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27.9M
Serie Generale
2019
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 6 del 8-1-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-08&atto.codiceRedazionale=19A00018&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Klacid» (19A00018) (GU Serie Generale n.6 del 08-01-2019)
Estratto determina AAM/PPA n. 1184/2018 del 13 dicembre 2018 Autorizzazione delle variazioni: C.I.z) - Modifica dei paragrafi 4.4, 4.8 del riassunto delle caratteristiche del prodotto e paragrafo 4 del foglio illustrativo C.I.4) - Modifica del paragrafo 4.5 del riassunto delle caratteristiche del prodotto; modifica del RCP e del foglio illustrativo per inserimento delle avvertenze relative alla presenza di sodio in base all'Annex della Linea guida degli eccipienti (ott.2017); modifica delle etichette in accordo al QRD template V10 con relativa introduzione delle sezioni 17 e 18 in accordo alla direttiva sui medicinali falsificati C.I.4) - Modifica dei paragrafi 4.6 e 5.3 del riassunto delle caratteristiche del prodotto e paragrafo 6 del foglio illustrativo relativamente al medicinale KLACID per tutte le forme e confezioni autorizzate all'immissione in commercio. La seguente modifica si applica esclusivamente alla formulazione iniettabile, avente numero di A.I.C. 027370042: C.I.z) - Modifica dei paragrafi 1, 2, 3, 4.2, 4.4, 4.8, 4.9, 6.3, 6.4, 6.6 del riassunto delle caratteristiche del prodotto e conseguente modifica dei paragrafi 3, 5, 6 del foglio illustrativo, tra cui, la modifica dello standard term relativo alla forma farmaceutica del prodotto: da: «Polvere e solvente per soluzione per infusione» a: «Polvere e solvente per concentrato per soluzione per infusione» La descrizione viene pertanto modificata come di seguito indicato: A.I.C. n. 027370042 - «500 mg/10 ml polvere e solvente per concentrato per soluzione per infusione » 1 flaconcino polvere +1 fiala solvente 10 ml. Gli stampati sono allegati alla determina di cui al presente estratto. Numeri pratica: N1B/2017/2305 - VC2/2018/34 - VN2/2018/159 - VN2/2018/177 Titolare A.I.C.: Mylan Italia S.p.A. Stampati 1. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della presente determina, al riassunto delle caratteristiche del prodotto; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al foglio illustrativo e all'etichettatura. 2. In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3, del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni e integrazioni, il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in commercio nella Provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo. Smaltimento scorte Sia i lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina che i lotti prodotti nel periodo di cui all'art. 2, comma 1, della determina di cui al presente estratto, che non riportino le modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. A decorrere dal termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina, i farmacisti sono tenuti a consegnare il foglio illustrativo aggiornato agli utenti, che scelgono la modalità di ritiro in formato cartaceo o analogico o mediante l'utilizzo di metodi digitali alternativi. Il titolare A.I.C. rende accessibile al farmacista il foglio illustrativo aggiornato entro il medesimo termine. Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Parte Seconda
2013
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Riconoscimento di proprieta'
Parte Seconda n. 27 del 5-3-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-03-05&atto.codiceRedazionale=T13ABM2439
TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA
(GU Parte Seconda n.27 del 5-3-2013)
Usucapione L'Avv. Paola Prati con studio in P.zza Vallisneri 5 (RE), proc. di Alide Marconi, nel proc. n. 8401/10 R.G. ex art. 1159 c.c., rende noto che in tale procedimento il Tribunale di Reggio Emilia, con decreto depositato il 16.07.12, ha dichiarato che gli immobili censiti al Catasto Terreni del Comune di Ciano D'Enza (RE), al foglio 59, part. 165, e al foglio 59, part. 163, sono divenuti per usucapione di esclusiva proprietà di Alide Marconi. L'Avv. Prati rende noto di aver affisso il presente decreto all'Albo del Tribunale di Reggio Emilia il 6.02.13, nonchè al Comune di Ciano d'Enza - Canossa (RE), il 13.02.13 e di aver provveduto alle notifiche di legge. Contro tale decreto può essere proposta, da parte di chi via abbia interesse, opposizione entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di affissione. Reggio Emilia, lì 28.02.13 avv. Paola Prati T13ABM2439
Contratti
2012
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 100 del 29-8-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-08-29&atto.codiceRedazionale=T12BGA15804
AZIENDA USL DI MODENA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.100 del 29-8-2012)
Avviso di aggiudicazione SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. 1.1) Denominazione: Azienda USL di Modena. Servizio responsabile: Acquisti Economale e Logistica. Indirizzo Via S. Giovanni del Cantone n. 23 C.A.P. 41100 Modena. Telefono 059/435900- 435909 Telefax 059/435666 Posta elettronica (e-mail) [email protected] Indirizzo Internet (URL) www.ausl.mo.it. Codice fiscale e Partita Iva: 02241850367. Responsabile del procedimento: dott.a Marialuisa Spinelli. CIG: 26358704BB SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO. II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Fornitura di reattivi ed uso di tecnologie per attività di diagnostica microbiologica diretta e/o manuale. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione: forniture. Luogo principale di esecuzione: Modena e provincia. Codice NUTS ITD54. II.1.4) Descrizione dell'appalto: fornitura di reattivi, controlli di qualità, calibratori, materiali di consumo, nulla escluso, collaudo, messa in servizio, mantenimento e somministrazione di tecnologie necessarie alle attività di diagnostica microbiologica diretta, in automazione e/o in manuale, per il laboratorio provinciale di microbiologia dell'Azienda Usl di Modena. II.1.5) CPV: 33696500. II.2.1) Valore finale totale degli appalti: Euro 3.314.254,65 IVA esclusa. SEZIONE IV: PROCEDURA. IV.1.1) Tipo di procedura: Ristretta. IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa, qualità 60 punti prezzo 40 punti. IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: bando di gara pubblicato sulla GUUE 2011/S 107-175809 del 04/06/2011. SEZIONE V: AGGIUDICATARIO. V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto: 26/07/2012. V.2) Numero di offerte pervenute: 1. V.3) Nome e recapito dell'operatore economico in favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione dell'appalto: Biomerieux Italia spa mandataria in RTI con Meridian Bioscience Europe srl e DID Diagnostic Distribution spa - via di Campigliano 58 - 50012 Bagno a Ripoli (FI). V.4) Informazione sul valore dell'appalto: valore totale finale dell'appalto euro 3.314.254,65 IVA esclusa SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale dell'Emilia Romagna- sede di Bologna. Strada Maggiore n. 53. 40125 Bologna. Italia. VI.3.2) Presentazione del ricorso: termine di presentazione 30 giorni. VI.3.3) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione dei ricorsi: Servizio Acquisti Economale e Logistica. Via S. Giovanni del Cantone n. 23 C.A.P. 41100 Modena. Telefono 059/435900- 435909 Telefax 059/435666 Posta elettronica (e-mail) [email protected] Indirizzo Internet (URL) www.ausl.mo.it. VI.4) Data di spedizione del presente avviso alla Guce: 21/08/2012. Il direttore del servizio dott Andrea Ferroci T12BGA15804
Serie Generale
2009
SUPPLEMENTI ORDINARI
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Serie Generale n. 155 del 7-7-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-07-07&atto.codiceRedazionale=09A06975&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 29 maggio 2009
Riconoscimento, alla sig.ra Villegas Choque Evangelina, di titolo professionale abilitante all'esercizio in Italia della professione di infermiere. (09A06975) (GU Serie Generale n.155 del 07-07-2009 - Suppl. Ordinario n. 103)
IL DIRETTORE GENERALE delle risorse umane e delle professioni sanitarie ----> Vedere da pag. 91 a pag. 92 <---- Roma, 29 maggio 2009 Il direttore generale: Leonardi
Serie Generale
2001
CIRCOLARI
MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Serie Generale n. 270 del 20-11-2001
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MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
CIRCOLARE 6 novembre 2001, n. 9009
Legge n. 488/1992 - Modifiche alla circolare n. 900516 del 13 dicembre 2000 concernente le modalita' e le procedure per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni al "settore turismo" nelle aree depresse del Paese. (GU Serie Generale n.270 del 20-11-2001)
Alle imprese interessate Alle banche concessionarie Agli istituti collaboratori All'A.B.I. All'ASS.I.LEA. All'ASS.I.RE.ME. Alla Confindustria Alla Confapi Alla Confcommercio Alla Confesercenti Al Comitato di coordinamento delle confederazioni artigiane Nella circolare n. 900516 del 13 dicembre 2000, pubblicata nel supplemento ordinario n. 3 dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 6 del 9 gennaio 2000, sono apportate le seguenti modifiche e integrazioni valide come di seguito specificato: 1) con riferimento alle domande presentate a partire dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente circolare, il primo periodo del punto 2.1 è sostituito dal seguente: "I soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni sono le imprese che realizzano programmi di investimento riguardanti le strutture individuate e definite dall'art. 6 della legge 17 maggio 1983, n. 217 (alberghi, motels, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, campeggi, villaggi turistici, alloggi agro-turistici, esercizi di affittacamere, case e appartamenti per vacanze, case per ferie, ostelli per la gioventù e rifugi alpini) e quelli riguardanti le eventuali ulteriori attività indicate da ciascuna singola regione, con le modalità e nei termini di cui al punto 5 delle direttive e che sono approvate dal Ministero e pubblicate nella GURI con apposito decreto ministeriale, nonchè le agenzie di viaggio e turismo di cui all'art. 9 della predetta legge n. 217/1983; al fine di beneficiare di dette agevolazioni tali imprese devono promuovere programmi di investimento nell'ambito di proprie unità locali ubicate nelle "aree depresse ."; 2) dopo il punto 5.10 è aggiunto il seguente: "5.11 Nel caso in cui un'impresa che intenda richiedere le agevolazioni della legge n. 488/1992 o che le abbia ottenute in uno dei precedenti bandi per un programma di investimenti che essa stessa intende sostenere o che ha sostenuto nell'ambito di una propria unità locale, ceda o abbia ceduto ad un altro soggetto, mediante contratto di affitto, la gestione dell'azienda, del ramo d'azienda nell'ambito del quale si sviluppa il detto programma, essa può, in particolari ed eccezionali casi e fornendo le necessarie garanzie, rispettivamente, avanzare la domanda di agevolazioni o una specifica istanza tesa al mantenimento della validità del decreto di concessione. Per quanto concerne le nuove domande, l'ammissibilità delle stesse è evidentemente subordinata, dovendo essere salvaguardati i tempi previsti dal precedente punto 5.8 per gli accertamenti istruttori, al fatto che la suddetta cessione, ancorchè futura, venga compiutamente rappresentata, integrando opportunamente la documentazione di cui all'allegato n. 8 secondo quanto specificato nel seguito, entro e non oltre il termine finale di presentazione delle domande medesime. Per quanto concerne le domande già oggetto di decreto di concessione, giova ricordare comunque che, in ogni caso, non possono essere prese in considerazione le istanze, tese al mantenimento della validità del decreto di concessione stesso, relative a contratti di affitto, intervenuti successivamente alla chiusura dei termini di presentazione delle domande di agevolazioni e fino alla pubblicazione delle graduatorie, che avrebbero avuto rilievo ai fini del calcolo degli indicatori utili per la formazione delle graduatorie, in quanto gli stessi, ai sensi della vigente normativa, comportano la decadenza della domanda. Ai fini di cui sopra: a) il soggetto interessato, insieme alla domanda di agevolazioni ovvero all'istanza per il mantenimento della validità del decreto di concessione, fornisce gli elementi che evidenzino compiutamente il piano industriale nell'ambito del quale si colloca strategicamente la decisione di procedere all'affitto del complesso aziendale, le motivazioni che stanno alla base della decisione e che impediscono o rendono non conveniente la continuazione della gestione in proprio, il momento in cui la decisione stessa è maturata, le notizie e le informazioni sul soggetto subentrante nella conduzione, sul piano industriale di quest'ultimo e su ogni altro elemento utile ad una piena ed incontrovertibile valutazione, da parte della banca concessionaria, circa le necessarie garanzie che venga salvaguardato, a seguito dell'operazione di affitto, l'interesse pubblico che potrebbe condurre, per le nuove domande, o che ha condotto alla concessione delle agevolazioni; b) il medesimo soggetto interessato, inoltre, allega alla domanda di agevolazioni ovvero alla predetta istanza una dichiarazione sostitutiva di notorietà del proprio legale rappresentante o procuratore speciale con la quale aggiorna/integra i dati e le informazioni della propria scheda tecnica con quelli del conduttore, un business plan relativo a quest'ultimo e concernente, nella parte numerica, l'esercizio antecedente l'affitto ed i successivi fino a quello di regime del programma da agevolare o agevolato, nonchè l'ulteriore documentazione prevista dalla normativa a corredo del modulo di domanda, limitatamente alla parte per la quale rileva il contratto di affitto; c) la banca concessionaria effettua le proprie valutazioni istruttorie in merito a quanto rappresentato dall'impresa attraverso la domanda o l'istanza e la documentazione di cui ai predetti punti a) e b), con particolare riferimento alle motivazioni dell'operazione, alla necessità strategico-economica della stessa, all'affidabilità del soggetto subentrante nella conduzione, alla capacità dello stesso di condurre l'attività in modo da garantire il pieno soddisfacimento dell'interesse pubblico per la concessione delle agevolazioni e, in particolare, degli impegni dalla stessa derivanti; d) la banca concessionaria, sulla base delle valutazioni di cui al precedente punto c), avanza al Ministero una propria motivata proposta di accoglimento o di rigetto della domanda o dell'istanza dell'impresa; e) il Ministero, sulla base della proposta della banca concessionaria in merito, rispettivamente, alla domanda di agevolazioni ovvero all'istanza per il mantenimento della validità del decreto di concessione, provvede agli adempimenti di cui all'art. 6, comma 3 del regolamento ovvero autorizza l'operazione di affitto ai fini del mantenimento della validità della concessione già emessa o respinge l'istanza dell'impresa. In tale ultima ipotesi, qualora la cessione in affitto sia già avvenuta o avvenga comunque, la concessione decade automaticamente a far data dalla cessione medesima e le eventuali agevolazioni erogate e non dovute vengono restituite dall'impresa beneficiaria secondo le modalità ed i criteri previsti dalla normativa. Ottenuta la concessione delle agevolazioni ovvero l'autorizzazione di cui sopra, il proprietario ed il conduttore, ai fini della prima erogazione utile successiva alla concessione ovvero all'autorizzazione medesima, sottoscrivono ciascuno uno specifico atto, secondo gli schemi di cui agli allegati numeri 19-bis e 19-ter, attraverso il quale prendono atto dell'obbligo del pieno rispetto degli impegni che la concessione comporta - quali, ad esempio, quelli riferiti al rispetto delle norme urbanistiche, ambientali, sul lavoro, settoriali, ecc. - ed il proprietario, che rimane, comunque, l'unico titolare delle agevolazioni, mantiene la piena ed esclusiva responsabilità in ordine al mancato rispetto di tali impegni e della conseguente eventuale revoca delle agevolazioni anche se dipendente da comportamenti tenuti dal conduttore. A tale riguardo, i livelli occupazionali precedenti e finali del programma agevolato dovranno essere rilevati, secondo le usuali modalità, con riferimento a tutti i soggetti coinvolti nella conduzione dell'unità locale interessata del programma medesimo. Analoga disposizione vale per la rilevazione della eventuale prevista certificazione ambientale utile per la maggiorazione del 5% del valore degli indicatori, mentre restano esclusivamente in capo al proprietario gli impegni assunti in materia di capitale proprio."; 3) dopo l'allegato n. 19 sono inseriti i numeri l9-bis e l9-ter come, rispettivamente, da allegati A e B alla presente circolare. Roma, 6 novembre 2001 Il Ministro: Marzano Allegato A Allegato n. 19-bis DICHIARAZIONE DELL'IMPRESA PROPRIETARIA E LOCATRICE DELL'UNITÀ LOCALE (punto 5.11 della circolare) Il sottoscritto ...., nato a ...., prov. ...., il .... e residente in ...., via e n. civ. ...., consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, Dichiara in qualità di .... (1) della società..... (2) con sede legale in ...., via e n. civ. ....: che la detta società ha sottoscritto, ai sensi della legge n. 488/1992, una domanda di agevolazioni in data ...., recante il n. ...., per la realizzazione di un programma di investimenti relativo all'unità locale ubicata in ...., prov. ...., via e n. civ. ...., a fronte del quale è stato concesso, con decreto del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato/delle attività produttive n. ....., del ...., un contributo complessivo di L./euro ...., di cui L./euro .... relative a beni da acquistare e/o realizzare direttamente dall'impresa stessa e L./euro .... relative a beni da acquisire in locazione finanziaria (3); che con atto .... (4) la suddetta unità locale è stata ceduta in locazione alla società .... (5) che ne è pertanto attuale conduttrice; che le spese relative al suddetto programma di investimenti a fronte delle quali sono richieste le agevolazioni sono state e/o saranno sostenute esclusivamente dalla società .... (2); di obbligarsi al pieno rispetto degli impegni derivanti dal richiamato decreto di concessione n. ...... del .... e di assumere la piena ed esclusiva responsabilità in ordine al mancato rispetto degli obblighi medesimi anche se dipendente da comportamenti tenuti dalla società conduttrice; di avere compiutamente informato la società conduttrice del fatto che l'unità locale oggetto del suddetto contratto di locazione è interessata dal programma di investimenti per il quale sono state concesse le agevolazioni con il richiamato decreto n. ...... del .... e che quest'ultimo comporta il rispetto degli obblighi fissati dalla normativa. ...., lì.... L'impresa: timbro e firma (6) .................. ------ (1) Titolare, legale rappresentante o procuratore speciale (in questa ipotesi allegare la procura o copia autentica della stessa). (2) Denominazione dell'impresa proprietaria dell'unità locale ceduta in locazione. (3) Riportare solo l'ipotesi che ricorre. (4) Indicare gli estremi dell'atto, la relativa decorrenza e la durata. (5) Denominazione dell'impresa conduttrice dell'unità locale ceduta in locazione. (6) Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità previste dall'art. 38, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000. Allegato B Allegato n. l9-ter DICHIARAZIONE DELL'IMPRESA CONDUTTRICE DELL'UNITÀ LOCALE (punto 5.11 della circolare) Il sottoscritto...., nato a...., prov. .... il.... e residente in ...., via e n. civ. ...., consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, Dichiara in qualità di .... (1) della società .... (2) con sede legale in ...., via e n. civ. ....: che con atto .... (3) la detta società è divenuta conduttrice dell'unità locale ubicata in ...., prov. ...., via e n. civ. ...., di proprietà della società .... (4); che quest'ultima ha compiutamente informato la società .... (2) del fatto che la predetta unità locale oggetto del citato contratto di locazione è interessata da un programma di investimenti per il quale la società .... (4) ha ottenuto la concessione delle agevolazioni della legge n. 488/1992 con decreto n. ....... del .... e che tale decreto comporta in capo alla stessa il pieno rispetto degli obblighi fissati dalla normativa e l'esclusiva responsabilità in ordine al mancato rispetto degli obblighi stessi ed alla eventuale revoca parziale o totale delle agevolazioni concesse anche se dipendente da comportamenti tenuti dalla società conduttrice; che allo stato attuale sussistono, per quanto di propria competenza, le condizioni per il pieno rispetto dei suddetti obblighi; Si impegna a consentire alla banca concessionaria ed al Ministero delle attività produttive di effettuare tutte le indagini tecniche e amministrative dagli stessi ritenute necessarie, anche tramite sopralluoghi e/o acquisizione di documentazioni pertinenti aggiuntive rispetto a quelle espressamente previste dalla normativa, al fine di verificare il pieno rispetto dei suddetti obblighi derivanti dalla concessione delle agevolazioni di cui al decreto n. .......... del ...., nonchè alla società .... (4) di accedere ai dati ed alle informazioni che le consentano di compiere gli adempimenti previsti dalla normativa. ...., lì.... L'impresa: timbro e firma (5) .................. ------ (1) Titolare, legale rappresentante o procuratore speciale (in questa ipotesi allegare la procura o copia autentica della stessa). (2) Denominazione dell'impresa conduttrice dell'unità locale ceduta in locazione. (3) Indicare gli estremi dell'atto, la relativa decorrenza e la durata. (4) Denominazione dell'impresa proprietaria dell'unità locale ceduta in locazione. (5) Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità previste dall'art. 38, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000.
Concorsi
2001
ENTI LOCALI
COMUNE DI MONTEBELLO VICENTINO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 16 del 23-2-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-02-23&atto.codiceRedazionale=01E10525
COMUNE DI MONTEBELLO VICENTINO
CONCORSO (scad. 25 marzo 2001)
Concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo indeterminato e orario a tempo pieno, di un posto di istruttore direttivo categoria D1 - area economico finanziaria settore programmazione e bilancio. (GU n.16 del 23-02-2001)
È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo indeterminato e orario a tempo pieno di un posto di istruttore direttivo categoria D1 - area economico finanziaria settore programmazione e bilancio - laurea in economia e commercio e titolo equipollente. Scadenza: trenta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Diario prove: prima prova scritta: 3 maggio 2001, ore 9,30; seconda prova scritta: 3 maggio 2001, ore 14,30; prova orale: 9 maggio 2001, ore 9,30. Informazioni e copia bando con modulo: ufficio segreteria del comune, tel. 0444/649275. Il responsabile del procedimento: Zoia
Contratti
2013
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 7 del 16-1-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-01-16&atto.codiceRedazionale=TC13BGA462
COMUNE DI SAVONA
Corso Italia 19 - 17100 Savona
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.7 del 16-1-2013)
Esito di gara procedura aperta Parte di provvedimento in formato grafico TC13BGA462
Concorsi
2011
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI VERONA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 37 del 10-5-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-10&atto.codiceRedazionale=1E002623
UNIVERSITA' DI VERONA
AVVISO
Accertamento della regolarita' degli atti della procedura di valutazione comparativa ad un posto di ricercatore per il settore scientifico-disciplinare BIO/04 - Fisiologia vegetale presso la facolta' di scienze mm.ff.n. (GU n.37 del 10-05-2011)
Ai sensi dell'art. 5, comma 1, del D.P.R. n. 117/2000, si comunica che con decreto rettorale n. 1017-2011 del 22 aprile 2011 è stata accertata la regolarità degli atti della procedura di valutazione comparativa ad un posto di ricercatore per il settore scientifico-disciplinare BIO/04 - Fisiologia vegetale, presso la facoltà di scienze MM.FF.N. bandita con decreto rettorale n. 1672-2010 del 25 giugno 2010, il cui avviso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - IV serie speciale n. 54 del 9 luglio 2010, ed è stato dichiarato il vincitore. Il decreto rettorale di accertamento della regolarità degli atti è pubblicato all'albo ufficiale di Ateneo ed è inoltre consultabile in internet all'indirizzo: http://www.univr.it/main?ent=concorsoaol & dest=2 & sDest=6 & session=25 Dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - IV serie speciale decorrono i termini per eventuali impugnative, per eventuali impugnative, precisamente 60 giorni per il ricorso giurisdizionale al T.A.R. o, in alternativa, 120 giorni per il ricorso straordinario al Presidente della repubblica.
Concorsi
2006
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELL'INNOVAZIONE
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 92 del 1-12-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-12-01&atto.codiceRedazionale=06E08332
MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELL'INNOVAZIONE
CONCORSO (scad. 2 gennaio 2007)
Concorso pubblico, per esami, per il conferimento di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico, presso gli uffici centrali del Ministero della salute. (GU n.92 del 01-12-2006)
IL DIRETTORE GENERALE del personale dell'organizzazione e del bilancio Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, con il quale è stato approvato il testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, e successive modifiche e integrazioni; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni, concernente le nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi ed il relativo regolamento di esecuzione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184 concernente il regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate e la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri 24 luglio 1999, n. 6 sull'applicazione dell'articolo 20 ai portatori di handicap candidati ai concorsi pubblici; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, recante la disciplina d'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni, recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni e integrazioni, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Visti il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 ed il regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 20 febbraio 1998, n. 38, nonchè la circolare n. 69 del 6 agosto 1998, diramata dal Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, concernente l'individuazione degli atti soggetti alla verifica di legalità degli Uffici centrali del bilancio e delle ragionerie provinciali dello Stato; Visto il decreto del Ministro della sanità 31 luglio 1997, n. 353, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 243 del 17 ottobre 1997, concernente il regolamento per l'individuazione degli atti e dei documenti di competenza di questo Ministero sottratti al diritto di accesso; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, concernente norme generali sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato, ed in particolare l'art. 39, come successivamente modificato ed integrato; Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28 ed in particolare l'art. 19 sull'esenzione dall'imposta di bollo per le domande di concorso e di assunzione presso le pubbliche amministrazioni; Visto il decreto del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 4 gennaio 2000, recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei; Visto il decreto del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 ottobre 2000, recante determinazione delle classi delle lauree universitarie; Visto il decreto del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 28 novembre 2000, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2001, recante determinazione delle classi delle lauree universitarie specialistiche; Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, 8 novembre 2005, n. 4, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19 dicembre 2005; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro della funzione pubblica 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21 agosto 2004, concernente l'equiparazione dei diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, concernente il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni, contenente norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, pubblicato nel supplemento ordinario n. 212/L alla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 17 agosto 2001; Visto il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dirigente dell'Area I; Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio d'esperienze e l'interazione tra pubblico e privato, ed in particolare l'art. 3, comma 5; Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica del 31 luglio 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2002, concernente le modalità applicative della legge sul riordino della dirigenza; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il codice in materia di protezione dei dati personali; Vista la legge 29 luglio 2003, n. 229, recante interventi in materia di qualità della regolazione, riassetto normativo e codificazione, legge di semplificazione 2001, ed in particolare l'art. 14; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004, n. 108, concernente il regolamento per la disciplina delle modalità di istituzione, organizzazione e funzionamento nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, del ruolo dei dirigenti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 13 novembre 2004, che in attuazione dell'art. 28 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, disciplina le modalità di accesso alla qualifica di dirigente; Visto il decreto del Presidente del Consiglio 18 maggio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2005, con il quale la Scuola superiore della pubblica amministrazione è stata autorizzata ad indire un corso-concorso di formazione dirigenziale ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 165/2001, per un totale di centoventi posti nella qualifica di dirigente di seconda fascia delle amministrazioni pubbliche, di cui tre resi disponibili dal Ministero della salute; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2003, n. 129 - come risulta modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2006, n. 189, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 22 maggio 2006 - concernente il regolamento di organizzazione del Ministero della salute ed il conseguente decreto ministeriale 12 settembre 2003 pubblicati, rispettivamente, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 129 del 6 giugno 2003 e n. 256 del 4 novembre 2003, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311 ed in particolare l'art. 1, comma 93 ove è previsto che, entro il 30 aprile 2005 le amministrazioni dello Stato rideterminano le proprie dotazioni organiche; Vista la nota n. DGPOB/II/P-31539-F5.a.d. del 9 novembre 2006, con la quale, ai fini dell'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dalla disposizione da ultimo citata, il Ministero della salute ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze la proposta definitiva di rideterminazione delle proprie dotazioni organiche; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2005, con il quale, tra l'altro, questo Ministero è stato autorizzato all'avvio della procedura per il reclutamento di due dirigenti di seconda fascia del settore statistico-informatico; Accertato che i suddetti posti dirigenziali di seconda fascia sono tuttora disponibili; Considerato che, ai sensi dell'art. 3, comma 2 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 272/2004, la percentuale dei posti da riservare al personale dipendente dell'amministrazione che indice il concorso è pari al trenta per cento dei posti; Ritenuto di assegnare 1 posto a favore del suddetto personale, arrotondando all'unità la percentuale di ripartizione dei posti messi a concorso in applicazione dell'art. 20 del predetto regolamento, fatto salvo il recupero, nella successiva tornata concorsuale, a favore dei candidati non dipendenti dell'amministrazione che indice il concorso; Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato; Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni; Decreta: Art. 1. Posti a concorso 1. È indetto un concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. Art. 2. Riserva di posti 1. Il 30% dei posti messi a concorso (un posto) è riservato al personale del Ministero della salute in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 3 2. Il posto riservato eventualmente non coperto dal personale di cui al comma 1 è conferito agli idonei secondo l'ordine della graduatoria finale. Art. 3. Requisiti per l'ammissione Per l'ammissione al concorso i candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 1. cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica); 2. iscrizione nelle liste elettorali; 3. possesso di una delle lauree specialistiche (LS) afferenti alle classi di laurea in ingegneria nelle diverse discipline di cui al decreto del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 28 novembre 2000 che consentono, comunque, l'iscrizione alle sezioni esistenti nell'albo professionale dell'ordine degli ingegneri; ovvero del diploma di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento equiparato - ai sensi del decreto ministeriale 5 maggio 2004 citato nelle premesse - alle predette lauree specialistiche (LS) ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici, o delle lauree riconosciute equipollenti dalla normativa vigente o altro diploma di laurea con specializzazione in ingegneria conseguito presso una delle Università della Repubblica; ovvero, del titolo di studio di primo livello denominato laurea (L), previsto dall'art. 3 del regolamento n. 509/1999, e successive modifiche, riconosciuto idoneo per l'ammissione ai suddetti corsi di laurea specialistica che consentono, comunque, l'iscrizione alle sezioni esistenti nell'albo professionale dell'ordine degli ingegneri. I diplomi di laurea conseguiti all'estero saranno considerati utili purchè riconosciuti equipollenti ad uno dei diplomi di laurea italiani: a tal fine nella domanda di concorso devono essere indicati, a pena di esclusione, gli estremi del provvedimento di riconoscimento dell'equipollenza al corrispondente titolo di studio italiano in base alla normativa vigente; le equipollenze devono sussistere alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande; 4. abilitazione all'esercizio della professione; 5. iscrizione all'albo professionale; 6. trovarsi in una delle seguenti condizioni: a) essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di uno dei suddetti titoli di studio, ed aver compiuto almeno cinque anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea; b) essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di uno dei suddetti titoli di studio ed in possesso del diploma di specializzazione conseguito presso le Scuole di specializzazione individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ed aver compiuto almeno tre anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea; c) essere dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito di corso-concorso, muniti di uno dei suddetti titoli di studio ed aver compiuto almeno quattro anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso di uno dei suddetti titoli di studio; d) essere in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti di uno dei suddetti titoli di studio ed aver svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali; e) aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purchè muniti di uno dei suddetti titoli di studio; f) aver maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti o organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso di uno dei suddetti titoli di studio; 7. idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni proprie del dirigente. L'amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso in base alla normativa vigente. Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano stati destituiti o dispensati o licenziati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti o licenziati da altro impiego statale, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica l0 gennaio 1957, n. 3. I requisiti di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. Con provvedimento motivato l'amministrazione potrà disporre, in qualsiasi momento, anche successivamente all'espletamento del concorso - cui, pertanto, i candidati vengono ammessi con riserva - l'esclusione dal concorso medesimo per difetto dei prescritti requisiti. Art. 4. Presentazione delle domande - Termini e modalità 1. La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta semplice e debitamente firmata, dovrà essere presentata direttamente o spedita a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Ministero della salute - Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio - Ufficio III, piazzale dell'Industria n. 20 - 00144 Roma, entro il termine perentorio di giorni trenta a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. Tale termine, qualora venga a scadere in giorno festivo, si intenderà prorogato al primo giorno non festivo immediatamente seguente. 2. Per le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento fa fede la data apposta su di essa dal servizio postale accettante. I candidati sono tenuti a conservare la ricevuta di spedizione per poterla esibire a richiesta dell'amministrazione. Il ritardo nella presentazione della domanda, quale ne sia la causa, anche se non imputabile al candidato, comporta la inammissibilità del candidato stesso al concorso. 3. Per le domande presentate a mano, la data di arrivo è stabilita dal timbro apposto su di esse dall'ufficio III della Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio che rilascia ricevuta dell'avvenuta presentazione. La ricezione delle istanze di ammissione avverrà nei giorni e negli orari di seguito indicati: dal lunedì al giovedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15 alle ore 16, il venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,30. 4. Non si terrà conto delle domande di partecipazione spedite o presentate oltre il suddetto termine ovvero con modalità diverse da quelle indicate nel primo comma del presente articolo. 5. I candidati devono indicare in alto a sinistra sulla domanda, nonchè sul frontespizio della busta contenente la domanda stessa, nel caso in cui questa sia spedita a mezzo raccomandata, il codice del concorso: DIR - 767. 6. Nella domanda di partecipazione al concorso, preferibilmente dattiloscritta secondo il modello riportato nell'unito fac-simile, i candidati devono dichiarare: a) il cognome ed il nome; b) il luogo e la data di nascita; c) l'indirizzo al quale desiderano che siano trasmesse le eventuali comunicazioni nonchè il relativo codice di avviamento postale ed un recapito preferibilmente di telefonia fissa. Il candidato ha l'obbligo di comunicare tempestivamente all'Ufficio III della Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio del Ministero della salute le eventuali variazioni del proprio recapito; d) il possesso della cittadinanza italiana; e) il comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti; f) il titolo di studio posseduto, con l'indicazione della data e dell'università in cui è stato conseguito. Coloro che abbiano conseguito all'estero detto titolo devono indicare gli estremi del provvedimento di equipollenza al titolo di studio richiesto; g) l'abilitazione all'esercizio della professione; h) l'iscrizione all'albo professionale; i) l'idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce; l) l'assenza di condanne penali e di procedimenti penali in corso. In caso contrario indicare le condanne riportate, le date di sentenza dell'autorità giudiziaria (da indicare anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto, perdono giudiziale o non menzione, ecc.) nonchè i procedimenti penali eventualmente pendenti; m) i servizi eventualmente prestati presso le pubbliche amministrazioni; n) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego, anche a seguito di sanzioni disciplinari, con esplicita dichiarazione di non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento e di non essere stato dichiarato decaduto o licenziato da un impiego statale ai sensi della normativa vigente; o) la lingua straniera prescelta fra inglese, francese, tedesco e spagnolo la cui conoscenza sarà accertata nel corso della prova orale prevista dal presente bando; p) l'eventuale possesso dei titoli di preferenza, a parità di merito, previsti dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni (allegato G), specificando eventualmente l'ufficio e l'amministrazione presso cui è depositata la relativa documentazione. Tali titoli, qualora non espressamente dichiarati nella domanda di ammissione, non saranno presi in considerazione in sede di formazione della graduatoria finale. 7. La domanda di partecipazione dovrà essere integrata, pena l'esclusione dal concorso, con le dichiarazioni previste negli allegati al presente bando (A, B, C, D, E o F a seconda delle condizioni descritte nel precedente art. 3, comma 6, rispettivamente alle lettere a), b), c), d), e) ed f). In particolare il candidato: se si trova nella condizione a) dovrà dichiarare di essere dipendente di ruolo di pubblica amministrazione, la qualifica attualmente rivestita e la sua decorrenza, l'ufficio e l'amministrazione di appartenenza e l'attuale sede di servizio, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa; se si trova nella condizione b) dovrà dichiarare di essere dipendente di ruolo di pubblica amministrazione, la qualifica attualmente rivestita e la sua decorrenza, l'ufficio e l'amministrazione di appartenenza e l'attuale sede di servizio, il diploma di specializzazione posseduto e relativi elementi di identificazione, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa: se si trova nella condizione c) dovrà dichiarare di essere dipendente statale reclutato a seguito di corso-concorso, la qualifica attualmente rivestita e la sua decorrenza, l'ufficio e l'amministrazione di appartenenza e l'attuale sede di servizio, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa; se si trova nella posizione d) dovrà dichiarare il possesso della qualifica di dirigente, l'ufficio e l'ente o struttura pubblica di appartenenza e l'attuale sede di servizio e di aver svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa; se si trova nella posizione e) dovrà dichiarare l'ufficio e l'amministrazione pubblica presso cui ha ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati, il periodo di servizio prestato con le suddette funzioni, gli estremi di eventuali provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi, nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa; se si trova nella posizione f) dovrà dichiarare di aver maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti o organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso di uno dei titoli di studio previsti nel precedente art. 3. 8. Il candidato portatore di handicap, fermo restando, comunque, il requisito dell'idoneità fisica tale da permettere lo svolgimento delle funzioni proprie del dirigente di seconda fascia, deve indicare nella domanda la propria condizione e specificare l'ausilio ed i tempi aggiuntivi eventualmente necessari per lo svolgimento delle prove. Il candidato dovrà, altresì, allegare una certificazione rilasciata da apposita struttura sanitaria che in relazione allo specifico handicap ed al tipo di prova da sostenere, indichi gli elementi essenziali occorrenti per la fruizione dei benefici richiesti al fine di consentire all'amministrazione di predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti atti a garantire agli interessati una regolare partecipazione al concorso. Il candidato che si trovi nella sopra indicata condizione è tenuto a contattare, successivamente alla pubblicazione del diario delle prove d'esame, i seguenti numeri telefonici: 06/59942633 - 06/59942696 - 06/59942875. 9. La domanda di partecipazione al concorso ed il relativo allegato che è parte integrante della domanda dovranno entrambi essere firmati in calce dal candidato. Non saranno presi in considerazione domande ed allegati privi di firma. 10. I candidati le cui domande di partecipazione, integrate dai relativi allegati, non contengano tutte le dichiarazioni previste dal presente articolo, relativamente al possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione al concorso, saranno esclusi dal concorso stesso con provvedimento motivato. 11. L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità in caso di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta o incompleta indicazione dell'indirizzo indicato nella domanda da parte del candidato ovvero da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento dello stesso indirizzo, nè per disguidi postali o telegrafici comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, nè per la mancata restituzione dell'avviso di ricevimento nel caso di spedizione a mezzo raccomandata. 12. I candidati sono ammessi con riserva al concorso. L'amministrazione potrà disporre, con provvedimento motivato, anche a procedimento concorsuale ultimato, l'esclusione dei concorrenti in difetto dei prescritti requisiti. Art. 5. Commissione esaminatrice 1. La commissione esaminatrice del concorso, da nominarsi con successivo provvedimento, è costituita ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 272 del 24 settembre 2004 citato nelle premesse. Art. 6. Preselezione e calendario delle prove 1. Qualora il numero delle domande lo renda necessario è facoltà dell'Amministrazione effettuare una prova preselettiva, consistente in una serie di domande a risposta multipla sulle materie oggetto delle prove scritte di cui al seguente art. 7, per determinare l'ammissione dei candidati alle successive prove d'esame. Per l'espletamento della preselezione l'Amministrazione può avvalersi anche di aziende specializzate in selezione di personale nel rispetto della normativa riguardante il trattamento dei dati. 2. In caso di effettuazione della prova preselettiva, il calendario e le modalità di espletamento della stessa saranno resi noti ai concorrenti con apposito avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - del 27 febbraio 2007. 3. I candidati si presenteranno a sostenere la predetta prova senza altro preavviso o invito, secondo le indicazioni contenute nella predetta Gazzetta Ufficiale. 4. L'assenza del candidato alla prova preselettiva, quale ne sia la causa, comporterà l'esclusione dal concorso. L'esito della prova preselettiva non concorrerà alla formazione del voto finale di merito. 5. Saranno ammessi alle prove scritte i candidati che, effettuata la preselezione, risulteranno collocati in graduatoria entro i primi venti posti. Saranno ammessi, altresì, tutti i candidati aventi il medesimo punteggio del candidato collocatosi al ventesimo posto. 6. Nel caso in cui, invece, non sia necessario effettuare la preselezione, con lo stesso avviso, i candidati saranno informati dei giorni, dell'ora e del luogo in cui si svolgeranno le prove scritte stabilite nel successivo art. 7. Qualora, infine, per motivi organizzativi non sia possibile fissare il calendario d'esame, nella medesima Gazzetta Ufficiale sarà comunicato l'eventuale rinvio a successiva Gazzetta Ufficiale della pubblicazione del calendario delle prove scritte. 7. I candidati si presenteranno a sostenere le prove scritte, sotto riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione al concorso, senza altro preavviso o invito, secondo le indicazioni contenute nella predetta Gazzetta Ufficiale. 8. Ai candidati ammessi alla prova orale sarà data comunicazione, con almeno venti giorni di anticipo, della data fissata per l'effettuazione della prova stessa. In detta comunicazione saranno riportati i voti conseguiti nelle prove scritte. 9. La prova orale si svolgerà presso il Ministero della salute o altra sede idonea, in un'aula aperta al pubblico. Al termine di ogni seduta della prova orale la commissione esaminatrice formerà l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione del voto da ciascuno riportato. Tale elenco, sottoscritto dal presidente e dal segretario, sarà affisso nella sede in cui la prova stessa avrà luogo. 10. Per sostenere le prove d'esame i candidati dovranno presentarsi muniti di un documento di identità o di riconoscimento. Qualora l'interessato sia in possesso di un documento di identità o di riconoscimento non in corso di validità, gli stati, le qualità personali ed i fatti in esso contenuti possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso, purchè l'interessato dichiari, in calce alla fotocopia del documento, che i dati contenuti nel documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. 11. I candidati sono ammessi al concorso con ampia riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione. Resta ferma la facoltà dell'Amministrazione di disporre con provvedimento motivato, in qualsiasi momento - anche successivamente all'espletamento del concorso - l'esclusione dei candidati dal concorso medesimo per difetto del possesso dei requisiti per l'ammissione prescritti dal presente bando. Art. 7. Prove d'esame 1. Gli esami consisteranno in due prove scritte ed in una prova orale. 