alla Data di Valutazione non
inferiore ad Euro 19.546,01;
(complessivamente i "Crediti").
I diritti che assistono e garantiscono il pagamento dei Crediti o
altrimenti ad essi inerenti (ivi inclusi, a titolo esemplificativo:
(i) qualsiasi garanzia, reale o personale, relativa ai Crediti e le
garanzie derivanti da qualsiasi negozio con causa di garanzia,
rilasciate o comunque formatesi in capo a Creditis in relazione ai
Contratti di Finanziamento; (ii) i diritti derivanti da qualsiasi
polizza assicurativa sottoscritta in relazione ai Crediti di cui
Creditis sia beneficiario e, più in generale, ogni privilegio o
diritto di prelazione, cedibile ai sensi della Legge 130/1999, che
integri i suddetti diritti e pretese, così come ogni altro diritto,
pretesa, accessorio, azione sostanziale o processuale (ivi incluse le
azioni di risarcimento danni) ed eccezione connessi ai suddetti
diritti e pretese, incluse la risoluzione per inadempimento e la
decadenza dal beneficio del termine dei relativi debitori ceduti,
sono trasferiti al Cessionario ai sensi dell'articolo 1263 del codice
civile e senza bisogno di alcuna formalità o annotazione, se non
quelle previste dalla Legge 130/1999.
Il Cessionario ha conferito incarico a Creditis Servizi Finanziari
S.p.A. ("Servicer") affinchè in suo nome e per suo conto, in
qualità di soggetto incaricato della riscossione dei crediti ceduti,
proceda all'incasso e al recupero delle somme dovute in relazione ai
Crediti. In forza di tale incarico, i debitori ceduti ed i garanti
dovranno continuare a corrispondere sui conti correnti sui quali
attualmente effettuano i pagamenti ogni somma dovuta in relazione ai
Crediti nelle forme previste dai relativi Contratti di Finanziamento
o in forza di legge salve differenti eventuali ulteriori
comunicazioni che potranno essere loro inviate dal Cessionario e dal
Servicer. Gli obblighi di comunicazione alla clientela ai fini della
Sezione IV (Comunicazioni alla Clientela) del provvedimento della
Banca d'Italia "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e
finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti"
adottato il 29 luglio 2009 come successivamente modificato saranno
adempiuti dal Cessionario (anche per il tramite del Servicer) in
qualità di soggetto responsabile di tali obblighi di comunicazione.
Quanto all' informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice Privacy") e degli
articoli 13 e 14 del Regolamento UE n. 679/2016 ("GDPR"), si rimanda
all'avviso di cessione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana - Parte II n. 111 del 21/09/2019, applicabile,
altresì, ai debitori ceduti dei Crediti, ai rispettivi garanti, ai
loro successori ed aventi causa.
I debitori ceduti ed i loro eventuali garanti, successori o aventi
causa possono rivolgersi per ogni ulteriore informazione al Servicer
al seguente indirizzo: Creditis Servizi Finanziari S.p.A., Via G.
D'Annunzio,101 Genova (GE).
Milano, 15 ottobre 2019
Brignole CQ 2019-1 S.r.l. - L'amministratore unico
dott.ssa Arianna Volpato
TX19AAB11228 |
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Contratti | 2012 | ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA | ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 134 del 16-11-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-16&atto.codiceRedazionale=T12BIA20731 | COMUNE DI CAPUA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.134 del 16-11-2012) | Avviso d'asta per la vendita di immobili comunali
Il 04/12/12 ore 10:00, c/o l'ufficio Patrimonio, si terrà l'asta
pubblica per la vendita di n. 8 suoli agricoli, nell'ambito del
territorio comunale, tutti catastalmente censiti e coltivati, di
fatto.
L'aggiudicazione avverrà con il metodo dell'offerta segreta in
rialzo sul prezzo a b.a., riportato nell'avviso integrale reperibile
su www.comunedicapua.it.Le offerte dovranno pervenire entro le ore
12,00 del 03/12/12.
Per informazioni: ufficio Patrimonio tel.0823/560211.
Il responsabile di settore
arch. G. Nardiello
T12BIA20731 |
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Parte Seconda | 2020 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 118 del 8-10-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-10-08&atto.codiceRedazionale=TX20ADD9687 | PHARMADAY PHARMACEUTICAL UNIPERSONALE S.R.L. | Sede legale: via Vistarino, 14F - 27010 Copiano (PV) Partita IVA: 02009940186 | (GU Parte Seconda n.118 del 8-10-2020) | Modifiche secondarie di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di specialità medicinale per uso umano. Modifiche apportate ai sensi
del Regolamento (CE) 1234/2008 e s.m.i.
Titolare: Pharmaday Pharmaceutical Unipersonale S.r.l.
Specialità Medicinale: VENOSMINE
Confezioni e n. AIC: 450 mg polvere per sospensione orale AIC n°
024062085
Pratica: N1B/2020/1290
Tipologia di variazione: "Grouping Variations IB - B.II.b.1.e,
B.II.b.1.a, B.II.b.1.b, B.II.b.2.c.2, B.II.b.4.b
Tipo di modifiche: Sostituzione del sito di fabbricazione per la
produzione del prodotto finito, sito per le analisi CQ, sito di
confezionamento primario e secondario e sito per il rilascio del
lotto.
Modifiche apportate: Sostituzione del sito produttivo LACHIFARMA
S.r.l. S.S. 16 Zona Industriale - 73010 Zollino (LE) con LA.FA.RE.
S.r.l. Via Sac. Benedetto Cozzolino, 77 Ercolano (NA).
I lotti già prodotti alla data di pubblicazione in G.U. possono
essere mantenuti in commercio fino a data di scadenza indicata in
etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data
della sua pubblicazione in G.U.
Il procuratore speciale
prof. Nicola Lena Cota
TX20ADD9687 |
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Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 19 del 14-2-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-02-14&atto.codiceRedazionale=T11BFK2899 | REGIONE TOSCANA ESTAV NORD OVEST | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.19 del 14-2-2011) | BANDO DI GARA
I.1) Amministrazione aggiudicatrice: ESTAV Nord Ovest - Ente
Servizi Tecnico-Amministrativi dell'Area Vasta Nord-Ovest, Via
Matteucci Galleria G.B. Gerace, n.14 - 56124 Pisa (Italia), Indirizzo
Internet: www.estav-nordovest.toscana.it. - Indirizzi e punti di
contatto presso i quali sono disponibili ulteriori informazioni,
disciplinare di gara e relativi allegati: ESTAV Nord Ovest -
Dipartimento Acquisti - Struttura Organizzativa Professionale di
Pisa, Via Malagoli, n.12 - 56124 Pisa (Italia), tel. 050959648/651
fax 050959650, Posta elettronica: [email protected]
Indirizzo al quale inviare le offerte: ESTAV Nord Ovest - Ufficio
Protocollo - Dipartimento Acquisti - Struttura Organizzativa
Professionale di Pisa, Via Matteucci Galleria G.B. Gerace, n.14 -
56124 Pisa (Italia) I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e
principali settori di attivita': Autorità regionale o locale -
settore di attivita': salute.
II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dell'amministrazione
aggiudicatrice: Procedura Aperta, ai sensi dell'art. 55 del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i., per il conferimento della fornitura di Suture
Chirurgiche, Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici,
Aghi da Sutura II.1.2) Tipo di appalto. Fornitura: acquisto. Luogo
principale di consegna: Magazzini Farmaceutici delle Aziende
Sanitarie dell'Area Vasta Nord Ovest e Magazzino centralizzato Estav
Nord Ovest Cod. NUTS: ITE1. II.1.3) L'avviso riguarda: un appalto
pubblico. II.1.5 Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti:
Fornitura, in somministrazione, di Suture Chirurgiche, Dispositivi
vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici, Aghi da Sutura occorrenti
alle Aziende Sanitarie dell'Area Vasta Nord Ovest, per un periodo di
n. 48 mesi, con opzione di rinnovo, anche di anno in anno, fino ad un
massimo di n. 24 mesi, suddivisa in n. 3 Parti: Parte I Suture di
base (n. 12 lotti) , Parte II Suture Specialistiche (n. 45 lotti),
Parte III Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici, Aghi
da Sutura (n. 76 lotti) per un totale di in. 133 lotti; importo
presunto, IVA esclusa, Euro 32.300.000,00. II.1.6) CPV: oggetto
principale: 33141121-4 (Suture Chirurgiche) 33141125-2 (Materiali per
Suture Chirurgiche). II.1.6) Divisione in lotti: Si. Le offerte vanno
presentate per uno o più lotti. II.2.1) Quantitativo o entità
totale dell'appalto: valore stimato quadriennale, IVA esclusa, Euro
32.300.000,00 per un totale, comprensivo dell'eventuale rinnovo, di
Euro 48.450.000,00 II. 2.3 durata dell'appalto: 48 mesi con opzione
di rinnovo per ulteriori 24 mesi. III.1.1) Cauzione e garanzie
richieste: A) Garanzia a corredo dell'offerta pari al 2% del valore
stimato di ogni lotto per cui si concorre con le modalità di cui
all'art. 75 del D.Lgs. 163/2006; qualora la Ditta partecipi a più
Lotti può produrre un'unica garanzia pari alla sommatoria delle
garanzie richieste. B) Dichiarazione di impegno da parte di un
fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l'esecuzione
del contratto di cui all'art.113 del D.Lgs. n.163/2006 qualora
l'offerente risultasse affidatario (art.75, comma 8, del D.Lgs.
n.163/2006). C) Garanzia di esecuzione del contratto pari al 10%
dell'importo di aggiudicazione, con le modalità di cui all'art. 113
del D.Lgs. 163/2006. III.1.2) Principali modalità di pagamento: come
indicate nel Capitolato Speciale di fornitura. III.1.3) Forma
giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di operatori
economici aggiudicatario dell'appalto: potranno partecipare i
soggetti indicati agli artt. 34, 35, 36, 37 del D.Lgs.163/2006 con le
modalità ivi indicate. III.2) Condizioni di partecipazione III.2.1)
situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi
all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale.
Informazioni e formalità necessarie per valutare la conformità ai
requisiti: a pena di esclusione, l'impresa partecipante deve: 1)
possedere i requisiti di ordine generale e di idoneità professionale
previsti dagli artt. 34, 35, 36, 37, 38 e 39 del D. Lgs. 163/2006 e
s.m.i.; 2) fornire tutte le informazioni richieste nelle
dichiarazioni sostitutive. III.2.2) capacità economica e
finanziaria. Informazioni e formalità necessarie per valutare la
conformità ai requisiti: ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs n. 163/2006
e s.m.i., a pena di esclusione, almeno n. 2 referenze bancarie.
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta IV.2.1) criteri di aggiudicazione:
offerta economicamente più vantaggiosa e prezzo più basso. IV.3.1
Numero di riferimento attribuito al dossier dall'amministrazione
aggiudicatrice: Numero gara: 850017 CIG n. 080681197D. I CIG relativi
ai singoli Lotti sono specificati in allegato al Disciplinare di
gara. IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte: 29/03/2011
ore 12.00 IV.3.6) Lingua utilizzabile per la presentazione delle
domande di partecipazione: Italiano. IV.3.7) Periodo minimo durante
il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: 180 giorni
dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte. IV.3.8)
Modalità di apertura delle offerte: 31/03/2011 ore 09.30 presso la
Struttura Organizzativa Professionale di Pisa dell'ESTAV Nord Ovest
(sala riunioni) via Malagoli, 12 Pisa; Persone ammesse: la seduta è
pubblica. Possono impegnare l'impresa e chiedere di verbalizzare le
proprie osservazioni i legali rappresentanti e i soggetti muniti di
procura speciale, come indicato nel Disciplinare di gara. VI.3)
Informazioni complementari: Procedura aperta indetta con
determinazione n. 99 del 31/01/2011. L'offerta economica deve essere
predisposta secondo le modalità previste nel Disciplinare di gara.
Ogni informazione, specificazione, modalità di presentazione della
documentazione di gara e di aggiudicazione è indicata nel
Disciplinare. Documentazione e modelli per dichiarazioni sono
disponibili all'indirizzo http://www.estav-nordovest.toscana.it,
sezione Bandi di gara, menù Presidi Medico Chirurgici Suture
Chirurgiche, Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici,
Aghi da Sutura. Ogni richiesta di chiarimento di carattere
amministrativo e tecnico da parte dei concorrenti dovrà essere
formulata in forma scritta ed inviata almeno 20 giorni prima della
scadenza del termine per la presentazione dell'offerta, al
Responsabile del procedimento a mezzo fax al n. 050/959650. Le
relative risposte, nonchè le comunicazioni di interesse generale, i
chiarimenti che dovessero rendersi necessari nel corso della
procedura di gara e le rettifiche di eventuali errori materiali,
saranno pubblicati sul sopraccitato sito aziendale. Responsabile del
procedimento, esclusivamente per la fase ad evidenza pubblica di
affidamento della fornitura: Maria Rosaria Cioppi. VI.5) Data di
spedizione del presente avviso alla GUUE: 9/02/2011.
Il Direttore Del Dipartimento Acquisti
Dott. Paolo Gennaro Torrico
T11BFK2899 |
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Parte Seconda | 2022 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 8 del 22-1-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-01-22&atto.codiceRedazionale=TU22ABA594 | TRIBUNALE DI UDINE | (GU Parte Seconda n.8 del 22-1-2022) | Notifica per pubblici proclami - Atto di citazione con preventiva
chiamata in mediazione
L' avv. Enzo D' Angelo, proc. di Di Paolo Tommaso, nato a S.Daniele
del Friuli il 4 gennaio 1978, c.f.: DPLTMS78A04H816C, con domicilio
eletto presso il suo studio in Udine, via Dante n. 16, espone in atto
di citazione il possesso ultraventennale del terreno sito in Rive D'
Arcano, meglio identificato al F. 8, part. 716, intestato a Covassi
Rino. Invita gli eredi di Covassi Rino e suoi aventi diritto a
presentarsi presso l'organismo di mediazione sito in Udine, via del
Gelso n. 3/14 il giorno 3 marzo 2022 alle ore 11,00 e a depositare
l'adesione cinque giorni prima dell' incontro. Cita gli eredi di
Covassi Rino, in caso di fallanza della mediazione, a costituirsi
venti giorni prima dell'udienza fissata per il 5 luglio 2022, ore di
rito, dinanzi al Tribunale di Udine, Giudice designando, per ivi
sentire emettere sentenza che, Di Paolo Tommaso, per effetto di
usucapione, è divenuto proprietario del terreno in atto. In forza
del dispositivo del Presidente del Tribunale di Udine del 3 gennaio
2022, steso in calce al ricorso, si procede a notifica per pubblici
proclami ex art. 150 c.p.c..
avv. Enzo D'Angelo
TU22ABA594 |
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Concorsi | 2009 | DIARI | ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 19 del 10-3-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-03-10&atto.codiceRedazionale=9E001851 | ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO | DIARIO | Avviso relativo al concorso pubblico, per esami, a sei posti di dirigente di seconda fascia da immettere nel ruolo dei dirigenti dell'Istituto nazionale per il commercio estero. (GU n.19 del 10-03-2009) | In considerazione del numero di domande pervenuto, si comunica che
il giorno 24 aprile 2009, a partire dalle ore 9,00, avrà luogo
presso i locali del Palalottomatica Piazzale dello Sport - Roma, la
prova preselettiva prevista dall'art. 6 del bando di concorso.
La preselezione verrà effettuata mediante una serie di quesiti a
risposta multipla vertenti sulle materie oggetto delle prove scritte
e orali.
Dal giorno 31 marzo 2009 sarà disponibile sul sito dell'istituto
www.ice.qov.it la banca dati di test da cui verrà estratto in
maniera casuale il questionario di domande da impiegare per lo
svolgimento della prova d'esame.
Per la valutazione delle domande a risposta multipla si
adotteranno i seguenti punteggi:
1 punto per ogni risposta esatta;
0 punti per ogni risposta errata o nulla.
Sarà ammesso alle successive prove scritte un numero di candidati
che, in base al punteggio riportato nella prova preselettiva, si sia
collocato entro il 100° posto in graduatoria; saranno altresì
ammessi coloro che oltre il 100° posto, si siano classificati
ex-aequo all'ultimo posto utile della graduatoria.
I risultati della prova preselettiva saranno consultabili sul sito
internet www.ice.qov.it entro due settimane.
L'Amministrazione può disporre in ogni momento, con provvedimento
motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti
prescritti, nonchè per la mancata osservanza delle modalità e dei
termini perentori stabiliti nel presente bando. La mancata esclusione
dal test di preselezione non costituisce, perciò, garanzia della
regolarità, nè sana la irregolarità della domanda di
partecipazione al concorso.
Tale avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti. Tutti i
candidati sono tenuti a presentarsi, muniti di documento di
riconoscimento, senza ulteriore preavviso, nel giorno, nell'ora e nel
luogo sopra indicati. Analogo avviso è reperibile sul sito Internet
www.ice.qov.it |
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Concorsi | 2000 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | REGIONE PUGLIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 53 del 7-7-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-07-07&atto.codiceRedazionale=000E6197 | REGIONE PUGLIA | CONCORSO (scad. 7 agosto 2000) | Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, a due posti di dirigente medico primo livello disciplina - psichiatria presso l'azienda unita' sanitaria locale TA/1 di Taranto. (GU n.53 del 07-07-2000) | In esecuzione della deliberazione n. 724 del 4 maggio 2000, sono
riaperti i termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, a due
posti di dirigente medico primo livello disciplina - psichiatria
presso l'azienda unità sanitaria locale TA/1.
Il termine per la presentazione delle domande è perentorio e
scade il trentesimo giorno successivo a quello della data di
pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al
primo giorno successivo non festivo.
Le domande si considerano prodotte in tempo utile anche se
spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro il
termine su indicato.
La data di spedizione è comprovata dal timbro postale
accettante,
Il testo integrale del bando è riportato nel bollettino
ufficiale regione Puglia n. 63, del 1o giugno 2000.
Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi
all'area gestione personale dell'AUSL TA/1 - viale Virgilio n. 31 -
Taranto. |
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Parte Seconda | 2014 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Richieste e dichiarazioni di assenza e di morte presunta | Parte Seconda n. 98 del 19-8-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-08-19&atto.codiceRedazionale=T14ABR10239 | TRIBUNALE DI PALERMO | (GU Parte Seconda n.98 del 19-8-2014) | (2ª pubblicazione - Dalla Gazzetta Ufficiale n. 93)
Dichiarazione di morte presunta di Agnello Giovanni Battista
Con decreto dell'09/06/2014 il Tribunale di Palermo ha autorizzato
la pubblicazione per estratto della domanda di dichiarazione di morte
presunta di Agnello Giovanni Battista nato a Monreale il 21/08/1960,
scomparso il 07/09/1982.
Chiunque abbia notizie può farle pervenire al citato Tribunale
entro sei mesi dalla pubblicazione .
Palermo 31/07/2014
Il richiedente
avv. Giuseppe Mammina
T14ABR10239 |
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Contratti | 2020 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 14 del 5-2-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-02-05&atto.codiceRedazionale=TX20BFF2614 | COMUNE DI BOLOGNA U.I. Appalti e Contratti | Sede: piazza Liber Paradisus n. 10 - 40129 Bologna (BO), Italia Punti di contatto: Tel.+390512193134 - Posta elettronica: [email protected] - Profilo committente: http://www.comune.bologna.it/ Codice Fiscale: 01232710374 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.14 del 5-2-2020) | Bando di gara per l'affidamento dei servizi di direzione lavori e
coordinamento sicurezza in fase di esecuzione nell'ambito del
progetto inerente la realizzazione dei lavori di consolidamento,
riqualificazione e adeguamento del ponte stradale sul fiume Reno
denominato Pontelungo
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Bologna
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: Affidamento dei Servizi di
Direzione Lavori (Lotto 1) e servizio di Coordinamento della
Sicurezza in fase di esecuzione (Lotto 2) nell'ambito del progetto di
consolidamento, riqualificazione e adeguamento del ponte stradale sul
fiume Reno denominato "Pontelungo"- Luogo esecuzione (NUTS): ITH55 -
CPV lotto 1 e 2: 71330000-0 - CUP: F37H16001500004 - Varianti: NO -
Lotti: SI: n. 2 - Durata: min. 1130 gg.
Importo appalto: euro 575.614,59 così suddiviso :
Lotto 1 - CIG 8186339CA4: euro 424.653,43 (di cui euro 408.320,61 a
base di gara ed euro 16.332,82 per oneri previdenziali)
Lotto 2 - CIG 8186368495: euro 150.961,16 (di cui euro 145.154,96 a
base di gara ed euro 5.806,20 per oneri previdenziali)
Breve descrizione: Tutte le prescrizioni per l'esecuzione
dell'appalto indicate nei rispettivi capitolati/documenti progettuali
posti a base di gara
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO
FINANZIARIO E TECNICO
Condizioni di partecipazione: Requisiti e modalità sono
dettagliatamente indicati nel disciplinare di gara.
SEZIONE IV: PROCEDURA - aperta (art. 60 D.Lgs 50/2016), interamente
svolta mediante la piattaforma telematica di negoziazione SATER
(artt. 40 e 58 D.Lgs 50/2016).
Criteri di aggiudicazione: per entrambi i lotti: offerta
economicamente più vantaggiosa: miglior rapporto qualità prezzo.
Termine ricevimento offerte: 04/03/2020 ore 12:00.
Modalità apertura offerte: 1° seduta: 05/03/2020 ore 10:00.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: tutta la documentazione di gara è
disponibile al link
https://intercenter.regione.emilia-romagna.it/servizi-imprese/bandi-a
ltri-enti/bandi-e-avvisi-altri-enti, nella sezione dedicata alla gara
di cui trattasi, e all'interno della piattaforma SATER
(https://piattaformaintercenter.regione.emilia-romagna.it/portale/).
Nei medesimi siti saranno altresì pubblicate tutte le comunicazioni
ed i chiarimenti. La non conformità con tutto quanto prescritto dal
Bando di gara comporterà la non ammissione alla gara - RUP: Ing
Marco Lambertini - Autorità di gara: dott.ssa Lara Bonfiglioli.
Bando Inviato alla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data
30/01/2020
Organismo procedure ricorso: TAR Emilia Romagna - Sez. Bologna.
La presentazione dell'offerta deve avvenire esclusivamente tramite
SATER.
Il capo area - Autorità di gara
dott.ssa Lara Bonfiglioli
TX20BFF2614 |
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Parte Seconda | 2007 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 91 del 7-8-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-07&atto.codiceRedazionale=S-077857 | ABBOTT - S.p.a. | Campoverde di Aprilia (LT) Codice fiscale n. 00076670595 | (GU Parte Seconda n.91 del 7-8-2007) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di specialità medicinali per uso umano. (Comunicazioni Agenzia
italiana del farmaco del 16 luglio 2007, 17 luglio 2007 e 24 luglio
2007).
Titolare: Abbott S.p.a., via Pontina km 52, 04010 Campoverde di
Aprilia (LT).
Specialità medicinale: GOPTEN.
Confezioni e numero di A.I.C.:
tutte le confezioni autorizzate - A.I.C. n. 028267.
Codice pratica: N1B/07/692 del 16 luglio 2007 - Modifica apportata
ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IB n. 25 a1 - Modifica
delle specifiche del principio attivo trandolapril, precedentemente
non inserito nella Farmacopea europea, per ottemperare alla monografia
della corrente edizione della Farmacopea europea.
Specialità medicinale: FROBEN.
Confezione e numero di A.I.C.:
200 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 20 capsule - A.I.C.
n. 024284123.
Codice pratica: N1A/07/1260 del 16 luglio 2007 - Modifica apportata
ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IA n. 9 - Eliminazione
di un'officina di produzione del medicinale: The Boots Company PLC, 1
Thane Road West, NG2 3AA Nottingham (Inghilterra).
Codice pratica: N1A/07/1259 del 17 luglio 2007 - Modifica apportata
ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IA n. 7b1 - Aggiunta
del sito Famar L'Aigle, Z.I. n. 1 Route de Crulai, 61303 L'Aigle
Cedex, Francia per il confezionamento primario dei lotti.
Confezione e numero di A.I.C.:
0,25% soluzione da nebulizzare, 1 flacone da 15 ml - A.I.C. n.
024284135.
Codice pratica: N1B/07/826 del 24 luglio 2007 - Modifica apportata
ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IB n. 7c e conseguenti
7a, 7b2 e 8b2 - Aggiunta dell'officina Abbott S.p.a., via Pontina km
52, 04010 Campoverde di Aprilia (LT), per tutte le fasi di produzione,
confezionamento primario e secondario, controllo e rilascio dei lotti
del prodotto finito.
Specialità medicinale: EN.
Confezione e numero di A.I.C.:
1 mg/ml gocce orali, soluzione, flacone da 20 ml - A.I.C. n.
023593078.
Codice pratica: N1B/07/827 del 24 luglio 2007 - Modifica apportata
ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IB n. 7c e conseguenti
7a, 7b2 e 8b2, Aggiunta dell'officina Abbott S.p.a., via Pontina km
52, 04010 Campoverde di Aprilia (LT), per tutte le fasi di produzione,
confezionamento primario e secondario, controllo e rilascio dei lotti
del prodotto finito.
I lotti già prodotti alla data della pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale possono essere mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta.
Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Si fa presente, altresì, che per le confezioni sospese per mancata
commercializzazione, l'efficacia della modifica decorrerà dalla data
di entrata in vigore del decreto di revoca della sospensione.
Abbott S.p.a.
Un procuratore:
dott. Roberto Girardello
S-077857 (A pagamento). |
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Concorsi | 2017 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA 2 | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 54 del 18-7-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-07-18&atto.codiceRedazionale=17E04820 | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA 2 | CONCORSO (scad. 17 agosto 2017) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, a quattro posti di dirigente medico - disciplina di Oftalmologia (GU n.54 del 18-07-2017) | La U.S.L. Umbria 2 con delibera del direttore generale n. 619 del
1° giugno 2017 ha indetto il sottoelencato concorso pubblico:
concorso pubblico, per titoli ed esami, per quattro posti di
dirigente medico - disciplina: Oftalmologia.
Il termine di presentazione delle domande di partecipazione ai
predetti concorsi corredate dei documenti prescritti, da far
pervenire al dirigente della direzione amministrazione del personale
dell'Azienda U.S.L. Umbria 2 - piazza Dante Perilli - Palazzina
Micheli - 06049 Spoleto - scade alle ore 14,00 del trentesimo giorno
successivo a quello di pubblicazione del presente estratto nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il testo integrale dell'avviso pubblico con l'indicazione dei
requisiti e delle modalità di partecipazione è pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 25 del 20 giugno 2017.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ufficio concorsi della
A.U.S.L. Umbria 2 (Tel. 0743/210344). |
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Concorsi | 2018 | DIARI | AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 23 del 20-3-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-20&atto.codiceRedazionale=18E02475 | AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA | DIARIO | Rinvio del diario del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente veterinario di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione e trasporto alimenti di origine animale e loro derivati - Area B. (GU n.23 del 20-03-2018) | Con riferimento al concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente veterinario
di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione e
trasporto alimenti di origine animale e loro derivati - Area B,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 63 del 22 agosto 2017 - 4ª
Serie speciale «Concorsi ed esami», con scadenza il 21 settembre
2017, si comunica che la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del
diario della prova preselettiva o scritta, prevista per oggi 20 marzo
2018, è rinviata alla Gazzetta Ufficiale del giorno 27 aprile 2018 -
4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». |
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Parte Seconda | 2014 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 37 del 27-3-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-03-27&atto.codiceRedazionale=T14AAA3588 | TERMINVEST S.P.A. | Sede: via Creta 31, 25124 BRESCIA Capitale sociale: 429.000 € i.v. Codice Fiscale e/o Partita IVA: 00557070174 | (GU Parte Seconda n.37 del 27-3-2014) | Convocazione di assemblea ordinaria
Gli azionisti sono convocati in assemblea generale ordinaria per il
29 aprile 2014 alle ore 09,30 in prima convocazione, presso la sede
sociale a Brescia in Via Creta n. 31 ed, occorrendo, alla stessa ora
e luogo per il 23 Maggio 2014 in seconda convocazione per discutere e
deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO:
1) deliberazioni ex art. 2364 comma 1, n. 1 del Codice Civile;
2) nomina amministratori e sindaci.
Per l'intervento all'assemblea valgono le norme di legge e di
statuto.
Il presidente del consiglio di amministrazione
Scolari Nidelia Rosa
T14AAA3588 |
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Parte Seconda | 2015 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 65 del 9-6-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-06-09&atto.codiceRedazionale=T15AAA8227 | CREDITO COOPERATIVO DI SCANDICCI - BANCO FIORENTINO | Iscritta all'Albo Banche n. 5752, ABI 7115.9 Sede: via G. Donizetti, 48/50 - Scandicci Registro delle imprese: Firenze n. 06380550480 Codice Fiscale e/o Partita IVA: 06380550480 | (GU Parte Seconda n.65 del 9-6-2015) | Convocazione di assemblea straordinaria
Si comunica che a causa dei tempi necessari al rilascio del
provvedimento di autorizzazione della Banca di Italia, ai sensi
dell'articolo 57 del TUB, non è stato possibile rispettare i termini
di pubblicità del progetto di fusione, pertanto, l'Assemblea dei
Soci indetta per il giorno 30 aprile 2015, alle ore 8,30, in prima
convocazione e per il giorno 29 maggio 2015, in seconda convocazione,
è stata nuovamente convocata per il giorno domenica 28 giugno 2015
alle ore 15.00 presso la sede sociale di Scandicci (FI) via G.
Donizetti 48/50 in prima convocazione e, qualora nel suddetto giorno
non si raggiungesse il numero legale prescritto per la valida
costituzione dell'Assemblea, per il giorno lunedì 29 giugno 2015
alle ore 18.00, all'Auditorium "Nuovo Centro" p.zza Resistenza, a
Scandicci, in seconda convocazione per discutere e deliberare sul
seguente ordine del giorno:
1 - Approvazione del Progetto di Fusione per incorporazione e dei
relativi allegati del Credito Cooperativo di Scandicci nella Banca di
Credito Cooperativo di Impruneta, ai sensi dell'art. 2502 c.c.
Designazione di un componente effettivo e di un supplente del
Collegio dei Probiviri della Banca risultante dalla fusione.
Potranno prendere parte alla discussione e alle votazioni tutti i
soci che, alla data di svolgimento dell'Assemblea, risulteranno
iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei Soci. Nei trenta
giorni che precedono l'Assemblea presso la sede della Banca è
depositata la documentazione prevista dall'art. 2501 - septies del
Codice Civile in merito all'operazione di fusione.
p. Il consiglio di amministrazione - Il presidente
Doddoli Giovanni
T15AAA8227 |
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Concorsi | 2020 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE DI CAMPOBASSO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 46 del 16-6-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-16&atto.codiceRedazionale=20E06477 | AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE DI CAMPOBASSO | CONCORSO (scad. 16 luglio 2020) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di sei posti di dirigente medico, disciplina di pediatria/neonatologia, a tempo indeterminato. (GU n.46 del 16-06-2020) | In esecuzione del provvedimento del direttore generale n. 258 del
25 maggio 2020 è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami,
finalizzato all'assunzione a tempo indeterminato di sei posti
dirigente medico, disciplina pediatria/neonatologia presso A.S.Re.M -
Azienda sanitaria regionale del Molise.
Ai sensi della normativa vigente se ne dà avviso pubblico per la
presentazione, da parte degli interessati, di apposita domanda in
carta semplice che dovrà essere inviata alla A.S.Re.M. - direttore
generale, via Ugo Petrella, n. 1 - 86100 Campobasso, entro e non
oltre il trentesimo giorno successivo a quello della data di
pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».
L'avviso pubblico di che trattasi potrà essere consultato sul
Bollettino Ufficiale della Regione Molise n. 50 del 28 maggio 2020 e
sul sito A.S.Re.M: www.asrem.gov.it - cliccando il seguente percorso:
Amministrazione trasparente;
Bandi di concorso;
Bandi e concorsi per assunzioni a tempo indeterminato.
Le domande potranno essere presentate secondo le seguenti
modalita':
spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, a tal
fine farà fede il timbro e data di spedizione;
tramite posta elettronica certificata esclusivamente al
seguente indirizzo pec: [email protected] avendo cura di allegare tutta la
documentazione richiesta in formato pdf.
(L'indirizzo della casella pec del mittente deve essere
obbligatoriamente riconducibile, univocamente, all'aspirante
candidato). |
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Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | PROVINCE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 85 del 22-7-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-07-22&atto.codiceRedazionale=TX22BFE15566 | PROVINCIA DI MACERATA per conto del Comune di Porto Recanati | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.85 del 22-7-2022) | Bando di gara - CIG 9327554D0D
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1Provincia di
Macerata, C.so della Repubblica 28 - 62100 Macerata - codice NUTS
ITI33-tel 0733.2481 - indirizzo pec: [email protected].
per conto del Comune di Porto Recanati (MC).
SEZIONE II: OGGETTO: servizio di refezione scolastica per il
periodo 15/09/2022 - 30/06/2027, a basso impatto ambientale ai sensi
del DM 10.03.2020. CPV: 55524000-9. Importo presunto a base di gara:
€ 1.585.250,00 , di cui oneri per la sicurezza € 8.000,00 , iva
esclusa. Durata: 5 anni. Rinnovo - Opzioni - Proroga: NO. Valore
stimato dell'appalto: € 1.585.250,00 al netto di Iva.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO,ECONOMICO E
TECNICO: Condizioni di partecipazione: come da disciplinare di gara
per i requisiti di ammissione.
SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta accelerata, ai sensi degli artt. ,
60, comma 3 e 142 del Codice . IV.2 Criterio aggiudicazione: OEPV.
IV.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte telematiche:
04.08.2022 Ore 12:00. IV.3.8) Modalità apertura delle offerte
telematiche: 09/08/2022 Ora 10:00.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: La documentazione di gara è
disponibile in modo gratuito, illimitato e diretto, sulla piattaforma
telematica: http://sua.provincia.mc.it . Pubblicata su: spedito GUCE:
18.07.2022 MIT tramite sito Osservatorio dei contratti pubblici -
Regione Marche, Profilo del Committente:
http://istituzionale.provincia.mc.it/bandi-di-gara/ .
Il dirigente - Vice segretario
dott. Luca Addei
TX22BFE15566 |
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Contratti | 2016 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 30 del 14-3-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-03-14&atto.codiceRedazionale=TX16BFM1926 | A.E.R. - AMBIENTE ENERGIA RISORSE S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.30 del 14-3-2016) | Estratto bando di gara - CIG 6615241D8E
AER S.p.A. - Ambiente Energia Risorse S.p.A., Via Marconi, 2 bis
50068 Rufina (FI), alla c.a. dott.ssa Sabrina Tanini tel.
055839561-308 fax 8399435, [email protected] [email protected],
indice gara a procedura aperta mediante il criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa per il servizio di taglio erba
banchine stradali nei Comuni serviti da AER per il periodo di due
anni. Importo appalto: E. 205.000,00+IVA.
Termine ricezione offerte: 29/03/16 ore 10. Apertura: 29/03/16 ore
11.
Bando e documentazione integrale su www.aerweb.it.
Il direttore generale e R.U.P.
geom. Giacomo Erci
TX16BFM1926 |
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Contratti | 2024 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 3 del 8-1-2024 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-01-08&atto.codiceRedazionale=TX24BGA113 | COMUNE DI GENOVA Stazione Appaltante | Sede: via Garibaldi n. 9 - 16124 Genova (GE), Italia Codice Fiscale: 00856930102 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.3 del 8-1-2024) | Esito di gara - Redazione P.F.T.E. Via P.B. Shelley e C.so Europa
SEZIONE I AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Genova -
Stazione Appaltante del Comune, Via Garibaldi 9, 16124 Genova - tel.
0105572190 www.comune.genova.it; PEC [email protected].
SEZIONE II OGGETTO: affidamento in appalto del servizio di
redazione del P.F.T.E. per la realizzazione degli interventi minimi
in danno di rispristino della funzionalità idraulica della
tombinatura e connessa realizzazione del nuovo collegamento stradale
fra Via P.B. Shelley e C.so Europa - CPV Prevalente 71000000-8 / CUP
B38B20000090004 / CIG A003326654, per l'importo complessivo del
servizio di € 438.471,66 oltre I.V.A. e oneri previdenziali; durata
75 giorni. Aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente
più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto
qualita'/prezzo ai sensi dell'art. 108 comma 2 lettera b) del Codice.
SEZIONE III INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO: determinazione dirigenziale n.
2023-329.0.0.-9; bando inviato in G.U.U.E. il 04/09/2023 e pubblicato
sulla Gazzetta n. 2023/S 173-539495, in data 08/09/2023, pubblicato
in G.U.R.I. Serie V speciale n. 103 del 06/09/2023, all'Albo Pretorio
online del Comune di Genova dal 05/09/2023, per estratto sui
quotidiani nazionali e locali nonchè sui siti internet del Comune di
Genova e della Regione Liguria - offerte ricevute: una.
SEZIONE V AGGIUDICAZIONE: Aggiudicatario: promotore Raggruppamento
Temporaneo d'imprese ITEC ENGINEERING s.r.l. - ALESSANDRA FANTINI -
VALENTINA BRODASCA - MARATONA ENRICO Capogruppo ITEC engineering
S.r.l. con sede in Sarzana (SP) Via Brigata Partigiana Ugo Muccini
54/A, Partita IVA e Codice Fiscale 01236860118 - Importo di
aggiudicazione € 301.975,43.
SEZIONE VI ALTRE INFORMAZIONI: Data aggiudicazione: 13/12/2023 come
da determinazione dirigenziale n. 2023-329.0.0.-42; Autorità
competente a ricevere l'impugnazione degli atti procedurali: T.A.R.
Liguria via Fogliensi nn. 2-4, 16145 Genova, tel. 010/3762092 nei
termini disposti dalla vigente normativa; informazioni disponibili
presso la Direzione Strade - Responsabile del Procedimento: Arch.
Angela Imbesi; il presente avviso è conforme al bando inviato in
G.U.U.E. il 27/12/2023 ed è scaricabile dai siti internet
www.comune.genova.it e www.appaltiliguria.it
Il dirigente
dott.ssa Angela Ilaria Gaggero
TX24BGA113 |
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Parte Seconda | 2011 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Liquidazione coatta amministrativa | Parte Seconda n. 140 del 3-12-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-03&atto.codiceRedazionale=TC11ABJ16564 | SOC. COOP. GRAFICA 1 A.R.L. | In liquidazione coatta amministrativa ex art. 2545 terdecies C.C. con D.M. del 16.04.2010 del Ministero dello Sviluppo Economico | (GU Parte Seconda n.140 del 3-12-2011) | Liquidazione catta amministrativa
Il commissario liquidatore della Soc. coop. Grafica 1 a.r.l.
(C.F.00874780760), con sede legale in Melfi (PZ) viale Savoia n. 7,
informa che la stessa è stata posta in liquidazione coatta
amministrativa ex art. 2545-terdecies del Codice civile. Ai fini del
deposito dello stato passivo presso il competente Tribunale, stante
la mancanza di documentazione completa ed idonea per le comunicazioni
di rito ex art. 207 L.F., chiunque vantasse dei crediti nei confronti
della suddetta società potrà presentare idonea istanza di
ammissione al passivo, inviandola allo «Studio Ciai» sito in viale
Paolo Orlando n. 7 - 00122 Ostia (RM), entro e non oltre 15 giorni
dalla presente pubblicazione.
Il commissario liquidatore
avv. Luca Ciai
TC11ABJ16564 |
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Contratti | 2011 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 149 del 19-12-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-19&atto.codiceRedazionale=T11BGA25482 | ACQUEDOTTO PUGLIESE S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.149 del 19-12-2011) | Avviso relativo agli appalti aggiudicati
Settori speciali
SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Acquedotto
Pugliese SpA- Indirizzo postale: Via Cognetti, 36. Citta': Bari -
Codice postale: 70121 - Paese: Italia; Punti di contatto: Direzione
Acquisti, Logistica e Contratti - Telefono: 0805723491.
All'attenzione di: avv. Alessio Alfonso Chimenti. Posta elettronica:
[email protected] - Fax: 0805723018. Indirizzo internet:
Ente aggiudicatore: www.aqp.it; I.2) Principali settori di attivita':
Acqua I.3) Concessione di un appalto a nome di altri Enti
aggiudicatori: no.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.1) Denominazione conferita
all'appalto dall'ente aggiudicatore: Procedura negoziata per
l'appalto dei lavori e dei servizi per la manutenzione ordinaria, a
guasto e straordinaria delle reti idriche e fognarie e per la
realizzazione di allacciamenti di utenza e tronchi idrici e fognari
negli abitati dell'Ambito Territoriale n. 13. II.1.2) Tipo di appalto
e luogo di consegna o di esecuzione Servizi Cat. 16 - Comuni di:
Acquarica del Capo; Alessano; Andrano; Casarano; Castrignano del
Capo; Collepasso; Corsano; Diso; Gagliano del Capo; Melissano;
Miggiano; Montesano Salentino; Morciano di Leuca; Patù; Presicce;
Ruffano; Salve; Specchia; Spongano; Supersano; Surano; Taurisano;
Tiggiano; Tricase e Ugento - NUTS: ITF45. II.1.3) Informazioni
sull'accordo quadro L'avviso riguarda la conclusione di un accordo
quadro. II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: lavori e servizi per
la manutenzione ordinaria, a guasto e straordinaria delle reti
idriche e fognarie; realizzazione di allacciamenti di utenza e
tronchi idrici e fognanti - Ambito territoriale n. 13. II.1.5) CPV
(vocabolario comune per gli appalti): oggetto principale 90480000 -
Oggetti complementari 45247130. II.1.6) L'appalto è disciplinato
dall'accordo sugli appalti pubblici (AAP): Si. II.2.1) Valore finale
totale degli appalti: Euro 16.056.122,35 - I.V.A. esclusa.
SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: negoziata senza
indizione di gara. Non sono pervenute offerte, o non sono pervenute
offerte adeguate, in risposta a: procedura aperta. IV.2.1) Criteri di
aggiudicazione: Prezzo più basso. IV.2.2) Ricorso ad un'asta
elettronica: no. IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo
stesso appalto: no.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1.1) Data di
aggiudicazione: 18.05.2011; V.1.2) Numero di offerte ricevute: 2;
V.1.3) Nome e indirizzo dell'operatore economico aggiudicatario: ATI
I.Cos. SpA - I.Co.M. S.r.l.- Bio-Logica Srl - Consorzio fra le
Cooperative di Produzione e Lavoro Conscoop - Via Puccini ang. Via
Dell'Abate, s.n. - 73100 Lecce; V.1.4) Valore totale inizialmente
stimato dell'appalto: Euro 20.091.872,55 - Iva esclusa; Valore finale
totale degli appalti: Euro 16.056.122,35 - I.V.A. esclusa; V.1.5)
Informazione sui subappalti: È possibile che l'appalto venga
subappaltato: Si. Indicare il valore o la percentuale dell'appalto
subappaltato a terzi: Percentuale: 30%;
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Informazione sui fondi
dell'Unione Europea: L'appalto è connesso ad un progetto e/o
programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no. VI.3.1)
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: T.A.R. Puglia,
sede di Bari - Piazza Massari, 70100 Bari. Paese: Italia. Organismo
responsabile delle procedure di mediazione: Responsabile Unico del
procedimento; VI.3.2) Presentazione di ricorso: entro 30 giorni dalla
conoscenza del provvedimento di esclusione; entro 30 giorni dalla
conoscenza del provvedimento di aggiudicazione. VI.3.3) Servizio
presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione di
ricorso: Responsabile del procedimento di gara. VI.4) Data di
spedizione del presente avviso alla GUCE: 07/12/2011.
Il direttore acquisti, logistica e contratti
avv. Alessio Alfonso Chimenti
T11BGA25482 |
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Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 58 del 21-5-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-21&atto.codiceRedazionale=T12BFM9026 | SNAM RETE GAS S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.58 del 21-5-2012) | I-San Donato Milanese: Servizi di rifornimento
2012/S 90-148853
Sistema di qualificazione - Settori speciali
Direttiva 2004/17/CE
Il presente avviso è un bando di gara no
Sezione I: Ente aggiudicatore
I.1)Denominazione, indirizzi e punti di contatto
SNAM Rete Gas SpA
piazza Santa Barbara, 7
Punti di contatto: supply chain
All'attenzione di: ufficio vendor management
20097 San Donato Milanese
ITALIA
Posta elettronica: [email protected]
Fax: +39 0237037570
Indirizzi internet:
Indirizzo generale dell'ente aggiudicatore: www.snamretegas.it
Ulteriori informazioni sono disponibili presso I punti di contatto
sopra indicati
Ulteriore documentazione è disponibile presso I punti di contatto
sopra indicati
Le domande di partecipazione o le candidature vanno inviate a I
punti di contatto sopra indicati
I.2)Principali settori di attività
Produzione, trasporto e distribuzione di gas e calore
I.3)Concessione di un appalto a nome di altri enti aggiudicatori
L'ente aggiudicatore acquista per conto di altri enti
aggiudicatori: no
Sezione II: Oggetto del sistema di qualificazione
II.1)Denominazione conferita all'appalto dall'ente aggiudicatore:
Servizio di rifornimento odorizzante.
II.2)Tipo di appalto
Servizi
II.3)Descrizione dei lavori, dei servizi o delle forniture da
appaltare mediante il sistema di qualificazione:
Con il presente avviso, diretto esclusivamente a figure giuridiche
permanenti e non a raggruppamenti temporanei, SNAM rete gas per le
proprie attività, per quelle di Italgas, Stogit, GNL Italia e loro
controllate e per quelle di Snam, si propone di pervenire alla
compilazione di liste di fornitori qualificati, dalle quali potranno
essere selezionati i candidati per le gare di appalto di lavori, beni
o servizi condotti dai singoli soggetti sopra indicati o da SNAM rete
gas in nome e per conto dei soggetti sopra indicati.