2. La prima prova scritta, a contenuto teorico, consisterà nello svolgimento di un elaborato su tematiche riguardanti le seguenti materie: legislazione vigente in materia di programmazione, progettazione, esecuzione, direzione lavori, collaudi di opere pubbliche, nonchè di edilizia urbanistica e sanitaria e di tutela del territorio, legislazione contrattuale per l'indizione e la gestione di appalti di opere pubbliche e di servizi, legislazione sociale e normativa sull'igiene e la sicurezza del lavoro, con particolare riferimento al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni, legislazione sulla sicurezza degli impianti, legislazione in materia di risparmio energetico. 3. La seconda prova scritta, a contenuto pratico, è diretta ad accertare l'attitudine dei concorrenti alla soluzione corretta, sotto il profilo delle regole tecniche, della legittimità, della convenienza e della efficienza ed economicità organizzativa, di questioni tecniche connesse con l'attività istituzionale del Ministero della salute ed attinenti alla qualifica di dirigente ingegnere. 4. La durata di ciascuna delle due prove è stabilita dalla commissione esaminatrice e, comunque, non sarà superiore a otto ore. 5. La prova orale consisterà in un colloquio che verterà sulle materie previste per le prove scritte nonchè sulle seguenti materie: organizzazione e servizi degli uffici centrali, periferici e territoriali del Ministero della salute, elementi e principali sistemi di organizzazione del lavoro, nuovo sistema informativo sanitario, elementi di diritto amministrativo e sanitario, legislazione in materia di prevenzione incendi. Il colloquio è mirato ad accertare la preparazione e la professionalità del candidato nonchè la capacità di gestione e coordinamento di progetti complessi e l'attitudine del medesimo alle funzioni dirigenziali. 6. Nell'ambito della prova orale sarà accertata la conoscenza ad un livello avanzato della lingua straniera prescelta fra inglese, francese, tedesco e spagnolo, tramite la lettura, la traduzione di testi e la conversazione in tale lingua. Sarà accertata, altresì, la conoscenza a livello avanzato dell'utilizzo del personal computer e dei software applicativi più diffusi da realizzarsi anche mediante una verifica pratica, nonchè la conoscenza da parte del candidato delle problematiche e delle potenzialità connesse all'uso degli strumenti informatici in relazione ai processi comunicativi in rete, all'organizzazione e gestione delle risorse ed al miglioramento dell'efficienza degli uffici e dei servizi. 7. La commissione esaminatrice stabilisce preventivamente i criteri e le modalità di valutazione delle prove concorsuali da formalizzare nei relativi verbali, al fine di assegnare i punteggi da attribuire alle singole prove, che saranno espressi in centesimi. 8. Per superare le prove scritte ed essere ammessi al colloquio i candidati dovranno riportare in ciascuna di esse un voto non inferiore a settanta centesimi. 9. Il colloquio si intenderà superato se il candidato avrà riportato un voto non inferiore a settanta centesimi. 10. Il punteggio complessivo sarà determinato sommando i voti riportati in ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova orale. Art. 8. Presentazione dei titoli di preferenza 1. I candidati che abbiano superato la prova orale e che intendano far valere eventuali titoli di preferenza, previsti dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994 e successive modificazioni, dovranno far pervenire all'Amministrazione, entro il termine perentorio di giorni quindici, decorrenti dal giorno successivo a quello in cui gli stessi abbiano sostenuto la suddetta prova, la documentazione, in carta semplice, attestante il possesso dei suddetti titoli di preferenza, a parità di merito, previsti dalla citata normativa, purchè già dichiarati nella domanda di partecipazione, dai quali risulti, altresì, il possesso del titolo alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande. 2. Il diritto alla preferenza a parità di merito potrà essere dimostrato anche mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui agli articoli rispettivamente 46 e 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà è resa con le modalità di cui all'articolo 38 dello stesso testo unico. 3. Ove risulti più agevole, è facoltà degli interessati trasmettere, entro lo stesso termine di cui al primo comma del presente articolo, i certificati originali, o in copia autenticata, in esenzione di bollo. L'autenticazione di copia può essere fatta anche presso l'ufficio competente a ricevere le domande di concorso su esibizione dell'originale e senza l'obbligo di deposito dello stesso. In tal caso la copia autenticata può essere utilizzata solo nel procedimento in corso. 4. Tale documentazione non è richiesta nel caso in cui questa amministrazione ne sia già in possesso o ne possa disporre richiedendola ad altre pubbliche amministrazioni, purchè nella domanda di ammissione l'interessato abbia indicato con esattezza, sotto la propria responsabilità, anche l'ufficio e l'amministrazione presso cui questa è depositata. 5. A norma dell'art. 71 del citato testo unico, l'Amministrazione effettuerà idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle predette dichiarazioni sostitutive con le conseguenze di cui ai successivi articoli 75 e 76, in caso di dichiarazioni rispettivamente non veritiere o mendaci. 6. Non saranno presi in considerazione titoli di preferenza non dichiarati nella domanda di ammissione al concorso. 7. I documenti di cui al presente articolo dovranno essere presentati direttamente o tramite raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine indicato nel primo comma, al Ministero della salute - Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio, ufficio III, piazzale dell'Industria n. 20 - 00144 Roma. Nel caso di invio tramite raccomandata si rinvia a quanto previsto dal precedente art. 4, comma 11, del presente bando. Art. 9. Formazione, approvazione e pubblicazione della graduatoria finale 1. Espletate le prove del concorso, la commissione esaminatrice formula la graduatoria di merito sulla base del punteggio complessivo ottenuto da ciascun candidato sommando i voti riportati in ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova orale. In caso di parità di punteggio si applicano le disposizioni previste dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni. Riconosciuta la regolarità del procedimento concorsuale e tenuti presenti gli eventuali titoli di riserva e di preferenza, con decreto del direttore della Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio del Ministero della salute, sarà approvata la graduatoria finale e saranno dichiarati i vincitori del concorso. 2. La graduatoria finale del concorso sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale del Ministero della salute. Di tale pubblicazione sarà data notizia mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. Dalla data di pubblicazione di tale avviso decorrerà il termine per le eventuali impugnative. 3. I posti messi a concorso che si renderanno disponibili a qualunque titolo potranno essere conferiti ai candidati utilmente collocati in graduatoria entro i termini di validità della stessa. Art. 10. Accertamento del possesso dei requisiti per la costituzione del rapporto d'impiego 1. I candidati dichiarati vincitori saranno invitati a presentare o a far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine che verrà loro comunicato, certificato medico, rilasciato da un medico dell'azienda unità sanitaria locale competente per territorio o da un medico militare in servizio permanente effettivo, dal quale risulti che il candidato è fisicamente idoneo al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce. 2. Per i vincitori che siano invalidi di guerra, invalidi civili per fatto di guerra ed assimilati, invalidi per servizio, invalidi civili, mutilati ed invalidi del lavoro e per quelli riconosciuti portatori di handicap ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, il certificato medico deve essere rilasciato dalla A.U.S.L. di appartenenza dei medesimi. Esso deve contenere, oltre ad una esatta descrizione della natura e del grado di invalidità, nonchè delle condizioni attuali risultanti dall'esame obiettivo, la dichiarazione che gli stessi non possano arrecare pregiudizio alla salute ed all'incolumità dei compagni di lavoro ed alla sicurezza degli impianti e che le loro condizioni fisiche li rendano idonei al disimpegno delle funzioni relative all'impiego per il quale hanno concorso. 3. Il certificato medico ha validità di sei mesi dalla data del rilascio. L'Amministrazione, comunque, ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso. 4. Nello stesso termine fissato dall'Amministrazione, i vincitori devono altresì comprovare, anche mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione, il possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, iscrizione nelle liste elettorali, titolo di studio posseduto (tra quelli richiesti dal precedente art. 3), con l'indicazione della data di conseguimento e dell'Università presso la quale è stato conseguito, assenza o presenza di condanne penali. Si osservano le disposizioni in materia di autocertificazione e controllo di cui al precedente art. 8. 5. È facoltà dell'interessato comprovare il possesso dei requisiti di ammissione mediante la presentazione dei relativi certificati, di cui sia eventualmente in possesso. Ove i termini di validità di tali certificati fossero scaduti l'interessato deve dichiarare in calce al documento che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. Tale ultima possibilità non è estensibile ai certificati medici. 6. Scaduto inutilmente il termine fissato dall'amministrazione non si darà luogo alla stipula del contratto, ovvero, ove stipulato con riserva di accertamento del possesso dei requisiti previsti, lo stesso sarà risolto. Art. 11. Assunzione dei vincitori 1. I vincitori del concorso, nel rispetto della normativa in materia di assunzione nel pubblico impiego, saranno invitati a stipulare un contratto individuale di lavoro a norma delle disposizioni contrattuali vigenti al momento dell'assunzione e saranno soggetti al periodo di prova previsto dalle stesse disposizioni. 2. Il vincitore del concorso che non si presenti, senza giustificato motivo, per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro e per la relativa assunzione in servizio sarà considerato rinunciatario. 3. I vincitori del concorso dovranno dichiarare, inoltre, sotto la propria responsabilità, di non avere altro rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato con altra amministrazione, pubblica o privata, e di non trovarsi in nessuna delle situazioni di incompatibilità richiamate dall'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni. In caso contrario, deve essere espressamente presentata dichiarazione di opzione per l'impiego presso il Ministero della salute. 4. I vincitori del concorso saranno assegnati agli uffici centrali del Ministero della salute in base alle esigenze di servizio esistenti al momento dell'assunzione. 5. L'amministrazione, antecedentemente al conferimento del primo incarico, si riserva la facoltà di far frequentare ai vincitori del concorso un ciclo di attività formative in Italia o all'estero; ai medesimi, durante tale periodo, spetta la retribuzione di cui all'art. 1, comma 2, lettere a) e b) del CCNL per il secondo biennio economico 2000-2001 del personale dirigente dell'area I. Art. 12. Accesso agli atti del concorso L'accesso alla documentazione attinente ai lavori concorsuali è escluso fino alla conclusione della relativa procedura, fatta salva la garanzia della visione degli atti, la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere interessi giuridici. Art. 13. Trattamento dei dati personali 1. Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive modificazioni, i dati forniti dai candidati saranno raccolti e trattati presso il Ministero della salute - Ufficio III della Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio - per le finalità di gestione del procedimento concorsuale e per la formazione di eventuali ulteriori atti allo stesso connessi, anche con l'uso di procedure informatizzate, nei modi e limiti necessari per perseguire tali finalità. 2. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini dell'accertamento del possesso dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal concorso. 3. Agli interessati sono riconosciuti i diritti di cui all'art 7 del decreto legislativo n. 196/2003. Tali diritti potranno essere fatti valere rivolgendosi al Ministero della salute, Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio - ufficio III, piazzale dell'Industria n. 20 - 00144, Roma. Il titolare del trattamento dei dati è il Ministero della salute. Il responsabile del trattamento dei dati è il Direttore generale pro-tempore della sopra indicata Direzione. Art. 14. Norme di salvaguardia 1. Per quanto non espressamente previsto dal presente bando valgono, in quanto applicabili, le norme vigenti sullo svolgimento dei pubblici concorsi. 2. Il presente decreto sarà trasmesso al competente ufficio del Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. 3. Avverso il presente bando di concorso è proponibile, in via amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione, ricorso straordinario al Capo dello Stato ovvero, in sede giurisdizionale, impugnazione al tribunale amministrativo del Lazio entro sessanta giorni dalla stessa data. Roma, 17 novembre 2006 Il direttore generale: Celotto ---------- Informazioni sulla procedura concorsuale saranno disponibili sul sito internet del Ministero della salute: www.ministerosalute.it/professioni/concorsi.jsp Fac-simile di domanda (in carta semplice) - codice concorso «DIR - 767» Al Ministero della salute - Direzione generale del personale, organizzazione e bilancio - Ufficio III - Piazzale dell'Industria n. 20 - 00144 Roma ...l... sottoscritt... , codice fiscale ........................., chiede di essere ammess... al concorso, per esami, a due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. A tal fine, sotto la propria responsabilità, dichiara che: 1) è nat... a (provincia di ....................) il ........../........../..........; 2) desidera ricevere ogni comunicazione relativa al concorso al seguente indirizzo: via n. .......... c.a.p. ............... città , telefono .................... e si impegna a comunicare tempestivamente a mezzo raccomandata eventuali variazioni di tale indirizzo; 3) è cittadin... italian... (1); 4) è iscritt... nelle liste elettorali del comune di ; 5) è in possesso del seguente titolo di studio conseguito in data ............... presso l'Università degli studi di (2); 6) ha conseguito l'abbilitazione all'esercizio della professione di presso l'Università degli studi di in data ...............; 7) è iscritt... all'albo professionale dell'ordine degli ingegneri di dal ............... 8) è in possesso dei requisiti prescritti dall'art. 3 del bando, comma 6, lettera ............... (3); 9) è fisicamente idone... al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce; 10) non ha mai riportato condanne penali e non ha procedimenti penali in corso (4); 11) non è stat... destituit..., dispensat... o licenziat... dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento o a seguito di sanzioni disciplinari (5), non è stato dichiarato decadut... o licenziat... da altro impiego statale, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; 12) presceglie la seguente lingua straniera: (6); 13) è in possesso dei seguenti titoli di riserva e/o preferenza a parità di merito (7); 14) ha necessità, per sostenere le prove d'esame, in relazione al proprio handicap, dei seguenti ausili nonchè dei seguenti tempi aggiuntivi come si evince dall'allegata certificazione medica rilasciata dall'apposita struttura sanitaria: (8); , lì Firma (non occorre autenticare la firma) (1) Sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani non appartenenti alla Repubblica. (2) Qualora il titolo di studio sia stato conseguito all'estero indicare gli estremi del provvedimento di equipollenza al corrispondente titolo di studio italiano. (3) Indicare una delle seguenti condizioni: a), b), c), d), e), f), previste all'art. 3, comma 6, del bando e compilare il corrispondente allegato A o B o C o D od E o F che dovrà essere obbligatoriamente trasmesso, debitamente datato e sottoscritto, unitamente alla domanda di partecipazione. (4) In caso contrario indicare le condanne riportate, la data di sentenza e l'autorità giudiziaria che le ha emesse - da indicare anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto, perdono giudiziale o non menzione, ecc. - nonchè i procedimenti penali eventualmente pendenti. (5) In caso di licenziamento a seguito di procedimento disciplinare indicare la data di applicazione della sanzione. (6) Prescelta fra inglese, francese, tedesco e spagnolo. (7) Il titolo di riserva è quello di cui all'art. 2 del bando. I titoli di preferenza sono elencati nell'allegato «G». Con riferimento ai soli titoli elencati nell'allegato «G», specificare l'ufficio e l'amministrazione presso la quale è custodita eventualmente la documentazione attestante il diritto al beneficio. (8) Tale precisazione è richiesta solo ai candidati portatori di handicap ai sensi della legge n. 104/1992. Allegato A (Il presente allegato è parte integrante della domanda di partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che si trovano nella condizione di cui al punto «a» dell'art. 3, comma 6, del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal concorso stesso). Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................) il ........../........../........../, dipendente di ruolo di pubblica amministrazione dichiara quanto segue: qualifica attualmente rivestita e decorrenza: ; ufficio e amministrazione di appartenenza: ; attuale sede di servizio: ; estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio: (1) , lì Firma (non occorre autenticare la firma) (1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa. Allegato B (Il presente allegato è parte integrante della domanda di partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che si trovano nella condizione di cui al punto «b» dell'art. 3, comma 6, del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal concorso stesso). Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di .....................) il ........../........../........../, dipendente di ruolo di pubblica amministrazione dichiara quanto segue: qualifica attualmente rivestita e decorrenza: ; ufficio e amministrazione di appartenenza: ; attuale sede di servizio: ; diploma di specializzazione in e data del suo conseguimento ............... presso della durata di anni ...............; estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio: (1) , lì Firma (non occorre autenticare la firma) (1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa. Allegato C (Il presente allegato è parte integrante della domanda di partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che si trovano nella condizione di cui al punto «c» dell'art. 3, comma 6, del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal concorso stesso). Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristicopresso gli uffici centrali del Ministero della salute. Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................) il ........../........../........../, dipendente di amministrazione statale reclutato a seguito di corso-concorso, dichiara quanto segue: qualifica attualmente rivestita e decorrenza: ; ufficio e amministrazione di appartenenza: ; attuale sede di servizio: ; estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio: (1) , lì Firma (non occorre autenticare la firma) (1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa. Allegato D (Il presente allegato è parte integrante della domanda di partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che si trovano nella condizione di cui al punto «d» dell'art. 3, comma 6, del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal concorso stesso). Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................) il ........../........../........../, in possesso della qualifica di dirigente, dichiara quanto segue: ufficio, ente o struttura pubblica di appartenenza: ; attuale sede di servizio: ; periodo di svolgimento delle funzioni dirigenziali (dal ............... al ...............); estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio: (1) , lì Firma (non occorre autenticare la firma) (1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa. Allegato E (Il presente allegato è parte integrante della domanda di partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che si trovano nella condizione di cui al punto «e» dell'art. 3, comma 6, del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal concorso stesso). Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................) il ........../........../........../ dichiara quanto segue: ufficio e amministrazione pubblica presso la quale ha ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati: dal ............... al ...............; estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di periodi di aspettativa per motivi di famiglia, la durata dei periodi stessi nonchè ogni altro provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio: (1) , lì Firma (non occorre autenticare la firma) (1) Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa. Allegato F (Il presente allegato è parte integrante della domanda di partecipazione al concorso e deve essere compilato dai candidati che si trovano nella condizione di cui al punto «f» dell'art. 3, comma 6, del bando. La sua compilazione è obbligatoria, pena l'esclusione dal concorso stesso). Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di due posti di dirigente di seconda fascia in prova del settore tecnico-ingegneristico presso gli uffici centrali del Ministero della salute. Il/la sottoscritto/a nat... a (provincia di ....................) il ........../........../........../ dichiara quanto segue: di aver maturato esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso di uno dei titoli di studio previsti dal bando, con servizio continuativo per almeno quattro anni, presso il seguente ente od organismo internazionale: periodo di servizio continuativo e posizione funzionale apicale nella quale ha svolto il predetto servizio: dal ............... al ............... , lì Firma (non occorre autenticare la firma) Allegato G TITOLI DI PREFERENZA (Art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni) A parità di merito i titoli di preferenza sono: 1) gli insigniti di medaglia al valor militare; 2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 5) gli orfani di guerra; 6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; 8) i feriti in combattimento; 9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonchè i capi di famiglia numerosa; 10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; 11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra; 14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra; 15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; 16) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti; 17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto il concorso; 18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico; 19) gli invalidi ed i mutilati civili; 20) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma. A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata: a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno; b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche; c) dalla minore età.
Serie Generale
2017
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLA SALUTE
Serie Generale n. 2 del 3-1-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-01-03&atto.codiceRedazionale=16A09081&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 6 dicembre 2016
Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a base di fenbuconazolo, sulla base del dossier GF-1339 di Allegato III, alla luce dei principi uniformi per la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti fitosanitari, ai sensi del regolamento (CE) n. 546/2011. (16A09081) (GU Serie Generale n.2 del 03-01-2017)
IL DIRETTORE GENERALE per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio, nonchè i successivi regolamenti che modificano gli allegati II e III del predetto regolamento, per quanto riguarda i livelli massimi di residui di singole sostanze attive in o su determinati prodotti; Visto il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006, e successive modifiche; Visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, e successivi regolamenti di attuazione e/o modifica; ed in particolare l'art. 80 concernente «Misure transitorie»; Vista la direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 1999, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi, e successive modifiche, per la parte ancora vigente; Vista la direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 44, recante il regolamento di riordino degli organi collegiali e degli altri organismi operanti presso il Ministero della salute e il DM 30 marzo 2016, recante la costituzione del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale, concernenti rispettivamente l'istituzione e l'articolazione del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale e la composizione della Sezione consultiva dei fitosanitari; Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, concernente «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59», ed in particolare gli articoli 115 recante «Ripartizione delle competenze» e l'art. 119 recante «Autorizzazioni»; Vista la legge 13 novembre 2009 n. 172 concernente «Istituzione del Ministero della salute e incremento del numero complessivo dei Sottosegretari di Stato» e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 59 concernente «Regolamento di organizzazione del Ministero della salute», ed in particolare l'art. 10 recante «Direzione generale per la sicurezza degli alimenti e la nutrizione»; Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, concernente «Attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari», e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290 concernente «Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, all'immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti», e successive modifiche; Visto il decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, concernente «Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi», e successive modifiche; Visto il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante «Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi; Visto il decreto interministeriale 22 gennaio 2014 recante «Adozione del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, recante: «Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi»; Visto il decreto 28 settembre 2012 «Rideterminazione delle tariffe relative all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari a copertura delle prestazioni sostenute e rese a richiesta, in attuazione del Regolamento (CE) 1107/2009 del Parlamento e del Consiglio»; Visto il decreto ministeriale del 16 febbraio 2011 di recepimento della direttiva 2010/87/UE della Commissione del 3 dicembre 2010, relativo all'iscrizione nell'allegato I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, di alcune sostanze attive che ora figurano nei Reg. (UE) 540/2011 e 541/2011 della Commissione, tra le quali la sostanza attiva Fenbuconazolo; Visto in particolare, che l'approvazione della sostanza attiva Fenbuconazolo decade il 30 aprile 2021, come indicato nell'allegato al reg. (UE) 540/2011; Visti i decreti di autorizzazione all'immissione in commercio e all'impiego dei prodotti fitosanitari riportati nell'allegato al presente decreto; Viste le istanze presentate dall'impresa titolare volte ad ottenere la ri-registrazione secondo i principi uniformi dei prodotti fitosanitari riportati nell'allegato al presente decreto, sulla base del dossier relativo al prodotto fitosanitario di riferimento INDAR 5 EW, presentato dall'impresa Dow AgroSciences, conforme ai requisiti di cui all'allegato III del citato decreto legislativo 194/1995, trasposti nel Reg. (UE) n. 545/2011 della Commissione; Considerato che l'impresa titolare delle autorizzazioni dei prodotti fitosanitari di cui trattasi ha ottemperato a quanto previsto dal decreto del 16 febbraio 2011, nei tempi e nelle forme da esso stabiliti ed in conformità alle condizioni definite per la sostanza attiva Fenbuconazolo; Sentita la Sezione consultiva per i fitosanitari di cui al DM 30 marzo 2016, che ha preso atto della conclusione della valutazione del sopracitato fascicolo GF-1339, svolta dall'Università Cattolica del sacro Cuore, al fine di ri-registrare i prodotti fitosanitari di cui trattasi fino al 30 aprile 2021, alle nuove condizioni di impiego; Vista la nota dell'Ufficio protocollo n. 45189 in data 25 Novembre 2016 con la quale è stata richiesta all'impresa Dow AgroSciences Italia S.r.l., titolare del dossier, la documentazione ed i dati tecnico-scientifici aggiuntivi indicati dal sopracitato Istituto da presentarsi entro diciotto mesi dalla data della medesima; Viste le note con le quali l'impresa titolare delle registrazioni dei prodotti fitosanitari riportati nell'allegato al presente decreto ha ottemperato a quanto richiesto dall'Ufficio; Vista la nota con la quale l'impresa titolare ha comunicato di aver provveduto alla classificazione dei prodotti fitosanitari sotto indicati, ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008; Ritenuto di ri-registrare fino al 30 aprile 2021, data di scadenza dell'approvazione della sostanza attiva Fenbuconalzolo, i prodotti fitosanitari indicati in allegato al presente decreto, alle condizioni definite dalla valutazione secondo i principi uniformi di cui all'allegato VI del regolamento (CE) n. 546/2011, sulla base del dossier conforme ai requisiti di cui all'allegato III del citato decreto legislativo 194/1995, trasposti nel Reg. (UE) n. 545/2011 della Commissione, relativo al prodotto fitosanitario di riferimento INDAR 5 EW; Decreta: Sono ri-registrati fino al 30 aprile 2021, data di scadenza dell'approvazione della sostanza attiva Fenbuconazolo, i prodotti fitosanitari indicati in allegato al presente decreto registrati al numero, alla data e a nome dell'impresa a fianco indicata, autorizzati con la composizione, alle condizioni e sulle colture indicate nelle rispettive etichette allegate al presente decreto, fissate in applicazione dei principi uniformi. La succitata impresa Dow AgroSciences Italia S.r.l. è tenuta alla presentazione dei dati tecnico-scientifici aggiuntivi sopra indicati nel termine di cui in premessa; Sono autorizzate le modifiche indicate per ciascun prodotto fitosanitario riportate in allegato al presente decreto. Sono approvate quale parte integrante del presente decreto le etichette allegate, adeguate secondo i principi uniformi, munite di classificazione stabilita dal titolare ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008. È fatto comunque salvo ogni eventuale successivo adempimento ed adeguamento delle condizioni di autorizzazione dei prodotti fitosanitari, anche in conformità a provvedimenti comunitari e ulteriori disposizioni riguardanti le sostanze attive componenti. L'impresa titolare dell'autorizzazione è tenuta a rietichettare i prodotti fitosanitari muniti dell'etichetta precedentemente autorizzata, non ancora immessi in commercio e a fornire ai rivenditori un fac-simile della nuova etichetta per le confezioni di prodotto giacenti presso gli esercizi di vendita al fine della sua consegna all'acquirente/utilizzatore finale. È altresì tenuta ad adottare ogni iniziativa, nei confronti degli utilizzatori, idonea ad assicurare un corretto impiego dei prodotti fitosanitari in conformità alle nuove disposizioni. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e comunicato all'impresa interessata. I dati relativi ai suindicati prodotti sono disponibili nel sito del Ministero della salute www.salute.gov.it nella sezione «Banca dati». Roma, 6 dicembre 2016 Il direttore generale: Ruocco Allegato Parte di provvedimento in formato grafico
Regioni
2007
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE (PROVINCIA DI TRENTO)
3a Serie Speciale - Regioni n. 18 del 12-5-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-12&atto.codiceRedazionale=007R0273
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE (PROVINCIA DI TRENTO)
LEGGE PROVINCIALE 19 maggio 2006, n. 1
Approvazione del rendiconto generale della provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2004. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.18 del 12-05-2007)
(Pubblicata nel suppl. n. 1 al Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige n. 22 del 30 maggio 2006) IL CONSIGLIO PROVINCIALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Promulga la seguente legge: Art. 1. Rendiconto generale della provincia autonoma di Trento 1. Il rendiconto generale della provincia autonoma di Trento per l'esercizio 2004 è approvato nelle risultanze di cui ai seguenti articoli. Art. 2. E n t r a t e 1. Le entrate accertate nell'esercizio finanziario 2004, per la competenza propria dell'esercizio, risultano stabilite in 4.654.368.546,70 euro. 2. I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2003, ammontanti a 3.958.645.817,43 euro, risultano riaccertati, per effetto di maggiori o minori entrate verificatesi nel corso della gestione 2004, in 3.962.550.020,90 euro. 3. I residui attivi alla fine dell'esercizio 2004 ammontano complessivamente a 4.013.807.325,72 euro, di cui 1.063.924.939,29 euro per somme rimaste da riscuotere in conto dell'esercizio 2004 e 2.949.882.386,43 euro per somme rimaste da riscuotere in conto degli esercizi finanziari precedenti. Art. 3. S p e s e 1. Le spese impegnate nell'esercizio finanziario 2004, per la competenza propria dell'esercizio, risultano stabilite in 4.765.125.985,69 euro. 2. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2003, ammontanti a 3.497.460.750,89 euro, risultano stabiliti, per effetto di economie e prescrizioni verificatesi nel corso della gestione 2004, in 3.439.155.945,72 euro. 3. I residui passivi alla fine dell'esercizio 2004 ammontano complessivamente a 3.476.705.637,52 euro, di cui 1.630.157.414,71 euro per somme rimaste da pagare in conto dell'esercizio 2004 e 1.846.548.222,81 euro per somme rimaste da pagare in conto degli esercizi finanziari precedenti. Art. 4. Avanzo di consuntivo 1. L'avanzo di consuntivo alla fine dell'esercizio 2004 risulta stabilito come segue: ===================================================================== deficit di cassa al 1° gennaio 2004 | euro|-| 128.802.47,24 ===================================================================== + riscossioni | euro|+|4.603.111.241,88 --------------------------------------------------------------------- - pagamenti | euro|-|4.727.576.293,89 --------------------------------------------------------------------- = deficit di cassa al 31 dicembre 2004 | euro|-| 253.267.479,25 --------------------------------------------------------------------- + residui attivi | euro|+|4.013.807.325,72 --------------------------------------------------------------------- residui passivi | euro|-|3.476.705.637,52 --------------------------------------------------------------------- = avanzo di consuntivo dell'esercizio | | | finanziario 2004 | euro|=| 283.834.208,95 Art. 5. Conto generale del patrimonio 1. La situazione delle attività patrimoniali della provincia alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004 è stabilita come segue: ===================================================================== a) consistenza alla fine dell'esercizio 2003| euro| |6.324.673.946,87 ===================================================================== b) variazioni nette nel corso dell'esercizio| | | 2004 | euro|+| 241.202.348,00 --------------------------------------------------------------------- c) consistenza alla fine dell'esercizio 2004| euro| |6.565.876.294,87 2. La situazione delle passività patrimoniali della provincia alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004 è stabilita come segue: ===================================================================== a) consistenza alla fine dell'esercizio 2003| euro| |4.242.604.347,87 ===================================================================== b) variazioni nette nel corso dell'esercizio| | | 2004 | euro|+| 136.706.376,36 --------------------------------------------------------------------- c) consistenza alla fine dell'esercizio 2004| euro| |4.379.310.724,23 3. L'eccedenza delle attività sulle passività (patrimonio netto) alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004 è stabilita come segue: ===================================================================== a) consistenza alla fine dell'esercizio 2003| euro| |2.082.069.599,00 ===================================================================== b) variazioni nette nel corso dell'esercizio| | | 2004 | euro|+| 104.495.971,64 --------------------------------------------------------------------- c) consistenza alla fine dell'esercizio 2004| euro| |2.186.565.570,64 La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della provincia. Trento, 19 maggio 2006 DELLAI
Concorsi
2009
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
REGIONE PUGLIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 87 del 10-11-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-11-10&atto.codiceRedazionale=9E007202
REGIONE PUGLIA
CONCORSO (scad. 10 dicembre 2009)
Concorso pubblico, per un posto di dirigente medico, disciplina gastroenterologia, presso il P.O. di Manfredonia dell'Azienda sanitaria locale della provincia di Foggia. (GU n.87 del 10-11-2009)
È bandito concorso pubblico, per un posto di dirigente medico, disciplina gastroenterologia, presso il P.O. di Manfredonia dell'Azienda sanitaria locale della provincia di Foggia. Il testo integrale del bando è stato pubblicato nel Bollettino ufficiale della regione Puglia n. 150 del 24 settembre 2009. Il termine per la presentazione delle domande scade il trentesimo giorno successivo a quello della pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. Norma non ancora esistente o vigente
Concorsi
2022
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' «G. D'ANNUNZIO» DI CHIETI-PESCARA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 4 del 14-1-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-01-14&atto.codiceRedazionale=22E00036
UNIVERSITA' «G. D'ANNUNZIO» DI CHIETI-PESCARA
AVVISO
Approvazione atti e dichiarazione del vincitore della valutazione comparativa, per titoli e discussione pubblica, per la copertura di un posto di ricercatore a tempo determinato e pieno, settore concorsuale 06/F4 - Malattie apparato locomotore e medicina fisica e riabilitativa, per il Dipartimento di scienze mediche, orali e biotecnologiche. (GU n.4 del 14-01-2022)
Si comunica che è stato pubblicato, mediante affissione sull'albo ufficiale on-line dell'Ateneo ed allocazione sul sito internet dell'Università https://www.unich.it/concorsigelmini2021 il d.r. n. 2000/2021, prot. n. 98672 del 6 dicembre 2021, con il quale sono stati approvati gli atti e dichiarato il vincitore per la valutazione comparativa, per titoli e discussione pubblica, per il reclutamento di un ricercatore con rapporto di lavoro a tempo determinato e pieno, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera b) della legge n. 240/2010, settore concorsuale 06/F4 - Malattie apparato locomotore e medicina fisica e riabilitativa, settore scientifico disciplinare MED/34 - Medicina fisica e riabilitativa, presso il Dipartimento di scienze mediche, orali e biotecnologiche, nell'ambito del piano straordinario, decreto ministeriale n. 83/2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 15 del 23 febbraio 2021. Dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - decorre il termine per eventuali impugnative.
Parte Seconda
2017
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 122 del 17-10-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-10-17&atto.codiceRedazionale=TX17ADD10519
GMM FARMA S.R.L.
Sede legale: Cis Nola, Isola 8, Lotti 8105/10 - 80035 Nola (NA) Partita IVA: 07363361218
(GU Parte Seconda n.122 del 17-10-2017)
Modifiche secondarie di un'autorizzazione all'immissione in commercio secondo procedura di importazione parallela di specialità medicinali per uso umano. Modifiche apportate ai sensi del Regolamento n. 1084/03/CE. Determinazione n. 305 del 3.07.2017 Specialità Medicinale: TOBRAL "0.3% collirio, soluzione" flacone contagocce 5 ml dalla Spagna, AIC 042846016 Modifica secondaria di tipo I: Variazione del Titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio della specialità estera da: Alcon Cusì, S.A. , c/ Camil Fabra, 58 , 08320 El Masnou, Barcellona, Spagna a: Alcon Cusì, S.A., Gran Via de les Corts Catalanes, 764 , 08013 Barcellona, Spagna. Determinazione n. 454 del 12/09/2017 Specialità Medicinale: ADALAT CRONO "30 mg compresse a rilascio modificato" 14 compresse, AIC n. 043515016 Determinazione n. 455 del 12/09/2017 Specialità Medicinale: ADALAT CRONO "60 mg compresse a rilascio modificato" 14 compresse, AIC n. 043515028 Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti della Specialità Estera (Spagna) da Bayer Pharma AG a Bayer AG. Determinazione n. 456 del 12/09/2017 Specialità medicinale: FEDRA "0.075 mg + 0,02 mg compresse rivestite" 21 compresse, AIC n. 044940017 Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti della Specialità Estera (Belgio) da Bayer Pharma AG a Bayer AG. YAZ "0.02 mg/3 mg compresse rivestite con film" 28 compresse AIC n 044093019 Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità Estera (Olanda) da Bayer Pharma AG a Bayer AG. YAZ "0.02 mg/3 mg compresse rivestite con film" 28 compresse AIC n 044093021 Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità Estera (Romania) da Bayer Pharma AG a Bayer AG. YASMIN 21 compresse rivestite con film AIC n 043013022 Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità Estera (Olanda) da Bayer Pharma AG a Bayer AG. YASMIN 21 compresse rivestite con film AIC n 043013022 Modifica secondaria di Tipo I: Modifica del nome del fabbricante del prodotto finito responsabile del rilascio dei lotti Specialità Estera (Romania) da Bayer Pharma AG a Bayer AG. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio è tenuto ad apportare le necessarie modifiche ai Fogli illustrativi ed alle Etichette dal primo lotto di produzione successivo all'entrata in vigore dei presenti provvedimenti. I lotti già prodotti possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. I presenti provvedimenti entreranno in vigore il giorno successivo alla loro pubblicazione nella G.U. Un procuratore Gian Maria Morra TX17ADD10519
Concorsi
2021
ENTI LOCALI
CONSORZIO OLTREPO' MANTOVANO DI BORGO MANTOVANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 50 del 25-6-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-25&atto.codiceRedazionale=21E06562
CONSORZIO OLTREPO' MANTOVANO DI BORGO MANTOVANO
CONCORSO (scad. 25 luglio 2021)
Concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di istruttore amministrativo, categoria D1, a tempo pieno ed indeterminato, per il settore servizi associati SUAP e SUE. (GU n.50 del 25-06-2021)
In esecuzione della delibera del consiglio di amministrazione n. 15 del 14 maggio 2021, è indetto un concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di istruttore amministrativo settore servizi associati SUAP e SUE a tempo pieno ed indeterminato - categoria D1 del CCNL enti locali. Modalità di partecipazione, requisiti e tempistiche sono indicati integralmente nel bando allegato alla presente. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista trenta giorni successivi alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - del presente avviso. Il bando e i relativi allegati saranno disponibili sul sito istituzionale del Consorzio Oltrepò Mantovano al seguente link: https://www.oltrepomantovano.eu/
Serie Generale
2021
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 215 del 8-9-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-09-08&atto.codiceRedazionale=21A05259&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Nebivololo Sandoz». (21A05259) (GU Serie Generale n.215 del 08-09-2021)
Estratto determina AAM/PPA n. 635/2021 del 30 agosto 2021 Si autorizza la seguente variazione: tipo II B.I.z), aggiornamento dell'ASMF per il principio attivo nebivololo cloridrato. La suddetta variazione è relativa al medicinale NEBIVOLOLO SANDOZ nelle forme e confezioni autorizzate all'immissione in commercio in Italia a seguito di procedura di mutuo riconoscimento: A.I.C. n. 038132027 - «5 mg compresse» 10 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132167 - «5 mg compresse» 10 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132130 - «5 mg compresse» 100 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132270 - «5 mg compresse» 100 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132039 - «5 mg compresse» 14 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132179 - «5 mg compresse» 14 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132041 - «5 mg compresse» 20 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132181 - «5 mg compresse» 20 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132054 - «5 mg compresse» 28 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132193 - «5 mg compresse» 28 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132066 - «5 mg compresse» 30 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132205 - «5 mg compresse» 30 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132078 - «5 mg compresse» 50 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132217 - «5 mg compresse» 50 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132142 - «5 mg compresse» 500 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132282 - «5 mg compresse» 500 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132080 - «5 mg compresse» 56 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132229 - «5 mg compresse» 56 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132092 - «5 mg compresse» 60 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132231 - «5 mg compresse» 60 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132015 - «5 mg compresse» 7 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132155 - «5 mg compresse» 7 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132104 - «5 mg compresse» 84 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132243 - «5 mg compresse» 84 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132116 - «5 mg compresse» 90 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132256 - «5 mg compresse» 90 compresse in flacone PE; A.I.C. n. 038132128 - «5 mg compresse» 98 compresse in blister PVC/AL; A.I.C. n. 038132268 - «5 mg compresse» 98 compresse in flacone PE. Numero procedura: NL/H/3638/001/II/024. Codice pratica: VC2/2019/172. Titolare A.I.C.: Sandoz S.p.a. (codice fiscale 00795170158). Smaltimento scorte I lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta, ai sensi dell'art. 1, comma 7 della determina AIFA n. DG/821/2018 del 24 maggio 2018 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 133 dell'11 giugno 2018. Decorrenza di efficacia della determina: la determina è efficace dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà notificata alla società titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale.
Concorsi
2001
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI PALERMO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 84 del 23-10-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-23&atto.codiceRedazionale=001E9821
UNIVERSITA' DI PALERMO
AVVISO
Avviso relativo all'indizione della procedura di trasferimento per la copertura di un posto di professore di seconda fascia, presso la Facolta' di medicina e chirurgia, settore scientifico-disciplinare MED/36 - Diagnostica per immagini e radioterapia. (GU n.84 del 23-10-2001)
Il rettore dell'Università degli studi di Palermo, con decreto n. 1338 in data 4 ottobre 2001, indice la seguente procedura di trasferimento per la copertura di un posto di professore di seconda fascia, presso la facoltà e per il settore scientifico-disciplinare sottoindicato: Facoltà di medicina e chirurgia, settore scientifico-disciplinare MED/36 - Diagnostica per immagini e radioterapia - un posto. Possono presentare domanda di trasferimento i professori di seconda fascia afferenti al settore sopracitato che abbiano prestato servizio presso altra sede universitaria per almeno tre anni accademici consecutivi anche se in aspettativa, ai sensi dell'art. 12 e dell'art. 13, primo comma, numeri da 1) a 9), del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980. Le domande possono essere presentate dagli interessati anche nel corso del terzo anno accademico di permanenza nella sede universitaria di appartenenza. Le istanze di ammissione alle procedure, redatte in carta semplice in conformità a quanto prescritto nel bando di concorso, devono essere indirizzate ai presidi delle Facoltà interessate e devono essere presentate o inviate a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, a pena di esclusione, entro il termine perentorio di trenta giorni, che decorre dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Ove il termine di scadenza indicato cada in giorno festivo, la scadenza è prorogata al primo giorno feriale utile. Il bando sarà affisso all'albo ufficiale dell'Università degli studi di Palermo e reso disponibile anche per via telematica al seguente indirizzo http://unipa.it/concorsi.