Il presente avviso riguarda il servizio di rifornimento
(comprensivo di fornitura e trasporto) di prodotto odorizzante THT
(tetraidrotiofene) e TBM-IPM-NPM (Miscela di Mercaptani), prodotti
necessari all'odorizzazione del gas metano secondo la L. 1083 del
6.12.1971, presso tutti gli impianti di odorizzazione, ubicati su
tutto il territorio nazionale, isole comprese. Gli impianti di
odorizzazione sono composti da uno o più serbatoi di capacità utile
da 20 (venti) litri a 3000 (tremila) litri. Nella regione Veneto,
presso l'impianto di distribuzione di Venezia, è presente un
impianto di odorizzazione ubicato in zona lagunare su isola,
raggiungibile unicamente con natante autorizzato al trasporto del
prodotto odorizzante ai sensi della normativa vigente. Le quantità
di prodotto da fornire sono legate alle caratteristiche e alla
domanda del gas da parte dei clienti e ad eventi atmosferici
contingenti. La committente si impegna ad effettuare una
pianificazione di massima su base trimestrale del fabbisogno di
prodotto. Gli ordini di rifornimento sui singoli impianti di prelievo
saranno inviati con un preavviso di almeno 10 giorni lavorativi ed il
piano di consegna comprendente più impianti di odorizzazione con
almeno 5 giorni lavorativi antecedenti la settimana di consegna. Il
quantitativo di prodotto annuo da rifornire è concentrato per l'80 %
circa nel periodo invernale (novembre - marzo). Fermo restando la
scelta autonoma della tipologia di imballo per tipo di rifornimento,
per casi particolari la Committente potrà richiedere l'esecuzione di
rifornimenti con autocisterna (massimo 10 % del totale annuo
previsto) oppure l'acquisto in fusti o imballi vari (massimo 5 % del
totale annuo previsto). Le prestazioni dovranno essere eseguite nel
pieno rispetto della normativa vigente in materia di salute e
sicurezza e di ogni altra prescrizione emessa dalle Autorità
competenti. (rif. Gruppo merce SS05AB44).
Normative nazionali/comunitarie di riferimento:
- RD 09/01/1927 - Approvazione del regolamento speciale per
l'impiego dei gas tossici,
- DM 09/05/1927 - Approvazione di disposizioni concernenti
l'impiego dei gas tossici di cui al regolamento approvato con RD
09/01/1927,
- DM 06/02/1935 - Approvazione del prospetto contenente l'elenco
dei gas tossici riconosciuti ai sensi del regolamento 9 gennaio 1927,
n. 147,
- L.1083 del 6.12.1971 - Norme per la sicurezza dell'impiego del
gas combustibile,
- DM 20.1.1978 - Riconoscimento dei gas tetraidrotiofene,
dietilsolfuro, etilisopropilsolfuro, etilmercaptano ai sensi e per
gli effetti del regolamento speciale per l'impiego di gas tossici,
- DM 20.6.2003 - Recepimento della direttiva 2003/28/CE della
Commissione del 7.4.2003, che adatta per la quarta volta al progresso
tecnico la direttiva 94/55/CE del Consiglio concernente il
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al
trasporto di merci pericolose su strada (e suoi successivi
aggiornamenti),
- DM 31/07/1934 - Approvazione delle norme di sicurezza per la
lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego o la vendita di olii
minerali, e per il trasporto degli olii stessi,
- UNI 9463-1 - Impianti di odorizzazione e depositi di odorizzanti
per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari - Impianti
di odorizzazione - Progettazione, costruzione ed esercizio,
- UNI 9463-2 - Impianti di odorizzazione e depositi di odorizzanti
per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari - Depositi
di odorizzanti - Progettazione, costruzione ed esercizio,
- UNI 9463-3 - Impianti di odorizzazione e depositi di odorizzanti
per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari -
Modalità di fornitura di odorizzanti,
- CEI 31/35 - "Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per
la presenza di gas: Guida all'applicazione della Norma CEI EN
60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi con pericolo di
esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili:
esempi di applicazione",
- Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006 (REACH) e successive modifiche e
integrazioni,
- D.Lgs. 9.4.2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge
3.8.2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro. (GU n. 101 del 30.4.2008).
Normative tecniche di riferimento:
- Istruzione aziendale I40/4 - "stoccaggio, trasporto, travaso e
rabbocco degli odorizzanti del gas" (ultima versione in vigore).
La normativa tecnica di riferimento è disponibile nel portale
www.snam.it al seguente link:
http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualifica
zione-ue/
Nella domanda di qualifica il candidato dovrà specificare il
riferimento Snam Rete Gas per il quale intende intraprendere il
procedimento di qualificazione.
II.4)Vocabolario comune per gli appalti (CPV)
63721100
II.5)Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP)
L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici
(AAP): no
Sezione III: Informazioni di carattere giuridico, economico,
finanziario e tecnico
III.1)Condizioni di partecipazione
III.1.1)Qualificazione per il sistema:
Condizioni che gli operatori economici devono soddisfare per la
qualificazione: Requisiti minimi inderogabili a pena di esclusione:
Requisiti generali.
I requisiti generali sono disponibili nel documento "Elementi
comuni sistemi di qualificazione" pubblicato nel portale www.snam.it
al seguente link:
http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualificazi
one-ue/
Requisiti specifici.
Economico finanziari.
Il candidato dovrà dimostrare di possedere uno stato finanziario
adeguato.
Tecnici.
a) essere in grado di fornire odorizzante per gas naturale tipo THT
- Tetraidrotiofene, con purezza min. 98 %;
b) essere in grado di fornire odorizzante per gas naturale tipo
TBM-IPM-NPM - Miscela di Mercaptani (titoli indicativi) con le
seguenti percentuali:
- TBM-TerzButilMercaptano: 73-80 %,
- IPM-IsoPropilMercaptano: 15-23 %,
- NPM-NormalPropilMercaptano: 0-9 %.
La somma dei tre componenti deve essere almeno pari al 98 % del
prodotto.
c) essere in grado di allegare alla bolla di consegna il
certificato di analisi chimica del prodotto, la scheda di sicurezza
aggiornata e la dichiarazione di conformità alle norme UNI 7133 e
UNI EN ISO 13734;
d) aver conseguito la registrazione REACH (Registrazione,
Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze Chimiche)
del prodotto secondo l'impiego come "normal substance" per gli
scenari di esposizione relativi all'odorizzazione del gas;
e) essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie
all'acquisto, stoccaggio, manipolazione, infustamento, trasporto e
rifornimento sul territorio italiano per i prodotti THT e
TBM-IPM-NPM;
f) Effettuare il servizio di rifornimento da almeno 5 (cinque)
anni;
g) aver effettuato negli ultimi 2 (due) anni il servizio di
rifornimento in loco, pari ad almeno 100 t/anno di odorizzante;
h) garantire lo stoccaggio in Italia in depositi autorizzati
(minimo 1) di quantitativo minimo continuativo dedicato di 30
(trenta) t complessive di odorizzante THT;
i) essere in grado di erogare il servizio su tutto il territorio
nazionale, isole comprese;
j) avere capacità autonoma autorizzata (licenza) di infustamento
per odorizzante THT e TBM-IPM-NPM, nel rispetto della normativa
vigente;
k) disporre sul territorio di un numero adeguato di operatori in
possesso dell'abilitazione ai trasporti in ADR e alla manipolazione
gas tossici ai sensi della normativa vigente;
l) disponibilità complessiva di imballi dedicati alla Committente
pari ad almeno 60 (sessanta) t per THT e di 5 (cinque) t di
TBM-IPM-NPM;
m) disponibilità di automezzi autorizzati al trasporto ADR dei
prodotti odorizzanti ed adeguati ai vari tipi di imballo utilizzati;
n) essere in grado di contabilizzare, la quantità di prodotto
rifornita presso ogni impianto di odorizzazione, tramite idoneo
strumento misuratore contalitri con precisione min. +/- 0,5 %,
sottoposto a taratura periodica secondo le indicazioni del
costruttore;
o) possesso secondo normativa di legge, in modo particolare secondo
norma UNI 9463-1, di ogni autorizzazione per la gestione del ciclo
dei rifiuti compresi quelli derivanti da sversamenti e inertizzazione
odorizzante, bonifica dei siti e trasporto dei rifiuti occorsi
eventualmente durante tali operazioni.
Gestionali e organizzativi.
Qualità.
Il candidato dovrà dimostrare di disporre di un sistema di
gestione per la qualità aziendale interno sia esso in regime di
autocontrollo o imposto dalla casa madre, corporate e/o capogruppo di
appartenenza, in conformità alla ISO 9001 e di una specifica
struttura organizzativa che ne assicuri l'implementazione e
l'attuazione.
Ambiente.
Il candidato dovrà dimostrare di disporre di un sistema di
gestione ambientale interno sia esso in regime di autocontrollo o
imposto dalla casa madre, corporate e/o capogruppo di appartenenza,
in conformità alla ISO 14001.
Salute e Sicurezza dei lavoratori.
Il candidato dovrà dimostrare di disporre di un sistema di
gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori interno sia esso in
regime di autocontrollo o imposto dalla casa madre, corporate e/o
capogruppo di appartenenza in conformità alla OHSAS 18001 e di una
specifica struttura organizzativa che ne assicuri l'implementazione e
l'attuazione.
Metodi di verifica di ciascuna condizione: Requisiti generali.
I metodi di verifica dei requisiti generali sono disponibili nel
documento "Elementi comuni sistemi di qualificazione" pubblicato nel
portale www.snam.it al seguente link:
http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualifica
zione-ue/
Requisiti specifici.
Economico finanziari.
Il candidato dovrà produrre copia degli ultimi 3 (tre) bilanci
depositati. Non verranno accettati bilanci consolidati salvo i casi
in cui particolari legislazioni dispongano l'esistenza dei soli
bilanci consolidati: a tal proposito sarà cura del candidato fornire
la legislazione di riferimento.
Le società di recente formazione, con l'eccezione di quelle
scaturite da fusione/incorporazione di società preesistenti,
dovranno essere in grado di fornire copia di almeno un bilancio
depositato relativo all'esercizio precedente alla richiesta di
qualificazione.
I raggruppamenti permanenti di imprese dovranno fornire copia del
bilancio depositato relativo al raggruppamento stesso e di tutti i
bilanci delle società costituenti il raggruppamento. È ammesso, per
i raggruppamenti permanenti di recente costituzione, presentare
unicamente i bilanci delle società costituenti il raggruppamento.
La valutazione dello stato finanziario avverrà mediante l'analisi
dei bilanci attraverso tecniche che si basano sull'impiego di indici
normalmente riconosciuti in ambito UE.
Tecnici.
Il candidato dovrà presentare:
Lett. a), b) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante.
Lett. c) - copia dei certificati di analisi chimica dei prodotti,
copia delle schede di sicurezza aggiornate e copia delle
dichiarazioni di conformità alle norme UNI 7133 e UNI EN ISO 13734.
Lett. d) - copia della registrazione REACH.
Lett. e) - copia delle autorizzazioni necessarie all'acquisto,
stoccaggio, manipolazione, infustamento, trasporto e rifornimento sul
territorio italiano per i prodotti THT e TBM-IPM-NPM.
Lett. f), g) - referenze tecniche, relative agli ultimi 5 (cinque)
anni, riportanti: cliente, territorio servito, quantità di prodotto
rifornito. Dovrà essere inoltre dichiarata la potenzialità del
rifornimento a piè d'impianto.
Lett. h). i) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante.
Lett. j) - copia delle licenza.
Lett. k) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante e
curricula professionali degli operatori.
Lett. l) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante.
Lett. m) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante e copia
dell'elenco automezzi.
Lett. n) - copia della scheda tecnica degli strumenti utilizzati e
dei certificati di taratura.
Lett. o) - copia delle autorizzazioni per la gestione del ciclo dei
rifiuti.
Gestionali e organizzativi.
Qualità.
Il candidato dovrà presentare il certificato ISO 9001.
Ambiente.
Il candidato dovrà presentare il certificato ISO 14001.
Salute e sicurezza dei lavoratori.
Il candidato dovrà presentare il certificato OHSAS 18001.
I certificati ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 devono essere
rilasciati da organismi accreditati Accredia (ex Sincert) o
equivalenti in caso di enti certificatori esteri.
Il campo di applicazione dei sistemi di gestione certificati deve
essere coerente con le attività previste nel presente sistema di
qualificazione.
La valutazione dei requisiti gestionali e organizzativi sulla base
dei suddetti documenti sarà a carico di personale specializzato.
Se il candidato è un raggruppamento permanente, quanto sopra
descritto dovrà essere prodotto sia dal raggruppamento stesso che da
tutti i componenti tramite i quali il raggruppamento intende operare.
III.1.2)Informazioni concernenti appalti riservati
Sezione V: Procedura
IV.1)Criteri di aggiudicazione
IV.1.1)Criteri di aggiudicazione
IV.1.2)Informazioni sull'asta elettronica
Ricorso ad un'asta elettronica: no
IV.2)Informazioni di carattere amministrativo
IV.2.1)Numero di riferimento attribuito al dossier dall'ente
aggiudicatore:
IV.2.2)Durata del sistema di qualificazione
Durata indeterminata
IV.2.3)Informazioni sui rinnovi
Rinnovo del sistema di qualificazione: sì
formalità necessarie per valutare la conformità alle
prescrizioni: Le informazioni relative al rinnovo sono disponibili
nel documento "Elementi comuni sistemi di qualificazione" pubblicato
nel portale www.snam.it al seguente link:
http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualificazi
one-ue/
Sezione VI: Altre informazioni
VI.1)Informazioni sui fondi dell'Unione europea
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
VI.2)Informazioni complementari:
A) Avvio dell'iter di qualifica da parte del candidato;
B) Processo di qualifica da parte di SNAM rete gas;
C) Codice etico di SNAM rete gas.
Le informazioni complementari di cui ai sopraccitati punti A), B) e
C) sono disponibili nel documento "Elementi comuni sistemi di
qualificazione" pubblicato nel portale www.snam.it al seguente link:
http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualifica
zione-ue/
D) Revisioni del presente sistema di qualificazione.
Prima emissione.
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto:
Posta elettronica: [email protected] (solo per chiarimenti).
VI.3)Procedure di ricorso
VI.3.1)Organismo responsabile delle procedure di ricorso
VI.3.2)Presentazione di ricorsi
VI.3.3)Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla
presentazione dei ricorsi
VI.4)Data di spedizione del presente avviso:
7.5.2012
Snam Rete Gas S.p.A. - Supply Chain - Il direttore
ing. Salvatore De Gaetano
T12BFM9026 |
||
Serie Generale | 2006 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | Serie Generale n. 230 del 3-10-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-10-03&atto.codiceRedazionale=06A08702&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | COMUNICATO | Autorizzazione all'esercizio dell'attivita' fiduciaria e di organizzazione e revisione contabile di aziende, rilasciata alla societa' «Generale Fiduciaria S.r.l.», in Milano. (GU Serie Generale n.230 del 03-10-2006) | Con decreto direttoriale 19 settembre 2006, emanato dal Ministero
dello sviluppo economico, la società «Generale Fiduciaria S.r.l.»,
con sede legale in Milano, numero di iscrizione al registro delle
imprese e codice fiscale n. 05190560960, è autorizzata all'esercizio
dell'attività fiduciaria e di organizzazione e revisione contabile
di aziende, di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1966, ed al regio
decreto 22 aprile 1940, n. 531. |
|
Concorsi | 2020 | AMMINISTRAZIONI CENTRALI | MINISTERO DELLA SALUTE | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 100 del 29-12-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-29&atto.codiceRedazionale=20E14364 | MINISTERO DELLA SALUTE | CONCORSO (scad. 28 gennaio 2021) | Selezione dei candidati finalizzata alla direzione scientifica della Fondazione IRCCS di diritto pubblico «Policlinico San Matteo» di Pavia. (GU n.100 del 29-12-2020) | IL VICE MINISTRO
Visto il decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, e
successive modificazioni, recante il riordino della disciplina degli
Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, a norma
dell'art. 12, comma 1, della legge 16 gennaio 2003, n. 3;
Visti, in particolare, gli articoli 3, comma 4, 5, comma 1, e 11,
comma 3, del citato decreto legislativo n. 288 del 2003, i quali
prevedono che il direttore scientifico sia nominato dal Ministero
della salute sentito il Presidente della Regione interessata, per un
periodo non inferiore a tre anni e non superiore a cinque;
Visto l'art. 3, comma 5, dell'Atto di Intesa 1° luglio 2004
recante «Organizzazione, gestione e funzionamento degli Istituti di
ricovero e cura a carattere scientifico non trasformati in
fondazione» sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano,
sensi dell'art. 5 del citato decreto legislativo n. 288 del 2003;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e
successive modificazioni;
Visto l'art. 38, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo
2001 n. 165, e successive modificazioni, concernente la
partecipazione a concorsi pubblici dei cittadini stranieri;
Visto l'art. 1, comma 2, del decreto del Presidente della
Repubblica 26 febbraio 2007, n. 42, che prevede l'emanazione di un
apposito bando, con indicazione delle modalità e dei tempi di
presentazione delle domande, per la selezione dei direttori
scientifici degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
(di seguito IRCCS);
Visto l'art. 1, comma 4, del suddetto decreto del Presidente
della Repubblica, che disciplina la composizione della Commissione
per la selezione della terna di candidati per la nomina dei direttori
scientifici degli IRCCS;
Visto l'art. 1, comma 818, della legge 27 dicembre 2006 n. 296,
secondo cui la natura esclusiva dell'incarico del direttore
scientifico degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
di diritto pubblico comporta l'incompatibilità con qualsiasi altro
rapporto di lavoro pubblico e privato e con l'esercizio di qualsiasi
attività professionale;
Visto l'art. 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
come modificato dalla legge di conversione 7 agosto 2012, n. 135 e,
successivamente, dall'art. 6 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 e
dall'art. 17, comma 3, legge 7 agosto 2015, n. 124, che, tra l'altro,
prevede il divieto di conferimento, da parte delle pubbliche
amministrazioni, di incarichi dirigenziali o direttivi a tutti i
soggetti lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza;
Viste le circolari del ministro per la semplificazione e la
pubblica amministrazione n. 6 del 4 dicembre 2014 e n. 4 del 10
novembre 2015 interpretative della suddetta norma, nelle quali, tra
l'altro, si chiarisce che l'incarico di direttore scientifico rientra
tra gli incarichi direttivi per quali è vietato il conferimento a
soggetti in quiescenza e si invitano le amministrazioni destinatarie
a non conferire incarichi retribuiti a soggetti prossimi alla
pensione, il cui mandato si svolga sostanzialmente in una fase
successiva al collocamento in quiescenza;
Visto il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante
«Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di
incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti
privati in controllo pubblico, a norma dell'art. 1, commi 49 e 50,
della legge 6 novembre 2012, n. 190», e, in particolare l'art. 20;
Visto il decreto del Ministro della salute 6 dicembre 2017 con il
quale è stato confermato il riconoscimento del carattere scientifico
dell'Istituto di diritto pubblico Fondazione IRCCS «Policlinico San
Matteo» di Pavia, nelle discipline tra loro complementari e integrate
di «Trapiantologia: malattie curabili con trapianto d'organi, tessuti
e cellule» e «Malattie internistiche ad ampia complessità biomedica
e tecnologica»;
Visto il decreto del Ministro della salute 20 aprile 2016, con il
quale il prof. Giampaolo Merlini è stato nominato direttore
scientifico della Fondazione IRCCS «Policlinico San Matteo» di Pavia;
Ritenuto di dover attivare la procedura di nomina del direttore
scientifico della Fondazione IRCCS «Policlinico San Matteo»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 2020,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - 25 agosto 2020
- n. 211, recante l'attribuzione del titolo di vice Ministro al
Sottosegretario di Stato presso il Ministero della salute, sen. prof.
Pierpaolo Sileri;
Decreta:
Art. 1
Oggetto del bando e modalità
di presentazione delle domande
1. È indetto un bando per la selezione dei candidati alla
direzione scientifica dell'Istituto di diritto pubblico Fondazione
IRCCS «Policlinico San Matteo» di Pavia, riconosciuta nelle
discipline tra loro complementari e integrate di «Trapiantologia:
malattie curabili con trapianto d'organi, tessuti e cellule» e
«Malattie internistiche ad ampia complessità biomedica e
tecnologica», rivolto a candidati in possesso di documentata
produzione scientifica internazionale di alto profilo, esperienza e
capacità manageriali, specifica capacità di organizzazione della
ricerca e di lavoro di equipe, nonchè comprovate relazioni
scientifiche nazionali e internazionali.
2. Le domande dei candidati dovranno essere inviate solo per via
telematica, registrandosi al sito http://ricerca.cbim.it/direttori e
compilando e sottoscrivendo con firma digitale il modulo disponibile
sul sito medesimo, entro le ore 24 del trentesimo giorno successivo
alla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
3. Al termine delle attività di compilazione e invio della
domanda per via telematica, il candidato riceverà un messaggio di
posta elettronica a conferma dell'avvenuta acquisizione della
domanda. Fino alla scadenza del termine di presentazione delle
domande, indicato nel comma 2, l'applicazione informatica consente di
modificare i dati già inseriti. Allo scadere del termine predetto
l'applicazione non permetterà più alcun accesso al modulo
elettronico di compilazione/invio delle domande.
4. Non saranno accettate domande pervenute per posta o recapitate
a mano.
Art. 2
Requisiti generali di ammissione
1. Possono partecipare alla selezione coloro che possiedono i
seguenti requisiti generali:
a) cittadinanza italiana o di uno degli stati membri
dell'Unione europea o di uno degli stati aderenti all'accordo CE 2
maggio 1992 sullo spazio economico europeo, o di un Paese terzo con
titolarità di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo
periodo ai sensi dell'art. 38, comma 3-bis, del decreto legislativo
30 marzo 2001 n. 165, e successive modificazioni;
b) laurea in medicina e chirurgia o altra laurea magistrale in
area biomedica, conseguita o riconosciuta in Italia.
2. Per coloro che abbiano conseguito il titolo all'estero gli
estremi del provvedimento di riconoscimento devono essere dichiarati
dal candidato, a pena di esclusione, nella domanda di partecipazione
alla selezione.
3. Non possono partecipare alla selezione coloro che:
a) sono stati esclusi dall'elettorato attivo;
b) sono stati interdetti dai pubblici uffici ovvero destituiti
o licenziati o dispensati dall'impiego presso una pubblica
amministrazione per persistente insufficiente rendimento, nonchè
coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico per
averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati
da invalidità non sanabile, o comunque con mezzi fraudolenti;
c) sono in quiescenza o saranno collocati a riposo entro i tre
anni successivi alla pubblicazione del presente bando nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed
esami».
Art. 3
Documentazione da presentare
1. Il candidato dovrà presentare la seguente documentazione
inerente a:
a) curriculum formativo e professionale, con indicazione in
particolare della laurea, o altri titoli accademici, dell'attività
specifica attualmente svolta, delle docenze in corsi di laurea e/o
presso istituzioni pubbliche;
b) produzione scientifica con indicazione dell'impact factor in
posizione di rilievo (primo, secondo o ultimo autore) nelle venti
pubblicazioni degli ultimi dieci anni, selezionate dal candidato con
particolare riferimento all'area di riconoscimento dell'IRCCS;
c) continuità della produzione scientifica degli ultimi dieci
anni comprensiva dell'impact factor e citation index;
d) capacita manageriale, con indicazione dei finanziamenti
pubblici e privati ottenuti negli ultimi dieci anni, della posizione
di coordinamento/responsabilità di strutture ricerca/assistenza
negli ultimi dieci anni (quali incarichi almeno annuali di direzione
di istituti di ricerca, di unità complesse di assistenza o ricerca
nazionali o internazionali), della gestione come responsabile di
laboratori e/o banche di materiale biologico (es.: cellule staminali
emopoietiche, osso, cornee, materiale da malattie rare, linee
cellulari, agenti patogeni), di registri nazionali di tumori e/o
malattie rare, di facilities complesse, dei periodi di permanenza di
almeno un anno per qualificazione (dottorato - altro) in strutture
estere o nazionali, di brevetti registrati con opzioni e royalties
incassate dall'Istituzione diretta, e con la presentazione di un
programma di sviluppo della ricerca dell'IRCCS comprensivo di
obiettivi, modalità di raggiungimento, investimenti e fondi di
finanziamento;
e) attività di collaborazione con gruppi di ricerca nazionali
ed esteri e, in particolare, il coordinamento di progetti di ricerca,
la partecipazione a progetti di ricerca coordinati da laboratori
esteri o nazionali, le partecipazioni a reti di ricerca nazionali o
estere, l'attività di ricerca traslazionale con le ricadute sulla
ricerca clinica.
Art. 4
Nomina della Commissione
1. La Commissione di valutazione per la selezione della terna dei
candidati ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto del
Presidente della Repubblica 26 febbraio 2007, n. 42, verrà nominata
con decreto del Ministro della salute, successivamente alla scadenza
del termine per la presentazione delle domande.
2. I nominativi dei componenti saranno resi pubblici attraverso
pubblicazione del decreto di nomina sul portale del Ministero della
salute (www.salute.gov.it).
3. La Commissione di valutazione potrà accedere alla
documentazione inviata dai candidati attraverso il sito
http://ricerca.cbim.it/direttori tramite l'utilizzazione di username
e password.
Art. 5
Criteri e modalità di valutazione
della Commissione
1. Le domande sono esaminate dalla Commissione di valutazione che
individua in ordine alfabetico una terna di candidati, esprimendo un
motivato giudizio sulla inclusione e sulla mancata inclusione nella
terna che sarà sottoposta alla valutazione del Ministro per la
nomina del candidato prescelto, sentito il Presidente della regione
interessata.
2. La Commissione di valutazione, al fine della selezione dei
candidati, utilizza criteri specifici predefiniti, allegati al
presente bando, quale parte integrante dello stesso.
3. La Commissione, al fine del contenimento dei costi, potrà
effettuare riunioni utilizzando le procedure di videoconferenza.
Art. 6
Conferimento dell'incarico
1. L'incarico di direttore scientifico ha durata quinquennale ed
è conferito dal Ministro della salute, che provvede alla nomina del
candidato prescelto nell'ambito della terna individuata dalla
Commissione di valutazione.
2. Il trattamento economico è definito nel contratto individuale
che il direttore scientifico stipula con il direttore generale.
Art. 7
Dichiarazione sulla insussistenza di cause
di inconferibilità e incompatibilità
Il candidato prescelto, all'atto del conferimento dell'incarico,
presenta la dichiarazione di insussistenza delle cause di
inconferibilità e di incompatibilità di cui all'art. 20 del decreto
legislativo 8 aprile 2013, n. 39.
Art. 8
Oneri
1. Ai componenti della Commissione di cui all'art. 4, non
residenti a Roma, spetta il rimborso delle spese di missione. I
predetti componenti sono equiparati, ai fini del trattamento, ai
dirigenti di prima fascia, ai sensi dell'art. 28 della legge 28
dicembre 1973, n. 836, e successive modificazioni. Le spese relative
al viaggio ed al soggiorno del rappresentante designato dalla Regione
restano a carico della medesima.
2. Gli oneri relativi al trattamento di missione dei componenti
della Commissione, valutati presuntivamente in euro 2.000,00,
graveranno sul Capitolo 3125 p.g. 3, «Spese per il funzionamento
compresi i gettoni di presenza, i compensi ai componenti e le
indennità di missione ed il rimborso spese di trasporti ai membri
estranei all'amministrazione della salute - di consigli, comitati e
commissioni in materia di ricerca medica», nell'ambito della Missione
«Ricerca e innovazione» - Programma «Ricerca per il settore della
sanità pubblica» - «Funzionamento» - C.D.R. «Direzione della ricerca
e dell'innovazione in sanita'», allocato nello stato di previsione
della spesa del Ministero della salute per l'esercizio 2020.
Art. 9
Trattamento dei dati personali
I dati personali forniti i dai candidali con la domanda di
partecipazione alla selezione saranno raccolti dalla Direzione
generale della ricerca e dell'innovazione in sanità - Ufficio II - e
trattati per le finalità di gestione della procedura ai sensi e per
gli effetti del regolamento UE n. 679 del 27 aprile 2016 del
Parlamento europeo e del Consiglio, attuato dal decreto legislativo
10 agosto 2018, n. 101.
Il presente decreto sarà inviato agli organi di controllo per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Roma, 2 novembre 2020
Il vice Ministro: Sileri
Allegato
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA SELEZIONE
DEI DIRETTORI SCIENTIFICI DEGLI IRCCS PUBBLICI
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il candidato deve dimostrare un impegno scientifico continuativo
e di qualità, indirizzato a temi, modelli e metodologie clinico -
sperimentali, nuove applicazioni tecnologiche e loro ricadute
sull'organizzazione dei servizi e sulla salute della popolazione, in
coerenza con la missione degli IRCCS, che è quella di coniugare la
ricerca scientifica, prevalentemente traslazionale, con l'attività
clinica a livello di eccellenza.
È importante, infatti, che il candidato possa rapidamente
inserirsi nelle attività dell'IRCCS e ciò sarà possibile soltanto
se ha competenze ed esperienza nel campo scientifico,
nell'organizzazione e direzione dei gruppi di ricerca, nel saper fare
fundraising, nella ricerca di base, ma soprattutto e necessariamente
in quella clinica e traslazionale; tutto questo sarà dimostrato,
anche, dalla presentazione di un esaustivo piano di rilancio
dell'IRCCS coerente con la propria esperienza e con la realtà
dell'Istituto.
Per tale motivo la Commissione dovrà esprimere giudizi puntuali
sulle diverse caratteristiche che distinguono i candidati.
L'utilizzazione dei giudizi deriva dalla diversità tra gli IRCCS
del tema del riconoscimento. Infatti appare poco realistico
utilizzare criteri numerici aspecifici, universalmente accettati, ma
per questo molto poco sensibili alle peculiarità dell'IRCCS che
prevedono certamente una forte competenza scientifica ma anche
importanti capacità manageriali e di relazione al fine di consentire
la piena coincidenza d'intenti tra la parte di ricerca con quella
assistenziale. Tutti elementi che non si possono esprimere con un
mero punteggio ma solo con una descrizione dei punti di forza e
debolezza del candidato.
La Commissione deve preferire, infatti, quei candidati che
ritiene maggiormente idonei alla direzione scientifica dell'Ente e
deve evidenziare in modo chiaro le motivazione della scelta come
anche le motivazioni della mancata inclusione nella terna.
Si fornisce, comunque, alla Commissione una linea guida ed una
serie di indicazioni che dovranno essere considerate per la
maturazione del giudizio al fine di rendere omogenea e riproducibile
la motivazione che porla alla selezione della terna.
La Commissione, pertanto, dovrà dare un giudizio motivato
relativo ai diversi aspetti assegnando giudizi coerenti e puntuali.
Tale giudizio deve essere seguito da una descrizione delle
motivazioni che lo hanno determinato.
La Commissione deve esprimere tali giudizi per tutti i candidati;
solo alla fine indicherà in ordine alfabetico i tre candidati
prescelti indicando puntualmente le motivazioni che hanno portato
alla non inclusione nella terna dei restanti.
Le domande sono esaminate dalla Commissione di valutazione che
procede alla selezione dei candidati sulla base dei seguenti criteri:
Formazione e professionalità del candidato
Ai fini della valutazione, la Commissione terrà conto della
laurea, della specializzazione e/o dottorato, dell'attività
specifica attualmente svolta, delle docenze in corsi di laurea e/o
presso istituzioni pubbliche, con particolare attenzione
all'attinenza alla disciplina di riconoscimento dell'IRCCS.
Produzione scientifica
Ai fini della valutazione della produzione scientifica (impact
factor, citation analysis e continuita'), la commissione utilizzerà
gli indici bibliometrici accreditati dalla comunità scientifica
internazionale (web of science e/o scopus) e analizzerà
specificamente i seguenti aspetti:
attinenza all'area di riconoscimento dell'IRCCS;
rilevanza, da intendersi come valore aggiunto per l'avanzamento
della conoscenza nel settore e per la scienza biomedica in generale,
nonchè per benefici sociali derivati, anche in termini di
congruità, efficacia, tempestività e durata delle ricadute;
originalita'/innovazione, da intendersi come contributo a nuove
acquisizioni o all'avanzamento di conoscenze, nel settore di
riferimento;
internazionalizzazione e/o potenziale competitivo
internazionale, da intendersi come posizionamento della produzione
scientifica del candidato nello scenario internazionale, in termini
di rilevanza, competitività, diffusione editoriale e apprezzamento
della comunità scientifica, inclusa la collaborazione esplicita con
ricercatori e gruppi di ricerca di altre nazioni.
Non saranno considerate più di venti pubblicazioni. Nel caso di
presentazione di un numero maggiore, saranno valutate le prime venti
dell'elenco predisposto dal candidato.
Capacità Manageriali
Ai fini della valutazione delle capacità manageriali, la
Commissione analizzerà il volume totale dei finanziamenti ottenuti
dal candidato negli ultimi dieci anni, l'esperienza nella gestione
delle banche di materiale biologico, l'entità del materiale bancato
e numero delle forniture a terzi, la posizione di
coordinamento/responsabilità di strutture di ricerca/assistenza, con
incarichi di durata non inferiori a un anno.
Di particolare rilevanza, per la formulazione del giudizio della
commissione, è il programma di sviluppo presentato dal candidato per
il miglioramento/potenziamento della ricerca dell'IRCCS specie per
quanto concerne gli obiettivi indicati, le modalità per
raggiungerli, gli investimenti e le fonti di finanziamento.
Attività di collaborazioni con gruppi di ricerca nazionali ed esteri
Ai fini della valutazione di tale criterio, la Commissione
analizzerà, nell'ambito dell'area di riconoscimento dell'IRCCS, la
complessità dei progetti presentati, le iniziative scientifiche,
svolte in ambito nazionale e internazionale, con il relativo impatto,
la rilevanza delle reti nazionali ed estere, il ruolo del candidato
in esse svolto e l'attività di ricerca traslazionale svolta dal
medesimo con le ricadute sulla ricerca clinica. |
|
Contratti | 2018 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 19-1-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-19&atto.codiceRedazionale=TX18BGA1082 | TRENORD S.R.L. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 19-1-2018) | Avviso di aggiudicazione di appalto - Servizi
Sezione I: Ente aggiudicatore
I.1) Denominazione e indirizzi: Trenord S.r.l. - Piazzale Cadorna
14, Milano - 20123 - Italia - Persona di contatto: Dott.ssa Sarah
Laquagni - Tel.: +39 0285114250 - E-mail: [email protected] Fax:
+39 0285114621 - Codice NUTS: ITC4C. Indirizzi Internet: Indirizzo
principale: http://www.trenord.it.. Indirizzo del profilo di
committente: http://www.trenord.it.
I.2) Appalto congiunto
I.6) Principali settori di attivita': Servizi ferroviari
Sezione II: Oggetto
II.1) Entità dell'appalto
II.1.1) Denominazione: Servizio di revisione e riparazione dei
motori dei treni TSR Lotto 1: CIG 6874503B54 Lotto 2 CIG6874506DCD
Numero di riferimento: Lotto 1: CIG 6874503B54 Lotto 2
CIG6874506DCD
II.1.2) Codice CPV principale: 50221000
II.1.3) Tipo di appalto: Servizi
II.1.4) Breve descrizione: L'appalto ha ad oggetto il servizio di
revisione e riparazione di circa 300 motori dei treni TSR della
flotta Trenord; detti motori hanno le seguenti prestazioni
continuative:
- Tensione concatenata 1 43 V;
- Potenza continuativa 340 Kw;
- Frequenza 63 Hz;
- Corrente continuativa 159 A;
- Velocità sincrona corrispondente 1 890 g/1';
- Portata aria 0,4 m³/s.
Il servizio è suddiviso in 2 distinti lotti di aggiudicazione di
circa 150 motori ciascuno.
La durata del servizio oggetto di gara, per entrambi i lotti, è di
24 mesi con possibilità di eventuale proroga esclusivamente
temporale di 12 mesi.
L'assegnazione avverrà per singolo lotto mediante procedura
negoziata con previa indizione di gara ai sensi dell'art. 124 D.lgs.
50/2016 con aggiudicazione all'offerta economicamente più
vantaggiosa.
Il trasporto dei motori revisionati/da revisionare o riparati/da
riparare e lo smaltimento di tutti i materiali sostituiti sarà a
carico dell'Appaltatore.
II.1.6) Informazioni relative ai lotti. Questo appalto è suddiviso
in lotti: sì
II.1.7) Valore totale dell'appalto (IVA esclusa) (Consentire la
pubblicazione? si') Valore, IVA esclusa: 3.060.000,00 EUR
II.2) Descrizione
II.2.1) Denominazione: Servizio di revisione e riparazione dei
motori dei treni TSR. CIG 6874503B54
Lotto n.: 1
II.2.2) Codici CPV supplementari: 50221000
II.2.3) Luogo di esecuzione: Codice NUTS: IT
Luogo principale di esecuzione: Presso la sede dell'appaltatore.
II.2.4) Descrizione dell'appalto: L'appalto ha ad oggetto il
servizio di revisione e riparazione di circa 150 motori dei treni TSR
della flotta Trenord; detti motori hanno le seguenti prestazioni
continuative:
- Tensione concatenata 1 443 V.
- Potenza continuativa 340 Kw;
- Frequenza 63 Hz
- Corrente continuativa 159 A
- Velocità sincrona corrispondente 1 890 g/1'
- Portata aria 0,4 m³/s.
II.2.5) Criteri di aggiudicazione (Consentire la pubblicazione?
si')
Criterio di qualità - Nome: 1. Tempo massimo di ciclo di revisione
motore / Ponderazione: 15
Criterio di qualità - Nome: 2. Tempo massimo di ciclo di revisione
e riparazione motore / Ponderazione: 15
Criterio di qualità - Nome: 3. Estensione della garanzia /
Ponderazione: 6
Criterio di qualità - Nome: 4. Certificazione ambientale ISO 14001
/ Ponderazione: 4
Prezzo - Ponderazione: 60
II.2.11) Informazioni relative alle opzioni
Opzioni: sì
Descrizione delle opzioni: È prevista l'eventuale proroga
esclusivamente temporale, come disciplinata in contratto, per
un'ulteriore durata pari a 12 mesi.
II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
II.2.14) Informazioni complementari
II.2) Descrizione
II.2.1) Denominazione: Servizio di revisione e riparazione dei
motori dei treni TSR. CIG 6874506DCD
Lotto n.: 2
II.2.2) Codici CPV supplementari: 50221000
II.2.3) Luogo di esecuzione: Codice NUTS: IT
Luogo principale di esecuzione: Presso la sede dell'appaltatore.
II.2.4) Descrizione dell'appalto:
L'appalto ha ad oggetto il servizio di revisione e riparazione di
circa 150 motori dei treni TSR della flotta Trenord; detti motori
hanno le seguenti prestazioni continuative:
- Tensione concatenata 1 443 V.
- Potenza continuativa 340 Kw;
- Frequenza 63 Hz
- Corrente continuativa 159 A
- Velocità sincrona corrispondente 1 890 g/1'
- Portata aria 0,4 m³/s.
II.2.5) Criteri di aggiudicazione (Consentire la pubblicazione?
si')
Criterio di qualità - Nome: 1. Tempo massimo di ciclo di revisione
motore / Ponderazione: 15
Criterio di qualità - Nome: 2. Tempo massimo di ciclo di revisione
e riparazione motore / Ponderazione: 15
Criterio di qualità - Nome: 3. Estensione della garanzia /
Ponderazione: 6
Criterio di qualità - Nome: 4. Certificazione ambientale ISO 14001
/ Ponderazione: 4
Prezzo - Ponderazione: 60
II.2.11) Informazioni relative alle opzioni
Opzioni: sì
Descrizione delle opzioni: È prevista l'eventuale proroga
esclusivamente temporale, come disciplinata in contratto, per
un'ulteriore durata pari a 12 mesi.
II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea.
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
II.2.14) Informazioni complementari
Sezione IV: Procedura
IV.1) Descrizione
IV.1.1) Tipo di procedura. Procedura negoziata con previo avviso di
indizione di gara
IV.1.3) Informazioni su un accordo quadro o un sistema dinamico di
acquisizione
IV.1.6) Informazioni sull'asta elettronica
IV.1.8) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici
(AAP)
L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: no
IV.2) Informazioni di carattere amministrativo
IV.2.1) Pubblicazione precedente relativa alla stessa procedura.
Numero dell'avviso nella GU S: 2016/S 225-411094
Numero dell'avviso nella Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale: n.
137 del 25/11/2016
IV.2.8) Informazioni relative alla chiusura del sistema dinamico di
acquisizione
IV.2.9) Informazioni relative alla cessazione dell'avviso di
indizione di gara in forma di avviso periodico indicativo
Sezione V: Aggiudicazione di appalto
Contratto d'appalto n.: 1
Lotto n.: 1
Denominazione: Revisione e riparazione dei motori dei treni TSR -
LOTTO 1 CIG 6874503B54
Un contratto d'appalto/lotto è stato aggiudicato: sì
V.2) Aggiudicazione di appalto
V.2.1) Data di conclusione del contratto d'appalto: 12/12/2017
V.2.2) Informazioni sulle offerte (Consentire la pubblicazione?
si')
Numero di offerte pervenute: 3
L'appalto è stato aggiudicato a un raggruppamento di operatori
economici: no
V.2.3) Nome e indirizzo del contraente (Consentire la
pubblicazione? si')
MEIS Elettromeccanica Srl 70026 Modugno ItaliaCodice NUTS: IT
Il contraente è una PMI: sì
V.2.4) Informazione sul valore del contratto d'appalto /lotto (IVA
esclusa) (Consentire la pubblicazione? si')
Valore totale inizialmente stimato del contratto d'appalto/lotto: 1
530 000.00 EUR
Valore totale del contratto d'appalto/del lotto: 1 530 000.00 EUR
V.2.5) Informazioni sui subappalti
È probabile che il contratto d'appalto venga subappaltato. Valore
o percentuale del contratto d'appalto da subappaltare a terzi
Percentuale: 30 %
V.2.6) Prezzo pagato per gli acquisti di opportunità
V.2.7) Numero di contratti d'appalto aggiudicati: 1
V.2.8) Paese di origine del prodotto o del servizio
Origine comunitaria
V.2.9) Il contratto d'appalto è stato aggiudicato a un offerente
che ha proposto una variante
no
V.2.10) Sono state escluse offerte in quanto anormalmente basse. no
Sezione V: Aggiudicazione di appalto
Contratto d'appalto n.: 1
Lotto n.: 2
Denominazione: Revisione e riparazione dei motori dei treni TSR"
LOTTO 2 CIG 6874506DCD
Un contratto d'appalto/lotto è stato aggiudicato: sì
V.2) Aggiudicazione di appalto
V.2.1) Data di conclusione del contratto d'appalto: 12/12/2017
V.2.2) Informazioni sulle offerte (Consentire la pubblicazione?
si') Numero di offerte pervenute: 3
L'appalto è stato aggiudicato a un raggruppamento di operatori
economici: no
V.2.3) Nome e indirizzo del contraente (Consentire la
pubblicazione? si')
Titagarh Firema Adler Spa - Milano- Italia -Codice NUTS: IT
Il contraente è una PMI: no
V.2.4) Informazione sul valore del contratto d'appalto /lotto (IVA
esclusa) (Consentire la pubblicazione? si')
Valore totale inizialmente stimato del contratto d'appalto/lotto:
1.530.000,00 EUR
Valore totale del contratto d'appalto/del lotto: 1.530.000,00 EUR
V.2.5) Informazioni sui subappalti
V.2.6) Prezzo pagato per gli acquisti di opportunità
V.2.7) Numero di contratti d'appalto aggiudicati: 1
V.2.8) Paese di origine del prodotto o del servizio. Origine
comunitaria
V.2.9) Il contratto d'appalto è stato aggiudicato a un offerente
che ha proposto una variante. no
V.2.10) Sono state escluse offerte in quanto anormalmente basse. no
Sezione VI: Altre informazioni
VI.3) Informazioni complementari:
Lotto 1: L'appalto è stato aggiudicato alla società MEIS
Elettromeccanica Srl che ha offerto lo sconto unico percentuale pari
al 12% per tutte le attività di cui alla Tabella Prezzi di gara,
ovvero:
- Revisione/Riparazione motore comprensive di tutte le attività
previste da Capitolato Tecnico ad esclusione dei punti 2.6
(Ricostruzione avvolgimento statorico....) e 2.7 (Ricostruzione pacco
rotorico con sostituzione albero...).
- Ricostruzione avvolgimento statorico con reimpregnazione dello
stesso.
- Ricostruzione pacco rotorico con sostituzione albero e ventola.
Lotto 2: L'appalto è stato aggiudicato alla società Titagarh
Firema Adler Spa che ha offerto le seguenti percentuali di sconto:
- Revisione/Riparazione motore comprensive di tutte le attività
previste da Capitolato Tecnico ad esclusione dei punti 2.6
(Ricostruzione avvolgimento statorico....) e 2.7 (Ricostruzione pacco
rotorico con sostituzione albero...): sconto offerto pari all'1,00%
6 / 6
- Ricostruzione avvolgimento statorico con reimpregnazione dello
stesso: sconto offerto pari all'1,00%
- Ricostruzione pacco rotorico con sostituzione albero e ventola:
sconto offerto pari al 34,45%.
VI.4) Procedure di ricorso
VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso
T.A.R. Lombardia - Milano - Italia
VI.4.2) Organismo responsabile delle procedure di mediazione
VI.4.3) Procedure di ricorso
VI.4.4) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni
sulle procedure di ricorso: TAR Milano - Milano - Italia
VI.5) Data di spedizione del presente avviso: 15/01/2018
L'amministratore delegato
dott.ssa Cinzia Farisè
TX18BGA1082 |
||
Serie Generale | 2006 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA | Serie Generale n. 212 del 12-9-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-09-12&atto.codiceRedazionale=06A08285&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA | DECRETO 2 agosto 2006 | Ammissione di progetti di ricerca agli interventi previsti dall'articolo 11 del decreto 8 agosto 2000, n. 593, per un importo di spesa pari a euro 23.062.182,00. (GU Serie Generale n.212 del 12-09-2006) | IL DIRETTORE GENERALE
per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca
Vista la legge n. 233 del 17 luglio 2006 recante «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il
coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e
organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei
Ministeri», e istitutivo tra l'altro del «Ministero dell'università
e della ricerca»;
Visto il decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297: «Riordino
della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della
ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle
tecnologie, per la mobilità dei ricercatori», e in particolare gli
articoli 5 e 7 che prevedono l'istituzione di un Comitato, per gli
adempimenti ivi previsti, e l'istituzione del Fondo Agevolazioni alla
Ricerca;
Visto il decreto ministeriale 8 agosto 2000, n. 593, recante:
«Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste
dal decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297» e, in
particolare, le domande presentate ai sensi degli articoli 5, 6, 8 e
9 che disciplinano la presentazione e selezione di progetti di
ricerca e formazione;
Visto il decreto ministeriale n. 860/Ric. del 18 dicembre 2000, di
nomina del Comitato, così come previsto dall'art. 7 del predetto
decreto legislativo, e successive modifiche ed integrazioni;
Viste le domande presentate ai sensi dell'art. 5 del decreto
ministeriale 8 agosto 2000, n. 593 e i relativi esiti istruttori;
Tenuto conto delle proposte formulate dal Comitato nella riunione
del 29 settembre 2004, 14 dicembre 2004, 9 marzo 2005, 13 aprile
2005, 4 maggio 2005, 5 ottobre 2005, 14 dicembre 2005, 15 febbraio
2006, 8 marzo 2006, 19 aprile 2006, 31 maggio 2006 e riportate nei
rispettivi resoconti sommari;
Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n.
90402 del 10 ottobre 2003 d'intesa con il Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca «Criteri e modalità di concessione
delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo per
le agevolazioni alla Ricerca (F.A.R.), registrato alla Corte dei
conti il 30 ottobre 2003 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
25 novembre 2003, n. 274;
Viste le disponibilità del fondo agevolazioni alla ricerca
(F.A.R.);
Considerato che per tutti i progetti proposti per il finanziamento
nelle predette riunioni esiste o è in corso di acquisizione la
certificazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica del
3 giugno 1998, n. 252;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive
modifiche e integrazioni;
Decreta:
Art. 1.
1. I seguenti progetti di ricerca sono ammessi agli interventi
previsti dalle leggi citate nelle premesse, nella forma, nella
misura, le modalità e le condizioni indicate, per ciascuno, nelle
schede allegate al presente decreto (allegato 1).
Art. 2.
1. Gli interventi di cui al precedente art. 1 sono subordinati
all'acquisizione della certificazione antimafia di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252.
2. Ai sensi del comma 35 dell'art. 5 del decreto ministeriale
8 agosto 2000, n. 593 è data facoltà al soggetto proponente di
richiedere una anticipazione per un importo pari al 30%
dell'intervento concesso. Ove detta anticipazione sia concessa a
soggetti privati la stessa dovrà essere garantita da fidejussione
bancaria o polizza assicurativa di pari importo.
3. Nello svolgimento delle attività progettuali i costi di ciascun
progetto, di cui al presente decreto, sostenuti fuori dall'ob. 1, non
potranno superare il 25% del costo totale del progetto.
4. Il tasso di interesse da applicare ai finanziamenti agevolati è
fissato nella misura dello 0,5% fisso annuo.
5. La durata del finanziamento è stabilita in un periodo non
superiore a dieci anni a decorrere dalla data del presente decreto,
comprensivo di un periodo di preammortamento ed utilizzo fino ad un
massimo di cinque anni. Il periodo di preammortamento (suddiviso in
rate semestrali con scadenza primo gennaio e primo luglio di ogni
anno solare) non può superare la durata suddetta e si conclude alla
prima scadenza semestrale solare successiva all'effettiva conclusione
del progetto di ricerca e/o formazione.
6. Le rate dell'ammortamento sono semestrali, costanti,
posticipate, comprensive di capitale ed interessi con scadenza
primo gennaio e primo luglio di ogni anno e la prima di esse coincide
con la seconda scadenza semestrale solare successiva all'effettiva
conclusione del progetto.
7. Ai fini di quanto sopra si considera quale primo semestre intero
il semestre solare in cui cade la data del presente decreto.
8. Il Ministero fornirà alla banca, ai fini della stipula del
contratto di finanziamento, la ripartizione per ciascun soggetto
proponente del costo ammesso e della relativa quota di contributo.
9. La durata del progetto potrà essere maggiorata fino a 12 mesi
per compensare eventuali slittamenti temporali nell'esecuzione delle
attività poste in essere dal contratto, fermo restando quanto
stabilito all'art. 5.
Art. 3.
Le risorse necessarie per gli interventi di cui all'art. 1 del
presente decreto sono determinate complessivamente in euro
23.062.182,00 ripartita in euro 10.313.153,50 nella forma di
contributo nella spesa ed euro 12.749.028,50 nella forma di credito
agevolato e graveranno sulle disponibilità del Fondo per le
Agevolazioni alla Ricerca per l'anno 2006 destinate alle aree
depresse.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 2 agosto 2006
Il direttore generale: Criscuoli
Allegato
----> Vedere Allegato da pag. 21 a pag. 50 <---- |
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Concorsi | 2017 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 63 del 22-8-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-22&atto.codiceRedazionale=17E05787 | AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA | CONCORSO (scad. 21 settembre 2017) | Avviso di mobilita' regionale ed interregionale, mediante selezione, per titoli e colloquio, per la copertura a tempo indeterminato, di un posto di dirigente odontoiatra nella disciplina di Chirurgia orale o di Chirurgia odontostomatologica. (GU n.63 del 22-08-2017) | Ai sensi dell'art. 30 del decreto legislativo n. 165/2001 ed in
esecuzione della deliberazione aziendale n. 604 del 20 giugno 2017,
è indetto avviso di mobilità pre-concorsuale, regionale ed
interregionale, mediante selezione, per titoli e colloquio, per la
copertura a tempo indeterminato, di un posto di dirigente odontoiatra
nella disciplina di Chirurgia orale o di Chirurgia
odontostomatologica.
Le domande di ammissione, redatte su carta semplice secondo lo
schema allegato all'avviso, corredate dai documenti previsti ed
indirizzate al direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di
Matera, via Montescaglioso - 75100 Matera, devono essere presentate
dalla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale, entro il
trentesimo giorno successivo.
Il testo integrale dell'avviso, con la precisazione dei requisiti
e delle modalità di partecipazione, è stato pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 26 del 16 luglio
2017, parte II.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ufficio concorsi
dell'Unità operativa gestione risorse umane, telefonando, dal
lunedì al venerdì, dalle ore 11,00 alle ore 13,00, ai numeri
0835/253543-44 o scrivendo ai seguenti recapiti: e-mail
[email protected]
L'avviso sarà consultabile sul sito internet aziendale
www.asmbasilicata.it |
|
Serie Generale | 2017 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE | Serie Generale n. 238 del 11-10-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-10-11&atto.codiceRedazionale=17A06931&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE | DECRETO 9 ottobre 2017 | Emissione dei buoni ordinari del Tesoro a 364 giorni. (17A06931) (GU Serie Generale n.238 del 11-10-2017) | IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO
Visto il regio decreto n. 2440 del 18 novembre 1923, concernente
disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità
generale dello Stato;
Visto l'art. 548 del Regolamento per l'amministrazione del
patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, approvato con
il regio decreto n. 827 del 23 maggio 1924;
Visto l'art. 3 della legge n. 20 del 14 gennaio 1994 e successive
modificazioni;
Visto il decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, testo
unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria,
ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge n. 52 del 6 febbraio 1996;
nonchè gli articoli 23 e 28 del decreto ministeriale n. 216 del 22
dicembre 2009, relativi agli specialisti in titoli di Stato italiani;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003,
n. 398, recante il testo unico delle disposizioni legislative in
materia di debito pubblico, e, in particolare, l'art. 3, ove si
prevede che il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato,
in ogni anno finanziario, ad emanare decreti cornice che consentano
al Tesoro, fra l'altro, di effettuare operazioni di indebitamento sul
mercato interno od estero nelle forme di prodotti e strumenti
finanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l'ammontare
nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua
determinazione, la durata, l'importo minimo sottoscrivibile, il
sistema di collocamento ed ogni altra caratteristica e modalità;
Visto il decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239, e successive
modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, e successive
modifiche ed integrazioni, recante riordino della disciplina dei
redditi di capitale e dei redditi diversi;
Visto il decreto ministeriale n. 108152 del 22 dicembre 2016,
emanato in attuazione dell'art. 3 del citato decreto del Presidente
della Repubblica n. 398 del 2003, con il quale sono stabiliti gli
obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro
deve attenersi nell'effettuare le operazioni finanziarie di cui al
medesimo articolo, prevedendo che le operazioni di emissioni dei
prestiti vengano disposte mediante decreto dal direttore generale del
Tesoro o, per sua delega, dal direttore della Direzione II del
Dipartimento medesimo, che in caso di assenza o impedimento di
quest'ultimo possano essere disposte dal medesimo direttore generale
del Tesoro, anche in presenza di delega continuativa, e che, in caso
di assenza o impedimento di entrambi, siano disposte da altro
dirigente generale delegato a firmare gli atti in sostituzione del
direttore generale del Tesoro;
Vista la determinazione n. 100215 del 20 dicembre 2012, con la
quale il direttore generale del Tesoro ha delegato il direttore della
Direzione II del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e gli
atti relativi alle operazioni suddette;
Visti, altresì, gli articoli 4 e 11 del ripetuto decreto del
Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, riguardanti la
dematerializzazione dei titoli di Stato;
Visto il decreto ministeriale 17 aprile 2000, n. 143, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2000, con cui è stato
adottato il regolamento concernente la disciplina della gestione
accentrata dei titoli di Stato;
Visto il decreto 23 agosto 2000, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 204 del 1° settembre 2000, con cui è stato affidato
alla Monte Titoli S.p.A. il servizio di gestione accentrata dei
titoli di Stato;
Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante l'approvazione del
bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017, e in
particolare il secondo comma dell'art. 3, con cui si è stabilito il
limite massimo di emissione dei prestiti pubblici per l'anno stesso,
così come modificato dall'art. 27 del decreto-legge 23 dicembre
2016, n. 237;
Visto l'art. 17 del decreto del Presidente della Repubblica 30
dicembre 2003, n. 398, relativo all'ammissibilità del servizio di
riproduzione in fac-simile nella partecipazione alle aste dei titoli
di Stato;
Visto il decreto ministeriale del 15 gennaio 2015 recante norme per
la trasparenza nelle operazioni di collocamento di titoli di Stato;
Visto il decreto ministeriale del 5 maggio 2004, che disciplina le
procedure da adottare in caso di ritardo nell'adempimento
dell'obbligo di versare contante o titoli per incapienza dei conti
degli operatori che hanno partecipato alle operazioni di emissione,
concambio e riacquisto di titoli di Stato;
Ravvisata l'esigenza di svolgere le aste dei buoni ordinari del
Tesoro con richieste degli operatori espresse in termini di
rendimento, anzichè di prezzo, secondo la prassi prevalente sui
mercati monetari dell'area euro;
Considerato che l'importo delle emissioni disposte a tutto il 5
ottobre 2017 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già
effettuati, a euro 61.696 milioni;
Decreta:
Art. 1
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto del Presidente
della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, nonchè del decreto
ministeriale del 22 dicembre 2016, citato nelle premesse, e in deroga
all'art. 548 del regolamento di contabilità generale dello Stato, è
disposta per il 13 ottobre 2017 l'emissione dei buoni ordinari del
Tesoro (appresso denominati BOT) a 364 giorni con scadenza 12 ottobre
2018, fino al limite massimo in valore nominale di 6.000 milioni di
euro.
Per la presente emissione è possibile effettuare riaperture in
tranche.
Al termine della procedura di assegnazione, è altresì disposta
l'emissione di un collocamento supplementare dei BOT di cui al
presente decreto, da assegnare agli operatori «specialisti in titoli
di Stato», individuati ai sensi degli articoli 23 e 28 del decreto
ministeriale n. 216 del 22 dicembre 2009 citato nelle premesse,
secondo le modalità specificate ai successivi articoli 15 e 16 del
presente decreto.
Art. 2
Sono escluse automaticamente dall'asta le richieste effettuate a
rendimenti inferiori al «rendimento minimo accoglibile», determinato
in base alle seguenti modalita':
a) nel caso di domanda totale superiore all'offerta, si determina
il rendimento medio ponderato delle richieste che, ordinate a partire
dal rendimento più basso, costituiscono la seconda metà
dell'importo nominale in emissione; nel caso di domanda totale
inferiore all'offerta, si determina il rendimento medio ponderato
delle richieste che, ordinate a partire dal rendimento più basso,
costituiscono la seconda metà dell'importo domandato;
b) si individua il rendimento minimo accoglibile, corrispondente
al rendimento medio ponderato di cui al punto a) decurtato di 25
punti base (1 punto percentuale = 100 punti base).
In caso di esclusione ai sensi del primo comma del presente
articolo, il rendimento medio ponderato di aggiudicazione si
determina sottraendo dalla quantità totale offerta dall'emittente
una quantità pari a quella esclusa. Le richieste escluse sono
assegnate ad un rendimento pari al maggiore tra il rendimento
ottenuto sottraendo 10 punti base al rendimento minimo accolto
nell'asta e il rendimento minimo accoglibile.
Art. 3
Sono escluse dall'assegnazione le richieste effettuate a rendimenti
superiori di oltre 100 punti base rispetto al rendimento medio
ponderato delle richieste che, ordinate partendo dal rendimento più
basso, costituiscono la metà dell'ammontare complessivo di quelle
pervenute. Nel caso in cui tale ammontare sia superiore alla tranche
offerta, il rendimento medio ponderato viene calcolato sulla base
dell'importo complessivo delle richieste, ordinate in modo crescente
rispetto al rendimento e pari alla metà della tranche offerta.
Sono escluse dal calcolo del rendimento medio ponderato di cui al
presente articolo le richieste escluse ai sensi dell'art. 2 del
presente decreto.
Art. 4
Espletate le operazioni di asta, con successivo decreto vengono
indicati il rendimento minimo accoglibile e il rendimento massimo
accoglibile - derivanti dai meccanismi di cui agli articoli 2 e 3 del
presente decreto - e il rendimento medio ponderato di aggiudicazione,
nonchè il corrispondente prezzo medio ponderato.
In caso di emissioni di tranche successive alla prima, il decreto
di cui al comma precedente riporterà altresì il prezzo medio
ponderato determinato ai fini fiscali, ai sensi dell'art. 17 del
presente decreto.
Art. 5
I BOT sono sottoscritti per un importo minimo di 1.000 euro e, ai
sensi dell'art. 39 del decreto legislativo n. 213 del 24 giugno 1998,
gli importi sottoscritti sono rappresentati da iscrizioni contabili a
favore degli aventi diritto.
La Banca d'Italia provvede a inserire in via automatica le partite
dei BOT sottoscritti in asta da regolare nel servizio di
compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari
con valuta pari a quella di regolamento. L'operatore partecipante
all'asta, al fine di regolare i BOT assegnati, può avvalersi di un
altro intermediario da comunicare alla Banca d'Italia, in base alla
normativa e alle modalità dalla stessa stabilite.
Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari
accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i
sottoscrittori.
Art. 6
In deroga al disposto del sopramenzionato art. 548 del regolamento
di contabilità generale dello Stato, la durata dei BOT può essere
espressa in «giorni».
Il computo dei giorni ai fini della determinazione della scadenza
decorre dal giorno successivo a quello del regolamento dei BOT.
Art. 7
Possono partecipare alle aste come operatori i soggetti appresso
indicati che siano abilitati allo svolgimento di almeno uno dei
servizi di investimento in base all'art. 1, comma 5, del decreto
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, citato nelle premesse:
a) le banche italiane comunitarie ed extracomunitarie di cui
all'art. 1, comma 2, lettere a), b) e c) del decreto legislativo 1°
settembre 1993, n. 385 (testo unico delle leggi in materia bancaria e
creditizia), iscritte nell'albo istituito presso la Banca d'Italia in
base all'art. 13, comma 1, dello stesso decreto legislativo;
le banche comunitarie possono partecipare all'asta anche in
quanto esercitino le attività di cui all'art. 16 del citato decreto
legislativo n. 385 del 1993 senza stabilimento di succursali nel
territorio della Repubblica, purchè risultino curati gli adempimenti
previsti al comma 3 dello stesso art. 16;
le banche extracomunitarie possono partecipare all'asta anche
in quanto esercitino le attività di intermediazione mobiliare senza
stabilimento di succursali previa autorizzazione della Banca d'Italia
rilasciata d'intesa con la CONSOB ai sensi del citato art. 16, comma
4;
b) le società di intermediazione mobiliare e le imprese di
investimento extracomunitarie di cui all'art. 1, comma 1, lettere e)
e g) del menzionato decreto legislativo n. 58 del 1998, iscritte
all'albo istituito presso la CONSOB, come stabilito all'art. 20,
comma 1, ovvero le imprese di investimento comunitarie di cui
all'art. 1, comma 1, lettera f, dello stesso decreto, iscritte
nell'apposito elenco allegato a detto albo.
Alla Banca d'Italia, quale gerente il servizio di tesoreria
provinciale dello Stato, viene affidata l'esecuzione delle
operazioni.
La Banca d'Italia è autorizzata a stipulare apposite convenzioni
con gli operatori per regolare la partecipazione alle aste tramite la
rete nazionale interbancaria.
Art. 8
Le richieste di acquisto da parte degli operatori devono essere
formulate in termini di rendimento che può assumere valori positivi,
nulli o negativi. Tali rendimenti sono da considerare lordi ed
espressi in regime di capitalizzazione semplice riferita all'anno di
360 giorni.
Le richieste degli operatori devono essere inviate tramite la rete
nazionale interbancaria e devono contenere sia l'indicazione
dell'importo dei BOT che si intende sottoscrivere sia il relativo
rendimento. Non sono ammesse all'asta richieste senza indicazione del
rendimento.
I rendimenti indicati dagli operatori in sede d'asta, espressi in
termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto
percentuale o multiplo di tale cifra. Eventuali variazioni di importo
diverso vengono arrotondate per difetto.
L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore a
1.500.000 euro di capitale nominale.
Le richieste di ciascun operatore che indichino un importo che
superi, anche come somma complessiva di esse, quello offerto dal
Tesoro sono prese in considerazione a partire da quella con il
rendimento più basso e fino a concorrenza dell'importo offerto,
salvo quanto stabilito agli articoli 2 e 3 del presente decreto.
Le richieste di importo non multiplo dell'importo minimo
sottoscrivibile di cui all'art. 5 vengono arrotondate per difetto.
Eventuali offerte che presentino l'indicazione di titoli di scambio
da versare in regolamento dei titoli in emissione non verranno prese
in considerazione.
Art. 9
Le richieste di ogni singolo operatore, da indirizzare alla Banca
d'Italia, devono essere trasmesse utilizzando la rete nazionale
interbancaria secondo le modalità tecniche stabilite dalla Banca
d'Italia medesima.
Al fine di garantire l'integrità e la riservatezza dei dati
trasmessi attraverso la rete nazionale interbancaria, sono scambiate
chiavi bilaterali di autenticazione e crittografia tra operatori e
Banca d'Italia.
Nell'impossibilità di immettere messaggi in rete a causa di
malfunzionamento delle apparecchiature, le richieste di
partecipazione all'asta debbono essere inviate mediante modulo da
trasmettere via telefax, secondo quanto previsto dalle convenzioni di
cui all'art. 7, ultimo comma, del presente decreto.
Art. 10
Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d'Italia
entro e non oltre le ore 11 del giorno 11 ottobre 2017. Le richieste
non pervenute entro tale termine non verranno prese in
considerazione.
Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già
pervenute vengono prese in considerazione soltanto se giunte entro il
termine di cui sopra.
Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine
suddetto.
Art. 11
Le operazioni d'asta vengono eseguite nei locali della Banca
d'Italia, dopo la scadenza del termine di cui all'articolo
precedente, in presenza di un rappresentante della Banca medesima e
con l'intervento, anche tramite sistemi di comunicazione telematica,
di un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze, che
ha funzioni di ufficiale rogante e redige apposito verbale nel quale
devono essere evidenziati, per ciascuna tranche, i rendimenti di
aggiudicazione e l'ammontare dei relativi interessi passivi o attivi,
determinati dalla differenza tra 100 e i corrispondenti prezzi di
aggiudicazione.
Art. 12
Le sezioni di tesoreria dello Stato sono autorizzate a
contabilizzare l'importo degli interessi in apposito unico documento
riassuntivo per ciascuna tranche emessa e rilasciano - nello stesso
giorno fissato per l'emissione dei BOT dal presente decreto -
quietanze d'entrata per l'importo nominale emesso.
La spesa per gli interessi passivi graverà sul capitolo 2215
(unità di voto 21.1) dello stato di previsione della spesa del
Ministero dell'economia e delle finanze dell'esercizio finanziario
2018.
L'entrata relativa agli interessi attivi verrà imputata al Capo X,
capitolo 3240, art. 3 (unità di voto 2.1.3), con valuta pari al
giorno di regolamento dei titoli indicato nell'art. 1, comma 1 del
presente decreto. A fronte di tale versamento, la competente sezione
di tesoreria dello Stato rilascerà apposita quietanza di entrata.
Art. 13
L'assegnazione dei BOT è effettuata al rendimento rispettivamente
indicato da ciascun operatore partecipante all'asta, che può
presentare fino a cinque richieste ciascuna a un rendimento diverso.
Art. 14
L'aggiudicazione dei BOT viene effettuata seguendo l'ordine
crescente dei rendimenti offerti dagli operatori, fino a concorrenza
dell'importo offerto, salvo quanto specificato agli articoli 2 e 3
del presente decreto.
Nel caso in cui le richieste formulate al rendimento massimo
accolto non possano essere totalmente soddisfatte, si procede al
riparto pro-quota.
Le richieste risultate aggiudicate vengono regolate ai prezzi
corrispondenti ai rendimenti indicati dagli operatori.
Art. 15
Ultimate le operazioni di assegnazione, ha inizio il collocamento
supplementare di detti titoli annuali riservato agli specialisti, di
cui all'art. 1, per un importo di norma pari al 10% dell'ammontare
nominale offerto nell'asta ordinaria, determinato con le modalità di
cui al successivo art. 16. Tale tranche è riservata agli operatori
«specialisti in titoli di Stato» che hanno partecipato all'asta della
tranche ordinaria con almeno una richiesta effettuata a un rendimento
non superiore al rendimento massimo accoglibile di cui all'art. 3 del
presente decreto. Questi possono partecipare al collocamento
supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fino alle ore
15,30 del giorno 12 ottobre 2017.
Le offerte non pervenute entro tale termine non verranno prese in
considerazione.
Il collocamento supplementare ha luogo al rendimento medio
ponderato di aggiudicazione dell'asta della tranche ordinaria;
eventuali richieste formulate ad un rendimento diverso vengono
aggiudicate al descritto rendimento medio ponderato.
Ai fini dell'assegnazione valgono, in quanto applicabili, le
disposizioni di cui agli articoli 5 e 11. La richiesta di ciascuno
«specialista» dovrà essere presentata secondo le modalità degli
articoli 9 e 10 e deve contenere l'indicazione dell'importo dei
titoli che si intende sottoscrivere.
Ciascuna richiesta non può essere inferiore ad 1.500.000 euro;
eventuali richieste di importo inferiore non vengono prese in
considerazione.
Ciascuna richiesta non può superare l'intero importo offerto nel
collocamento supplementare; eventuali richieste di ammontare
superiore sono accettate fino al limite dell'importo offerto nel
collocamento supplementare stesso.
Le richieste di importo non multiplo dell'importo minimo
sottoscrivibile di cui all'art. 5 vengono arrotondate per difetto.
Eventuali offerte che presentino l'indicazione di titoli di scambio
da versare in regolamento dei titoli in emissione non verranno prese
in considerazione.
Art. 16
L'importo spettante di diritto a ciascuno specialista nel
collocamento supplementare è così determinato:
a) per un importo di norma pari al 5% dell'ammontare nominale
offerto nell'asta ordinaria, è pari al rapporto fra il valore dei
titoli di cui lo specialista è risultato aggiudicatario nelle ultime
tre aste ordinarie dei BOT annuali, ivi compresa quella ordinaria
immediatamente precedente alla riapertura stessa, e il totale
assegnato nelle medesime aste agli stessi specialisti ammessi a
partecipare al collocamento supplementare; non concorrono alla
determinazione dell'importo spettante a ciascuno specialista gli
importi assegnati secondo le modalità di cui all'art. 2 del presente
decreto;
b) per un importo ulteriore pari al 5% dell'ammontare nominale
offerto nell'asta ordinaria, è attribuito in base alla valutazione,
effettuata dal Tesoro, della performance relativa agli specialisti
medesimi, rilevata trimestralmente sulle sedi di negoziazione
all'ingrosso selezionate ai sensi dell'art. 23, commi 10, 11, 13 e
14, e dell'art. 28, comma 2, del decreto ministeriale n. 216 del 22
dicembre 2009 citato nelle premesse; tale valutazione viene
comunicata alla Banca d'Italia e agli specialisti stessi.
L'importo di cui alla precedente lettera a), di norma pari al 5%
dell'ammontare nominale offerto nell'asta ordinaria, può essere
modificato dal Tesoro con un comunicato stampa successivo alla
chiusura della procedura d'asta ordinaria.
Le richieste sono soddisfatte assegnando prioritariamente a
ciascuno specialista il minore tra l'importo richiesto e quello
spettante di diritto. Qualora uno o più specialisti dovessero
presentare richieste inferiori a quelle loro spettanti di diritto,
ovvero non abbiano effettuato alcuna richiesta, la differenza viene
assegnata agli operatori che abbiano presentato richieste superiori a
quelle spettanti di diritto. L'assegnazione viene effettuata in base
alle quote di cui alle precedenti lettere a) e b).
Il regolamento dei titoli sottoscritti nel collocamento
supplementare viene effettuato dagli operatori assegnatari nello
stesso giorno di regolamento dei titoli assegnati nell'asta ordinaria
indicato nell'art. 1, comma 1 del presente decreto.
Art. 17
L'ammontare degli interessi derivanti dai BOT è corrisposto
anticipatamente ed è determinato, ai soli fini fiscali, con
riferimento al prezzo medio ponderato - espresso con arrotondamento
al terzo decimale - corrispondente al rendimento medio ponderato
della prima tranche.
Ferme restando le disposizioni vigenti relative alle esenzioni
fiscali in materia di debito pubblico, ai BOT emessi con il presente
decreto si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 1°
aprile 1996, n. 239, e successive modifiche ed integrazioni e al
decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, e successive modifiche
ed integrazioni.
Il presente decreto verrà inviato all'Ufficio centrale del
bilancio e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 9 ottobre 2017
p. Il direttore generale del Tesoro: Cannata |
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Parte Seconda | 2011 | Annunzi commerciali | Altri annunzi commerciali | Parte Seconda n. 50 del 3-5-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-03&atto.codiceRedazionale=T11AAB6678 | COMUNE DI SERIATE PROVINCIA DI BERGAMO SERVIZIO FINANZIARIO | (GU Parte Seconda n.50 del 3-5-2011) | Avviso ai portatori di BOC del Comune di SERIATE
Si informa che il Comune di SERIATE, in esecuzione alla DC n. 23
del 28/4/2011, procederà, alla scadenza sotto indicata,
all'esercizio della facoltà di RIMBORSO ANTICIPATO del seguente BOC:
Isin IT0001251492 BOC Comune di SERIATE 1998 - 2018 Esercizio
facoltà in data 8.08.2011
Comune di SERIATE, P.zza Alebardi n. 1, 24068 SERIATE (BG), tel.
035304111, fax 035301152, e-mail [email protected].
Responsabile del procedimento: d.ssa Bordogna Nicoletta
Dirigente del settore:
D.Ssa
Bordogna Nicoletta
T11AAB6678 |
||
Regioni | 2001 | REGIONE TOSCANA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 41 del 27-10-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-27&atto.codiceRedazionale=001R0376 | REGIONE TOSCANA | LEGGE REGIONALE 24 aprile 2001, n. 19 | Delegificazione della disciplina regionale in materia di persone giuridiche private e abrogazione della legge regionale 4 agosto 1986, n. 35 (Norme di organizzazione per l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di persone giuridiche). (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.41 del 27-10-2001) | (Pubblicata nel Bollettino ufficiale
della Regione Toscana n. 15 del 4 maggio 2001)
IL CONSIGLIO REGIONALE
Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
Regolamento di disciplina delle funzioni amministrative in materia di
persone giuridiche private
1. Nel termine di trenta giorni dall'entrata in vigore della
presente legge, la Giunta regionale adotta apposito regolamento con
il quale, con riferimento al decreto del Presidente della Repubblica
10 febbraio 2000, n. 361 (Regolamento recante norme per la
semplificazione dei procedimenti di riconoscimento di persone
giuridiche private e di approvazione delle modifiche dell'atto
costitutivo e dello statuto), emanato ai sensi dell'Art. 20 della
legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della
Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa):
a) disciplina l'esercizio delle funzioni amministrative in
materia di persone giuridiche private, delegate alla Regione
dall'Art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio
1977, n. 616 (Attuazione della delega di cui all'Art. 1 della legge
22 luglio 1975, n. 382);
b) istituisce il registro regionale delle persone giuridiche di
cui all'Art. 7, comma 1, del medesimo decreto legislativo n. 361 del
2000 e detta le relative norme di organizzazione.
Art. 2.
A b r o g a z i o n e
1. Alla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'Art.
1, è abrogata la legge regionale 4 agosto 1986, n. 35 (Norme di
organizzazione per l'esercizio delle funzioni amministrative in
materia di persone giuridiche private).
La presente legge è pubblicata nel Bollettino ufficiale della
Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come legge della Regione Toscana.
PASSALEVA
(incaricato con D.P.G.R. n. 132 del 22 maggio 2000)
Firenze, 24 aprile 2001
La presente legge è stata approvata dal Consiglio regionale
nella seduta del 28 marzo 2001 ed è stata vistata dal Commissario
del Governo il 19 aprile 2001. |
||
Serie Generale | 1993 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | Serie Generale n. 124 del 29-5-1993 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-05-29&atto.codiceRedazionale=093A3169&elenco30giorni=false | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | COMUNICATO | Mancata conversione del decreto-legge 29 marzo 1993, n. 83, recante: "Disposizioni urgenti per l'aumento dell'organico del Corpo di polizia penitenziaria e per la copertura di posti vacanti". (GU Serie Generale n.124 del 29-05-1993) | Il decreto-legge 29 marzo 1993, n. 83, recante: "Disposizioni
urgenti per l'aumento dell'organico del Corpo di polizia
penitenziaria e per la copertura di posti vacanti", non è stato
convertito in legge nel termine di sessanta giorni dalla sua
pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - serie generale -
n. 73 del 29 marzo 1993. |
|
Contratti | 2009 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 74 del 26-6-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-26&atto.codiceRedazionale=TC-09BGA8909 | CONSORZIO «VALLE CRATI» | (art. 31 D-Lgs. n. 267/2000) Sede Legale: 87036 Rende (CS) Codice fiscale n. 98003770785 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.74 del 26-6-2009) | Avviso relativo agli appalti aggiudicati
Appalto dei lavori di «potenziamento impianto di depurazione
consortile ed opere minori di collettamento comuni facenti parte del
consorzio Valle Crati. I Stralcio, mediante procedura aperta ai sensi
dell'art. 3, com. 37, del D.Lgs. n. 163/06 e con il criterio dell'art
82 com. 3 del D.Lgs n. 163/06. Stazione appaltante: consorzio Valle
Crati con sede in c.da Cutura SS/107 - 87030 Rende (CS), tel
0984/446302, fax 0984/446302, e-mail [email protected] - Codice
GIG: 0222866AD4. Importo d'appalto € 2.176.246,10, di cui € 54,003,55
per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.
Il bando di gara è stato pubblicato nella G.U.R.I. n. 125 del 27
ottobre 2008.
Data di esperimento della gara 15 maggio 2009. Determina di
aggiudicazione definitiva n. 27 del 27 maggio 2009. Numero offerte
ricevute: ventidue. Numero offerte ammesse: venti. Nome e indirizzo
aggiudicatario Ditta Cogefor Srl via A. Moro n. 5 - 88070 Botricello
(CZ).
Valore dell'offerta: la ditta ha offerto un ribasso del 31,960 % e
per un importo complessivo di € 1.443.973,83 oltre IVA di legge ed al
netto degli oneri di sicurezza.
Ulteriori notizie in relazione alle gara sopra indicata possono
essere richieste al responsabile del procedimento presso il Consorzio
Valle Crati con sede in c.da Cutura SS/107 - 87030 Rende (CS) tel.
0984/446302, fax 0984/446302, e-mail [email protected]
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: T.A.R. Calabria
sede di Catanzaro
Rende, 9 giugno 2009
Il responsabile del procedimento:
dott. O. Bernardini
TC-09BGA8909 |
|
Concorsi | 2019 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | ENTE OSPEDALIERO «OSPEDALI GALLIERA» DI GENOVA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 63 del 9-8-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-09&atto.codiceRedazionale=19E09341 | ENTE OSPEDALIERO «OSPEDALI GALLIERA» DI GENOVA | CONCORSO (scad. 8 settembre 2019) | Concorso pubblico, per titoli, ed esami, per la copertura di un posto di dirigente amministrativo a tempo indeterminato, responsabile della S.C. qualita', comunicazione e formazione. (GU n.63 del 09-08-2019) | In esecuzione del provvedimento n. 549 del 28 giugno 2019, sono
aperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione
al concorso pubblico, per titoli, ed esami di seguito specificato:
un posto di dirigente amministrativo a tempo indeterminato -
responsabile della S.C. Qualità, comunicazione e formazione
dell'ente.
Le domande di ammissione, redatte in carta semplice e indirizzate
al direttore generale dell'E.O. Ospedali Galliera, Mura delle
Cappuccine, 14 - 16128 Genova, dovranno pervenire, corredate dei
documenti richiesti, entro e non oltre il trentesimo giorno
successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale
«Concorsi ed esami».
Al riguardo si fa presente che le modalità di trasmissione delle
domande sono descritte nel bando del presente concorso, che è
consultabile secondo quanto infra specificato.
Per le domande pervenute oltre il termine di scadenza farà fede
ad ogni effetto la data di spedizione apposta dall'ufficio postale.
Si precisa che il relativo bando, pubblicato nel testo integrale
sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 29 del 17 luglio
2019, comprensivo dell'indicazione sulle modalità di nomina della
commissione del concorso in argomento, come previsto dal decreto del
Presidente della Repubblica n. 483/1997, è in distribuzione presso
l'Ente ospedaliero e sarà altresì pubblicato sul sito internet al
percorso www.galliera.it - home page - Atti e documenti - Bandi di
concorso - Dirigenza.
Si evidenzia altresì come sia disponibile sul sito istituzionale
dell'ente sull'albo on-line ovvero al percorso www.galliera.it - home
page - Atti e documenti - Bandi di concorso - Regolamentazioni - il
provvedimento n. 767 del 5 novembre 2014 avente ad oggetto:
«Disposizioni interne in merito alla convocazione dei candidati nelle
procedure pubbliche da attivarsi presso l'Ente nell'ambito del
reclutamento delle unita'» - riportate nel bando di cui al presente
concorso - al quale si rimanda per quanto concerne le modalità di
convocazione per la prova scritta, nonchè gli esiti di tutte le
prove d'esame e il calendario delle prove successive alla prova
scritta.
Per eventuali informazioni rivolgersi alla struttura complessa
Gestione risorse umane dell'ente - settore organizzazione, selezione
e gestione giuridica del rapporto di lavoro, dal lunedì al venerdì
dalle ore 8,00 alle ore 10,00 e dalle ore 13,30 alle ore 15,00 (tel.
010-5632055). |
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Contratti | 2013 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 115 del 30-9-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-09-30&atto.codiceRedazionale=T13BGA16454 | ACEA S.P.A. | In nome e per conto di ACEA ATO2 S.p.A. - Gruppo ACEA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.115 del 30-9-2013) | I-Roma: Servizi di trasporto terrestre
2013/S 180-311269
Avviso di aggiudicazione di appalto - Servizi - Direttiva 2004/18/CE
Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice
I.1)Denominazione, indirizzi e punti di contatto Acea SpA -
Servizio responsabile: acquisti e logisticaPiazzale Ostiense 200154
Roma ITALIA Telefono: +39 0657993285 Posta elettronica:
[email protected] Fax: +39 0657993369 Indirizzi internet:
Indirizzo generale dell'amministrazione aggiudicatrice:
http://www.acea.it/ I.2)Tipo di amministrazione aggiudicatrice Altro:
Società Pubblici Servizi I.3)Principali settori di attività
Ambiente Altro: Acqua I.4)Concessione di un appalto a nome di altre
amministrazioni aggiudicatrici L'amministrazione aggiudicatrice
acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: no
Sezione II: Oggetto dell'appalto
II.1)Descrizione II.1.1)Denominazione conferita all'appalto
ATO2/PGI/0447/12 - Servizio trasporto acqua tramite autobotti.
II.1.2)Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione
ServiziCodice NUTS ITE43II.1.3)Informazioni sull'accordo quadro o il
sistema dinamico di acquisizione (SDA) II.1.4)Breve descrizione
dell'appalto o degli acquisti Servizio trasporto acqua tramite
autobotti per i comuni ATO2. II.1.5)Vocabolario comune per gli
appalti (CPV) 60100000 II.1.6)Informazioni relative all'accordo sugli
appalti pubblici (AAP) II.2)Valore finale totale degli appalti
II.2.1)Valore finale totale degli appalti Valore: 994 046,68 EUR IVA
esclusa
Sezione IV: Procedura
IV.1)Tipo di procedura IV.1.1)Tipo di procedura Negoziata con
indizione di gara IV.2)Criteri di aggiudicazione IV.2.1)Criteri di
aggiudicazione Prezzo più basso IV.2.2)Informazioni sull'asta
elettronica Ricorso ad un'asta elettronica: no IV.3)Informazioni di
carattere amministrativo IV.3.1)Numero di riferimento attribuito al
dossier dall'amministrazione aggiudicatrice ATO2/PGI/0447/12.
IV.3.2)Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto Bando di
gara Numero dell'avviso nella GUUE: 2012/S 189-311379 del 2.10.2012
Sezione V: Aggiudicazione dell'appalto. Appalto n.:
ATO2/PGI/0447/12 Lotto n.: 1 - Denominazione: Servizio trasporto
acqua potabile a mezzo autobotti - lotto 1V.1)Data della decisione di
aggiudicazione dell'appalto: V.2)Informazioni sulle offerte Numero di
offerte pervenute: 3 V.3)Nome e recapito dell'operatore economico in
favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione
dell'appalto Autotrasporti Corsi Alessandro V.4)Informazione sul
valore dell'appalto Valore finale totale dell'appalto: Valore: 497
023,34 EURIVA esclusa V.5)Informazioni sui subappalti Appalto n.:
ATO2/PGI/0447/12 Lotto n.: 2 - Denominazione: Servizio trasporto
acqua potabile a mezzo autobotti - lotto 2V.1)Data della decisione di
aggiudicazione dell'appalto: V.2)Informazioni sulle offerte Numero di
offerte pervenute: 3 V.3)Nome e recapito dell'operatore economico in
favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione
dell'appalto TRA.CO Srl V.4)Informazione sul valore dell'appalto
Valore finale totale dell'appalto: Valore: 497 023,34 EURIVA esclusa
V.5)Informazioni sui subappalti
Sezione VI: Altre informazioni. VI.1)Informazioni sui fondi
dell'Unione europea L'appalto è connesso ad un progetto e/o
programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
VI.2)Informazioni complementari: Il presente avviso di aggiudicazione
annulla e sostituisce precedente avviso 2013/s 099-167988 del
21.5.2013 relativo a procedura di gara infruttuosa a seguito
intevenuta sentenza consiglio di stato 4198/2013 del 20.8.2013 a
riforma della sentenza Tar Lazio 3206 del 28.3.2013. VI.3)Procedure
di ricorso VI.3.1)Organismo responsabile delle procedure di ricorso
VI.3.2)Presentazione di ricorsi VI.3.3)Servizio presso il quale sono
disponibili informazioni sulla presentazione dei ricorsi VI.4)Data di
spedizione del presente avviso: 13.9.2013
Il responsabile della funzione acquisti e logistica
Paolo Gallo
T13BGA16454 |
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Serie Generale | 2020 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 26 del 1-2-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-02-01&atto.codiceRedazionale=20A00645&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | DETERMINA 22 gennaio 2020 | Aggiornamento dell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, relativo ai medicinali con uso consolidato per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto (Allegato 1). (Determina n. 7398/2020). (20A00645) (GU Serie Generale n.26 del 01-02-2020) | IL DIRIGENTE
dell'Area pre-autorizzazione
Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
300;
Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269,
convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326,
che istituisce l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA);
Visto il decreto del Ministro della salute, di concerto con il
Ministro della funzione pubblica e il Ministro dell'economia e delle
finanze, 20 settembre 2004, n. 245, e successive modificazioni,
recante norme sull'organizzazione e il funzionamento AIFA;
Visto il regolamento di organizzazione, del funzionamento e
dell'ordinamento del personale dell'AIFA, adottato dal consiglio di
amministrazione con deliberazione 8 aprile 2016, n. 12;
Visto il decreto del Ministro della salute dell'11 dicembre 2019,
con cui il dott. Renato Massimi è stato nominato sostituto del
direttore generale dell'AIFA nelle more dell'espletamento della
procedura di nomina del nuovo direttore generale dell'AIFA;
Vista la determina direttoriale n. 1851 del 13 dicembre 2019 di
conferma della determina direttoriale di delega n. 1792 del 13
novembre 2018, con cui la dott.ssa Sandra Petraglia, dirigente
dell'Area pre-autorizzazione, è stata delegata dal direttore
generale all'adozione dei provvedimenti di autorizzazione della spesa
di farmaci orfani per malattie rare e di farmaci che rappresentano
una speranza di cura, in attesa della commercializzazione, per
particolari e gravi patologie, nei limiti della disponibilità del
«Fondo del 5%», di cui all'art. 48, commi 18 e 19, lettera a) del
decreto-legge n. 269/2003, convertito con modificazioni dalla legge
n. 326/2003 e dei provvedimenti per l'aggiornamento dell'elenco dei
medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario
nazionale, ai sensi della legge n. 648/1996;
Visto il decreto del Ministro della salute 28 settembre 2004 che ha
costituito la Commissione consultiva tecnico-scientifica (CTS)
dell'AIFA;
Visto il decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648, relativo alle
misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determina
del tetto di spesa per l'anno 1996 e, in particolare, l'art. 1, comma
4, che dispone l'erogazione a totale carico del Servizio sanitario
nazionale per i medicinali innovativi la cui commercializzazione è
autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei
medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione
clinica e dei medicinali da impiegare per un'indicazione terapeutica
diversa da quella autorizzata;
Visto il provvedimento della Commissione unica del farmaco (CUF),
del 20 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19
settembre 2000 con errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 232 del
4 ottobre 2000, concernente l'istituzione dell'elenco dei medicinali
erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale ai sensi
della legge 23 dicembre 1996, n. 648;
Vista la determina AIFA del 29 maggio 2007, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2007, che ha integrato
l'elenco dei medicinali erogabili ai sensi della legge 23 dicembre
1996, n. 648, istituito con il provvedimento della CUF sopra citato,
mediante l'aggiunta di una specifica sezione concernente i medicinali
che possono essere utilizzati per una o più indicazioni terapeutiche
diverse da quelle autorizzate, contenente la lista costituente
l'allegato 1 relativo ai farmaci con uso consolidato sulla base dei
dati della letteratura scientifica nel trattamento dei tumori solidi
nell'adulto;
Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura
nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale
«Docetaxel» per il trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago
avanzato;
Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura
nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale
«Gemcitabina» per il trattamento dei tumori epiteliali del timo
pretrattati;
Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura
nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale
«Irinotecan» per il trattamento di terza linea e oltre dei tumori
carcinomi dell'esofago e dello stomaco, per il trattamento di seconda
linea del carcinoma avanzato delle vie biliari, per il trattamento
del carcinoma del pancreas resecato o non resecabile e per il
trattamento dell'adenocarcinoma del colon metastatico in pazienti in
progressione dopo precedente terapia con «Irinotecan» e/o
precedentemente trattati con «Irinotecan» senza progressione;
Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura
nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale
«Oxaliplatino» per il trattamento adiuvante e neoadiuvante del
carcinoma gastrico e della giunzione gastro-esofagea, per il
trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non resecabile, per
il trattamento dei tumori delle vie biliari anche non associato a
Gemcitabina e per il trattamento dei tumori neuroendocrini avanzati;
Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura
nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale
«Paclitaxel» in monoterapia, nel trattamento di seconda linea del
carcinoma gastrico avanzato; in associazione a «Ramucirumab», nel
trattamento di seconda linea del carcinoma gastrico avanzato; in
monoterapia o in combinazione, nel trattamento del tumore del polmone
a piccole cellule; per il trattamento dei tumori epiteliali del timo
e per il trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago,
dell'adenocarcinoma dell'esofago e del cardias localmente avanzati;
Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura
nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale
«Vinorelbina» per il trattamento di seconda linea del mesotelioma
pleurico maligno pretrattato;
Ritenuto opportuno consentire la prescrizione di detti medicinali,
a totale carico del Servizio sanitario nazionale, per le rispettive
indicazioni terapeutiche sopra citate;
Tenuto conto della decisione assunta dalla CTS dell'AIFA nelle
riunioni del 14, 15 e 16 ottobre 2019 - Stralcio verbale n. 15;
Ritenuto, pertanto, di aggiornare l'elenco dei medicinali erogabili
a totale carico del Servizio sanitario nazionale, istituito ai sensi
della legge 23 dicembre 1996, n. 648, con l'aggiunta delle
indicazioni terapeutiche sopra riportate;
Determina:
Art. 1
Nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio
sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648,
nella specifica sezione relativa ai medicinali che possono essere
impiegati per una o più indicazioni diverse da quelle autorizzate,
nella lista costituente l'allegato 1 relativa all'uso consolidato -
sulla base dei dati della letteratura scientifica - di farmaci per il
trattamento dei tumori solidi nell'adulto, sono inserite per i
medicinali DOCETAXEL, GEMCITABINA, IRINOTECAN, OXALIPLATINO,
PACLITAXEL, VINORELBINA le seguenti indicazioni terapeutiche:
«Docetaxel»: trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago
avanzato.
«Gemcitabina»: trattamento dei tumori epiteliali del timo
pretrattati.
«Irinotecan»:
trattamento di terza linea e oltre dei tumori carcinomi
dell'esofago e dello stomaco;
trattamento di seconda linea del carcinoma avanzato delle vie
biliari;
trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non
resecabile;
trattamento dell'adenocarcinoma del colon metastatico in
pazienti in progressione dopo precedente terapia con «irinotecan» e/o
precedentemente trattati con «irinotecan» senza progressione.
«Oxaliplatino»:
trattamento adiuvante e neoadiuvante del carcinoma gastrico e
della giunzione gastro-esofagea;
trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non
resecabile;
trattamento dei tumori delle vie biliari anche non associato a
«gemcitabina»;
trattamento dei tumori neuroendocrini avanzati.
«Paclitaxel»:
in monoterapia, nel trattamento di seconda linea del carcinoma
gastrico avanzato;
in associazione a ramucirumab, nel trattamento di seconda linea
del carcinoma gastrico avanzato;
in monoterapia o in combinazione, nel trattamento del tumore
del polmone a piccole cellule;
trattamento dei tumori epiteliali del timo;
trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago,
dell'adenocarcinoma dell'esofago e del cardias localmente avanzati.
«Vinorelbina»: trattamento di seconda linea del mesotelioma
pleurico maligno pretrattato.
Art. 2
1. I medicinali inclusi nell'elenco di cui all'art. 1 sono
erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, nel
rispetto delle estensioni di indicazione riportate nel medesimo
elenco.