Parte Seconda
2011
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 26 del 5-3-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-05&atto.codiceRedazionale=TS11AAA2342
CENTROSIM - S.p.a. Societa' di Intermediazione Mobiliare delle Banche Popolari Italiane
Iscritta al n. 32 dell'Albo Sim Sede sociale in Milano, via Broletto n. 37 Capitale sociale € 20.000.040 (ventimilioniquaranta) interamente versato Iscritta al R.E.A. di Milano al n. 1376055 Iscritta al registro delle imprese di Milano con il codice fiscale e partita I.V.A. n. 10465530151
(GU Parte Seconda n.26 del 5-3-2011)
Convocazione di assemblea ordinaria I soci della «Centrosim S.p.a. Società di Intermediazione Mobiliare delle Banche Popolari Italiane» sono convocati in assemblea ordinaria alle ore 15,30 del giorno 22 marzo 2011 presso la sede sociale in Milano, via Broletto n. 37 ed eventualmente in seconda convocazione il giorno 23 marzo 2011 nello stesso luogo ed alla stessa ora, per deliberare sul seguente Ordine del giorno: 1. Relazione del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, presentazione del bilancio al 31 dicembre 2010 e deliberazioni relative; 2. Varie ed eventuali. Possono intervenire all'assemblea gli azionisti cui spetta il diritto di voto. p. Il Consiglio di amministrazione Il presidente: rag. Sergio Iotti TS11AAA2342
Contratti
2020
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 102 del 2-9-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-09-02&atto.codiceRedazionale=TX20BGA18672
FERROVIENORD S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.102 del 2-9-2020)
Esito di gara - CIG 8017875FBF - Proc. A-6-2019 SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE Denominazione: Ferrovienord S.p.A. Indirizzo: Piazzale Cadorna 14 - 20123 Milano Punti di contatto: Dott.ssa Sarah Laquagni - tel.0285114250 SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: L'appalto ha ad oggetto la gestione e lo sfruttamento degli impianti e degli spazi suscettibili di utilizzazione pubblicitaria nella disponibilità di Ferrovienord, come meglio indicati nel Capitolato. Tipo di appalto: Servizi Importo complessivo dell'appalto: Il valore stimato € 6 000 000,00 oltre IVA. SEZIONE IV: Procedura Tipo di procedura: Procedura Aperta SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE: Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Imprese partecipanti: n. 2 - Imprese escluse: n. 0 - Imprese ammesse: n. 2 Impresa aggiudicataria: MEDIA ONE S.r.l. - Importo complessivo di aggiudicazione: • incremento rispetto al canone annuo minimo garantito per lo sfruttamento degli spazi pubblicitari (pari a € 600.000,00 annui): € 330.000,00 (euro trecentotrentamila/00). Leggasi il canone annuo minimo garantito offerto è pari a 930.000,00 (euro novecentotrentamila/00). • valore della royalty inteso come percentuale di retrocessione fissa sul fatturato specifico generato dallo sfruttamento degli spazi pubblicitari: 50,00 % (cinquanta/00 percento); • tariffa agevolata a Ferrovienord e alle società del Gruppo FNM. 1,00 €/passaggio pubblicitario (di 10 secondi) (un euro a passaggio pubblicitario di 10 secondi). 28-8-2020 Il direttore generale dott. Enrico Bellavita TX20BGA18672
Serie Generale
2012
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 256 del 2-11-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-02&atto.codiceRedazionale=12A11582&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Importazione parallela del medicinale «Efferalgan (500 mg)» (12A11582) (GU Serie Generale n.256 del 02-11-2012)
Estratto determinazione V & A IP n. 1425 del 27 settembre 2012 È autorizzata l'importazione parallela del medicinale EFFERALGAN 500 mg, comprimè effervescent secable 16 comprimè dalla Francia con numero di autorizzazione 325 700 1 o 34009 325 700 1 0, con le specificazioni di seguito indicate e a condizione che siano valide ed efficaci alla data di entrata in vigore della presente determinazione. Importatore: Farmaroc S.r.l., viale Pio XI n. 48 - 70056 Molfetta (Bari). Confezione: «Efferalgan» 500 mg compresse effervescenti - 16 compresse - codice A.I.C.: 042213013 (in base 10), 1887NP (in base 32). Forma farmaceutica: compressa effervescente. Composizione: ogni compressa contiene: principio attivo: paracetamolo 500 mg; eccipienti: acido citrico anidro; sodio carbonato anidro; sodio bicarbonato; sorbitolo; sodio saccarinato; sodio docusato; povidone; sodio benzoato. Indicazioni terapeutiche Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili negli adulti e nei bambini. Trattamento sintomatico del dolore artrosico. Confezionamento secondario È autorizzato il riconfezionamento secondario presso l'officine Welcome Pharma S.p.a., via Campobello n. 1 - 00040 Pomezia (Roma); Falorni S.r.l., via Provinciale Lucchese - località Masotti - 51030 Serravalle Pistoiese (Pistoia). Classificazione ai fini della rimborsabilità Confezione: «Efferalgan» 500 mg compresse effervescenti - 16 compresse - codice A.I.C.: 042213013; classe di rimborsabilita': «C». Classificazione ai fini della fornitura Confezione: «Efferalgan» 500 mg compresse effervescenti - 16 compresse - codice A.I.C.: 042213013; SOP: medicinali non soggetti a prescrizione medica, ma non da banco. Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Contratti
2017
AVVISI E BANDI DI GARA
AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 93 del 14-8-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-14&atto.codiceRedazionale=TX17BFG14507
AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR IONIO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.93 del 14-8-2017)
Bando di gara - Lavori di ricostruzione dell'impalcato della testata inagibile in c.a.p. del Molo San Cataldo del porto di Taranto SEZIONE I Amministrazione aggiudicatrice I.1) Denominazione e indirizzi: Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Porto Mercantile Molo S. Cataldo- 74123 Taranto, tel. +39 0994711611, +39 fax 0994706877, persona di contatto: RdP: ing. Domenico Dario, pec: [email protected], indirizzo internet principale (URL): port.taranto.it, indirizzo del profilo di committente (URL): http://albopretorio.port.taranto.it/. SEZIONE II Oggetto II.1.1) Denominazione: LAVORI DI RICOSTRUZIONE DELL'IMPALCATO DELLA TESTATA INAGIBILE IN C.A.P. DEL MOLO SAN CATALDO DEL PORTO DI TARANTO CUP D54J08000030005 - CIG 7173587742 II.1.2) Codice CPV principale: 45.244.200-1 (banchine). II.1.3) Tipo di appalto: lavori. II.1.5) Valore totale stimato: IVA non imponibile € 15.393.344,53 di cui € 300.000,00 per i costi della sicurezza non soggetti a ribasso. II.2.5) Criteri di aggiudicazione: criterio qualità-prezzo. II.2.7) Durata del contratto d'appalto: 540 giorni. II.2.10) Informazioni relative alle varianti: non sono autorizzate varianti. SEZIONE III Informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario e tecnico III.1) Condizioni di partecipazione: vedasi disciplinare di gara. SEZIONE IV Procedura IV.1.1) Tipo di procedura: aperta. V.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte: data: 13/09/2017 ora: 13.00. IV.2.6) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: mesi 6. -IV.2.7) Modalità di apertura delle offerte: data: 15/09/2017, ora: 10.00 presso la sede dell'AdSP del Mar Ionio. SEZIONE VI Altre informazioni VI.3) Informazioni complementari: Il disciplinare di gara contiene le norme integrative del presente bando, è disponibile sul sito internet: http://albopretorio.port.taranto.it/.- È ammesso il subappalto ai sensi dell'art. 105 del D.lgs. 50/2016. VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Puglia- Sez. Lecce; - VI.3) Data invio in GUUE: 04/08/2017. Il presidente prof. avv. Sergio Prete TX17BFG14507
Serie Generale
2009
TESTI COORDINATI E AGGIORNATI
Serie Generale n. 73 del 28-3-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-03-28&atto.codiceRedazionale=09A03716&elenco30giorni=false
TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 27 gennaio 2009, n. 3
Testo del decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 22 del 28 gennaio 2009), coordinato con la legge di conversione 25 marzo 2009, n. 26, (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie». (GU Serie Generale n.73 del 28-03-2009)
Avvertenza: Il testo coordinato qui pubblicato è stato redatto dal Ministero della giustizia ai sensi dell'art. 11, comma 1 del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, nonchè dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo testo unico, al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate dalla legge di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto, trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui riportati. Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate con caratteri corsivi. Tali modifiche sono riportate in video tra i segni (( .. )). A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), le modifiche apportate dalla legge di conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione. Art. 1. Disciplina per il contemporaneo svolgimento delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia con le elezioni amministrative per l'anno 2009 1. Limitatamente all'anno 2009, in caso di contemporaneo svolgimento delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia con il primo turno di votazione per le elezioni dei presidenti della provincia, dei sindaci e dei consigli provinciali e comunali, anche quando disciplinate da norme regionali, lo svolgimento delle operazioni elettorali è regolato dalle seguenti disposizioni, ferma restando per il resto la vigente normativa relativa alle singole consultazioni elettorali: a) le operazioni di votazione si svolgono dalle ore 15 alle ore 22 del sabato e dalle ore 7 alle ore 22 della domenica; b) ai fini del computo dei termini dei procedimenti elettorali si considera giorno della votazione quello della domenica; c) le operazioni previste dall'articolo 32, primo comma, numeri 2), 3) e 4), del testo unico delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223, devono essere ultimate non oltre il quarantacinquesimo giorno antecedente a quello della votazione, giorno in cui deve essere pubblicato il manifesto recante l'annuncio dell'avvenuta convocazione dei comizi per la elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia; il termine per il compimento delle operazioni previste dal primo comma dell'articolo 33 del citato testo unico n. 223 del 1967 decorre dalla data di pubblicazione del suddetto manifesto; d) per il materiale occorrente agli uffici elettorali di sezione si applicano le disposizioni dell'articolo 33 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361; e) le cartoline avviso agli elettori residenti all'estero che esercitano il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione del territorio nazionale sono spedite col mezzo postale più rapido; f) salvo quanto previsto dal presente decreto, per la nomina dei componenti, per la costituzione e per il funzionamento degli uffici elettorali di sezione e per le operazioni preliminari alla votazione si applicano le disposizioni di cui alle leggi 8 marzo 1989, n. 95, e 21 marzo 1990, n. 53, nonchè del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361; g) gli uffici elettorali comunali, al fine di rilasciare, previa annotazione in apposito registro, le tessere elettorali non consegnate o i duplicati delle tessere in caso di deterioramento, smarrimento o furto dell'originale, restano aperti dal lunedì al venerdì antecedenti alla votazione dalle ore 9 alle ore 19, il sabato dalle ore 8 alle ore 22 e la domenica per tutta la durata delle operazioni di voto; h) l'atto di designazione dei rappresentanti presso gli uffici elettorali di sezione è presentato, entro il giovedì precedente il giorno della votazione, al segretario del comune che ne dovrà curare la trasmissione ai presidenti degli uffici elettorali di sezione, ovvero è presentato direttamente ai singoli presidenti degli uffici elettorali di sezione il sabato, purchè prima dell'inizio delle operazioni di votazione; i) gli adempimenti di cui all'articolo 30 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, devono essere effettuati entro le ore 7 e 30 del sabato di inizio delle operazioni di votazione; successivamente, alle ore 9, il presidente costituisce l'ufficio elettorale di sezione, provvedendo ad espletare le operazioni preliminari alla votazione, ivi comprese quelle di autenticazione delle schede; l) l'ufficio elettorale di sezione, dopo che siano state ultimate le operazioni di votazione e di riscontro dei votanti per tutte le consultazioni che hanno avuto luogo, procede alla formazione dei plichi contenenti gli atti relativi a tali operazioni e le schede avanzate. I plichi devono essere contemporaneamente rimessi, prima che abbiano inizio le operazioni di scrutinio, per il tramite del comune, al tribunale del circondario o sezione distaccata, che ne rilascia ricevuta. Effettuate le anzidette operazioni, l'ufficio elettorale di sezione dà inizio alle operazioni di scrutinio per la elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia; m) lo scrutinio per le elezioni provinciali e comunali ha inizio alle ore 14 del lunedì successivo al giorno di votazione, dando la precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni provinciali e poi, senza interruzione, di quelle per le elezioni comunali; n) ai componenti di tutti gli uffici elettorali di sezione spettano i compensi di cui all'articolo 1, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 13 marzo 1980, n. 70; o) in caso di successivo secondo turno di votazione per le elezioni dei presidenti della provincia e dei sindaci, si applicano le disposizioni di cui alle lettere a), b), f), g), h), i) ed n) e le operazioni di scrutinio hanno inizio dopo la chiusura delle votazioni nella giornata di domenica, appena completate le operazioni previste dall'articolo 53 del testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni comunali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570. 2. In caso di contemporaneo svolgimento delle elezioni di cui al comma 1, l'importo massimo delle spese da rimborsare a ciascun comune per l'organizzazione tecnica e l'attuazione delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, fatta eccezione per il trattamento economico dei componenti di seggio, è stabilito nei limiti delle assegnazioni di bilancio disposte per lo scopo dal Ministero dell'interno, con proprio decreto, con distinti parametri per elettore e per sezione elettorale, calcolati, rispettivamente, nella misura di due terzi e di un terzo sul totale da ripartire. Per i comuni aventi fino a 5 sezioni elettorali le quote sono maggiorate del 40 per cento. Dall'attuazione del precedente periodo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. All'incremento della dotazione finanziaria relativa ai rimborsi elettorali per i comuni aventi fino a 5 sezioni elettorali si provvede mediante compensazione tra gli enti beneficiari. Le spese derivanti dall'attuazione di adempimenti comuni alle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia ed alle elezioni dei presidenti delle province, dei sindaci e dei consigli provinciali e comunali sono proporzionalmente ripartite tra lo Stato e gli altri enti interessati alle consultazioni, fermo restando per lo Stato il vincolo di cui al primo periodo. Il riparto delle spese anticipate dai comuni interessati è effettuato dai prefetti sulla base dei rendiconti dei comuni da presentarsi entro il termine di quattro mesi dalla data delle consultazioni, a pena di decadenza dal diritto al rimborso. Con le stesse modalità si procede per il riparto delle altre spese sostenute direttamente dall'Amministrazione dello Stato e relative ad adempimenti comuni. 3. In caso di contemporaneo svolgimento delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia con le elezioni dei presidenti della provincia, dei sindaci e dei consigli provinciali e comunali delle regioni a statuto speciale, il riparto di cui al comma 2 è effettuato d'intesa tra il Ministero dell'interno e l'amministrazione regionale, fermo restando per lo Stato il vincolo di cui al medesimo comma 2, primo periodo. (( Art. 1-bis Dimensioni dei contrassegni sulle schede elettorali 1. All'articolo 15, primo comma, della legge 24 gennaio 1979, n. 18, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3». 2. Nella Tabella B allegata alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, e successive modificazioni, le parole: «mm 20», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: «mm 30». 3. All'articolo 72, comma 3, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dopo il secondo periodo è inserito il seguente: «Tali contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3». 4. All'articolo 73, comma 3, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3». 5. All'articolo 74, comma 4, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3».)) Art. 2. Voto dei cittadini temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione europea per motivi di servizio o missioni internazionali in occasione delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia dell'anno 2009 1. In occasione delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia dell'anno 2009, esercitano il diritto di voto per corrispondenza all'estero per le circoscrizioni del territorio nazionale, secondo le modalità indicate nel presente articolo, i seguenti elettori: a) appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione europea in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali; b) dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione europea per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall'Amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonchè, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi; c) professori universitari, ordinari ed associati, ricercatori e professori aggregati, di cui all'articolo 1, comma 10, della legge 4 novembre 2005, n. 230, che si trovano in servizio fuori dal territorio dell'Unione europea presso istituti universitari e di ricerca per una durata complessiva all'estero di almeno sei mesi e che, alla data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, nonchè, qualora non iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani all'estero, i loro familiari conviventi. 2. Gli elettori di cui al comma 1, lettera a), appartenenti alle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, se già effettivi sul territorio nazionale di grandi unità, reggimenti, battaglioni e equivalenti, o unità navali, impiegati organicamente in missioni internazionali esercitano il diritto di voto per corrispondenza per la circoscrizione in cui è compreso il comune ove hanno sede i citati enti di appartenenza. I rimanenti elettori di cui alla stessa lettera a), nonchè quelli di cui alle lettere b) e c) del medesimo comma 1 esercitano il diritto di voto per corrispondenza all'estero per la circoscrizione in cui è compreso il comune di Roma. 3. Gli elettori di cui al comma 1, lettere a) e b), presentano dichiarazione ai fini dell'iscrizione nell'elenco previsto dal comma 5, quinto periodo, che deve pervenire al comando o amministrazione di appartenenza entro e non oltre il trentacinquesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, indicando il nome ed il cognome, il cognome del coniuge per le donne coniugate o vedove, il luogo e la data di nascita, il sesso, l'indirizzo di residenza, il comune di iscrizione nelle liste elettorali, l'indirizzo del proprio reparto o dimora all'estero e, ove possibile, i recapiti telefonici, telematici e telefax all'estero. I familiari conviventi degli elettori di cui al comma 1, lettera b), entro e non oltre il trentacinquesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, fanno pervenire la dichiarazione all'amministrazione di appartenenza del proprio familiare ed unitamente ad essa rendono, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà in ordine allo stato di familiare convivente del dipendente. Il comando o amministrazione di appartenenza o di impiego, entro e non oltre il trentesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, fa pervenire all'ufficio consolare i nominativi dei dichiaranti, in elenchi distinti per comune di residenza e comprensivi dei dati di cui al primo periodo, unitamente all'attestazione della presentazione delle rispettive dichiarazioni entro il termine prescritto e della sussistenza, in capo ad ognuno di essi, delle condizioni previste al comma 1. 4. Gli elettori di cui al comma 1, lettera c), fanno pervenire direttamente all'ufficio consolare la dichiarazione ai fini dell'iscrizione nell'elenco previsto dal comma 5, quinto periodo, comprensiva dei dati di cui al primo periodo del comma 3, entro e non oltre il trentacinquesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, ed unitamente ad essa rendono, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che attesti sia il servizio presso istituti universitari e di ricerca all'estero per una durata complessiva di almeno sei mesi, sia la presenza all'estero da almeno tre mesi alla data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi. I familiari conviventi degli elettori di cui al comma 1, lettera c), unitamente alla dichiarazione ai fini dell'iscrizione nell'elenco previsto dal comma 5, quinto periodo, comprensiva dei dati di cui al primo periodo del comma 3, rendono, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà in ordine allo stato di familiare convivente del professore o ricercatore. 5. L'ufficio consolare, entro il venticinquesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, trasmette a ciascun comune, tramite telefax o per via telematica, l'elenco dei nominativi, con luogo e data di nascita, dei residenti nel comune che hanno fatto pervenire le dichiarazioni di cui ai commi 3 e 4. Ciascun comune, entro le successive ventiquattro ore, con le stesse modalità, invia all'ufficio consolare l'attestazione dell'ufficiale elettorale, anche cumulativa, in ordine alla mancanza di cause ostative al godimento dell'elettorato attivo da parte di ciascuno degli elettori compresi nell'elenco di cui al primo periodo. Nei due giorni successivi alla scadenza del termine di cui al secondo periodo, l'ufficiale elettorale redige l'elenco degli elettori per i quali è stata rilasciata l'attestazione di mancanza di cause ostative all'esercizio del diritto di voto per corrispondenza all'estero e lo trasmette alla commissione elettorale circondariale, che provvede a depennare, entro il ventesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, i medesimi elettori dalle liste destinate alle sezioni in cui essi risultano iscritti, ovvero, in caso di svolgimento contestuale di altra consultazione in cui non trova applicazione la modalità del voto per corrispondenza, ad apporre apposita annotazione sulle medesime liste. Nei casi in cui vi siano cause ostative al godimento dell'elettorato attivo, l'ufficiale elettorale non rilascia la relativa attestazione ed il comune trasmette, tramite telefax o per via telematica, apposita comunicazione all'ufficio consolare entro il medesimo termine previsto al secondo periodo. L'ufficio consolare iscrive i nominativi degli elettori temporaneamente all'estero aventi diritto al voto per corrispondenza in apposito elenco. 6. Gli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), che hanno fatto pervenire la dichiarazione ai fini dell'iscrizione nell'elenco previsto dal comma 5, quinto periodo, possono revocarla mediante espressa dichiarazione di revoca, datata e sottoscritta dall'interessato, che deve pervenire direttamente all'ufficio consolare entro e non oltre il ventitreesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia. L'ufficio consolare, entro il giorno successivo, provvede a trasmettere la dichiarazione di revoca, tramite telefax o per via telematica, al comune di residenza del dichiarante. 7. Gli elettori che hanno presentato dichiarazione di revoca ai sensi del comma 6 e gli elettori che, pur essendo nelle condizioni previste al comma 1, lettere a), b) e c), non hanno fatto pervenire la dichiarazione nei termini e con le modalità previsti dai commi 3 e 4, restano iscritti nelle liste della sezione del comune di residenza ed ivi esercitano il proprio diritto di voto per la circoscrizione del territorio nazionale in cui è compresa la sezione di assegnazione. Gli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), aventi diritto al voto per corrispondenza, che non hanno revocato la relativa dichiarazione nei termini e con le modalità previsti al comma 6, non possono esercitare il proprio diritto di voto nel territorio nazionale. Gli elettori di cui al comma 1, lettera a), aventi diritto al voto per corrispondenza, esercitano il diritto di voto in Italia, qualora presentino al comune apposita attestazione del comandante del reparto di appartenenza o di impiego dalla quale risulti che, per cause di forza maggiore, non hanno potuto esercitare il diritto di voto per corrispondenza all'estero. 8. Il Ministero dell'interno, entro il ventiseiesimo giorno antecedente alla data della votazione in Italia, consegna al Ministero degli affari esteri, per gli elettori che esercitano il diritto di voto per la circoscrizione in cui è compreso il comune di Roma, le liste dei candidati e il modello della scheda elettorale relativi alla medesima circoscrizione. Sulla base delle istruzioni fornite dal Ministero degli affari esteri, le rappresentanze diplomatiche e consolari, preposte a tale fine dallo stesso Ministero, provvedono alla stampa del materiale elettorale da inserire nel plico che viene inviato all'elettore temporaneamente all'estero che esercita il diritto di voto per corrispondenza. Non oltre diciotto giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, gli uffici consolari inviano agli elettori temporaneamente all'estero che esercitano il diritto di voto per corrispondenza il plico contenente il certificato elettorale, la scheda elettorale della circoscrizione indicata al primo periodo e la relativa busta, le liste dei candidati, la matita copiativa nonchè una busta affrancata recante l'indirizzo del competente ufficio consolare. Un plico non può contenere i documenti elettorali di più di un elettore. Una volta espresso il proprio voto sulla scheda elettorale mediante la matita copiativa, l'elettore introduce nell'apposita busta la scheda, sigilla la busta, la introduce nella busta affrancata unitamente alla matita copiativa e al tagliando staccato dal certificato elettorale comprovante l'esercizio del diritto di voto e la spedisce non oltre il decimo giorno antecedente alla data stabilita per le votazioni in Italia. Le schede e le buste che le contengono non devono recare alcun segno di riconoscimento. 9. I comandanti dei reparti militari e di polizia impegnati nello svolgimento di missioni internazionali ed i titolari degli uffici diplomatici e consolari, o loro delegati, adottano ogni utile iniziativa al fine di garantire il rispetto dei principi costituzionali di libertà, personalità e segretezza del voto. 10. Le schede votate per corrispondenza dagli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), sono scrutinate dai seggi costituiti presso gli uffici elettorali circoscrizionali ai sensi dell'articolo 6 del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483. 11. I responsabili degli uffici consolari inviano, senza ritardo, al presidente dell'Ufficio elettorale circoscrizionale costituito presso la Corte d'appello di Roma, le buste comunque pervenute non oltre le ore 16, ora locale, del giovedì antecedente alla data stabilita per le votazioni in Italia, unitamente all'elenco di cui al comma 5, quinto periodo. Le buste sono inviate con una spedizione unica, per via aerea e con valigia diplomatica. I responsabili degli uffici consolari provvedono, dopo l'invio dei plichi in Italia, all'immediato incenerimento delle schede pervenute dopo la scadenza del termine di cui al primo periodo e di quelle non utilizzate per i casi di mancato recapito del plico all'elettore. Di tali operazioni viene redatto apposito verbale, che viene trasmesso al Ministero degli affari esteri. 12. Per gli elettori che esercitano il diritto di voto per circoscrizioni diverse da quella di Roma di cui al comma 2, primo periodo, sono definite, in considerazione delle particolari situazioni locali, di intesa tra il Ministero della difesa e i Ministeri degli affari esteri e dell'interno, le modalità tecnico-organizzative di formazione dei plichi, del loro recapito all'elettore all'estero, di raccolta dei plichi all'estero, nonchè quelle di consegna dei plichi stessi, a cura del Ministero della difesa, ai presidenti dei rispettivi uffici elettorali circoscrizionali costituiti presso la Corte d'appello nella cui giurisdizione è il capoluogo della circoscrizione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1979, n. 18, e della tabella A allegata alla medesima legge. Le intese di cui al presente comma sono effettuate, ove necessario, anche per consentire l'esercizio del diritto di voto agli elettori di cui al comma 1, lettera a), che votano per corrispondenza per la circoscrizione in cui è compreso il comune di Roma, nonchè agli elettori in servizio presso le rappresentanze diplomatiche e consolari e ai loro familiari conviventi. Ai fini dell'attuazione delle disposizioni contenute nel presente articolo, non trova applicazione l'articolo 19 della legge 27 dicembre 2001, n. 459. 13. L'assegnazione dei plichi, contenenti le buste con le schede votate dagli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), è effettuata, a cura dei presidenti dei rispettivi uffici elettorali circoscrizionali, ai singoli seggi in modo proporzionale, in numero almeno pari a venti buste e, in ogni caso, con modalità tali da garantire la segretezza del voto, l'inserimento in una medesima urna, lo scrutinio congiunto e la verbalizzazione unica previsti dai commi 15, lettera d), e 16. 14. Insieme ai plichi contenenti le buste inviate dagli elettori, i presidenti degli uffici elettorali circoscrizionali consegnano ai presidenti dei seggi copie, autenticate dagli stessi presidenti, degli elenchi degli elettori temporaneamente all'estero che esercitano il diritto di voto per corrispondenza di cui al comma 5, quinto periodo. 15. A partire dalle ore 15 della domenica fissata per la votazione nel territorio nazionale, i presidenti dei seggi procedono alle operazioni di apertura dei plichi assegnati al seggio. Ciascun presidente, coadiuvato dal segretario: a) apre i plichi e accerta che il numero delle buste ricevute corrisponda al numero delle buste indicato nel verbale di consegna dei plichi; b) procede all'apertura di ciascuna delle buste esterne, compiendo per ciascuna di esse le seguenti operazioni: 1) accerta che la busta esterna contenga sia il tagliando del certificato elettorale di un solo elettore, sia la busta interna, destinata a contenere la scheda con l'espressione del voto; 2) accerta che il tagliando incluso nella busta esterna appartenga ad un elettore incluso negli elenchi consolari degli elettori temporaneamente all'estero aventi diritto al voto per corrispondenza; 3) accerta che la busta interna, destinata a contenere la scheda con l'espressione del voto, sia chiusa, integra e non rechi alcun segno di riconoscimento; 4) annulla la scheda inclusa in una busta che contiene più di un tagliando del certificato elettorale, o un tagliando di un elettore che ha votato più di una volta, o di un elettore non inserito negli elenchi consolari, ovvero contenuta in una busta aperta, lacerata o che reca segni di riconoscimento; in ogni caso, separa dal relativo tagliando del certificato elettorale la busta interna recante la scheda annullata, in modo che non sia possibile procedere alla identificazione del voto; c) successivamente, procede all'apertura delle singole buste interne, accertandosi, in ogni caso, che nessuno apra le schede ed imprimendo il bollo della sezione sul retro di ciascuna scheda, nell'apposito spazio; d) incarica uno scrutatore di apporre la propria firma sul retro di ciascuna scheda e di inserirla immediatamente nell'urna in uso presso il seggio anche per contenere le schede votate dagli elettori residenti negli altri Paesi dell'Unione europea. 16. A partire dalle ore 22 dello stesso giorno di domenica, i seggi procedono allo scrutinio congiunto delle schede votate dagli elettori temporaneamente all'estero e delle schede votate dagli elettori residenti negli altri Paesi dell'Unione europea, effettuando anche la verbalizzazione unica del risultato di tale scrutinio congiunto. 17. Per l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza all'estero e per le operazioni preliminari allo scrutinio trovano applicazione le disposizioni di cui alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, ed al relativo regolamento di attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, n. 104, in quanto compatibili. Per lo svolgimento delle operazioni di scrutinio e di proclamazione dei risultati trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 6 del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483, fermo restando che il termine orario previsto dal comma 6 del medesimo articolo è anticipato alle ore 14 del giorno fissato per la votazione. (( 17-bis. Per le elezioni di cui al comma 1, il numero di elettori da assegnare ad ogni sezione di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483, non può essere superiore a 3.000.)) Art. 3. Voto dei cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o missioni internazionali in occasione dei referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione che si svolgono nell'anno 2009 1. In occasione dei referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione che si svolgono nell'anno 2009, esercitano il diritto di voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero, secondo le modalità indicate nel presente articolo, i seguenti elettori: a) appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all'estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali; b) dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all'estero per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall'Amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonchè, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi; c) professori universitari, ordinari ed associati, ricercatori e professori aggregati, di cui all'articolo 1, comma 10, della legge 4 novembre 2005, n. 230, che si trovano in servizio presso istituti universitari e di ricerca all'estero per una durata complessiva di almeno sei mesi e che, alla data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, nonchè, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi. 2. A tali fini, trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 2, commi 3, 4, 5, 6, 7 e 9. Per l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza all'estero, nonchè per lo svolgimento delle operazioni preliminari allo scrutinio, delle operazioni di scrutinio e di proclamazione dei risultati, trovano applicazione le disposizioni di cui alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, ed al relativo regolamento di attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, n. 104, in quanto compatibili. 3. Negli Stati in cui le Forze armate e di polizia sono impegnate nello svolgimento di attività istituzionali, per gli elettori di cui al comma 1, lettera a), nonchè per gli elettori in servizio presso le rappresentanze diplomatiche e consolari e loro familiari conviventi, sono definite, ove necessario in considerazione delle particolari situazioni locali, di intesa tra il Ministero della difesa e i Ministeri degli affari esteri e dell'interno, le modalità tecnico-organizzative di formazione dei plichi, del loro recapito ai suddetti elettori all'estero, di raccolta dei plichi all'estero, nonchè di consegna dei plichi stessi, a cura del Ministero della difesa, all'Ufficio centrale per la circoscrizione estero. Tali intese sono effettuate anche per consentire comunque l'esercizio del diritto di voto agli elettori di cui al presente comma, nel caso in cui non siano state concluse le intese in forma semplificata di cui all'articolo 19, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459, ovvero vi sia la situazione politica o sociale di cui al comma 4 del medesimo articolo 19. 4. Ai fini dello scrutinio congiunto delle schede votate per corrispondenza dagli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), con le schede votate dagli elettori residenti all'estero, l'assegnazione dei relativi plichi è effettuata, a cura del presidente dell'ufficio centrale per la circoscrizione Estero, ai singoli seggi in modo proporzionale, in numero almeno pari a venti buste e, in ogni caso, con modalità tali da garantire la segretezza del voto, l'inserimento in una medesima urna e la verbalizzazione unica delle risultanze di tale scrutinio congiunto tra schede votate dagli elettori temporaneamente all'estero e schede votate da elettori residenti all'estero, anche provenienti da altro ufficio consolare o Stato della medesima ripartizione. 5. Nel caso in cui le date fissate per le votazioni nel territorio nazionale per i referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione e per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia non siano distanti più di quindici giorni, fuori dal territorio dell'Unione europea la dichiarazione pervenuta, ai sensi dell'articolo 2, commi 3 e 4, non oltre il trentacinquesimo giorno antecedente alla data della prima votazione è valida anche per la seconda votazione, salvo espressa volontà contraria e fatta salva la facoltà di revoca entro il ventitreesimo giorno antecedente alla data della relativa votazione. Ove possibile, agli elettori di cui al comma 1, lettere a), b) e c), aventi diritto al voto per corrispondenza per i due diversi tipi di consultazioni, viene inviato un plico unico con buste distinte per ciascun tipo di consultazione, contenenti le schede ed il restante materiale previsto dalla legge per l'esercizio del voto per corrispondenza in ciascuna consultazione. Art. 4. Disposizioni per assicurare la funzionalità delle commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali 1. In previsione degli adempimenti affidati dalla legge alle commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali nell'anno 2009, il prefetto, al fine di assicurare comunque il quorum alle medesime commissioni, designa al presidente della Corte d'appello, (( senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica )), funzionari statali da nominare componenti aggiunti. Tali funzionari partecipano ai lavori in caso di assenza degli altri componenti titolari o supplenti e nelle more dell'eventuale procedimento di decadenza previsto dall'articolo 23 del testo unico delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223. (( Art. 4-bis Ammissione ai seggi elettorali degli osservatori OSCE 1. In occasione delle consultazioni elettorali e referendarie del 2009 disciplinate da leggi statali, in attuazione degli impegni internazionali assunti dall'Italia nell'ambito dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), è ammessa la presenza, presso gli uffici elettorali di sezione, di osservatori elettorali internazionali. A tal fine gli osservatori internazionali sono preventivamente accreditati dal Ministero degli affari esteri che, almeno venti giorni prima della data stabilita per il voto, trasmette al Ministero dell'interno l'elenco nominativo per la successiva comunicazione ai prefetti di ciascuna provincia ed ai sindaci. 2. Gli osservatori elettorali di cui al comma 1 non possono in alcun modo interferire nello svolgimento delle operazioni dell'ufficio elettorale di sezione.)) Art. 5. Copertura finanziaria 1. All'onere derivante dall'attuazione del presente decreto, pari a 1.451.850 euro per l'anno 2009, si provvede mediante utilizzo del Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative, del Parlamento europeo e dall'attuazione dei referendum, iscritto nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009, alla missione «Fondi da ripartire», programma «Fondi da assegnare». Art. 6. Entrata in vigore 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Contratti
2014
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 57 del 21-5-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-21&atto.codiceRedazionale=T14BHA8147
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.57 del 21-5-2014)
Avviso revoca gara d'appalto - CUP E72D11000320002 - CIG 3625527785 Si comunica che la Procedura ristretta per l'affidamento del servizio di realizzazione del piano integrato di interventi per l'acquisizione di informazione cartografica e virtuale sulla rete delle ferrovie della Sardegna e promozione dei percorsi storici del "Trenino verde" mediante metodologie di rappresentazione virtuale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale in data 12.12.2011 n. 146, è stata revocata in autotutela con Determinazione del Direttore del Servizio delle Infrastrutture di trasporto e della logistica n. 179 del 10.04.2014. Il direttore ad interim del servizio ing. Antonello Pellegrino T14BHA8147
Serie Generale
2003
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Serie Generale n. 133 del 11-6-2003
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-06-11&atto.codiceRedazionale=03A07072&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
COMUNICATO
Approvazione della delibera adottata in data 30 gennaio 2003 dalla Cassa italiana di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti. (GU Serie Generale n.133 del 11-06-2003)
Con nota ministeriale n. 10/PP/90235/IV-3 del 28 maggio 2003 è stata approvata, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, la delibera del 30 gennaio 2003, adottata dal consiglio di amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti, in materia di determinazione del contributo di maternità per l'anno 2003.
Parte Seconda
2007
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 66 del 9-6-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-06-09&atto.codiceRedazionale=C-0711635
C.O.S.P.A. DI ANDREOLETTI - S.p.a.
Sede sociale in Vertova, via Canale n. 54 Capitale sociale Euro 2.530.850,00 di cui versato Euro 2.369.702,00 Iscritta al R.E.A. di Bergamo al n. 226688 Registro imprese e codice fiscale n. 01652000165
(GU Parte Seconda n.66 del 9-6-2007)
Convocazione assemblea ordinaria I signori azionisti sono convocati in assemblea ordinaria il giorno 29 giugno 2007 alle ore 17 ed, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 6 luglio 2007 stessa ora, presso lo studio Associato dott. Franco Ongaro in Bergamo, via A. Locatelli n. 22, per deliberare sul seguente Ordine del giorno: Argomenti di cui all'art. 2364 del Codice civile punto 1°; Bilancio consolidato; Acquisto vendita azioni proprie ex art. 2357 del Codice civile. Azioni depositate ai sensi di legge e di statuto: presso la sede sociale o presso la Banca Popolare di Bergamo S.p.a. Vertova, 1° giugno 2007 Il presidente del Consiglio di amministrazione: Gianfranco Andreoletti C-0711635 (A pagamento).
Parte Seconda
2007
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 27 del 6-3-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-03-06&atto.codiceRedazionale=M-334
(GU Parte Seconda n.27 del 6-3-2007)
TRIBUNALE DI MILANO Ammortamento libretto di risparmio Il presidente del Tribunale di Milano, con decreto in data 9 ottobre 2006, ha pronunciato l'ammortamento del libretto di risparmio al portatore n. 2277/11069649 con motto 'Barattieri Bassaninà emesso dalla Banca Popolare Commercio e Industri S.p.a., Filiale 2277 di Corsico, con saldo apparente di Euro 7.923,38. Opposizione legale entro 90 giorni. Banca Popolare Commercio e Industria S.p.a. Il direttore generale: Domenico Guidi M-334 (A pagamento).
Parte Seconda
2014
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 113 del 23-9-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-09-23&atto.codiceRedazionale=T14ADD11278
ACTAVIS GROUP PTC EHF
(GU Parte Seconda n.113 del 23-9-2014)
Estratto comunicazione notifica regolare UVA del 10/09/2014 n. AIFA/V & A/P/93777 Codice Pratica n.: N1B/2014/1804; Specialità Medicinale: CARVEDILOLO ACTAVIS (AIC: 036547) Confezioni: tutti i dosaggi e tutte le confezioni autorizzate Titolare AIC: Actavis Group PTC ehf Tipologia variazione: C.I.3 z IB, Tipo di Modifica: Modifica stampati Modifica apportata: Implementazione degli stampati della specialità medicinale in oggetto in accordo alle modifiche apportate al "Core Safety Profile" a seguito della procedura di PSUR work-sharing (FI/H/PSUR/0017/002). È autorizzata la modifica degli stampati richiesta paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e corrispondenti paragrafi del Foglio Illustrativo relativamente alle confezioni sopra elencate e la responsabilità si ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC. Il Titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della presente Comunicazione di notifica regolare al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al Foglio Illustrativo e all'Etichettatura. Sia i lotti già prodotti alla data di entrata in vigore della presente Comunicazione di notifica regolare che i lotti prodotti nel periodo di cui al precedente paragrafo della presente, non recanti le modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. I farmacisti sono tenuti a consegnare il Foglio illustrativo aggiornato agli utenti, a decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana della presente determinazione. Il titolare AIC rende accessibile al farmacista il foglio illustrativo aggiornato entro il medesimo termine. Il Titolare dell'AIC del farmaco generico è esclusivo responsabile del pieno rispetto dei diritti di proprietà industriale relativi al medicinale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia brevettuale. Il titolare dell'AIC del farmaco generico è altresì responsabile del pieno rispetto di quanto disposto dall'art. 14 comma 2 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n.219 e s.m.i., in virtù del quale non sono incluse negli stampati quelle parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di riferimento che si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti da brevetto al momento dell'immissione in commercio del medicinale generico. Un procuratore Lorena Verza T14ADD11278
Parte Seconda
2023
Altri annunzi
Consigli notarili
Parte Seconda n. 139 del 25-11-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-25&atto.codiceRedazionale=TX23ADN11353
CONSIGLIO NOTARILE DI LIVORNO
(GU Parte Seconda n.139 del 25-11-2023)
Dispensa a domanda della dottoressa Angela Lallo della sede di Piombino Ai sensi e per gli effetti dell'art. 37 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, il sottoscritto Presidente rende noto che con D.D. del Ministero della Giustizia del 3 ottobre 2023, la dottoressa Angela Lallo, notaio in Piombino (d. n. di Livorno), è stata dispensata dall'esercizio della funzione notarile a sua domanda a decorrere dal 28 novembre 2023. Il presidente dott. Gianluca Giovannini TX23ADN11353 (Gratuito)
Concorsi
2010
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
REGIONE SARDEGNA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 36 del 7-5-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-05-07&atto.codiceRedazionale=0E003926
REGIONE SARDEGNA
CONCORSO (scad. 7 giugno 2010)
Selezione pubblica per conferimento incarico di dirigente responsabile di struttura complessa, per un posto, presso la ASL di Cagliari. (GU n.36 del 07-05-2010)
In esecuzione della deliberazione n. 132 dell'8 febbraio 2010, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997, è indetta selezione pubblica per il conferimento di un incarico quinquennale di dirigente medico responsabile di struttura complessa, da assegnare alla struttura complessa: oftalmologia, afferente al Dipartimento internistico del P.O. Binaghi. Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate oltre che dei documenti prescritti anche dell'originale della ricevuta attestante il versamento di euro 3,87 da effettuarsi sul c.c.p. n. 21780093 intestato all'Azienda ASL di Cagliari - Servizio tesoreria, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica; a tal fine farà fede la data di spedizione risultante dal timbro postale. Il testo integrale dell'avviso, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione alla selezione è stato pubblicato nel Bollettino ufficiale della regione Sardegna - Parte terza - n. 9 del 18 marzo 2010. L'avviso potrà essere esaminato anche presso il sito internet www.aslcagliari.it Le domande di partecipazione, indirizzate al Commissario straordinario, dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo raccomandata a.r. all'Azienda ASL di Cagliari - via Piero della Francesca n. 1 - Loc. Su Planu - 09047 Selargius-Cagliari.
Parte Seconda
2019
Annunzi commerciali
Altri annunzi commerciali
Parte Seconda n. 123 del 19-10-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-10-19&atto.codiceRedazionale=TX19AAB11228
BRIGNOLE CQ 2019-1 S.R.L.
Iscritta nell'elenco delle societa' veicolo tenuto dalla Banca d'Italia ai sensi del provvedimento della Banca d'Italia del 7 giugno 2017 Sede legale: via V. Betteloni n. 2 - Milano, Italia Capitale sociale: Euro 10.000,00 i.v. Registro delle imprese: Milano Monza Brianza Lodi 10858340960 Codice Fiscale: 10858340960
(GU Parte Seconda n.123 del 19-10-2019)
Avviso di cessione di crediti pro soluto ai sensi del combinato disposto degli articoli 1 e 4 della Legge n. 130 del 30 aprile 1999 (di seguito la "Legge sulla Cartolarizzazione") e dell'articolo 58 del Decreto Legislativo n. 385 del 1° settembre 1993 (di seguito il "Testo Unico Bancario") e informativa ai sensi ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice Privacy") e degli articoli 13 e 14 del Regolamento UE n. 679/2016 ("GDPR") BRIGNOLE CQ 2019-1 S.r.l., società a responsabilità limitata costituita in Italia ai sensi della Legge sulla Cartolarizzazione, con sede legale in via V. Betteloni n. 2, Milano (Italia), Codice Fiscale e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 10858340960 (il "Cessionario"), comunica che, nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione dei crediti ai sensi della stessa legge, in forza di un contratto quadro di cessione di crediti pecuniari concluso in data 17.09.2019 e della successiva proposta di cessione inviata da Creditis Servizi Finanziari S.p.A. ed accettata da parte del Cessionario in data 14.10.2019 (la "Data di Cessione") ha acquistato pro soluto ed in blocco ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 1 e 4 della Legge 130/1999 e dell'art. 58 del D.lgs. 385/93 da Creditis Servizi Finanziari S.p.A., società con sede legale in Via G. D'Annunzio 101, 16121 Genova, codice fiscale e iscrizione nel Registro delle Imprese di Genova n. 01670790995 (il "Cedente" o "Creditis"), con effetto da 14.10.2019 ed efficacia economica dalla data del 11.10.2019, tutti i crediti per capitale e relativi interessi nascenti da finanziamenti di credito al consumo, per un ammontare totale complessivo pari ad Euro 1.806.940,02 come meglio identificati analiticamente negli allegati agli atti di cessione di credito sopra citati, che, alla data del 11.10.2019 od alla differente data di seguito indicata, rispettavano i criteri indicati nell'avviso di cessione di crediti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Parte II n. 111 del 21/09/2019. In aggiunta a tali criteri comuni, i Crediti rispondono, altresì, al seguente criterio specifico: - abbiano un Importo Capitale Dovuto alla Data di Valutazione non inferiore ad Euro 19.546,01; (complessivamente i "Crediti"). I diritti che assistono e garantiscono il pagamento dei Crediti o altrimenti ad essi inerenti (ivi inclusi, a titolo esemplificativo: (i) qualsiasi garanzia, reale o personale, relativa ai Crediti e le garanzie derivanti da qualsiasi negozio con causa di garanzia, rilasciate o comunque formatesi in capo a Creditis in relazione ai Contratti di Finanziamento; (ii) i diritti derivanti da qualsiasi polizza assicurativa sottoscritta in relazione ai Crediti di cui Creditis sia beneficiario e, più in generale, ogni privilegio o diritto di prelazione, cedibile ai sensi della Legge 130/1999, che integri i suddetti diritti e pretese, così come ogni altro diritto, pretesa, accessorio, azione sostanziale o processuale (ivi incluse le azioni di risarcimento danni) ed eccezione connessi ai suddetti diritti e pretese, incluse la risoluzione per inadempimento e la decadenza dal beneficio del termine dei relativi debitori ceduti, sono trasferiti al Cessionario ai sensi dell'articolo 1263 del codice civile e senza bisogno di alcuna formalità o annotazione, se non quelle previste dalla Legge 130/1999. Il Cessionario ha conferito incarico a Creditis Servizi Finanziari S.p.A. ("Servicer") affinchè in suo nome e per suo conto, in qualità di soggetto incaricato della riscossione dei crediti ceduti, proceda all'incasso e al recupero delle somme dovute in relazione ai Crediti. In forza di tale incarico, i debitori ceduti ed i garanti dovranno continuare a corrispondere sui conti correnti sui quali attualmente effettuano i pagamenti ogni somma dovuta in relazione ai Crediti nelle forme previste dai relativi Contratti di Finanziamento o in forza di legge salve differenti eventuali ulteriori comunicazioni che potranno essere loro inviate dal Cessionario e dal Servicer. Gli obblighi di comunicazione alla clientela ai fini della Sezione IV (Comunicazioni alla Clientela) del provvedimento della Banca d'Italia "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" adottato il 29 luglio 2009 come successivamente modificato saranno adempiuti dal Cessionario (anche per il tramite del Servicer) in qualità di soggetto responsabile di tali obblighi di comunicazione. Quanto all' informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice Privacy") e degli articoli 13 e 14 del Regolamento UE n. 679/2016 ("GDPR"), si rimanda all'avviso di cessione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Parte II n. 111 del 21/09/2019, applicabile, altresì, ai debitori ceduti dei Crediti, ai rispettivi garanti, ai loro successori ed aventi causa. I debitori ceduti ed i loro eventuali garanti, successori o aventi causa possono rivolgersi per ogni ulteriore informazione al Servicer al seguente indirizzo: Creditis Servizi Finanziari S.p.A., Via G. D'Annunzio,101 Genova (GE). Milano, 15 ottobre 2019 Brignole CQ 2019-1 S.r.l. - L'amministratore unico dott.ssa Arianna Volpato TX19AAB11228
Contratti
2012
ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA
ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 134 del 16-11-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-16&atto.codiceRedazionale=T12BIA20731
COMUNE DI CAPUA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.134 del 16-11-2012)
Avviso d'asta per la vendita di immobili comunali Il 04/12/12 ore 10:00, c/o l'ufficio Patrimonio, si terrà l'asta pubblica per la vendita di n. 8 suoli agricoli, nell'ambito del territorio comunale, tutti catastalmente censiti e coltivati, di fatto. L'aggiudicazione avverrà con il metodo dell'offerta segreta in rialzo sul prezzo a b.a., riportato nell'avviso integrale reperibile su www.comunedicapua.it.Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 03/12/12. Per informazioni: ufficio Patrimonio tel.0823/560211. Il responsabile di settore arch. G. Nardiello T12BIA20731
Parte Seconda
2020
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 118 del 8-10-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-10-08&atto.codiceRedazionale=TX20ADD9687
PHARMADAY PHARMACEUTICAL UNIPERSONALE S.R.L.