2. Ai fini della consultazione delle liste dei farmaci a totale
carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23
dicembre 1996, n. 648, si rimanda agli elenchi pubblicati sul sito
istituzionale dell'AIFA https://www.aifa.gov.it
Art. 3
La presente determina ha effetto dal giorno successivo alla sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 22 gennaio 2020
Il dirigente: Petraglia |
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Concorsi | 2010 | AMMINISTRAZIONI CENTRALI | ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 32 del 23-4-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-23&atto.codiceRedazionale=0E003481 | ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' | GRADUATORIA | Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria di merito della selezione pubblica, per titoli e prova-colloquio, per l'assunzione, con contratto a tempo determinato, di una unita' di personale con il profilo di funzionario di amministrazione - V livello professionale dell'Istituto superiore di sanita' per il Centro nazionale trapianti - progetto: «Aggiornamento e sviluppo delle linee-guida di cui all'art. 16, legge 1° aprile 1999, n. 91» . (GU n.32 del 23-04-2010) | Ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 del decreto del
Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive
modificazioni, si dà notizia che, nel supplemento straordinario al
Bollettino ufficiale del Ministero della salute n. 3 - marzo 2010
(Vol. II), è stato pubblicato il decreto del direttore della
direzione centrale delle risorse umane e degli affari generali
dell'istituto superiore di sanità in data 18 agosto 2009,
concernente l'approvazione della graduatoria di merito e la
dichiarazione del vincitore della selezione pubblica, per titoli e
prova-colloquio, per l'assunzione, con contratto a tempo determinato,
di una unità di personale con il profilo di funzionario di
amministrazione - V livello professionale dell'Istituto superiore di
sanità per il Centro nazionale trapianti - progetto: «Aggiornamento
e sviluppo delle linee-guida di cui all'art. 16 L. 1° aprile 1999 n.
91» - lettera b) dell'art. l del bando, pubblicato per estratto nella
Gazzetta Ufficiale - 4ª specie speciale - n. 22 del 20 marzo 2009. |
|
Serie Generale | 2007 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 19 del 24-1-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-01-24&atto.codiceRedazionale=07A00504&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio, secondo procedura di mutuo riconoscimento, della specialita' medicinale «Alozar». (GU Serie Generale n.19 del 24-01-2007) | Estratto provvedimento n. UPC/II/2728 dell'11 gennaio 2007
Specialità medicinale: ALOZAR.
Titolare A.I.C.: Hexal AG.
Numero procedura mutuo riconoscimento: NL/H/0355/001-003/II/010.
Tipo di modifica: aggiornamento metodica chimico/farmaceutica.
Modifica apportata: aggiornamento del drug master file da parte
della società Fermion Oy.
I lotti già prodotti, possono essere mantenuti in commercio fino
alla data di scadenza indicata in etichetta.
Il presente provvedimento entra in vigore il giorno successivo
alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana. |
|
Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | UNIVERSITÀ ED ALTRI ENTI DI ISTRUZIONE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 11 del 27-1-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-01-27&atto.codiceRedazionale=TC12BFL1403 | UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SASSARI | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.11 del 27-1-2012) | Bando di gara
Parte di provvedimento in formato grafico
TC12BFL1403 |
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Contratti | 2008 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 134 del 17-11-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-11-17&atto.codiceRedazionale=T-08BFF10500 | Comune di Garbagnate Mil.se | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.134 del 17-11-2008) | AVVISO D'ASTA PUBBLICA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA E
SANIFICAZIONE DEGLI ASILI NIDO DEL COMUNE DI GARBAGNATE MILANESE PER
IL PERIODO 07 GENNAIO 2009 - 31 LUGLIO 2011. COD. CIG. 023440906D.
Comune di Garbagnate Mil.se - P.zza De Gasperi 1 - 20024 Garbagnate
Mil.se Tel. 02.99073263 Fax 02 .99027966 e. mail
[email protected]
Ai sensi dell'articolo 55, comma 5, Decreto Legislativo 163/2006 ed
in esecuzione della Determinazione del Direttore del Settore Servizi
Educativi n.1039 dell' 11.11.2008, questa Amministrazione Comunale
indice asta pubblica per l'affidamento del servizio di sanificazione e
pulizia degli Asili Nido del Comune di Garbagnate Milanese per il
periodo 07 gennaio 2009 - 31 luglio 2011. COD. CIG. 023440906D
Base d'asta indicativa: Euro 150.000,00 oltre IVA per il periodo 07
gennaio 2009 - 31 luglio 2011
Periodo : 07 gennaio 2009 - 31 luglio 2011 con facoltà di rinnovo
ai sensi dell'Art. 3 del Capitolato.
Criterio di aggiudicazione: "a favore dell'offerta economicamente
più vantaggiosa" ai sensi dell'art.83 del D.Lgs 163/2006
L'asta si terrà il giorno: 02 dicembre 2008 alle ore 9.30 presso
la Sede Municipale P.zza De Gasperi, 1 - Garbagnate Mil.se
Luogo di esecuzione : Comune di Garbagnate Mil.se
Descrizione dei servizi oggetto dell'appalto: Come da Capitolato
Generale
Documenti di gara: dovranno pervenire con le modalità specificate
nel Bando integrale di gara all'Ufficio Protocollo del comune di
Garbagnate Mil.se entro le ore 12.00 del giorno 01 dicembre 2008
I documenti richiesti per la partecipazione alla gara e i criteri
per l'aggiudicazione del servizio sono elencati nel Bando integrale
pubblicato all'Albo pretorio del Comune che può essere ritirato
presso l'Ufficio Contratti o sul sito internet
www.comune.garbagnate-milanese.mi.it
Lì, 12.11.2008
Il Direttore del Settore Servizi Educativi
Dr. Lorenza Tenconi
T-08BFF10500 (A pagamento). |
||
Concorsi | 2010 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA OSPEDALIERA «S. CROCE E CARLE» DI CUNEO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 46 del 11-6-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-11&atto.codiceRedazionale=T-0EG191 | AZIENDA OSPEDALIERA «S. CROCE E CARLE» DI CUNEO | CONCORSO (scad. 12 luglio 2010) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, a 2 posti di Dirigente medico in varie discipline (GU n.46 del 11-06-2010) | È indetto pubblico concorso per titoli ed esami a:
n. 1 posto di Dirigente Medico di Gastroenterologia;
n. 1 posto di Dirigente Medico di Radiodiagnostica.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo
giorno dalla data di pubblicazione del presente estratto nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione al concorso, è pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 23 del 10.06.2010.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Servizio Personale
presso la sede Amministrativa dell'Azienda Ospedaliera in Cuneo -
Corso Carlo Brunet, 19/A, tel. 0171/643348 - 643347. Sito internet:
www.ospedale.cuneo.it |
|
Serie Generale | 1996 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 46 del 24-2-1996 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-02-24&atto.codiceRedazionale=096A1219&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | DECRETO 9 febbraio 1996 | Liquidazione coatta amministrativa della societa' cooperativa "Cooperativa consumatori Lumezzane - Societa' cooperativa a responsabilita' limitata", in Lumezzane S. Sebastiano, e nomina del commissario liquidatore. 1) "Consumatori coop. a r.l.", in Lumezzane S. Sebastiano; (GU Serie Generale n.46 del 24-02-1996) | IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Vista la sentenza in data 30 giugno 1995, con la quale il tribunale
di Brescia ha dichiarato lo stato di insolvenza della società
cooperativa di consumo "Cooperativa consumatori Lumezzane - Società
cooperativa a responsabilità limitata", con sede in Lumezzane S.
Sebastiano (Brescia), in liquidazione, già "Cooperativa consumatori
Lumezzane - Società cooperativa a responsabilità limitata", con
sede in Lumezzane S. Apollonio (Brescia);
Ritenuta la necessità, a seguito dell'accertamento di cui sopra di
sottoporre la cooperativa in questione alla procedura di liquidazione
coatta amministrativa;
Visti gli articoli 2540 del codice civile e 194 e seguenti del
regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Decreta:
La società cooperativa di consumo "Cooperativa consumatori
Lumezzane - Società cooperativa a responsabilità limitata", con
sede in Lumezzane S. Sebastiano (Brescia), in liquidazione, già
"Cooperativa consumatori Lumezzane - Società cooperativa a
responsabilità limitata", con sede in Lumezzane S. Apollonio
(Brescia), costituita per rogito notaio dott. Dario Ambrosini in data
7 giugno 1983, rep. n. 87, è posta in liquidazione coatta
amministrativa ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2540
del codice civile e 194 e seguenti del regio decreto 16 marzo 1942,
n. 267, ed il dott. Paolo Napoli, nato a Putignano (Bari) il 19
aprile 1946, con studio in via Corfù, 78, Brescia, ne è nominato
commissario liquidatore.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 9 febbraio 1996
Il Ministro: TREU |
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Concorsi | 2020 | ENTI LOCALI | COMUNE DI NERVIANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 40 del 22-5-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-22&atto.codiceRedazionale=20E05799 | COMUNE DI NERVIANO | MOBILITA' (scad. 25 maggio 2020) | Mobilita' volontaria per la copertura di un posto di istruttore direttivo vice commissario/commissario di P.L., categoria D, a tempo pieno ed indeterminato, per il servizio polizia locale e protezione civile. (GU n.40 del 22-05-2020) | È indetta procedura di mobilità volontaria per la copertura di
un posto di istruttore direttivo vice commissario/commissario di
P.L., di categoria D, a tempo pieno ed indeterminato da destinare al
servizio polizia locale e protezione civile.
Il bando integrale corredato dal modello di domanda è pubblicato
sul sito internet del Comune di Nerviano - www.comune.nerviano.mi.it
- nella sezione Amministrazione Trasparente - Bandi di concorso, e
all'albo pretorio.
La scadenza delle domande è fissata per il giorno 25 maggio 2020
entro le ore 12,15.
Per eventuali informazioni e chiarimenti rivolgersi all'ufficio
personale, tel. 0331/438963 - e-mail: [email protected] |
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Parte Seconda | 2014 | Altri annunzi | Concessioni di derivazione di acque pubbliche | Parte Seconda n. 13 del 30-1-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-01-30&atto.codiceRedazionale=TC14ADF930 | PROVINCIA DI FROSINONE Servizio risorse idriche | (GU Parte Seconda n.13 del 30-1-2014) | Concessione di derivazione di acqua pubblica
Salvo diritti di terzi, con determinazione dirigenziale n.
4964/2013 è concessa al comune di Castro dei Volsci la derivazione
di 1/sec. 18,2 medi e 1/sec. 20,2 massimi di acqua pubblica per uso
potabile dal pozzo P1 del campo pozzi "Serrapane" ricadente sul
terreno distinto al catasto al fg. 12 mapp. 60 del comune di Amaseno.
La concessione è accordata per il periodo di 1 anno decorrente dal
18 dicembre 2013 ed è subordinata alla stretta osservanza degli
obblighi e delle condizioni contenute nel disciplinare di concessione
n. 139635 del 13 dicembre 2013.
Il dirigente
dott. Ferdinando Riccardi
TC14ADF930 |
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Corte Costituzionale | 1996 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 31 del 31-7-1996 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-07-31&atto.codiceRedazionale=096C1203 | N. 259 SENTENZA 10 - 19 luglio 1996 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Acque pubbliche e private - Acque superficiali e sotterranee non estratte dal sottosuolo - Carattere pubblico - Sottrazione al dominio privato di tutte le acque in modo indiscriminato a prescindere dalla sussistenza di un interesse pubblico da tutelare - Modificazioni legislative del regime di utilizzazione o di proprieta' giustificate da intervenute trasformazioni della rilevanza pubblica dei beni e dell'interesse generale - Risorsa salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarieta' - Ragionevolezza della scelta del legislatore - Non fondatezza. (Legge 5 gennaio 1994, n. 36, art. 1, primo comma). (Cost., artt. 2, 3 e 42). (096C1203) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.31 del 31-7-1996) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente: avv. Mauro FERRI;
Giudici: prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI, dott. Renato GRANATA,
prof. Giuliano VASSALLI, prof. Francesco GUIZZI, prof. Cesare
MIRABELLI, prof. Fernando SANTOSUOSSO, avv. Massimo VARI, dott.
Cesare RUPERTO, dott. Riccardo CHIEPPA, prof. Gustavo ZAGREBELSKY,
prof. Valerio ONIDA, prof. Carlo MEZZANOTTE;
ha pronunciato la seguente
Sentenza
nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1,
della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse
idriche), promosso con ordinanza emessa il 5 dicembre 1994 dal
Tribunale superiore delle acque pubbliche nel procedimento civile
vertente tra Prosperi Raffaele e il comune di Cori ed altri, iscritta
al n. 787 del registro ordinanze 1995 e pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica n. 48, prima serie speciale, dell'anno
1995;
Visti gli atti di costituzione del comune di Cori, del comune di
Artena e degli eredi di Prosperi Raffaele, nonchè l'atto di
intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;
Udito nell'udienza pubblica del 5 marzo 1996 il giudice relatore
Riccardo Chieppa;
Uditi l'avvocato Vincenzo Cerulli Irelli per il comune di Cori e
per il comune di Artena e l'avvocato dello Stato Carlo Salimei per il
Presidente del Consiglio dei ministri.
Ritenuto in fatto
1. - Nel corso del procedimento civile vertente tra Raffaele
Prosperi e il comune di Cori ed altri, il Tribunale superiore delle
acque pubbliche, adito quale giudice di appello nei confronti della
decisione del Tribunale regionale delle acque pubbliche (che aveva
dichiarato la natura pubblica del lago di Giulianello, con esclusione
dei diritti dei privati sullo stesso), ha sollevato, con ordinanza in
data 5 dicembre 1994 (depositata il 18 luglio 1995 e pervenuta alla
Corte costituzionale il 24 ottobre 1995: r.o. n. 787 del 1995),
questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della
legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse
idriche), sopravvenuta nelle more del giudizio. Tale norma dispone
che tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorchè non estratte
dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è
salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà, innovando
rispetto alla disciplina previgente, di cui all'art. 1 del r.d. 11
dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle
acque e impianti elettrici), in base alla quale erano pubbliche le
acque che avessero o acquistassero attitudine ad usi di pubblico
generale interesse.
Ad avviso del collegio rimettente, la norma impugnata, nella parte
in cui afferma il carattere pubblico di tutte le acque, si porrebbe
in contrasto con gli artt. 2, 3 e 42 della Costituzione, sottraendo
al dominio privato tutte le acque in modo indiscriminato, a
prescindere dalla sussistenza di un interesse pubblico da tutelare e
dalle ragioni di solidarietà economica e sociale, che, sole,
potrebbero giustificare tale sottrazione.
Appare irragionevole al giudice a quo la parificazione, ai fini del
trasferimento integrale nell'ambito del demanio idrico, di tutte le
acque (e relativi terreni di contenimento), ivi comprese quelle che
non suscitano pubblico interesse, sia pure operata a scopo di tutela
ambientale.
In ogni caso, infatti, la demanializzazione non potrebbe essere
prevista senza la indicazione specifica del criterio di
individuazione del bene.
Nè sembra al giudice a quo che la legge denunciata autorizzi una
concezione nuova del demanio ed una visione dell'acqua come bene che
non formi oggetto di dominio, bensì di uso, perchè anche in tal
caso un criterio di identificazione dei limiti della potestà di
disporre del bene in questione non potrebbe mancare.
2. - Nel giudizio innanzi alla Corte si sono costituiti i comuni di
Cori ed Artena, concludendo per la manifesta infondatezza della
questione.
3. - Si sono altresì costituiti, ma fuori termine, gli eredi di
Raffaele Prosperi.
4. - Ha spiegato intervento nel giudizio il Presidente del
Consiglio dei ministri con il patrocinio dell'Avvocatura generale
dello Stato, che ha concluso per la infondatezza della questione,
osservando che la ratio della demanializzazione di tutte le acque,
disposta dalla norma denunciata, risiede nella considerazione che
l'acqua è il bene primario della vita, con caratteristiche
ontologiche peculiari ed esclusive, e che essa non è suscettibile di
dominio, ma solo di uso. L'Avvocatura sottolinea, altresì, la
esigenza di evitare sottrazioni all'uso pubblico di un bene
progressivamente meno disponibile, nel quadro della ottimizzazione
delle risorse idriche e di una gestione dei servizi idrici locali
efficiente sotto il profilo funzionale ed economico.
Il mutamento di regime voluto dal legislatore sarebbe, quindi,
frutto di una scelta razionale, e la nuova normativa - peraltro,
osserva l'Avvocatura, non ancora pienamente vigente, richiedendo essa
vari adattamenti nella fase transitoria (artt. 32 e segg.) - non
sarebbe in contrasto con nessuno dei principi costituzionali invocati
dal collegio rimettente.
5. - Nell'imminenza della udienza hanno depositato memorie sia la
difesa dei comuni di Artena e di Cori, sia quella degli eredi
Prosperi.
La prima ha preliminarmente eccepito la inammissibilità della
questione per irrilevanza nel giudizio a quo, atteso che il carattere
pubblico delle acque del lago di Giulianello era già stato affermato
nella sentenza di primo grado del tribunale regionale delle acque
pubbliche sulla base di una indagine tecnica.
Nel merito, si insiste per la infondatezza della questione,
osservandosi che la legge n. 36 del 1994 va inserita nel sistema
vigente delle leggi sulle acque pubbliche attraverso l'apposito
regolamento che il Governo dovrà adottare ai sensi dell'art. 32
della stessa legge, sicchè non è pubblico il genus acqua come
categoria in sè, ma in quanto costituente uno specifico corpo idrico
individuato secondo i criteri del t.u. n. 1775 del 1933, e, come
tale, utilizzabile per i bisogni collettivi.
Considerato in diritto
1. - La questione sottoposta all'esame della Corte riguarda l'art.
1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in
materia di risorse idriche), nella parte in cui stabilisce che "tutte
le acque superficiali e sotterranee, ancorchè non estratte dal
sottosuolo, sono pubbliche". Tale norma, ad avviso del Tribunale
superiore delle acque pubbliche, si porrebbe in contrasto con gli
artt. 2, 3, e 42 della Costituzione, in quanto parificherebbe tutte
le acque indiscriminatamente, sia che abbiano attitudine ad usi di
pubblico interesse, sia che non la abbiano, e le sottrarrebbe
integralmente alla proprietà privata, trascurando i limiti della
solidarietà economica e sociale, nonchè i motivi che consentono una
ragionevole parificazione di cose diverse o discriminazione di cose
uguali, e le ragioni che possono giustificare la proprietà pubblica,
e creando un nuovo demanio pubblico, in cui l'interesse pubblicistico
assume caratteri generalissimi. Secondo l'ordinanza del collegio
rimettente, l'acqua sarebbe un bene essenziale della vita, ma non un
bene unitario, esistendo quantità infinite di acque che non
suscitano pubblico interesse o non sono unificabili. La ragione
ispiratrice della legge risiederebbe nella tutela ambientale, che,
peraltro, tuttora non giustificherebbe la proprietà pubblica di
tutti i territori dello Stato in cui vi sia presenza di acqua. Le
norme costituzionali richiamate non consentirebbero, infatti,
"l'integrale trasferimento di tutte le acque (e relativi terreni di
contenimento) nell'ambito del pubblico demanio idrico, con abolizione
di ogni proprietà privata".
2. - Preliminarmente deve essere esaminata l'eccezione - proposta
dalla difesa dei comuni di Artena e di Cori - di inammissibilità per
irrilevanza della questione sotto il profilo che il carattere
pubblico delle acque del lago in contestazione sarebbe già stato
affermato nella sentenza di primo grado sulla base di una indagine
tecnica.
L'eccezione è infondata, in quanto la natura pubblica del lago era
stata oggetto di appello, ed è implicito nella ordinanza di
rimessione che la sopravvenuta legge 5 gennaio 1994, n. 36, art. 1,
comma 1 (della cui costituzionalità si dubita) viene ad incidere
sulla soluzione della controversia pendente avanti al giudice a quo,
relativa al carattere pubblico o meno delle acque, attesa
l'interpretazione dello stesso giudice di indiscriminata (e
contestata) pubblicità di tutte le acque senza distinzione.
3. - Nel merito, la questione non è fondata.
Le modificazioni legislative del regime di utilizzazione o di
proprietà di determinate categorie di beni, caratterizzati da
pubblico interesse, non sono, di per sè, contrarie a Costituzione,
sulla base dei parametri denunciati (artt. 2, 3 e 42 della
Costituzione) quando siano intervenute trasformazioni della rilevanza
pubblica di tali beni e dell'interesse generale.
Nè le innovazioni introdotte nella legge denunciata sono del
rilievo e nel segno affermati dall'ordinanza del giudice a quo. I
criteri discretivi delle acque pubbliche e private hanno subito,
sotto il profilo storico, dallo scorso secolo (e non solo in Italia),
una evoluzione progressiva con caratterizzazione in crescendo
dell'interesse pubblico, correlata all'aumento dei fabbisogni, alla
limitatezza delle disponibilità e ai rischi concreti di penuria per
i diversi usi (residenziali, industriali, agricoli), la cui
preminenza è venuta nel tempo ad assumere connotati diversi.
Nello stesso tempo, soprattutto sotto la spinta di una serie di
iniziative in ambito europeo (a cominciare dalla Carta europea
dell'acqua, approvata il 16 maggio 1968 dal Consiglio d'Europa) e di
direttive della comunità europea, e della raggiunta consapevolezza
della limitata disponibilità idrica, è emerso un maggiore interesse
per la protezione delle acque.
In particolare l'attenzione si è soffermata sull'acqua (bene
primario della vita dell'uomo), configurata quale "risorsa" da
salvaguardare, sui rischi da inquinamento, sugli sprechi e sulla
tutela dell'ambiente, in un quadro complessivo caratterizzato dalla
natura di diritto fondamentale a mantenere integro il patrimonio
ambientale.
L'aumento dei fabbisogni derivanti dai nuovi insediamenti abitativi
e dalle crescenti utilizzazioni residenziali anche a seguito delle
tecnologie introdotte nell'ambito domestico, accompagnato da un
incremento degli usi agricoli produttivi e di altri usi, ha indotto
il legislatore (legge 5 gennaio 1994, n. 36), di fronte a rischi
notevoli per l'equilibrio del bilancio idrico, ad adottare una serie
di misure di tutela e di priorità dell'uso delle acque intese come
risorse, con criteri di utilizzazione e di reimpiego indirizzati al
risparmio, all'equilibrio e al rinnovo delle risorse medesime.
Di qui la esigenza avvertita dallo stesso legislatore di un
maggiore intervento pubblico concentrato sull'intero settore dell'uso
delle acque, sottoposto al metodo della programmazione, della
vigilanza e dei controlli, collegato ad una iniziale dichiarazione di
principio, generale e programmatica (art. 1, comma 1, della legge n.
36 del 1994), di pubblicità di tutte le acque superficiali e
sotterranee, indipendentemente dalla estrazione dal sottosuolo. Tale
dichiarazione è accompagnata dalla qualificazione di "risorsa
salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarieta'". Questa
finalità di salvaguardia viene, subito dopo, in modo espresso
riconnessa al diritto fondamentale dell'uomo (e delle generazioni
future) all'integrità del patrimonio ambientale, nel quale devono
essere inseriti gli usi delle risorse idriche (art. 1, commi 2 e 3,
della legge n. 36 del 1994).
In sostanza, la "pubblicità delle acque" ha riguardo al regime
dell'uso di un bene divenuto limitato, come risorsa comune, mentre il
regime (pubblico o privato) della proprietà del suolo in cui esso è
contenuto diviene indifferente in questa sede di controllo di
costituzionalità dell'art. 1, comma 1, della legge n. 36 del 1994,
potendo formare oggetto di una questione di legittimità
costituzionale solo in presenza di acquisizione coattiva di manufatti
e opere o terreni necessari per la captazione o l'utilizzo.
4. - La dichiarazione anzidetta di pubblicità di tutte le acque
non deve indurre ad un equivoco: l'interesse generale è alla base
della qualificazione di pubblicità di un'acqua, intesa come risorsa
suscettibile di uso previsto o consentito; ma questo interesse è
presupposto in linea di principio esistente in relazione alla
limitatezza delle disponibilità e alle esigenze prioritarie (specie
in una proiezione verso il futuro), di uso dell'acqua, suscettibile,
anche potenzialmente, di utilizzazione collimante con gli interessi
generali. La nuova legge n. 36 del 1994 ha accentuato lo spostamento
del baricentro del sistema delle acque pubbliche verso il regime di
utilizzo, piuttosto che sul regime di proprietà.
Inoltre, non vi è una generalizzata ed indiscriminata forma di
pubblicità (e regime concessorio di uso) di tutte le acque, in
quanto la stessa legge prevede, privilegiandole, talune utilizzazioni
tradizionali caratterizzate da esclusione di interesse generale.
Vige un regime di libertà (nel senso che non è richiesta licenza
o concessione di derivazione, ferma l'osservanza delle norme edilizie
e di sicurezza e delle altre speciali) per la raccolta di acque
piovane in invasi e cisterne, purchè siano al servizio dei fondi
agricoli cui si riferisce l'invaso o la cisterna, in quanto l'acqua
raccolta viene restituita al suolo e non altera l'ambiente naturale.
La stessa libertà sussiste per analoghe raccolte di acque piovane
destinate a singoli edifici con ambito collegato all'edificio e
pertinenze relative (art. 28, commi 3 e 4, della legge n. 36 del
1994).
L'utilizzazione delle acque sotterranee per usi domestici continua
ad essere regolata dalle ampie possibilità accordate dall'art 93,
secondo comma, del r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 (testo unico delle
disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) al
proprietario del fondo, restando compresi tra gli usi domestici non
solo quelli strettamente inerenti a casa di abitazione, ma anche
l'innaffiamento di giardini ed orti (intesi, secondo
l'interpretazione della giurisprudenza, come unità colturale
familiare), e l'abbeveramento del bestiame. È stata introdotta
espressamente la soggezione ad un obbligo generale di non
compromettere l'equilibrio del bilancio idrico ad evitare eccedenze
di prelievi rispetto alle disponibilità nell'area di riferimento
(art. 28, comma 5, in relazione all'art. 3 della legge n. 36 del
1994).
È, inoltre, previsto un periodo transitorio per l'esercizio del
diritto al riconoscimento o alla concessione di acque a salvaguardia
di coloro che utilizzavano acque che hanno assunto natura pubblica
(art. 34, della legge n. 36 del 1994).
Vale la pena, infine, di segnalare che, a norma del comma 4
dell'art. 1 della legge in esame, le acque termali minerali e per
uso geotermico non rientrano nella disciplina della legge n. 36 del
1994, essendo, invece, regolate da leggi speciali.
Concludendo, la norma denunciata (art. 1, comma 1, della legge n.
36 del 1994) certamente rientra tra le disposizioni costituenti, ai
sensi dell'art. 33 della stessa legge, principi fondamentali per i
fini dell'art. 117 della Costituzione, cui dovranno seguire ulteriori
interventi di individuazione e sostituzione della precedente
disciplina specificamente incompatibile (art. 32, comma 3, della
legge n. 36 del 1994, come sostituito dall'art. 12 del d.-l. 8 agosto
1994, n. 507, convertito, con modificazioni, nella legge 21 ottobre
1994, n. 584: v. sentenza n. 174 del 1996).
5. - Sulla base delle predette considerazioni risulta la non
fondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'art.
1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 in riferimento a tutti
i parametri invocati.
Ed anzi detta norma costituisce, come scelta non irragionevole
operata dal legislatore, un modo di attuazione e salvaguardia di uno
dei valori fondamentali dell'uomo, come innanzi delineato, e nello
stesso tempo principio generale per una disciplina omogenea dell'uso
delle risorse idriche.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale
dell'art. 1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni
in materia di risorse idriche), sollevata, in riferimento agli artt.
2, 3 e 42 della Costituzione, dal Tribunale superiore delle acque
pubbliche con l'ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 10 luglio 1996.
Il Presidente: Ferri
Il redattore: Chieppa
Il cancelliere: Di Paola
Depositata in cancelleria il 19 luglio 1996.
Il direttore della cancelleria: Di Paola
96C1203 |
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Contratti | 2016 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 123 del 24-10-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-10-24&atto.codiceRedazionale=TX16BFM13917 | C.A.D.F. S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.123 del 24-10-2016) | Bando di gara - CIG 6838204873
SEZIONE I: Ente: C.A.D.F. S.p.A., Via Vittorio Alfieri n. 3 - 44021
Codigoro (FE). Punti di contatto: e-mail:
[email protected] - url:
https://approvvigionamenti.cadf.it/
SEZIONE II: Oggetto: Fornitura di energia elettrica alle utenze di
C.A.D.F. S.p.A. per il periodo di anni 2 presunto dal 01.01.2017 al
31.12.2018. CPV 09310000. Importo E. 5.055.822.00
SEZIONE IV: Procedura: Aperta. Criterio di aggiudicazione: prezzo
più basso. Termine ricezione offerte: 24/11/2016 ore 12:00. Apertura
offerte: 25/11/2016 ore 10:00 c/o Sede Sociale C.A.D.F. S.p.A. Via
Alfieri, 3 - 44021 Codigoro (FE).
SEZIONE VI: Altre informazioni: RUP: Ing. Silvio Stricchi.
Procedure di ricorso: TAR Emilia Romagna (BO). Data di invio alla
GUUE: 18/10/2016.
Il responsabile del procedimento
ing. Silvio Stricchi
TX16BFM13917 |
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Parte Seconda | 2007 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 31 del 15-3-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-03-15&atto.codiceRedazionale=S-2142 | PFIZER ITALIA - S.r.l. | Sede legale in Borgo S. Michele (LT), s.s. 156 km 50 Capitale sociale Euro 375.784.800,00 Codice fiscale n. 06954380157 e partita I.V.A. n. 01781570591 | (GU Parte Seconda n.31 del 15-3-2007) | Modifica secondaria di una autorizzazione all'immissione in
commercio di specialità medicinale per uso umano
Specialità medicinale: LIPITOR.
Confezioni e numeri di A.I.C.:
(tutte le confezioni)/M - A.I.C. n. 033008.
Titolare: Bioindustria Farmaceutici S.r.l. s.s. 156, km 50,
04010 Borgo S. Michele (LT).
Comunicazione Agenzia italiana del farmaco del 31 gennaio 2007).
Codice pratica: UPC/I/5650/2007.
Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) n. 1084/2003: 9
- Eliminazione del sito fornitore dell'intermedio atorvastatina
lattone-TBIN: Newport Synthesis Ltd., Baldoyle Industrial Estate,
Grange Road, Baldoyle, Dublino (Irlanda)- Procedura n.
DE/H/0109/001-003/IA/067.
Specialità medicinale: XARATOR.
Confezioni e numeri di A.I.C.:
(tutte le confezioni) - A.I.C. n. 033005.
Titolare: Pfizer Italia S.r.l., s.s. 156, km 50, 04010 Borgo S.
Michele (LT).
Comunicazione Agenzia italiana del farmaco del 31 gennaio 2007).
Codice pratica: UPC/I/5649/2007.
Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) n. 1084/2003: 9
- Eliminazione del sito fornitore dell'intermedio atorvastatina
lattone-TBIN: Newport Synthesis Ltd., Baldoyle Industrial Estate,
Grange Road, Baldoyle, Dublino (Irlanda). Procedura n.
DE/H/0109/001-003/IA/067.
I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data
di scadenza indicata in etichetta ai sensi dell'art. 14 del decreto
legislativo n. 178/91 e successive modificazioni ed integrazioni.
Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Un procuratore: dott.ssa Antonietta Pazardjiklian.
S-2142 (A pagamento). |
|
Serie Generale | 2006 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 174 del 28-7-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-07-28&atto.codiceRedazionale=06A06942&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Revoca su rinuncia dell'autorizzazione all'immissione in commercio di alcune specialita' medicinali per uso umano (GU Serie Generale n.174 del 28-07-2006) | Con la determinazione n. aR.M.72/D72 del 7 luglio 2006 è stata
revocata, ai sensi dell'art. 38, comma 9, del decreto legislativo
24 aprile 2006, n. 219, su rinuncia della ditta Laboratori Guidotti
S.p.a., l'autorizzazione all'immissione in commercio delle sotto
elencate specialità medicinali, nelle confezioni indicate:
ENDYDOL: 20 confetti 250 mg - A.I.C. n. 022276036;
PLEIABIL:
30 confetti - A.I.C. n. 022655043;
50 confetti - A.I.C. n. 022655056;
flacone sciroppo 150 ml - A.I.C. n. 022655068;
NICOSTEROLO: 50 compresse 400 mg - A.I.C. n. 018759011;
DILTIARES: 16 capsule 180 mg - A.I.C. n. 027919012;
DOLISAL: 30 compresse 375 mg - A.I.C. n. 024696027;
NEO EBLIMON: 30 compresse 250 mg - A.I.C. n. 023677014;
gel 10 % 50 g - A.I.C. n. 023677040. |
|
Contratti | 2020 | AVVISI E BANDI DI GARA | AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 146 del 14-12-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-14&atto.codiceRedazionale=TX20BFG27142 | COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L'ATTUAZIONE E IL COORDINAMENTO DELLE MISURE DI CONTENIMENTO E CONTRASTO DELL'EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA COVID-19 | Sede: via Vitorchiano, 4 - 00189 Roma (RM), Italia Codice Fiscale: 15678001007 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.146 del 14-12-2020) | Bando di gara - Procedura aperta di massima urgenza per la
conclusione di un accordo quadro ai sensi dell'articolo 33 della
direttiva 2014/24/UE con un massimo di 5 agenzie per il lavoro avente
ad oggetto l'affidamento del servizio di somministrazione di lavoro a
tempo determinato di laureati in medicina e chirurgia abilitati
all'esercizio della professione medica e iscritti agli ordini
professionali nonchè di infermieri e assistenti sanitari iscritti ai
rispettivi ordini professionali per l'attuazione del piano di
somministrazione dei vaccini anti SARS-COV-2 - CIG 85553019B8
SEZIONE I) AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE:
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Commissario
straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di
contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica covid-19 - Via
Vitorchiano 4 - 00189 Roma (RM) - RUP: Dott. Roberto Rizzardo, PEC:
[email protected]
I.3) Comunicazione: i documenti completi relativi alla procedura
sono disponibili per un accesso gratuito, illimitato e diretto
all'indirizzo https://ingate.invitalia.it/ Ulteriori informazioni
sono disponibili presso il medesimo indirizzo
https://ingate.invitalia.it/ Le offerte vanno inviate in versione
elettronica al medesimo indirizzo https://ingate.invitalia.it/,
previa registrazione e abilitazione. Si rinvia all'"Avviso" e alla
"Guida alla presentazione dell'offerta", disponibile al medesimo
indirizzo https://ingate.invitalia.it/
SEZIONE II) OGGETTO DELL'APPALTO.
II.1) Entità dell'appalto. II.1.1) Denominazione: Avviso di
procedura aperta di massima urgenza per la conclusione di un accordo
quadro ai sensi dell'articolo 33 della direttiva 2014/24/UE con un
massimo di 5 agenzie per il lavoro avente ad oggetto l'affidamento
del servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato di
laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della
professione medica e iscritti agli ordini professionali nonchè di
infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini
professionali per l'attuazione del piano di somministrazione dei
vaccini anti SARS-COV-2. II.1.1) CIG: 85553019B8. II.1.2) Codice CPV:
79620000-6. II.1.3) Tipo di appalto: accordo quadro con più
operatori economici avente ad oggetto il servizio di somministrazione
di lavoro. II.1.4) Breve descrizione: Il Commissario straordinario
per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il
contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, di
cui alla delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, avvia
una richiesta di manifestazione di interesse per il reperimento di
laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della
professione medica e iscritti agli ordini professionali nonchè di
infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini
professionali preordinato alla formazione di un elenco di personale
medico-sanitario da cui attingere per l'individuazione di Personale
per l'attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti
SARS-COV-2 per garantire sul territorio nazionale l'attuazione dei
livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e una più efficace
gestione dei piani operativi finalizzati all'esecuzione dei vaccini
anti SARS-COV-2. Il reclutamento e inquadramento del Personale
avverrà attraverso il ricorso all'istituto della "somministrazione
di manodopera". II.1.5) Valore massimo totale stimato: Il valore
stimato dell'affidamento è pari a 534.284.100,00 euro
(cinquecentotrentaquattromilioniduecentottantaquattromilaecento/00)
al lordo di ogni spesa, onere e/o imposta di legge, ove previsto.
SEZIONE III) INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO:
III.1.1) Condizioni di partecipazione: si rinvia all'Avviso.
SEZIONE IV) PROCEDURA:
IV.1) Descrizione. IV.1.1) Tipo di procedura: La presente procedura
è indetta dal Commissario straordinario che agisce ai sensi
dell'articolo 122, commi 1 e 2, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18,
convertito, con modificazioni, dalla L. 24 aprile 2020, n. 27. La
presente procedura è predisposta in deroga al D.Lgs. 18 aprile 2016,
n. 50, recante il "Codice dei Contratti Pubblici", ad eccezione, se
del caso, delle norme di cui al medesimo decreto legislativo che
fossero specificamente richiamate.
IV.2) Informazioni di carattere amministrativo. IV.2.2) Termine per
il ricevimento delle offerte.
Data: 28 dicembre 2020 Ora locale: 18:00. Le offerte dovranno
pervenire tramite sistema telematico, all'indirizzo
https://ingate.invitalia.it/, previa registrazione e abilitazione,
come indicato nell'Avviso. Le offerte saranno aperte attraverso
l'utilizzo della piattaforma telematica.
SEZIONE VI) ALTRE INFORMAZIONI:
VI.3) Informazioni complementari: Gli operatori economici
interessati potranno richiedere eventuali informazioni inerenti alla
presente procedura esclusivamente mediante la Piattaforma Telematica
entro e non oltre le ore 18:00 del 22 dicembre 2020. Non saranno
prese in considerazione le richieste di chiarimenti pervenute a voce,
telefonicamente o dopo la scadenza del termine suddetto.
Le risposte alle richieste di chiarimento saranno pubblicate, anche
eventualmente in unica soluzione, dando comunicazione agli operatori
economici della pubblicazione di tali risposte tramite la Piattaforma
Telematica.
VI.5) Data di spedizione dell'Avviso alla G.U.U.E: 11 dicembre
2020.
Il commissario straordinario per l'emergenza covid 19
dott. Domenico Arcuri
TX20BFG27142 |
|
Contratti | 2012 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 39 del 2-4-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-04-02&atto.codiceRedazionale=T12BGA5998 | S.A.T.A.P. S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.39 del 2-4-2012) | Avviso di esito di gara
Tronco A21 INV/03Bis/11
1. STAZIONE APPALTANTE: S.A.T.A.P. S.p.A. - Via Bonzanigo n. 22 -
10144 Torino (TO) - Italia telefono 011/4392111 - fax 011/4730321
http://www.satapweb.it,
2. PROCEDURA DI GARA: Procedura aperta ai sensi dell'art. 55 del
Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i., deliberata con
provvedimento dell'Amministratore Delegato del 4 novembre 2011.
Codice gara attribuito dall'Autorità di Vigilanza per i contratti
pubblici CIG 3497895A42-CUP E31B01000150007.
3. DATA DI AGGIUDICAZIONE: 21 febbraio 2012.
4. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: Prezzo più basso inferiore a quello
posto a base di gara, determinato mediante ribasso sull'importo dei
lavori posto a base di gara al netto degli oneri per la sicurezza
5. NUMERO OFFERTE RICEVUTE: 47.
6. NOME ED INDIRIZZO IMPRESA AGGIUDICATARIA: Alfieri Impianti di
Alfieri Domenico & C. S.a.s con sede in Torchiara (SA), Via Nazionale
n. 88 (P.IVA e c.f. 02829730650).
7. NATURA ED ESTENSIONE DEI LAVORI AGGIUDICATI:
Tronco A21 INV/03Bis/11 - Intervento di riqualificazione acustica
nel Comune di Asti nel tratto tra i Viadotti Moroni e Valmanera.
8. IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI A BASE D'ASTA:
Euro 997.078,88 (Euro novecentonovantasettemilasettantotto e
ottantotto centesimi), I.V.A. esclusa di cui Euro 49.645,95 (Euro
quarantanovemilaseicentoquarantacinque e centesimi novantacinque) per
oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d'asta.
9. RIBASSO OFFERTO DALL'IMPRESA AGGIUDICATARIA: 23,479%.
10. IMPORTO DEL CONTRATTO: Euro 774.631,10 (euro
settecentosettantaquattromilaseicentotrentuno e dieci centesimi)
esclusa I.V.A. di cui
Euro 49.645,95 (Euro quarantanovemilaseicentoquarantacinque e
centesimi novantacinque)
per oneri di sicurezza.
11. VALORE DEL CONTRATTO CHE PUÒ ESSERE SUBAPPALTATO: nei limiti
consentiti dalla vigente disciplina in materia di subappalti di
lavori pubblici.
12. ALTRE INFORMAZIONI:
12.a TEMPI DI ESECUZIONE: 261 (duecentosessantuno) giorni naturali
e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna.
12.b ORGANISMO RESPONSABILE DELLE PROCEDURE DI RICORSO: Tribunale
Amministrativo Regionale del Piemonte con sede in Torino - Corso
Stati Uniti 45 tel 011/557.64.11 e
fax 011/53 92 65 (termini ordinari di impugnazione: 30 giorni).
Torino, 26 marzo 2012
L'amministratore delegato
ing. Gianni Luciani
T12BGA5998 |
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Serie Generale | 2011 | SUPPLEMENTI ORDINARI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 246 del 21-10-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-21&atto.codiceRedazionale=11A13582&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Riluzolo ESP Pharma» (11A13582) (GU Serie Generale n.246 del 21-10-2011 - Suppl. Ordinario n. 223) | Estratto determinazione n. 2628/2011
Parte di provvedimento in formato grafico |
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Parte Seconda | 2014 | Altri annunzi | Espropri | Parte Seconda n. 6 del 14-1-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-01-14&atto.codiceRedazionale=T14ADC270 | FERROVIENORD S.P.A. Ufficio per le espropriazioni | Sede legale: P.le Cadorna 14 - 20123 Milano P.IVA 06757900151 | (GU Parte Seconda n.6 del 14-1-2014) | Deposito indennità di espropriazione definitiva
(Art. 21 comma 12 e 27 comma 2 del D.P.R. n. 327/2001)
Il responsabile dell'ufficio per le espropriazioni
Prot. n. 127 del 07.01.2014
omissis
dispone, ai sensi dell'art. 21 comma 12 e 27 comma 2 del D.P.R. n.
327/2001, il deposito presso la Ragioneria Territoriale dello Stato
di Milano - Servizio Cassa Depositi e Prestiti, dell'indennità
definitiva di espropriazione sottoindicata, determinata ai sensi
dell'art. 21 del D.P.R. 327/2001, a seguito della mancata
accettazione della stessa da parte della seguente ditta esproprianda,
ricadente nel comune di Robecchetto con Induno:
N.P. 30: Cattaneo Fulvio, nato a Inveruno il 19.02.1961, fg. 4
mappali 85, 86, 87 e 336, indennità definitiva di espropriazione
Euro. 138.003,02, di cui Euro. 88.068,42, è un acconto pari all'80%
di quanto dovuto per la parte del valore patrimoniale.
Il citato provvedimento diverrà esecutivo decorsi trenta giorni
dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, se non saranno
proposte opposizioni da terzi per l'ammontare dell'indennità o per
le garanzie.
Il responsabile dell'ufficio per le espropriazioni
ing. Roberto Ceresoli
T14ADC270 |
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Concorsi | 2000 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | REGIONE LAZIO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 61 del 4-8-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-08-04&atto.codiceRedazionale=000E7087 | REGIONE LAZIO | CONCORSO (scad. 3 settembre 2000) | Avviso pubblico per il conferimento di tre incarichi di direzione di struttura complessa riservato ai dirigenti psicologi, di cui due nella disciplina di psicologia per le strutture del D.M.I. e uno nella disciplina di psicologia per le strutture del D.S.M., presso l'azienda sanitaria locale "Roma A". (GU n.61 del 04-08-2000) | In esecuzione della delibera n. 808/CS del 22 giugno 2000, si
avvisa che, ai sensi del decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre
1992, art. 15, del decreto del Presidente della Repubblica n. 484,
del 10 dicembre 1997 e del decreto legislativo n. 229, del 19 giugno
1999, sono indette le seguenti tre selezioni, riservate ai dirigenti
psicologi, per l'affidamento di un incaricato di direzione, di durata
(da cinque o sette anni), per le strutture complesse sotto indicate
del dipartimento materno infantile e del dipartimento di salute
mentale, alle quali chiunque, in possesso dei requisiti previsti, ha
facoltà di partecipare:
selezione n. 1: per il conferimento di un incarico di direzione
di struttura complessa U.O. psicologia della T.S.M.R.E.E. del
dipartimento materno infantile (disciplina psicologia);
selezione n. 2: per il conferimento di un incarico di direzione
di struttura complessa U.O. procreazione cosciente e responsabile del
dipartimento - Maternità infantile (disciplina psicologia);
selezione n. 3: per il conferimento di un incarico di direzione
di struttura complessa U.O. psicologia per il dipartimento di salute
mentale (disciplina psicologia).
Requisiti generali di ammissione.
Possono presentare la domanda per la partecipazione a ciascuna
delle predette selezioni coloro che, dirigenti psicologi, sono in
possesso dei seguenti requisiti:
a) iscrizione all'albo profesionale;
b) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella
disciplina o disciplina equipollente, e specializzazione nella
disciplina o in una disciplina equipollente, ovvero anzianità di
servizio di dieci anni nella disciplina; l'anzianità, di ruolo e non
di ruolo, deve essere maturata presso amministrazioni pubbliche e
istituti di ricovero e cure a carattere scientifico, istituti o
cliniche universitarie ed altri enti di cui all'art. 10 del decreto
del Presidente della Repubblica n. 484, \ \ del 10 dicembre 1997, e
sarà valutata secondo i criteri fissati dagli articoli 10, 11, 12,
13 dello stesso decreto;
c) attestato di formazione manageriale con validità
settennale; si prescinde dal possesso del predetto requisito fino
all' espletamento del primo corso di formazione manageriale, di cui
all'art. 7 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n.
484/1997; a pena di decadenza dall'incarico è fatto obbligo per
colui che risulterà vincitore della selezione di acquisire
l'attestato stesso nel primo corso utile: limitatamente ad un
quinquennio dalla data di entrata in vigore del decreto del
Presidente della Repubblica n. 484/1997, coloro che sono in possesso
dell'idoneità conseguita in base al pregresso ordinamento possono
accedere agli incarichi di struttura complessa (ex secondo livello
dirigenziale) nella corrispondente disciplina anche in mancanza
dell'attestato manageriale, fermo restando l'obbligo, in caso di
assunzione dell'incarico, di acquisire l'attestato nel primo corso
utile;
d) idoneità fisica all'impiego nella posizione funzionale
prevista dal presente avviso;
e) eta': si applicano le disposizioni di cui alla legge n. 127
del 15 maggio 1997.