Sede legale: via Vistarino, 14F - 27010 Copiano (PV) Partita IVA: 02009940186
(GU Parte Seconda n.118 del 8-10-2020)
Modifiche secondarie di un'autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinale per uso umano. Modifiche apportate ai sensi del Regolamento (CE) 1234/2008 e s.m.i. Titolare: Pharmaday Pharmaceutical Unipersonale S.r.l. Specialità Medicinale: VENOSMINE Confezioni e n. AIC: 450 mg polvere per sospensione orale AIC n° 024062085 Pratica: N1B/2020/1290 Tipologia di variazione: "Grouping Variations IB - B.II.b.1.e, B.II.b.1.a, B.II.b.1.b, B.II.b.2.c.2, B.II.b.4.b Tipo di modifiche: Sostituzione del sito di fabbricazione per la produzione del prodotto finito, sito per le analisi CQ, sito di confezionamento primario e secondario e sito per il rilascio del lotto. Modifiche apportate: Sostituzione del sito produttivo LACHIFARMA S.r.l. S.S. 16 Zona Industriale - 73010 Zollino (LE) con LA.FA.RE. S.r.l. Via Sac. Benedetto Cozzolino, 77 Ercolano (NA). I lotti già prodotti alla data di pubblicazione in G.U. possono essere mantenuti in commercio fino a data di scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione in G.U. Il procuratore speciale prof. Nicola Lena Cota TX20ADD9687
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 19 del 14-2-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-02-14&atto.codiceRedazionale=T11BFK2899
REGIONE TOSCANA ESTAV NORD OVEST
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.19 del 14-2-2011)
BANDO DI GARA I.1) Amministrazione aggiudicatrice: ESTAV Nord Ovest - Ente Servizi Tecnico-Amministrativi dell'Area Vasta Nord-Ovest, Via Matteucci Galleria G.B. Gerace, n.14 - 56124 Pisa (Italia), Indirizzo Internet: www.estav-nordovest.toscana.it. - Indirizzi e punti di contatto presso i quali sono disponibili ulteriori informazioni, disciplinare di gara e relativi allegati: ESTAV Nord Ovest - Dipartimento Acquisti - Struttura Organizzativa Professionale di Pisa, Via Malagoli, n.12 - 56124 Pisa (Italia), tel. 050959648/651 fax 050959650, Posta elettronica: [email protected] Indirizzo al quale inviare le offerte: ESTAV Nord Ovest - Ufficio Protocollo - Dipartimento Acquisti - Struttura Organizzativa Professionale di Pisa, Via Matteucci Galleria G.B. Gerace, n.14 - 56124 Pisa (Italia) I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attivita': Autorità regionale o locale - settore di attivita': salute. II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dell'amministrazione aggiudicatrice: Procedura Aperta, ai sensi dell'art. 55 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., per il conferimento della fornitura di Suture Chirurgiche, Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici, Aghi da Sutura II.1.2) Tipo di appalto. Fornitura: acquisto. Luogo principale di consegna: Magazzini Farmaceutici delle Aziende Sanitarie dell'Area Vasta Nord Ovest e Magazzino centralizzato Estav Nord Ovest Cod. NUTS: ITE1. II.1.3) L'avviso riguarda: un appalto pubblico. II.1.5 Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti: Fornitura, in somministrazione, di Suture Chirurgiche, Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici, Aghi da Sutura occorrenti alle Aziende Sanitarie dell'Area Vasta Nord Ovest, per un periodo di n. 48 mesi, con opzione di rinnovo, anche di anno in anno, fino ad un massimo di n. 24 mesi, suddivisa in n. 3 Parti: Parte I Suture di base (n. 12 lotti) , Parte II Suture Specialistiche (n. 45 lotti), Parte III Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici, Aghi da Sutura (n. 76 lotti) per un totale di in. 133 lotti; importo presunto, IVA esclusa, Euro 32.300.000,00. II.1.6) CPV: oggetto principale: 33141121-4 (Suture Chirurgiche) 33141125-2 (Materiali per Suture Chirurgiche). II.1.6) Divisione in lotti: Si. Le offerte vanno presentate per uno o più lotti. II.2.1) Quantitativo o entità totale dell'appalto: valore stimato quadriennale, IVA esclusa, Euro 32.300.000,00 per un totale, comprensivo dell'eventuale rinnovo, di Euro 48.450.000,00 II. 2.3 durata dell'appalto: 48 mesi con opzione di rinnovo per ulteriori 24 mesi. III.1.1) Cauzione e garanzie richieste: A) Garanzia a corredo dell'offerta pari al 2% del valore stimato di ogni lotto per cui si concorre con le modalità di cui all'art. 75 del D.Lgs. 163/2006; qualora la Ditta partecipi a più Lotti può produrre un'unica garanzia pari alla sommatoria delle garanzie richieste. B) Dichiarazione di impegno da parte di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l'esecuzione del contratto di cui all'art.113 del D.Lgs. n.163/2006 qualora l'offerente risultasse affidatario (art.75, comma 8, del D.Lgs. n.163/2006). C) Garanzia di esecuzione del contratto pari al 10% dell'importo di aggiudicazione, con le modalità di cui all'art. 113 del D.Lgs. 163/2006. III.1.2) Principali modalità di pagamento: come indicate nel Capitolato Speciale di fornitura. III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di operatori economici aggiudicatario dell'appalto: potranno partecipare i soggetti indicati agli artt. 34, 35, 36, 37 del D.Lgs.163/2006 con le modalità ivi indicate. III.2) Condizioni di partecipazione III.2.1) situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale. Informazioni e formalità necessarie per valutare la conformità ai requisiti: a pena di esclusione, l'impresa partecipante deve: 1) possedere i requisiti di ordine generale e di idoneità professionale previsti dagli artt. 34, 35, 36, 37, 38 e 39 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.; 2) fornire tutte le informazioni richieste nelle dichiarazioni sostitutive. III.2.2) capacità economica e finanziaria. Informazioni e formalità necessarie per valutare la conformità ai requisiti: ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i., a pena di esclusione, almeno n. 2 referenze bancarie. IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta IV.2.1) criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa e prezzo più basso. IV.3.1 Numero di riferimento attribuito al dossier dall'amministrazione aggiudicatrice: Numero gara: 850017 CIG n. 080681197D. I CIG relativi ai singoli Lotti sono specificati in allegato al Disciplinare di gara. IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte: 29/03/2011 ore 12.00 IV.3.6) Lingua utilizzabile per la presentazione delle domande di partecipazione: Italiano. IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: 180 giorni dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte. IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: 31/03/2011 ore 09.30 presso la Struttura Organizzativa Professionale di Pisa dell'ESTAV Nord Ovest (sala riunioni) via Malagoli, 12 Pisa; Persone ammesse: la seduta è pubblica. Possono impegnare l'impresa e chiedere di verbalizzare le proprie osservazioni i legali rappresentanti e i soggetti muniti di procura speciale, come indicato nel Disciplinare di gara. VI.3) Informazioni complementari: Procedura aperta indetta con determinazione n. 99 del 31/01/2011. L'offerta economica deve essere predisposta secondo le modalità previste nel Disciplinare di gara. Ogni informazione, specificazione, modalità di presentazione della documentazione di gara e di aggiudicazione è indicata nel Disciplinare. Documentazione e modelli per dichiarazioni sono disponibili all'indirizzo http://www.estav-nordovest.toscana.it, sezione Bandi di gara, menù Presidi Medico Chirurgici Suture Chirurgiche, Dispositivi vari per Sutura, Reti e Patch Chirurgici, Aghi da Sutura. Ogni richiesta di chiarimento di carattere amministrativo e tecnico da parte dei concorrenti dovrà essere formulata in forma scritta ed inviata almeno 20 giorni prima della scadenza del termine per la presentazione dell'offerta, al Responsabile del procedimento a mezzo fax al n. 050/959650. Le relative risposte, nonchè le comunicazioni di interesse generale, i chiarimenti che dovessero rendersi necessari nel corso della procedura di gara e le rettifiche di eventuali errori materiali, saranno pubblicati sul sopraccitato sito aziendale. Responsabile del procedimento, esclusivamente per la fase ad evidenza pubblica di affidamento della fornitura: Maria Rosaria Cioppi. VI.5) Data di spedizione del presente avviso alla GUUE: 9/02/2011. Il Direttore Del Dipartimento Acquisti Dott. Paolo Gennaro Torrico T11BFK2899
Parte Seconda
2022
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 8 del 22-1-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-01-22&atto.codiceRedazionale=TU22ABA594
TRIBUNALE DI UDINE
(GU Parte Seconda n.8 del 22-1-2022)
Notifica per pubblici proclami - Atto di citazione con preventiva chiamata in mediazione L' avv. Enzo D' Angelo, proc. di Di Paolo Tommaso, nato a S.Daniele del Friuli il 4 gennaio 1978, c.f.: DPLTMS78A04H816C, con domicilio eletto presso il suo studio in Udine, via Dante n. 16, espone in atto di citazione il possesso ultraventennale del terreno sito in Rive D' Arcano, meglio identificato al F. 8, part. 716, intestato a Covassi Rino. Invita gli eredi di Covassi Rino e suoi aventi diritto a presentarsi presso l'organismo di mediazione sito in Udine, via del Gelso n. 3/14 il giorno 3 marzo 2022 alle ore 11,00 e a depositare l'adesione cinque giorni prima dell' incontro. Cita gli eredi di Covassi Rino, in caso di fallanza della mediazione, a costituirsi venti giorni prima dell'udienza fissata per il 5 luglio 2022, ore di rito, dinanzi al Tribunale di Udine, Giudice designando, per ivi sentire emettere sentenza che, Di Paolo Tommaso, per effetto di usucapione, è divenuto proprietario del terreno in atto. In forza del dispositivo del Presidente del Tribunale di Udine del 3 gennaio 2022, steso in calce al ricorso, si procede a notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c.. avv. Enzo D'Angelo TU22ABA594
Concorsi
2009
DIARI
ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 19 del 10-3-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-03-10&atto.codiceRedazionale=9E001851
ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO
DIARIO
Avviso relativo al concorso pubblico, per esami, a sei posti di dirigente di seconda fascia da immettere nel ruolo dei dirigenti dell'Istituto nazionale per il commercio estero. (GU n.19 del 10-03-2009)
In considerazione del numero di domande pervenuto, si comunica che il giorno 24 aprile 2009, a partire dalle ore 9,00, avrà luogo presso i locali del Palalottomatica Piazzale dello Sport - Roma, la prova preselettiva prevista dall'art. 6 del bando di concorso. La preselezione verrà effettuata mediante una serie di quesiti a risposta multipla vertenti sulle materie oggetto delle prove scritte e orali. Dal giorno 31 marzo 2009 sarà disponibile sul sito dell'istituto www.ice.qov.it la banca dati di test da cui verrà estratto in maniera casuale il questionario di domande da impiegare per lo svolgimento della prova d'esame. Per la valutazione delle domande a risposta multipla si adotteranno i seguenti punteggi: 1 punto per ogni risposta esatta; 0 punti per ogni risposta errata o nulla. Sarà ammesso alle successive prove scritte un numero di candidati che, in base al punteggio riportato nella prova preselettiva, si sia collocato entro il 100° posto in graduatoria; saranno altresì ammessi coloro che oltre il 100° posto, si siano classificati ex-aequo all'ultimo posto utile della graduatoria. I risultati della prova preselettiva saranno consultabili sul sito internet www.ice.qov.it entro due settimane. L'Amministrazione può disporre in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti, nonchè per la mancata osservanza delle modalità e dei termini perentori stabiliti nel presente bando. La mancata esclusione dal test di preselezione non costituisce, perciò, garanzia della regolarità, nè sana la irregolarità della domanda di partecipazione al concorso. Tale avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti. Tutti i candidati sono tenuti a presentarsi, muniti di documento di riconoscimento, senza ulteriore preavviso, nel giorno, nell'ora e nel luogo sopra indicati. Analogo avviso è reperibile sul sito Internet www.ice.qov.it
Concorsi
2000
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
REGIONE PUGLIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 53 del 7-7-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-07-07&atto.codiceRedazionale=000E6197
REGIONE PUGLIA
CONCORSO (scad. 7 agosto 2000)
Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, a due posti di dirigente medico primo livello disciplina - psichiatria presso l'azienda unita' sanitaria locale TA/1 di Taranto. (GU n.53 del 07-07-2000)
In esecuzione della deliberazione n. 724 del 4 maggio 2000, sono riaperti i termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, a due posti di dirigente medico primo livello disciplina - psichiatria presso l'azienda unità sanitaria locale TA/1. Il termine per la presentazione delle domande è perentorio e scade il trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo. Le domande si considerano prodotte in tempo utile anche se spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro il termine su indicato. La data di spedizione è comprovata dal timbro postale accettante, Il testo integrale del bando è riportato nel bollettino ufficiale regione Puglia n. 63, del 1o giugno 2000. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi all'area gestione personale dell'AUSL TA/1 - viale Virgilio n. 31 - Taranto.
Parte Seconda
2014
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Richieste e dichiarazioni di assenza e di morte presunta
Parte Seconda n. 98 del 19-8-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-08-19&atto.codiceRedazionale=T14ABR10239
TRIBUNALE DI PALERMO
(GU Parte Seconda n.98 del 19-8-2014)
(2ª pubblicazione - Dalla Gazzetta Ufficiale n. 93) Dichiarazione di morte presunta di Agnello Giovanni Battista Con decreto dell'09/06/2014 il Tribunale di Palermo ha autorizzato la pubblicazione per estratto della domanda di dichiarazione di morte presunta di Agnello Giovanni Battista nato a Monreale il 21/08/1960, scomparso il 07/09/1982. Chiunque abbia notizie può farle pervenire al citato Tribunale entro sei mesi dalla pubblicazione . Palermo 31/07/2014 Il richiedente avv. Giuseppe Mammina T14ABR10239
Contratti
2020
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 14 del 5-2-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-02-05&atto.codiceRedazionale=TX20BFF2614
COMUNE DI BOLOGNA U.I. Appalti e Contratti
Sede: piazza Liber Paradisus n. 10 - 40129 Bologna (BO), Italia Punti di contatto: Tel.+390512193134 - Posta elettronica: [email protected] - Profilo committente: http://www.comune.bologna.it/ Codice Fiscale: 01232710374
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.14 del 5-2-2020)
Bando di gara per l'affidamento dei servizi di direzione lavori e coordinamento sicurezza in fase di esecuzione nell'ambito del progetto inerente la realizzazione dei lavori di consolidamento, riqualificazione e adeguamento del ponte stradale sul fiume Reno denominato Pontelungo SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Bologna SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: Affidamento dei Servizi di Direzione Lavori (Lotto 1) e servizio di Coordinamento della Sicurezza in fase di esecuzione (Lotto 2) nell'ambito del progetto di consolidamento, riqualificazione e adeguamento del ponte stradale sul fiume Reno denominato "Pontelungo"- Luogo esecuzione (NUTS): ITH55 - CPV lotto 1 e 2: 71330000-0 - CUP: F37H16001500004 - Varianti: NO - Lotti: SI: n. 2 - Durata: min. 1130 gg. Importo appalto: euro 575.614,59 così suddiviso : Lotto 1 - CIG 8186339CA4: euro 424.653,43 (di cui euro 408.320,61 a base di gara ed euro 16.332,82 per oneri previdenziali) Lotto 2 - CIG 8186368495: euro 150.961,16 (di cui euro 145.154,96 a base di gara ed euro 5.806,20 per oneri previdenziali) Breve descrizione: Tutte le prescrizioni per l'esecuzione dell'appalto indicate nei rispettivi capitolati/documenti progettuali posti a base di gara SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO FINANZIARIO E TECNICO Condizioni di partecipazione: Requisiti e modalità sono dettagliatamente indicati nel disciplinare di gara. SEZIONE IV: PROCEDURA - aperta (art. 60 D.Lgs 50/2016), interamente svolta mediante la piattaforma telematica di negoziazione SATER (artt. 40 e 58 D.Lgs 50/2016). Criteri di aggiudicazione: per entrambi i lotti: offerta economicamente più vantaggiosa: miglior rapporto qualità prezzo. Termine ricevimento offerte: 04/03/2020 ore 12:00. Modalità apertura offerte: 1° seduta: 05/03/2020 ore 10:00. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: tutta la documentazione di gara è disponibile al link https://intercenter.regione.emilia-romagna.it/servizi-imprese/bandi-a ltri-enti/bandi-e-avvisi-altri-enti, nella sezione dedicata alla gara di cui trattasi, e all'interno della piattaforma SATER (https://piattaformaintercenter.regione.emilia-romagna.it/portale/). Nei medesimi siti saranno altresì pubblicate tutte le comunicazioni ed i chiarimenti. La non conformità con tutto quanto prescritto dal Bando di gara comporterà la non ammissione alla gara - RUP: Ing Marco Lambertini - Autorità di gara: dott.ssa Lara Bonfiglioli. Bando Inviato alla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data 30/01/2020 Organismo procedure ricorso: TAR Emilia Romagna - Sez. Bologna. La presentazione dell'offerta deve avvenire esclusivamente tramite SATER. Il capo area - Autorità di gara dott.ssa Lara Bonfiglioli TX20BFF2614
Parte Seconda
2007
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 91 del 7-8-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-07&atto.codiceRedazionale=S-077857
ABBOTT - S.p.a.
Campoverde di Aprilia (LT) Codice fiscale n. 00076670595
(GU Parte Seconda n.91 del 7-8-2007)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinali per uso umano. (Comunicazioni Agenzia italiana del farmaco del 16 luglio 2007, 17 luglio 2007 e 24 luglio 2007). Titolare: Abbott S.p.a., via Pontina km 52, 04010 Campoverde di Aprilia (LT). Specialità medicinale: GOPTEN. Confezioni e numero di A.I.C.: tutte le confezioni autorizzate - A.I.C. n. 028267. Codice pratica: N1B/07/692 del 16 luglio 2007 - Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IB n. 25 a1 - Modifica delle specifiche del principio attivo trandolapril, precedentemente non inserito nella Farmacopea europea, per ottemperare alla monografia della corrente edizione della Farmacopea europea. Specialità medicinale: FROBEN. Confezione e numero di A.I.C.: 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 20 capsule - A.I.C. n. 024284123. Codice pratica: N1A/07/1260 del 16 luglio 2007 - Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IA n. 9 - Eliminazione di un'officina di produzione del medicinale: The Boots Company PLC, 1 Thane Road West, NG2 3AA Nottingham (Inghilterra). Codice pratica: N1A/07/1259 del 17 luglio 2007 - Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IA n. 7b1 - Aggiunta del sito Famar L'Aigle, Z.I. n. 1 Route de Crulai, 61303 L'Aigle Cedex, Francia per il confezionamento primario dei lotti. Confezione e numero di A.I.C.: 0,25% soluzione da nebulizzare, 1 flacone da 15 ml - A.I.C. n. 024284135. Codice pratica: N1B/07/826 del 24 luglio 2007 - Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IB n. 7c e conseguenti 7a, 7b2 e 8b2 - Aggiunta dell'officina Abbott S.p.a., via Pontina km 52, 04010 Campoverde di Aprilia (LT), per tutte le fasi di produzione, confezionamento primario e secondario, controllo e rilascio dei lotti del prodotto finito. Specialità medicinale: EN. Confezione e numero di A.I.C.: 1 mg/ml gocce orali, soluzione, flacone da 20 ml - A.I.C. n. 023593078. Codice pratica: N1B/07/827 del 24 luglio 2007 - Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: Tipo IB n. 7c e conseguenti 7a, 7b2 e 8b2, Aggiunta dell'officina Abbott S.p.a., via Pontina km 52, 04010 Campoverde di Aprilia (LT), per tutte le fasi di produzione, confezionamento primario e secondario, controllo e rilascio dei lotti del prodotto finito. I lotti già prodotti alla data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Si fa presente, altresì, che per le confezioni sospese per mancata commercializzazione, l'efficacia della modifica decorrerà dalla data di entrata in vigore del decreto di revoca della sospensione. Abbott S.p.a. Un procuratore: dott. Roberto Girardello S-077857 (A pagamento).
Concorsi
2017
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA 2
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 54 del 18-7-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-07-18&atto.codiceRedazionale=17E04820
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA 2
CONCORSO (scad. 17 agosto 2017)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a quattro posti di dirigente medico - disciplina di Oftalmologia (GU n.54 del 18-07-2017)
La U.S.L. Umbria 2 con delibera del direttore generale n. 619 del 1° giugno 2017 ha indetto il sottoelencato concorso pubblico: concorso pubblico, per titoli ed esami, per quattro posti di dirigente medico - disciplina: Oftalmologia. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione ai predetti concorsi corredate dei documenti prescritti, da far pervenire al dirigente della direzione amministrazione del personale dell'Azienda U.S.L. Umbria 2 - piazza Dante Perilli - Palazzina Micheli - 06049 Spoleto - scade alle ore 14,00 del trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il testo integrale dell'avviso pubblico con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 25 del 20 giugno 2017. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ufficio concorsi della A.U.S.L. Umbria 2 (Tel. 0743/210344).
Concorsi
2018
DIARI
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 23 del 20-3-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-20&atto.codiceRedazionale=18E02475
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA
DIARIO
Rinvio del diario del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente veterinario di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione e trasporto alimenti di origine animale e loro derivati - Area B. (GU n.23 del 20-03-2018)
Con riferimento al concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente veterinario di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione e trasporto alimenti di origine animale e loro derivati - Area B, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 63 del 22 agosto 2017 - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami», con scadenza il 21 settembre 2017, si comunica che la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del diario della prova preselettiva o scritta, prevista per oggi 20 marzo 2018, è rinviata alla Gazzetta Ufficiale del giorno 27 aprile 2018 - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Parte Seconda
2014
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 37 del 27-3-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-03-27&atto.codiceRedazionale=T14AAA3588
TERMINVEST S.P.A.
Sede: via Creta 31, 25124 BRESCIA Capitale sociale: 429.000 € i.v. Codice Fiscale e/o Partita IVA: 00557070174
(GU Parte Seconda n.37 del 27-3-2014)
Convocazione di assemblea ordinaria Gli azionisti sono convocati in assemblea generale ordinaria per il 29 aprile 2014 alle ore 09,30 in prima convocazione, presso la sede sociale a Brescia in Via Creta n. 31 ed, occorrendo, alla stessa ora e luogo per il 23 Maggio 2014 in seconda convocazione per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO: 1) deliberazioni ex art. 2364 comma 1, n. 1 del Codice Civile; 2) nomina amministratori e sindaci. Per l'intervento all'assemblea valgono le norme di legge e di statuto. Il presidente del consiglio di amministrazione Scolari Nidelia Rosa T14AAA3588
Parte Seconda
2015
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 65 del 9-6-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-06-09&atto.codiceRedazionale=T15AAA8227
CREDITO COOPERATIVO DI SCANDICCI - BANCO FIORENTINO
Iscritta all'Albo Banche n. 5752, ABI 7115.9 Sede: via G. Donizetti, 48/50 - Scandicci Registro delle imprese: Firenze n. 06380550480 Codice Fiscale e/o Partita IVA: 06380550480
(GU Parte Seconda n.65 del 9-6-2015)
Convocazione di assemblea straordinaria Si comunica che a causa dei tempi necessari al rilascio del provvedimento di autorizzazione della Banca di Italia, ai sensi dell'articolo 57 del TUB, non è stato possibile rispettare i termini di pubblicità del progetto di fusione, pertanto, l'Assemblea dei Soci indetta per il giorno 30 aprile 2015, alle ore 8,30, in prima convocazione e per il giorno 29 maggio 2015, in seconda convocazione, è stata nuovamente convocata per il giorno domenica 28 giugno 2015 alle ore 15.00 presso la sede sociale di Scandicci (FI) via G. Donizetti 48/50 in prima convocazione e, qualora nel suddetto giorno non si raggiungesse il numero legale prescritto per la valida costituzione dell'Assemblea, per il giorno lunedì 29 giugno 2015 alle ore 18.00, all'Auditorium "Nuovo Centro" p.zza Resistenza, a Scandicci, in seconda convocazione per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1 - Approvazione del Progetto di Fusione per incorporazione e dei relativi allegati del Credito Cooperativo di Scandicci nella Banca di Credito Cooperativo di Impruneta, ai sensi dell'art. 2502 c.c. Designazione di un componente effettivo e di un supplente del Collegio dei Probiviri della Banca risultante dalla fusione. Potranno prendere parte alla discussione e alle votazioni tutti i soci che, alla data di svolgimento dell'Assemblea, risulteranno iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei Soci. Nei trenta giorni che precedono l'Assemblea presso la sede della Banca è depositata la documentazione prevista dall'art. 2501 - septies del Codice Civile in merito all'operazione di fusione. p. Il consiglio di amministrazione - Il presidente Doddoli Giovanni T15AAA8227
Concorsi
2020
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE DI CAMPOBASSO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 46 del 16-6-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-16&atto.codiceRedazionale=20E06477
AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE DI CAMPOBASSO
CONCORSO (scad. 16 luglio 2020)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di sei posti di dirigente medico, disciplina di pediatria/neonatologia, a tempo indeterminato. (GU n.46 del 16-06-2020)
In esecuzione del provvedimento del direttore generale n. 258 del 25 maggio 2020 è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all'assunzione a tempo indeterminato di sei posti dirigente medico, disciplina pediatria/neonatologia presso A.S.Re.M - Azienda sanitaria regionale del Molise. Ai sensi della normativa vigente se ne dà avviso pubblico per la presentazione, da parte degli interessati, di apposita domanda in carta semplice che dovrà essere inviata alla A.S.Re.M. - direttore generale, via Ugo Petrella, n. 1 - 86100 Campobasso, entro e non oltre il trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». L'avviso pubblico di che trattasi potrà essere consultato sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise n. 50 del 28 maggio 2020 e sul sito A.S.Re.M: www.asrem.gov.it - cliccando il seguente percorso: Amministrazione trasparente; Bandi di concorso; Bandi e concorsi per assunzioni a tempo indeterminato. Le domande potranno essere presentate secondo le seguenti modalita': spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, a tal fine farà fede il timbro e data di spedizione; tramite posta elettronica certificata esclusivamente al seguente indirizzo pec: [email protected] avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf. (L'indirizzo della casella pec del mittente deve essere obbligatoriamente riconducibile, univocamente, all'aspirante candidato).
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
PROVINCE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 85 del 22-7-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-07-22&atto.codiceRedazionale=TX22BFE15566
PROVINCIA DI MACERATA per conto del Comune di Porto Recanati
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.85 del 22-7-2022)
Bando di gara - CIG 9327554D0D SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1Provincia di Macerata, C.so della Repubblica 28 - 62100 Macerata - codice NUTS ITI33-tel 0733.2481 - indirizzo pec: [email protected]. per conto del Comune di Porto Recanati (MC). SEZIONE II: OGGETTO: servizio di refezione scolastica per il periodo 15/09/2022 - 30/06/2027, a basso impatto ambientale ai sensi del DM 10.03.2020. CPV: 55524000-9. Importo presunto a base di gara: € 1.585.250,00 , di cui oneri per la sicurezza € 8.000,00 , iva esclusa. Durata: 5 anni. Rinnovo - Opzioni - Proroga: NO. Valore stimato dell'appalto: € 1.585.250,00 al netto di Iva. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO,ECONOMICO E TECNICO: Condizioni di partecipazione: come da disciplinare di gara per i requisiti di ammissione. SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta accelerata, ai sensi degli artt. , 60, comma 3 e 142 del Codice . IV.2 Criterio aggiudicazione: OEPV. IV.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte telematiche: 04.08.2022 Ore 12:00. IV.3.8) Modalità apertura delle offerte telematiche: 09/08/2022 Ora 10:00. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: La documentazione di gara è disponibile in modo gratuito, illimitato e diretto, sulla piattaforma telematica: http://sua.provincia.mc.it . Pubblicata su: spedito GUCE: 18.07.2022 MIT tramite sito Osservatorio dei contratti pubblici - Regione Marche, Profilo del Committente: http://istituzionale.provincia.mc.it/bandi-di-gara/ . Il dirigente - Vice segretario dott. Luca Addei TX22BFE15566
Contratti
2016
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 30 del 14-3-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-03-14&atto.codiceRedazionale=TX16BFM1926
A.E.R. - AMBIENTE ENERGIA RISORSE S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.30 del 14-3-2016)
Estratto bando di gara - CIG 6615241D8E AER S.p.A. - Ambiente Energia Risorse S.p.A., Via Marconi, 2 bis 50068 Rufina (FI), alla c.a. dott.ssa Sabrina Tanini tel. 055839561-308 fax 8399435, [email protected] [email protected], indice gara a procedura aperta mediante il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa per il servizio di taglio erba banchine stradali nei Comuni serviti da AER per il periodo di due anni. Importo appalto: E. 205.000,00+IVA. Termine ricezione offerte: 29/03/16 ore 10. Apertura: 29/03/16 ore 11. Bando e documentazione integrale su www.aerweb.it. Il direttore generale e R.U.P. geom. Giacomo Erci TX16BFM1926
Contratti
2024
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 3 del 8-1-2024
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-01-08&atto.codiceRedazionale=TX24BGA113
COMUNE DI GENOVA Stazione Appaltante
Sede: via Garibaldi n. 9 - 16124 Genova (GE), Italia Codice Fiscale: 00856930102
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.3 del 8-1-2024)
Esito di gara - Redazione P.F.T.E. Via P.B. Shelley e C.so Europa SEZIONE I AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Genova - Stazione Appaltante del Comune, Via Garibaldi 9, 16124 Genova - tel. 0105572190 www.comune.genova.it; PEC [email protected]. SEZIONE II OGGETTO: affidamento in appalto del servizio di redazione del P.F.T.E. per la realizzazione degli interventi minimi in danno di rispristino della funzionalità idraulica della tombinatura e connessa realizzazione del nuovo collegamento stradale fra Via P.B. Shelley e C.so Europa - CPV Prevalente 71000000-8 / CUP B38B20000090004 / CIG A003326654, per l'importo complessivo del servizio di € 438.471,66 oltre I.V.A. e oneri previdenziali; durata 75 giorni. Aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualita'/prezzo ai sensi dell'art. 108 comma 2 lettera b) del Codice. SEZIONE III INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: determinazione dirigenziale n. 2023-329.0.0.-9; bando inviato in G.U.U.E. il 04/09/2023 e pubblicato sulla Gazzetta n. 2023/S 173-539495, in data 08/09/2023, pubblicato in G.U.R.I. Serie V speciale n. 103 del 06/09/2023, all'Albo Pretorio online del Comune di Genova dal 05/09/2023, per estratto sui quotidiani nazionali e locali nonchè sui siti internet del Comune di Genova e della Regione Liguria - offerte ricevute: una. SEZIONE V AGGIUDICAZIONE: Aggiudicatario: promotore Raggruppamento Temporaneo d'imprese ITEC ENGINEERING s.r.l. - ALESSANDRA FANTINI - VALENTINA BRODASCA - MARATONA ENRICO Capogruppo ITEC engineering S.r.l. con sede in Sarzana (SP) Via Brigata Partigiana Ugo Muccini 54/A, Partita IVA e Codice Fiscale 01236860118 - Importo di aggiudicazione € 301.975,43. SEZIONE VI ALTRE INFORMAZIONI: Data aggiudicazione: 13/12/2023 come da determinazione dirigenziale n. 2023-329.0.0.-42; Autorità competente a ricevere l'impugnazione degli atti procedurali: T.A.R. Liguria via Fogliensi nn. 2-4, 16145 Genova, tel. 010/3762092 nei termini disposti dalla vigente normativa; informazioni disponibili presso la Direzione Strade - Responsabile del Procedimento: Arch. Angela Imbesi; il presente avviso è conforme al bando inviato in G.U.U.E. il 27/12/2023 ed è scaricabile dai siti internet www.comune.genova.it e www.appaltiliguria.it Il dirigente dott.ssa Angela Ilaria Gaggero TX24BGA113
Parte Seconda
2011
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Liquidazione coatta amministrativa
Parte Seconda n. 140 del 3-12-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-03&atto.codiceRedazionale=TC11ABJ16564
SOC. COOP. GRAFICA 1 A.R.L.
In liquidazione coatta amministrativa ex art. 2545 terdecies C.C. con D.M. del 16.04.2010 del Ministero dello Sviluppo Economico
(GU Parte Seconda n.140 del 3-12-2011)
Liquidazione catta amministrativa Il commissario liquidatore della Soc. coop. Grafica 1 a.r.l. (C.F.00874780760), con sede legale in Melfi (PZ) viale Savoia n. 7, informa che la stessa è stata posta in liquidazione coatta amministrativa ex art. 2545-terdecies del Codice civile. Ai fini del deposito dello stato passivo presso il competente Tribunale, stante la mancanza di documentazione completa ed idonea per le comunicazioni di rito ex art. 207 L.F., chiunque vantasse dei crediti nei confronti della suddetta società potrà presentare idonea istanza di ammissione al passivo, inviandola allo «Studio Ciai» sito in viale Paolo Orlando n. 7 - 00122 Ostia (RM), entro e non oltre 15 giorni dalla presente pubblicazione. Il commissario liquidatore avv. Luca Ciai TC11ABJ16564
Contratti
2011
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 149 del 19-12-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-19&atto.codiceRedazionale=T11BGA25482
ACQUEDOTTO PUGLIESE S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.149 del 19-12-2011)
Avviso relativo agli appalti aggiudicati Settori speciali SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Acquedotto Pugliese SpA- Indirizzo postale: Via Cognetti, 36. Citta': Bari - Codice postale: 70121 - Paese: Italia; Punti di contatto: Direzione Acquisti, Logistica e Contratti - Telefono: 0805723491. All'attenzione di: avv. Alessio Alfonso Chimenti. Posta elettronica: [email protected] - Fax: 0805723018. Indirizzo internet: Ente aggiudicatore: www.aqp.it; I.2) Principali settori di attivita': Acqua I.3) Concessione di un appalto a nome di altri Enti aggiudicatori: no. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'ente aggiudicatore: Procedura negoziata per l'appalto dei lavori e dei servizi per la manutenzione ordinaria, a guasto e straordinaria delle reti idriche e fognarie e per la realizzazione di allacciamenti di utenza e tronchi idrici e fognari negli abitati dell'Ambito Territoriale n. 13. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione Servizi Cat. 16 - Comuni di: Acquarica del Capo; Alessano; Andrano; Casarano; Castrignano del Capo; Collepasso; Corsano; Diso; Gagliano del Capo; Melissano; Miggiano; Montesano Salentino; Morciano di Leuca; Patù; Presicce; Ruffano; Salve; Specchia; Spongano; Supersano; Surano; Taurisano; Tiggiano; Tricase e Ugento - NUTS: ITF45. II.1.3) Informazioni sull'accordo quadro L'avviso riguarda la conclusione di un accordo quadro. II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: lavori e servizi per la manutenzione ordinaria, a guasto e straordinaria delle reti idriche e fognarie; realizzazione di allacciamenti di utenza e tronchi idrici e fognanti - Ambito territoriale n. 13. II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti): oggetto principale 90480000 - Oggetti complementari 45247130. II.1.6) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici (AAP): Si. II.2.1) Valore finale totale degli appalti: Euro 16.056.122,35 - I.V.A. esclusa. SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: negoziata senza indizione di gara. Non sono pervenute offerte, o non sono pervenute offerte adeguate, in risposta a: procedura aperta. IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Prezzo più basso. IV.2.2) Ricorso ad un'asta elettronica: no. IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: no. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1.1) Data di aggiudicazione: 18.05.2011; V.1.2) Numero di offerte ricevute: 2; V.1.3) Nome e indirizzo dell'operatore economico aggiudicatario: ATI I.Cos. SpA - I.Co.M. S.r.l.- Bio-Logica Srl - Consorzio fra le Cooperative di Produzione e Lavoro Conscoop - Via Puccini ang. Via Dell'Abate, s.n. - 73100 Lecce; V.1.4) Valore totale inizialmente stimato dell'appalto: Euro 20.091.872,55 - Iva esclusa; Valore finale totale degli appalti: Euro 16.056.122,35 - I.V.A. esclusa; V.1.5) Informazione sui subappalti: È possibile che l'appalto venga subappaltato: Si. Indicare il valore o la percentuale dell'appalto subappaltato a terzi: Percentuale: 30%; SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Informazione sui fondi dell'Unione Europea: L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no. VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: T.A.R. Puglia, sede di Bari - Piazza Massari, 70100 Bari. Paese: Italia. Organismo responsabile delle procedure di mediazione: Responsabile Unico del procedimento; VI.3.2) Presentazione di ricorso: entro 30 giorni dalla conoscenza del provvedimento di esclusione; entro 30 giorni dalla conoscenza del provvedimento di aggiudicazione. VI.3.3) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione di ricorso: Responsabile del procedimento di gara. VI.4) Data di spedizione del presente avviso alla GUCE: 07/12/2011. Il direttore acquisti, logistica e contratti avv. Alessio Alfonso Chimenti T11BGA25482
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 58 del 21-5-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-21&atto.codiceRedazionale=T12BFM9026
SNAM RETE GAS S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.58 del 21-5-2012)
I-San Donato Milanese: Servizi di rifornimento 2012/S 90-148853 Sistema di qualificazione - Settori speciali Direttiva 2004/17/CE Il presente avviso è un bando di gara no Sezione I: Ente aggiudicatore I.1)Denominazione, indirizzi e punti di contatto SNAM Rete Gas SpA piazza Santa Barbara, 7 Punti di contatto: supply chain All'attenzione di: ufficio vendor management 20097 San Donato Milanese ITALIA Posta elettronica: [email protected] Fax: +39 0237037570 Indirizzi internet: Indirizzo generale dell'ente aggiudicatore: www.snamretegas.it Ulteriori informazioni sono disponibili presso I punti di contatto sopra indicati Ulteriore documentazione è disponibile presso I punti di contatto sopra indicati Le domande di partecipazione o le candidature vanno inviate a I punti di contatto sopra indicati I.2)Principali settori di attività Produzione, trasporto e distribuzione di gas e calore I.3)Concessione di un appalto a nome di altri enti aggiudicatori L'ente aggiudicatore acquista per conto di altri enti aggiudicatori: no Sezione II: Oggetto del sistema di qualificazione II.1)Denominazione conferita all'appalto dall'ente aggiudicatore: Servizio di rifornimento odorizzante. II.2)Tipo di appalto Servizi II.3)Descrizione dei lavori, dei servizi o delle forniture da appaltare mediante il sistema di qualificazione: Con il presente avviso, diretto esclusivamente a figure giuridiche permanenti e non a raggruppamenti temporanei, SNAM rete gas per le proprie attività, per quelle di Italgas, Stogit, GNL Italia e loro controllate e per quelle di Snam, si propone di pervenire alla compilazione di liste di fornitori qualificati, dalle quali potranno essere selezionati i candidati per le gare di appalto di lavori, beni o servizi condotti dai singoli soggetti sopra indicati o da SNAM rete gas in nome e per conto dei soggetti sopra indicati. Il presente avviso riguarda il servizio di rifornimento (comprensivo di fornitura e trasporto) di prodotto odorizzante THT (tetraidrotiofene) e TBM-IPM-NPM (Miscela di Mercaptani), prodotti necessari all'odorizzazione del gas metano secondo la L. 1083 del 6.12.1971, presso tutti gli impianti di odorizzazione, ubicati su tutto il territorio nazionale, isole comprese. Gli impianti di odorizzazione sono composti da uno o più serbatoi di capacità utile da 20 (venti) litri a 3000 (tremila) litri. Nella regione Veneto, presso l'impianto di distribuzione di Venezia, è presente un impianto di odorizzazione ubicato in zona lagunare su isola, raggiungibile unicamente con natante autorizzato al trasporto del prodotto odorizzante ai sensi della normativa vigente. Le quantità di prodotto da fornire sono legate alle caratteristiche e alla domanda del gas da parte dei clienti e ad eventi atmosferici contingenti. La committente si impegna ad effettuare una pianificazione di massima su base trimestrale del fabbisogno di prodotto. Gli ordini di rifornimento sui singoli impianti di prelievo saranno inviati con un preavviso di almeno 10 giorni lavorativi ed il piano di consegna comprendente più impianti di odorizzazione con almeno 5 giorni lavorativi antecedenti la settimana di consegna. Il quantitativo di prodotto annuo da rifornire è concentrato per l'80 % circa nel periodo invernale (novembre - marzo). Fermo restando la scelta autonoma della tipologia di imballo per tipo di rifornimento, per casi particolari la Committente potrà richiedere l'esecuzione di rifornimenti con autocisterna (massimo 10 % del totale annuo previsto) oppure l'acquisto in fusti o imballi vari (massimo 5 % del totale annuo previsto). Le prestazioni dovranno essere eseguite nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di salute e sicurezza e di ogni altra prescrizione emessa dalle Autorità competenti. (rif. Gruppo merce SS05AB44). Normative nazionali/comunitarie di riferimento: - RD 09/01/1927 - Approvazione del regolamento speciale per l'impiego dei gas tossici, - DM 09/05/1927 - Approvazione di disposizioni concernenti l'impiego dei gas tossici di cui al regolamento approvato con RD 09/01/1927, - DM 06/02/1935 - Approvazione del prospetto contenente l'elenco dei gas tossici riconosciuti ai sensi del regolamento 9 gennaio 1927, n. 147, - L.1083 del 6.12.1971 - Norme per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile, - DM 20.1.1978 - Riconoscimento dei gas tetraidrotiofene, dietilsolfuro, etilisopropilsolfuro, etilmercaptano ai sensi e per gli effetti del regolamento speciale per l'impiego di gas tossici, - DM 20.6.2003 - Recepimento della direttiva 2003/28/CE della Commissione del 7.4.2003, che adatta per la quarta volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci pericolose su strada (e suoi successivi aggiornamenti), - DM 31/07/1934 - Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego o la vendita di olii minerali, e per il trasporto degli olii stessi, - UNI 9463-1 - Impianti di odorizzazione e depositi di odorizzanti per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari - Impianti di odorizzazione - Progettazione, costruzione ed esercizio, - UNI 9463-2 - Impianti di odorizzazione e depositi di odorizzanti per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari - Depositi di odorizzanti - Progettazione, costruzione ed esercizio, - UNI 9463-3 - Impianti di odorizzazione e depositi di odorizzanti per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari - Modalità di fornitura di odorizzanti, - CEI 31/35 - "Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas: Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili: esempi di applicazione", - Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (REACH) e successive modifiche e integrazioni, - D.Lgs. 9.4.2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3.8.2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU n. 101 del 30.4.2008). Normative tecniche di riferimento: - Istruzione aziendale I40/4 - "stoccaggio, trasporto, travaso e rabbocco degli odorizzanti del gas" (ultima versione in vigore). La normativa tecnica di riferimento è disponibile nel portale www.snam.it al seguente link: http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualifica zione-ue/ Nella domanda di qualifica il candidato dovrà specificare il riferimento Snam Rete Gas per il quale intende intraprendere il procedimento di qualificazione. II.4)Vocabolario comune per gli appalti (CPV) 63721100 II.5)Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici (AAP): no Sezione III: Informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario e tecnico III.1)Condizioni di partecipazione III.1.1)Qualificazione per il sistema: Condizioni che gli operatori economici devono soddisfare per la qualificazione: Requisiti minimi inderogabili a pena di esclusione: Requisiti generali. I requisiti generali sono disponibili nel documento "Elementi comuni sistemi di qualificazione" pubblicato nel portale www.snam.it al seguente link: http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualificazi one-ue/ Requisiti specifici. Economico finanziari. Il candidato dovrà dimostrare di possedere uno stato finanziario adeguato. Tecnici. a) essere in grado di fornire odorizzante per gas naturale tipo THT - Tetraidrotiofene, con purezza min. 98 %; b) essere in grado di fornire odorizzante per gas naturale tipo TBM-IPM-NPM - Miscela di Mercaptani (titoli indicativi) con le seguenti percentuali: - TBM-TerzButilMercaptano: 73-80 %, - IPM-IsoPropilMercaptano: 15-23 %, - NPM-NormalPropilMercaptano: 0-9 %. La somma dei tre componenti deve essere almeno pari al 98 % del prodotto. c) essere in grado di allegare alla bolla di consegna il certificato di analisi chimica del prodotto, la scheda di sicurezza aggiornata e la dichiarazione di conformità alle norme UNI 7133 e UNI EN ISO 13734; d) aver conseguito la registrazione REACH (Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze Chimiche) del prodotto secondo l'impiego come "normal substance" per gli scenari di esposizione relativi all'odorizzazione del gas; e) essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all'acquisto, stoccaggio, manipolazione, infustamento, trasporto e rifornimento sul territorio italiano per i prodotti THT e TBM-IPM-NPM; f) Effettuare il servizio di rifornimento da almeno 5 (cinque) anni; g) aver effettuato negli ultimi 2 (due) anni il servizio di rifornimento in loco, pari ad almeno 100 t/anno di odorizzante; h) garantire lo stoccaggio in Italia in depositi autorizzati (minimo 1) di quantitativo minimo continuativo dedicato di 30 (trenta) t complessive di odorizzante THT; i) essere in grado di erogare il servizio su tutto il territorio nazionale, isole comprese; j) avere capacità autonoma autorizzata (licenza) di infustamento per odorizzante THT e TBM-IPM-NPM, nel rispetto della normativa vigente; k) disporre sul territorio di un numero adeguato di operatori in possesso dell'abilitazione ai trasporti in ADR e alla manipolazione gas tossici ai sensi della normativa vigente; l) disponibilità complessiva di imballi dedicati alla Committente pari ad almeno 60 (sessanta) t per THT e di 5 (cinque) t di TBM-IPM-NPM; m) disponibilità di automezzi autorizzati al trasporto ADR dei prodotti odorizzanti ed adeguati ai vari tipi di imballo utilizzati; n) essere in grado di contabilizzare, la quantità di prodotto rifornita presso ogni impianto di odorizzazione, tramite idoneo strumento misuratore contalitri con precisione min. +/- 0,5 %, sottoposto a taratura periodica secondo le indicazioni del costruttore; o) possesso secondo normativa di legge, in modo particolare secondo norma UNI 9463-1, di ogni autorizzazione per la gestione del ciclo dei rifiuti compresi quelli derivanti da sversamenti e inertizzazione odorizzante, bonifica dei siti e trasporto dei rifiuti occorsi eventualmente durante tali operazioni. Gestionali e organizzativi. Qualità. Il candidato dovrà dimostrare di disporre di un sistema di gestione per la qualità aziendale interno sia esso in regime di autocontrollo o imposto dalla casa madre, corporate e/o capogruppo di appartenenza, in conformità alla ISO 9001 e di una specifica struttura organizzativa che ne assicuri l'implementazione e l'attuazione. Ambiente. Il candidato dovrà dimostrare di disporre di un sistema di gestione ambientale interno sia esso in regime di autocontrollo o imposto dalla casa madre, corporate e/o capogruppo di appartenenza, in conformità alla ISO 14001. Salute e Sicurezza dei lavoratori. Il candidato dovrà dimostrare di disporre di un sistema di gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori interno sia esso in regime di autocontrollo o imposto dalla casa madre, corporate e/o capogruppo di appartenenza in conformità alla OHSAS 18001 e di una specifica struttura organizzativa che ne assicuri l'implementazione e l'attuazione. Metodi di verifica di ciascuna condizione: Requisiti generali. I metodi di verifica dei requisiti generali sono disponibili nel documento "Elementi comuni sistemi di qualificazione" pubblicato nel portale www.snam.it al seguente link: http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualifica zione-ue/ Requisiti specifici. Economico finanziari. Il candidato dovrà produrre copia degli ultimi 3 (tre) bilanci depositati. Non verranno accettati bilanci consolidati salvo i casi in cui particolari legislazioni dispongano l'esistenza dei soli bilanci consolidati: a tal proposito sarà cura del candidato fornire la legislazione di riferimento. Le società di recente formazione, con l'eccezione di quelle scaturite da fusione/incorporazione di società preesistenti, dovranno essere in grado di fornire copia di almeno un bilancio depositato relativo all'esercizio precedente alla richiesta di qualificazione. I raggruppamenti permanenti di imprese dovranno fornire copia del bilancio depositato relativo al raggruppamento stesso e di tutti i bilanci delle società costituenti il raggruppamento. È ammesso, per i raggruppamenti permanenti di recente costituzione, presentare unicamente i bilanci delle società costituenti il raggruppamento. La valutazione dello stato finanziario avverrà mediante l'analisi dei bilanci attraverso tecniche che si basano sull'impiego di indici normalmente riconosciuti in ambito UE. Tecnici. Il candidato dovrà presentare: Lett. a), b) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante. Lett. c) - copia dei certificati di analisi chimica dei prodotti, copia delle schede di sicurezza aggiornate e copia delle dichiarazioni di conformità alle norme UNI 7133 e UNI EN ISO 13734. Lett. d) - copia della registrazione REACH. Lett. e) - copia delle autorizzazioni necessarie all'acquisto, stoccaggio, manipolazione, infustamento, trasporto e rifornimento sul territorio italiano per i prodotti THT e TBM-IPM-NPM. Lett. f), g) - referenze tecniche, relative agli ultimi 5 (cinque) anni, riportanti: cliente, territorio servito, quantità di prodotto rifornito. Dovrà essere inoltre dichiarata la potenzialità del rifornimento a piè d'impianto. Lett. h). i) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante. Lett. j) - copia delle licenza. Lett. k) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante e curricula professionali degli operatori. Lett. l) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante. Lett. m) - dichiarazione a firma del Legale Rappresentante e copia dell'elenco automezzi. Lett. n) - copia della scheda tecnica degli strumenti utilizzati e dei certificati di taratura. Lett. o) - copia delle autorizzazioni per la gestione del ciclo dei rifiuti. Gestionali e organizzativi. Qualità. Il candidato dovrà presentare il certificato ISO 9001. Ambiente. Il candidato dovrà presentare il certificato ISO 14001. Salute e sicurezza dei lavoratori. Il candidato dovrà presentare il certificato OHSAS 18001. I certificati ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 devono essere rilasciati da organismi accreditati Accredia (ex Sincert) o equivalenti in caso di enti certificatori esteri. Il campo di applicazione dei sistemi di gestione certificati deve essere coerente con le attività previste nel presente sistema di qualificazione. La valutazione dei requisiti gestionali e organizzativi sulla base dei suddetti documenti sarà a carico di personale specializzato. Se il candidato è un raggruppamento permanente, quanto sopra descritto dovrà essere prodotto sia dal raggruppamento stesso che da tutti i componenti tramite i quali il raggruppamento intende operare. III.1.2)Informazioni concernenti appalti riservati Sezione V: Procedura IV.1)Criteri di aggiudicazione IV.1.1)Criteri di aggiudicazione IV.1.2)Informazioni sull'asta elettronica Ricorso ad un'asta elettronica: no IV.2)Informazioni di carattere amministrativo IV.2.1)Numero di riferimento attribuito al dossier dall'ente aggiudicatore: IV.2.2)Durata del sistema di qualificazione Durata indeterminata IV.2.3)Informazioni sui rinnovi Rinnovo del sistema di qualificazione: sì formalità necessarie per valutare la conformità alle prescrizioni: Le informazioni relative al rinnovo sono disponibili nel documento "Elementi comuni sistemi di qualificazione" pubblicato nel portale www.snam.it al seguente link: http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualificazi one-ue/ Sezione VI: Altre informazioni VI.1)Informazioni sui fondi dell'Unione europea L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no VI.2)Informazioni complementari: A) Avvio dell'iter di qualifica da parte del candidato; B) Processo di qualifica da parte di SNAM rete gas; C) Codice etico di SNAM rete gas. Le informazioni complementari di cui ai sopraccitati punti A), B) e C) sono disponibili nel documento "Elementi comuni sistemi di qualificazione" pubblicato nel portale www.snam.it al seguente link: http://www.snam.it/it/fornitori/diventa-fornitore/sistemi-qualifica zione-ue/ D) Revisioni del presente sistema di qualificazione. Prima emissione. I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Posta elettronica: [email protected] (solo per chiarimenti). VI.3)Procedure di ricorso VI.3.1)Organismo responsabile delle procedure di ricorso VI.3.2)Presentazione di ricorsi VI.3.3)Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione dei ricorsi VI.4)Data di spedizione del presente avviso: 7.5.2012 Snam Rete Gas S.p.A. - Supply Chain - Il direttore ing. Salvatore De Gaetano T12BFM9026
Serie Generale
2006
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Serie Generale n. 230 del 3-10-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-10-03&atto.codiceRedazionale=06A08702&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Autorizzazione all'esercizio dell'attivita' fiduciaria e di organizzazione e revisione contabile di aziende, rilasciata alla societa' «Generale Fiduciaria S.r.l.», in Milano. (GU Serie Generale n.230 del 03-10-2006)
Con decreto direttoriale 19 settembre 2006, emanato dal Ministero dello sviluppo economico, la società «Generale Fiduciaria S.r.l.», con sede legale in Milano, numero di iscrizione al registro delle imprese e codice fiscale n. 05190560960, è autorizzata all'esercizio dell'attività fiduciaria e di organizzazione e revisione contabile di aziende, di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1966, ed al regio decreto 22 aprile 1940, n. 531.