Non possono accedere all'incarico coloro che siano stati esclusi
dall'elettorato attivo nonchè coloro che nell'ambito di una pubblica
amministrazione siano stati destituiti o dispensati dall'impiego per
aver conseguito l'impiego stesso mediante produzione di documenti
falsi o viziati da invalidità insabile. Tutti i requisiti di cui
sopra, fatta eccezione per quello di cui al punto d), devono essere
posseduti alla data di scadenza dell'avviso di selezione.
Ai sensi del comma 3 dell'art. 15, del più volte citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 484/1997, fino all'emanazione dei
provvedimenti di cui all'art. 6, comma 1, per l'incarico "di secondo
livello dirigenziale", (ora responsabile di stuttura complessa) si
prescinde dal requisito della specifica attività professionale di
cui all'art. 8 del predetto decreto del Presidente della Repubblica
n. 484/1997.
Presentazione delle domande.
Le domande di ammissione, distinte per ciascuna selezione,
redatte in carta semplice secondo lo schema allegato, possono essere
presentate direttamente o possono essere inviate per posta in busta
chiusa recanti sul frontespizio l'indicazione della selezione cui si
intende partecipare indirizzata all'amministrazione dell'azienda
U.S.L. - RM/A, via Ariosto n 3/9 - 00185 Roma, entro il trentesimo
giorno successivo a quello di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica. Non saranno prese in considerazione le domande che
pur spedite nei termini a mezzo servizio pubblico postale con
raccomandata a.r., non siano pervenute entro trenta giorni dalla data
di scadenza del termine fissato dal presente bando. L'eventuale
riserva d'invio successivo di documenti o titoli è priva di effetti
e i documenti o i titoli inviati successivamente alla scadenza del
termine per la presentazione delle domande, non saranno presi in
considerazione.
Nelle domande gli aspiranti devono indicare sotto la propria
responsabilita':
1) la data, il luogo di nascita e la residenza;
2) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
3) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti ovvero i
motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
4) le eventuali condanne penali riportate;
5) il possesso dei requisiti di cui ai punti a), b), c) ed e)
dei requisiti specifici di ammissione, con l'indicazione analitica
dei titoli posseduti, dell'amministrazione rilasciante e del luogo e
della data di conseguimento degli stessi; la mancata indicazione dei
suddetti dati secondo quanto richiesto comporterà la esclusione dal
concorso, ove non fossero allegati i documenti attestanti il possesso
dei requisiti stessi;
6) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
7) i servizi prestati come impiegati presso pubbliche
amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti
rapporti di pubblico impiego;
8) il domicilio presso il quale deve essere inviata al
candidato ogni eventuale comunicazione, comprensivo di C.A.P. e del
numero telefonico (escluso il cellulare); l'aspirante ha l'obbligo di
comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all'azienda, la
quale non si assume alcuna responsabilità nel caso di
irreperibilità presso l'indirizzo comunicato.
Ai sensi del decreto legislativo n. 229 del 19 giugno 1999,
(art. 15-quater, comma 1 e art. 15-quinques, comma 5) il rapporto di
lavoro che verrà costituito a seguito degli incarichi conseguenti
alle predette selezioni dovrà considerarsi esclusivo.
Alla domanda di partecipazione i concorrenti devono allegare un
curriculum formativo e professionale, datato e firmato nonchè
possono allegare tutte le certificazioni relative ai titoli che
ritengono opportuno presentare agli effetti della selezione al
riguardo si precisa che è ammessa la presentazione di dichiarazioni
sostitutive di certificazioni per tutti gli stati, i fatti e le
qualità previsti dall'art. 2 della legge n. 15 del 4 gennaio 1968 e
dall'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 403 del
20 ottobre 1998 (titoli di studio o qualifica professionale
posseduta, titoli di specializzazione, di abilitazione di formazione,
di aggiornamento e di qualificazione tecnica ecc.) contenenti gli
stessi elementi dei titoli originali, mentre per tutti gli altri
stati fatti e qualità personale ai sensi dell'art. 4 della legge
n. 15/1968, come integrato dall'art. 2 del decreto del Presidente
delal Repubbica n. 403/1998, è consentita la presentazione di
dichiarazioni sostitutive di di atto di notorietà, la cui
sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione della firma se la
certificazione stessa è presentata unicamente a fotocopia del
documento di riconoscimento del candidato. Tali dichiarazioni devono
contenere la formula della consapevolezza delle conseguenze penali e
civili in caso di false dichiarazioni. L'amministrazione a norma di
legge potrà procedere a verifica campione della veridicità delle
dichiarazioni rese. Nel caso di presentazione dei titoli gli stessi
devono essere prodotti in originale o in copia autenticata ai sensi
di legge ovvero in fotocopia autenticata contenente la dichiarazione
riportata in calce al fac-simile della domanda alla fine del bando;
in tale ultimo caso deve essere allegata alla domanda la fotocopia
del documento di riconoscimento del candidato. Le pubblicazioni
devono essere edite a stampa. Nella certificazione relativa ai
servizi devono essere indicate sia le posizioni funzionali o le
qualifiche attribuite, sia le date iniziali e terminali dei relativi
periodi di attività. sia l'Amministrazione datore di lavoro sia
infine se ricorrano le condizioni di cui all'ultimo comma dell'art.
46 del decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1979,n.
761; in caso positivo l'attestazione deve precisare la misura della
riduzione del punteggio.
Alla domanda deve essere unito, in triplice copia ed in carta
semplice, un elenco datato e firmato dei documenti e dei titoli
presentati, i quali devono essere obbligatoriamente numerati secondo
la numerazione riportata nell'elenco stesso nel caso in cui i titoli
e i documenti siano già in possesso dell'amministrazione, questi
devono essere analiticamente riportati in detto elenco con
l'indicazione precisa della sede e dell'ufficio che li detengono, con
precisi riferimenti con l'avvertenza che in difetto non verranno
acquisiti ed inseriti nella domanda a cura della commissione.
Commissione per la selezione.
La commissione, nominata per ciascuna seIezione dal commissario
straordinario ai sensi dell'art. 15-ter del decreto legislativo
n. 229 del 19 giugno 1999, accerta conformemente a quanto previsto
dall'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997,
l'idoneità dei candidati, previa determinazione dei criteri di
valutazione sia sulla base del colloquio, tendente ad accertare le
capacità professionali dei candidati stessi nella specifica
disciplina, con riferimento anche alle esperienze professionali
documentate nonchè le capacità gestionali organizzative e di
direzione dei medesimi con riferimento all'incarico da svolgere, sia
sulla base della valutazione del curriculum professionale per quanto
attiene le attività professionali, di studio,
direzionali-organizzative previste dal comma 3, dell'art. 8 del
decreto del Presidente della Repubblica, n. 484 del 10 dicembre 1997,
sia sulla base della produzione scientifica strettamente pertinente
alla disciplina, pubblica su riviste italiane o straniere,
caratterizzata da criteri di filtro nell'accettazione dei lavori e
tenuto conto del suo impatto sulla comunità scientifica.
I contenuti del curriculum, esclusi quelli relativi alla
tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal
candidato di cui al punto c) del comma 3, dell'art. 8 del predetto
decreto del Presidente della Repubblica, n. 484 del 10 dicembre 1997,
possono essere autocertificati dal candidato ai sensi della legge 4
gennaio 1968, n. 15 e successive modificazioni.
La valutazione dei corsi di aggiornamento tecnico-professionale
sarà effettuata in conformità all'art. 9 del predetto decreto del
Presidente della Repubblica n. 484/1997, se ed in quanto applicabile.
Adempimenti del candidato utilmente collocato nell'elenco degli
idonei e nominato vincitore.
Il vincitore della selezione, prima della stipula del relativo
contratto individuale di lavoro, sarà invitato a far pervenire
all'azienda, C.D.R. .Risorse-Umane, via Ariosto 3/9, 00185 Roma entro
il termine perentorio di tenta giorni dalla comunicazione, a pena di
decadenza dal diritto alla stipula del contratto individuale di
lavoro, la documentazione sottoelencata e, ove occorra, debitamente
legalizzata nelle forme di legge:
1) certificato di cittadinanza italiana;
2) estratto dell'atto di nascita;
3) certificato di godimento dei diritti politici;
4) certificato del casellario giudiziale;
5) certificato di residenza;
6) stato di famiglia;
7) stato di servizio militare o certificato di riforma;
8) titoli e documenti attestanti il possesso dei requisiti
previsti per l'ammissione.
I certificati di cui ai punti 1, 3, 4, 5 e 6 nonchè il
certificato attestante l'iscrizione all'albo dell'Ordine dei medici
dovranno avere data non anteriore a sei mesi da quella della
presentazione. Dopo l'accertamento della idoneità fisica all'impiego
per la posizione funzionale a concorso e dei requisiti da parte dei
competenti uffici il commissario straordinario procederà alla nomina
del vincitore attribuendo l'incarico di durata (da cinque a sette
anni), con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo o di durata più
breve, con i criteri e le modalità di cui all'art. 15 e
all'art. 15-nonies del decreto legislativo n. 229/1999.
Trattamento economico e normativo; condizioni particolari del
rapporto di lavoro poste all'attenzione dei concorrenti.
La nomina da diritto ad uno spcifico trattamento economico,
regolato da contratto di diritto privato. Il rapporto di lavoro, di
durata da cinque a sette anni rinnovabile, deve essere esclusivo ed
è pertanto incompatibile con qualsiasi altro rapporto di lavoro o
attività saltuaria salvo quelle previste dal comma 2,
dell'art. 15-quinquies, del decreto legislativo n 229/1999. Il
rinnovo del contratto per lo stesso periodo o per un periodo più
breve è disposto con provvedimento motivato dal commissario
straordinario previa verifica dell'espletamento dell'incarico con
riferimento agli obiettivi affidati e alle risorse attribuite.
Gli incarichi di cui sopra possono essere revocati nei casi, alle
condizioni e secondo le modalità previste dall'art. 15-ter, comma 3
del decreto legislativo n. 229/1999.
L'amministrazione si riserva la facoltà di prorogare o riaprire
i termini per la presentazione delle domande, revocare, sospendere o
modificare il presente bando, dandone tempestiva notizia agli
interessati, ancbe mediante pubblicazione di apposito avviso nella
Gazzetta Ufficiale, senza che gli stessi, possano per questo vantare
diritti nei confronti dell'azienda.
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento alle
vigenti disposizioni di legge. Per eventuali chiarimenti gli
interessati potranno rivolgersi alla U. Org. Concorsi P.O. Stato
giuridico e reclutamento dell'azienda U.S.L. RM/A - Tel. 77307375.
Fac-simile di domanda
(da compilarsi su carta semplice)
Al commissario straordinario
dell'azienda USL RM/A - Via Ariosto 3/9
- 00185 Roma
...l... sottoscritt. . . . . . . . . . ( le donne coniugate
devono indicare il cognome da nubile, quindi il nome seguito dal
cognome del marito) . . . . . .. . . .. . . chiede di essere
ammess... a partecipare all'avviso pubblico, per titoli e colloquio,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. . . . .. del . . . .. . . per
il conferimento di un incarico di direzione della struttura complessa
U. Op. di . . . . . . . del dipartimento . . . . .. .. . .. . . A tal
fine dichiara, sotto la propria responsabilita':
1) di essere nat... a . .. . . .. il . . .. . . .. ;
2) di essere residente in . . . .. . . .. via/piazza .. . .. .
. .. . ;
3) di essere cittadin.... italian.....;
4) di essere iscritt.... nelle liste elettorali del comune di .
. . . . . .. (oppure di non essere iscritti.... per il seguente
motivo . .. . . . . . );
5) di non aver riprotato condanne penali (oppure di aver
riportato le seguenti condanne penali . . . . . . . . . );
6) di essere in possesso dell'idoneità fisica all'impiego;
7) di essere in possesso della laurea in . . . . . . . . .
conseguita in data . . . . . . . . . presso l'Università . . . . ..
.;
8) di essere iscritto all'albo/ordine professionale dei . . . .
. . ;
9) di essere in possesso della specializzazione in . . . . . .
. . . . conseguita in data . . . . . . . . presso l'Università di .
.. .. .. .; all'esercizio professionale/titoli di . . .. . . . .
conseguito il . . .. . . . . . presso . . . .. .. . .;
10) di essere in possesso dell'anzianità di servizio di . .. .
. . . anni nella posizione o, di cui dal . . . . . al . . . . ..
nella disciplina di . . . . . . e di essere in servizio di ruolo alle
dipendenze di . .. .. . ..;
11) di trovarsi per quanto riguarda gli obblighi di leva e del
servizio militare nella seguente posizione . .. . . . . ;
12) di avere prestato servizio presso le seguenti pubbliche
amministrazioni . . . . . . . , (indicando le eventuali cause di
cessazione del rapporto di lavoro);
13) di leggere domicilio agli effetti di concorso in . .. . .
via . . . . . . . n. .......... (c.a.p.).................. telefono
n. ................., riservandosi di comunicare tempestivamente ogni
eventuale variazione dello stesso all'azienda USL, U. Otg. Concorsi
P.O. Stato giuridico e reclutamento.
Allega alla presente . . .. . .. . .
Data .................
Firma (non autenticata)
...........................
N.B.: In caso di presentazione di copie di documenti non autenticati
la dichiarazione di autenticità deve essere fatta sulla fotocopia di
ciascun documento utilizzando la seguente dicitura: Il sottoscritto .
. . . . . .. . . .. . . nato a . . .. . . .. . il
..................... dichiara sotto la propria personale
responsabilità, consapevole delle conseguente di natura civile e
penale cui può incorrere in caso di dichiarazioni false o mendaci,
che la presente fotocopia è conforme all'originale in suo possesso.
Data . . .. . .. . . .
Fima . . .. . .. . . |
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Serie Generale | 2022 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 143 del 21-6-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-06-21&atto.codiceRedazionale=22A03613&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Autorizzazione all'importazione parallela del medicinale per uso umano «Medrol». (22A03613) (GU Serie Generale n.143 del 21-06-2022) | Estratto determina IP n. 401 del 30 maggio 2022
Descrizione del medicinale da importare e attribuzione del numero
di identificazione: è autorizzata l'importazione parallela del
medicinale MEDROL compresse somministrate per via orale 50 compresse
dalla Grecia con numero di autorizzazione 44418/09 / 03-02-2010 e
28289/19/29-11-2021, intestato alla società Pfizer Hellas AE 243
Mesogeion, 154 1, N. Psychiko, Atene, Grecia e prodotto da Pfizer
Italia S.r.l. Localita Marino De Tronto, 63100, Ascoli Piceno, Italy,
con le specificazioni di seguito indicate a condizione che siano
valide ed efficaci al momento dell'entrata in vigore della presente
determina.
Importatore: SM Pharma S.r.l. con sede legale in via Santa Maria
Segreta n. 6 - 20123 Milano.
Confezione: MEDROL «4 mg compresse» 30 compresse - codice A.I.C.:
049900018 (in base 10) 1HLUHL(in base 32).
Forma farmaceutica: compressa.
Composizione: una compressa contiene:
principio attivo: metilprednisolone mg 4;
eccipienti: lattosio monoidrato, saccarosio (vedere paragrafo 2
«Medrol contiene lattosio e saccarosio»), amido di mais, calcio
stearato.
Officine di confezionamento secondario:
Pharma Partners S.r.l. - via E. Strobino n. 55/57 - 59100 Prato
(PO);
De Salute S.r.l. - via Biasini n. 26 - 26015 Soresina (CR);
S.C.F. S.r.l. - via F. Barbarossa n. 7 - 26824 Cavenago d'Adda
(LO).
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Confezione: MEDROL «4 mg compresse» 30 compresse - codice A.I.C.:
049900018.
Classe di rimborsabilita': C.
Classificazione ai fini della fornitura
Confezione: MEDROL «4 mg compresse» 30 compresse - codice A.I.C.:
049900018.
RR - medicinale soggetto a prescrizione medica.
Stampati
Le confezioni del medicinale importato devono essere poste in
commercio con etichette e foglio illustrativo conformi al testo in
italiano allegato e con le sole modifiche di cui alla presente
determina. Il foglio illustrativo dovrà riportare il produttore
responsabile del rilascio relativo allo specifico lotto importato,
come indicato nel foglio illustrativo originale. L'imballaggio
esterno deve indicare in modo inequivocabile l'officina presso la
quale il titolare AIP effettua il confezionamento secondario. Sono
fatti salvi i diritti di proprietà industriale e commerciale del
titolare del marchio e del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio, inclusi eventuali marchi grafici
presenti negli stampati, come simboli o emblemi, l'utilizzo improprio
del marchio, in tutte le forme previste dalla legge, rimane esclusiva
responsabilità dell'importatore parallelo.
Farmacovigilanza e gestione delle segnalazioni
di sospette reazioni avverse
Il titolare dell'AIP è tenuto a comunicare al titolare
dell'A.I.C. nel Paese dell'Unione europea/Spazio economico europeo da
cui il medicinale viene importato, l'avvenuto rilascio dell'AIP e le
eventuali segnalazioni di sospetta reazione avversa di cui è venuto
a conoscenza, così da consentire allo stesso di assolvere gli
obblighi di farmacovigilanza.
Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo
alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana. |
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Serie Generale | 1993 | CIRCOLARI | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI | Serie Generale n. 57 del 10-3-1993 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-03-10&atto.codiceRedazionale=093A1535&elenco30giorni=false | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI | CIRCOLARE 5 marzo 1993, n. 7 | Indirizzi applicativi riguardanti le disposizioni in materia di assunzioni nelle amministrazioni pubbliche nel corso del 1993. Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. (GU Serie Generale n.57 del 10-03-1993) | A tutti i Ministeri:
Gabinetto
Direzione generale del personale
Alle aziende ed amministrazioni
autonome dello Stato - Direzione
generale
Ai presidenti degli enti pubblici
non economici (per il tramite dei
Ministeri vigilanti)
Ai commissari di Governo presso le
regioni e le province autonome
Ai presidenti delle giunte
regionali e delle province autonome
(per il tramite dei commissari di
Governo)
Agli enti locali (per il tramite
del Ministero dell'interno)
Ai presidenti delle camere di
commercio, industria, artigianato
ed agricoltura (per il tramite
Unioncamere)
Al Consiglio di Stato -
Segretariato generale
Alla Corte dei conti - Segretariato
generale
All'Avvocatura generale dello Stato
- Segretariato generale
Al Consiglio nazionale
dell'economia e del lavoro -
Segretariato generale
All'Istituto superiore di sanità - Servizi amministrativi e del
personale
All'I.S.T.A.T. - Direzione generale All'A.N.C.I. - Direzione generale
All'U.P.I. - Direzione generale
e, per conoscenza:
Alla Presidenza della Repubblica -
Segretariato generale
Alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri:
Segretariato generale
Dipartimento affari giuridici e
legislativi
Ufficio del coordinamento
amministrativo
Ai fini di una uniforme applicazione della normativa che regola le
assunzioni nelle amministrazioni pubbliche nel corso del 1993,
nell'ambito dei poteri i indirizzo e di coordinamento conferiti al
Dipartimento della funzione pubblica dalla legge, sentito il
Ministero del tesoro, si ritiene opportuno fornire le indicazioni che
seguono.
1. - Premessa.
Le fonti normative concernenti le assunzioni e la indizione dei
concorsi negli uffici pubblici a cui occorre far riferimento sono:
legge 29 dicembre 1988, n. 554, come modificata dal decreto-legge 2
marzo 1989, n. 66, convertito in legge 24 aprile 1989, n. 144; legge
28 febbraio 1990, n. 37; legge 29 dicembre 1990, n. 407; legge 30
dicembre 1991, n. 412; decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384,
convertito in legge 14 novembre 1992, n. 438, nonchè decreto
legislativo del 3 febbraio 1993, n. 29.
In particolare l'art. 31, comma 6, di quest'ultimo decreto, con il
rinvio al comma 8 dell'art. 7 del decreto-legge 19 settembre 1992, n.
384, ha inteso confermare per l'anno 1993 la previgente disciplina
con alcune modifiche e taluni raccordi con la più organica
disciplina in materia di riordino degli uffici pubblici contenuta nel
decreto legislativo attuativo della legge 23 ottobre 1992, n. 421.
Infatti, il richiamato comma 8, art. 7, del decreto-legge n.
384/1992 dispone che le assunzioni di personale nelle amministrazioni
pubbliche debbano essere effettuate secondo le modalità e nei limiti
stabiliti all'art. 5, commi 1, 3 e 4, della legge n. 412/1991;
modalità e limiti precisati e commentati con la circolare di questo
dipartimento del 31 gennaio 1992, n. 84981/7.83, a cui si rimanda per
quanto non richiamato ed indicato nella presente.
In merito alle modifiche apportate dal decreto legislativo in
questione, si segnala la possibilità per le amministrazioni statali
di assumere, previa autorizzazione, senza i limiti stabiliti dalla
legge 30 dicembre 1991, n. 412, che, per l'anno 1992, contenevano le
assunzioni entro il 30 per cento delle cessazioni avvenute dal 30
aprile 1991 al 30 aprile 1992.
Si richiamano pure le disposizioni secondo cui le assunzioni a
tempo indeterminato mediante gli uffici circoscrizionali dell'impiego
avvengano attingendo alle graduatorie di cassintegrati nella misura
del cinquanta per cento e per le sedi regionali del centro-nord.
Mentre per il 1992, tale riserva era estesa a tutto il territorio
nazionale.
Per il 1993, infine, l'indizione dei concorsi nelle amministrazioni
pubbliche diverse dai Ministeri è subordinata alla rideterminazione
delle piante e dotazioni organiche, così come stabilito dal decreto-
legge n. 384/1992, art. 7, comma 8. Le amministrazioni ministeriali
possono essere autorizzate nei previsti limiti del 50 per cento delle
vacanze di organico per particolari motivate ed effettive esigenze.
Per quanto riguarda i raccordi con la disciplina di riordino degli
uffici e della individuazione delle nuove dotazioni organiche va
tenuto presente che il 1993 è da considerarsi anno ponte entro cui
dovrà darsi attuazione all'intera riforma disegnata nel decreto
legislativo, prioritariamente, per quanto qui interessa, a quella
parte relativa alla individuazione degli uffici dirigenziali ed alle
determinazioni delle piante organiche. È previsto, infatti, che
l'impiego delle risorse umane dovrà avvenire favorendone la più
idonea integrazione con le risorse strumentali, razionalizzando le
funzioni di ciascuna unità operativa in modo da semplificare le pro-
cedure ed i percorsi formativi di atti e servizi prodotti, evitando
le sovrapposizioni di competenze, le duplicazioni e le ripetizioni e
procedendo a tutti i possibili accorpamenti, con riduzione, quindi,
degli uffici dirigenziali e più razionale impiego delle risorse
umane. Riduzione che la legge fissa in una misura non inferiore al
dieci per cento delle attuali dotazioni.
A questo specifico aspetto che sarà oggetto di apposita direttiva
per individuare i criteri per le analisi delle funzioni e dei carichi
di lavoro nelle diverse realtà pubbliche occorre, pertanto, fare
riferimento anche nel disciplinare i flussi dei nuovi reclutamenti e
trasferimenti che avranno luogo nel corso del 1993.
È, perciò, necessario corredare tutte le richieste di deroga con
una serie di informazioni sulla consistenza e sulla distribuzione del
personale già in servizio con riguardo alla qualifica dallo stesso
rivestita, operazione preliminare anche per la determinazione della
già citata ridefinizione delle piante e dotazioni organiche
2. - Assunzioni senza necessità di deroga.
a) Le amministrazioni statali anche ad ordinamento autonomo, gli
enti pubblici non economici, le unità sanitarie locali,
limitatamente al personale non sanitario, e le aziende pubbliche in
gestione commissariale governativa nonchè quelle regionalizzate,
provincializzate e municipalizzate esercenti pubblici trasporti
locali, possono, in presenza di effettive esigenze, assumere
personale nei limiti del 10 per cento dei posti che si sono resi
vacanti dal 1 gennaio 1992 e non coperti. Mentre le province, i
comuni, le comunità montane ed i consorzi possono procedere, in
presenza di effettive esigenze, ad assunzioni per un numero di posti
pari al 25 per cento di quelli resisi liberi nello stesso periodo,
ovvero al 100 per cento nei casi previsti dal comma 3 dell'art. 1
della legge n. 554/1988.
Le assunzioni, nei limiti sopra esposti, possono effettuarsi a
condizione che sia stata data attuazione alla mobilità così come
disciplinata dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5
agosto 1988, n. 325 e dall'art. 5 della legge n. 554/1988.
La mobilità si intende attuata quando siano stati pubblicati nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica i posti vacanti e disponibili
delle varie amministrazioni e purchè le medesime abbiano, secondo
quanto prescrive la disciplina della mobilità, ultimato tutte le
operazioni, compresi gli inquadramenti del personale trasferito.
Le assunzioni avvengono mediante nomina dei vincitori di concorsi
od attingendo a graduatorie di idonei valide secondo le disposizioni
vigenti nei singoli comparti. In presenza di più graduatorie, le
assunzioni avvengono utilizzando quelle di data anteriore.
Sono comunque consentite le assunzioni inerenti alle seguenti
fattispecie:
b) Il comma 3 dell'art. 1 della legge 29 dicembre 1990, n. 407,
prevede che le province, i comuni, le comunità montane e loro
consorzi possono procedere ad assunzioni per i servizi di assistenza
all'infanzia, agli anziani, ai cittadini portatori di handicap, entro
il limite delle piante organiche. Pertanto, in tale area di
attività, le amministrazioni interessate possono assumere anche
indipendentemente dalle cessazioni dal servizio e dall'aver attuato
la mobilità, purchè trattasi di professionalità impegnate nella
specifica area dell'assistenza sopra individuata. Unico limite alle
assunzioni è costituito dalle vacanze esistenti nelle relative
piante organiche alla data di entrata in vigore della legge n.
407/1990.
c) Le assunzioni di personale nelle province, comuni, comunità
montane e loro consorzi per periodi di tempo inferiori a sessanta
giorni, per una sola volta nell'anno e nei limiti della spesa media
annuale dell'ultimo triennio (legge n. 144/1989).
d) Le assunzioni a tempo determinato, pieno o parziale, previste
per i progetti-obiettivo di cui al comma 6 dell'art. 7 della legge n.
554/1988 ed ai successivi decreti del Presidente del Consiglio dei
Ministri riguardanti i comuni, le province, l'ISTAT, il CONI, le
camere di commercio, il CNEL.
Tali assunzioni hanno la durata del progetto e comunque non
superiore ad un anno, eccezionalmente prorogabili a due anni, ed
avvengono secondo la disciplina stabilita nel decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 1989, n. 127.
Si rammenta che la possibilità di costituire rapporti di lavoro a
tempo determinato è subordinata solo al limite delle disponibilità
di bilancio.
In merito alle assunzioni a tempo determinato per l'attuazione dei
richiamati progetti, si ricorda che la legge n. 460/1992 di
conversione del decreto-legge n. 393/1992 ha prorogato di dodici mesi
la scadenza del rapporto di lavoro inizialmente fissato in dodici o
ventiquattro mesi. Ciò vale sia per i rapporti vigenti alla data di
entrata in vigore della citata legge n. 460/1992, sia per quelli già
prorogati per sei mesi dai decreti-legge numeri 237 e 293 del 1992,
con decorrenza dalla data di proroga, sia, infine, per quei rapporti
scaduti e non rinnovati alla data di entrata in vigore della legge n.
460/1992, sempre che si tratti di rapporti relativi a personale di
progetti non ultimati alle scadenze originariamente fissate.
e) Le assunzioni relative a contratti a termine stipulati dagli
enti ed istituzioni di cui all'art. 9 della legge n. 168/1989 per lo
svolgimento di programmi di ricerca e per la gestione di
infrastrutture tecniche complesse ai sensi e per gli effetti
dell'art. 23 del decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio
1991, n. 171 e dell'art. 36 della legge n. 70/1975.
f) Le assunzioni previste nei decreti autorizzativi emessi nel
corso del 1992 da questa Presidenza, ai sensi dell'art. 2 della legge
n. 554/1988 e dalle regioni, ai sensi dell'art. 5 della medesima
legge e non ancora eseguiti, nonchè le assunzioni di personale
direttivo già vincitore dei corsi concorsi di reclutamento svolti
dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione possono essere
effettuate, tenendo presente, tra l'altro, che detti decreti per gli
enti locali non costituiscono autorizzazione di spesa.
g) Le assunzioni di personale sanitario delle UU.SS.LL. (medici,
infermieri, ecc.), così come previsto nel comma 1 dell'art. 1 della
legge n. 554/1988.
h) Sono altresì consentite le assunzioni obbligatorie relative
alle categorie di cui all'art. 1 della legge 2 aprile 1968, n. 482,
come integrato dall'art. 19 della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
riguardanti le qualifiche funzionali ed i profili professionali per
il cui accesso non è richiesto un titolo di studio superiore
all'assolvimento della scuola dell'obbligo.
Il numero complessivo di dette assunzioni non può superare quello
derivante dall'applicazione della percentuale ottenuta con
ponderazione rispetto alle numerosità delle ex categorie operaie,
ausiliarie ed esecutive, alle dotazioni complessive delle qualifiche
funzionali cui sono ascritti i vari profili professionali delle ex
carriere operaie, ausiliarie ed esecutive.
Le assunzioni si effettuano sulla base di selezioni, in analogia a
quanto previsto per le assunzioni ordinarie per i medesimi profili,
secondo le modalità indicate nel successivo punto 4, tra gli
iscritti nelle liste di collocamento degli uffici provinciali del
lavoro e della massima occupazione di cui all'art. 16 della legge 2
aprile 1968, n. 482, avviati numericamente secondo l'ordine di
graduatoria di ciascuna categoria riservataria predisposta dai
predetti uffici e in relazione alla professionalità richiesta.
Pertanto, risulta abrogato il comma 5 dell'art. 16 della legge 2
aprile 1968, n. 482, che prevedeva la facoltà per le amministrazioni
pubbliche di scegliere e di assumere direttamente i lavoratori
invalidi.
L'idoneità fisica del lavoratore da assumere consiste
nell'idoneità allo svolgimento delle mansioni previste per la
qualifica di assunzione.
Il divieto di cui al comma 1, dell'art. 3, della legge n. 554/1988
relativo alle assunzioni di personale tecnico ed amministrativo delle
università nonchè di quello ispettivo, direttivo, docente,
educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle scuole di ogni
ordine e grado, riguarda le graduatorie di vincitori approvate dal 31
dicembre 1992. Pertanto per effettuare assunzioni da tali graduatorie
occorre la prescritta autorizzazione della Presidenza del Consiglio
dei Ministri. Per i profili professionali cui si applica la legge n.
56/1987 e il decreto-legge n. 86/1989 convertito con modificazioni in
legge n. 160/1989, le assunzioni avvengono mediante il ricorso
all'ufficio di collocamento.
In ogni caso, le amministrazioni che facciano ricorso alle
assunzioni sopra indicate prima che abbiano definito le dotazioni
organiche in attuazione dell'art. 31 del decreto legislativo n.
29/1993, debbono tener nella dovuta considerazione il momento
ricognitivo delle situazioni del personale già in servizio.
A tal fine è stato predisposto l'allegato prospetto che,
debitamente compilato, ciascuna amministrazione dovrà far pervenire
al Dipartimento della funzione pubblica ed al Ministero del tesoro -
Ragioneria generale dello Stato, tramite le strutture periferiche di
cui al punto 3, unitamente alla comunicazione del numero e delle
professionalità di personale assunto nel corso dell'anno.
3. - Assunzioni previa autorizzazione.
Per il 1993, oltre alle assunzioni che le amministrazioni possono
effettuare direttamente nei casi sopra esposti, è prevista la
possibilità, in determinate circostanze di necessità, di assumere
previa autorizzazione da parte della Presidente del Consiglio dei
Ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
A tal fine sarà avanzata motivata e documentata richiesta al
Dipartimento della funzione pubblica - Servizio ottavo, avendo cura
di indicare gli estremi del concorso e delle delibere di approvazione
delle graduatorie e di specificare se si intendono assumere i
vincitori o gli idonei dei medesimi; a proposito, si ricorda che sono
valide le graduatorie di idonei approvate successivamente al 1
gennaio 1989. Gli enti locali, cui si applica la legge n. 142/1990,
danno atto alla disponibilità finanziaria e allegano alla richiesta
i pareri prescritti dalla medesima legge.
Come nel 1992, anche per il corrente anno potrà essere emesso un
solo provvedimento autorizzativo; di conseguenza le amministrazioni
nel proporre la richiesta terranno conto delle necessità prevedibili
nel corso dell'anno in un contesto di programmazione e di definizione
dell'assetto organico del personale.
A proposito, come già accennato in premessa si ricorda che nel
corso del 1993, si dovrà procedere alla definizione delle piante e
dotazioni organiche riferite a ciascuna realtà operativa, al fine di
conseguire una riduzione degli uffici dirigenziali, una migliore
diversa distribuzione del personale e la più efficace integrazione
fra le varie risorse impegnate nel funzionamento della pubblica
amministrazione.
Il che dovrà conseguirsi mediante una puntuale analisi delle
funzioni che fanno capo alle amministrazioni, ed al loro interno, ai
vari uffici e la individuazione dei carichi di lavoro da effettuarsi
sulla base:
dei bacini di utenza;
del rapporto popolazione dipendenti in servizio;
del grado di diffusione informatica attuale e di quello che si
prevede essere nel prossimo futuro.
Va da sè che ciascuna amministrazione dovrà procedere ad una
preventiva ricognizione della situazione esistente in materia di
organici, di presenze e di distribuzione del personale su tutto il
territorio.
In particolare, è necessario evidenziare la distribuzione del
personale in forza a ciascuna amministrazione nelle varie sedi
territoriali presso cui le stesse sono chiamate ad operare. Non solo
perchè la rideterminazione delle piante organiche dovrà avvenire
per ciascuna sede per far fronte alle necessità di personale
direttamente collegate alle funzioni ed ai servizi che effettivamente
vengono assicurati alla collettività, ma anche perchè l'art. 31 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 29/1993 che consente, per
il 1993, di assumere personale prima ancora di aver individuato le
nuove piante e dotazioni organiche di personale subordina a dette
evidenze la possibilità di effettuare nuove assunzioni.
In relazione a ciò, quindi, le amministrazioni dovranno allegare
alla domanda per nuove assunzioni un prospetto simile a quello
allegato alla presente, contenente tutte le notizie utili a valutare
le effettive esigenze poste a base della richiesta.
Per ciascuna sede di servizio, si dovranno fornire notizie relative
a pianta organica per qualifiche, per profili professionali, per tipo
di rapporto (personale di ruolo, fuori ruolo, personale
soprannumerario, in posizione di comando, da e verso altre
amministrazioni, personale a tempo determinato ed a tempo parziale)
oltre ad una esauriente narrativa in ordine ai servizi eventualmente
appaltati, per valutare le consistenze delle attuali dotazioni
organiche, ove non siano state rideterminate per effetto delle
dismissioni di alcune funzioni appaltate.
Tale prospetto va inoltrato anche al Ministero del tesoro -
Ragioneria generale dello Stato, tramite le ragionerie provinciali
per le province, i comuni e le comunità montane e i loro consorzi,
le ragionerie regionali per le università e le camere di commercio,
la ragioneria regionale del Lazio per gli enti pubblici non economici
e gli enti e le istituzioni di ricerca, le ragionerie centrali per i
Ministeri e le aziende autonome.
Con lo stesso prospetto dovranno essere corredate le domande per la
indizione dei concorsi eventualmente prodotte dalle amministrazioni
statali.
4. - Assunzioni da effettuare tramite l'ufficio di collocamento.
Per le assunzioni che debbono effettuarsi con ricorso alle liste
presenti negli uffici circoscrizionali del lavoro ai sensi dell'art.
16 della legge n. 56/1987 e successive modificazioni, si precisa che
le stesse avvengono sulla base di selezioni dei lavoratori iscritti
nelle liste di collocamento avviati numericamente secondo l'ordine di
iscrizione, a condizione che essi abbiano la professionalità
richiesta risultante dalle predette liste. Le selezioni debbono
consistere in prove pratiche attitudinali o in sperimentazioni
lavorative, tendenti ad accertare esclusivamente l'idoneità del
lavoratore a svolgere le mansioni proprie del profilo professionale
da attribuire e non comportano valutazione emulativa e quindi la
formazione di graduatorie di merito.
Poichè è stato constatato un certo grado di disomogeneità
nell'effettuare le prove selettive fra le diverse amministrazioni
nonchè una complessità e difficoltà delle medesime prove non
sempre commisurate ed aderenti alle disposizioni desumibili dalla
legge, al fine di adottare criteri di selezione il più possibile
omogenei in tutte le amministrazioni pubbliche, si raccomanda, per
ciò che attiene l'accertamento della professionalità, il rispetto
degli articoli 14 e 18 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, che
disciplinano le prove da sostenere al termine dei corsi di formazione
professionale tenuti dalle regioni. Le amministrazioni sono invitate,
quindi, ad effettuare le selezioni di cui all'art. 16 della legge 28
febbraio 1987, n. 56, con riferimento ai contenuti ed alle modalità
stabilite per le prove di idoneità relative al conseguimento degli
attestati di professionalità dalla regione nel cui ambito ricade
l'amministrazione che dovrà provvedere alla selezione.
Per ciò che attiene alle assunzioni dei cassintegrati, il comma 7
dell'art. 5 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, che estendeva a
tutto il territorio nazionale la riserva del 50% delle assunzioni a
tempo indeterminato da effettuarsi ai sensi dell'art. 16 della legge
28 febbraio 1987, n. 56, a favore dei lavoratori di aziende private
che fruissero dell'intervento di integrazione salariale straordinaria
per non meno di dodici mesi, non è stato riprodotto. In suo luogo,
il comma 8 dell'art. 7 della legge 14 novembre 1992, n. 438, ha
richiamato semplicemente l'art. 28 della legge 23 luglio 1991, n.
223. Pertanto, per il 1993, detta riserva opera solo per le
assunzioni presso sedi situate nel centro nord. Si dà attuazione a
ciò mediante richiesta di avvio a selezione del numero di unità
attingendo nelle apposite liste predisposte con le modalità di cui
al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio
1991 (Gazzetta Ufficiale n. 82 dell'8 aprile 1991). Qualora le
singole amministrazioni non provvedano, sarà cura dei competenti
uffici circoscrizionali e/o regionali dell'impiego di avviare a
selezione la prevista quota del 50% riservata ai cassintegrati.
Ove non sia possibile avviare a selezione lavoratori per mancanza
di iscritti in una delle due liste, si utilizza quella delle due che
sia in grado di corrispondere alle richieste ovvero facendo ricorso a
liste di circoscrizioni limitrofe, sempre nel rispetto della riserva
dei cassintegrati.
A tal fine nelle liste predisposte ai sensi del citato decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 1991 sono iscritti,
con le medesime modalità, i lavoratori che fruiscono dell'indennità
di mobilità di cui all'art. 7 della legge 23 luglio 1991, n. 223, da
almeno dodici mesi.
5. - Mobilità.
Il decreto legislativo n. 29/1993 innova i procedimenti di
trasferimento volontario e d'ufficio dei pubblici dipendenti.
Fermi restando le motivazioni e gli obiettivi che con tale istituto
si intendono perseguire, che come si ricorderà vertono
essenzialmente sul più razionale impiego delle risorse umane già
presenti nelle amministrazioni pubbliche, i momenti di effettiva
innovazione si possono così riassumere:
1) i trasferimenti per mobilità saranno disposti con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il nuovo iter attuativo, quindi, si articolera':
in una fase ricognitiva delle vacanze e degli esuberi, con il che
si ottiene anche il consenso delle amministrazioni riceventi e
cedenti;
nella pubblicità di tali situazioni;
nell'espressione di volontà degli interessati e quindi,
verificate le corrispondenze fra offerta e domanda, decretazione del
trasferimento mediante provvedimento del Presidente del Consiglio;
2) concreta possibilità di provvedere a trasferimenti d'ufficio
nei confronti di quei dipendenti, che sicuramente in posizione di
eccedenza, non ricerchino nella fase si attuazione della mobilità
volontaria una loro adeguata sistemazione in uno dei posti
disponibili pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Infatti, contrariamente alla precedente normativa, che prevedeva
l'accordo con le OO.SS., le graduatorie per l'attuazione dei
trasferimenti d'ufficio si effettuano sulla base di criteri già
stabiliti dalla legge e che, pertanto, sono d'immediata
applicazione;
3) inoltre, è stabilito che il personale non disposto ad
accettare il posto di lavoro indicato nel provvedimento di
trasferimento d'ufficio viene collocato in disponibilità, ai sensi
del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
4) sarà possibile, a domanda, il trasferimento di personale fra
le diverse amministrazioni pubbliche, anche nei casi di non
eccedenza, previo assenso delle amministrazioni interessate ed a
condizione che quella cedente dimostri di poter coprire il posto
lasciato libero dal dipendente trasferito;
5) è previsto che si dovrà dare sistemazione al personale di
ruolo collocato in posizione soprannumeraria.
In diverse amministrazioni, infatti, coesistono vacanze di organico
e posizioni soprannumerarie - come ad esempio quelle relative a
personale assunto ai sensi della legge n. 285/1977 - che dovranno
essere disciplinate in modo da coprire le vacanze di organico e
sottoporre l'eventuale eccedenza a procedura di mobilità;
6) al fine, poi, di assicurare all'istituto della mobilità la
più puntuale, generale ed efficace attuazione, il decreto
legislativo ha conferito particolari compiti ai comitati provinciali
e comitati metropolitani in materia di razionale distribuzione del
personale nei pubblici uffici. Infatti ad essi è demandato il
compito di formulare proposte di trasferimento in ambito provinciale
al Dipartimento della funzione pubblica, che adotterà i relativi
provvedimenti di trasferimento;
7) non si potranno effettuare assunzioni, nemmeno quelle relative
a categorie protette, ove non si dia attuazione, in via preliminare,
alla mobilità in tutte le sue fasi.
Tutta la tematica della mobilità, negli aspetti richiamati, dovrà
essere disciplinata con decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri adottato ai sensi dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988,
n. 400. In attesa dell'emanazione di tale decreto restano ferme le
disposizioni vigenti.
Quanto sopra evidenzia l'interesse del Parlamento e del Governo
verso l'istituto della mobilità, al quale viene così assegnato il
compito di acquisire personale alle amministrazioni prioritariamente
rispetto alle altre forme di reclutamento, con il duplice obiettivo
di distribuire il personale già in servizio in modo da eliminare le
eccedenze a vantaggio delle necessità di organico esistenti in
amministrazioni e sedi di servizio diverse, e contemporaneamente di
conseguire efficienza ed economia di gestione complessiva nella
pubblica amministrazione.
Pertanto, si invitano le amministrazioni a concludere con
tempestività le operazioni di mobilità già avviate e non ancora
concluse ed a darne atto in sede di richiesta di autorizzazione per
nuove assunzioni o per indire concorsi nelle amministrazioni
statali.
Si ricorda la disposizione contenuta nella circolare 31 gennaio
1992 del Dipartimento della funzione pubblica in ordine alla quale,
nel caso in cui siano esistenti ed utilizzabili graduatorie già
predisposte per la mobilità, le amministrazioni possono coprire i
posti vacanti, compresi quelli resisi ulteriormente disponibili dopo
la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ai sensi ed effetti di cui al
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 agosto 1988, n.
325, mediante l'utilizzo di dette graduatorie ed a condizione che i
dipendenti interessati non siano già stati trasferiti in esito a
diversa domanda di mobilità. In merito si comunica che, la copertura
amministrativa di tale operazione è stata disposta con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 gennaio 1992 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 28 gennaio 1992.
Infine, si ricorda che per coprire posti disponibili mediante
mobilità volontaria e per la mobilità prevista dai contratti dei
singoli comparti, non occorre alcuna autorizzazione. Per i dipendenti
trasferiti ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 325/1988 agli enti locali è previsto il corrispondente
trasferimento dei fondi relativi alle retribuzioni, regolato dai
decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 1989, n.
428 e 5 giugno 1992, n. 473.
L'attuazione di quanto previsto nei due citati provvedimenti è
demandata ai Ministeri dell'interno e del tesoro.
Appena possibile, tutte le amministrazioni pubbliche saranno
invitate con successiva circolare a comunicare al Dipartimento della
funzione pubblica le eccedenze di personale e le disponibilità nelle
piante organiche, per avviare un nuovo ciclo di mobilità.
6. - Varie.
Si ricorda, infine, che sia le assunzioni di personale che le
autorizzazioni ad indire concorsi avvengono con specifico riferimento
alle sedi territoriali in cui si evidenziano le vacanze e che il
personale assegnato in una sede non può essere altrove utilizzato,
nè per comandi, nè per distacco, nè trasferito in altre
amministrazioni se non dopo decorsi sette anni di permanenza nella
sede di servizio ove è stato effettuato il concorso.
Gli organi di controllo sono invitati a vigilare sulla corretta
applicazione delle sopra richiamate indicazioni.
p. Il Presidente: SACCONI
----> Vedere Tabella a Pag. 12 della G.U. <----
NOTE ESPLICATIVE
PER LA COMPILAZIONE DEL PROSPETTO
Colonna (1): in questa colonna vanno riportate le qualifiche
funzionali o le categorie avendo cura di riempire per ogni
qualifica, uno o più prospetti a seconda del numero dei profili
professionali appartenenti alla qualifica.
Colonna (2): in questa colonna va indicato il profilo
professionale. Gli enti locali avranno cura di specificare
l'eventuale professionalità.
Colonna (3): in questa colonna vanno riportate le consistenze
numeriche delle dotazioni organiche per ogni profilo professionale.
Colonna (4): in questa colonna va riportato il numero dei presenti
in servizio di ruolo per ogni profilo professionale.
Colonne (5) e (6): in queste colonne va riportato il numero di
eventuali presenti in servizio in ruolo soprannumerario (ad es. per
effetto della legge n. 285/77 o per disposizioni contrattuali). Il
dato della colonna (5) non comprende il numero dei dipendenti ex
legge n. 285/77, eventualmente già inquadrato nei ruoli ordinari,
che è compreso, evidentemente, nel dato della colonna (4).
Colonna (7): in questa colonna va riportato il numero dei presenti
in servizio di ruolo a tempo parziale, ricompreso nel dato della
colonna (4).
Colonna (8): in questa colonna va riportato il numero dei presenti
in servizio a tempo determinato, con esclusione del personale con
incarico di consulenze, di progettazione, ecc.
Colonne (9) e (10): in queste colonne va riportato il numero dei
dipendenti in comando presso altre amministrazioni o provenienti da
altre amministrazioni ed in servizio presso l'ente.
Colonne (11) e (12): in queste colonne va riportato il numero dei
dipendenti collocati in posizione di fuori ruolo presso altre
amministrazioni o provenienti da altre amministrazioni ed in
servizio presso l'ente.