Concorsi
2020
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
MINISTERO DELLA SALUTE
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 100 del 29-12-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-29&atto.codiceRedazionale=20E14364
MINISTERO DELLA SALUTE
CONCORSO (scad. 28 gennaio 2021)
Selezione dei candidati finalizzata alla direzione scientifica della Fondazione IRCCS di diritto pubblico «Policlinico San Matteo» di Pavia. (GU n.100 del 29-12-2020)
IL VICE MINISTRO Visto il decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, e successive modificazioni, recante il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, a norma dell'art. 12, comma 1, della legge 16 gennaio 2003, n. 3; Visti, in particolare, gli articoli 3, comma 4, 5, comma 1, e 11, comma 3, del citato decreto legislativo n. 288 del 2003, i quali prevedono che il direttore scientifico sia nominato dal Ministero della salute sentito il Presidente della Regione interessata, per un periodo non inferiore a tre anni e non superiore a cinque; Visto l'art. 3, comma 5, dell'Atto di Intesa 1° luglio 2004 recante «Organizzazione, gestione e funzionamento degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico non trasformati in fondazione» sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sensi dell'art. 5 del citato decreto legislativo n. 288 del 2003; Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni; Visto l'art. 38, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, e successive modificazioni, concernente la partecipazione a concorsi pubblici dei cittadini stranieri; Visto l'art. 1, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 26 febbraio 2007, n. 42, che prevede l'emanazione di un apposito bando, con indicazione delle modalità e dei tempi di presentazione delle domande, per la selezione dei direttori scientifici degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (di seguito IRCCS); Visto l'art. 1, comma 4, del suddetto decreto del Presidente della Repubblica, che disciplina la composizione della Commissione per la selezione della terna di candidati per la nomina dei direttori scientifici degli IRCCS; Visto l'art. 1, comma 818, della legge 27 dicembre 2006 n. 296, secondo cui la natura esclusiva dell'incarico del direttore scientifico degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico comporta l'incompatibilità con qualsiasi altro rapporto di lavoro pubblico e privato e con l'esercizio di qualsiasi attività professionale; Visto l'art. 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, come modificato dalla legge di conversione 7 agosto 2012, n. 135 e, successivamente, dall'art. 6 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 e dall'art. 17, comma 3, legge 7 agosto 2015, n. 124, che, tra l'altro, prevede il divieto di conferimento, da parte delle pubbliche amministrazioni, di incarichi dirigenziali o direttivi a tutti i soggetti lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza; Viste le circolari del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione n. 6 del 4 dicembre 2014 e n. 4 del 10 novembre 2015 interpretative della suddetta norma, nelle quali, tra l'altro, si chiarisce che l'incarico di direttore scientifico rientra tra gli incarichi direttivi per quali è vietato il conferimento a soggetti in quiescenza e si invitano le amministrazioni destinatarie a non conferire incarichi retribuiti a soggetti prossimi alla pensione, il cui mandato si svolga sostanzialmente in una fase successiva al collocamento in quiescenza; Visto il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante «Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'art. 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190», e, in particolare l'art. 20; Visto il decreto del Ministro della salute 6 dicembre 2017 con il quale è stato confermato il riconoscimento del carattere scientifico dell'Istituto di diritto pubblico Fondazione IRCCS «Policlinico San Matteo» di Pavia, nelle discipline tra loro complementari e integrate di «Trapiantologia: malattie curabili con trapianto d'organi, tessuti e cellule» e «Malattie internistiche ad ampia complessità biomedica e tecnologica»; Visto il decreto del Ministro della salute 20 aprile 2016, con il quale il prof. Giampaolo Merlini è stato nominato direttore scientifico della Fondazione IRCCS «Policlinico San Matteo» di Pavia; Ritenuto di dover attivare la procedura di nomina del direttore scientifico della Fondazione IRCCS «Policlinico San Matteo»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - 25 agosto 2020 - n. 211, recante l'attribuzione del titolo di vice Ministro al Sottosegretario di Stato presso il Ministero della salute, sen. prof. Pierpaolo Sileri; Decreta: Art. 1 Oggetto del bando e modalità di presentazione delle domande 1. È indetto un bando per la selezione dei candidati alla direzione scientifica dell'Istituto di diritto pubblico Fondazione IRCCS «Policlinico San Matteo» di Pavia, riconosciuta nelle discipline tra loro complementari e integrate di «Trapiantologia: malattie curabili con trapianto d'organi, tessuti e cellule» e «Malattie internistiche ad ampia complessità biomedica e tecnologica», rivolto a candidati in possesso di documentata produzione scientifica internazionale di alto profilo, esperienza e capacità manageriali, specifica capacità di organizzazione della ricerca e di lavoro di equipe, nonchè comprovate relazioni scientifiche nazionali e internazionali. 2. Le domande dei candidati dovranno essere inviate solo per via telematica, registrandosi al sito http://ricerca.cbim.it/direttori e compilando e sottoscrivendo con firma digitale il modulo disponibile sul sito medesimo, entro le ore 24 del trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». 3. Al termine delle attività di compilazione e invio della domanda per via telematica, il candidato riceverà un messaggio di posta elettronica a conferma dell'avvenuta acquisizione della domanda. Fino alla scadenza del termine di presentazione delle domande, indicato nel comma 2, l'applicazione informatica consente di modificare i dati già inseriti. Allo scadere del termine predetto l'applicazione non permetterà più alcun accesso al modulo elettronico di compilazione/invio delle domande. 4. Non saranno accettate domande pervenute per posta o recapitate a mano. Art. 2 Requisiti generali di ammissione 1. Possono partecipare alla selezione coloro che possiedono i seguenti requisiti generali: a) cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell'Unione europea o di uno degli stati aderenti all'accordo CE 2 maggio 1992 sullo spazio economico europeo, o di un Paese terzo con titolarità di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ai sensi dell'art. 38, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, e successive modificazioni; b) laurea in medicina e chirurgia o altra laurea magistrale in area biomedica, conseguita o riconosciuta in Italia. 2. Per coloro che abbiano conseguito il titolo all'estero gli estremi del provvedimento di riconoscimento devono essere dichiarati dal candidato, a pena di esclusione, nella domanda di partecipazione alla selezione. 3. Non possono partecipare alla selezione coloro che: a) sono stati esclusi dall'elettorato attivo; b) sono stati interdetti dai pubblici uffici ovvero destituiti o licenziati o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, nonchè coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile, o comunque con mezzi fraudolenti; c) sono in quiescenza o saranno collocati a riposo entro i tre anni successivi alla pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Art. 3 Documentazione da presentare 1. Il candidato dovrà presentare la seguente documentazione inerente a: a) curriculum formativo e professionale, con indicazione in particolare della laurea, o altri titoli accademici, dell'attività specifica attualmente svolta, delle docenze in corsi di laurea e/o presso istituzioni pubbliche; b) produzione scientifica con indicazione dell'impact factor in posizione di rilievo (primo, secondo o ultimo autore) nelle venti pubblicazioni degli ultimi dieci anni, selezionate dal candidato con particolare riferimento all'area di riconoscimento dell'IRCCS; c) continuità della produzione scientifica degli ultimi dieci anni comprensiva dell'impact factor e citation index; d) capacita manageriale, con indicazione dei finanziamenti pubblici e privati ottenuti negli ultimi dieci anni, della posizione di coordinamento/responsabilità di strutture ricerca/assistenza negli ultimi dieci anni (quali incarichi almeno annuali di direzione di istituti di ricerca, di unità complesse di assistenza o ricerca nazionali o internazionali), della gestione come responsabile di laboratori e/o banche di materiale biologico (es.: cellule staminali emopoietiche, osso, cornee, materiale da malattie rare, linee cellulari, agenti patogeni), di registri nazionali di tumori e/o malattie rare, di facilities complesse, dei periodi di permanenza di almeno un anno per qualificazione (dottorato - altro) in strutture estere o nazionali, di brevetti registrati con opzioni e royalties incassate dall'Istituzione diretta, e con la presentazione di un programma di sviluppo della ricerca dell'IRCCS comprensivo di obiettivi, modalità di raggiungimento, investimenti e fondi di finanziamento; e) attività di collaborazione con gruppi di ricerca nazionali ed esteri e, in particolare, il coordinamento di progetti di ricerca, la partecipazione a progetti di ricerca coordinati da laboratori esteri o nazionali, le partecipazioni a reti di ricerca nazionali o estere, l'attività di ricerca traslazionale con le ricadute sulla ricerca clinica. Art. 4 Nomina della Commissione 1. La Commissione di valutazione per la selezione della terna dei candidati ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 26 febbraio 2007, n. 42, verrà nominata con decreto del Ministro della salute, successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande. 2. I nominativi dei componenti saranno resi pubblici attraverso pubblicazione del decreto di nomina sul portale del Ministero della salute (www.salute.gov.it). 3. La Commissione di valutazione potrà accedere alla documentazione inviata dai candidati attraverso il sito http://ricerca.cbim.it/direttori tramite l'utilizzazione di username e password. Art. 5 Criteri e modalità di valutazione della Commissione 1. Le domande sono esaminate dalla Commissione di valutazione che individua in ordine alfabetico una terna di candidati, esprimendo un motivato giudizio sulla inclusione e sulla mancata inclusione nella terna che sarà sottoposta alla valutazione del Ministro per la nomina del candidato prescelto, sentito il Presidente della regione interessata. 2. La Commissione di valutazione, al fine della selezione dei candidati, utilizza criteri specifici predefiniti, allegati al presente bando, quale parte integrante dello stesso. 3. La Commissione, al fine del contenimento dei costi, potrà effettuare riunioni utilizzando le procedure di videoconferenza. Art. 6 Conferimento dell'incarico 1. L'incarico di direttore scientifico ha durata quinquennale ed è conferito dal Ministro della salute, che provvede alla nomina del candidato prescelto nell'ambito della terna individuata dalla Commissione di valutazione. 2. Il trattamento economico è definito nel contratto individuale che il direttore scientifico stipula con il direttore generale. Art. 7 Dichiarazione sulla insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità Il candidato prescelto, all'atto del conferimento dell'incarico, presenta la dichiarazione di insussistenza delle cause di inconferibilità e di incompatibilità di cui all'art. 20 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39. Art. 8 Oneri 1. Ai componenti della Commissione di cui all'art. 4, non residenti a Roma, spetta il rimborso delle spese di missione. I predetti componenti sono equiparati, ai fini del trattamento, ai dirigenti di prima fascia, ai sensi dell'art. 28 della legge 28 dicembre 1973, n. 836, e successive modificazioni. Le spese relative al viaggio ed al soggiorno del rappresentante designato dalla Regione restano a carico della medesima. 2. Gli oneri relativi al trattamento di missione dei componenti della Commissione, valutati presuntivamente in euro 2.000,00, graveranno sul Capitolo 3125 p.g. 3, «Spese per il funzionamento compresi i gettoni di presenza, i compensi ai componenti e le indennità di missione ed il rimborso spese di trasporti ai membri estranei all'amministrazione della salute - di consigli, comitati e commissioni in materia di ricerca medica», nell'ambito della Missione «Ricerca e innovazione» - Programma «Ricerca per il settore della sanità pubblica» - «Funzionamento» - C.D.R. «Direzione della ricerca e dell'innovazione in sanita'», allocato nello stato di previsione della spesa del Ministero della salute per l'esercizio 2020. Art. 9 Trattamento dei dati personali I dati personali forniti i dai candidali con la domanda di partecipazione alla selezione saranno raccolti dalla Direzione generale della ricerca e dell'innovazione in sanità - Ufficio II - e trattati per le finalità di gestione della procedura ai sensi e per gli effetti del regolamento UE n. 679 del 27 aprile 2016 del Parlamento europeo e del Consiglio, attuato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101. Il presente decreto sarà inviato agli organi di controllo per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Roma, 2 novembre 2020 Il vice Ministro: Sileri Allegato VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA SELEZIONE DEI DIRETTORI SCIENTIFICI DEGLI IRCCS PUBBLICI CRITERI DI VALUTAZIONE Il candidato deve dimostrare un impegno scientifico continuativo e di qualità, indirizzato a temi, modelli e metodologie clinico - sperimentali, nuove applicazioni tecnologiche e loro ricadute sull'organizzazione dei servizi e sulla salute della popolazione, in coerenza con la missione degli IRCCS, che è quella di coniugare la ricerca scientifica, prevalentemente traslazionale, con l'attività clinica a livello di eccellenza. È importante, infatti, che il candidato possa rapidamente inserirsi nelle attività dell'IRCCS e ciò sarà possibile soltanto se ha competenze ed esperienza nel campo scientifico, nell'organizzazione e direzione dei gruppi di ricerca, nel saper fare fundraising, nella ricerca di base, ma soprattutto e necessariamente in quella clinica e traslazionale; tutto questo sarà dimostrato, anche, dalla presentazione di un esaustivo piano di rilancio dell'IRCCS coerente con la propria esperienza e con la realtà dell'Istituto. Per tale motivo la Commissione dovrà esprimere giudizi puntuali sulle diverse caratteristiche che distinguono i candidati. L'utilizzazione dei giudizi deriva dalla diversità tra gli IRCCS del tema del riconoscimento. Infatti appare poco realistico utilizzare criteri numerici aspecifici, universalmente accettati, ma per questo molto poco sensibili alle peculiarità dell'IRCCS che prevedono certamente una forte competenza scientifica ma anche importanti capacità manageriali e di relazione al fine di consentire la piena coincidenza d'intenti tra la parte di ricerca con quella assistenziale. Tutti elementi che non si possono esprimere con un mero punteggio ma solo con una descrizione dei punti di forza e debolezza del candidato. La Commissione deve preferire, infatti, quei candidati che ritiene maggiormente idonei alla direzione scientifica dell'Ente e deve evidenziare in modo chiaro le motivazione della scelta come anche le motivazioni della mancata inclusione nella terna. Si fornisce, comunque, alla Commissione una linea guida ed una serie di indicazioni che dovranno essere considerate per la maturazione del giudizio al fine di rendere omogenea e riproducibile la motivazione che porla alla selezione della terna. La Commissione, pertanto, dovrà dare un giudizio motivato relativo ai diversi aspetti assegnando giudizi coerenti e puntuali. Tale giudizio deve essere seguito da una descrizione delle motivazioni che lo hanno determinato. La Commissione deve esprimere tali giudizi per tutti i candidati; solo alla fine indicherà in ordine alfabetico i tre candidati prescelti indicando puntualmente le motivazioni che hanno portato alla non inclusione nella terna dei restanti. Le domande sono esaminate dalla Commissione di valutazione che procede alla selezione dei candidati sulla base dei seguenti criteri: Formazione e professionalità del candidato Ai fini della valutazione, la Commissione terrà conto della laurea, della specializzazione e/o dottorato, dell'attività specifica attualmente svolta, delle docenze in corsi di laurea e/o presso istituzioni pubbliche, con particolare attenzione all'attinenza alla disciplina di riconoscimento dell'IRCCS. Produzione scientifica Ai fini della valutazione della produzione scientifica (impact factor, citation analysis e continuita'), la commissione utilizzerà gli indici bibliometrici accreditati dalla comunità scientifica internazionale (web of science e/o scopus) e analizzerà specificamente i seguenti aspetti: attinenza all'area di riconoscimento dell'IRCCS; rilevanza, da intendersi come valore aggiunto per l'avanzamento della conoscenza nel settore e per la scienza biomedica in generale, nonchè per benefici sociali derivati, anche in termini di congruità, efficacia, tempestività e durata delle ricadute; originalita'/innovazione, da intendersi come contributo a nuove acquisizioni o all'avanzamento di conoscenze, nel settore di riferimento; internazionalizzazione e/o potenziale competitivo internazionale, da intendersi come posizionamento della produzione scientifica del candidato nello scenario internazionale, in termini di rilevanza, competitività, diffusione editoriale e apprezzamento della comunità scientifica, inclusa la collaborazione esplicita con ricercatori e gruppi di ricerca di altre nazioni. Non saranno considerate più di venti pubblicazioni. Nel caso di presentazione di un numero maggiore, saranno valutate le prime venti dell'elenco predisposto dal candidato. Capacità Manageriali Ai fini della valutazione delle capacità manageriali, la Commissione analizzerà il volume totale dei finanziamenti ottenuti dal candidato negli ultimi dieci anni, l'esperienza nella gestione delle banche di materiale biologico, l'entità del materiale bancato e numero delle forniture a terzi, la posizione di coordinamento/responsabilità di strutture di ricerca/assistenza, con incarichi di durata non inferiori a un anno. Di particolare rilevanza, per la formulazione del giudizio della commissione, è il programma di sviluppo presentato dal candidato per il miglioramento/potenziamento della ricerca dell'IRCCS specie per quanto concerne gli obiettivi indicati, le modalità per raggiungerli, gli investimenti e le fonti di finanziamento. Attività di collaborazioni con gruppi di ricerca nazionali ed esteri Ai fini della valutazione di tale criterio, la Commissione analizzerà, nell'ambito dell'area di riconoscimento dell'IRCCS, la complessità dei progetti presentati, le iniziative scientifiche, svolte in ambito nazionale e internazionale, con il relativo impatto, la rilevanza delle reti nazionali ed estere, il ruolo del candidato in esse svolto e l'attività di ricerca traslazionale svolta dal medesimo con le ricadute sulla ricerca clinica.
Contratti
2018
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 19-1-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-19&atto.codiceRedazionale=TX18BGA1082
TRENORD S.R.L.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 19-1-2018)
Avviso di aggiudicazione di appalto - Servizi Sezione I: Ente aggiudicatore I.1) Denominazione e indirizzi: Trenord S.r.l. - Piazzale Cadorna 14, Milano - 20123 - Italia - Persona di contatto: Dott.ssa Sarah Laquagni - Tel.: +39 0285114250 - E-mail: [email protected] Fax: +39 0285114621 - Codice NUTS: ITC4C. Indirizzi Internet: Indirizzo principale: http://www.trenord.it.. Indirizzo del profilo di committente: http://www.trenord.it. I.2) Appalto congiunto I.6) Principali settori di attivita': Servizi ferroviari Sezione II: Oggetto II.1) Entità dell'appalto II.1.1) Denominazione: Servizio di revisione e riparazione dei motori dei treni TSR Lotto 1: CIG 6874503B54 Lotto 2 CIG6874506DCD Numero di riferimento: Lotto 1: CIG 6874503B54 Lotto 2 CIG6874506DCD II.1.2) Codice CPV principale: 50221000 II.1.3) Tipo di appalto: Servizi II.1.4) Breve descrizione: L'appalto ha ad oggetto il servizio di revisione e riparazione di circa 300 motori dei treni TSR della flotta Trenord; detti motori hanno le seguenti prestazioni continuative: - Tensione concatenata 1 43 V; - Potenza continuativa 340 Kw; - Frequenza 63 Hz; - Corrente continuativa 159 A; - Velocità sincrona corrispondente 1 890 g/1'; - Portata aria 0,4 m³/s. Il servizio è suddiviso in 2 distinti lotti di aggiudicazione di circa 150 motori ciascuno. La durata del servizio oggetto di gara, per entrambi i lotti, è di 24 mesi con possibilità di eventuale proroga esclusivamente temporale di 12 mesi. L'assegnazione avverrà per singolo lotto mediante procedura negoziata con previa indizione di gara ai sensi dell'art. 124 D.lgs. 50/2016 con aggiudicazione all'offerta economicamente più vantaggiosa. Il trasporto dei motori revisionati/da revisionare o riparati/da riparare e lo smaltimento di tutti i materiali sostituiti sarà a carico dell'Appaltatore. II.1.6) Informazioni relative ai lotti. Questo appalto è suddiviso in lotti: sì II.1.7) Valore totale dell'appalto (IVA esclusa) (Consentire la pubblicazione? si') Valore, IVA esclusa: 3.060.000,00 EUR II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: Servizio di revisione e riparazione dei motori dei treni TSR. CIG 6874503B54 Lotto n.: 1 II.2.2) Codici CPV supplementari: 50221000 II.2.3) Luogo di esecuzione: Codice NUTS: IT Luogo principale di esecuzione: Presso la sede dell'appaltatore. II.2.4) Descrizione dell'appalto: L'appalto ha ad oggetto il servizio di revisione e riparazione di circa 150 motori dei treni TSR della flotta Trenord; detti motori hanno le seguenti prestazioni continuative: - Tensione concatenata 1 443 V. - Potenza continuativa 340 Kw; - Frequenza 63 Hz - Corrente continuativa 159 A - Velocità sincrona corrispondente 1 890 g/1' - Portata aria 0,4 m³/s. II.2.5) Criteri di aggiudicazione (Consentire la pubblicazione? si') Criterio di qualità - Nome: 1. Tempo massimo di ciclo di revisione motore / Ponderazione: 15 Criterio di qualità - Nome: 2. Tempo massimo di ciclo di revisione e riparazione motore / Ponderazione: 15 Criterio di qualità - Nome: 3. Estensione della garanzia / Ponderazione: 6 Criterio di qualità - Nome: 4. Certificazione ambientale ISO 14001 / Ponderazione: 4 Prezzo - Ponderazione: 60 II.2.11) Informazioni relative alle opzioni Opzioni: sì Descrizione delle opzioni: È prevista l'eventuale proroga esclusivamente temporale, come disciplinata in contratto, per un'ulteriore durata pari a 12 mesi. II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2.14) Informazioni complementari II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: Servizio di revisione e riparazione dei motori dei treni TSR. CIG 6874506DCD Lotto n.: 2 II.2.2) Codici CPV supplementari: 50221000 II.2.3) Luogo di esecuzione: Codice NUTS: IT Luogo principale di esecuzione: Presso la sede dell'appaltatore. II.2.4) Descrizione dell'appalto: L'appalto ha ad oggetto il servizio di revisione e riparazione di circa 150 motori dei treni TSR della flotta Trenord; detti motori hanno le seguenti prestazioni continuative: - Tensione concatenata 1 443 V. - Potenza continuativa 340 Kw; - Frequenza 63 Hz - Corrente continuativa 159 A - Velocità sincrona corrispondente 1 890 g/1' - Portata aria 0,4 m³/s. II.2.5) Criteri di aggiudicazione (Consentire la pubblicazione? si') Criterio di qualità - Nome: 1. Tempo massimo di ciclo di revisione motore / Ponderazione: 15 Criterio di qualità - Nome: 2. Tempo massimo di ciclo di revisione e riparazione motore / Ponderazione: 15 Criterio di qualità - Nome: 3. Estensione della garanzia / Ponderazione: 6 Criterio di qualità - Nome: 4. Certificazione ambientale ISO 14001 / Ponderazione: 4 Prezzo - Ponderazione: 60 II.2.11) Informazioni relative alle opzioni Opzioni: sì Descrizione delle opzioni: È prevista l'eventuale proroga esclusivamente temporale, come disciplinata in contratto, per un'ulteriore durata pari a 12 mesi. II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea. L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2.14) Informazioni complementari Sezione IV: Procedura IV.1) Descrizione IV.1.1) Tipo di procedura. Procedura negoziata con previo avviso di indizione di gara IV.1.3) Informazioni su un accordo quadro o un sistema dinamico di acquisizione IV.1.6) Informazioni sull'asta elettronica IV.1.8) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: no IV.2) Informazioni di carattere amministrativo IV.2.1) Pubblicazione precedente relativa alla stessa procedura. Numero dell'avviso nella GU S: 2016/S 225-411094 Numero dell'avviso nella Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale: n. 137 del 25/11/2016 IV.2.8) Informazioni relative alla chiusura del sistema dinamico di acquisizione IV.2.9) Informazioni relative alla cessazione dell'avviso di indizione di gara in forma di avviso periodico indicativo Sezione V: Aggiudicazione di appalto Contratto d'appalto n.: 1 Lotto n.: 1 Denominazione: Revisione e riparazione dei motori dei treni TSR - LOTTO 1 CIG 6874503B54 Un contratto d'appalto/lotto è stato aggiudicato: sì V.2) Aggiudicazione di appalto V.2.1) Data di conclusione del contratto d'appalto: 12/12/2017 V.2.2) Informazioni sulle offerte (Consentire la pubblicazione? si') Numero di offerte pervenute: 3 L'appalto è stato aggiudicato a un raggruppamento di operatori economici: no V.2.3) Nome e indirizzo del contraente (Consentire la pubblicazione? si') MEIS Elettromeccanica Srl 70026 Modugno ItaliaCodice NUTS: IT Il contraente è una PMI: sì V.2.4) Informazione sul valore del contratto d'appalto /lotto (IVA esclusa) (Consentire la pubblicazione? si') Valore totale inizialmente stimato del contratto d'appalto/lotto: 1 530 000.00 EUR Valore totale del contratto d'appalto/del lotto: 1 530 000.00 EUR V.2.5) Informazioni sui subappalti È probabile che il contratto d'appalto venga subappaltato. Valore o percentuale del contratto d'appalto da subappaltare a terzi Percentuale: 30 % V.2.6) Prezzo pagato per gli acquisti di opportunità V.2.7) Numero di contratti d'appalto aggiudicati: 1 V.2.8) Paese di origine del prodotto o del servizio Origine comunitaria V.2.9) Il contratto d'appalto è stato aggiudicato a un offerente che ha proposto una variante no V.2.10) Sono state escluse offerte in quanto anormalmente basse. no Sezione V: Aggiudicazione di appalto Contratto d'appalto n.: 1 Lotto n.: 2 Denominazione: Revisione e riparazione dei motori dei treni TSR" LOTTO 2 CIG 6874506DCD Un contratto d'appalto/lotto è stato aggiudicato: sì V.2) Aggiudicazione di appalto V.2.1) Data di conclusione del contratto d'appalto: 12/12/2017 V.2.2) Informazioni sulle offerte (Consentire la pubblicazione? si') Numero di offerte pervenute: 3 L'appalto è stato aggiudicato a un raggruppamento di operatori economici: no V.2.3) Nome e indirizzo del contraente (Consentire la pubblicazione? si') Titagarh Firema Adler Spa - Milano- Italia -Codice NUTS: IT Il contraente è una PMI: no V.2.4) Informazione sul valore del contratto d'appalto /lotto (IVA esclusa) (Consentire la pubblicazione? si') Valore totale inizialmente stimato del contratto d'appalto/lotto: 1.530.000,00 EUR Valore totale del contratto d'appalto/del lotto: 1.530.000,00 EUR V.2.5) Informazioni sui subappalti V.2.6) Prezzo pagato per gli acquisti di opportunità V.2.7) Numero di contratti d'appalto aggiudicati: 1 V.2.8) Paese di origine del prodotto o del servizio. Origine comunitaria V.2.9) Il contratto d'appalto è stato aggiudicato a un offerente che ha proposto una variante. no V.2.10) Sono state escluse offerte in quanto anormalmente basse. no Sezione VI: Altre informazioni VI.3) Informazioni complementari: Lotto 1: L'appalto è stato aggiudicato alla società MEIS Elettromeccanica Srl che ha offerto lo sconto unico percentuale pari al 12% per tutte le attività di cui alla Tabella Prezzi di gara, ovvero: - Revisione/Riparazione motore comprensive di tutte le attività previste da Capitolato Tecnico ad esclusione dei punti 2.6 (Ricostruzione avvolgimento statorico....) e 2.7 (Ricostruzione pacco rotorico con sostituzione albero...). - Ricostruzione avvolgimento statorico con reimpregnazione dello stesso. - Ricostruzione pacco rotorico con sostituzione albero e ventola. Lotto 2: L'appalto è stato aggiudicato alla società Titagarh Firema Adler Spa che ha offerto le seguenti percentuali di sconto: - Revisione/Riparazione motore comprensive di tutte le attività previste da Capitolato Tecnico ad esclusione dei punti 2.6 (Ricostruzione avvolgimento statorico....) e 2.7 (Ricostruzione pacco rotorico con sostituzione albero...): sconto offerto pari all'1,00% 6 / 6 - Ricostruzione avvolgimento statorico con reimpregnazione dello stesso: sconto offerto pari all'1,00% - Ricostruzione pacco rotorico con sostituzione albero e ventola: sconto offerto pari al 34,45%. VI.4) Procedure di ricorso VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso T.A.R. Lombardia - Milano - Italia VI.4.2) Organismo responsabile delle procedure di mediazione VI.4.3) Procedure di ricorso VI.4.4) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulle procedure di ricorso: TAR Milano - Milano - Italia VI.5) Data di spedizione del presente avviso: 15/01/2018 L'amministratore delegato dott.ssa Cinzia Farisè TX18BGA1082
Serie Generale
2006
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Serie Generale n. 212 del 12-9-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-09-12&atto.codiceRedazionale=06A08285&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 2 agosto 2006
Ammissione di progetti di ricerca agli interventi previsti dall'articolo 11 del decreto 8 agosto 2000, n. 593, per un importo di spesa pari a euro 23.062.182,00. (GU Serie Generale n.212 del 12-09-2006)
IL DIRETTORE GENERALE per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca Vista la legge n. 233 del 17 luglio 2006 recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri», e istitutivo tra l'altro del «Ministero dell'università e della ricerca»; Visto il decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297: «Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei ricercatori», e in particolare gli articoli 5 e 7 che prevedono l'istituzione di un Comitato, per gli adempimenti ivi previsti, e l'istituzione del Fondo Agevolazioni alla Ricerca; Visto il decreto ministeriale 8 agosto 2000, n. 593, recante: «Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297» e, in particolare, le domande presentate ai sensi degli articoli 5, 6, 8 e 9 che disciplinano la presentazione e selezione di progetti di ricerca e formazione; Visto il decreto ministeriale n. 860/Ric. del 18 dicembre 2000, di nomina del Comitato, così come previsto dall'art. 7 del predetto decreto legislativo, e successive modifiche ed integrazioni; Viste le domande presentate ai sensi dell'art. 5 del decreto ministeriale 8 agosto 2000, n. 593 e i relativi esiti istruttori; Tenuto conto delle proposte formulate dal Comitato nella riunione del 29 settembre 2004, 14 dicembre 2004, 9 marzo 2005, 13 aprile 2005, 4 maggio 2005, 5 ottobre 2005, 14 dicembre 2005, 15 febbraio 2006, 8 marzo 2006, 19 aprile 2006, 31 maggio 2006 e riportate nei rispettivi resoconti sommari; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n. 90402 del 10 ottobre 2003 d'intesa con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca «Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo per le agevolazioni alla Ricerca (F.A.R.), registrato alla Corte dei conti il 30 ottobre 2003 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 novembre 2003, n. 274; Viste le disponibilità del fondo agevolazioni alla ricerca (F.A.R.); Considerato che per tutti i progetti proposti per il finanziamento nelle predette riunioni esiste o è in corso di acquisizione la certificazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 3 giugno 1998, n. 252; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modifiche e integrazioni; Decreta: Art. 1. 1. I seguenti progetti di ricerca sono ammessi agli interventi previsti dalle leggi citate nelle premesse, nella forma, nella misura, le modalità e le condizioni indicate, per ciascuno, nelle schede allegate al presente decreto (allegato 1). Art. 2. 1. Gli interventi di cui al precedente art. 1 sono subordinati all'acquisizione della certificazione antimafia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252. 2. Ai sensi del comma 35 dell'art. 5 del decreto ministeriale 8 agosto 2000, n. 593 è data facoltà al soggetto proponente di richiedere una anticipazione per un importo pari al 30% dell'intervento concesso. Ove detta anticipazione sia concessa a soggetti privati la stessa dovrà essere garantita da fidejussione bancaria o polizza assicurativa di pari importo. 3. Nello svolgimento delle attività progettuali i costi di ciascun progetto, di cui al presente decreto, sostenuti fuori dall'ob. 1, non potranno superare il 25% del costo totale del progetto. 4. Il tasso di interesse da applicare ai finanziamenti agevolati è fissato nella misura dello 0,5% fisso annuo. 5. La durata del finanziamento è stabilita in un periodo non superiore a dieci anni a decorrere dalla data del presente decreto, comprensivo di un periodo di preammortamento ed utilizzo fino ad un massimo di cinque anni. Il periodo di preammortamento (suddiviso in rate semestrali con scadenza primo gennaio e primo luglio di ogni anno solare) non può superare la durata suddetta e si conclude alla prima scadenza semestrale solare successiva all'effettiva conclusione del progetto di ricerca e/o formazione. 6. Le rate dell'ammortamento sono semestrali, costanti, posticipate, comprensive di capitale ed interessi con scadenza primo gennaio e primo luglio di ogni anno e la prima di esse coincide con la seconda scadenza semestrale solare successiva all'effettiva conclusione del progetto. 7. Ai fini di quanto sopra si considera quale primo semestre intero il semestre solare in cui cade la data del presente decreto. 8. Il Ministero fornirà alla banca, ai fini della stipula del contratto di finanziamento, la ripartizione per ciascun soggetto proponente del costo ammesso e della relativa quota di contributo. 9. La durata del progetto potrà essere maggiorata fino a 12 mesi per compensare eventuali slittamenti temporali nell'esecuzione delle attività poste in essere dal contratto, fermo restando quanto stabilito all'art. 5. Art. 3. Le risorse necessarie per gli interventi di cui all'art. 1 del presente decreto sono determinate complessivamente in euro 23.062.182,00 ripartita in euro 10.313.153,50 nella forma di contributo nella spesa ed euro 12.749.028,50 nella forma di credito agevolato e graveranno sulle disponibilità del Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca per l'anno 2006 destinate alle aree depresse. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 2 agosto 2006 Il direttore generale: Criscuoli Allegato ----> Vedere Allegato da pag. 21 a pag. 50 <----
Concorsi
2017
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 63 del 22-8-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-22&atto.codiceRedazionale=17E05787
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA
CONCORSO (scad. 21 settembre 2017)
Avviso di mobilita' regionale ed interregionale, mediante selezione, per titoli e colloquio, per la copertura a tempo indeterminato, di un posto di dirigente odontoiatra nella disciplina di Chirurgia orale o di Chirurgia odontostomatologica. (GU n.63 del 22-08-2017)
Ai sensi dell'art. 30 del decreto legislativo n. 165/2001 ed in esecuzione della deliberazione aziendale n. 604 del 20 giugno 2017, è indetto avviso di mobilità pre-concorsuale, regionale ed interregionale, mediante selezione, per titoli e colloquio, per la copertura a tempo indeterminato, di un posto di dirigente odontoiatra nella disciplina di Chirurgia orale o di Chirurgia odontostomatologica. Le domande di ammissione, redatte su carta semplice secondo lo schema allegato all'avviso, corredate dai documenti previsti ed indirizzate al direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Matera, via Montescaglioso - 75100 Matera, devono essere presentate dalla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale, entro il trentesimo giorno successivo. Il testo integrale dell'avviso, con la precisazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione, è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 26 del 16 luglio 2017, parte II. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ufficio concorsi dell'Unità operativa gestione risorse umane, telefonando, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11,00 alle ore 13,00, ai numeri 0835/253543-44 o scrivendo ai seguenti recapiti: e-mail [email protected] L'avviso sarà consultabile sul sito internet aziendale www.asmbasilicata.it
Serie Generale
2017
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Serie Generale n. 238 del 11-10-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-10-11&atto.codiceRedazionale=17A06931&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 9 ottobre 2017
Emissione dei buoni ordinari del Tesoro a 364 giorni. (17A06931) (GU Serie Generale n.238 del 11-10-2017)
IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Visto il regio decreto n. 2440 del 18 novembre 1923, concernente disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; Visto l'art. 548 del Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, approvato con il regio decreto n. 827 del 23 maggio 1924; Visto l'art. 3 della legge n. 20 del 14 gennaio 1994 e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge n. 52 del 6 febbraio 1996; nonchè gli articoli 23 e 28 del decreto ministeriale n. 216 del 22 dicembre 2009, relativi agli specialisti in titoli di Stato italiani; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle disposizioni legislative in materia di debito pubblico, e, in particolare, l'art. 3, ove si prevede che il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato, in ogni anno finanziario, ad emanare decreti cornice che consentano al Tesoro, fra l'altro, di effettuare operazioni di indebitamento sul mercato interno od estero nelle forme di prodotti e strumenti finanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l'ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua determinazione, la durata, l'importo minimo sottoscrivibile, il sistema di collocamento ed ogni altra caratteristica e modalità; Visto il decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239, e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, e successive modifiche ed integrazioni, recante riordino della disciplina dei redditi di capitale e dei redditi diversi; Visto il decreto ministeriale n. 108152 del 22 dicembre 2016, emanato in attuazione dell'art. 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, con il quale sono stabiliti gli obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro deve attenersi nell'effettuare le operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo, prevedendo che le operazioni di emissioni dei prestiti vengano disposte mediante decreto dal direttore generale del Tesoro o, per sua delega, dal direttore della Direzione II del Dipartimento medesimo, che in caso di assenza o impedimento di quest'ultimo possano essere disposte dal medesimo direttore generale del Tesoro, anche in presenza di delega continuativa, e che, in caso di assenza o impedimento di entrambi, siano disposte da altro dirigente generale delegato a firmare gli atti in sostituzione del direttore generale del Tesoro; Vista la determinazione n. 100215 del 20 dicembre 2012, con la quale il direttore generale del Tesoro ha delegato il direttore della Direzione II del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e gli atti relativi alle operazioni suddette; Visti, altresì, gli articoli 4 e 11 del ripetuto decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, riguardanti la dematerializzazione dei titoli di Stato; Visto il decreto ministeriale 17 aprile 2000, n. 143, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2000, con cui è stato adottato il regolamento concernente la disciplina della gestione accentrata dei titoli di Stato; Visto il decreto 23 agosto 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 1° settembre 2000, con cui è stato affidato alla Monte Titoli S.p.A. il servizio di gestione accentrata dei titoli di Stato; Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante l'approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017, e in particolare il secondo comma dell'art. 3, con cui si è stabilito il limite massimo di emissione dei prestiti pubblici per l'anno stesso, così come modificato dall'art. 27 del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237; Visto l'art. 17 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, relativo all'ammissibilità del servizio di riproduzione in fac-simile nella partecipazione alle aste dei titoli di Stato; Visto il decreto ministeriale del 15 gennaio 2015 recante norme per la trasparenza nelle operazioni di collocamento di titoli di Stato; Visto il decreto ministeriale del 5 maggio 2004, che disciplina le procedure da adottare in caso di ritardo nell'adempimento dell'obbligo di versare contante o titoli per incapienza dei conti degli operatori che hanno partecipato alle operazioni di emissione, concambio e riacquisto di titoli di Stato; Ravvisata l'esigenza di svolgere le aste dei buoni ordinari del Tesoro con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento, anzichè di prezzo, secondo la prassi prevalente sui mercati monetari dell'area euro; Considerato che l'importo delle emissioni disposte a tutto il 5 ottobre 2017 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già effettuati, a euro 61.696 milioni; Decreta: Art. 1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, nonchè del decreto ministeriale del 22 dicembre 2016, citato nelle premesse, e in deroga all'art. 548 del regolamento di contabilità generale dello Stato, è disposta per il 13 ottobre 2017 l'emissione dei buoni ordinari del Tesoro (appresso denominati BOT) a 364 giorni con scadenza 12 ottobre 2018, fino al limite massimo in valore nominale di 6.000 milioni di euro. Per la presente emissione è possibile effettuare riaperture in tranche. Al termine della procedura di assegnazione, è altresì disposta l'emissione di un collocamento supplementare dei BOT di cui al presente decreto, da assegnare agli operatori «specialisti in titoli di Stato», individuati ai sensi degli articoli 23 e 28 del decreto ministeriale n. 216 del 22 dicembre 2009 citato nelle premesse, secondo le modalità specificate ai successivi articoli 15 e 16 del presente decreto. Art. 2 Sono escluse automaticamente dall'asta le richieste effettuate a rendimenti inferiori al «rendimento minimo accoglibile», determinato in base alle seguenti modalita': a) nel caso di domanda totale superiore all'offerta, si determina il rendimento medio ponderato delle richieste che, ordinate a partire dal rendimento più basso, costituiscono la seconda metà dell'importo nominale in emissione; nel caso di domanda totale inferiore all'offerta, si determina il rendimento medio ponderato delle richieste che, ordinate a partire dal rendimento più basso, costituiscono la seconda metà dell'importo domandato; b) si individua il rendimento minimo accoglibile, corrispondente al rendimento medio ponderato di cui al punto a) decurtato di 25 punti base (1 punto percentuale = 100 punti base). In caso di esclusione ai sensi del primo comma del presente articolo, il rendimento medio ponderato di aggiudicazione si determina sottraendo dalla quantità totale offerta dall'emittente una quantità pari a quella esclusa. Le richieste escluse sono assegnate ad un rendimento pari al maggiore tra il rendimento ottenuto sottraendo 10 punti base al rendimento minimo accolto nell'asta e il rendimento minimo accoglibile. Art. 3 Sono escluse dall'assegnazione le richieste effettuate a rendimenti superiori di oltre 100 punti base rispetto al rendimento medio ponderato delle richieste che, ordinate partendo dal rendimento più basso, costituiscono la metà dell'ammontare complessivo di quelle pervenute. Nel caso in cui tale ammontare sia superiore alla tranche offerta, il rendimento medio ponderato viene calcolato sulla base dell'importo complessivo delle richieste, ordinate in modo crescente rispetto al rendimento e pari alla metà della tranche offerta. Sono escluse dal calcolo del rendimento medio ponderato di cui al presente articolo le richieste escluse ai sensi dell'art. 2 del presente decreto. Art. 4 Espletate le operazioni di asta, con successivo decreto vengono indicati il rendimento minimo accoglibile e il rendimento massimo accoglibile - derivanti dai meccanismi di cui agli articoli 2 e 3 del presente decreto - e il rendimento medio ponderato di aggiudicazione, nonchè il corrispondente prezzo medio ponderato. In caso di emissioni di tranche successive alla prima, il decreto di cui al comma precedente riporterà altresì il prezzo medio ponderato determinato ai fini fiscali, ai sensi dell'art. 17 del presente decreto. Art. 5 I BOT sono sottoscritti per un importo minimo di 1.000 euro e, ai sensi dell'art. 39 del decreto legislativo n. 213 del 24 giugno 1998, gli importi sottoscritti sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d'Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei BOT sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. L'operatore partecipante all'asta, al fine di regolare i BOT assegnati, può avvalersi di un altro intermediario da comunicare alla Banca d'Italia, in base alla normativa e alle modalità dalla stessa stabilite. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Art. 6 In deroga al disposto del sopramenzionato art. 548 del regolamento di contabilità generale dello Stato, la durata dei BOT può essere espressa in «giorni». Il computo dei giorni ai fini della determinazione della scadenza decorre dal giorno successivo a quello del regolamento dei BOT. Art. 7 Possono partecipare alle aste come operatori i soggetti appresso indicati che siano abilitati allo svolgimento di almeno uno dei servizi di investimento in base all'art. 1, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, citato nelle premesse: a) le banche italiane comunitarie ed extracomunitarie di cui all'art. 1, comma 2, lettere a), b) e c) del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), iscritte nell'albo istituito presso la Banca d'Italia in base all'art. 13, comma 1, dello stesso decreto legislativo; le banche comunitarie possono partecipare all'asta anche in quanto esercitino le attività di cui all'art. 16 del citato decreto legislativo n. 385 del 1993 senza stabilimento di succursali nel territorio della Repubblica, purchè risultino curati gli adempimenti previsti al comma 3 dello stesso art. 16; le banche extracomunitarie possono partecipare all'asta anche in quanto esercitino le attività di intermediazione mobiliare senza stabilimento di succursali previa autorizzazione della Banca d'Italia rilasciata d'intesa con la CONSOB ai sensi del citato art. 16, comma 4; b) le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento extracomunitarie di cui all'art. 1, comma 1, lettere e) e g) del menzionato decreto legislativo n. 58 del 1998, iscritte all'albo istituito presso la CONSOB, come stabilito all'art. 20, comma 1, ovvero le imprese di investimento comunitarie di cui all'art. 1, comma 1, lettera f, dello stesso decreto, iscritte nell'apposito elenco allegato a detto albo. Alla Banca d'Italia, quale gerente il servizio di tesoreria provinciale dello Stato, viene affidata l'esecuzione delle operazioni. La Banca d'Italia è autorizzata a stipulare apposite convenzioni con gli operatori per regolare la partecipazione alle aste tramite la rete nazionale interbancaria. Art. 8 Le richieste di acquisto da parte degli operatori devono essere formulate in termini di rendimento che può assumere valori positivi, nulli o negativi. Tali rendimenti sono da considerare lordi ed espressi in regime di capitalizzazione semplice riferita all'anno di 360 giorni. Le richieste degli operatori devono essere inviate tramite la rete nazionale interbancaria e devono contenere sia l'indicazione dell'importo dei BOT che si intende sottoscrivere sia il relativo rendimento. Non sono ammesse all'asta richieste senza indicazione del rendimento. I rendimenti indicati dagli operatori in sede d'asta, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per difetto. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore a 1.500.000 euro di capitale nominale. Le richieste di ciascun operatore che indichino un importo che superi, anche come somma complessiva di esse, quello offerto dal Tesoro sono prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso e fino a concorrenza dell'importo offerto, salvo quanto stabilito agli articoli 2 e 3 del presente decreto. Le richieste di importo non multiplo dell'importo minimo sottoscrivibile di cui all'art. 5 vengono arrotondate per difetto. Eventuali offerte che presentino l'indicazione di titoli di scambio da versare in regolamento dei titoli in emissione non verranno prese in considerazione. Art. 9 Le richieste di ogni singolo operatore, da indirizzare alla Banca d'Italia, devono essere trasmesse utilizzando la rete nazionale interbancaria secondo le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima. Al fine di garantire l'integrità e la riservatezza dei dati trasmessi attraverso la rete nazionale interbancaria, sono scambiate chiavi bilaterali di autenticazione e crittografia tra operatori e Banca d'Italia. Nell'impossibilità di immettere messaggi in rete a causa di malfunzionamento delle apparecchiature, le richieste di partecipazione all'asta debbono essere inviate mediante modulo da trasmettere via telefax, secondo quanto previsto dalle convenzioni di cui all'art. 7, ultimo comma, del presente decreto. Art. 10 Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d'Italia entro e non oltre le ore 11 del giorno 11 ottobre 2017. Le richieste non pervenute entro tale termine non verranno prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute vengono prese in considerazione soltanto se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto. Art. 11 Le operazioni d'asta vengono eseguite nei locali della Banca d'Italia, dopo la scadenza del termine di cui all'articolo precedente, in presenza di un rappresentante della Banca medesima e con l'intervento, anche tramite sistemi di comunicazione telematica, di un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze, che ha funzioni di ufficiale rogante e redige apposito verbale nel quale devono essere evidenziati, per ciascuna tranche, i rendimenti di aggiudicazione e l'ammontare dei relativi interessi passivi o attivi, determinati dalla differenza tra 100 e i corrispondenti prezzi di aggiudicazione. Art. 12 Le sezioni di tesoreria dello Stato sono autorizzate a contabilizzare l'importo degli interessi in apposito unico documento riassuntivo per ciascuna tranche emessa e rilasciano - nello stesso giorno fissato per l'emissione dei BOT dal presente decreto - quietanze d'entrata per l'importo nominale emesso. La spesa per gli interessi passivi graverà sul capitolo 2215 (unità di voto 21.1) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze dell'esercizio finanziario 2018. L'entrata relativa agli interessi attivi verrà imputata al Capo X, capitolo 3240, art. 3 (unità di voto 2.1.3), con valuta pari al giorno di regolamento dei titoli indicato nell'art. 1, comma 1 del presente decreto. A fronte di tale versamento, la competente sezione di tesoreria dello Stato rilascerà apposita quietanza di entrata. Art. 13 L'assegnazione dei BOT è effettuata al rendimento rispettivamente indicato da ciascun operatore partecipante all'asta, che può presentare fino a cinque richieste ciascuna a un rendimento diverso. Art. 14 L'aggiudicazione dei BOT viene effettuata seguendo l'ordine crescente dei rendimenti offerti dagli operatori, fino a concorrenza dell'importo offerto, salvo quanto specificato agli articoli 2 e 3 del presente decreto. Nel caso in cui le richieste formulate al rendimento massimo accolto non possano essere totalmente soddisfatte, si procede al riparto pro-quota. Le richieste risultate aggiudicate vengono regolate ai prezzi corrispondenti ai rendimenti indicati dagli operatori. Art. 15 Ultimate le operazioni di assegnazione, ha inizio il collocamento supplementare di detti titoli annuali riservato agli specialisti, di cui all'art. 1, per un importo di norma pari al 10% dell'ammontare nominale offerto nell'asta ordinaria, determinato con le modalità di cui al successivo art. 16. Tale tranche è riservata agli operatori «specialisti in titoli di Stato» che hanno partecipato all'asta della tranche ordinaria con almeno una richiesta effettuata a un rendimento non superiore al rendimento massimo accoglibile di cui all'art. 3 del presente decreto. Questi possono partecipare al collocamento supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fino alle ore 15,30 del giorno 12 ottobre 2017. Le offerte non pervenute entro tale termine non verranno prese in considerazione. Il collocamento supplementare ha luogo al rendimento medio ponderato di aggiudicazione dell'asta della tranche ordinaria; eventuali richieste formulate ad un rendimento diverso vengono aggiudicate al descritto rendimento medio ponderato. Ai fini dell'assegnazione valgono, in quanto applicabili, le disposizioni di cui agli articoli 5 e 11. La richiesta di ciascuno «specialista» dovrà essere presentata secondo le modalità degli articoli 9 e 10 e deve contenere l'indicazione dell'importo dei titoli che si intende sottoscrivere. Ciascuna richiesta non può essere inferiore ad 1.500.000 euro; eventuali richieste di importo inferiore non vengono prese in considerazione. Ciascuna richiesta non può superare l'intero importo offerto nel collocamento supplementare; eventuali richieste di ammontare superiore sono accettate fino al limite dell'importo offerto nel collocamento supplementare stesso. Le richieste di importo non multiplo dell'importo minimo sottoscrivibile di cui all'art. 5 vengono arrotondate per difetto. Eventuali offerte che presentino l'indicazione di titoli di scambio da versare in regolamento dei titoli in emissione non verranno prese in considerazione. Art. 16 L'importo spettante di diritto a ciascuno specialista nel collocamento supplementare è così determinato: a) per un importo di norma pari al 5% dell'ammontare nominale offerto nell'asta ordinaria, è pari al rapporto fra il valore dei titoli di cui lo specialista è risultato aggiudicatario nelle ultime tre aste ordinarie dei BOT annuali, ivi compresa quella ordinaria immediatamente precedente alla riapertura stessa, e il totale assegnato nelle medesime aste agli stessi specialisti ammessi a partecipare al collocamento supplementare; non concorrono alla determinazione dell'importo spettante a ciascuno specialista gli importi assegnati secondo le modalità di cui all'art. 2 del presente decreto; b) per un importo ulteriore pari al 5% dell'ammontare nominale offerto nell'asta ordinaria, è attribuito in base alla valutazione, effettuata dal Tesoro, della performance relativa agli specialisti medesimi, rilevata trimestralmente sulle sedi di negoziazione all'ingrosso selezionate ai sensi dell'art. 23, commi 10, 11, 13 e 14, e dell'art. 28, comma 2, del decreto ministeriale n. 216 del 22 dicembre 2009 citato nelle premesse; tale valutazione viene comunicata alla Banca d'Italia e agli specialisti stessi. L'importo di cui alla precedente lettera a), di norma pari al 5% dell'ammontare nominale offerto nell'asta ordinaria, può essere modificato dal Tesoro con un comunicato stampa successivo alla chiusura della procedura d'asta ordinaria. Le richieste sono soddisfatte assegnando prioritariamente a ciascuno specialista il minore tra l'importo richiesto e quello spettante di diritto. Qualora uno o più specialisti dovessero presentare richieste inferiori a quelle loro spettanti di diritto, ovvero non abbiano effettuato alcuna richiesta, la differenza viene assegnata agli operatori che abbiano presentato richieste superiori a quelle spettanti di diritto. L'assegnazione viene effettuata in base alle quote di cui alle precedenti lettere a) e b). Il regolamento dei titoli sottoscritti nel collocamento supplementare viene effettuato dagli operatori assegnatari nello stesso giorno di regolamento dei titoli assegnati nell'asta ordinaria indicato nell'art. 1, comma 1 del presente decreto. Art. 17 L'ammontare degli interessi derivanti dai BOT è corrisposto anticipatamente ed è determinato, ai soli fini fiscali, con riferimento al prezzo medio ponderato - espresso con arrotondamento al terzo decimale - corrispondente al rendimento medio ponderato della prima tranche. Ferme restando le disposizioni vigenti relative alle esenzioni fiscali in materia di debito pubblico, ai BOT emessi con il presente decreto si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239, e successive modifiche ed integrazioni e al decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, e successive modifiche ed integrazioni. Il presente decreto verrà inviato all'Ufficio centrale del bilancio e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 9 ottobre 2017 p. Il direttore generale del Tesoro: Cannata
Parte Seconda
2011
Annunzi commerciali
Altri annunzi commerciali
Parte Seconda n. 50 del 3-5-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-03&atto.codiceRedazionale=T11AAB6678
COMUNE DI SERIATE PROVINCIA DI BERGAMO SERVIZIO FINANZIARIO
(GU Parte Seconda n.50 del 3-5-2011)
Avviso ai portatori di BOC del Comune di SERIATE Si informa che il Comune di SERIATE, in esecuzione alla DC n. 23 del 28/4/2011, procederà, alla scadenza sotto indicata, all'esercizio della facoltà di RIMBORSO ANTICIPATO del seguente BOC: Isin IT0001251492 BOC Comune di SERIATE 1998 - 2018 Esercizio facoltà in data 8.08.2011 Comune di SERIATE, P.zza Alebardi n. 1, 24068 SERIATE (BG), tel. 035304111, fax 035301152, e-mail [email protected]. Responsabile del procedimento: d.ssa Bordogna Nicoletta Dirigente del settore: D.Ssa Bordogna Nicoletta T11AAB6678
Regioni
2001
REGIONE TOSCANA
3a Serie Speciale - Regioni n. 41 del 27-10-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-27&atto.codiceRedazionale=001R0376
REGIONE TOSCANA
LEGGE REGIONALE 24 aprile 2001, n. 19
Delegificazione della disciplina regionale in materia di persone giuridiche private e abrogazione della legge regionale 4 agosto 1986, n. 35 (Norme di organizzazione per l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di persone giuridiche). (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.41 del 27-10-2001)
(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 15 del 4 maggio 2001) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA Promulga la seguente legge: Art. 1. Regolamento di disciplina delle funzioni amministrative in materia di persone giuridiche private 1. Nel termine di trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale adotta apposito regolamento con il quale, con riferimento al decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361 (Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di riconoscimento di persone giuridiche private e di approvazione delle modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto), emanato ai sensi dell'Art. 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa): a) disciplina l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di persone giuridiche private, delegate alla Regione dall'Art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 (Attuazione della delega di cui all'Art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382); b) istituisce il registro regionale delle persone giuridiche di cui all'Art. 7, comma 1, del medesimo decreto legislativo n. 361 del 2000 e detta le relative norme di organizzazione. Art. 2. A b r o g a z i o n e 1. Alla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'Art. 1, è abrogata la legge regionale 4 agosto 1986, n. 35 (Norme di organizzazione per l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di persone giuridiche private). La presente legge è pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione Toscana. PASSALEVA (incaricato con D.P.G.R. n. 132 del 22 maggio 2000) Firenze, 24 aprile 2001 La presente legge è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 28 marzo 2001 ed è stata vistata dal Commissario del Governo il 19 aprile 2001.
Serie Generale
1993
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Serie Generale n. 124 del 29-5-1993
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-05-29&atto.codiceRedazionale=093A3169&elenco30giorni=false
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
COMUNICATO
Mancata conversione del decreto-legge 29 marzo 1993, n. 83, recante: "Disposizioni urgenti per l'aumento dell'organico del Corpo di polizia penitenziaria e per la copertura di posti vacanti". (GU Serie Generale n.124 del 29-05-1993)
Il decreto-legge 29 marzo 1993, n. 83, recante: "Disposizioni urgenti per l'aumento dell'organico del Corpo di polizia penitenziaria e per la copertura di posti vacanti", non è stato convertito in legge nel termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 73 del 29 marzo 1993.
Contratti
2009
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 74 del 26-6-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-26&atto.codiceRedazionale=TC-09BGA8909
CONSORZIO «VALLE CRATI»
(art. 31 D-Lgs. n. 267/2000) Sede Legale: 87036 Rende (CS) Codice fiscale n. 98003770785
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.74 del 26-6-2009)
Avviso relativo agli appalti aggiudicati Appalto dei lavori di «potenziamento impianto di depurazione consortile ed opere minori di collettamento comuni facenti parte del consorzio Valle Crati. I Stralcio, mediante procedura aperta ai sensi dell'art. 3, com. 37, del D.Lgs. n. 163/06 e con il criterio dell'art 82 com. 3 del D.Lgs n. 163/06. Stazione appaltante: consorzio Valle Crati con sede in c.da Cutura SS/107 - 87030 Rende (CS), tel 0984/446302, fax 0984/446302, e-mail [email protected] - Codice GIG: 0222866AD4. Importo d'appalto € 2.176.246,10, di cui € 54,003,55 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Il bando di gara è stato pubblicato nella G.U.R.I. n. 125 del 27 ottobre 2008. Data di esperimento della gara 15 maggio 2009. Determina di aggiudicazione definitiva n. 27 del 27 maggio 2009. Numero offerte ricevute: ventidue. Numero offerte ammesse: venti. Nome e indirizzo aggiudicatario Ditta Cogefor Srl via A. Moro n. 5 - 88070 Botricello (CZ). Valore dell'offerta: la ditta ha offerto un ribasso del 31,960 % e per un importo complessivo di € 1.443.973,83 oltre IVA di legge ed al netto degli oneri di sicurezza. Ulteriori notizie in relazione alle gara sopra indicata possono essere richieste al responsabile del procedimento presso il Consorzio Valle Crati con sede in c.da Cutura SS/107 - 87030 Rende (CS) tel. 0984/446302, fax 0984/446302, e-mail [email protected] Organismo responsabile delle procedure di ricorso: T.A.R. Calabria sede di Catanzaro Rende, 9 giugno 2009 Il responsabile del procedimento: dott. O. Bernardini TC-09BGA8909
Concorsi
2019
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
ENTE OSPEDALIERO «OSPEDALI GALLIERA» DI GENOVA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 63 del 9-8-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-09&atto.codiceRedazionale=19E09341
ENTE OSPEDALIERO «OSPEDALI GALLIERA» DI GENOVA
CONCORSO (scad. 8 settembre 2019)
Concorso pubblico, per titoli, ed esami, per la copertura di un posto di dirigente amministrativo a tempo indeterminato, responsabile della S.C. qualita', comunicazione e formazione. (GU n.63 del 09-08-2019)
In esecuzione del provvedimento n. 549 del 28 giugno 2019, sono aperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso pubblico, per titoli, ed esami di seguito specificato: un posto di dirigente amministrativo a tempo indeterminato - responsabile della S.C. Qualità, comunicazione e formazione dell'ente. Le domande di ammissione, redatte in carta semplice e indirizzate al direttore generale dell'E.O. Ospedali Galliera, Mura delle Cappuccine, 14 - 16128 Genova, dovranno pervenire, corredate dei documenti richiesti, entro e non oltre il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Al riguardo si fa presente che le modalità di trasmissione delle domande sono descritte nel bando del presente concorso, che è consultabile secondo quanto infra specificato. Per le domande pervenute oltre il termine di scadenza farà fede ad ogni effetto la data di spedizione apposta dall'ufficio postale. Si precisa che il relativo bando, pubblicato nel testo integrale sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 29 del 17 luglio 2019, comprensivo dell'indicazione sulle modalità di nomina della commissione del concorso in argomento, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 483/1997, è in distribuzione presso l'Ente ospedaliero e sarà altresì pubblicato sul sito internet al percorso www.galliera.it - home page - Atti e documenti - Bandi di concorso - Dirigenza. Si evidenzia altresì come sia disponibile sul sito istituzionale dell'ente sull'albo on-line ovvero al percorso www.galliera.it - home page - Atti e documenti - Bandi di concorso - Regolamentazioni - il provvedimento n. 767 del 5 novembre 2014 avente ad oggetto: «Disposizioni interne in merito alla convocazione dei candidati nelle procedure pubbliche da attivarsi presso l'Ente nell'ambito del reclutamento delle unita'» - riportate nel bando di cui al presente concorso - al quale si rimanda per quanto concerne le modalità di convocazione per la prova scritta, nonchè gli esiti di tutte le prove d'esame e il calendario delle prove successive alla prova scritta. Per eventuali informazioni rivolgersi alla struttura complessa Gestione risorse umane dell'ente - settore organizzazione, selezione e gestione giuridica del rapporto di lavoro, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00 e dalle ore 13,30 alle ore 15,00 (tel. 010-5632055).
Contratti
2013
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 115 del 30-9-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-09-30&atto.codiceRedazionale=T13BGA16454
ACEA S.P.A.
In nome e per conto di ACEA ATO2 S.p.A. - Gruppo ACEA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.115 del 30-9-2013)
I-Roma: Servizi di trasporto terrestre 2013/S 180-311269 Avviso di aggiudicazione di appalto - Servizi - Direttiva 2004/18/CE Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice I.1)Denominazione, indirizzi e punti di contatto Acea SpA - Servizio responsabile: acquisti e logisticaPiazzale Ostiense 200154 Roma ITALIA Telefono: +39 0657993285 Posta elettronica: [email protected] Fax: +39 0657993369 Indirizzi internet: Indirizzo generale dell'amministrazione aggiudicatrice: http://www.acea.it/ I.2)Tipo di amministrazione aggiudicatrice Altro: Società Pubblici Servizi I.3)Principali settori di attività Ambiente Altro: Acqua I.4)Concessione di un appalto a nome di altre amministrazioni aggiudicatrici L'amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: no Sezione II: Oggetto dell'appalto II.1)Descrizione II.1.1)Denominazione conferita all'appalto ATO2/PGI/0447/12 - Servizio trasporto acqua tramite autobotti. II.1.2)Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione ServiziCodice NUTS ITE43II.1.3)Informazioni sull'accordo quadro o il sistema dinamico di acquisizione (SDA) II.1.4)Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti Servizio trasporto acqua tramite autobotti per i comuni ATO2. II.1.5)Vocabolario comune per gli appalti (CPV) 60100000 II.1.6)Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP) II.2)Valore finale totale degli appalti II.2.1)Valore finale totale degli appalti Valore: 994 046,68 EUR IVA esclusa Sezione IV: Procedura IV.1)Tipo di procedura IV.1.1)Tipo di procedura Negoziata con indizione di gara IV.2)Criteri di aggiudicazione IV.2.1)Criteri di aggiudicazione Prezzo più basso IV.2.2)Informazioni sull'asta elettronica Ricorso ad un'asta elettronica: no IV.3)Informazioni di carattere amministrativo IV.3.1)Numero di riferimento attribuito al dossier dall'amministrazione aggiudicatrice ATO2/PGI/0447/12. IV.3.2)Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto Bando di gara Numero dell'avviso nella GUUE: 2012/S 189-311379 del 2.10.2012 Sezione V: Aggiudicazione dell'appalto. Appalto n.: ATO2/PGI/0447/12 Lotto n.: 1 - Denominazione: Servizio trasporto acqua potabile a mezzo autobotti - lotto 1V.1)Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto: V.2)Informazioni sulle offerte Numero di offerte pervenute: 3 V.3)Nome e recapito dell'operatore economico in favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione dell'appalto Autotrasporti Corsi Alessandro V.4)Informazione sul valore dell'appalto Valore finale totale dell'appalto: Valore: 497 023,34 EURIVA esclusa V.5)Informazioni sui subappalti Appalto n.: ATO2/PGI/0447/12 Lotto n.: 2 - Denominazione: Servizio trasporto acqua potabile a mezzo autobotti - lotto 2V.1)Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto: V.2)Informazioni sulle offerte Numero di offerte pervenute: 3 V.3)Nome e recapito dell'operatore economico in favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione dell'appalto TRA.CO Srl V.4)Informazione sul valore dell'appalto Valore finale totale dell'appalto: Valore: 497 023,34 EURIVA esclusa V.5)Informazioni sui subappalti Sezione VI: Altre informazioni. VI.1)Informazioni sui fondi dell'Unione europea L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no VI.2)Informazioni complementari: Il presente avviso di aggiudicazione annulla e sostituisce precedente avviso 2013/s 099-167988 del 21.5.2013 relativo a procedura di gara infruttuosa a seguito intevenuta sentenza consiglio di stato 4198/2013 del 20.8.2013 a riforma della sentenza Tar Lazio 3206 del 28.3.2013. VI.3)Procedure di ricorso VI.3.1)Organismo responsabile delle procedure di ricorso VI.3.2)Presentazione di ricorsi VI.3.3)Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione dei ricorsi VI.4)Data di spedizione del presente avviso: 13.9.2013 Il responsabile della funzione acquisti e logistica Paolo Gallo T13BGA16454
Serie Generale
2020
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 26 del 1-2-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-02-01&atto.codiceRedazionale=20A00645&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
DETERMINA 22 gennaio 2020
Aggiornamento dell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, relativo ai medicinali con uso consolidato per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto (Allegato 1). (Determina n. 7398/2020). (20A00645) (GU Serie Generale n.26 del 01-02-2020)
IL DIRIGENTE dell'Area pre-autorizzazione Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, che istituisce l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA); Visto il decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro della funzione pubblica e il Ministro dell'economia e delle finanze, 20 settembre 2004, n. 245, e successive modificazioni, recante norme sull'organizzazione e il funzionamento AIFA; Visto il regolamento di organizzazione, del funzionamento e dell'ordinamento del personale dell'AIFA, adottato dal consiglio di amministrazione con deliberazione 8 aprile 2016, n. 12; Visto il decreto del Ministro della salute dell'11 dicembre 2019, con cui il dott. Renato Massimi è stato nominato sostituto del direttore generale dell'AIFA nelle more dell'espletamento della procedura di nomina del nuovo direttore generale dell'AIFA; Vista la determina direttoriale n. 1851 del 13 dicembre 2019 di conferma della determina direttoriale di delega n. 1792 del 13 novembre 2018, con cui la dott.ssa Sandra Petraglia, dirigente dell'Area pre-autorizzazione, è stata delegata dal direttore generale all'adozione dei provvedimenti di autorizzazione della spesa di farmaci orfani per malattie rare e di farmaci che rappresentano una speranza di cura, in attesa della commercializzazione, per particolari e gravi patologie, nei limiti della disponibilità del «Fondo del 5%», di cui all'art. 48, commi 18 e 19, lettera a) del decreto-legge n. 269/2003, convertito con modificazioni dalla legge n. 326/2003 e dei provvedimenti per l'aggiornamento dell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge n. 648/1996; Visto il decreto del Ministro della salute 28 settembre 2004 che ha costituito la Commissione consultiva tecnico-scientifica (CTS) dell'AIFA; Visto il decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648, relativo alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la determina del tetto di spesa per l'anno 1996 e, in particolare, l'art. 1, comma 4, che dispone l'erogazione a totale carico del Servizio sanitario nazionale per i medicinali innovativi la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale, dei medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica e dei medicinali da impiegare per un'indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata; Visto il provvedimento della Commissione unica del farmaco (CUF), del 20 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19 settembre 2000 con errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 232 del 4 ottobre 2000, concernente l'istituzione dell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648; Vista la determina AIFA del 29 maggio 2007, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2007, che ha integrato l'elenco dei medicinali erogabili ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, istituito con il provvedimento della CUF sopra citato, mediante l'aggiunta di una specifica sezione concernente i medicinali che possono essere utilizzati per una o più indicazioni terapeutiche diverse da quelle autorizzate, contenente la lista costituente l'allegato 1 relativo ai farmaci con uso consolidato sulla base dei dati della letteratura scientifica nel trattamento dei tumori solidi nell'adulto; Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale «Docetaxel» per il trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago avanzato; Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale «Gemcitabina» per il trattamento dei tumori epiteliali del timo pretrattati; Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale «Irinotecan» per il trattamento di terza linea e oltre dei tumori carcinomi dell'esofago e dello stomaco, per il trattamento di seconda linea del carcinoma avanzato delle vie biliari, per il trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non resecabile e per il trattamento dell'adenocarcinoma del colon metastatico in pazienti in progressione dopo precedente terapia con «Irinotecan» e/o precedentemente trattati con «Irinotecan» senza progressione; Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale «Oxaliplatino» per il trattamento adiuvante e neoadiuvante del carcinoma gastrico e della giunzione gastro-esofagea, per il trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non resecabile, per il trattamento dei tumori delle vie biliari anche non associato a Gemcitabina e per il trattamento dei tumori neuroendocrini avanzati; Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale «Paclitaxel» in monoterapia, nel trattamento di seconda linea del carcinoma gastrico avanzato; in associazione a «Ramucirumab», nel trattamento di seconda linea del carcinoma gastrico avanzato; in monoterapia o in combinazione, nel trattamento del tumore del polmone a piccole cellule; per il trattamento dei tumori epiteliali del timo e per il trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago, dell'adenocarcinoma dell'esofago e del cardias localmente avanzati; Considerati i dati di efficacia e sicurezza presenti in letteratura nonchè l'uso consolidato nella pratica clinica del medicinale «Vinorelbina» per il trattamento di seconda linea del mesotelioma pleurico maligno pretrattato; Ritenuto opportuno consentire la prescrizione di detti medicinali, a totale carico del Servizio sanitario nazionale, per le rispettive indicazioni terapeutiche sopra citate; Tenuto conto della decisione assunta dalla CTS dell'AIFA nelle riunioni del 14, 15 e 16 ottobre 2019 - Stralcio verbale n. 15; Ritenuto, pertanto, di aggiornare l'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, istituito ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, con l'aggiunta delle indicazioni terapeutiche sopra riportate; Determina: Art. 1 Nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, nella specifica sezione relativa ai medicinali che possono essere impiegati per una o più indicazioni diverse da quelle autorizzate, nella lista costituente l'allegato 1 relativa all'uso consolidato - sulla base dei dati della letteratura scientifica - di farmaci per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto, sono inserite per i medicinali DOCETAXEL, GEMCITABINA, IRINOTECAN, OXALIPLATINO, PACLITAXEL, VINORELBINA le seguenti indicazioni terapeutiche: «Docetaxel»: trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago avanzato. «Gemcitabina»: trattamento dei tumori epiteliali del timo pretrattati. «Irinotecan»: trattamento di terza linea e oltre dei tumori carcinomi dell'esofago e dello stomaco; trattamento di seconda linea del carcinoma avanzato delle vie biliari; trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non resecabile; trattamento dell'adenocarcinoma del colon metastatico in pazienti in progressione dopo precedente terapia con «irinotecan» e/o precedentemente trattati con «irinotecan» senza progressione. «Oxaliplatino»: trattamento adiuvante e neoadiuvante del carcinoma gastrico e della giunzione gastro-esofagea; trattamento del carcinoma del pancreas resecato o non resecabile; trattamento dei tumori delle vie biliari anche non associato a «gemcitabina»; trattamento dei tumori neuroendocrini avanzati. «Paclitaxel»: in monoterapia, nel trattamento di seconda linea del carcinoma gastrico avanzato; in associazione a ramucirumab, nel trattamento di seconda linea del carcinoma gastrico avanzato; in monoterapia o in combinazione, nel trattamento del tumore del polmone a piccole cellule; trattamento dei tumori epiteliali del timo; trattamento del carcinoma squamoso dell'esofago, dell'adenocarcinoma dell'esofago e del cardias localmente avanzati. «Vinorelbina»: trattamento di seconda linea del mesotelioma pleurico maligno pretrattato. Art. 2 1. I medicinali inclusi nell'elenco di cui all'art. 1 sono erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, nel rispetto delle estensioni di indicazione riportate nel medesimo elenco. 2. Ai fini della consultazione delle liste dei farmaci a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, si rimanda agli elenchi pubblicati sul sito istituzionale dell'AIFA https://www.aifa.gov.it Art. 3 La presente determina ha effetto dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 22 gennaio 2020 Il dirigente: Petraglia
Concorsi
2010
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 32 del 23-4-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-23&atto.codiceRedazionale=0E003481
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'
GRADUATORIA
Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria di merito della selezione pubblica, per titoli e prova-colloquio, per l'assunzione, con contratto a tempo determinato, di una unita' di personale con il profilo di funzionario di amministrazione - V livello professionale dell'Istituto superiore di sanita' per il Centro nazionale trapianti - progetto: «Aggiornamento e sviluppo delle linee-guida di cui all'art. 16, legge 1° aprile 1999, n. 91» . (GU n.32 del 23-04-2010)
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni, si dà notizia che, nel supplemento straordinario al Bollettino ufficiale del Ministero della salute n. 3 - marzo 2010 (Vol. II), è stato pubblicato il decreto del direttore della direzione centrale delle risorse umane e degli affari generali dell'istituto superiore di sanità in data 18 agosto 2009, concernente l'approvazione della graduatoria di merito e la dichiarazione del vincitore della selezione pubblica, per titoli e prova-colloquio, per l'assunzione, con contratto a tempo determinato, di una unità di personale con il profilo di funzionario di amministrazione - V livello professionale dell'Istituto superiore di sanità per il Centro nazionale trapianti - progetto: «Aggiornamento e sviluppo delle linee-guida di cui all'art. 16 L. 1° aprile 1999 n. 91» - lettera b) dell'art. l del bando, pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale - 4ª specie speciale - n. 22 del 20 marzo 2009.
Serie Generale
2007
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 19 del 24-1-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-01-24&atto.codiceRedazionale=07A00504&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio, secondo procedura di mutuo riconoscimento, della specialita' medicinale «Alozar». (GU Serie Generale n.19 del 24-01-2007)
Estratto provvedimento n. UPC/II/2728 dell'11 gennaio 2007 Specialità medicinale: ALOZAR. Titolare A.I.C.: Hexal AG. Numero procedura mutuo riconoscimento: NL/H/0355/001-003/II/010. Tipo di modifica: aggiornamento metodica chimico/farmaceutica. Modifica apportata: aggiornamento del drug master file da parte della società Fermion Oy. I lotti già prodotti, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Il presente provvedimento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
UNIVERSITÀ ED ALTRI ENTI DI ISTRUZIONE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 11 del 27-1-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-01-27&atto.codiceRedazionale=TC12BFL1403
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SASSARI
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.11 del 27-1-2012)
Bando di gara Parte di provvedimento in formato grafico TC12BFL1403
Contratti
2008
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 134 del 17-11-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-11-17&atto.codiceRedazionale=T-08BFF10500
Comune di Garbagnate Mil.se
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.134 del 17-11-2008)
AVVISO D'ASTA PUBBLICA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI ASILI NIDO DEL COMUNE DI GARBAGNATE MILANESE PER IL PERIODO 07 GENNAIO 2009 - 31 LUGLIO 2011. COD. CIG. 023440906D. Comune di Garbagnate Mil.se - P.zza De Gasperi 1 - 20024 Garbagnate Mil.se Tel. 02.99073263 Fax 02 .99027966 e. mail [email protected] Ai sensi dell'articolo 55, comma 5, Decreto Legislativo 163/2006 ed in esecuzione della Determinazione del Direttore del Settore Servizi Educativi n.1039 dell' 11.11.2008, questa Amministrazione Comunale indice asta pubblica per l'affidamento del servizio di sanificazione e pulizia degli Asili Nido del Comune di Garbagnate Milanese per il periodo 07 gennaio 2009 - 31 luglio 2011. COD. CIG. 023440906D Base d'asta indicativa: Euro 150.000,00 oltre IVA per il periodo 07 gennaio 2009 - 31 luglio 2011 Periodo : 07 gennaio 2009 - 31 luglio 2011 con facoltà di rinnovo ai sensi dell'Art. 3 del Capitolato. Criterio di aggiudicazione: "a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa" ai sensi dell'art.83 del D.Lgs 163/2006 L'asta si terrà il giorno: 02 dicembre 2008 alle ore 9.30 presso la Sede Municipale P.zza De Gasperi, 1 - Garbagnate Mil.se Luogo di esecuzione : Comune di Garbagnate Mil.se Descrizione dei servizi oggetto dell'appalto: Come da Capitolato Generale Documenti di gara: dovranno pervenire con le modalità specificate nel Bando integrale di gara all'Ufficio Protocollo del comune di Garbagnate Mil.se entro le ore 12.00 del giorno 01 dicembre 2008 I documenti richiesti per la partecipazione alla gara e i criteri per l'aggiudicazione del servizio sono elencati nel Bando integrale pubblicato all'Albo pretorio del Comune che può essere ritirato presso l'Ufficio Contratti o sul sito internet www.comune.garbagnate-milanese.mi.it Lì, 12.11.2008 Il Direttore del Settore Servizi Educativi Dr. Lorenza Tenconi T-08BFF10500 (A pagamento).