----------
N. B. - I dipendenti comandati o posti in posizione di fuori ruolo
presso altre amministrazioni di cui alle colonne (9) e (11) sono
parte del personale già indicato nella colonna (4).
Le amministrazioni con uffici territoriali avranno cura di
riempire il prospetto per ogni sede periferica, tenendo conto che
l'aggregazione minima dev'essere fatta a livello provinciale. La
situazione rappresentata in prospetto è riferita alla data della
richiesta di autorizzazione.
TESTO DELLE PIÙ RECENTI NORME LEGISLATIVE
RICHIAMATE NELLA CIRCOLARE
Il testo dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1991, n. 421: "Delega
al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline
in materia di sanità, di pubblico impiego, di previdenza e di
finanza territoriale" è il seguente:
Art. 2 (Pubblico impiego). - 1. Il Governo della Repubblica è
delegato a emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in
vigore della presente legge uno o più decreti legislativi, diretti
al contenimento, alla razionalizzazione e al controllo della spesa
per il settore del pubblico impiego, al miglioramento
dell'efficienza e della produttività, nonchè alla sua
riorganizzazione; a tal fine è autorizzato a:
a) prevedere, con uno o più decreti, salvi i limiti collegati
al perseguimento degli interessi generali cui l'organizzazione a
l'azione delle pubbliche amministrazioni sono indirizzate, che i
rapporti di lavoro e di impiego dei dipendenti delle amministrazioni
dello Stato e degli altri enti di cui agli articoli 1, primo comma,
e 26, primo comma, della legge 29 marzo 1983, n. 93, siano
ricondotti sotto la disciplina del diritto civile e siano regolati
mediante contratti individuali e collettivi; prevedere una
disciplina transitoria idonea ad assicurare la graduale sostituzione
del regime attualmente in vigore nel settore pubblico con quello
stabilito in base al presente articolo; prevedere nuove forme di
partecipazione delle rappresentanze del personale ai fini
dell'organizzazione del lavoro nelle amministrazioni;
b) prevedere criteri di rappresentatività ai fini dei diritti
sindacali e della contrattazione compatibili con le norme
costituzionali; prevedere strumenti per la rappresentanza negoziale
della parte pubblica, autonoma ed obbligatoria, mediante un apposito
organismo tecnico, dotato di personalità giuridica, sottoposto alla
vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed operante in
conformità alle direttive impartite dal Presidente del Consiglio
dei Ministri; stabilire che l'ipotesi di contratto collettivo,
corredata dai necessari documenti indicativi degli oneri finanziari,
sia trasmessa dall'organismo tecnico, ai fini dell'autorizzazione
alla sottoscrizione, al Governo che dovrà pronunciarsi in senso
positivo o negativo entro un termine non superiore a quindici
giorni, decorso il quale l'autorizzazione si intende rilasciata;
prevedere che la legittimità e la compatibilità economica
dell'autorizzazione governativa siano sottoposte al controllo della
Corte dei conti, che dovrà pronunciarsi entro un termine certo,
decorso il quale il controllo si intende effettuato senza rilievi;
c) prevedere l'affidamento delle controversie di lavoro
riguardanti i pubblici dipendenti, cui si applica la disciplina di
cui al presente articolo, escluse le controversie riguardanti il
personale di cui alla lettera e) e le materie di cui ai numeri da 1)
a 7) della presente lettera, alla giurisdizione del giudice
ordinario secondo le disposizioni che regolano il processo del
lavoro, a partire dal terzo anno successivo alla emanazione del
decreto legislativo e comunque non prima del compimento della fase
transitoria di cui alla lettera a); la procedibilità del ricorso
giurisdizionale resta subordinata all'esperimento di un tentativo di
conciliazione, che, in caso di esito positivo, si definisce mediante
verbale costituente titolo esecutivo. Sono regolate con legge,
ovvero, sulla base della legge o nell'ambito dei principi dalla
stessa posti, con atti normativi o amministrativi, le seguenti
materie:
1) le responsabilità giuridiche attinenti ai singoli operatori
nell'espletamento di procedure amministrative;
2) gli organi, gli uffici, i modi di conferimento della
titolarità dei medesimi;
3) i principi fondamentali di organizzazione degli uffici;
4) i procedimenti di selezione per l'accesso al lavoro e di
avviamento al lavoro;
5) i ruoli e le dotazioni organiche nonchè la loro consistenza
complessiva. Le dotazioni complessive di ciascuna qualifica sono
def- inite previa informazione alle organizzazioni sindacali
interessate maggiormente rappresentative sul piano nazionale;
6) la garanzia della libertà di insegnamento e l'autonomia
professionale nello svolgimento dell'attività didattica,
scientifica e di ricerca;
7) la disciplina della responsabilità e delle incompatibilità
tra l'impiego pubblico ed altre attività e i casi di divieto di
cumulo di impieghi e incarichi pubblici;
d) prevedere che le pubbliche amministrazioni e gli enti
pubblici di cui alla lettera a) garantiscano ai propri dipendenti
parità di trattamenti contrattuali e comunque trattamenti non
inferiori a quelli prescritti dai contratti collettivi;
e) mantenere la normativa vigente, prevista dai rispettivi
ordinamenti, per quanto attiene ai magistrati ordinari e
amministrativi, agli avvocati e procuratori dello Stato, al
personale militare e delle forze di polizia, ai dirigenti generali
ed equiparati, al personale delle carriere diplomatica e
prefettizia;
f) prevedere la definizione di criteri di unicità di ruolo
dirigenziale, fatti salvi i distinti ruoli delle carriere
diplomatica e prefettizia e le relative modalità di accesso;
prevedere criteri generali per la nomina dei dirigenti di più
elevato livello, con la garanzia di specifiche obiettive capacità
professionali; prevedere una disciplina uniforme per i procedimenti
di accesso alle qualifiche dirigenziali di primo livello anche
mediante norme di riordino della Scuola superiore della pubblica
amministrazione, anche in relazione alla funzione di accesso, senza
oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, prevedendo
figure di vertice con distinte responsabilità
didattico-scientifiche e gestionaliorganizzative;
g) prevedere:
1) la separazione tra i compiti di direzione politica e quelli
di direzione amministrativa; l'affidamento ai dirigenti -
nell'ambito delle scelte di programma degli obiettivi e delle
direttive fissate dal titolare dell'organo - di autonomi poteri di
direzione, di vigilanza e di controllo, in particolare la gestione
di risorse finanziarie attraverso l'adozione di idonee tecniche di
bilancio, la gestione delle risorse umane e la gestione di risorse
strumentali; ciò al fine di assicurare economicità, speditezza e
rispondenza al pubblico interesse dell'attività degli uffici
dipendenti;
2) la verifica dei risultati mediante appositi nuclei di
valutazione composti da dirigenti generali e da esperti, ovvero
attraverso convenzioni con organismi pubblici o privati
particolarmente qualificati nel controllo di gestione;
3) la mobilità, anche temporanea, dei dirigenti, nonchè la
rimozione dalle funzioni e il collocamento a disposizione in caso di
mancato conseguimento degli obiettivi prestabiliti della gestione;
4) i tempi e i modi per l'individuazione, in ogni pubblica
amministrazione, degli organi e degli uffici dirigenziali in
relazione alla rilevanza e complessità delle funzioni e della
quantità delle risorse umane, finanziarie, strumentali assegnate;
tale individuazione dovrà comportare anche eventuali accorpamenti
degli uffici esistenti; dovranno essere previsti i criteri per
l'impiego e la graduale riduzione del numero dei dirigenti in
servizio che risultino in eccesso rispetto agli uffici individuati
ai sensi della presente norma;
5) una apposita, separata area di contrattazione per il
personale dirigenziale non compreso nella lettera c), cui
partecipano le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative
sul piano nazionale e le organizzazioni sindacali del personale
interessato maggiormente rappresentative sul piano nazionale,
assicurando un adeguato riconoscimento delle specifiche tipologie
professionali; la definizione delle qualifiche dirigenziali e delle
relative attribuzioni; l'istituzione di un'area di contrattazione
per la dirigenza medica, stabilendo che la relativa delegazione
sindacale sia composta da rappresentanti delle organizzazioni
sindacali del personale medico maggiormente rappresentative sul
piano nazionale;
h) prevedere procedure di contenimento e controllo della spesa
globale per i dipendenti pubblici, entro i limiti massimi globali,
per ciascun comparto e per ciascuna amministrazione o ente;
prevedere, nel bilancio dello Stato e nei bilanci delle altre
amministrazioni ed enti, l'evidenziazione della spesa complessiva
per il personale, a preventivo e a consuntivo; prevedere la
revisione dei controlli amministrativi dello Stato sulle regioni,
concentrandoli sugli atti fondamentali della gestione ed assicurando
l'audizione dei rappresentanti dell'ente controllato, adeguando
altresì la composizione degli organi di controllo anche al fine di
garantire l'uniformità dei criteri di esercizio del controllo
stesso;
i) prevedere che nei limiti di cui alla lettera h) la
contrattazione sia nazionale e decentrata;
l) definire procedure e sistemi di controllo sul conseguimento
degli obiettivi stabiliti per le azioni amministrative, nonchè sul
contenimento dei costi contrattuali entro i limiti predeterminati
dal Governo e dalla normativa di bilancio, prevedendo negli accordi
contrattuali dei pubblici dipendenti la possibilità di prorogare
l'efficacia temporale del contratto, ovvero di sospenderne
l'esecuzione parziale o totale in caso di accertata esorbitanza dai
limiti di spesa; a tali fini, prevedere che il Nucleo di valutazione
della spesa relativa al pubblico impiego istituito presso il
Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro dall'art. 10 della
legge 30 dicembre 1991, n. 412, operi, su richiesta del Presidente
del Consiglio dei Ministri o delle organizzazioni sindacali,
nell'ambito dell'attuale dotazione finanziaria dell'ente, con
compiti sostitutivi di quelli affidatigli dal citato art. 10 della
legge 30 dicembre 1991, n. 412, di controllo e certificazione dei
costi del lavoro pubblico sulla base delle rilevazioni effettuate
dalla Ragioneria generale dello Stato, dal Dipartimento della
funzione pubblica e dall'Istituto nazionale di statistica; per il
più efficace perseguimento di tali obiettivi, realizzare
l'integrazione funzionale del Dipartimento della funzione pubblica
con la Ragioneria generale dello Stato;
m) prevedere, nelle ipotesi in cui per effetto di decisioni
giurisdizionali l'entità globale della spesa per il pubblico
impiego ecceda i limiti prestabiliti dal Governo, che il Ministro
del bilancio e della programmazione economica ed il Ministro del
tesoro presentino, in merito, entro trenta giorni dalla
pubblicazione delle sentenze esecutive, una relazione al Parlamento
impegnando Governo e Parlamento a definire con procedura d'urgenza
una nuova disciplina legislativa idonea a ripristinare i limiti
della spesa globale;
n) prevedere che, con riferimento al settore pubblico, in deroga
all'art. 2103 del codice civile, l'esercizio temporaneo di mansioni
superiori non attribuisce il diritto all'assegnazione definitiva
delle stesse, che sia consentita la temporanea assegnazione con
provvedimento motivato del dirigente alle mansioni superiori per un
periodo non eccedente tre mesi o per sostituzione del lavoratore
assente con diritto alla conservazione del posto esclusivamente con
il riconoscimento del diritto al trattamento corrispondente
all'attività svolta e che comunque non costituisce assegnazione
alle mansioni superiori l'attribuzione di alcuni soltanto dei
compiti propri delle mansioni stesse, definendo altresì criteri,
procedure e modalità di detta assegnazione;
o) procedere alla abrogazione delle disposizioni che prevedono
automatismi che influenzano il trattamento economico fondamentale ed
accessorio, e di quelle che prevedono trattamenti economici
accessori, settoriali, comunque denominati, a favore di pubblici
dipendenti sostituendole contemporaneamente con corrispondenti
disposizioni di accordi contrattuali anche al fine di collegare
direttamente tali trattamenti alla produttività individuale e a
quella collettiva ancorchè non generalizzata ma correlata
all'apporto partecipativo, raggiunte nel periodo, per la
determinazione delle quali devono essere introdotti sistemi di
valutazione e misurazione, ovvero allo svolgimento effettivo di
attività particolarmente disagiate ovvero obiettivamente pericolose
per l'incolumità personale o dannose per la salute; prevedere che
siano comunque fatti salvi i trattamenti economici fondamentali ed
accessori in godimento aventi natura retributiva ordinaria o
corrisposti con carattere di generalità per ciascuna
amministrazione o ente; prevedere il principio della responsabilità
personale dei dirigenti in caso di attribuzione impropria dei
trattamenti economici accessori;
p) prevedere che qualunque tipo di incarico a dipendenti della
pubblica amministrazione possa essere conferito in casi
rigorosamente predeterminati; in ogni caso, prevedere che
l'amministrazione,ente, società o persona fisica che hanno
conferito al personale dipendente da una pubblica amministrazione
incarichi previsti dall'art. 24 della legge 30 dicembre 1991, n.
412, entro sei mesi dall'emanazione dei decreti legislativi di cui
al presente articolo, siano tenuti a comunicare alle amministrazioni
di appartenenza del personale medesimo gli emolumenti corrisposti in
relazione ai predetti incarichi, allo scopo di favorire la completa
attuazione dell'anagrafe delle prestazioni prevista dallo stesso
art. 24;
q) al fine del contenimento e della razionalizzazione delle
aspettative e dei permessi sindacali nel settore pubblico, prevedere
l'abrogazione delle disposizioni che regolano la gestione e la
fruizione di dette prerogative, stabilendo che contemporaneamente
l'intera materia venga disciplinata nell'ambito della contrattazione
collettiva, determinando i limiti massimi delle aspettative e dei
permessi sindacali in un apposito accordo stipulato tra il
Presidente del Consiglio dei Ministri o un suo delegato e le
confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano
nazionale, da recepire con decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri previa deliberazione del Consiglio dei Ministri; tali
limiti massimi dovranno essere determinati tenendo conto della
diversa dimensione e articolazione organizzativa delle
amministrazioni, della consistenza numerica del personale nel suo
complesso e del personale sindacalizzato, prevedendo il divieto di
cumulare i permessi sindacali giornalieri; prevedere che alla
ripartizione delle aspettative sindacali tra le confederazioni e le
organizzazioni sindacali aventi titolo provveda, in relazione alla
rappresentatività delle medesime accertata ai sensi della normativa
vigente nel settore pubblico, la Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, sentite le
confederazioni ed organizzazioni sindacali interessate; prevedere
che le amministrazioni pubbliche forniscano al Dipartimento della
funzione pubblica il numero complessivo ed i nominativi dei
beneficiari dei permessi sindacali, inoltre prevedere, secondo i
tempi definiti dall'accordo di cui sopra, che ai dipendenti delle
pubbliche amministrazioni si applichino, in materia di aspettative e
permessi sindacali, le disposizioni della legge 20 maggio 1970, n.
300, e successive modificazioni; prevedere che, oltre ai dati
relativi ai permessi sindacali, le pubbliche amministrazioni debbano
annualmente fornire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica gli elenchi nominativi,
suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in
aspettativa, in quanto chiamato a ricoprire una funzione pubblica
elettiva ovvero per motivi sindacali. I dati riepilogativi degli
elenchi sono pubblicati in allegato alla relazione annuale da
presentare al Parlamento ai sensi dell'art. 16 della legge 29 marzo
1983, n. 93.
r) prevedere, al fine di assicurare la migliore distribuzione
del personale nelle sedi di servizio sul territorio nazionale, che
le amministrazioni e gli enti pubblici non possano procedere a nuove
assunzioni, ivi comprese quelle riguardanti le categorie protette,
in caso di mancata rideterminazione delle piante organiche secondo
il disposto dell'art. 6 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, ed in
caso di accertata possibilità di copertura dei posti vacanti
mediante mobilità volontaria, ancorchè realizzabile a seguito
della copertura del fabbisogno di personale nella sede di
provenienza; prevedere norme dirette ad impedire la violazione e
l'elusione degli obblighi temporanei di permanenza dei dipendenti
pubblici in determi- nate sedi, stabilendo in sette anni il relativo
periodo di effettiva permanenza nella sede di prima destinazione,
escludendo anche la possibilità di disporre in tali periodi comandi
o distacchi presso sedi con dotazioni organiche complete; prevedere
che i trasferimenti mediante mobilità volontaria, compresi quelli
di cui al comma 2 dell'art. 4 della legge 29 dicembre 1988, n. 554,
siano adottati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
e che il personale eccedente, che non accetti la mobilità
volontaria, sia sottoposto a mobilità d'ufficio e, qualora non
ottemperi, sia collocato in disponibilità ai sensi dell'art. 72 del
testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli
impiegati civili dello Stato approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
s) prevedere che, fatte salve le disposizioni di leggi speciali,
la disciplina del trasferimento di azienda di cui all'art. 2112 del
codice civile si applica anche nel caso di transito dei dipendenti
degli enti pubblici e delle aziende municipalizzate o consortili a
società private per effetto di norme di legge, di regolamento o
convenzione, che attribuiscano alle stesse società le funzioni
esercitate dai citati enti pubblici ed aziende;
t) prevedere una organica regolamentazione delle modalità di
accesso all'impiego presso le pubbliche amministrazioni, espletando,
a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, concorsi unici
per profilo professionale abilitanti all'impiego presso le pubbliche
amministrazioni, ad eccezione delle regioni, degli enti locali e
loro consorzi, previa individuazione dei profili professionali,
delle pro- cedure e tempi di svolgimento dei concorsi, nonchè delle
modalità di accesso alle graduatorie di idonei da parte delle
amministrazioni pubbliche, prevedendo altresì la possibilità, in
determinati casi, di provvedere attraverso concorsi per soli titoli
o di selezionare i candidati mediante svolgimento di prove
psico-attitudinali avvalendosi di sistemi automatizzati; prevedere
altresì il decentramento delle sedi di svolgimento dei concorsi;
u) prevedere per le categorie protette di cui al titolo I della
legge 2 aprile 1968, n. 482, l'assunzione, da parte dello Stato,
delle aziende e degli enti pubblici, per chiamata numerica degli
iscritti nelle liste di collocamento sulla base delle graduatorie
stabilite dagli uffici provinciali del lavoro e della massima
occupazione;
v) al fine di assicurare una migliore efficienza degli uffici e
delle strutture delle amministrazioni pubbliche in relazione alle
rispettive inderogabili esigenze funzionali, prevedere che il
personale appartenente alle qualifiche funzionali possa essere
utilizzato, occasionalmente e con criteri di flessibilità, per lo
svolgimento di mansioni relative a profili professionali di
qualifica funzionale immediatamente inferiore;
z) prevedere, con riferimento al titolo di studio,
l'utilizzazione, anche d'ufficio, del personale docente
soprannumerario delle scuole di ogni ordine e grado in posti e
classi di concorso diversi da quelli di titolarità, anche per
ordini e gradi di scuola diversi; il passaggio di ruolo del predetto
personale docente soprannumerario e consentito purchè in possesso
di idonea abilitazione e specializzazione, ove richiesta, secondo la
normativa vigente; prevedere il passaggio del personale docente in
soprannumero e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario
utilizzato presso gli uffici scolastici regionali e provinciali, a
domanda, nelle qualifiche funzionali, nei profili professionali e
nelle sedi che presentino disponibilità di posti, nei limiti delle
dotazioni organiche dei ruoli dell'amministrazione centrale e
dell'amministrazione scolastica periferica del Ministero della
pubblica istruzione previste cumulativamente dalle tabelle A e B
allegate al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
luglio 1987, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta
Ufficiali n. 33 dell'8 febbraio 1991, e successive modificazioni;
aa) prevedere per il personale docente di ruolo l'istituzione di
corsi di riconversione professionale, con verifica finale, aventi
valore abilitante, l'accesso ai quali avvenga sulla base dei titoli
di studio posseduti al fine di rendere possibile una maggiore
mobilità professionale all'interno del comparto scuola in relazione
ai fenomeni di diminuzione della popolazione scolastica e ai
cambiamenti degli ordinamenti e dei programmi di insegnamento;
prevedere nell'ambito delle trattative contrattuali l'equiparazione
della mobilità professionale (passaggi di cattedra e di ruolo) a
quella territoriale ed il superamento dell'attuale ripartizione tra
i posti riservati alla mobilità e quelli riservati alle immissioni
in ruolo nel senso di rendere disponibili per le immissioni in ruolo
solo i posti che residuano dopo le operazioni di mobilità in
ciascun anno scolastico;
bb) prevedere norme dirette alla riduzione graduale delle
dotazioni organiche aggiuntive per le scuole materne e per gli
istituti e scuole d'istruzione secondaria ed artistica, fino al
raggiungimento del 3 per cento della consistenza organica, a
modifica di quanto previsto dall'art. 13, primo comma, della legge
20 maggio 1982, n. 270, e successive modificazioni e integrazioni;
sopprimere, con decorrenza dall'anno scolastico 1993-94, i commi
decimo e undicesimo dell'articolo 14 della citata legge 20 maggio
1982, n. 270, e prevedere norme dirette alla progressiva abolizione
delle attuali disposizioni che autorizzano l'impiego del personale
della scuola in funzioni diverse da quelle di istituto:
conseguentemente dovrà essere prevista una nuova regolamentazione
di tutte le forme di utilizzazione del personale della scuola per
garantirne l'impiego, anche attraverso forme di reclutamento per
concorso, in attività di particolare utilità strettamente
attinenti al settore educativo e per fini di istituto anche
culturali previsti da leggi in vigore. Tale nuova regolamentazione
potrà consentire una utilizzazione complessiva di personale non
superiore alle mille unità;
cc) prevedere che le dotazioni dell'organico aggiuntivo siano
destinate prevalentemente alla copertura delle supplenze annuali.
Ciò nell'ambito delle quote attualmente stabilite per le diverse
attività di cui all'art. 14 della legge 20 maggio 1982, n. 270, e
successive modificazioni;
dd) procedere alla revisione delle norme concernenti il
conferimento delle supplenze annuali e temporanee per il personale
docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario prevedendo la
possibilità di fare ricorso alle supplenze annuali solo per la
copertura dei posti effettivamente vacanti e disponibili ed ai quali
non sia comunque assegnato personale ad altro titolo per l'intero
anno scolastico, stabilendo la limitazione delle supplenze
termporanee al solo periodo di effettiva permanenza delle esigenze
di servizio; procedere alla revisione della disciplina che regola
l'utilizzazione del personale docente che riprende servizio dopo
l'aspettativa per infermità o per motivi di famiglia; nelle sole
classi terminali dei cicli di studio ove il docente riprenda
servizio dopo il 30 aprile ed a seguito di un periodo di assenza non
inferiore a novanta giorni, viene confermato il supplente a garanzia
della continuità didattica e i docenti di ruolo che non riprendano
servizio nella propria classe sono impiegati per supplenze o per lo
svolgimento di altri compiti;
ee) procedere alla revisione, nell'ambito dell'attuale
disciplina del reclutamento del personale docente di ruolo, dei
criteri di costituzione e funzionamento delle commissioni
giudicatrici, al fine di realizzare obiettivi di accelerazione,
efficienza e contenimento complessivo della spesa nello svolgimento
delle procedure di concorso mediante un più razionale accorpamento
delle classi di concorso ed il maggior decentramento possibile delle
sedi di esame, nonchè un più frequente ricorso alla scelta dei
componenti delle commissioni fra il personale docente e direttivo in
quiescenza, anche ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 10 giugno 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
190 del 18 agosto 1986, e successive modificazioni, ed assicurando
un adeguato compenso ai componenti delle commissioni stesse nei casi
in cui essi non optino per l'esonero dal servizio di insegnamento.
La corresponsione dei citati compensi deve comunque comportare una
adeguata economia di spesa rispetto agli oneri eventualmente da
sostenere per la sostituzione del personale esonerato dal servizio
di insegnamento;
ff) procedere alla revisione, nell'ambito dell'attuale
disciplina del reclutamento del personale docente di ruolo, delle
relative procedure di concorso, al fine di subordinarne l'indizione
alla previsione di effettiva disponibilità di cattedre e di posti
e, per quanto riguarda le accademie ed i conservatori, di
subordinarne lo svolgimento ad una previa selezione per soli titoli;
gg) prevedere l'individuazione di parametri di efficacia della
spesa per la pubblica istruzione in rapporto ai risultati del
sistema scolastico con particolare riguardo alla effettiva fruizione
del diritto allo studio ed in rapporto anche alla mortalità
scolastica, agli abbandoni e al non adempimento dell'obbligo,
individuando strumenti efficaci per il loro superamento;
hh) prevedere criteri e progetti per assicurare l'attuazione
della legge 10 aprile 1991, n. 125, in tutti i settori del pubblico
impiego;
ii) prevedere l'adeguamento degli uffici e della loro
organizzazione al fine di garantire l'effettivo esercizio dei
diritti dei cittadini in materia di procedimento amministrativo e di
diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge
7 agosto 1990, n. 241;
ll) i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al
Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei consigli regionali
sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del
mandato. Tale periodo è utile ai fini dell'anzianità di servizio e
del trattamento di quiescenza e di previdenza;
mm) al fine del completamento del processo di informatizzazione
delle amministrazioni pubbliche e della più razionale utilizzazione
dei sistemi informativi automatizzati, procedere alla revisione
della normativa in materia di acquisizione dei mezzi necessari,
prevedendo altresì la definizione dei relativi standard qualitativi
e dei controlli di efficienza e di efficacia; procedere alla
revisione delle relative competenze e attribuire ad un apposito
organismo funzioni di coordinamento delle iniziative e di
pianificazione degli investimenti in materia di automazione, anche
al fine di garantire l'interconnessione dei sistemi informatici
pubblici.
2. Le disposizioni del presente articolo e dei decreti legislativi
in esso previsti costituiscono principi fondamentali ai sensi
dell'articolo 117 della Costituzione. I principi desumibili dalle
disposizioni del presente articolo costituiscono altresì per le
regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e di
Bolzano norme fondamentali di riforma economico-sociale della
Repubblica.
3. Restano salve per la Valle d'Aosta le competenze statutarie in
materia, le norme di attuazione e la disciplina sul bilinguismo.
Resta comunque salva, per la provincia autonoma di Bolzano, la
disciplina vigente sul bilinguismo e la riserva proporzionale di
posti nel pubblico impiego.
4. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della
presente legge il Governo trasmette alla Camera dei deputati e al
Senato della Repubblica gli schemi dei decreti legislativi di cui al
comma 1 al fine dell'espressione del parere da parte delle
Commissioni permanenti competenti per la materia di cui al presente
articolo. Le Commissioni si esprimono entro quindici giorni dalla
data di trasmissione.
5. Disposizioni correttive, nell'ambito dei decreti di cui al
comma 1, nel rispetto dei principi e criteri direttivi determinati
dal medesimo comma 1 e previo parere delle Commissioni di cui al
comma 4, potranno essere emanate, con uno o più decreti
legislativi, fino al 31 dicembre 1993.
Il testo dell'art. 31 del decreto legislativo 3 febbraio 1992, n.
29: "Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, con norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421"
è il seguente:
Art. 31 (Individuazione degli uffici dirigenziali e determinazione
delle piante organiche in sede di prima applicazione del presente
decreto). - 1. In sede di prima applicazione del presente decreto,
le amministrazioni pubbliche procedono:
a) alla rilevazione di tutto il personale distinto per
circoscrizione provinciale e per sedi di servizio, nonchè per
qualifiche e specifiche professionalità, evidenziando le posizioni
di ruolo numerarie e soprannumerarie, non di ruolo, fuori ruolo,
comando, distacco e per contatto a tempo determinato e a tempo
parziale;
b) alla formulazione di una proposta di ridefinizione dei propri
uffici e delle piante organiche in relazione ai criteri di cui
all'art. 5, ai carichi di lavoro, nonchè alla esigenza di
integrazione per obiettivi delle risorse umane e materiali, evitando
le eventuali duplicazioni e sovrapposizioni di funzioni ed al fine
di conseguire una riduzione per accorpamento degli uffici
dirigenziali, e, in conseguenza, delle dotazioni organiche del
personale dirigenziale, in misura non inferiore al dieci per cento,
riservando un contingente di dirigenti per l'esercizio delle
funzioni di cui all'art. 17, comma 1, lettera b);
c) alla revisione delle tabelle annesse al decreto del
Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 420, al fine di
realizzare, anche un riferimento ai principi ed ai criteri fissati
nel titolo I del presente decreto ed in particolare negli articoli
4, 5 e 7, una più razionale assegnazione e distribuzione dei posti
delle varie qualifiche per ogni singola unità scolastica, nel
limite massimo della consistenza numerica complessiva delle unità
di personale previste nelle predette tabelle.
2. I criteri per la determinazione dei carichi di lavoro, previo
eventuale esame con le confederazioni sindacali, maggiormente
rappresentative sul piano nazionale, secondo le modalità di cui
all'art. 10, sono individuati in relazione agli specifici bacini di
utenza, al rapporto tra addetti e popolazione residente ed al grado
di informatizzazione, entro sessanta giorni dalla data di entrata in
vigore del presente decreto, dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il
Ministero del tesoro, e comunicati con apposita direttiva. Le
amministrazioni pubbliche provvedono alla determinazione dei carichi
di lavoro.
3. Le rilevazioni e le proposte di cui al comma 1 sono trasmesse,
anche separatamente, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero del tesoro entro
centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente
decreto.
4. All'approvazione delle proposte si procede secondo le modalità
e nei limiti previsti dall'art. 6 quanto alle amministrazioni
statali, comprese le aziende e le amministrazioni anche ad
ordinamento autonomo, e con i provvedimenti e nei termini previsti
dai rispettivi ordinamenti quanto alle altre amministrazioni
pubbliche.
5. In caso di inerzia, il Presidente del Consiglio dei Ministri,
previa diffida, assume in via sostitutiva le iniziative e adotta
direttamente i provvedimenti di cui ai commi 1 e 3.
6. Non sono consentite assunzioni di personale presso le
amministrazioni pubbliche fintanto che non siano state approvate le
proposte di cui al comma 1. Per il 1993 si applica l'art. 7, comma
8, del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, convertito, con
modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992, n. 438. Le richieste di
deroga devono essere corredate dalla rilevazione di cui al comma 1,
lettera a). Sono fatti salvi i contratti previsti dall'art. 36 della
legge 20 marzo 1975, n. 70, e dall'art. 23 dell'accordo sindacale
reso esecutivo dal decreto del Presidente della Repubblica 12
febbraio 1991, n. 171.
Il testo dell'art. 7, comma 8, del decreto-legge 19 settembre
1992, n. 384, convertito, con modificazioni, con legge 14 novembre
1992, n. 438, è il seguente:
8. Le amministrazioni pubbliche che abbiano provveduto alla
ridefinizione delle piante organiche possono indire concorsi di
reclutamento, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di
cui all'art. 28 della legge 23 luglio 1991, n. 223. In ogni caso per
l'anno 1993, i trasferimenti e le assunzioni di personale nelle
amministrazioni pubbliche, con esclusione di quelle consentite da
specifiche norme legislative, avvengono secondo le disposizioni di
cui all'art. 5, commi 1, 3 e 4, della legge 30 dicembre 1991, n.
412. Tale disciplina si applica anche agli enti di cui al comma 2
dell'art. 1 della legge 29 dicembre 1988, n. 554. I riferimenti
temporali già prorogati dall'articolo 5, comma 2, della legge 30
dicembre 1991, n. 412, sono ulteriormente prorogati di un anno.
Il testo dell'art. 1- bis della legge 26 novembre 1992, n. 460, di
conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 settembre 1992,
n. 393, è il seguente:
Art. 1-bis (Proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato
nella pubblica amministrazione). - 1. Il rapporto di lavoro del
personale assunto in base alle disposizioni di cui all'art. 7, comma
6, della legge 29 dicembre 1988, n. 554, e all'art. 18 della legge 9
marzo 1989, n. 88, e successive modificazioni, può essere prorogato
di dodici mesi, a decorrere dalla data di scadenza del termine
contrattuale o, per i rapporti prorogati ai sensi dell'art. 4, comma
8, del decreto-legge 20 marzo 1992, n. 237, e dell'art. 4, comma 8,
del decreto-legge 20 maggio 1992, n. 293, dalle rispettive date di
inizio del periodo di proroga.
2. Il personale che cessa dal servizio fino alla data di entrata
in vigore della legge di conversione del presente decreto per
scadenza del termine contrattuale può essere riammesso in servizio
per dodici mesi a decorrere dalla data di riammissione.
3. Gli oneri derivanti dall'applicazione delle disposizioni di cui
ai commi 1 e 2 rimangono a carico dei bilanci degli enti e delle
amministrazioni interessati. |
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Contratti | 2023 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 131 del 13-11-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-13&atto.codiceRedazionale=TX23BGA31094 | INVITALIA S.P.A. Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. | Sede legale: via Calabria n. 46 - 00187 Roma (RM), Italia Codice Fiscale: 05678721001 Partita IVA: 05678721001 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.131 del 13-11-2023) | Avviso di appalto aggiudicato
CIG 97646457F6 - CUP B79J21034240006
SEZIONE I): AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto INVITALIA S.p.A.
- Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo
d'impresa - Via Calabria 46, 00187 Roma - Responsabile Unico del
Procedimento per la Centrale di Committenza: Dott.ssa Giovanna
Mandara, PEC: [email protected]. I.2) Appalto
a nome di altre amministrazioni giudicatrici: L'Agenzia opera in
qualità di Centrale di Committenza per conto dell'Azienda Lombarda
per l'Edilizia Residenziale delle Province di Bergamo, Lecco e
Sondrio - ALER, ai sensi degli art. 37 e 38, co. 1, del D.Lgs.
50/2016. I.3) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di
diritto pubblico.
SEZIONE II): OGGETTO DELL'APPALTO
II.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione
aggiudicatrice: Procedura di gara ai sensi degli articoli 60 e 95,
co. 2, del D.lgs. 50/2016 e dell'articolo 2, co. 2 del D.L. 16 luglio
2020, n. 76, convertito, con modificazioni, in L. 11 settembre 2020
n. 120, gestita con sistemi telematici, per l'affidamento congiunto
della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori relativi
all' intervento di manutenzione straordinaria per l'efficientamento
energetico, il miglioramento della sicurezza sismica e la
riqualificazione degli spazi pubblici di pertinenza dell'edificio
ALER denominato "Torre Nord-Ovest" sito in Sondrio, via Maffei 80.
L'appalto è necessario alla realizzazione degli interventi
rientranti nell'ambito delle risorse previste per l'attuazione del
Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Piano nazionale
di ripresa e resilienza "PNC", ai sensi del decreto legge 6 maggio
2021, n. 59; Programma: "Sicuro, verde e sociale: riqualificazione
dell'edilizia residenziale pubblica". Il PNC è complementare al PNRR
in particolare, con la Missione 2 ("Rivoluzione verde e transizione
ecologica") - Componente 3 ("Efficienza energetica e riqualificazione
degli edifici"). Determina di avvio: n. 75/2023 del 17/04/2023. II.2)
Tipo di appalto: Appalto integrato di progettazione esecutiva ed
esecuzione lavori, in virtù della sospensione transitoria del quarto
periodo del comma 1 dell'articolo 59 del D.lgs. 50/2016, disposta per
effetto dell'articolo 1, co. 1, lett. b), del D.L. n. 32/2019
(convertito in Legge n. 55/2019), come modificato dall'articolo 8,
co. 7, lett. a), del D.L. n. 76/2020 (convertito in Legge n.
120/2020) e con termine differito dall'articolo 52, co. 1, lettera
a), del D.L. n. 77/2021 (convertito in Legge n. 108/ 2021). II.3)
Luogo principale dei lavori: Comune di Sondrio. Codice NUTS
dell'amministrazione aggiudicatrice: ITI43. Codice NUTS del luogo di
esecuzione dell'appalto: ITC44. II.4) Quantitativo o entità totale
dell'appalto: Il valore massimo stimato complessivo per la procedura
è pari ad € 3.210.611,04 oltre IVA e oneri di legge se dovuti, di
cui € 82.548,58 per la progettazione esecutiva, € 2.859.112,94 per
l'esecuzione dei lavori ed € 268.949,52 per oneri della sicurezza non
soggetti a ribasso.
SEZIONE III): INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO
III.1) Subappalto: Sì. Si rinvia ai documenti di gara.
SEZIONE IV): PROCEDURA
IV.1) Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più
vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto
qualita'/prezzo, ai sensi dell'art. 95, co. 2 del D.Lgs 50/2016.
IV.2) Data di aggiudicazione: 23 giugno 2023. IV.3) Numero offerte
ricevute: 2.
SEZIONE V): AGGIUDICAZIONE
V.1) Informazioni sull'operatore economico aggiudicatario:
CONSORZIO ARTEK (Operatore singolo) - CFC SRL (Consorziata
Esecutrice) - GIAMOGANTE ENGINEERING SRLS - ING. FABIO SANTORI - ING.
SIMONE GEMINI (Progettisti). V.2) Informazioni sul prezzo
dell'appalto: L'importo contrattuale complessivo dell'appalto, a
seguito dell'aggiudicazione, è pari a € 2.872.319,97, oltre IVA e
oneri di legge se dovuti, di cui € 2.530.314,96 per l'esecuzione
lavori e € 73.055,49 per i servizi tecnici di progettazione, €
268.949,52 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
SEZIONE VI): ALTRE INFORMAZIONI
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: T.A.R.
competente per territorio; indirizzo internet (URL):
www.giustizia-amministrativa.it.
Il responsabile investimenti pubblici
Giovanni Portaluri
TX23BGA31094 |
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Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 106 del 9-9-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-09-09&atto.codiceRedazionale=TC11BFM18210 | ACQUEDOTTO LUCANO S.p.A. | Italia, via Pasquale Grippo | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.106 del 9-9-2011) | Bando di gara per l'affidamento del servizio di conduzione degli
impianti di depurazione
di pubblica fognatura - quarta dep.
Parte di provvedimento in formato grafico
TC11BFM18210 |
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Contratti | 2009 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 70 del 17-6-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-17&atto.codiceRedazionale=TC-09BFF8184 | COMUNE DI ALBA (Provincia di Cuneo) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.70 del 17-6-2009) | Estratto bando procedura aperta - CIG 0326757068
1. Amministrazione aggiudicatrice.
I.1) Comune di Alba, piazza Risorgimento n. 1 - 12051 Alba, tel.
0173292271, fax 0173290484, http://www.camune.aIba.cn.it
e-mail [email protected] - e-mai [email protected]
II) Oggetto dell'appalto.
II.1) Descrizione: Servizio installazione, gestione e manutenzione
Preinsegne e relativi impianti periodo 1° gennaio 2010 - 31 dicembre
2015.
II.2) Quantitativo o entità totale dell'appalto: € 129.024,00.
III.2) Condizioni di partecipazione:Vedi bando integrale di gara.
IV.1) Tipo di procedura: aperta.
IV.2.1) Criterio di aggiudicazione: offerta maggior canone annuo.
IV.3.4) Scadenza ricezione offerte: ore 12 dell'8 luglio 2009.
IV.3.7.2) Data, ora e luogo gara: 9 luglio 2009 ore 10 comune di
Alba.
VI) Altre informazioni: pubblicato sul sito www.comune.alba.cn.it e
sul sito www.regione.piemonte.it/oopp/osservatorio/index.htm
Il dirigente:
dott. Massimo Toppino
TC-09BFF8184 |
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Concorsi | 2018 | ENTI LOCALI | COMUNE DI SETTALA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 83 del 19-10-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-10-19&atto.codiceRedazionale=18E10270 | COMUNE DI SETTALA | CONCORSO (scad. 31 ottobre 2018) | Mobilita' esterna volontaria per la copertura di due posti di istruttore tecnico o equivalente, categoria C, a tempo pieno ed indeterminato, da assegnare al settore difesa del suolo, pianificazione e gestione del territorio. (GU n.83 del 19-10-2018) | Con determinazione n. 4/103 (R.G.N. 333) del 26 settembre 2018 il
Comune di Settala (MI) ha indetto una procedura di selezione per la
copertura, tramite mobilità esterna volontaria ex art. 30, comma 1,
decreto legislativo n. 165/2001 e s.m.i., di due posti a tempo pieno
e indeterminato di categoria giuridica C, posizione economica C1,
profilo professionale di istruttore tecnico (o equivalente), da
assegnare al settore difesa del suolo, pianificazione e gestione del
territorio.
Il termine per la presentazione della domanda di ammissione, a
pena di esclusione, è il seguente: ore 12,30 di mercoledì 31
ottobre 2018.
Il testo integrale dell'avviso di selezione ed il fac-simile
della domanda di ammissione sono disponibili sul sito istituzionale
del Comune di Settala (www.comune.settala.mi.it) nella sezione
«Amministrazione trasparente», sotto-sezione «Bandi di concorso».
Eventuali informazioni e chiarimenti possono essere richiesti
all'ufficio risorse umane: tel. 02/950759.331-274; fax 02/950759.240 |
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Contratti | 2023 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 60 del 26-5-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-05-26&atto.codiceRedazionale=TX23BFF14356 | CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA C.U.A. - XIV COMUNITA' MONTANA VALLE DI COMINO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.60 del 26-5-2023) | Bando di gara
Stazione appaltante: Centrale Unica di Committenza C.U.A. - XIV
Comunità Montana "Valle di Comino" - Piazza Volsci n. 60 - 03042
ATINA (FR) - Tel. 0776 610883 - pec: [email protected] -
www.cmvalledicomino.it
Oggetto: "lavori di realizzazione di un polo dell'infanzia scuola
via Collodi" in comune di Trentola Ducenta (CE). CUP: D21B21000960001
- CIG: 98187500D4. Finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU
Ammontare totale dei lavori: € 1.238.141,27 oltre iva come per
legge. Suddivisione importo lotto: Importo lavori a base d'asta: €
1.178.155,90 di cui € 226.947,58 quale incidenza manodopera, soggetto
a ribasso; Oneri della Sicurezza non soggetti a ribasso d'asta: €
30.057,10; Oneri di discarica non soggetti a ribasso d'asta: €
29.928,27. Durata dell'appalto: 364 giorni
Procedura aperta su: https://cmvallecomino.acquistitelematici.it
con aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa
Termine presentazione offerte: 11/06/2023 ore 18:00.
Avvio espletamento procedura di gara: 12/06/2023 ore 09:00 salvo
modifiche.
Informazioni: Per quanto non indicato si rinvia alla documentazione
integrale disponibile su: www.cmvalledicomino.it -
https://www.comune.trentoladucenta.ce.it/
Il responsabile del servizio
geom. Cristian Romani
TX23BFF14356 |
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Serie Generale | 2014 | SUPPLEMENTI ORDINARI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 52 del 4-3-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-03-04&atto.codiceRedazionale=14A01446&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Importazione parallela del medicinale per uso umano «Triatec» (14A01446) (GU Serie Generale n.52 del 04-03-2014 - Suppl. Ordinario n. 17) | Estratto determinazione V & A IP n. 239 del 4 febbraio 2014
È autorizzata l'importazione parallela del medicinale DELIX 2,5
mg tabletten 99 tabletten dalla Germania con numero di autorizzazione
45696.01.00, il quale, per quanto in premessa motivato, deve
mantenere la denominazione Triatec usata in Italia e con le
specificazioni di seguito indicate a condizione che siano valide ed
efficaci al momento dell'entrata in vigore della presente
Determinazione.
Importatore: Farma 1000 S.r.l. via Camperio Manfredo, 9 - 20123
Milano;
Confezione: TRIATEC "2,5 mg compresse" 28 compresse divisibili
Codice AIC: 042550032 (in base 10) 18LJSJ (in base 32)
Forma Farmaceutica : Compresse divisibili;
Composizione: una compressa divisibile contiene:
Principio attivo: ramipril 2,5 mg.
Eccipienti: ipromellosa, amido di mais pregelatinizzato,
cellulosa microcristallina, sodio stearilfumarato, ferro ossido
giallo E 172.
Indicazioni terapeutiche:
Trattamento dell'ipertensione.
Prevenzione cardiovascolare: riduzione della morbilità e
mortalità cardiovascolare in pazienti con:
patologie cardiovascolari aterotrombotiche conclamate
(pregresse patologie coronariche o ictus, o patologie vascolari
periferiche) o
diabete con almeno un fattore di rischio cardiovascolare
(vedere paragrafo 5.1)
Trattamento delle patologie renali:
Nefropatia glomerulare diabetica incipiente, definita dalla
presenza di microalbuminuria
Nefropatia glomerulare diabetica conclamata, definita da
macroproteinuria in pazienti con almeno un fattore di rischio
cardiovascolare (vedere paragrafo 5.1)
Nefropatia glomerulare non diabetica conclamata definita da
macroproteinuria ≥3g/die (vedere paragrafo 5.1).
Trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica.
Prevenzione secondaria dopo infarto miocardico acuto: riduzione
della mortalità dopo la fase acuta dell'infarto miocardico in
pazienti con segni clinici di insufficienza cardiaca quando iniziato
dopo 48 ore dall'insorgenza dell'infarto miocardico acuto
Confezionamento secondario
È autorizzato il confezionamento secondario presso le officine
CIT S.r.l., via Primo Villa 17, 20875 Burago di Molgora (MB); De
Salute S.R.L. via Antonio Biasini, 26 - 26015 Soresina (CR); S.C.F.
S.n.c. Di Giovenzana Roberto e Pelizzola Mirko Claudio via F.
Barbarossa, 7 - 26824 Cavenago D'Adda - LO;
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Confezione: TRIATEC "2,5 mg compresse" 28 compresse divisibili
Codice AIC: 042550032; Classe di rimborsabilita': C (nn)
La confezione sopradescritta è collocata in "apposita sezione"
della classe di cui all'art. 8, comma 10, lettera c) della legge 24
dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, dedicata ai farmaci
non ancora valutati ai fini della rimborsabilità, denominata Classe
C (nn), nelle more della presentazione da parte del titolare dell'AIP
di una eventuale domanda di diversa classificazione.
Classificazione ai fini della fornitura
Confezione: TRIATEC "2,5 mg compresse" 28 compresse divisibili
Codice AIC: 042550032; RR - medicinale soggetto a prescrizione
medica;
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno
successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana. |
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Concorsi | 2006 | ENTI LOCALI | COMUNE DI DARFO BOARIO TERME | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 12 del 14-2-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-02-14&atto.codiceRedazionale=06E10094 | COMUNE DI DARFO BOARIO TERME | CONCORSO (scad. 3 marzo 2006) | Concorso di idee per riqualificazione dell'area centrale turistica di Boario Terme (GU n.12 del 14-02-2006) | L'assessorato all'urbanistica indice concorso di idee per
riqualificazione dell'area centrale turistica di Boario Terme.