Concorsi
2010
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA OSPEDALIERA «S. CROCE E CARLE» DI CUNEO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 46 del 11-6-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-11&atto.codiceRedazionale=T-0EG191
AZIENDA OSPEDALIERA «S. CROCE E CARLE» DI CUNEO
CONCORSO (scad. 12 luglio 2010)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a 2 posti di Dirigente medico in varie discipline (GU n.46 del 11-06-2010)
È indetto pubblico concorso per titoli ed esami a: n. 1 posto di Dirigente Medico di Gastroenterologia; n. 1 posto di Dirigente Medico di Radiodiagnostica. Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 23 del 10.06.2010. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Servizio Personale presso la sede Amministrativa dell'Azienda Ospedaliera in Cuneo - Corso Carlo Brunet, 19/A, tel. 0171/643348 - 643347. Sito internet: www.ospedale.cuneo.it
Serie Generale
1996
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 46 del 24-2-1996
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-02-24&atto.codiceRedazionale=096A1219&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
DECRETO 9 febbraio 1996
Liquidazione coatta amministrativa della societa' cooperativa "Cooperativa consumatori Lumezzane - Societa' cooperativa a responsabilita' limitata", in Lumezzane S. Sebastiano, e nomina del commissario liquidatore. 1) "Consumatori coop. a r.l.", in Lumezzane S. Sebastiano; (GU Serie Generale n.46 del 24-02-1996)
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Vista la sentenza in data 30 giugno 1995, con la quale il tribunale di Brescia ha dichiarato lo stato di insolvenza della società cooperativa di consumo "Cooperativa consumatori Lumezzane - Società cooperativa a responsabilità limitata", con sede in Lumezzane S. Sebastiano (Brescia), in liquidazione, già "Cooperativa consumatori Lumezzane - Società cooperativa a responsabilità limitata", con sede in Lumezzane S. Apollonio (Brescia); Ritenuta la necessità, a seguito dell'accertamento di cui sopra di sottoporre la cooperativa in questione alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Visti gli articoli 2540 del codice civile e 194 e seguenti del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Decreta: La società cooperativa di consumo "Cooperativa consumatori Lumezzane - Società cooperativa a responsabilità limitata", con sede in Lumezzane S. Sebastiano (Brescia), in liquidazione, già "Cooperativa consumatori Lumezzane - Società cooperativa a responsabilità limitata", con sede in Lumezzane S. Apollonio (Brescia), costituita per rogito notaio dott. Dario Ambrosini in data 7 giugno 1983, rep. n. 87, è posta in liquidazione coatta amministrativa ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2540 del codice civile e 194 e seguenti del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, ed il dott. Paolo Napoli, nato a Putignano (Bari) il 19 aprile 1946, con studio in via Corfù, 78, Brescia, ne è nominato commissario liquidatore. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 9 febbraio 1996 Il Ministro: TREU
Concorsi
2020
ENTI LOCALI
COMUNE DI NERVIANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 40 del 22-5-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-22&atto.codiceRedazionale=20E05799
COMUNE DI NERVIANO
MOBILITA' (scad. 25 maggio 2020)
Mobilita' volontaria per la copertura di un posto di istruttore direttivo vice commissario/commissario di P.L., categoria D, a tempo pieno ed indeterminato, per il servizio polizia locale e protezione civile. (GU n.40 del 22-05-2020)
È indetta procedura di mobilità volontaria per la copertura di un posto di istruttore direttivo vice commissario/commissario di P.L., di categoria D, a tempo pieno ed indeterminato da destinare al servizio polizia locale e protezione civile. Il bando integrale corredato dal modello di domanda è pubblicato sul sito internet del Comune di Nerviano - www.comune.nerviano.mi.it - nella sezione Amministrazione Trasparente - Bandi di concorso, e all'albo pretorio. La scadenza delle domande è fissata per il giorno 25 maggio 2020 entro le ore 12,15. Per eventuali informazioni e chiarimenti rivolgersi all'ufficio personale, tel. 0331/438963 - e-mail: [email protected]
Parte Seconda
2014
Altri annunzi
Concessioni di derivazione di acque pubbliche
Parte Seconda n. 13 del 30-1-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-01-30&atto.codiceRedazionale=TC14ADF930
PROVINCIA DI FROSINONE Servizio risorse idriche
(GU Parte Seconda n.13 del 30-1-2014)
Concessione di derivazione di acqua pubblica Salvo diritti di terzi, con determinazione dirigenziale n. 4964/2013 è concessa al comune di Castro dei Volsci la derivazione di 1/sec. 18,2 medi e 1/sec. 20,2 massimi di acqua pubblica per uso potabile dal pozzo P1 del campo pozzi "Serrapane" ricadente sul terreno distinto al catasto al fg. 12 mapp. 60 del comune di Amaseno. La concessione è accordata per il periodo di 1 anno decorrente dal 18 dicembre 2013 ed è subordinata alla stretta osservanza degli obblighi e delle condizioni contenute nel disciplinare di concessione n. 139635 del 13 dicembre 2013. Il dirigente dott. Ferdinando Riccardi TC14ADF930
Corte Costituzionale
1996
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 31 del 31-7-1996
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-07-31&atto.codiceRedazionale=096C1203
N. 259 SENTENZA 10 - 19 luglio 1996
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Acque pubbliche e private - Acque superficiali e sotterranee non estratte dal sottosuolo - Carattere pubblico - Sottrazione al dominio privato di tutte le acque in modo indiscriminato a prescindere dalla sussistenza di un interesse pubblico da tutelare - Modificazioni legislative del regime di utilizzazione o di proprieta' giustificate da intervenute trasformazioni della rilevanza pubblica dei beni e dell'interesse generale - Risorsa salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarieta' - Ragionevolezza della scelta del legislatore - Non fondatezza. (Legge 5 gennaio 1994, n. 36, art. 1, primo comma). (Cost., artt. 2, 3 e 42). (096C1203) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.31 del 31-7-1996)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: avv. Mauro FERRI; Giudici: prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI, dott. Renato GRANATA, prof. Giuliano VASSALLI, prof. Francesco GUIZZI, prof. Cesare MIRABELLI, prof. Fernando SANTOSUOSSO, avv. Massimo VARI, dott. Cesare RUPERTO, dott. Riccardo CHIEPPA, prof. Gustavo ZAGREBELSKY, prof. Valerio ONIDA, prof. Carlo MEZZANOTTE; ha pronunciato la seguente Sentenza nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), promosso con ordinanza emessa il 5 dicembre 1994 dal Tribunale superiore delle acque pubbliche nel procedimento civile vertente tra Prosperi Raffaele e il comune di Cori ed altri, iscritta al n. 787 del registro ordinanze 1995 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 48, prima serie speciale, dell'anno 1995; Visti gli atti di costituzione del comune di Cori, del comune di Artena e degli eredi di Prosperi Raffaele, nonchè l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; Udito nell'udienza pubblica del 5 marzo 1996 il giudice relatore Riccardo Chieppa; Uditi l'avvocato Vincenzo Cerulli Irelli per il comune di Cori e per il comune di Artena e l'avvocato dello Stato Carlo Salimei per il Presidente del Consiglio dei ministri. Ritenuto in fatto 1. - Nel corso del procedimento civile vertente tra Raffaele Prosperi e il comune di Cori ed altri, il Tribunale superiore delle acque pubbliche, adito quale giudice di appello nei confronti della decisione del Tribunale regionale delle acque pubbliche (che aveva dichiarato la natura pubblica del lago di Giulianello, con esclusione dei diritti dei privati sullo stesso), ha sollevato, con ordinanza in data 5 dicembre 1994 (depositata il 18 luglio 1995 e pervenuta alla Corte costituzionale il 24 ottobre 1995: r.o. n. 787 del 1995), questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sopravvenuta nelle more del giudizio. Tale norma dispone che tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorchè non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà, innovando rispetto alla disciplina previgente, di cui all'art. 1 del r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici), in base alla quale erano pubbliche le acque che avessero o acquistassero attitudine ad usi di pubblico generale interesse. Ad avviso del collegio rimettente, la norma impugnata, nella parte in cui afferma il carattere pubblico di tutte le acque, si porrebbe in contrasto con gli artt. 2, 3 e 42 della Costituzione, sottraendo al dominio privato tutte le acque in modo indiscriminato, a prescindere dalla sussistenza di un interesse pubblico da tutelare e dalle ragioni di solidarietà economica e sociale, che, sole, potrebbero giustificare tale sottrazione. Appare irragionevole al giudice a quo la parificazione, ai fini del trasferimento integrale nell'ambito del demanio idrico, di tutte le acque (e relativi terreni di contenimento), ivi comprese quelle che non suscitano pubblico interesse, sia pure operata a scopo di tutela ambientale. In ogni caso, infatti, la demanializzazione non potrebbe essere prevista senza la indicazione specifica del criterio di individuazione del bene. Nè sembra al giudice a quo che la legge denunciata autorizzi una concezione nuova del demanio ed una visione dell'acqua come bene che non formi oggetto di dominio, bensì di uso, perchè anche in tal caso un criterio di identificazione dei limiti della potestà di disporre del bene in questione non potrebbe mancare. 2. - Nel giudizio innanzi alla Corte si sono costituiti i comuni di Cori ed Artena, concludendo per la manifesta infondatezza della questione. 3. - Si sono altresì costituiti, ma fuori termine, gli eredi di Raffaele Prosperi. 4. - Ha spiegato intervento nel giudizio il Presidente del Consiglio dei ministri con il patrocinio dell'Avvocatura generale dello Stato, che ha concluso per la infondatezza della questione, osservando che la ratio della demanializzazione di tutte le acque, disposta dalla norma denunciata, risiede nella considerazione che l'acqua è il bene primario della vita, con caratteristiche ontologiche peculiari ed esclusive, e che essa non è suscettibile di dominio, ma solo di uso. L'Avvocatura sottolinea, altresì, la esigenza di evitare sottrazioni all'uso pubblico di un bene progressivamente meno disponibile, nel quadro della ottimizzazione delle risorse idriche e di una gestione dei servizi idrici locali efficiente sotto il profilo funzionale ed economico. Il mutamento di regime voluto dal legislatore sarebbe, quindi, frutto di una scelta razionale, e la nuova normativa - peraltro, osserva l'Avvocatura, non ancora pienamente vigente, richiedendo essa vari adattamenti nella fase transitoria (artt. 32 e segg.) - non sarebbe in contrasto con nessuno dei principi costituzionali invocati dal collegio rimettente. 5. - Nell'imminenza della udienza hanno depositato memorie sia la difesa dei comuni di Artena e di Cori, sia quella degli eredi Prosperi. La prima ha preliminarmente eccepito la inammissibilità della questione per irrilevanza nel giudizio a quo, atteso che il carattere pubblico delle acque del lago di Giulianello era già stato affermato nella sentenza di primo grado del tribunale regionale delle acque pubbliche sulla base di una indagine tecnica. Nel merito, si insiste per la infondatezza della questione, osservandosi che la legge n. 36 del 1994 va inserita nel sistema vigente delle leggi sulle acque pubbliche attraverso l'apposito regolamento che il Governo dovrà adottare ai sensi dell'art. 32 della stessa legge, sicchè non è pubblico il genus acqua come categoria in sè, ma in quanto costituente uno specifico corpo idrico individuato secondo i criteri del t.u. n. 1775 del 1933, e, come tale, utilizzabile per i bisogni collettivi. Considerato in diritto 1. - La questione sottoposta all'esame della Corte riguarda l'art. 1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), nella parte in cui stabilisce che "tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorchè non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche". Tale norma, ad avviso del Tribunale superiore delle acque pubbliche, si porrebbe in contrasto con gli artt. 2, 3, e 42 della Costituzione, in quanto parificherebbe tutte le acque indiscriminatamente, sia che abbiano attitudine ad usi di pubblico interesse, sia che non la abbiano, e le sottrarrebbe integralmente alla proprietà privata, trascurando i limiti della solidarietà economica e sociale, nonchè i motivi che consentono una ragionevole parificazione di cose diverse o discriminazione di cose uguali, e le ragioni che possono giustificare la proprietà pubblica, e creando un nuovo demanio pubblico, in cui l'interesse pubblicistico assume caratteri generalissimi. Secondo l'ordinanza del collegio rimettente, l'acqua sarebbe un bene essenziale della vita, ma non un bene unitario, esistendo quantità infinite di acque che non suscitano pubblico interesse o non sono unificabili. La ragione ispiratrice della legge risiederebbe nella tutela ambientale, che, peraltro, tuttora non giustificherebbe la proprietà pubblica di tutti i territori dello Stato in cui vi sia presenza di acqua. Le norme costituzionali richiamate non consentirebbero, infatti, "l'integrale trasferimento di tutte le acque (e relativi terreni di contenimento) nell'ambito del pubblico demanio idrico, con abolizione di ogni proprietà privata". 2. - Preliminarmente deve essere esaminata l'eccezione - proposta dalla difesa dei comuni di Artena e di Cori - di inammissibilità per irrilevanza della questione sotto il profilo che il carattere pubblico delle acque del lago in contestazione sarebbe già stato affermato nella sentenza di primo grado sulla base di una indagine tecnica. L'eccezione è infondata, in quanto la natura pubblica del lago era stata oggetto di appello, ed è implicito nella ordinanza di rimessione che la sopravvenuta legge 5 gennaio 1994, n. 36, art. 1, comma 1 (della cui costituzionalità si dubita) viene ad incidere sulla soluzione della controversia pendente avanti al giudice a quo, relativa al carattere pubblico o meno delle acque, attesa l'interpretazione dello stesso giudice di indiscriminata (e contestata) pubblicità di tutte le acque senza distinzione. 3. - Nel merito, la questione non è fondata. Le modificazioni legislative del regime di utilizzazione o di proprietà di determinate categorie di beni, caratterizzati da pubblico interesse, non sono, di per sè, contrarie a Costituzione, sulla base dei parametri denunciati (artt. 2, 3 e 42 della Costituzione) quando siano intervenute trasformazioni della rilevanza pubblica di tali beni e dell'interesse generale. Nè le innovazioni introdotte nella legge denunciata sono del rilievo e nel segno affermati dall'ordinanza del giudice a quo. I criteri discretivi delle acque pubbliche e private hanno subito, sotto il profilo storico, dallo scorso secolo (e non solo in Italia), una evoluzione progressiva con caratterizzazione in crescendo dell'interesse pubblico, correlata all'aumento dei fabbisogni, alla limitatezza delle disponibilità e ai rischi concreti di penuria per i diversi usi (residenziali, industriali, agricoli), la cui preminenza è venuta nel tempo ad assumere connotati diversi. Nello stesso tempo, soprattutto sotto la spinta di una serie di iniziative in ambito europeo (a cominciare dalla Carta europea dell'acqua, approvata il 16 maggio 1968 dal Consiglio d'Europa) e di direttive della comunità europea, e della raggiunta consapevolezza della limitata disponibilità idrica, è emerso un maggiore interesse per la protezione delle acque. In particolare l'attenzione si è soffermata sull'acqua (bene primario della vita dell'uomo), configurata quale "risorsa" da salvaguardare, sui rischi da inquinamento, sugli sprechi e sulla tutela dell'ambiente, in un quadro complessivo caratterizzato dalla natura di diritto fondamentale a mantenere integro il patrimonio ambientale. L'aumento dei fabbisogni derivanti dai nuovi insediamenti abitativi e dalle crescenti utilizzazioni residenziali anche a seguito delle tecnologie introdotte nell'ambito domestico, accompagnato da un incremento degli usi agricoli produttivi e di altri usi, ha indotto il legislatore (legge 5 gennaio 1994, n. 36), di fronte a rischi notevoli per l'equilibrio del bilancio idrico, ad adottare una serie di misure di tutela e di priorità dell'uso delle acque intese come risorse, con criteri di utilizzazione e di reimpiego indirizzati al risparmio, all'equilibrio e al rinnovo delle risorse medesime. Di qui la esigenza avvertita dallo stesso legislatore di un maggiore intervento pubblico concentrato sull'intero settore dell'uso delle acque, sottoposto al metodo della programmazione, della vigilanza e dei controlli, collegato ad una iniziale dichiarazione di principio, generale e programmatica (art. 1, comma 1, della legge n. 36 del 1994), di pubblicità di tutte le acque superficiali e sotterranee, indipendentemente dalla estrazione dal sottosuolo. Tale dichiarazione è accompagnata dalla qualificazione di "risorsa salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarieta'". Questa finalità di salvaguardia viene, subito dopo, in modo espresso riconnessa al diritto fondamentale dell'uomo (e delle generazioni future) all'integrità del patrimonio ambientale, nel quale devono essere inseriti gli usi delle risorse idriche (art. 1, commi 2 e 3, della legge n. 36 del 1994). In sostanza, la "pubblicità delle acque" ha riguardo al regime dell'uso di un bene divenuto limitato, come risorsa comune, mentre il regime (pubblico o privato) della proprietà del suolo in cui esso è contenuto diviene indifferente in questa sede di controllo di costituzionalità dell'art. 1, comma 1, della legge n. 36 del 1994, potendo formare oggetto di una questione di legittimità costituzionale solo in presenza di acquisizione coattiva di manufatti e opere o terreni necessari per la captazione o l'utilizzo. 4. - La dichiarazione anzidetta di pubblicità di tutte le acque non deve indurre ad un equivoco: l'interesse generale è alla base della qualificazione di pubblicità di un'acqua, intesa come risorsa suscettibile di uso previsto o consentito; ma questo interesse è presupposto in linea di principio esistente in relazione alla limitatezza delle disponibilità e alle esigenze prioritarie (specie in una proiezione verso il futuro), di uso dell'acqua, suscettibile, anche potenzialmente, di utilizzazione collimante con gli interessi generali. La nuova legge n. 36 del 1994 ha accentuato lo spostamento del baricentro del sistema delle acque pubbliche verso il regime di utilizzo, piuttosto che sul regime di proprietà. Inoltre, non vi è una generalizzata ed indiscriminata forma di pubblicità (e regime concessorio di uso) di tutte le acque, in quanto la stessa legge prevede, privilegiandole, talune utilizzazioni tradizionali caratterizzate da esclusione di interesse generale. Vige un regime di libertà (nel senso che non è richiesta licenza o concessione di derivazione, ferma l'osservanza delle norme edilizie e di sicurezza e delle altre speciali) per la raccolta di acque piovane in invasi e cisterne, purchè siano al servizio dei fondi agricoli cui si riferisce l'invaso o la cisterna, in quanto l'acqua raccolta viene restituita al suolo e non altera l'ambiente naturale. La stessa libertà sussiste per analoghe raccolte di acque piovane destinate a singoli edifici con ambito collegato all'edificio e pertinenze relative (art. 28, commi 3 e 4, della legge n. 36 del 1994). L'utilizzazione delle acque sotterranee per usi domestici continua ad essere regolata dalle ampie possibilità accordate dall'art 93, secondo comma, del r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 (testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) al proprietario del fondo, restando compresi tra gli usi domestici non solo quelli strettamente inerenti a casa di abitazione, ma anche l'innaffiamento di giardini ed orti (intesi, secondo l'interpretazione della giurisprudenza, come unità colturale familiare), e l'abbeveramento del bestiame. È stata introdotta espressamente la soggezione ad un obbligo generale di non compromettere l'equilibrio del bilancio idrico ad evitare eccedenze di prelievi rispetto alle disponibilità nell'area di riferimento (art. 28, comma 5, in relazione all'art. 3 della legge n. 36 del 1994). È, inoltre, previsto un periodo transitorio per l'esercizio del diritto al riconoscimento o alla concessione di acque a salvaguardia di coloro che utilizzavano acque che hanno assunto natura pubblica (art. 34, della legge n. 36 del 1994). Vale la pena, infine, di segnalare che, a norma del comma 4 dell'art. 1 della legge in esame, le acque termali minerali e per uso geotermico non rientrano nella disciplina della legge n. 36 del 1994, essendo, invece, regolate da leggi speciali. Concludendo, la norma denunciata (art. 1, comma 1, della legge n. 36 del 1994) certamente rientra tra le disposizioni costituenti, ai sensi dell'art. 33 della stessa legge, principi fondamentali per i fini dell'art. 117 della Costituzione, cui dovranno seguire ulteriori interventi di individuazione e sostituzione della precedente disciplina specificamente incompatibile (art. 32, comma 3, della legge n. 36 del 1994, come sostituito dall'art. 12 del d.-l. 8 agosto 1994, n. 507, convertito, con modificazioni, nella legge 21 ottobre 1994, n. 584: v. sentenza n. 174 del 1996). 5. - Sulla base delle predette considerazioni risulta la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 in riferimento a tutti i parametri invocati. Ed anzi detta norma costituisce, come scelta non irragionevole operata dal legislatore, un modo di attuazione e salvaguardia di uno dei valori fondamentali dell'uomo, come innanzi delineato, e nello stesso tempo principio generale per una disciplina omogenea dell'uso delle risorse idriche. Per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sollevata, in riferimento agli artt. 2, 3 e 42 della Costituzione, dal Tribunale superiore delle acque pubbliche con l'ordinanza indicata in epigrafe. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 10 luglio 1996. Il Presidente: Ferri Il redattore: Chieppa Il cancelliere: Di Paola Depositata in cancelleria il 19 luglio 1996. Il direttore della cancelleria: Di Paola 96C1203
Contratti
2016
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 123 del 24-10-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-10-24&atto.codiceRedazionale=TX16BFM13917
C.A.D.F. S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.123 del 24-10-2016)
Bando di gara - CIG 6838204873 SEZIONE I: Ente: C.A.D.F. S.p.A., Via Vittorio Alfieri n. 3 - 44021 Codigoro (FE). Punti di contatto: e-mail: [email protected] - url: https://approvvigionamenti.cadf.it/ SEZIONE II: Oggetto: Fornitura di energia elettrica alle utenze di C.A.D.F. S.p.A. per il periodo di anni 2 presunto dal 01.01.2017 al 31.12.2018. CPV 09310000. Importo E. 5.055.822.00 SEZIONE IV: Procedura: Aperta. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso. Termine ricezione offerte: 24/11/2016 ore 12:00. Apertura offerte: 25/11/2016 ore 10:00 c/o Sede Sociale C.A.D.F. S.p.A. Via Alfieri, 3 - 44021 Codigoro (FE). SEZIONE VI: Altre informazioni: RUP: Ing. Silvio Stricchi. Procedure di ricorso: TAR Emilia Romagna (BO). Data di invio alla GUUE: 18/10/2016. Il responsabile del procedimento ing. Silvio Stricchi TX16BFM13917
Parte Seconda
2007
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 31 del 15-3-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-03-15&atto.codiceRedazionale=S-2142
PFIZER ITALIA - S.r.l.
Sede legale in Borgo S. Michele (LT), s.s. 156 km 50 Capitale sociale Euro 375.784.800,00 Codice fiscale n. 06954380157 e partita I.V.A. n. 01781570591
(GU Parte Seconda n.31 del 15-3-2007)
Modifica secondaria di una autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinale per uso umano Specialità medicinale: LIPITOR. Confezioni e numeri di A.I.C.: (tutte le confezioni)/M - A.I.C. n. 033008. Titolare: Bioindustria Farmaceutici S.r.l. s.s. 156, km 50, 04010 Borgo S. Michele (LT). Comunicazione Agenzia italiana del farmaco del 31 gennaio 2007). Codice pratica: UPC/I/5650/2007. Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) n. 1084/2003: 9 - Eliminazione del sito fornitore dell'intermedio atorvastatina lattone-TBIN: Newport Synthesis Ltd., Baldoyle Industrial Estate, Grange Road, Baldoyle, Dublino (Irlanda)- Procedura n. DE/H/0109/001-003/IA/067. Specialità medicinale: XARATOR. Confezioni e numeri di A.I.C.: (tutte le confezioni) - A.I.C. n. 033005. Titolare: Pfizer Italia S.r.l., s.s. 156, km 50, 04010 Borgo S. Michele (LT). Comunicazione Agenzia italiana del farmaco del 31 gennaio 2007). Codice pratica: UPC/I/5649/2007. Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) n. 1084/2003: 9 - Eliminazione del sito fornitore dell'intermedio atorvastatina lattone-TBIN: Newport Synthesis Ltd., Baldoyle Industrial Estate, Grange Road, Baldoyle, Dublino (Irlanda). Procedura n. DE/H/0109/001-003/IA/067. I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo n. 178/91 e successive modificazioni ed integrazioni. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Un procuratore: dott.ssa Antonietta Pazardjiklian. S-2142 (A pagamento).
Serie Generale
2006
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 174 del 28-7-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-07-28&atto.codiceRedazionale=06A06942&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Revoca su rinuncia dell'autorizzazione all'immissione in commercio di alcune specialita' medicinali per uso umano (GU Serie Generale n.174 del 28-07-2006)
Con la determinazione n. aR.M.72/D72 del 7 luglio 2006 è stata revocata, ai sensi dell'art. 38, comma 9, del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, su rinuncia della ditta Laboratori Guidotti S.p.a., l'autorizzazione all'immissione in commercio delle sotto elencate specialità medicinali, nelle confezioni indicate: ENDYDOL: 20 confetti 250 mg - A.I.C. n. 022276036; PLEIABIL: 30 confetti - A.I.C. n. 022655043; 50 confetti - A.I.C. n. 022655056; flacone sciroppo 150 ml - A.I.C. n. 022655068; NICOSTEROLO: 50 compresse 400 mg - A.I.C. n. 018759011; DILTIARES: 16 capsule 180 mg - A.I.C. n. 027919012; DOLISAL: 30 compresse 375 mg - A.I.C. n. 024696027; NEO EBLIMON: 30 compresse 250 mg - A.I.C. n. 023677014; gel 10 % 50 g - A.I.C. n. 023677040.
Contratti
2020
AVVISI E BANDI DI GARA
AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 146 del 14-12-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-14&atto.codiceRedazionale=TX20BFG27142
COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L'ATTUAZIONE E IL COORDINAMENTO DELLE MISURE DI CONTENIMENTO E CONTRASTO DELL'EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA COVID-19
Sede: via Vitorchiano, 4 - 00189 Roma (RM), Italia Codice Fiscale: 15678001007
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.146 del 14-12-2020)
Bando di gara - Procedura aperta di massima urgenza per la conclusione di un accordo quadro ai sensi dell'articolo 33 della direttiva 2014/24/UE con un massimo di 5 agenzie per il lavoro avente ad oggetto l'affidamento del servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato di laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali nonchè di infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini professionali per l'attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti SARS-COV-2 - CIG 85553019B8 SEZIONE I) AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica covid-19 - Via Vitorchiano 4 - 00189 Roma (RM) - RUP: Dott. Roberto Rizzardo, PEC: [email protected] I.3) Comunicazione: i documenti completi relativi alla procedura sono disponibili per un accesso gratuito, illimitato e diretto all'indirizzo https://ingate.invitalia.it/ Ulteriori informazioni sono disponibili presso il medesimo indirizzo https://ingate.invitalia.it/ Le offerte vanno inviate in versione elettronica al medesimo indirizzo https://ingate.invitalia.it/, previa registrazione e abilitazione. Si rinvia all'"Avviso" e alla "Guida alla presentazione dell'offerta", disponibile al medesimo indirizzo https://ingate.invitalia.it/ SEZIONE II) OGGETTO DELL'APPALTO. II.1) Entità dell'appalto. II.1.1) Denominazione: Avviso di procedura aperta di massima urgenza per la conclusione di un accordo quadro ai sensi dell'articolo 33 della direttiva 2014/24/UE con un massimo di 5 agenzie per il lavoro avente ad oggetto l'affidamento del servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato di laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali nonchè di infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini professionali per l'attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti SARS-COV-2. II.1.1) CIG: 85553019B8. II.1.2) Codice CPV: 79620000-6. II.1.3) Tipo di appalto: accordo quadro con più operatori economici avente ad oggetto il servizio di somministrazione di lavoro. II.1.4) Breve descrizione: Il Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, di cui alla delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, avvia una richiesta di manifestazione di interesse per il reperimento di laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali nonchè di infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini professionali preordinato alla formazione di un elenco di personale medico-sanitario da cui attingere per l'individuazione di Personale per l'attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti SARS-COV-2 per garantire sul territorio nazionale l'attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e una più efficace gestione dei piani operativi finalizzati all'esecuzione dei vaccini anti SARS-COV-2. Il reclutamento e inquadramento del Personale avverrà attraverso il ricorso all'istituto della "somministrazione di manodopera". II.1.5) Valore massimo totale stimato: Il valore stimato dell'affidamento è pari a 534.284.100,00 euro (cinquecentotrentaquattromilioniduecentottantaquattromilaecento/00) al lordo di ogni spesa, onere e/o imposta di legge, ove previsto. SEZIONE III) INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: III.1.1) Condizioni di partecipazione: si rinvia all'Avviso. SEZIONE IV) PROCEDURA: IV.1) Descrizione. IV.1.1) Tipo di procedura: La presente procedura è indetta dal Commissario straordinario che agisce ai sensi dell'articolo 122, commi 1 e 2, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 aprile 2020, n. 27. La presente procedura è predisposta in deroga al D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recante il "Codice dei Contratti Pubblici", ad eccezione, se del caso, delle norme di cui al medesimo decreto legislativo che fossero specificamente richiamate. IV.2) Informazioni di carattere amministrativo. IV.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte. Data: 28 dicembre 2020 Ora locale: 18:00. Le offerte dovranno pervenire tramite sistema telematico, all'indirizzo https://ingate.invitalia.it/, previa registrazione e abilitazione, come indicato nell'Avviso. Le offerte saranno aperte attraverso l'utilizzo della piattaforma telematica. SEZIONE VI) ALTRE INFORMAZIONI: VI.3) Informazioni complementari: Gli operatori economici interessati potranno richiedere eventuali informazioni inerenti alla presente procedura esclusivamente mediante la Piattaforma Telematica entro e non oltre le ore 18:00 del 22 dicembre 2020. Non saranno prese in considerazione le richieste di chiarimenti pervenute a voce, telefonicamente o dopo la scadenza del termine suddetto. Le risposte alle richieste di chiarimento saranno pubblicate, anche eventualmente in unica soluzione, dando comunicazione agli operatori economici della pubblicazione di tali risposte tramite la Piattaforma Telematica. VI.5) Data di spedizione dell'Avviso alla G.U.U.E: 11 dicembre 2020. Il commissario straordinario per l'emergenza covid 19 dott. Domenico Arcuri TX20BFG27142
Contratti
2012
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 39 del 2-4-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-04-02&atto.codiceRedazionale=T12BGA5998
S.A.T.A.P. S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.39 del 2-4-2012)
Avviso di esito di gara Tronco A21 INV/03Bis/11 1. STAZIONE APPALTANTE: S.A.T.A.P. S.p.A. - Via Bonzanigo n. 22 - 10144 Torino (TO) - Italia telefono 011/4392111 - fax 011/4730321 http://www.satapweb.it, 2. PROCEDURA DI GARA: Procedura aperta ai sensi dell'art. 55 del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i., deliberata con provvedimento dell'Amministratore Delegato del 4 novembre 2011. Codice gara attribuito dall'Autorità di Vigilanza per i contratti pubblici CIG 3497895A42-CUP E31B01000150007. 3. DATA DI AGGIUDICAZIONE: 21 febbraio 2012. 4. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: Prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara, determinato mediante ribasso sull'importo dei lavori posto a base di gara al netto degli oneri per la sicurezza 5. NUMERO OFFERTE RICEVUTE: 47. 6. NOME ED INDIRIZZO IMPRESA AGGIUDICATARIA: Alfieri Impianti di Alfieri Domenico & C. S.a.s con sede in Torchiara (SA), Via Nazionale n. 88 (P.IVA e c.f. 02829730650). 7. NATURA ED ESTENSIONE DEI LAVORI AGGIUDICATI: Tronco A21 INV/03Bis/11 - Intervento di riqualificazione acustica nel Comune di Asti nel tratto tra i Viadotti Moroni e Valmanera. 8. IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI A BASE D'ASTA: Euro 997.078,88 (Euro novecentonovantasettemilasettantotto e ottantotto centesimi), I.V.A. esclusa di cui Euro 49.645,95 (Euro quarantanovemilaseicentoquarantacinque e centesimi novantacinque) per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d'asta. 9. RIBASSO OFFERTO DALL'IMPRESA AGGIUDICATARIA: 23,479%. 10. IMPORTO DEL CONTRATTO: Euro 774.631,10 (euro settecentosettantaquattromilaseicentotrentuno e dieci centesimi) esclusa I.V.A. di cui Euro 49.645,95 (Euro quarantanovemilaseicentoquarantacinque e centesimi novantacinque) per oneri di sicurezza. 11. VALORE DEL CONTRATTO CHE PUÒ ESSERE SUBAPPALTATO: nei limiti consentiti dalla vigente disciplina in materia di subappalti di lavori pubblici. 12. ALTRE INFORMAZIONI: 12.a TEMPI DI ESECUZIONE: 261 (duecentosessantuno) giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna. 12.b ORGANISMO RESPONSABILE DELLE PROCEDURE DI RICORSO: Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte con sede in Torino - Corso Stati Uniti 45 tel 011/557.64.11 e fax 011/53 92 65 (termini ordinari di impugnazione: 30 giorni). Torino, 26 marzo 2012 L'amministratore delegato ing. Gianni Luciani T12BGA5998
Serie Generale
2011
SUPPLEMENTI ORDINARI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 246 del 21-10-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-21&atto.codiceRedazionale=11A13582&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Riluzolo ESP Pharma» (11A13582) (GU Serie Generale n.246 del 21-10-2011 - Suppl. Ordinario n. 223)
Estratto determinazione n. 2628/2011 Parte di provvedimento in formato grafico
Parte Seconda
2014
Altri annunzi
Espropri
Parte Seconda n. 6 del 14-1-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-01-14&atto.codiceRedazionale=T14ADC270
FERROVIENORD S.P.A. Ufficio per le espropriazioni
Sede legale: P.le Cadorna 14 - 20123 Milano P.IVA 06757900151
(GU Parte Seconda n.6 del 14-1-2014)
Deposito indennità di espropriazione definitiva (Art. 21 comma 12 e 27 comma 2 del D.P.R. n. 327/2001) Il responsabile dell'ufficio per le espropriazioni Prot. n. 127 del 07.01.2014 omissis dispone, ai sensi dell'art. 21 comma 12 e 27 comma 2 del D.P.R. n. 327/2001, il deposito presso la Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano - Servizio Cassa Depositi e Prestiti, dell'indennità definitiva di espropriazione sottoindicata, determinata ai sensi dell'art. 21 del D.P.R. 327/2001, a seguito della mancata accettazione della stessa da parte della seguente ditta esproprianda, ricadente nel comune di Robecchetto con Induno: N.P. 30: Cattaneo Fulvio, nato a Inveruno il 19.02.1961, fg. 4 mappali 85, 86, 87 e 336, indennità definitiva di espropriazione Euro. 138.003,02, di cui Euro. 88.068,42, è un acconto pari all'80% di quanto dovuto per la parte del valore patrimoniale. Il citato provvedimento diverrà esecutivo decorsi trenta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, se non saranno proposte opposizioni da terzi per l'ammontare dell'indennità o per le garanzie. Il responsabile dell'ufficio per le espropriazioni ing. Roberto Ceresoli T14ADC270
Concorsi
2000
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
REGIONE LAZIO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 61 del 4-8-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-08-04&atto.codiceRedazionale=000E7087
REGIONE LAZIO
CONCORSO (scad. 3 settembre 2000)
Avviso pubblico per il conferimento di tre incarichi di direzione di struttura complessa riservato ai dirigenti psicologi, di cui due nella disciplina di psicologia per le strutture del D.M.I. e uno nella disciplina di psicologia per le strutture del D.S.M., presso l'azienda sanitaria locale "Roma A". (GU n.61 del 04-08-2000)
In esecuzione della delibera n. 808/CS del 22 giugno 2000, si avvisa che, ai sensi del decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992, art. 15, del decreto del Presidente della Repubblica n. 484, del 10 dicembre 1997 e del decreto legislativo n. 229, del 19 giugno 1999, sono indette le seguenti tre selezioni, riservate ai dirigenti psicologi, per l'affidamento di un incaricato di direzione, di durata (da cinque o sette anni), per le strutture complesse sotto indicate del dipartimento materno infantile e del dipartimento di salute mentale, alle quali chiunque, in possesso dei requisiti previsti, ha facoltà di partecipare: selezione n. 1: per il conferimento di un incarico di direzione di struttura complessa U.O. psicologia della T.S.M.R.E.E. del dipartimento materno infantile (disciplina psicologia); selezione n. 2: per il conferimento di un incarico di direzione di struttura complessa U.O. procreazione cosciente e responsabile del dipartimento - Maternità infantile (disciplina psicologia); selezione n. 3: per il conferimento di un incarico di direzione di struttura complessa U.O. psicologia per il dipartimento di salute mentale (disciplina psicologia). Requisiti generali di ammissione. Possono presentare la domanda per la partecipazione a ciascuna delle predette selezioni coloro che, dirigenti psicologi, sono in possesso dei seguenti requisiti: a) iscrizione all'albo profesionale; b) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina o disciplina equipollente, e specializzazione nella disciplina o in una disciplina equipollente, ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina; l'anzianità, di ruolo e non di ruolo, deve essere maturata presso amministrazioni pubbliche e istituti di ricovero e cure a carattere scientifico, istituti o cliniche universitarie ed altri enti di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 484, \ \ del 10 dicembre 1997, e sarà valutata secondo i criteri fissati dagli articoli 10, 11, 12, 13 dello stesso decreto; c) attestato di formazione manageriale con validità settennale; si prescinde dal possesso del predetto requisito fino all' espletamento del primo corso di formazione manageriale, di cui all'art. 7 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997; a pena di decadenza dall'incarico è fatto obbligo per colui che risulterà vincitore della selezione di acquisire l'attestato stesso nel primo corso utile: limitatamente ad un quinquennio dalla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997, coloro che sono in possesso dell'idoneità conseguita in base al pregresso ordinamento possono accedere agli incarichi di struttura complessa (ex secondo livello dirigenziale) nella corrispondente disciplina anche in mancanza dell'attestato manageriale, fermo restando l'obbligo, in caso di assunzione dell'incarico, di acquisire l'attestato nel primo corso utile; d) idoneità fisica all'impiego nella posizione funzionale prevista dal presente avviso; e) eta': si applicano le disposizioni di cui alla legge n. 127 del 15 maggio 1997. Non possono accedere all'incarico coloro che siano stati esclusi dall'elettorato attivo nonchè coloro che nell'ambito di una pubblica amministrazione siano stati destituiti o dispensati dall'impiego per aver conseguito l'impiego stesso mediante produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insabile. Tutti i requisiti di cui sopra, fatta eccezione per quello di cui al punto d), devono essere posseduti alla data di scadenza dell'avviso di selezione. Ai sensi del comma 3 dell'art. 15, del più volte citato decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997, fino all'emanazione dei provvedimenti di cui all'art. 6, comma 1, per l'incarico "di secondo livello dirigenziale", (ora responsabile di stuttura complessa) si prescinde dal requisito della specifica attività professionale di cui all'art. 8 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997. Presentazione delle domande. Le domande di ammissione, distinte per ciascuna selezione, redatte in carta semplice secondo lo schema allegato, possono essere presentate direttamente o possono essere inviate per posta in busta chiusa recanti sul frontespizio l'indicazione della selezione cui si intende partecipare indirizzata all'amministrazione dell'azienda U.S.L. - RM/A, via Ariosto n 3/9 - 00185 Roma, entro il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Non saranno prese in considerazione le domande che pur spedite nei termini a mezzo servizio pubblico postale con raccomandata a.r., non siano pervenute entro trenta giorni dalla data di scadenza del termine fissato dal presente bando. L'eventuale riserva d'invio successivo di documenti o titoli è priva di effetti e i documenti o i titoli inviati successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande, non saranno presi in considerazione. Nelle domande gli aspiranti devono indicare sotto la propria responsabilita': 1) la data, il luogo di nascita e la residenza; 2) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente; 3) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; 4) le eventuali condanne penali riportate; 5) il possesso dei requisiti di cui ai punti a), b), c) ed e) dei requisiti specifici di ammissione, con l'indicazione analitica dei titoli posseduti, dell'amministrazione rilasciante e del luogo e della data di conseguimento degli stessi; la mancata indicazione dei suddetti dati secondo quanto richiesto comporterà la esclusione dal concorso, ove non fossero allegati i documenti attestanti il possesso dei requisiti stessi; 6) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; 7) i servizi prestati come impiegati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di pubblico impiego; 8) il domicilio presso il quale deve essere inviata al candidato ogni eventuale comunicazione, comprensivo di C.A.P. e del numero telefonico (escluso il cellulare); l'aspirante ha l'obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all'azienda, la quale non si assume alcuna responsabilità nel caso di irreperibilità presso l'indirizzo comunicato. Ai sensi del decreto legislativo n. 229 del 19 giugno 1999, (art. 15-quater, comma 1 e art. 15-quinques, comma 5) il rapporto di lavoro che verrà costituito a seguito degli incarichi conseguenti alle predette selezioni dovrà considerarsi esclusivo. Alla domanda di partecipazione i concorrenti devono allegare un curriculum formativo e professionale, datato e firmato nonchè possono allegare tutte le certificazioni relative ai titoli che ritengono opportuno presentare agli effetti della selezione al riguardo si precisa che è ammessa la presentazione di dichiarazioni sostitutive di certificazioni per tutti gli stati, i fatti e le qualità previsti dall'art. 2 della legge n. 15 del 4 gennaio 1968 e dall'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 403 del 20 ottobre 1998 (titoli di studio o qualifica professionale posseduta, titoli di specializzazione, di abilitazione di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica ecc.) contenenti gli stessi elementi dei titoli originali, mentre per tutti gli altri stati fatti e qualità personale ai sensi dell'art. 4 della legge n. 15/1968, come integrato dall'art. 2 del decreto del Presidente delal Repubbica n. 403/1998, è consentita la presentazione di dichiarazioni sostitutive di di atto di notorietà, la cui sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione della firma se la certificazione stessa è presentata unicamente a fotocopia del documento di riconoscimento del candidato. Tali dichiarazioni devono contenere la formula della consapevolezza delle conseguenze penali e civili in caso di false dichiarazioni. L'amministrazione a norma di legge potrà procedere a verifica campione della veridicità delle dichiarazioni rese. Nel caso di presentazione dei titoli gli stessi devono essere prodotti in originale o in copia autenticata ai sensi di legge ovvero in fotocopia autenticata contenente la dichiarazione riportata in calce al fac-simile della domanda alla fine del bando; in tale ultimo caso deve essere allegata alla domanda la fotocopia del documento di riconoscimento del candidato. Le pubblicazioni devono essere edite a stampa. Nella certificazione relativa ai servizi devono essere indicate sia le posizioni funzionali o le qualifiche attribuite, sia le date iniziali e terminali dei relativi periodi di attività. sia l'Amministrazione datore di lavoro sia infine se ricorrano le condizioni di cui all'ultimo comma dell'art. 46 del decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1979,n. 761; in caso positivo l'attestazione deve precisare la misura della riduzione del punteggio. Alla domanda deve essere unito, in triplice copia ed in carta semplice, un elenco datato e firmato dei documenti e dei titoli presentati, i quali devono essere obbligatoriamente numerati secondo la numerazione riportata nell'elenco stesso nel caso in cui i titoli e i documenti siano già in possesso dell'amministrazione, questi devono essere analiticamente riportati in detto elenco con l'indicazione precisa della sede e dell'ufficio che li detengono, con precisi riferimenti con l'avvertenza che in difetto non verranno acquisiti ed inseriti nella domanda a cura della commissione. Commissione per la selezione. La commissione, nominata per ciascuna seIezione dal commissario straordinario ai sensi dell'art. 15-ter del decreto legislativo n. 229 del 19 giugno 1999, accerta conformemente a quanto previsto dall'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997, l'idoneità dei candidati, previa determinazione dei criteri di valutazione sia sulla base del colloquio, tendente ad accertare le capacità professionali dei candidati stessi nella specifica disciplina, con riferimento anche alle esperienze professionali documentate nonchè le capacità gestionali organizzative e di direzione dei medesimi con riferimento all'incarico da svolgere, sia sulla base della valutazione del curriculum professionale per quanto attiene le attività professionali, di studio, direzionali-organizzative previste dal comma 3, dell'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica, n. 484 del 10 dicembre 1997, sia sulla base della produzione scientifica strettamente pertinente alla disciplina, pubblica su riviste italiane o straniere, caratterizzata da criteri di filtro nell'accettazione dei lavori e tenuto conto del suo impatto sulla comunità scientifica. I contenuti del curriculum, esclusi quelli relativi alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato di cui al punto c) del comma 3, dell'art. 8 del predetto decreto del Presidente della Repubblica, n. 484 del 10 dicembre 1997, possono essere autocertificati dal candidato ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e successive modificazioni. La valutazione dei corsi di aggiornamento tecnico-professionale sarà effettuata in conformità all'art. 9 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997, se ed in quanto applicabile. Adempimenti del candidato utilmente collocato nell'elenco degli idonei e nominato vincitore. Il vincitore della selezione, prima della stipula del relativo contratto individuale di lavoro, sarà invitato a far pervenire all'azienda, C.D.R. .Risorse-Umane, via Ariosto 3/9, 00185 Roma entro il termine perentorio di tenta giorni dalla comunicazione, a pena di decadenza dal diritto alla stipula del contratto individuale di lavoro, la documentazione sottoelencata e, ove occorra, debitamente legalizzata nelle forme di legge: 1) certificato di cittadinanza italiana; 2) estratto dell'atto di nascita; 3) certificato di godimento dei diritti politici; 4) certificato del casellario giudiziale; 5) certificato di residenza; 6) stato di famiglia; 7) stato di servizio militare o certificato di riforma; 8) titoli e documenti attestanti il possesso dei requisiti previsti per l'ammissione. I certificati di cui ai punti 1, 3, 4, 5 e 6 nonchè il certificato attestante l'iscrizione all'albo dell'Ordine dei medici dovranno avere data non anteriore a sei mesi da quella della presentazione. Dopo l'accertamento della idoneità fisica all'impiego per la posizione funzionale a concorso e dei requisiti da parte dei competenti uffici il commissario straordinario procederà alla nomina del vincitore attribuendo l'incarico di durata (da cinque a sette anni), con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo o di durata più breve, con i criteri e le modalità di cui all'art. 15 e all'art. 15-nonies del decreto legislativo n. 229/1999. Trattamento economico e normativo; condizioni particolari del rapporto di lavoro poste all'attenzione dei concorrenti. La nomina da diritto ad uno spcifico trattamento economico, regolato da contratto di diritto privato. Il rapporto di lavoro, di durata da cinque a sette anni rinnovabile, deve essere esclusivo ed è pertanto incompatibile con qualsiasi altro rapporto di lavoro o attività saltuaria salvo quelle previste dal comma 2, dell'art. 15-quinquies, del decreto legislativo n 229/1999. Il rinnovo del contratto per lo stesso periodo o per un periodo più breve è disposto con provvedimento motivato dal commissario straordinario previa verifica dell'espletamento dell'incarico con riferimento agli obiettivi affidati e alle risorse attribuite. Gli incarichi di cui sopra possono essere revocati nei casi, alle condizioni e secondo le modalità previste dall'art. 15-ter, comma 3 del decreto legislativo n. 229/1999. L'amministrazione si riserva la facoltà di prorogare o riaprire i termini per la presentazione delle domande, revocare, sospendere o modificare il presente bando, dandone tempestiva notizia agli interessati, ancbe mediante pubblicazione di apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale, senza che gli stessi, possano per questo vantare diritti nei confronti dell'azienda. Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento alle vigenti disposizioni di legge. Per eventuali chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi alla U. Org. Concorsi P.O. Stato giuridico e reclutamento dell'azienda U.S.L. RM/A - Tel. 77307375. Fac-simile di domanda (da compilarsi su carta semplice) Al commissario straordinario dell'azienda USL RM/A - Via Ariosto 3/9 - 00185 Roma ...l... sottoscritt. . . . . . . . . . ( le donne coniugate devono indicare il cognome da nubile, quindi il nome seguito dal cognome del marito) . . . . . .. . . .. . . chiede di essere ammess... a partecipare all'avviso pubblico, per titoli e colloquio, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. . . . .. del . . . .. . . per il conferimento di un incarico di direzione della struttura complessa U. Op. di . . . . . . . del dipartimento . . . . .. .. . .. . . A tal fine dichiara, sotto la propria responsabilita': 1) di essere nat... a . .. . . .. il . . .. . . .. ; 2) di essere residente in . . . .. . . .. via/piazza .. . .. . . .. . ; 3) di essere cittadin.... italian.....; 4) di essere iscritt.... nelle liste elettorali del comune di . . . . . . .. (oppure di non essere iscritti.... per il seguente motivo . .. . . . . . ); 5) di non aver riprotato condanne penali (oppure di aver riportato le seguenti condanne penali . . . . . . . . . ); 6) di essere in possesso dell'idoneità fisica all'impiego; 7) di essere in possesso della laurea in . . . . . . . . . conseguita in data . . . . . . . . . presso l'Università . . . . .. .; 8) di essere iscritto all'albo/ordine professionale dei . . . . . . ; 9) di essere in possesso della specializzazione in . . . . . . . . . . conseguita in data . . . . . . . . presso l'Università di . .. .. .. .; all'esercizio professionale/titoli di . . .. . . . . conseguito il . . .. . . . . . presso . . . .. .. . .; 10) di essere in possesso dell'anzianità di servizio di . .. . . . . anni nella posizione o, di cui dal . . . . . al . . . . .. nella disciplina di . . . . . . e di essere in servizio di ruolo alle dipendenze di . .. .. . ..; 11) di trovarsi per quanto riguarda gli obblighi di leva e del servizio militare nella seguente posizione . .. . . . . ; 12) di avere prestato servizio presso le seguenti pubbliche amministrazioni . . . . . . . , (indicando le eventuali cause di cessazione del rapporto di lavoro); 13) di leggere domicilio agli effetti di concorso in . .. . . via . . . . . . . n. .......... (c.a.p.).................. telefono n. ................., riservandosi di comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione dello stesso all'azienda USL, U. Otg. Concorsi P.O. Stato giuridico e reclutamento. Allega alla presente . . .. . .. . . Data ................. Firma (non autenticata) ........................... N.B.: In caso di presentazione di copie di documenti non autenticati la dichiarazione di autenticità deve essere fatta sulla fotocopia di ciascun documento utilizzando la seguente dicitura: Il sottoscritto . . . . . . .. . . .. . . nato a . . .. . . .. . il ..................... dichiara sotto la propria personale responsabilità, consapevole delle conseguente di natura civile e penale cui può incorrere in caso di dichiarazioni false o mendaci, che la presente fotocopia è conforme all'originale in suo possesso. Data . . .. . .. . . . Fima . . .. . .. . .