La partecipazione al concorso è aperta agli architetti,
urbanisti ed ingegneri iscritti agli albi dei rispettivi ordini
professionali (e comunque a tutti i progettisti in possesso dei
titoli riconosciuti dalla direttiva 85/384/CEE); la partecipazione
può essere sia individuale che di gruppo (tutti i componenti del
gruppo devono essere in possesso dei titoli richiesti).
Termine presentazione domande iscrizione: 3 marzo 2006.
Bando integrale e schema di iscrizione al concorso disponibili
nel sito www.darfoboarioterme.net
Il programmatore del concorso: Antonini |
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Serie Generale | 2015 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 279 del 30-11-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-30&atto.codiceRedazionale=15A08884&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | DETERMINA 18 novembre 2015 | Riclassificazione del medicinale per uso umano «Fluimucil», ai sensi dell'articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 1496 /2015). (15A08884) (GU Serie Generale n.279 del 30-11-2015) | IL DIRETTORE GENERALE
Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
300;
Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003 n. 269,
convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326 , che istituisce
l'Agenzia italiana del farmaco;
Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con i
Ministri della funzione pubblica e dell'economia e finanze in data 20
settembre 2004, n. 245 recante norme sull'organizzazione ed il
funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco, a norma del comma 13
dell'art. 48 sopra citato come modificato dal decreto n. 53 del
Ministro della salute, di concerto con i Ministri per la pubblica
amministrazione e la semplificazione e dell'economia e delle finanze
del 29 marzo 2012;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145
Visto il decreto del Ministro della salute dell'8 novembre 2011,
registrato dall'Ufficio centrale del bilancio al registro "visti
semplici", foglio n. 1282, in data 14 novembre 2011, con cui è stato
nominato direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco il
Prof. Luca Pani, a decorrere dal 16 novembre 2011;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente "Interventi
correttivi di finanza pubblica" con particolare riferimento all'art.
8;
Visto l'art. 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, n. 662,
recante "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica", che
individua i margini della distribuzione per aziende farmaceutiche,
grossisti e farmacisti;
Visto l'articolo 48, comma 33, legge 24 novembre 2003, n. 326, che
dispone la negoziazione del prezzo per i prodotti rimborsati dal
S.S.N. tra Agenzia e titolari di autorizzazioni ;
Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 142 del 21
giugno 2006, concernente l'attuazione della Direttiva 2001/83/CE (e
successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario
concernenti i medicinali per uso umano nonchè della direttiva
2003/94/CE;
Vista la delibera CIPE del 1° febbraio 2001;
Vista la determinazione 29 ottobre 2004 "Note AIFA 2004 (Revisione
delle note CUF)", pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta
Ufficiale n. 259 del 4 novembre 2004 e successive modificazioni;
Vista la determinazione AIFA del 3 luglio 2006 pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 156 del 7 luglio 2006;
Vista la determinazione AIFA del 27 settembre 2006 pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 227, del 29 settembre 2006
concernente "Manovra per il governo della spesa farmaceutica
convenzionata e non convenzionata";
Visto il decreto con il quale la società GENERAL PHARMA SOLUTIONS
SPA è stata autorizzata all'importazione parallela del medicinale
FLUIMUCIL;
Vista la determinazione di classificazione in fascia C(nn) ai sensi
dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189;
Vista la domanda con la quale la ditta GENERAL PHARMA SOLUTIONS SPA
ha chiesto la riclassificazione della confezione con n. AIC
043993017;
Visto il parere della Commissione consultiva tecnico scientifica
nella seduta del 12/10/2015;
Determina:
Art. 1
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Il medicinale FLUIMUCIL nelle confezioni sotto indicate è
classificato come segue:
Confezione
«300mg/3ml soluzione iniettabile e per nebulizzatore e per
istillazione endotracheobronchiale» 10 fiale da 3 ml
AIC n. 043993017 (in base 10) 19YKXT (in base 32)
Classe di rimborsabilità
C
Art. 2
Classificazione ai fini della fornitura
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale FLUIMUCIL
è la seguente:
medicinale soggetto a prescrizione medica (RR).
Art. 3
Disposizioni finali
La presente determinazione ha effetto dal giorno successivo alla
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana,
e sarà notificata alla società titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio.
Roma, 18 novembre 2015
Il direttore generale: Pani |
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Concorsi | 2018 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI ROMA TRE | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 41 del 25-5-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-25&atto.codiceRedazionale=18E04726 | UNIVERSITA' DI ROMA TRE | AVVISO | Approvazione degli atti delle procedure di selezione per posti di ricercatore a tempo determinato, per vari Dipartimenti. (GU n.41 del 25-05-2018) | Si comunica che sono stati pubblicati, mediante affissione
all'albo pretorio dell'Università degli studi Roma Tre i decreti di
approvazione degli atti delle procedure pubbliche di selezione per
posti di ricercatore a tempo determinato ai sensi dell'art. 24, comma
3, lettera a) della legge n. 240/2010, come riportato nella seguente
tabella:
=====================================================================
| | | |Avviso in | |
| |S.conc. -|Indizione | Gazzetta | |
| Dipartimento | S.S.D. | con D.R. |Ufficiale | Affissione albo |
+=================+=========+==========+==========+=================+
| | | n. 1520 |N. 98 del | |
| | | del 7 | 29 | |
| | 12/H2 - | dicembre | dicembre | |
| Giurisprudenza | IUS/19 | 2017 | 2017 | 7 maggio 2018 |
+-----------------+---------+----------+----------+-----------------+
| | | n. 1157 | | |
| | | del 5 |N. 82 del | |
| | 08/B3 - | ottobre |27 ottobre| |
| Ingegneria | ICAR/09 | 2017 | 2017 | 7 maggio 2018 |
+-----------------+---------+----------+----------+-----------------+
Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale - 4ª Serie speciale «Concorsi ed Esami» decorre il termine
per le eventuali impugnative. |
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Serie Generale | 2015 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 255 del 2-11-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-02&atto.codiceRedazionale=15A08024&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Torasemide Mylan Generics». (15A08024) (GU Serie Generale n.255 del 02-11-2015) | Estratto determinaz V&A/1999 del 14 ottobre 2015
Autorizzazione della variazione: B.II.d.1.e
Relativamente al medicinale: TORASEMIDE MYLAN GENERICS
Numero Procedura Europea: IT/H/0398/003/II/027
Titolare AIC: Mylan S.p.a.
È autorizzata la seguente variazione: allargamento dei limiti di
specifica al rilascio per l'impurezza B (Farmacopea Europea): da 0.3%
a 0.5%.
=============================================================
| PRESENT | PROPOSED |
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| Impurity B API (according | Impurity B API (according |
|Ph.Eur.) VU-B nmt 0.5 % Bulk |Ph.Eur.) VU-B nmt 0.5 % Bulk |
| (release) VU-B nmt 0.3 % | (release) VU-B nmt 0.5 % |
|impurity total nmt 1.0 % Bulk|impurity total nmt 1.0 % Bulk|
| (shelf life) VU-B nmt 0.7 % | (shelf life) VU-B nmt 0.7 % |
| impurity total nmt 1.5 % | impurity total nmt 1.5 % |
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relativamente alle confezioni autorizzate all'immissione in commercio
in Italia a seguito di procedura di Mutuo Riconoscimento.
Smaltimento scorte
I lotti già prodotti possono essere mantenuti in commercio fino
alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta ai sensi
dell'art. 1 comma 5 della determina AIFA n. 371 del 14 aprile 2014
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2014.
Decorrenza di efficacia della determinazione dal giorno
successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. |
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Serie Generale | 1989 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO | Serie Generale n. 246 del 20-10-1989 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-10-20&atto.codiceRedazionale=089A4732&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO | COMUNICATO | Protezione temporanea di nuovi marchi apposti su prodotti che figureranno in manifestazioni fieristiche (GU Serie Generale n.246 del 20-10-1989) | Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la
protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti
che figureranno nell'"Arredocontract '89 - Arredamenti per alberghi,
comunità, enti e locali pubblici" che avrà luogo a Genova, dall'11
novembre 1989 al 15 novembre 1989.
Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la
protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti
che figureranno nella 56a MIFED - Indian Summer cinema and
television, international multimedia market, che avrà luogo a Milano
dal 22 ottobre 1989 al 29 ottobre 1989.
Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la
protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti
che figureranno nel 14 SIMEI - Salone internazionale macchine per
l'enologia e l'imbottigliamento 1989, che avrà luogo a Milano dall'8
novembre 1989 al 12 novembre 1989.
Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la
protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti
che figureranno nella 26a Tecnhotel - Mostra internazionale delle
attrezzature alberghiere e turistiche, che avrà luogo a Genova
dall'11 novembre 1989 al 15 novembre 1989.
Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la
protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti
che figureranno nella mostra VITRUM '89 - Salone internazionale
specializzato delle macchine, attrezzature ed impianti del vetro
piano e cavo, che avrà luogo a Milano dal 25 ottobre 1989 al 28
ottobre 1989. |
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Corte Costituzionale | 2000 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 4 del 26-1-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-01-26&atto.codiceRedazionale=000C0021 | N. 745 ORDINANZA (Atto di promovimento) 12 luglio 1999 | Riscossione delle imposte sul reddito - Ritenute indebitamente effettuate e versate dal sostituto d'imposta - Istanza di rimborso all'Intendente di finanza - Proposizione da parte del contribuente - Termine di decadenza di diciotto mesi, a decorrere dall'eseguito versamento - Ingiustificata disparita' di trattamento rispetto al piu' ampio termine concesso all'Amministrazione per l'accertamento del tributo - Lesione del principio di capacita' contributiva - Compressione del diritto del contribuente ad agire in rivalsa nei confronti del sostituto - Violazione del diritto alla tutela giurisdizionale - Disparita' di trattamento rispetto al termine di prescrizione decennale previsto dall'art. 37, d.P.R. n. 602/1973. - D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 38. - Costituzione, artt. 3, 24 e 53. (000C0021) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.4 del 26-1-2000) | blocchetto01Roma sui ricorsi riuniti proposti da Marziale Michele ed
altri contro D.R.E. Lazio
LA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE
Ha emesso la seguente ordinanza sull'appello r.g. appelli n.
1616/98 depositato il 9 aprile 1998, avverso la sentenza n.
172/33/97, emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma
da Marziale Michele, residente a Roma in via Tossignano, 8, difeso
da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300;
Controparti, D.R.E. Lazio (V. Del Clementino); atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1617/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 124/33/97, emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Di Giulio Enzo, residente a Roma
in via A. Ciamarra, 198, difeso da Casini Carlo, residente a Roma
in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1618/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 230/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Ugolini Attilio, residente a
Roma in via M. Barbi, 162, difeso da Casini Carlo, residente a Roma
in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1619/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 267/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Maestrini Gianfranco, residente
a Ciampino (Roma) in via Col di Lana, 76, difeso da Casini Carlo,
residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1620/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 231/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Vaccaro Giuseppe, residente a
Roma in via D. Stiepovich, 13, difeso da Casini Carlo, residente a
Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1621/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 117/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Empler Stefano, residente a Roma
in Circonvallazione Aurelia, 66, difeso da Casini Carlo, residente
a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1622/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 211/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Valenti Massimo, residente a
Roma in via Granito di Belmonte, 9, difeso da Casini Carlo,
residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1623/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 169/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Macchi Enrico Alessandro,
residente a Morazzone (Varese) in via Roccolo, 2, difeso da Casini
Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1624/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 186/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Facchin Romeo, residente a
Palestrina (Roma) in frazione Colle Del Vescovo, 6, difeso da
Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1625/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 170/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Chitti Alberto, residente a Roma
in viale Desiderato Pietro, 72, difeso da Casini Carlo, residente a
Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1626/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 156/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Lulli Massimo, residente Roma in
via Di Donna Olimpia, 166, difeso da Casini Carlo, residente a Roma
in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1627/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 171/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Colini Maurizio, residente a
Ardea (Roma), via Orba, 4, difeso da Casini Carlo, residente a Roma
in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1628/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 120/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Fanali Benedetto, residente a
Civitavecchia (Roma) in via del Casaletto Rosso, 50, difeso da
Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1629/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 151/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Lamanna Rino, residente a
Ciampino (Roma) in via Mura dei Francesi, 23, difeso da Casini
Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1630/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 173/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Cristallo Vittorio, residente a
Roma in via Feronia, 148, difeso da Casini Carlo, residente a Roma
in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1631/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 188/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Fascioli Maurizio, residente a
Roma in via Luchino dal Verme, 118, difeso da Casini Carlo,
residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1632/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 155/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Ippoliti Delio, residente a Roma
in via dei Berio, 61, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in
viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1633/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 184/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: D'Orio Gianpiero, residente a
Roma in via F. Paolini, 58, difeso da Casini Carlo, residente a
Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1634/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 158/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Hiernaux Myriam, residente a
Roma in via Manlio Di Verdi, 38, difeso da Casini Carlo, residente
a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1635/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 272/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Marinello Gennaro, residente a
Roma in piazza Della Rocca, 2, difeso da Casini Carlo, residente a
Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1636/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 266/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Grassi Giovanni Battista,
residente a Roma in via C. Casana, 20, difeso da Casini Carlo,
residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1637/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 253/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Santucci Stefano, residente a
Roma in via F. Sapori, 21, difeso da Casini Carlo, residente a Roma
in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1638/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 271/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Manto Vitale, residente a
Cerveteri (Roma) in via V. Marini, 10, difeso da Casini Carlo,
residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1639/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 161/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Granziol Gianfranco, residente a
Roma, in largo Castelbolognese, 10, difeso da Casini Carlo,
residente a Roma in viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef;
sull'appello r.g. appelli n. 1640/98 depositato il 9 aprile
1998;
avverso la sentenza n. 175/33/97 emessa dalla Commissione
tributaria provinciale di Roma da: Danieli Dario, residente a Roma
in via Malosco, 78, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in
viale Europa, 300.
Controparti, atti impugnati:
s/rif. su i.rimb. - Irpef.
Oggetto della domanda, svolgimento del processo e motivi della
decisione Considerato in fatto Con ricorso al pretore
del lavoro, proposto nel 1985, alcuni dipendenti dell'Alitalia
S.p.a. - personale di volo - convenivano la Società, perchè fosse
dichiarata l'illegittimità di ritenute Irpef operate sulle
indennità di volo e di trasferta, nonchè per ivi sentirla
condannare al risarcimento dei danni consitenti nella maggiore
imposta pagata e nelle minori somme percepite, oltre agli
interessi.
La convenuta eccepiva il difetto di giurisdizione dell'AGO, ma il
giudice adito si pronunciava, comunque, nel merito, rigettando la
domanda. La società proponeva, quindi, appello ed il tribunale
dichiarava il difetto di giurisdizione dell'AGO sussistendo nella
materia, oggetto del contendere, la giurisdizione delle Commissioni
tributarie.
La Suprema Corte, successivamente investita della questione,
affermava la pregiudilità del giudizio tributario per
l'accertamento della illegittimità delle ritenute alla fonte,
motivando come segue: "sulla base della costante giurisprudenza di
questa Corte, come è noto), ... le commissioni tributarie hanno
giurisdizione sulla controversia promossa dal sostituito nei
confronti del sostituto per ottenere il rimborso di quanto
trattenuto e versato a titolo di acconto Irpef, maggiorato degli
interessi (Cass. 29 agosto 1990, n. 8999; Cass. 26 febbraio 1991,
n. 2050 e successive conformi).
È certamente un'autonoma domanda risarcitoria, che tende alla
tutela d'interessi diversi ed ulteriori rispetto a quelli
soddisfatti con il rimborso delle somme che si assumono
indebitamente versate a titolo d'imposta, quella per il
risarcimento del danno consistente nella maggiore imposta
corrisposta anno per anno a causa del maggior imponibile.
In relazione a tale domanda sussiste la giurisdizione del giudice
ordinario, anche se - stante il carattere di pregiudizialità, che,
rispetto a questa richiesta, presenta la controversia sulla
legittimità della ritenuta d'acconto - spetterà a quest'ultimo
giudice adottare i provvedimenti conseguenti, in ordine alla sorte
del giudizio per danni, in attesa della decisione definitiva sulla
controversia tributaria".
La Suprema Corte così, dunque, pronunciava, accogliendo
parzialmente il ricorso e cassando con rinvio al tribunale di Roma,
sezione lavoro (sent. n. 1436/1994).
Con separate istanze presentate alla DRE per il Lazio, nel 1995,
gli stessi dipendenti chiedevano il rimborso delle ritenute versate
dalla Società e con successivo ricorso impugnavano il
silenzio-rifiuto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale di
Roma, ricostruendo la pregressa vicenda processuale per la verifica
della giurisdizione ed affermando l'illegittimità delle ritenute,
operate.
Controdeduceva l'ufficio rilevando, preliminarmente,
l'intervenuta decadenza di cui all'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in
ordine alla presentazione dell'istanza di rimborso e la conseguente
mancanza di un provvedimento di implicito diniego suscettibile di
impugnazione; nel merito, confutava ogni eccezione e richiesta
della ricorrente.
Con distinte decisioni del 1997, la Commissione respingeva i
ricorsi per intervenuta decadenza ex art. 38, poichè l'istanza di
rimborso era stata presentata nel 1995 per versamenti ralenti al
periodo 1974/1990.
Propongono appelli i contribuenti Marziale Michele ed altri con
atti aventi i n. di r.g. dal 1616/1998 al 1640/1998 rilevando,
pregiudizialmente, che il giudice di prime cure ha motivato
apoditticamente e mancando di considerare il complesso iter
processuale, iniziato nel 1985 e precedente il giudizio tributario,
interruttivo del corso della prescrizione, nonchè la necessità di
ritenere che il termine decadenziale di diciotto mesi non poteva
che decorrere, nei confronti dell'Amministrazione, dal momento in
cui fosse stata affermata la competenza del giudice tributario, non
essendo pensabile che egli potesse essere tenuto a presentare
l'istanza restitutoria, prima ancora di conoscere chi fosse
competente nella dedotta materia.
Eccepiscono, inoltre, che, una volta dichiarata, da parte delle
sezioni unite, la giunsdizione tributaria, condizione del processo,
l'accesso al giudice tributario debba essere diretto e non possa
subire ulteriori remore temporali.
Ulteriore motivo di doglianza è l'erronea qualificazione del
caso di specie, quale ipotesi di indebito "versamento diretto", con
conseguente illegittima applicazione dell'art. 38. d.P.R. n.
602/1973, trattandosi di prelievi alla fonte effettuati con il
sistema della "ritenuta diretta" cui andava applicato, pertanto, il
precedente art. 37, contenente un termine di prescrizione decennale
per la domanda di rimborso.
Sottolinea, comunque, che anche nel caso in cui fosse stato
adottato il sistema del versamento diretto, comunque, il termine di
decadenza di cui all'art. 38, sarebbe stato cogente solo nei
confronti dei sostituto, non, invece, per il sostituito, per il
quale l'istanza nel termine costituiva solo una facoltà.
L'istanza, quindi, sarebbe stata tempestiva ed il ricorso
ammissibile e proposto nei termini.
L'appellante, inoltre, "in via subordinata", solleva questione di
legittimità costituzionale dell'art. 38. d.P.R. n. 602/1973, nella
lettura fatta propria dal giudice di prime cure, in relazione agli
artt. 3, 28 e 97, Cost., in quanto: "sarebbero fortemente violati i
principi di uguaglianza, di commisurazione alla capacità
contributiva del cittadino rispetto alla imposizione fiscale
nonchè di rispetto delle regole di buona amministrazione in quanto
crea una situazione di privilegio della Amministrazione fiscale in
deroga al regime comune della tutela dei diritti anche nel caso di
repetitivo indebiti".
Chiede, in via principale ed in integrale riforma della
decisione impugnata, l'accoglimento di ogni domanda già proposta
in primo grado, con la condanna dell'ufficio al rimborso delle
somme indebitamente percette, oltre agli interessi al saldo.
Controdeducendo all'appello; l'ufficio afferma che, nel caso di
specie, il sistema di versamento all'erario delle somme prelevate
alla fonte non è quello della ritenuta diretta bensì quello dei
versamento diretto, dovendosi applicare, quindi, l'art. 38 ed il
relativo termine decadenziale per l'istanza restitutoria,
presupposto per il ricorso al giudice tributario.
Rileva, inoltre, che dalla dichiarazione del difetto
giurisdizionale dell'AGO in materia butana e della competenza della
Commissione tributaria non può scaturire alcuna rimessione in
termini per la presentazione dell'istanza di rimborso, il cui
termine decadenziale non è, comunque, suscettibile di sospensione.
Sottolinea, infine, che competente a decidere della rivalutazione
monetaria è l'AGO e che gli interessi sul credito d'imposta sono
da corrispondere secondo la normativa tributaria, contestando,
comunque, nel merito, le affermazioni della controparte e chiedendo
la conferma della decisione appellata, con conseguente rigetto
delle richieste del contribuente.
Con successive memorie difensive l'appellante ribadisce quanto
già affermato circa l'illegittima ed erronea applicazione
dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, richiamando, sul punto, alcuni
pronunciati giurisprudenziali.
In diritto La Commissione ritiene di dover riunire i
procedimenti dal n. di r.g. 1616/1998 al n. 1640/1998 per
connessione oggettiva e soggetiva.
La pur articolata e complessa vicenda processuale che ha
preceduto l'appello dinanzi a questa Commissione tributaria
regionale, può sostanzialmente essere sintetizzata come segue. Il
dipendente dell'Alitalia S.p.a. ha agito dinanzi. all'Ago per
ottenere dalla società, nella qualità di sostituto d'imposta, il
risarcimento dei danni cagionati con l'esecuzione errata ed
illegittima di ritenute alla fonte ed i conseguenti versamenti
diretti nelle casse dell'Erario.
Dopo tre gradi di giudizio, la Suprema Corte di Cassazione ha
affermato la giurisdizione tributaria circa la legittimità delle
ritenute alla fonte, pregiudiziale rispetto alla autonoma domanda
risarcitoria giustamente avanzata nelle forme del rito civile
dinanzi all'autorità giurisdizionale ordinaria.
Le illegittime ritenute sono state operate nel periodo 1974/1990;
la Suprema Corte si è pronunciata in tal senso nel 1994 e il
contribuente, o, sostituito, quindi, solo nel 1995 ha inoltrato
istanza di rimborso alla competente DRE per il Lazio, impugnandone
il diniego implicitò dinanzi alla Commissione tributaria
provinciale di Roma.
In quest'ultima sede, peraltro, l'ufficio, resistendo al ricorso,
ha preliminarmente eccepito la tardività dell'istanza di rimborso
rispetto al termine perentorio dell'art. 38, n.602/1973, e la
mancanza, quindi, di quel diniego implicito che esclusivamente
poteva costituire oggetto di impugnazione dinanzi al giudice
tributario, ottenendo la declaratoria di inammissibilità del
ricorso per i motivi denunciati.
La Commissione, ai fini del decidere, rileva che non possa
prescindersi dall'esame della eccepita illegittimità
costituzionale del richiamato art. 38, stante la innegabile sua
rilevanza ai fini della soluzione della presente controversia.
La Commissione ritiene non manifestamente infondata la questione
di legittimità costituzionale di detta norma, sollevata
dall'appellante, e giudica la questione meritevole di essere
sottoposta al vaglio della Corte costituzionale per i motivi di
seguito illustrati.
La questione è stata già in precedenza portata all'esame del
giudice delle leggi, ma ciò non esclude che sulla base di nuovi
profili o di una differente e più approfondita esposizione dei
dubbi di costituzionalità della norma del decreto sulla
riscossione, in relazione agli artt. 3, 24 e 53, della Costituzione
possa essere utilmente riproposta, anche in relazione ai nuovi e
più maturi orientamenti, che stanno progressivamente riconoscendo
ai contribuenti ed ai cittadini in genere un differente porsi nei
confronti dello Stato.
Il favor fisci, che ha dominato per lungo tempo non sembra più
rispondente alle esigenze di giustizia sostanziale nè può ancora
giustificare disparità di trattamento a favore dell'erario, specie
ove vengano ridotti a suo esclusivo vantaggio i termini per
l'esercizio del diritto al rimborso di somme di denaro, che non
costituiscono tributi e per legge non dovute. Il favor fisci in
relazione all'equilibrio dei conti pubblici che negli anni passati
poteva costituire una sorta di dogma contro il quale la istanze dei
contribuenti risultavano vane, non sembra che possa ancora porsi
come baluardo contro i contribuenti che vantano un credito in
denaro nei confronti dell'erario.
Il difforme trattamento dei crediti, a seconda della tipologia
del creditore ed a maggior ragione quando non sussiste alcun
fondamento per la ritenzione delle somme come accade proprio nelle
ipotesi di sostituzione di imposta con errato versamento di somme a
carico del sostituito ignaro, non sembra più trovare nel comune
sentire i doveri tributari una credibile giustificazione al di
fuori del mero potere di imperio del legislatore-amministratore.
Le esigenze erariali non sembra che possano essere legittimamente
tutelate con la riduzione dei termini della difesa per il
contribuente e per questa via consolidare a proprio vantaggio il
possesso di somme indebite. E ciò a maggior ragione nelle ipotesi
sempre tendenzialmente più ampie ove l'errata trattenuta e
versamento di somme sia opera di terzi e non del soggetto passivo
del tributo, che rimane pertanto estraneo alle operazioni compiute,
ma ugualmente sopporta il decorrere del tempo previsto
dall'art. 38.
La Commissione ritiene che l'art. 38, ove riguardato in relazione
agli artt. 43, d.P.R. n. 600/1973, e 57, d.P.R. n. 633/1972,
realizzi una irrazionale ed ingiustificata discriminazione della
posizione del contribuente, rispetto alla posizione,
sostanzialmente analoga, dell'Amministrazione finanziaria, quando
debba accertare e riscuotere il tributo. In altri termini, da un
lato, l'Amministrazione ha un ampio termine per avanzare la pretesa
fiscale nei confronti del contribuente, variabile a seconda del
momento e della tipologia dell'accertamento, nonchè del tributo
considerato, tra i quattro ed i sei anni decorrenti dalla
presentazione della dichiarazione o dal termine ultimo per la sua
tempestiva presentazione, nelle ipotesi di omissione; dall'altro,
il contribuente è tenuto ad attivarsi nel breve termine dalla data
del versamento eseguito dal sostituto, inoltrando istanza di
rimborso al competente ufficio amministrativo e precostituendosi,
così, la sola possibilità di portare la questione dinanzi
all'autorità giurisdizionale.
I diversi tempi accordati dall'ordinamento giuridico alla tutela
delle rispettive posizioni creditorie, d'altra parte, non si
giustificano neanche nella più attenta lettura pro fisci della
formula dell'art. 38, in quanto non si vede quale nocumento avrebbe
potuto arrecare all'Amministrazione la equiparazione tra
contribuente avente diritto al rimborso ed erario creditore del
tributo.
Nè può ritenersi che il diverso lasso temporale riconosciuto
per azionare le rispettive pretese creditorie possa esser stato
necessitato da esigenze quali la stabilità o prevedibilità del
gettito, poiche': da un lato, l'alternativa non sarebbe stata
l'assenza di limiti temporali all'esercizio del diritto di
rimborso, ma solo la previsione di un termine più congruo e
ragionevole, anche comparativamente alla posizione dell'erario
accertatore o creditore del tributo dovuto; dall'altro, comunque,
un termine così breve per la sola presentazione dell'istanza non
può avere quelle giustificazioni, quando il successivo iter
procedimentale anche per l'accertamento della debenza delle somme
rivendicate, dal quale innegabilmente dipenderebbe l'effettiva
soddisfazione degli interessi generali ipotizzati, si conclude solo
dopo alcuni anni e senza che vi sia na norma che imponga cadenze
temporali serrate e perentorie all'Amministrazione.
Mancano, in altri termini, le sole garanzie "positive" idonee ad
elevare le finalità di prevedibilità e stabilità del gettito
alla dignità di ratio della grave e discriminatoria compressione
del diritto di rimborso realizzata dall'art. 38.
Peraltro, è difficile ipotizzare ulteriori e valide finalità di
interesse generale, tali da giustificare la sperequazione
denunciata. Per converso, un termine più ampio, almeno pari a
quello concesso all'Amministrazione quando assume la posizione
creditrice, avrebbe costituito, e costituisce, la sola soluzione
normativa utile a garantire anche la effettività del diritto alla
ripetizione di somme non dovute all'erario e della possibilità una
successiva, eventuale e rituale investitura dell'autorità
giurisdizionale competente.
Da un lato, quindi, vi è una limitazione temporale, che,
nell'entità, non sembra ave alcuna razionale giustificazione;
dall'altro, superiori canoni quali l'eguaglianza e la
giustificazione contributiva della prestazione patrimoniale imposta
sono inspiegabilmente mortificati dalla soluzione prescelta a o
tempo dal legislatore ordinario per la posizione del solo
contribuee creditore.
D'altra parte, proprio recentissimamente, in seno al collegato
fiscale alla finanziaria 1999 (art. 1, quinto comma, l. 13 maggio
1999, n. 133, in Suppl. ord. della Gazzetta Ufficiale del 17 maggio
1999, n. 113), è stata approvata una modifica del termine indicato
al primo comma dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, elevato da
diciotto a quarantotto mesi e non è certo casuale, o priva di
rilievo, la circostanza che detta estensione realizzi
l'equiparazione, almeno dal periodo d'imposta 1999, tra la
posizione dell'Amministrazione creditrice e quella del contribuente
avente diritto al rimborso. Infatti, per effetto dell'art. 15,
comma 1, lett. a) d.lgs. 9 luglio 1997, n. 241, a partire dalle
dichiarazioni successive al 1o gennaio del 1999, gli avvisi di
accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro
il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di
presentazione.
La successione logica e temporale dei richiamati interventi
normativi e la sostanziale equiparazione del tempo utile ad
avanzare le rispettive pretese creditorie, per contribuente e
amministrazione, rafforzano, quindi, i dubbi di questa Commissione
circa la legittimità del sistema previgente, vale a dire della
disciplina esclusivamente applicabile nel decidere la controversia
de quo, in ragione della irretroattività della succitata modifica
all'art. 38, primo comma.
Anche l'evoluzione normativa, in altri termini, sembra
chiaramente confermare l'inadeguatezza ed eccessiva brevità del
termine di diciotto mesi sancito dall'art. 38 sulla base del quale
i primi giudici hanno dichiarato tardiva l'istanza di rimborso ed
inammissibile il conseguente ricorso avverso il silenzio-rifiuto
dell'ufficio adito; allo stesso tempo, la maturata consapevolezza
del legislatore costituisce un ulteriore elemento di conforto circa
la denunciata natura discriminatoria del termine sancito
dall'art. 38, nel testo vigente sino al 17 maggio 1999.
Va quindi rilevato come il parziale allungamento del termine, se
pur denota la consapevolezza del legislatore sulla sostanziale
iniquità dello stesso, tuttavia non sana il vizio denunziato in
quanto continua a sussistere il divario con il termine ordinario
decennale.
Quand'anche, poi, si ritenesse sussistente un interesse pubblico
che attenga alla organizzazione dell'attività amministrativa, alla
stabilità del gettito, alla certezza dei rapporti giuridici, o,
ancora, alla deflazione delle pendenze amministrative e
giurisdizionali, che possa conferire una valida giustificazione
logica alla discriminazione normativa della posizione creditoria
del contribuente, sarebbe possibile e dovuto eguale rigore nel
valutare la posizione giuridica e fattuale di quest'ultimo.
Il sostituito, infatti, anche nella più ottimistica previsione
del legislatore, è nell pratica impossibilità di monitorare
consapevolmente la regolarita delle operazioni demandate al
sostituto e la legittimità ed esattezza del versamenti da questi
operati nei confronti dell'erario, come delle previe ritenute alla
fonte.
E, soprattutto, non è pensabile che egli possa provvedervi con
la solerzia e la costanza imposte da un così breve termine
decadenziale per la presentazione dell'istanza. La posizione del
sostituito, pertanto, è chiaramente e pesantemente mortificata,
sino alla sostanziale espropriazione delle somme che ha diritto di
ripetere, in quanto ritenute e versate in assenza di causa
giustificativa.
Nè, d'altra parte, è ipotizzabile, come valido rimedio, la sua
soggezione di fatto all'ulteriore onere di avvalersi dell'ausilio
di terzi professionalmente idonei all'esegesi dei complicati
meccanismi contabili e fiscali dai quali scaturisce la
quantificazione del prelievo alla fonte, che pure sarebbe
indispensabile per scongiurare il rischio di una conoscenza tardiva
dell'erroneo ed illegittimo operato del sostituto ed in
conseguenza, del diritto alla ripetizione nei confronti
dell'Amministrazione finanziaria.
La sostituzione d'imposta, inoltre, nasce legittimamente come
istituto strumentale alla certezza, celerità e semplificazione
della riscossione tributaria, mentre non può acquisire, per
effetto del sistema fattuale e giuridico delineato dall'art. 38,
l'ulteriore, sostanziale ed illegittima, quand'anche non voluta,
utilità al reperimento di gettito privo della "causa
contributiva".
Il breve termine decadenziale per l'esercizio del potere di
richiedere il rimborso non ha alcuna potenzialità strumentale
rispetto alla finalità di garantire il concorso di tutti alle
pubbliche spese e di assicurare la rapidità e certezza di tale
contribuzione, realizzando, invece, una irrazionale e
discriminatoria disciplina della posizione creditoria del
sostituito, sotto tale profilo, evidentemente e gravemente lesiva
del principio cardine del nostro ordinamento costituzionale,
codificato all'art. 3 della Carta Fondamentale.
Infine, quand'anche fosse possibile individuare un'apprezzabile
fondamento della discriminazione realizzata dall'art. 38, in
relazione ai termini per l'accertamento e la riscossione dei
tributi, comunque, il bilanciamento razionale cui il legislatore è
chiamato, tra i molteplici interessi individuali, collettivi e
generali coinvolti dalla mediazione normativa, avrebbe dovuto
evidenziare come oltremodo penalizzante ed ingiustificata la
codificata compressione di interessi di rango superiore, portati
dal contribuente creditore, quali il diritto alla tutela
giurisdizionale ed alla giustificazione, nella specie
"contributiva" della diminuzione patrimoniale subita. In
particolare, proprio il principio cardine del sistema tributario
sancito dall'art. 53, Cost., esigeva che il legiferante escludesse
la soluzione rubricata all'art. 38, per accedere, invece, a quella
imperativa di un maggiore ed eguale lasso temporale per la
ripetizione di quanto indebitamente percetto dall'erario.
La Commissione, inoltre, ritenendola certamente rilevante e non
manifemente infondata, solleva d'ufficio questione di legittimità
costituzionale dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in combinato
disposto con l'art. 2, d.lgs. n. 546/1992, ed in relazione
all'art. 24, della Costituzione. Infatti, le norme di legislazione
ordinaria richiamate realizzano la sostanziale irresponsabilità
del sostituto d'imposta per le ritenute illegittimamente operate,
quando il sostituito non si sia attivato tempestivamente per
richiederne il rimborso ed ottenere la restituzione ovvero, quel
diniego, esplicito o implicito, essenziale alla possibilità di
tutela giurisdizionale, anche nei confronti del sostituto.
Quest'ultimo si inserisce nel rapporto d'imposta, come entità
giuridica ritenuta suscettibile di essere assoggettata agli oneri
del prelievo alla fonte e del versamento all'erario ed, in questa
veste, ausiliario dell'Amministrazione finanziaria, prezioso ed
autoritativamente imposto al contribuente.
L'adempimento dell'obbligazione d'imposta del sostituito,
infatti, non scaturisce da un suo incarico o atto di autonomia
negoziale, bensì costituisce l'oggetto di una imposizione
autoritativa, ope legis, da un lato nei confronti dello stesso
sostituto d'imposta, dall'altro nei confronti del sostituito.
Il sostituto è, normalmente, il soggetto che eroga l'entità
economica-reddito che esprime la capacità contributiva del
percipiente assoggettata al prelievo in acconto ed è tenuto,
all'atto dell'erogazione, allo stralcio delle somme dovute
all'erario.
Gestisce quindi, la posizione fiscale del sostituito in virtù di
una normativa che, ad un tempo, lo obbliga e lo autorizza ad
adempimenti esclusivamente funzionali a semplificare l'accertamento
e la riscossione dei tributi, nonchè a maggiormente garantirli e
velocizzarli, secondo cadenze temporali rigide e sanzionate, anche
quale soggetto che avrà, ragionevolmente, minore interesse ad
occultare l'avvenuta realizzazione del presupposto impositivo,
rispetto al debitore sostanziale del tributo, ed è in possesso
della struttura organizzativa e tecnico-professionale, all'uopo
necessaria.
Tuttavia, quando il suo operato lede la posizione sostanziale del
sostituito, l'ordinamento non prevede alcuna sanzione capace di
prevenirne e reprimere la condotta negligente e dannosa,
garantendone, o stimolandone, l'interesse alla tutela dei diritti
del sostituito, per una finalità, certo, non in contrasto con il
primario interesse erariale perseguito. Irragionevolmente ed
illegittimamente, pertanto, le conseguenze patologiche dell'errato
operare di questo soggetto fiscale, imposto dal legislatore pro
fisci, sono poste a carico esclusivo del contribuente sostituito.
L'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, disciplinando il procedimento
amministrativo di rimborso delle somme non dovute all'erario, ne
equipara, infatti, la posizione a quella del sostituto, prevedendo,
per entrambi, l'onere della proposizione di una istanza nel breve
termine decadenziale, decorrente dal versamento indebito.
Secondo il tenore letterale della norma, commi 1 e 2, inoltre, il
sostituto d'imposta è il principale soggetto legittimato a
richiedere il rimborso delle somme erroneamente versate, pur non
essendovi obbligato, al pari del percipiente le somme assoggettate
a ritenuta, solo legittimato concorrente a detta istanza, eppure
unico titolare dell'interesse sostanziale alla ripetizione.
Orbene, il legislatore, intanto, non prevede alcun obbligo
di attivazione per il sostituto d'imposta, nè tanto meno esige
l'iniziativa del sostituito, ma riconosce ad entrambi il potere di
richiedere il rimborso ed inoltrare all'uopo con tempestività la
necessaria istanza. L'opzione normativa, quindi, appare, già
per questo, illogica e contraria ai generali principi che governano
l'autonomia negoziale ed il diritto privato, poichè e evidente che
se essi impongono di riconoscere al sostituito la più ampia
libertà di valutare l'opportunità della rivendicazione delle
somme a lui spettanti, ma esigono che non sia riconosciuta eguale
libertà, o possibilità di scelta, al sostituto d'imposta, specie
se allo stesso non sia imposta, almeno, una pronta informazione del
titolare della posizione sostanziale "gestita" e lesa, o
potenzialmente menomata.
Nè è sostenibile che la formula letterale della norma non
precluda di affermare la doverosità di detti adempimentì, almeno
per il sostituto d'imposta, in quanto - per tacere del verbo
all'uopo usato, univocamente espressivo del contrario intento
legislativo - basterebbe considerare l'assenza di qualsivoglia
forma di sanzione, diretta o indiretta, nei confronti del sostituto
per l'omessa o tardiva presentazione della istanza di rimborso.
Aggravante ulteriore della posizione del sostituito è, poi, la
sua soggezione ad un termine decadenziale che ha la medesima
decorrenza e la medesima durata del termine posto all'azione del
sostituto d'imposta, potendo lamentare l'inadempimento di
quest`ultimo, solo quando non ha più alcuna possibilità di
azione, anche solo nei suoi confronti.
È, pertanto, evidente che il sostituto d'imposta non ha
cointeressenza al controllo degli adempimenti assolti, come alla
solerte e tempestiva attivazione del procedimento amministrativo
necessario a preservare ed azionare il diritto al rimborso del
sostituito. Anzi, il diritto vivente, ovvero, il consolidato
orientamento della Suprema Corte di Cassazione, sostanzialmente, ne
garantisce la irresponsabilità, per il danno consistente nelle
illegittime ritenute, quando sia inultilmente decorso il termine
concesso al sostituto per proporre l'istanza di rimborso.
Detta scadenza, infatti, non solo preclude la via della
ripetizione al sostituto d'imposta, ma la ostruisce definitivamente
anche al sostituito, privandolo della possibilità di ottenere un
provvedimento implicito o esplicito dell'Amministrazione e, per
esso, l'investitura del giudice tributario, esclusivamente
competente ad accertare quella illegittimità delle ritenute e dei
versamenti diretti, indispensabile per contestare al sostituto la
responsabilità extracontrattuale.
Sostanzialmente, quindi, l'inutile scadenza del termine per
l'istanza di rimborso, contemporaneamente, scongiura ogni
possibilità successiva di azionare pretese risarcitorie nei
confronti del sostituto, rendendolo, di fatto e definitivamente,
irresponsabile per il danno cagionato al sostituito.
Tale grave e non scongiurabile conseguenza, scaturisce dalla
delimitazione della giurisdizione ordinaria realizzata dalla
interpretazione costante della Suprema Corte di Cassazione e
precisata, da ultimo, sempre sezioni unite, con sentenza del 9
giugno 1997, n. 5138 (in Bancadati, Ipsoa, I Quattro Codici, n.
1/1999), ribadendo che il difetto di giurisdizione è nella specie
prospettabile, essendo in discussione la legittimità della
ritenuta operata a titolo di acconto per Irpef, cioè per
un'imposta che rientra espressamente tra quelle devolute alle
Commissioni tributarie.
In proposito, questa Corte ha più volte avuto modo di affermare
che la controversia tra sostituito e sostituto d'imposta relativa
alla legittimità delle ritenute d'acconto operate dal secondo, è
devoluta alla competenza giurisdizionale delle Commissioni
tributarie. Infatti, la legittimità della ritenuta - nella specie,
disposta dall'art. 25 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e
successive modificazioni, relativo ai redditi di lavoro autonomo -
non integra una mera questione pregiudiziale, suscettibile di
essere delibata incidentalmente, ma comporta una causa di natura
tributaria avente carattere pregiudiziale, la quale deve essere
definita, con effetti di giudicato sostanziale, dal giudice cui la
relativa cognizione spetta per ragioni di materia, in
litisconsorzio necessario con l'Amministrazione finanziaria.
Tale principio non soffre deroga quando la controversia stessa
sia sorta tra sostituto e sostituito, perchè l'originaria
incompletezza del contraddittorio non può implicare uno
spostamento della giurisdizione, mentre è compito del giudice
munito di essa provvedere all'integrazione del contraddittorio
stesso (art. 99 - 102 c.p.c., applicabili anche nel processo
tributario.
Non ricorre alcuna deroga neppure quando siano scaduti i termini
di decadenza previsti dalla legge per richiedere la restituzione
delle somme versate all'Amministrazione finanziaria, atteso che
tale scadenza incide sulla fondatezza e sull'ammissibilità
dell'azione da proporre innanzi al giudice tributario, ma è priva
di effetti sulla giurisdizione dello stesso, non essendo prevista
dall'ordinamento alcuna giurisdizione residuale dell'autorità
giudiziaria ordinaria, a seguito dell'improponibilità,
inammissibilità o infondatezza della domanda devoluta alla
giurisdizione delle Commissioni tributarie" (cfr., in senso
conforme, Cass., sez. un. 7 maggio 1996, n. 4223; 10 ottobre 1994,
n. 8277, in Mass. giur 1av., 1994, 625; 17 luglio 1992, n. 8683, in
Comm. trib. centr., 1992, II, 2186)".
Con la pronuncia n. 4598/1992, inoltre, sempre a Sezioni unite,
il giudice di legittimità aveva già precisato che: "tale
giurisdizione, che deve essere affermata indipendentemente dal
fatto che quell'amministrazione non sia stata citata (spettando al
giudice di esso munito disporre l'integrazione del
contraddittorio), si estende alla richiesta di riconoscimento degli
interessi, in considerazione del loro carattere accessorio, ma non
anche alla domanda di risarcimento del danno derivante da
svalutazione monetaria, che è autonoma e resta proponibile davanti
al giudice ordinario, fondandosi sulla responsabilità del debitore
per il ritardato adempimento del debito di valuta (Cas. sez. un.,
15 aprile 1992, n. 4598, in Mass., 1992; cfr., nello stesso senso,
Cass. 8 febbraio 1991, n. 1306, in Mass, 1991; Cass., 11 gennaio
1991, n. 217, in Comm. trib. centr., 1991, II, 690; Cass.,
28 giugno 1990, n. 6565, in Comm. trib. centr., 1990, II, 1599;
Cass., 10 maggio 1990, 3843, in Comm. trib. centr., 1990, II, 1101.
Pertanto, l'affermazione della giurisdizione delle Commissioni
tributarie, esclusiva e non derogabile neanche per delibazione
incidentale, se riguardata in relazione al regime decadenziale
delineato dall'art. 38 per il sostituito, priva quest'ultimo,
quando decaduto dal potere di richiedere il rimborso e di adire
avverso all'eventuale diniego la Commissione tributaria
provinciale, anche della possibilità di azionare la pretesa
risarcitoria nei confronti del sostituto d'imposta.
Questi, per converso, è esente da responsabilità per
l'eventuale duplice inadempimento, consistente nell'illegittima
ritenuta operata e nella mancata tempestiva richiesta del rimborso
a seguito del controllo successivo al versamento.
Il contribuente sostituito, quindi, viene sostanzialmente privato
di ogni tutela del diritto alla restituzione delle somme
illegittimamente ritenute alla fonte e senza alcuna reale e
verosimile possibilità di controllare efficacemente e
costantemente la imposta gestione altrui del proprio rapporto con
l'Amministrazione finanziaria.
Anche sotto tale profilo, pertanto, è evidente la irrazionalità
della disciplina contenuta nel decreto sulla riscossione, in quanto
l'autore della illegittima ritenuta alla fonte e dell'indebito
versamento nelle casse dell'Erario ha certamente la possibilità di
monitorare e verificare gli adempimenti connessi alla sostituzione,
con la solerzia e la competenza richieste dall'art. 38, ma, in
virtù della sua sostanziale irresponsabilità quando il sostituito
sia decaduto dall'azione di ripetizione nei confronti
dell'Amministrazione, non ha quella cointeressenza che ne
garantirebbe, almeno in astratto, la scrupolosità e solerzia di
azione nell'interesse del sostituito.
Quest'ultimo, al contrario, ha certamente interesse a subire
ritenute alla fonte legittime e correttamente computate; ma non
esegue la determinazione dell'imposta ritenuta, nè i conseguenti
versamenti all'Erario, ed, infine, non ha quella competenza, o
quell'ausilio professionale, ormai indispensabili per decifrare i
meccanismi contabili e giuridici attraverso i quali si quantifica
l'onere contributivo ed il prelievo in acconto, di cui, invece,
deve essere provvisto in ogni caso il sostituto per gli adempimenti
cui è tenuto.
Non a caso la recente evoluzione legislativa realizza,
progressivamente e non solo nei proclami, una semplificazione e
deflazione degli oneri dichiarativi e di autoliquidazione del
soggetto passivo del tributo.
Certamente, i più significativi interventi normativi in questa
direzione sono stati mossi dall'intento di accrescere l'efficienza
dell'Amministrazione finanziaria e, con ciò, la capacità di
recuperare gettito fiscale.
Tuttavia, sembrerebbe altrettanto ragionevole ed opportuno
espungere dall'ordinamento meccanismi perversi quale quello
contenuto nel richiamato art. 38, anche in relazione alla esclusiva
giurisdizione delle Commissioni tributarie sulla legittimità delle
ritenute e, quindi, sulla illegittimità ed ingiustizia
dell'operato del sostituto, il cui accertamento giudiziale ad opera
delle Commissioni è imprescindibile per esperire l'ordinaria
azione per danni, e ciò, senza possibilità di pregiudizio alcuno
delle ragioni dell'Erario.
Ancorchè il sostituito abbia un'astratta possibilità di
azionare e tutelare la propria posizione creditoria nei confronti
dell'Amministrazione finanziaria ed, eventualmente, ottenuto
l'accertamento della illegittimità dell'operato del sostituto
d'imposta, anche nei confronti di quest'ultimo, tuttavia, il
sistema delineato dall'art. 38, nel combinato disposto con l'art. 2
del d.lgs. n. 546/1992, pregiudica l'effettività del diritto alla
tutela giurisdizionale e la esperibilità concreta dei rimedi utili
a garantire, ragionevolmente, la reazione all'illegittima ritenuta
alla fonte.
Come più volte ha precisato il giudice delle leggi, infatti,
l'art. 24 della Costituzione codifica un principio fondamentale ed
inderogabile, la cui osservanza da parte del legislatore ordinario
deve essere verificata in concreto e non già sul piano astratto
delle affermazioni di principio.
Quel canone, in altri termini, è tale da colpire non solo
l'esclusione della tutela giurisdizionale, soggettiva od oggettiva
ma anche qualsiasi limitazione che ne renda impossibile, o solo
difficile, l'esercizio.
Nella specie, il combinato disposto delle norme richiamate, nella
lettura che ne offre costantemente la giurisprudenza di
legittimità e di merito, condiziona la tutela giurisdizionale
all'onere del previo esperimento di un rimedio amministrativo,
quale la proposizione dell'istanza di rimborso nel termine di
diciotto mesi dal versamento delle ritenute, la cui osservanza
tempestiva, almeno per il sostituito, è particolarmente difficile,
se non, addirittura, praticamente impossibile, alla luce del reale
e concreto atteggiarsi dei suoi rapporti con il sostituto e, più
in generale, della sua normale estraneità alla gestione del
rapporto obbligatorio di acconto dell'imposta sul reddito.
Deve, altresì, precisarsi che, comunque, detto rimedio, o onere,
amministrativo è legittimo solo se giustificato da esigenze di
ordine generale o da superiori finalità di giustizia che, nella
specie, non sembra possano sussistere.
In ogni caso, poi, pure nell'ipotetico concorso di tali
circostanze giustificative, il legislatore deve contenere l'onere
nella misura meno gravosa possibile e l'art. 38, d.P.R. n.
602/1973, non sembra realizzare una compressione minima ed
essenziale del diritto alla tutela giurisdizionale della posizione
creditoria del sostituito.
Ancorchè si ritenesse che la norma sia ispirata dalle accennate
esigenze di ordine generale e superiore, infatti, il legislatore
avrebbe potuto diversamente e più equamente contemperarle con il
principio codificato dall'art. 24 della Costituzione, che
l'orientamento consolidato dei giudici costituzionali riconosce non
mortificabile, se non nei limiti in cui una sua compressione sia
effettivamente e strettamente necessitata.
E di ciò appare chiaramente consapevole il legislatore, solo
allorchè recentissimamente, in seno al già citato collegato
fiscale alla finanziaria 1999, ha ampliato il termine concesso al
contribuente per la proposizione della istanza di rimborso, quasi
triplicandolo.
È bene ribadire, peraltro, che detta modifica non prevede
espressamente una rimessione in termini e deve aggiungersi, invece,
che, a parere di questa Commissione, il legislatore non ha colto la
propizia occasione per rivedere l'intera disciplina contenuta
nell'art. 38 e riequilibrare la posizione del sostituto d'imposta
rispetto a quella del percipiente le somme soggette a ritenuta alla
fonte. In altri termini, i molteplici profili di
incostituzionalità della norma denunciati non sono comunque stati
risolti o superati con la recente e mera modifica della durata del
termine decadenziale.
Mentre, anche per il futuro restano irrisolte evidenti
mortificazioni dei fondamentali principi costituzionali, quali, il
diritto alla tutela giurisdizionale, il principio di razionalità e
logicità delle scelte normative e quello di eguaglianza.
Permane, infatti, l'irrazionale disciplina della posizione del
sostituto d'imposta e la sostanziale privazione del diritto alla
tutela giurisdizionale del sostituito.
Pertanto, la novella dell'art. 38, sia pure nella sola durata del
termine decadenziale, conferma che non vi poteva essere e non vi è
alcun apprezzabile interesse pubblico alla compressione della
azionabilità del credito per il rimborso di indebiti versamenti
all'Erario; mentre alla censura della norma denunciata
conseguirebbe il ripristino della legalità costituzionale,
soprattutto, sotto il profilo, sopra specificato, della
effettività del diritto alla tutela giurisdizionale e della
razionalità e logicità interna della norma di legislazione
ordinaria.
Infine, questa Commissione ritiene opportuno portare nuovamnente
al vaglio dei giudici costituzionali la questione di legittimità
degli artt. 37 e 38, d.P.R. n. 602/1973, in relazione all'art. 3
della Costituzione, in quanto la recente evoluzione dottrinale e
giurisprudenziale circa la portata della seconda norma richiamata
esclude quella eterogeneità tra le due fattispecie normative sulla
quale si sono appuntate le reiterate pronunce di manifesta
infondatezza emesse dalla Consulta, nel corso degli anni '80, a
fronte delle denunce di ingiustificata disparità di trattamento
del dipendente pubblico, rispetto a quello privato. In particolare,
con ordinanza del 17 novembre 1985, n. 305 (in Foro it., 1986, I,
330; in senso conforme, cfr. Corte cost, ord., 17 dicembre 1987,
n. 545, in Giur cost., 1987, I, 3475), il giudice delle leggi aveva
dichiarato "manifestamente infondata la questione di legittimità
costituzionale dell'art. 38, d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602
(disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito sollevata
con riferimento sia all'art. 3 della Costituzione, in quanto i
termini di raffronto posti; a fondamento dal giudice a quo non
rivestono idonee caratteristiche di identità e di omogeneità,
avendo la norma impugnata finalità restitutoria circoscritta agli
ambiti connessi all'"obbllgo di versamento", sia all'art. 113,
atteso che lo stesso giudice non ha dato contezza alcuna circa
quest'ultimo parametro".
La Consulta, pertanto, ha ripetutamente giudicato conforme al
disposto dell'art. 3 la disciplina degli articoli 37 e 38, d.P.R.
n. 602/1973, in quanto fattispecie che non hanno lo stesso ambito
applicativo: la seconda, in particolare, viene indicata come
riferibile alle sole restituzioni riguardanti le operazioni di
versamento e, pertanto, suscettibile di essere disciplinata
difformemente rispetto alla diversa ed eterogenea fattispecie
delineata dall'art. 37, per la quale l'art. 37, per la quale
l'iniziativa restitutoria può essere intrapresa nell'ordinario
periodo prescrizionale.
Quella giurisprudenza costituzionale, peraltro, scaturiva
dall'orientamento dei giudici di legittimità, i quali
condividevano l'asserito diverso ambito applicativo delle due
norme.
Successivamente alla più recente e succitata pronuncia di
infondatezza, peraltro, detto orientamento della Suprema Corte di
Cassazione è radicalmente mutato e si è, fino ad oggi,
consolidato nel ritenere che l'art. 38 abbia il medesimo ambito
applicativo dell'art. 37.
Con sentenza del 9 giugno 1989, n. 2786, (in Boll. Trib., 1989,
1174 ss.), le sezioni unite della Suprema Corte, giudicavano non
fondata una tesi analoga a quella sino ad allora condivisa dal
giudice delle leggi, affermando che: in realtà gli articoli 37 e
38 sono assolutamente uguali nella definizione del rispettivo
ambito di applicazione, in quanto entrambi si riferiscono ai casi
di "errore materiale, duplicazione ed inesistenza totale o
parziale" dell'obbligazione, con formula che designa, in pratica,
la totalità dei motivi deducibili nei confronti dei prelievi e,
rispettivamente, dei versamenti, comprendendo tutte le ragioni
relative all'an e al quantum della prestazione oggetto
dell'obbligazione tributaria.
Ciò posto la diversa dizione "obbligo di versamento" contenuta
nell'art. 38 non pare idonea a giustificare una diversità
dell'oggetto elevando a fonte di un'autonoma obbligazione le norme
che prevedono il versamento diretto e le relative operazioni,
manifestamente dirette a disciplinare modalità della prestazione
oggetto della (stessa) obbligazione tributaria.
Nulla autorizza a ritenere, pertanto, che si sia inteso dare
rilievo giuridico autonomo, ai fini del rimborso, ad una
(imprecisata) obbligazione accessoria di versamento, venendo in
considerazione nelle fattispecie previste dall'art. 38 due distinti
rapporti obbligatori: quello accessorio relativo al versamento; e
quello principale attinente all'obbligazione tributaria.
Solo per il primo di essi sarebbe stata dettata una specifica
disciplina, sebbene la norma sia assolutamente muta al riguardo e,
per converso, la disposizione dell'art. 37 concerna proprio
l'obbligazione tributaria, sicchè l'indebito ad essa connesso
sarebbe regolato in un caso e non nell'altro.
Non potendosi far carico al legislatore fiscale di simili
deficienze e incongruenze, l'art. 38 deve essere interpretato nel
significato fatto palese dal tenore testuale dell'enunciato, per
cui la norma si riferisce a qualsiasi ipotesi di indebito correlato
all'adempimento dell'obbligazione tributaria nelle fattispecie che
si considerano, qualunque sia la ragione per cui il versamento è
tutto o in parte indebito, a partire, cioè dal mero errore
materiale ai casi di inesistenza dell'obbligazione.
L'uso del termine "versamento" risulta pienamente giustificato:
sia perchè questo è il modo di adempimento dell'obbligazione
medesima; sia perchè anche nelle operazioni di versamento possono
darsi errori che generano un indebito.
La diversa dizione cioè, lungi dal restringere la portata della
disposizione, la rende più ampia, per comprendervi tutte le
situazioni di indebito che si possono verificare in conseguenza
dell'adempimento dell'obbligazione che resta pur sempre il
parametro di riferimento dell'indebito, stante la rilevata
identità dell'enunciato con quello dell'art. 37; l'ampiezza del
medesimo ed il riferimento alle duplicazioni, che assumono rilievo
giuridico appunto rispetto all'obbligazione tributaria"
E, da ultimo, con sentenza del 27 luglio 1998, n. 7360 (in
Bancadati Ipsoa I Quattro Codici, n. 1/1999), la prima sezione
civile ha confermato l'ormai consolidato orientamento sul punto,
secondo il quale: "non può dubitarsi che nella locuzione
"inesistenza totale o parziale dell'obbligo di versamento" rientri
anche il caso di pagamento eseguito erroneamente perchè non dovuto
per carenza della supposta obbligazione tributaria, integrandosi
così un indebito oggettivo.
Il testuale tenore della norma non autorizza una interpretazione
diversa e, in particolare, non consente di distinguere tra
versamenti diretti in relazione ai quali il contribuente faccia
valere l'inesistenza dell'obbligo di versamento e quelli per i
quali lo stesso deduca l'inesistenza dell'obbligazione tributaria
(cfr., nello stesso senso, Cass., sez. III, 9 aprile/1997, n. 3080,
in Corr. trib., 1997, 2005; Cass., sez. I, 10 novembre 1995, n.
11698, in Mass. Foro it., 1995; Cass., sez. I, 1o febbraio 1993, n.
1229, in Mass. Foro it., 1993).
Alla luce delle richiamate argomentazioni motive della Suprema
Corte, pertanto, la diversità lessicale tra la formula dell'art.
38 e quella dell'art. 37 trova la propria ragion d'essere esclusiva
nella necessità di evidenziare il modo di adempimento
dell'obbligazione tributaria e sottolineare la naturale
applicabilità della prima norma anche nelle ipotesi di indebito
scaturite dall'esecuzione dei versamenti.
Venuto meno il principale elemento argomentativo indicato dalla
Consulta quale fattore discriminante le fattispecie sostanziali
disciplinate dagli articoli 37 e 38, appare, dunque, ampiamente
giustificata una nuova ed ulteriore investitura della questione di
legittimità in relazione all'art. 3 della Costituzione, anche in
considerazione del fatto che questa Commissione ritiene prive di
pregio le differenziazioni appuntate al mero meccanismo
tecnico-giuridico di adempimento della contribuzione in acconto.
Non è, in particolare, condivisibile la tesi secondo la quale il
termine prescrizionale ordinario previsto dall'art. 37 sarebbe
necessitato, o spiegato, dalla opzione legislativa per la
compensazione dare/avere tra le ritenute alla fonte e gli
emolumenti lordi spettanti al dipendente di Amministrazioni
pubbliche.
Sembra maturo il tempo per un nuovo pronunciato del giudice delle
leggi, che acclari il superamento, almeno nel diritto vivente e nel
richiamato costante orientamento giurisprudenziale, delle
precedenti argomentazioni motive tese a salvaguardare il termine
decadenziale previsto dall'art. 38, e colga, ad un tempo, la
evidente disparità di trattamento tra il sostituito dipendente
dell'Amministrazione ed i dipendenti di altri soggetti
giuridico-economici, pubblici e privati.
Ambedue le fattispecie normative succitate hanno identico ambito
applicativo; il versamento del sostituto d'imposta è solo un
diverso meccanismo tecnico-giuridico, richiesto dalla estraneità
del sostituto all'apparato pubblico cui sia applicabile
l'imputazione meramente contabile del debito d'imposta; ma
riguardando il solo rapporto tra sostituto e sostituito non v'è
chi possa negare che la posizione di quest'ultimo è la medesima, a
prescindere dallo strumento con il quale le somme ritenute alla
fonte affluiscono nelle casse dell'Erario.
In particolare, anche il sostituto "privato" esercita la rivalsa
trattenendo le somme "contabilmente" e senza che vi sia una
materiale consegna della provvista da parte del sostituito.
Quest'ultimo riceve mensilmente ed annualmente la medesima
documentazione contabile e fiscale degli avvenuti prelievi alla
fonte.
L'unica distinzione attiene al suo esonero dalla responsabilità
per le ritenute non versate, prodotto dalla consegna del modello
nel quale il sostituto attesta di avervi provveduto; ma questo
aspetto attiene, semmai, all'eventuale inadempimento agli obblighi
di versamento e non certo, invece, ad un adempimento errato,
nell'an o nella misura, favorevole all'Amministrazione creditrice
ed alla conseguente inversione della posizione creditoria nel
rapporto tra quest'ultima ed il sostituito.
Gli articoli 37 e 38, d.P.R. n. 602/1973, afferiscono, appunto,
al momento successivo all'evento patologico dell'errato adempimento
fiscale in sfavore del soggetto passivo del tributo e, pertanto,
non può giustificarsi alcuna discriminazione nelle modalità e nei
termini di reazione dell'avente diritto al rimborso, per il quale
apprendere dell'errore commesso dal sostituto, anche quando questi
sia la stessa Amministrazione pubblica, è parimenti complesso e
difficoltoso.
Infine, deve controbattersi ad un'ulteriore argomentazione
contraria alla illegittimità delle due richiamate fattispecie
normative.
La Consulta, infatti, nella succitata ordinanza n. 545/1987,
sostiene che il diverso termine dell'art. 38 scaturisce dalla sua
applicabilità anche per i rimborsi derivanti da errati versamenti
"eseguiti" dal contribuente.
L'osservazione, tuttavia, quand'anche trovasse conforto nella
corretta lettura dell'art. 38, non è risolutiva della denunciata
discriminazione normativa, poichè, al più, doveva indurre a
giudicare illegittima detta norma nella sola parte in cui
disciplina diversamente le modalità ed i tempi di rimborso per
illegittimi versamenti compiuti dal sostituto d'imposta,
intendendosi per essi, naturalmente, anche quelli che siano tali
per l'insussistenza dell'obbligazione tributaria.
La coincidenza dell'ambito applicativo degli articoli 37 e 38,
ancorchè si ritenesse che sia solo parziale, infatti, esigerebbe,
in ogni caso, una omogeneità di disciplina in parte qua, senza
alcun pregiudizio, invece, delle diverse soluzioni "positive" per
situazioni eterogenee come quelle scaturite da errori di calcolo ed
adempimento imputabili esclusivamente al contribuente.
Infine, è doveroso sottolineare che la recente modifica del
termine decadenziale sancito dall'art. 38, pur nella direzione
della sua espansione, tuttavia, non ne ha ancora realizzato la
doverosa equiparazione al lasso temporale concesso al dipendente
assoggettato a "ritenuta diretta", nè l'altrettanto necessaria
attrazione alla diversa natura giuridica di quest'ultimo, quale
termine prescrizionale.
Conclusivamente, pertanto, la Commissione preso atto della
sollevata eccezione di incostituzionalità dell'art. 38 citato
nella parte in cui prevede un termine più breve rispetto a quello
analogo contenuto nell'art. 37 e comunque di dieci anni previsto in
generale per i crediti dal codice civile, solleva la questione di
legittimità costituzionale dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in
relazione all'art. 3 della Costituzione, ed, in particolare, nella
parte in cui dette norme aventi il medesimo ambito applicativo,
contengono limiti temporali per la proposizione dell'istanza di
rimborso di natura e durata profondamente ed irragionevolmente
diverse.
P. Q. M.
Previa riunione dei fascicoli dal n. 1617/1998 al 1640/1998 con
quello n. 1616/1998, la Commissione dichiara rilevante e non
manifestamente infondata la questione di legittimità
costituzionale dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in relazione agli
articoli 3, 24 e 53 della Costituzione, nella parte in cui pone un
termine decadenziale dal potere di richiedere il rimborso di
illegittime ritenute alla fonte e ne sancisce la decorrenza del
termine breve dal versamento eseguito dal sostituto d'imposta;
Sospende il giudizio in corso e dispone la trasmissione degli
atti alla Corte costituzionale, con notifica della presente
ordinanza per esteso alle parti, al Presidente del Consiglio dei
Ministri e comunicazione ai Presidenti delle Camere del Parlamento.
Così deciso in Roma, il 12 luglio 1999.
Il presidente e relatore: D'Ayala Valva
00C0021 |
|||
Parte Seconda | 2007 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 86 del 26-7-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-07-26&atto.codiceRedazionale=C-0715315 | TRIBUNALE DI URBINO | (GU Parte Seconda n.86 del 26-7-2007) | Estratto atto di citazione per usucapione
Gli avv.ti Selenia Mazzanti e Sandro Carloni rappresentanti di
Spezi Oriano res.te in Montecalvo in Foglia (PU), via Seriole n. 13 ed
elettivamente domiciliato in Urbino, piazza della Repubblica n. 3
(studio avv. S. Carloni) citano: 1) Balestrieri Vincenzo, fu Domenico;
2) Balestrieri Luigi, fu Domenico di residenza, domicilio e dimora
sconosciuti, a comparire avanti al Tribunale di Urbino all'udienza del
18 gennaio 2008, ore di rito, per sentire dichiarare l'avvenuta
usucapione da parte dell'attore per possesso pacifico, pubblico ed
ininterrotto, ultraventennale, dei seguenti immobili: terreno distinto
al N.C.T. del Comune di Montecalvo in Foglia al foglio 4, particella
28; fabbricato distinto al N.C.E.U. del Comune di Montecalvo in Foglia
al foglio 4, particella 81.
Avv. Sandro Carloni - Avv. Selenia Mazzanti
C-0715315 (A pagamento). |
||
Serie Generale | 2006 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | Serie Generale n. 5 del 7-1-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-01-07&atto.codiceRedazionale=06A00132&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | COMUNICATO | Provvedimenti concernenti la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale (GU Serie Generale n.5 del 07-01-2006) | Con decreto n. 37492 del 5 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento
della «Metalfer Sud S.p.a.», con sede in Torre Annunziata (Napoli),
unità di Torre Annunziata (Napoli), per il periodo dal 26 ottobre
2005 al 25 ottobre 2006.
Con decreto n. 37493 del 6 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento
della «Dessert industrie dolciarie italiane S.r.l.», con sede in
Rozzano (Milano), unità di Rozzano (Milano), per il periodo dal
5 luglio 2005 al 4 luglio 2006.
Con decreto n. 37494 del 6 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
ristrutturazione aziendale della «Gruppo Cordenons S.p.a.», con sede
in Milano, unità di Scurelle (Trento) per il periodo dal 1° agosto
2005 al 31 gennaio 2006.
Con decreto n. 37495 del 6 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
riorganizzazione aziendale della «Nogara S.p.a.», con sede in Creazzo
(Vicenza), unità di Creazzo (Vicenza), per il periodo dal 9 marzo
2005 all'8 settembre 2005.
Con decreto n. 37496 del 6 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
ristrutturazione aziendale della «Sinterama società per azioni», con
sede in Sandigliano (Biella), unità di Sandigliano (Biella), Valle
Mosso (Biella), per il periodo dal 10 maggio 2005 al 9 novembre 2005.
Con decreto n. 37497 del 6 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
riorganizzazione aziendale della «Belleli Energy S.p.a.», sede in
Mantova, unità di Mantova, per il periodo dal 15 marzo 2005 al
14 marzo 2006.
Con decreto n. 37502 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
ristrutturazione aziendale della «Pastificio Carmine Russo S.p.a.»,
con sede in Napoli, unità di Cicciano (Napoli), per il periodo dal
1° marzo 2005 al 29 agosto 2005.
Con decreto n. 37503 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
ristrutturazione aziendale della «Pastificio Carmine Russo S.p.a».,
con sede in Napoli, unità di Cicciano (Napoli), per il periodo dal
30 agosto 2005 al 29 agosto 2006.
Con decreto n. 37504 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Consorzio Miles servizi integrati consorzio», con
sede in Roma, unità di Milano, Pavia, per il periodo dal 1° novembre
2005 al 31 ottobre 2006.
Con decreto n. 37505 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Ceramiche Musa S.p.a.», con sede in Roma, unità
di Roma, per il periodo dal 1° settembre 2005 al 31 agosto 2006.
Con decreto n. 37506 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Pant. Com S.r.l.», con sede in Comunanza (Ascoli
Piceno), unità di Comunanza (Ascoli Piceno), per il periodo dal
12 settembre 2005 all'11 settembre 2006.
Con decreto n. 37507 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per concordato
preventivo della «Vestimenta S.p.a.», con sede in Trento, unità di
Mattarello (Trento), Milano, Trebaseleghe (Padova), per il periodo
dal 29 settembre 2005 al 28 settembre 2006.
Con decreto n. 37508 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Monlid S.r.l.», con sede in Città di Castello
(Perugia), unità di Città di Castello (Perugia), per il periodo dal
17 ottobre 2005 al 16 ottobre 2006.
Con decreto n. 37509 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Cooperativa fattorini S.r.l.», con sede in
Torino, unità di Asti, per il periodo dal 26 giugno 2005 al
25 giugno 2006.
Con decreto n. 37510 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
riorganizzazione aziendale della «Rail Services International Italia
S.p.a.», con sede in Milano, unità di Milano, per il periodo dal
25 ottobre 2005 al 24 aprile 2006.
Con decreto n. 37511 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Faem S.r.l.», con sede in Torre Annunziata
(Napoli), unità di Sarno (Salerno), per il periodo dal 14 novembre
2005 al 13 giugno 2006.
Con decreto n. 37512 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
riorganizzazione aziendale della «Gepin Datitalia S.p.a.», con sede
in Roma, unità di Mestre (Venezia), Milano, Napoli, Roma, Torino,
per il periodo dal 1° ottobre 2004 al 30 settembre 2005.
Con decreto n. 37513 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per
ristrutturazione aziendale della «Avis industrie stabiesi meccaniche
e Navali S.p.a.», con sede in Roma, unità di Castellammare di Stabia
(Napoli), per il periodo dal 17 novembre 2005 al 16 maggio 2006.
Con decreto n. 37514 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Cooperativa compartimentale siciliana fra
portabagagli S.c. a r.l.», con sede in Palermo, unità di Palermo,
per il periodo dal 21 giugno 2005 al 20 giugno 2006.
Con decreto n. 37515 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Cooperativa compartimentale siciliana fra
portabagagli S.c. a r.l.», con sede in Palermo, unità di Palermo,
per il periodo dal 2 agosto 2005 al 1° agosto 2006.
Con decreto n. 37516 del 13 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento
della «Casentino tessile S.r.l.», con sede in Bibbiena (Arezzo),
unità di Bibbiena (Arezzo), per il periodo dal 23 settembre 2005 al
22 settembre 2006.
Con decreto n. 37521 del 14 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento
della «Fonderghisa S.p.a.», con sede in Pozzilli (Isernia), unità di
Pozzilli (Isernia), per il periodo dal 16 novembre 2005 al
15 novembre 2006.
Con decreto n. 37522 del 14 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione saiariale per contratto di
solidarietà della «S.A.E.S. Società appalti e servizi S.r.l.», con
sede in Bari, unità di Civitavecchia (Roma), Roma «Termini» (Roma),
Roma «Ostiense» (Roma), Viterbo, per il periodo dal 9 agosto 2005 al
31 dicembre 2005.
Con decreto n. 37523 del 14 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Consorzio Miles servizi integrati consorzio», con
sede in Roma, unità di Sanremo (Imperia), Ventimiglia (Imperia), per
il periodo dal 2 agosto 2005 al 1° agosto 2006.
Con decreto n. 37524 del 14 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Consorzio Miles servizi integrati consorzio», con
sede in Roma, unità di Alessandria, Aosta, Biella, Novara, per il
periodo dal 25 giugno 2005 al 24 giugno 2006.
Con decreto n. 37525 del 14 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «CE.I.A.S. S.r.l.», con sede in Bari, unità di
Trieste, Udine, per il periodo dal 1° marzo 2005 al 31 luglio 2005.
Con decreto n. 37526 del 14 dicembre 2005 è concesso il
trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di
solidarietà della «Società cooperativa La Speranza S.c. a r.l.»,
con sede in Bagheria (Palermo), unità di Bagheria (Palermo), per il
periodo dal 7 giugno 2005 al 6 giugno 2006. |
|
Parte Seconda | 2010 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 33 del 18-3-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-03-18&atto.codiceRedazionale=T10AAA2897 | MONDELLO IMMOBILIARE ITALO BELGA S.A. | Sede sociale: 1000 Bruxelles, Rue de la Presse 4 Sede di gestione: Via Calipso 1/d Palermo Capitale sociale: Euro 188.399,08 interamente versato Numero d'Impresa Belga 0403.399.145 Art. Jud. Bruxelles Codice fiscale e Partita IVA italiani:0011012 082 1 | (GU Parte Seconda n.33 del 18-3-2010) | CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
I Signori Azionisti sono convocati in assemblea generale ordinaria
per il giorno 22 aprile 2010 alle ore 10,00 presso la sede della
società, in Rue de la Presse 4, Bruxelles, per deliberare sul
seguente
ordine del giorno:
1. approvazione relazione sulla gestione relativa al bilancio di
esercizio sociale chiuso al 31.12.2007;
2. rapporto del commissario belga;
3. approvazione bilancio di esercizio sociale chiuso al
31.12.2007 e nota integrativa;
4. copertura della perdita di esercizio 2007;
5. approvazione relazione sulla gestione relativa al bilancio di
esercizio sociale chiuso al 31.12.2008;
6. rapporto del commissario belga;
7. approvazione bilancio di esercizio sociale chiuso al
31.12.2008 e nota integrativa;
8. destinazione dell'utile di esercizio 2008;
9. approvazione relazione sulla gestione relativa al bilancio di
esercizio sociale chiuso al 31.12.2009;
10. rapporto del commissario belga;
11. approvazione bilancio di esercizio sociale chiuso al
31.12.2009 e nota integrativa;
12. destinazione dell'utile di esercizio 2009;
13. discarico agli amministratori relativamente agli esercizi
2007/2008/2009;
14. discarico al commissario belga relativamente agli esercizi
2007/2008/2009;
15. nomina commissario belga
Per assistere all'assemblea i signori azionisti, secondo quanto
previsto dall'art. 25 dello statuto sociale, devono depositare le
azioni almeno cinque giorni prima della data dell'assemblea presso la
sede sociale di Bruxelles o presso uno dei seguenti istituti bancari:
Banca Fortis presso le sedi o le filiali dislocate in Belgio, Banca
di Roma e Banca Intesa SanPaolo presso le sedi o le filiali dislocate
in Italia.
La sede sociale o le banche sopra indicate dovranno rilasciare una
attestazione di deposito obbligatoriamente corredata da un elenco
delle azioni individuate con il numero di ogni singolo certificato
azionario.
Il Presidente
Dott. Bruno Cittadini
T10AAA2897 |
|
Concorsi | 2016 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' «GUGLIELMO MARCONI» | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 88 del 8-11-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-11-08&atto.codiceRedazionale=16E05633 | UNIVERSITA' «GUGLIELMO MARCONI» | CONCORSO (scad. 9 dicembre 2016) | Procedura selettiva per un posto di ricercatore universitario a tempo determinato indetta ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera a) della legge 30 dicembre 2010, n. 240. (GU n.88 del 08-11-2016) | Si comunica che l'Università degli studi «Guglielmo Marconi» di
Roma ha indetto una procedura selettiva per un posto di ricercatore
universitario a tempo determinato, ai sensi dell'art. 24, comma 3,
lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, con le seguenti
specifiche:
Facolta': Scienze e tecnologie applicate;
settore concorsuale: 06/F1 - Malattie odontostomatologiche;
settore scientifico-disciplinare: MED/28 - Malattie
odontostomatologiche.
Sede riferimento cui inviare la domanda: Università degli studi
«Guglielmo Marconi» - Ripartizione personale docente e ricercatore -
Via Plinio n. 44 - 00193 Roma.
Scadenza presentazione domande: entro il termine perentorio di 30
giorni decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione
del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami».
Copia integrale del bando, è disponibile sul sito web
dell'Ateneo al seguente link:
http://www.unimarconi.it/it/bandi-e-concorsi
Dell'avvenuta pubblicazione del bando è data informazione sui
siti internet del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca e dell'Unione europea. |
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Parte Seconda | 2014 | Altri annunzi | Espropri | Parte Seconda n. 18 del 11-2-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-02-11&atto.codiceRedazionale=T14ADC1569 | VALDICHIENTI S.C.P.A. "Asse Viario Marche - Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna" | (GU Parte Seconda n.18 del 11-2-2014) | Decreto di espropriazione
(D.P.R. 327/2001 e s.m.i.)
Decreto n.797/2014
Il Dirigente dell'Ufficio per le Espropriazioni
OMISSIS ......
DECRETA
A favore del soggetto beneficiario "DEMANIO DELLO STATO RAMO STRADE
proprietario - ANAS S.p.A. Concessionario" con sede in Roma, contro
la ditta Fainelli Nicola n. a Serravalle di Chienti (MC) il
12/10/1935 - N.P. L2-89:
la espropriazione definitiva degli immobili siti nel comune di
Serravalle di Chienti, distinti in catasto al foglio 49, part. 403,
57, 48, 409,
l'asservimento degli immobili distinti in catasto al foglio 49,
part. 21 per mq. 271, part. 20 per mq. 2070, part. 402 per mq. 2127,
part. 13 per mq. 318, part. 12 per mq. 662. Totale indennità
corrisposta Euro 17.968,67.
DISPONE
Che il presente decreto sia registrato, trascritto, pubblicato,
volturato e notificato nei modi e termini disciplinati dal più volte
citato DPR 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni;
AVVISA
Che avverso al presente decreto gli aventi diritto potranno
ricorrere innanzi al TAR competente nel termine di 60 giorni dalla
notifica o dell'avvenuta conoscenza o al Capo dello Stato nel termine
di 120 giorni dalla notifica o dalla avvenuta conoscenza e che il
responsabile espropri è l'Ing. Enrico Roncallo.
Tolentino lì 04 febbraio 2014
ValdiChienti S.C.p.A. - Il responsabile ufficio espropri
ing. Enrico Roncallo
T14ADC1569 |
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Corte Costituzionale | 2013 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 27 del 3-7-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-07-03&atto.codiceRedazionale=T-130164 | N. 164 ORDINANZA 19 - 27 giugno 2013 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Enti locali - Ordinamento di Roma capitale - Prevista pattuizione con il Ministero dell'economia e delle finanze del concorso agli obiettivi di finanza pubblica e, in caso di mancato accordo, applicazione della disciplina concernente i restanti Comuni - Modalita' di erogazione delle risorse statali - Ricorso della Regione Lazio - Sopravvenuta modifica delle disposizioni impugnate - Rinuncia al ricorso accettata dalla controparte - Estinzione del processo. - Decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, art. 12, commi 1 e 3. - Costituzione, artt. 76, 117, terzo comma, e 119; norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, art. 23. (T-130164) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.27 del 3-7-2013) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente:Franco GALLO;
Giudici :Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe
TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro
CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta
CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo
CORAGGIO,
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell'articolo 12,
commi 1 e 3, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61 (Ulteriori
disposizioni recanti attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio
2009, n. 42, in materia di ordinamento di Roma Capitale) promosso
dalla Regione Lazio con ricorso notificato il 17-24 luglio 2012,
depositato in cancelleria il 24 luglio 2012 ed iscritto al n. 106 del
registro ricorsi del 2012.
Visto l'atto di costituzione del Presidente del Consiglio dei
ministri;
udito nell'udienza pubblica del 4 giugno 2013 il Presidente
Franco Gallo, in luogo e con l'assenso del Giudice relatore Gaetano
Silvestri, e sentiti l'avvocato Francesco Saverio Marini per la
Regione Lazio e l'avvocato dello Stato Alessandro De Stefano per il
Presidente del Consiglio dei ministri.
Ritenuto che, con ricorso notificato e depositato il 24 luglio
2012, la Regione Lazio ha promosso questioni di legittimità
costituzionale dell'articolo 12, commi 1 e 3, del decreto legislativo
18 aprile 2012, n. 61 (Ulteriori disposizioni recanti attuazione
dell'articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di
ordinamento di Roma Capitale), per violazione degli artt. 76, 117,
terzo comma, e 119 della Costituzione, e del principio di leale
collaborazione;
che, secondo la ricorrente, il comma 1 del citato art. 12 - ove
si disponeva, nel testo vigente al momento della proposizione del
ricorso, che Roma Capitale pattuisse direttamente con il Ministero
dell'economia e delle finanze il proprio concorso agli obiettivi di
finanza pubblica e che solo nel caso di mancato accordo si applicasse
la disciplina concernente i restanti comuni - avrebbe escluso la
Regione Lazio dal processo decisionale in materia, con lesione della
competenza legislativa regionale in tema di coordinamento della
finanza pubblica (art. 117, terzo comma, Cost.);
che parimenti illegittimo sarebbe stato il comma 3 dell'art. 12,
il quale stabiliva, nella versione vigente all'epoca del ricorso, che
fossero erogate direttamente a Roma Capitale le risorse statali di
cui al quinto comma dell'art. 119 Cost. e quelle connesse al
finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e degli
obiettivi di servizio di cui all'art. 13 del decreto legislativo 6
maggio 2011, n. 68 (Disposizioni in materia di autonomia di entrata
delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonchè di
determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore
sanitario);
che, a proposito della prima tra le norme impugnate (comma 1
dell'art. 12), la ricorrente richiama il disposto dell'art. 32 della
legge 12 novembre 2011, n. 183 (Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità
2012);
che il comma 17 del citato art. 32, in particolare, prescriveva,
nel testo vigente all'epoca della proposizione del ricorso, che le
modalità di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, a
decorrere dal 2013, potessero essere concordate tra lo Stato e le
Regioni (e le Province autonome di Trento e di Bolzano), previo
accordo concluso in sede di Consiglio delle autonomie locali;
che la stessa norma prevedeva, inoltre, che le modalità per
l'attuazione della disciplina fossero stabilite con decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza
unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n. 281 (Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie
ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei
comuni, con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali);
che la ricorrente sottolinea come le disposizioni richiamate
vadano considerate, ai sensi del comma 1 dello stesso art. 32 della
legge n. 183 del 2011, «principi fondamentali di coordinamento della
finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119,
secondo comma, della Costituzione»;
che sarebbe chiara, alla luce di tali premesse, l'illegittimità
costituzionale del comma 1 dell'art. 12 del d.lgs. n. 61 del 2012,
data la completa esclusione dell'ente regionale dal processo di
condivisione degli obiettivi di finanza pubblica, in violazione della
competenza attribuita dal terzo comma dell'art. 117 Cost.;
che, per quanto attiene al comma 3 del citato art. 12, la
ricorrente prospetta anzitutto l'intervenuta violazione dell'art. 119
Cost., il quale imporrebbe che l'ente competente al trasferimento
delle funzioni (id est, la Regione interessata) sia anche
destinatario delle risorse necessarie per l'esercizio delle stesse
funzioni (è citata la sentenza della Corte costituzionale n. 16 del
2004);
che lo Stato, in particolare, potrebbe allocare direttamente
risorse presso gli enti locali solo a scopi di perequazione, con
esclusione del normale esercizio delle funzioni, mentre la norma
censurata sarebbe attinente a materie di competenza regionale;
che sarebbe illegittima, sempre a parere della ricorrente, anche
la previsione secondo cui le modalità di erogazione delle risorse da
parte dello Stato sono stabilite mediante un «decreto del Consiglio
dei ministri»;
che l'attribuzione diretta delle indicate risorse a Roma Capitale
violerebbe, quindi, la competenza legislativa regionale in materia di
coordinamento della finanza pubblica (art. 117, terzo comma, Cost.) e
l'autonomia finanziaria della Regione Lazio (art. 119 Cost.);
che la disciplina censurata contrasterebbe, inoltre, con
l'impianto della relativa legge di delega (legge 5 maggio 2009, n.
42, recante «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in
attuazione dell'articolo 119 della Costituzione»), ove sarebbe
presupposto che il finanziamento statale in favore degli enti locali,
per garantire i livelli essenziali delle relative prestazioni, debba
operare conformemente al riparto di competenze legislative tra Stato
e Regioni;
che il denunciato contrasto con la delega implicherebbe la
violazione dell'art. 76 Cost., la quale «si riflette, evidentemente,
in una lesione delle prerogative costituzionali garantite in capo
alla regione» dai già citati artt. 117 e 119 Cost.;
che le norme impugnate, infine, contrasterebbero con l'art. 2,
comma 3, della legge n. 42 del 2009, in forza del quale è
prescritto, tra l'altro, che sugli schemi dei decreti di attuazione
delle deleghe si raggiunga un'intesa nell'ambito della Conferenza
unificata;
che il d.lgs. n. 61 del 2012, infatti, presenterebbe «numerose
variazioni» rispetto allo schema sottoposto alla Conferenza in
questione;
che l'indicata circostanza implicherebbe una violazione dell'art.
76 Cost. e del principio di leale collaborazione, tale da ridondare a
carico delle competenze legislative e finanziarie attribuite alla
ricorrente dagli artt. 117, terzo comma, e 119 Cost. (sono citate le
sentenze della Corte costituzionale n. 225 del 2009 e n. 206 del
2001);
che il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e
difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, si è costituito nel
giudizio con atto depositato in data 14 agosto 2012, chiedendo che le
questioni sollevate dalla Regione Lazio vengano dichiarate
inammissibili e/o infondate;
che l'Avvocatura generale osserva anzitutto come la disciplina
dell'ordinamento di Roma Capitale sia espressamente riservata ad una
legge dello Stato dall'art. 114, terzo comma, Cost., ed assume che
tale ultima norma rappresenta l'unico parametro costituzionale
rilevante circa l'attribuzione delle competenze riguardo alla
Capitale;
che il legislatore della riforma costituzionale, riferendosi
all'ordinamento di Roma Capitale (in assonanza con quanto disposto
alla lettera g) del secondo comma dell'art. 117 Cost., riguardo
all'ordinamento dello Stato e degli enti pubblici nazionali), avrebbe
in effetti considerato la Capitale come soggetto di rilievo
nazionale, non riducibile, neppure nella sua relazione con la Regione
Lazio, alla disciplina dettata per gli enti locali;
che sarebbe chiara, in ogni caso, la valenza derogatoria del
terzo comma dell'art. 114 Cost. rispetto alle disposizioni contenute
negli artt. 117 e 119 Cost.;
che la disciplina impugnata, per altro verso, non sarebbe
incompatibile con i parametri costituzionali invocati dalla
ricorrente;
che, infatti, la competenza concorrente delle Regioni in materia
di coordinamento della finanza pubblica avrebbe riguardo solo alla
spesa regionale (è citata la sentenza della Corte costituzionale n.
414 del 2004), di talchè non sussisterebbe la prospettata violazione
del terzo comma dell'art. 117 Cost.;
che il riferimento all'art. 32 della legge n. 183 del 2011,
d'altra parte, sarebbe inconferente, poichè la normativa censurata
non attiene alle «modalita'» per il raggiungimento degli obiettivi di
finanza pubblica delle singole Regioni;
che non sussisterebbe alcuna violazione della legge n. 42 del
2009, la quale anzi, al comma 5 dell'art. 24, prevede espressamente,
fermo quanto stabilito dalle disposizioni per il finanziamento dei
Comuni, l'assegnazione di ulteriori risorse a Roma Capitale, tenendo
conto delle specifiche esigenze derivanti dal ruolo di Capitale della
Repubblica;
che d'altronde, secondo l'Avvocatura generale, il censurato comma
3 dell'art. 12 del d.lgs. n. 61 del 2012 presuppone che le risorse da
erogare a Roma Capitale siano già state individuate e specificate
mediante altri strumenti normativi, e dunque non incide sul relativo
procedimento decisorio;
che infine, a proposito dell'asserita violazione del principio di
leale collaborazione, la difesa del Presidente del Consiglio
evidenzia come il d.lgs. n. 61 del 2012 abbia istituito, all'art. 4,
una sessione della Conferenza unificata mirata proprio al raccordo
istituzionale tra Roma Capitale, lo Stato, la Regione Lazio e la
Provincia di Roma, sessione nel cui ambito la ricorrente avrebbe
piena possibilità di attivare «processi di condivisione», anche in
tema di allocazione delle risorse;
che le censure concernenti la procedura preparatoria del decreto
legislativo impugnato, avuto riguardo al coinvolgimento della
Conferenza unificata, sarebbero inammissibili, perchè del tutto
generiche, non avendo fornito la ricorrente alcuna specificazione
circa le variazioni che sarebbero state recate al testo rispetto allo
schema presentato e discusso presso la citata Conferenza.
Considerato che la Regione Lazio ha promosso questioni di
legittimità costituzionale dell'articolo 12, commi 1 e 3, del
decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61 (Ulteriori disposizioni
recanti attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42,
in materia di ordinamento di Roma Capitale), per violazione degli
artt. 76, 117, terzo comma, e 119 della Costituzione, e del principio
di leale collaborazione;
che all'articolo 12, comma 1, del citato d.lgs. n. 61 del 2012,
nel testo vigente all'epoca del ricorso, si dispone che Roma Capitale
pattuisca direttamente con il Ministero dell'economia e delle finanze
il proprio concorso agli obiettivi di finanza pubblica, e che solo
nel caso di mancato accordo si applichi la disciplina concernente i
restanti Comuni;
che al comma 3 dello stesso art. 12, sempre nel testo vigente
all'epoca del ricorso, è stabilito che sono erogate direttamente a
Roma Capitale le risorse statali di cui al quinto comma dell'art. 119
Cost. e quelle connesse al finanziamento dei livelli essenziali delle
prestazioni e degli obiettivi di servizio di cui all'art. 13 del
decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 (Disposizioni in materia di
autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle
province, nonchè di determinazione dei costi e dei fabbisogni
standard nel settore sanitario);
che la prima delle disposizioni impugnate (comma 1 dell'art. 12),
ad avviso della ricorrente, viola l'art. 117, terzo comma, Cost., per
la lesione recata alla competenza legislativa regionale in materia di
coordinamento della finanza pubblica;
che il comma 3 dell'art. 12 si porrebbe in contrasto, a sua
volta, con l'art. 117, terzo comma, oltrechè con l'art. 119 Cost.,
in relazione all'art. 76 Cost., per la lesione recata alle competenze
legislative regionali ed all'autonomia finanziaria della Regione
Lazio, anche per effetto della difformità rispetto alle disposizioni
della legge di delega attuata mediante la norma impugnata (legge 5
maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo in materia di
federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della
Costituzione»), ove è presupposto che il finanziamento statale in
favore degli enti locali, per garantire i livelli essenziali delle
relative prestazioni, debba operare conformemente al riparto di
competenze legislative tra Stato e Regioni;
che entrambe le norme censurate contrasterebbero infine con
l'art. 76 Cost., in relazione al principio di leale collaborazione,
poichè il d.lgs. n. 61 del 2012 presenterebbe, nel testo emanato,
«numerose variazioni» rispetto allo schema presentato e discusso
nell'ambito della Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (Definizione ed ampliamento delle
attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,
le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed
unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle
regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-città
ed autonomie locali);
che le disposizioni impugnate, dopo la presentazione del ricorso,
sono state modificate rispettivamente dai commi 5 e 7 dell'art. 1 del
decreto legislativo 26 aprile 2013, n. 51 (Modifiche ed integrazioni
al decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, concernente ulteriori
disposizioni di attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio
2009, n. 42, in materia di ordinamento di Roma Capitale);
che, avuto riguardo alle modifiche indicate, la difesa della
Regione ricorrente ha depositato, in data 28 maggio 2013, sulla
conforme deliberazione assunta dalla Giunta regionale nella seduta
del 17 maggio precedente, atto di rinuncia al ricorso che ha
introdotto il presente giudizio;
che l'Avvocatura generale dello Stato ha depositato, in data 3
giugno 2013, atto di accettazione della rinuncia, in conformità alla
deliberazione assunta dal Consiglio dei ministri nella seduta del 31
maggio precedente;
che, ai sensi dell'art. 23 delle norme integrative per i giudizi
davanti alla Corte costituzionale, la rinuncia al ricorso, seguita da
accettazione della controparte, determina l'estinzione del processo
(ex multis, da ultimo, ordinanza n. 55 del 2013).
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara estinto il processo.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 19 giugno 2013.
F.to:
Franco GALLO, Presidente
Gaetano SILVESTRI, Redattore
Gabriella MELATTI, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 27 giugno 2013.
Il Direttore della Cancelleria
F.to: Gabriella MELATTI |