Serie Generale
2022
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 143 del 21-6-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-06-21&atto.codiceRedazionale=22A03613&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Autorizzazione all'importazione parallela del medicinale per uso umano «Medrol». (22A03613) (GU Serie Generale n.143 del 21-06-2022)
Estratto determina IP n. 401 del 30 maggio 2022 Descrizione del medicinale da importare e attribuzione del numero di identificazione: è autorizzata l'importazione parallela del medicinale MEDROL compresse somministrate per via orale 50 compresse dalla Grecia con numero di autorizzazione 44418/09 / 03-02-2010 e 28289/19/29-11-2021, intestato alla società Pfizer Hellas AE 243 Mesogeion, 154 1, N. Psychiko, Atene, Grecia e prodotto da Pfizer Italia S.r.l. Localita Marino De Tronto, 63100, Ascoli Piceno, Italy, con le specificazioni di seguito indicate a condizione che siano valide ed efficaci al momento dell'entrata in vigore della presente determina. Importatore: SM Pharma S.r.l. con sede legale in via Santa Maria Segreta n. 6 - 20123 Milano. Confezione: MEDROL «4 mg compresse» 30 compresse - codice A.I.C.: 049900018 (in base 10) 1HLUHL(in base 32). Forma farmaceutica: compressa. Composizione: una compressa contiene: principio attivo: metilprednisolone mg 4; eccipienti: lattosio monoidrato, saccarosio (vedere paragrafo 2 «Medrol contiene lattosio e saccarosio»), amido di mais, calcio stearato. Officine di confezionamento secondario: Pharma Partners S.r.l. - via E. Strobino n. 55/57 - 59100 Prato (PO); De Salute S.r.l. - via Biasini n. 26 - 26015 Soresina (CR); S.C.F. S.r.l. - via F. Barbarossa n. 7 - 26824 Cavenago d'Adda (LO). Classificazione ai fini della rimborsabilità Confezione: MEDROL «4 mg compresse» 30 compresse - codice A.I.C.: 049900018. Classe di rimborsabilita': C. Classificazione ai fini della fornitura Confezione: MEDROL «4 mg compresse» 30 compresse - codice A.I.C.: 049900018. RR - medicinale soggetto a prescrizione medica. Stampati Le confezioni del medicinale importato devono essere poste in commercio con etichette e foglio illustrativo conformi al testo in italiano allegato e con le sole modifiche di cui alla presente determina. Il foglio illustrativo dovrà riportare il produttore responsabile del rilascio relativo allo specifico lotto importato, come indicato nel foglio illustrativo originale. L'imballaggio esterno deve indicare in modo inequivocabile l'officina presso la quale il titolare AIP effettua il confezionamento secondario. Sono fatti salvi i diritti di proprietà industriale e commerciale del titolare del marchio e del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio, inclusi eventuali marchi grafici presenti negli stampati, come simboli o emblemi, l'utilizzo improprio del marchio, in tutte le forme previste dalla legge, rimane esclusiva responsabilità dell'importatore parallelo. Farmacovigilanza e gestione delle segnalazioni di sospette reazioni avverse Il titolare dell'AIP è tenuto a comunicare al titolare dell'A.I.C. nel Paese dell'Unione europea/Spazio economico europeo da cui il medicinale viene importato, l'avvenuto rilascio dell'AIP e le eventuali segnalazioni di sospetta reazione avversa di cui è venuto a conoscenza, così da consentire allo stesso di assolvere gli obblighi di farmacovigilanza. Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Serie Generale
1993
CIRCOLARI
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Serie Generale n. 57 del 10-3-1993
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-03-10&atto.codiceRedazionale=093A1535&elenco30giorni=false
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
CIRCOLARE 5 marzo 1993, n. 7
Indirizzi applicativi riguardanti le disposizioni in materia di assunzioni nelle amministrazioni pubbliche nel corso del 1993. Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. (GU Serie Generale n.57 del 10-03-1993)
A tutti i Ministeri: Gabinetto Direzione generale del personale Alle aziende ed amministrazioni autonome dello Stato - Direzione generale Ai presidenti degli enti pubblici non economici (per il tramite dei Ministeri vigilanti) Ai commissari di Governo presso le regioni e le province autonome Ai presidenti delle giunte regionali e delle province autonome (per il tramite dei commissari di Governo) Agli enti locali (per il tramite del Ministero dell'interno) Ai presidenti delle camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura (per il tramite Unioncamere) Al Consiglio di Stato - Segretariato generale Alla Corte dei conti - Segretariato generale All'Avvocatura generale dello Stato - Segretariato generale Al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro - Segretariato generale All'Istituto superiore di sanità - Servizi amministrativi e del personale All'I.S.T.A.T. - Direzione generale All'A.N.C.I. - Direzione generale All'U.P.I. - Direzione generale e, per conoscenza: Alla Presidenza della Repubblica - Segretariato generale Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: Segretariato generale Dipartimento affari giuridici e legislativi Ufficio del coordinamento amministrativo Ai fini di una uniforme applicazione della normativa che regola le assunzioni nelle amministrazioni pubbliche nel corso del 1993, nell'ambito dei poteri i indirizzo e di coordinamento conferiti al Dipartimento della funzione pubblica dalla legge, sentito il Ministero del tesoro, si ritiene opportuno fornire le indicazioni che seguono. 1. - Premessa. Le fonti normative concernenti le assunzioni e la indizione dei concorsi negli uffici pubblici a cui occorre far riferimento sono: legge 29 dicembre 1988, n. 554, come modificata dal decreto-legge 2 marzo 1989, n. 66, convertito in legge 24 aprile 1989, n. 144; legge 28 febbraio 1990, n. 37; legge 29 dicembre 1990, n. 407; legge 30 dicembre 1991, n. 412; decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, convertito in legge 14 novembre 1992, n. 438, nonchè decreto legislativo del 3 febbraio 1993, n. 29. In particolare l'art. 31, comma 6, di quest'ultimo decreto, con il rinvio al comma 8 dell'art. 7 del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, ha inteso confermare per l'anno 1993 la previgente disciplina con alcune modifiche e taluni raccordi con la più organica disciplina in materia di riordino degli uffici pubblici contenuta nel decreto legislativo attuativo della legge 23 ottobre 1992, n. 421. Infatti, il richiamato comma 8, art. 7, del decreto-legge n. 384/1992 dispone che le assunzioni di personale nelle amministrazioni pubbliche debbano essere effettuate secondo le modalità e nei limiti stabiliti all'art. 5, commi 1, 3 e 4, della legge n. 412/1991; modalità e limiti precisati e commentati con la circolare di questo dipartimento del 31 gennaio 1992, n. 84981/7.83, a cui si rimanda per quanto non richiamato ed indicato nella presente. In merito alle modifiche apportate dal decreto legislativo in questione, si segnala la possibilità per le amministrazioni statali di assumere, previa autorizzazione, senza i limiti stabiliti dalla legge 30 dicembre 1991, n. 412, che, per l'anno 1992, contenevano le assunzioni entro il 30 per cento delle cessazioni avvenute dal 30 aprile 1991 al 30 aprile 1992. Si richiamano pure le disposizioni secondo cui le assunzioni a tempo indeterminato mediante gli uffici circoscrizionali dell'impiego avvengano attingendo alle graduatorie di cassintegrati nella misura del cinquanta per cento e per le sedi regionali del centro-nord. Mentre per il 1992, tale riserva era estesa a tutto il territorio nazionale. Per il 1993, infine, l'indizione dei concorsi nelle amministrazioni pubbliche diverse dai Ministeri è subordinata alla rideterminazione delle piante e dotazioni organiche, così come stabilito dal decreto- legge n. 384/1992, art. 7, comma 8. Le amministrazioni ministeriali possono essere autorizzate nei previsti limiti del 50 per cento delle vacanze di organico per particolari motivate ed effettive esigenze. Per quanto riguarda i raccordi con la disciplina di riordino degli uffici e della individuazione delle nuove dotazioni organiche va tenuto presente che il 1993 è da considerarsi anno ponte entro cui dovrà darsi attuazione all'intera riforma disegnata nel decreto legislativo, prioritariamente, per quanto qui interessa, a quella parte relativa alla individuazione degli uffici dirigenziali ed alle determinazioni delle piante organiche. È previsto, infatti, che l'impiego delle risorse umane dovrà avvenire favorendone la più idonea integrazione con le risorse strumentali, razionalizzando le funzioni di ciascuna unità operativa in modo da semplificare le pro- cedure ed i percorsi formativi di atti e servizi prodotti, evitando le sovrapposizioni di competenze, le duplicazioni e le ripetizioni e procedendo a tutti i possibili accorpamenti, con riduzione, quindi, degli uffici dirigenziali e più razionale impiego delle risorse umane. Riduzione che la legge fissa in una misura non inferiore al dieci per cento delle attuali dotazioni. A questo specifico aspetto che sarà oggetto di apposita direttiva per individuare i criteri per le analisi delle funzioni e dei carichi di lavoro nelle diverse realtà pubbliche occorre, pertanto, fare riferimento anche nel disciplinare i flussi dei nuovi reclutamenti e trasferimenti che avranno luogo nel corso del 1993. È, perciò, necessario corredare tutte le richieste di deroga con una serie di informazioni sulla consistenza e sulla distribuzione del personale già in servizio con riguardo alla qualifica dallo stesso rivestita, operazione preliminare anche per la determinazione della già citata ridefinizione delle piante e dotazioni organiche 2. - Assunzioni senza necessità di deroga. a) Le amministrazioni statali anche ad ordinamento autonomo, gli enti pubblici non economici, le unità sanitarie locali, limitatamente al personale non sanitario, e le aziende pubbliche in gestione commissariale governativa nonchè quelle regionalizzate, provincializzate e municipalizzate esercenti pubblici trasporti locali, possono, in presenza di effettive esigenze, assumere personale nei limiti del 10 per cento dei posti che si sono resi vacanti dal 1› gennaio 1992 e non coperti. Mentre le province, i comuni, le comunità montane ed i consorzi possono procedere, in presenza di effettive esigenze, ad assunzioni per un numero di posti pari al 25 per cento di quelli resisi liberi nello stesso periodo, ovvero al 100 per cento nei casi previsti dal comma 3 dell'art. 1 della legge n. 554/1988. Le assunzioni, nei limiti sopra esposti, possono effettuarsi a condizione che sia stata data attuazione alla mobilità così come disciplinata dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 agosto 1988, n. 325 e dall'art. 5 della legge n. 554/1988. La mobilità si intende attuata quando siano stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica i posti vacanti e disponibili delle varie amministrazioni e purchè le medesime abbiano, secondo quanto prescrive la disciplina della mobilità, ultimato tutte le operazioni, compresi gli inquadramenti del personale trasferito. Le assunzioni avvengono mediante nomina dei vincitori di concorsi od attingendo a graduatorie di idonei valide secondo le disposizioni vigenti nei singoli comparti. In presenza di più graduatorie, le assunzioni avvengono utilizzando quelle di data anteriore. Sono comunque consentite le assunzioni inerenti alle seguenti fattispecie: b) Il comma 3 dell'art. 1 della legge 29 dicembre 1990, n. 407, prevede che le province, i comuni, le comunità montane e loro consorzi possono procedere ad assunzioni per i servizi di assistenza all'infanzia, agli anziani, ai cittadini portatori di handicap, entro il limite delle piante organiche. Pertanto, in tale area di attività, le amministrazioni interessate possono assumere anche indipendentemente dalle cessazioni dal servizio e dall'aver attuato la mobilità, purchè trattasi di professionalità impegnate nella specifica area dell'assistenza sopra individuata. Unico limite alle assunzioni è costituito dalle vacanze esistenti nelle relative piante organiche alla data di entrata in vigore della legge n. 407/1990. c) Le assunzioni di personale nelle province, comuni, comunità montane e loro consorzi per periodi di tempo inferiori a sessanta giorni, per una sola volta nell'anno e nei limiti della spesa media annuale dell'ultimo triennio (legge n. 144/1989). d) Le assunzioni a tempo determinato, pieno o parziale, previste per i progetti-obiettivo di cui al comma 6 dell'art. 7 della legge n. 554/1988 ed ai successivi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardanti i comuni, le province, l'ISTAT, il CONI, le camere di commercio, il CNEL. Tali assunzioni hanno la durata del progetto e comunque non superiore ad un anno, eccezionalmente prorogabili a due anni, ed avvengono secondo la disciplina stabilita nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 1989, n. 127. Si rammenta che la possibilità di costituire rapporti di lavoro a tempo determinato è subordinata solo al limite delle disponibilità di bilancio. In merito alle assunzioni a tempo determinato per l'attuazione dei richiamati progetti, si ricorda che la legge n. 460/1992 di conversione del decreto-legge n. 393/1992 ha prorogato di dodici mesi la scadenza del rapporto di lavoro inizialmente fissato in dodici o ventiquattro mesi. Ciò vale sia per i rapporti vigenti alla data di entrata in vigore della citata legge n. 460/1992, sia per quelli già prorogati per sei mesi dai decreti-legge numeri 237 e 293 del 1992, con decorrenza dalla data di proroga, sia, infine, per quei rapporti scaduti e non rinnovati alla data di entrata in vigore della legge n. 460/1992, sempre che si tratti di rapporti relativi a personale di progetti non ultimati alle scadenze originariamente fissate. e) Le assunzioni relative a contratti a termine stipulati dagli enti ed istituzioni di cui all'art. 9 della legge n. 168/1989 per lo svolgimento di programmi di ricerca e per la gestione di infrastrutture tecniche complesse ai sensi e per gli effetti dell'art. 23 del decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 1991, n. 171 e dell'art. 36 della legge n. 70/1975. f) Le assunzioni previste nei decreti autorizzativi emessi nel corso del 1992 da questa Presidenza, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 554/1988 e dalle regioni, ai sensi dell'art. 5 della medesima legge e non ancora eseguiti, nonchè le assunzioni di personale direttivo già vincitore dei corsi concorsi di reclutamento svolti dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione possono essere effettuate, tenendo presente, tra l'altro, che detti decreti per gli enti locali non costituiscono autorizzazione di spesa. g) Le assunzioni di personale sanitario delle UU.SS.LL. (medici, infermieri, ecc.), così come previsto nel comma 1 dell'art. 1 della legge n. 554/1988. h) Sono altresì consentite le assunzioni obbligatorie relative alle categorie di cui all'art. 1 della legge 2 aprile 1968, n. 482, come integrato dall'art. 19 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, riguardanti le qualifiche funzionali ed i profili professionali per il cui accesso non è richiesto un titolo di studio superiore all'assolvimento della scuola dell'obbligo. Il numero complessivo di dette assunzioni non può superare quello derivante dall'applicazione della percentuale ottenuta con ponderazione rispetto alle numerosità delle ex categorie operaie, ausiliarie ed esecutive, alle dotazioni complessive delle qualifiche funzionali cui sono ascritti i vari profili professionali delle ex carriere operaie, ausiliarie ed esecutive. Le assunzioni si effettuano sulla base di selezioni, in analogia a quanto previsto per le assunzioni ordinarie per i medesimi profili, secondo le modalità indicate nel successivo punto 4, tra gli iscritti nelle liste di collocamento degli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione di cui all'art. 16 della legge 2 aprile 1968, n. 482, avviati numericamente secondo l'ordine di graduatoria di ciascuna categoria riservataria predisposta dai predetti uffici e in relazione alla professionalità richiesta. Pertanto, risulta abrogato il comma 5 dell'art. 16 della legge 2 aprile 1968, n. 482, che prevedeva la facoltà per le amministrazioni pubbliche di scegliere e di assumere direttamente i lavoratori invalidi. L'idoneità fisica del lavoratore da assumere consiste nell'idoneità allo svolgimento delle mansioni previste per la qualifica di assunzione. Il divieto di cui al comma 1, dell'art. 3, della legge n. 554/1988 relativo alle assunzioni di personale tecnico ed amministrativo delle università nonchè di quello ispettivo, direttivo, docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle scuole di ogni ordine e grado, riguarda le graduatorie di vincitori approvate dal 31 dicembre 1992. Pertanto per effettuare assunzioni da tali graduatorie occorre la prescritta autorizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per i profili professionali cui si applica la legge n. 56/1987 e il decreto-legge n. 86/1989 convertito con modificazioni in legge n. 160/1989, le assunzioni avvengono mediante il ricorso all'ufficio di collocamento. In ogni caso, le amministrazioni che facciano ricorso alle assunzioni sopra indicate prima che abbiano definito le dotazioni organiche in attuazione dell'art. 31 del decreto legislativo n. 29/1993, debbono tener nella dovuta considerazione il momento ricognitivo delle situazioni del personale già in servizio. A tal fine è stato predisposto l'allegato prospetto che, debitamente compilato, ciascuna amministrazione dovrà far pervenire al Dipartimento della funzione pubblica ed al Ministero del tesoro - Ragioneria generale dello Stato, tramite le strutture periferiche di cui al punto 3, unitamente alla comunicazione del numero e delle professionalità di personale assunto nel corso dell'anno. 3. - Assunzioni previa autorizzazione. Per il 1993, oltre alle assunzioni che le amministrazioni possono effettuare direttamente nei casi sopra esposti, è prevista la possibilità, in determinate circostanze di necessità, di assumere previa autorizzazione da parte della Presidente del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica. A tal fine sarà avanzata motivata e documentata richiesta al Dipartimento della funzione pubblica - Servizio ottavo, avendo cura di indicare gli estremi del concorso e delle delibere di approvazione delle graduatorie e di specificare se si intendono assumere i vincitori o gli idonei dei medesimi; a proposito, si ricorda che sono valide le graduatorie di idonei approvate successivamente al 1› gennaio 1989. Gli enti locali, cui si applica la legge n. 142/1990, danno atto alla disponibilità finanziaria e allegano alla richiesta i pareri prescritti dalla medesima legge. Come nel 1992, anche per il corrente anno potrà essere emesso un solo provvedimento autorizzativo; di conseguenza le amministrazioni nel proporre la richiesta terranno conto delle necessità prevedibili nel corso dell'anno in un contesto di programmazione e di definizione dell'assetto organico del personale. A proposito, come già accennato in premessa si ricorda che nel corso del 1993, si dovrà procedere alla definizione delle piante e dotazioni organiche riferite a ciascuna realtà operativa, al fine di conseguire una riduzione degli uffici dirigenziali, una migliore diversa distribuzione del personale e la più efficace integrazione fra le varie risorse impegnate nel funzionamento della pubblica amministrazione. Il che dovrà conseguirsi mediante una puntuale analisi delle funzioni che fanno capo alle amministrazioni, ed al loro interno, ai vari uffici e la individuazione dei carichi di lavoro da effettuarsi sulla base: dei bacini di utenza; del rapporto popolazione dipendenti in servizio; del grado di diffusione informatica attuale e di quello che si prevede essere nel prossimo futuro. Va da sè che ciascuna amministrazione dovrà procedere ad una preventiva ricognizione della situazione esistente in materia di organici, di presenze e di distribuzione del personale su tutto il territorio. In particolare, è necessario evidenziare la distribuzione del personale in forza a ciascuna amministrazione nelle varie sedi territoriali presso cui le stesse sono chiamate ad operare. Non solo perchè la rideterminazione delle piante organiche dovrà avvenire per ciascuna sede per far fronte alle necessità di personale direttamente collegate alle funzioni ed ai servizi che effettivamente vengono assicurati alla collettività, ma anche perchè l'art. 31 del decreto del Presidente della Repubblica n. 29/1993 che consente, per il 1993, di assumere personale prima ancora di aver individuato le nuove piante e dotazioni organiche di personale subordina a dette evidenze la possibilità di effettuare nuove assunzioni. In relazione a ciò, quindi, le amministrazioni dovranno allegare alla domanda per nuove assunzioni un prospetto simile a quello allegato alla presente, contenente tutte le notizie utili a valutare le effettive esigenze poste a base della richiesta. Per ciascuna sede di servizio, si dovranno fornire notizie relative a pianta organica per qualifiche, per profili professionali, per tipo di rapporto (personale di ruolo, fuori ruolo, personale soprannumerario, in posizione di comando, da e verso altre amministrazioni, personale a tempo determinato ed a tempo parziale) oltre ad una esauriente narrativa in ordine ai servizi eventualmente appaltati, per valutare le consistenze delle attuali dotazioni organiche, ove non siano state rideterminate per effetto delle dismissioni di alcune funzioni appaltate. Tale prospetto va inoltrato anche al Ministero del tesoro - Ragioneria generale dello Stato, tramite le ragionerie provinciali per le province, i comuni e le comunità montane e i loro consorzi, le ragionerie regionali per le università e le camere di commercio, la ragioneria regionale del Lazio per gli enti pubblici non economici e gli enti e le istituzioni di ricerca, le ragionerie centrali per i Ministeri e le aziende autonome. Con lo stesso prospetto dovranno essere corredate le domande per la indizione dei concorsi eventualmente prodotte dalle amministrazioni statali. 4. - Assunzioni da effettuare tramite l'ufficio di collocamento. Per le assunzioni che debbono effettuarsi con ricorso alle liste presenti negli uffici circoscrizionali del lavoro ai sensi dell'art. 16 della legge n. 56/1987 e successive modificazioni, si precisa che le stesse avvengono sulla base di selezioni dei lavoratori iscritti nelle liste di collocamento avviati numericamente secondo l'ordine di iscrizione, a condizione che essi abbiano la professionalità richiesta risultante dalle predette liste. Le selezioni debbono consistere in prove pratiche attitudinali o in sperimentazioni lavorative, tendenti ad accertare esclusivamente l'idoneità del lavoratore a svolgere le mansioni proprie del profilo professionale da attribuire e non comportano valutazione emulativa e quindi la formazione di graduatorie di merito. Poichè è stato constatato un certo grado di disomogeneità nell'effettuare le prove selettive fra le diverse amministrazioni nonchè una complessità e difficoltà delle medesime prove non sempre commisurate ed aderenti alle disposizioni desumibili dalla legge, al fine di adottare criteri di selezione il più possibile omogenei in tutte le amministrazioni pubbliche, si raccomanda, per ciò che attiene l'accertamento della professionalità, il rispetto degli articoli 14 e 18 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, che disciplinano le prove da sostenere al termine dei corsi di formazione professionale tenuti dalle regioni. Le amministrazioni sono invitate, quindi, ad effettuare le selezioni di cui all'art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, con riferimento ai contenuti ed alle modalità stabilite per le prove di idoneità relative al conseguimento degli attestati di professionalità dalla regione nel cui ambito ricade l'amministrazione che dovrà provvedere alla selezione. Per ciò che attiene alle assunzioni dei cassintegrati, il comma 7 dell'art. 5 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, che estendeva a tutto il territorio nazionale la riserva del 50% delle assunzioni a tempo indeterminato da effettuarsi ai sensi dell'art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, a favore dei lavoratori di aziende private che fruissero dell'intervento di integrazione salariale straordinaria per non meno di dodici mesi, non è stato riprodotto. In suo luogo, il comma 8 dell'art. 7 della legge 14 novembre 1992, n. 438, ha richiamato semplicemente l'art. 28 della legge 23 luglio 1991, n. 223. Pertanto, per il 1993, detta riserva opera solo per le assunzioni presso sedi situate nel centro nord. Si dà attuazione a ciò mediante richiesta di avvio a selezione del numero di unità attingendo nelle apposite liste predisposte con le modalità di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 1991 (Gazzetta Ufficiale n. 82 dell'8 aprile 1991). Qualora le singole amministrazioni non provvedano, sarà cura dei competenti uffici circoscrizionali e/o regionali dell'impiego di avviare a selezione la prevista quota del 50% riservata ai cassintegrati. Ove non sia possibile avviare a selezione lavoratori per mancanza di iscritti in una delle due liste, si utilizza quella delle due che sia in grado di corrispondere alle richieste ovvero facendo ricorso a liste di circoscrizioni limitrofe, sempre nel rispetto della riserva dei cassintegrati. A tal fine nelle liste predisposte ai sensi del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 1991 sono iscritti, con le medesime modalità, i lavoratori che fruiscono dell'indennità di mobilità di cui all'art. 7 della legge 23 luglio 1991, n. 223, da almeno dodici mesi. 5. - Mobilità. Il decreto legislativo n. 29/1993 innova i procedimenti di trasferimento volontario e d'ufficio dei pubblici dipendenti. Fermi restando le motivazioni e gli obiettivi che con tale istituto si intendono perseguire, che come si ricorderà vertono essenzialmente sul più razionale impiego delle risorse umane già presenti nelle amministrazioni pubbliche, i momenti di effettiva innovazione si possono così riassumere: 1) i trasferimenti per mobilità saranno disposti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il nuovo iter attuativo, quindi, si articolera': in una fase ricognitiva delle vacanze e degli esuberi, con il che si ottiene anche il consenso delle amministrazioni riceventi e cedenti; nella pubblicità di tali situazioni; nell'espressione di volontà degli interessati e quindi, verificate le corrispondenze fra offerta e domanda, decretazione del trasferimento mediante provvedimento del Presidente del Consiglio; 2) concreta possibilità di provvedere a trasferimenti d'ufficio nei confronti di quei dipendenti, che sicuramente in posizione di eccedenza, non ricerchino nella fase si attuazione della mobilità volontaria una loro adeguata sistemazione in uno dei posti disponibili pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Infatti, contrariamente alla precedente normativa, che prevedeva l'accordo con le OO.SS., le graduatorie per l'attuazione dei trasferimenti d'ufficio si effettuano sulla base di criteri già stabiliti dalla legge e che, pertanto, sono d'immediata applicazione; 3) inoltre, è stabilito che il personale non disposto ad accettare il posto di lavoro indicato nel provvedimento di trasferimento d'ufficio viene collocato in disponibilità, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3; 4) sarà possibile, a domanda, il trasferimento di personale fra le diverse amministrazioni pubbliche, anche nei casi di non eccedenza, previo assenso delle amministrazioni interessate ed a condizione che quella cedente dimostri di poter coprire il posto lasciato libero dal dipendente trasferito; 5) è previsto che si dovrà dare sistemazione al personale di ruolo collocato in posizione soprannumeraria. In diverse amministrazioni, infatti, coesistono vacanze di organico e posizioni soprannumerarie - come ad esempio quelle relative a personale assunto ai sensi della legge n. 285/1977 - che dovranno essere disciplinate in modo da coprire le vacanze di organico e sottoporre l'eventuale eccedenza a procedura di mobilità; 6) al fine, poi, di assicurare all'istituto della mobilità la più puntuale, generale ed efficace attuazione, il decreto legislativo ha conferito particolari compiti ai comitati provinciali e comitati metropolitani in materia di razionale distribuzione del personale nei pubblici uffici. Infatti ad essi è demandato il compito di formulare proposte di trasferimento in ambito provinciale al Dipartimento della funzione pubblica, che adotterà i relativi provvedimenti di trasferimento; 7) non si potranno effettuare assunzioni, nemmeno quelle relative a categorie protette, ove non si dia attuazione, in via preliminare, alla mobilità in tutte le sue fasi. Tutta la tematica della mobilità, negli aspetti richiamati, dovrà essere disciplinata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato ai sensi dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400. In attesa dell'emanazione di tale decreto restano ferme le disposizioni vigenti. Quanto sopra evidenzia l'interesse del Parlamento e del Governo verso l'istituto della mobilità, al quale viene così assegnato il compito di acquisire personale alle amministrazioni prioritariamente rispetto alle altre forme di reclutamento, con il duplice obiettivo di distribuire il personale già in servizio in modo da eliminare le eccedenze a vantaggio delle necessità di organico esistenti in amministrazioni e sedi di servizio diverse, e contemporaneamente di conseguire efficienza ed economia di gestione complessiva nella pubblica amministrazione. Pertanto, si invitano le amministrazioni a concludere con tempestività le operazioni di mobilità già avviate e non ancora concluse ed a darne atto in sede di richiesta di autorizzazione per nuove assunzioni o per indire concorsi nelle amministrazioni statali. Si ricorda la disposizione contenuta nella circolare 31 gennaio 1992 del Dipartimento della funzione pubblica in ordine alla quale, nel caso in cui siano esistenti ed utilizzabili graduatorie già predisposte per la mobilità, le amministrazioni possono coprire i posti vacanti, compresi quelli resisi ulteriormente disponibili dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ai sensi ed effetti di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 agosto 1988, n. 325, mediante l'utilizzo di dette graduatorie ed a condizione che i dipendenti interessati non siano già stati trasferiti in esito a diversa domanda di mobilità. In merito si comunica che, la copertura amministrativa di tale operazione è stata disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 gennaio 1992 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 28 gennaio 1992. Infine, si ricorda che per coprire posti disponibili mediante mobilità volontaria e per la mobilità prevista dai contratti dei singoli comparti, non occorre alcuna autorizzazione. Per i dipendenti trasferiti ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 325/1988 agli enti locali è previsto il corrispondente trasferimento dei fondi relativi alle retribuzioni, regolato dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 1989, n. 428 e 5 giugno 1992, n. 473. L'attuazione di quanto previsto nei due citati provvedimenti è demandata ai Ministeri dell'interno e del tesoro. Appena possibile, tutte le amministrazioni pubbliche saranno invitate con successiva circolare a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica le eccedenze di personale e le disponibilità nelle piante organiche, per avviare un nuovo ciclo di mobilità. 6. - Varie. Si ricorda, infine, che sia le assunzioni di personale che le autorizzazioni ad indire concorsi avvengono con specifico riferimento alle sedi territoriali in cui si evidenziano le vacanze e che il personale assegnato in una sede non può essere altrove utilizzato, nè per comandi, nè per distacco, nè trasferito in altre amministrazioni se non dopo decorsi sette anni di permanenza nella sede di servizio ove è stato effettuato il concorso. Gli organi di controllo sono invitati a vigilare sulla corretta applicazione delle sopra richiamate indicazioni. p. Il Presidente: SACCONI ----> Vedere Tabella a Pag. 12 della G.U. <---- NOTE ESPLICATIVE PER LA COMPILAZIONE DEL PROSPETTO Colonna (1): in questa colonna vanno riportate le qualifiche funzionali o le categorie avendo cura di riempire per ogni qualifica, uno o più prospetti a seconda del numero dei profili professionali appartenenti alla qualifica. Colonna (2): in questa colonna va indicato il profilo professionale. Gli enti locali avranno cura di specificare l'eventuale professionalità. Colonna (3): in questa colonna vanno riportate le consistenze numeriche delle dotazioni organiche per ogni profilo professionale. Colonna (4): in questa colonna va riportato il numero dei presenti in servizio di ruolo per ogni profilo professionale. Colonne (5) e (6): in queste colonne va riportato il numero di eventuali presenti in servizio in ruolo soprannumerario (ad es. per effetto della legge n. 285/77 o per disposizioni contrattuali). Il dato della colonna (5) non comprende il numero dei dipendenti ex legge n. 285/77, eventualmente già inquadrato nei ruoli ordinari, che è compreso, evidentemente, nel dato della colonna (4). Colonna (7): in questa colonna va riportato il numero dei presenti in servizio di ruolo a tempo parziale, ricompreso nel dato della colonna (4). Colonna (8): in questa colonna va riportato il numero dei presenti in servizio a tempo determinato, con esclusione del personale con incarico di consulenze, di progettazione, ecc. Colonne (9) e (10): in queste colonne va riportato il numero dei dipendenti in comando presso altre amministrazioni o provenienti da altre amministrazioni ed in servizio presso l'ente. Colonne (11) e (12): in queste colonne va riportato il numero dei dipendenti collocati in posizione di fuori ruolo presso altre amministrazioni o provenienti da altre amministrazioni ed in servizio presso l'ente. ---------- N. B. - I dipendenti comandati o posti in posizione di fuori ruolo presso altre amministrazioni di cui alle colonne (9) e (11) sono parte del personale già indicato nella colonna (4). Le amministrazioni con uffici territoriali avranno cura di riempire il prospetto per ogni sede periferica, tenendo conto che l'aggregazione minima dev'essere fatta a livello provinciale. La situazione rappresentata in prospetto è riferita alla data della richiesta di autorizzazione. TESTO DELLE PIÙ RECENTI NORME LEGISLATIVE RICHIAMATE NELLA CIRCOLARE Il testo dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1991, n. 421: "Delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, di pubblico impiego, di previdenza e di finanza territoriale" è il seguente: Art. 2 (Pubblico impiego). - 1. Il Governo della Repubblica è delegato a emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge uno o più decreti legislativi, diretti al contenimento, alla razionalizzazione e al controllo della spesa per il settore del pubblico impiego, al miglioramento dell'efficienza e della produttività, nonchè alla sua riorganizzazione; a tal fine è autorizzato a: a) prevedere, con uno o più decreti, salvi i limiti collegati al perseguimento degli interessi generali cui l'organizzazione a l'azione delle pubbliche amministrazioni sono indirizzate, che i rapporti di lavoro e di impiego dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato e degli altri enti di cui agli articoli 1, primo comma, e 26, primo comma, della legge 29 marzo 1983, n. 93, siano ricondotti sotto la disciplina del diritto civile e siano regolati mediante contratti individuali e collettivi; prevedere una disciplina transitoria idonea ad assicurare la graduale sostituzione del regime attualmente in vigore nel settore pubblico con quello stabilito in base al presente articolo; prevedere nuove forme di partecipazione delle rappresentanze del personale ai fini dell'organizzazione del lavoro nelle amministrazioni; b) prevedere criteri di rappresentatività ai fini dei diritti sindacali e della contrattazione compatibili con le norme costituzionali; prevedere strumenti per la rappresentanza negoziale della parte pubblica, autonoma ed obbligatoria, mediante un apposito organismo tecnico, dotato di personalità giuridica, sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed operante in conformità alle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei Ministri; stabilire che l'ipotesi di contratto collettivo, corredata dai necessari documenti indicativi degli oneri finanziari, sia trasmessa dall'organismo tecnico, ai fini dell'autorizzazione alla sottoscrizione, al Governo che dovrà pronunciarsi in senso positivo o negativo entro un termine non superiore a quindici giorni, decorso il quale l'autorizzazione si intende rilasciata; prevedere che la legittimità e la compatibilità economica dell'autorizzazione governativa siano sottoposte al controllo della Corte dei conti, che dovrà pronunciarsi entro un termine certo, decorso il quale il controllo si intende effettuato senza rilievi; c) prevedere l'affidamento delle controversie di lavoro riguardanti i pubblici dipendenti, cui si applica la disciplina di cui al presente articolo, escluse le controversie riguardanti il personale di cui alla lettera e) e le materie di cui ai numeri da 1) a 7) della presente lettera, alla giurisdizione del giudice ordinario secondo le disposizioni che regolano il processo del lavoro, a partire dal terzo anno successivo alla emanazione del decreto legislativo e comunque non prima del compimento della fase transitoria di cui alla lettera a); la procedibilità del ricorso giurisdizionale resta subordinata all'esperimento di un tentativo di conciliazione, che, in caso di esito positivo, si definisce mediante verbale costituente titolo esecutivo. Sono regolate con legge, ovvero, sulla base della legge o nell'ambito dei principi dalla stessa posti, con atti normativi o amministrativi, le seguenti materie: 1) le responsabilità giuridiche attinenti ai singoli operatori nell'espletamento di procedure amministrative; 2) gli organi, gli uffici, i modi di conferimento della titolarità dei medesimi; 3) i principi fondamentali di organizzazione degli uffici; 4) i procedimenti di selezione per l'accesso al lavoro e di avviamento al lavoro; 5) i ruoli e le dotazioni organiche nonchè la loro consistenza complessiva. Le dotazioni complessive di ciascuna qualifica sono def- inite previa informazione alle organizzazioni sindacali interessate maggiormente rappresentative sul piano nazionale; 6) la garanzia della libertà di insegnamento e l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca; 7) la disciplina della responsabilità e delle incompatibilità tra l'impiego pubblico ed altre attività e i casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici; d) prevedere che le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici di cui alla lettera a) garantiscano ai propri dipendenti parità di trattamenti contrattuali e comunque trattamenti non inferiori a quelli prescritti dai contratti collettivi; e) mantenere la normativa vigente, prevista dai rispettivi ordinamenti, per quanto attiene ai magistrati ordinari e amministrativi, agli avvocati e procuratori dello Stato, al personale militare e delle forze di polizia, ai dirigenti generali ed equiparati, al personale delle carriere diplomatica e prefettizia; f) prevedere la definizione di criteri di unicità di ruolo dirigenziale, fatti salvi i distinti ruoli delle carriere diplomatica e prefettizia e le relative modalità di accesso; prevedere criteri generali per la nomina dei dirigenti di più elevato livello, con la garanzia di specifiche obiettive capacità professionali; prevedere una disciplina uniforme per i procedimenti di accesso alle qualifiche dirigenziali di primo livello anche mediante norme di riordino della Scuola superiore della pubblica amministrazione, anche in relazione alla funzione di accesso, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, prevedendo figure di vertice con distinte responsabilità didattico-scientifiche e gestionaliorganizzative; g) prevedere: 1) la separazione tra i compiti di direzione politica e quelli di direzione amministrativa; l'affidamento ai dirigenti - nell'ambito delle scelte di programma degli obiettivi e delle direttive fissate dal titolare dell'organo - di autonomi poteri di direzione, di vigilanza e di controllo, in particolare la gestione di risorse finanziarie attraverso l'adozione di idonee tecniche di bilancio, la gestione delle risorse umane e la gestione di risorse strumentali; ciò al fine di assicurare economicità, speditezza e rispondenza al pubblico interesse dell'attività degli uffici dipendenti; 2) la verifica dei risultati mediante appositi nuclei di valutazione composti da dirigenti generali e da esperti, ovvero attraverso convenzioni con organismi pubblici o privati particolarmente qualificati nel controllo di gestione; 3) la mobilità, anche temporanea, dei dirigenti, nonchè la rimozione dalle funzioni e il collocamento a disposizione in caso di mancato conseguimento degli obiettivi prestabiliti della gestione; 4) i tempi e i modi per l'individuazione, in ogni pubblica amministrazione, degli organi e degli uffici dirigenziali in relazione alla rilevanza e complessità delle funzioni e della quantità delle risorse umane, finanziarie, strumentali assegnate; tale individuazione dovrà comportare anche eventuali accorpamenti degli uffici esistenti; dovranno essere previsti i criteri per l'impiego e la graduale riduzione del numero dei dirigenti in servizio che risultino in eccesso rispetto agli uffici individuati ai sensi della presente norma; 5) una apposita, separata area di contrattazione per il personale dirigenziale non compreso nella lettera c), cui partecipano le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e le organizzazioni sindacali del personale interessato maggiormente rappresentative sul piano nazionale, assicurando un adeguato riconoscimento delle specifiche tipologie professionali; la definizione delle qualifiche dirigenziali e delle relative attribuzioni; l'istituzione di un'area di contrattazione per la dirigenza medica, stabilendo che la relativa delegazione sindacale sia composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali del personale medico maggiormente rappresentative sul piano nazionale; h) prevedere procedure di contenimento e controllo della spesa globale per i dipendenti pubblici, entro i limiti massimi globali, per ciascun comparto e per ciascuna amministrazione o ente; prevedere, nel bilancio dello Stato e nei bilanci delle altre amministrazioni ed enti, l'evidenziazione della spesa complessiva per il personale, a preventivo e a consuntivo; prevedere la revisione dei controlli amministrativi dello Stato sulle regioni, concentrandoli sugli atti fondamentali della gestione ed assicurando l'audizione dei rappresentanti dell'ente controllato, adeguando altresì la composizione degli organi di controllo anche al fine di garantire l'uniformità dei criteri di esercizio del controllo stesso; i) prevedere che nei limiti di cui alla lettera h) la contrattazione sia nazionale e decentrata; l) definire procedure e sistemi di controllo sul conseguimento degli obiettivi stabiliti per le azioni amministrative, nonchè sul contenimento dei costi contrattuali entro i limiti predeterminati dal Governo e dalla normativa di bilancio, prevedendo negli accordi contrattuali dei pubblici dipendenti la possibilità di prorogare l'efficacia temporale del contratto, ovvero di sospenderne l'esecuzione parziale o totale in caso di accertata esorbitanza dai limiti di spesa; a tali fini, prevedere che il Nucleo di valutazione della spesa relativa al pubblico impiego istituito presso il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro dall'art. 10 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, operi, su richiesta del Presidente del Consiglio dei Ministri o delle organizzazioni sindacali, nell'ambito dell'attuale dotazione finanziaria dell'ente, con compiti sostitutivi di quelli affidatigli dal citato art. 10 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, di controllo e certificazione dei costi del lavoro pubblico sulla base delle rilevazioni effettuate dalla Ragioneria generale dello Stato, dal Dipartimento della funzione pubblica e dall'Istituto nazionale di statistica; per il più efficace perseguimento di tali obiettivi, realizzare l'integrazione funzionale del Dipartimento della funzione pubblica con la Ragioneria generale dello Stato; m) prevedere, nelle ipotesi in cui per effetto di decisioni giurisdizionali l'entità globale della spesa per il pubblico impiego ecceda i limiti prestabiliti dal Governo, che il Ministro del bilancio e della programmazione economica ed il Ministro del tesoro presentino, in merito, entro trenta giorni dalla pubblicazione delle sentenze esecutive, una relazione al Parlamento impegnando Governo e Parlamento a definire con procedura d'urgenza una nuova disciplina legislativa idonea a ripristinare i limiti della spesa globale; n) prevedere che, con riferimento al settore pubblico, in deroga all'art. 2103 del codice civile, l'esercizio temporaneo di mansioni superiori non attribuisce il diritto all'assegnazione definitiva delle stesse, che sia consentita la temporanea assegnazione con provvedimento motivato del dirigente alle mansioni superiori per un periodo non eccedente tre mesi o per sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto esclusivamente con il riconoscimento del diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta e che comunque non costituisce assegnazione alle mansioni superiori l'attribuzione di alcuni soltanto dei compiti propri delle mansioni stesse, definendo altresì criteri, procedure e modalità di detta assegnazione; o) procedere alla abrogazione delle disposizioni che prevedono automatismi che influenzano il trattamento economico fondamentale ed accessorio, e di quelle che prevedono trattamenti economici accessori, settoriali, comunque denominati, a favore di pubblici dipendenti sostituendole contemporaneamente con corrispondenti disposizioni di accordi contrattuali anche al fine di collegare direttamente tali trattamenti alla produttività individuale e a quella collettiva ancorchè non generalizzata ma correlata all'apporto partecipativo, raggiunte nel periodo, per la determinazione delle quali devono essere introdotti sistemi di valutazione e misurazione, ovvero allo svolgimento effettivo di attività particolarmente disagiate ovvero obiettivamente pericolose per l'incolumità personale o dannose per la salute; prevedere che siano comunque fatti salvi i trattamenti economici fondamentali ed accessori in godimento aventi natura retributiva ordinaria o corrisposti con carattere di generalità per ciascuna amministrazione o ente; prevedere il principio della responsabilità personale dei dirigenti in caso di attribuzione impropria dei trattamenti economici accessori; p) prevedere che qualunque tipo di incarico a dipendenti della pubblica amministrazione possa essere conferito in casi rigorosamente predeterminati; in ogni caso, prevedere che l'amministrazione,ente, società o persona fisica che hanno conferito al personale dipendente da una pubblica amministrazione incarichi previsti dall'art. 24 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, entro sei mesi dall'emanazione dei decreti legislativi di cui al presente articolo, siano tenuti a comunicare alle amministrazioni di appartenenza del personale medesimo gli emolumenti corrisposti in relazione ai predetti incarichi, allo scopo di favorire la completa attuazione dell'anagrafe delle prestazioni prevista dallo stesso art. 24; q) al fine del contenimento e della razionalizzazione delle aspettative e dei permessi sindacali nel settore pubblico, prevedere l'abrogazione delle disposizioni che regolano la gestione e la fruizione di dette prerogative, stabilendo che contemporaneamente l'intera materia venga disciplinata nell'ambito della contrattazione collettiva, determinando i limiti massimi delle aspettative e dei permessi sindacali in un apposito accordo stipulato tra il Presidente del Consiglio dei Ministri o un suo delegato e le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, da recepire con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previa deliberazione del Consiglio dei Ministri; tali limiti massimi dovranno essere determinati tenendo conto della diversa dimensione e articolazione organizzativa delle amministrazioni, della consistenza numerica del personale nel suo complesso e del personale sindacalizzato, prevedendo il divieto di cumulare i permessi sindacali giornalieri; prevedere che alla ripartizione delle aspettative sindacali tra le confederazioni e le organizzazioni sindacali aventi titolo provveda, in relazione alla rappresentatività delle medesime accertata ai sensi della normativa vigente nel settore pubblico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni ed organizzazioni sindacali interessate; prevedere che le amministrazioni pubbliche forniscano al Dipartimento della funzione pubblica il numero complessivo ed i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali, inoltre prevedere, secondo i tempi definiti dall'accordo di cui sopra, che ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni si applichino, in materia di aspettative e permessi sindacali, le disposizioni della legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni; prevedere che, oltre ai dati relativi ai permessi sindacali, le pubbliche amministrazioni debbano annualmente fornire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica gli elenchi nominativi, suddivisi per qualifica, del personale dipendente collocato in aspettativa, in quanto chiamato a ricoprire una funzione pubblica elettiva ovvero per motivi sindacali. I dati riepilogativi degli elenchi sono pubblicati in allegato alla relazione annuale da presentare al Parlamento ai sensi dell'art. 16 della legge 29 marzo 1983, n. 93. r) prevedere, al fine di assicurare la migliore distribuzione del personale nelle sedi di servizio sul territorio nazionale, che le amministrazioni e gli enti pubblici non possano procedere a nuove assunzioni, ivi comprese quelle riguardanti le categorie protette, in caso di mancata rideterminazione delle piante organiche secondo il disposto dell'art. 6 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, ed in caso di accertata possibilità di copertura dei posti vacanti mediante mobilità volontaria, ancorchè realizzabile a seguito della copertura del fabbisogno di personale nella sede di provenienza; prevedere norme dirette ad impedire la violazione e l'elusione degli obblighi temporanei di permanenza dei dipendenti pubblici in determi- nate sedi, stabilendo in sette anni il relativo periodo di effettiva permanenza nella sede di prima destinazione, escludendo anche la possibilità di disporre in tali periodi comandi o distacchi presso sedi con dotazioni organiche complete; prevedere che i trasferimenti mediante mobilità volontaria, compresi quelli di cui al comma 2 dell'art. 4 della legge 29 dicembre 1988, n. 554, siano adottati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e che il personale eccedente, che non accetti la mobilità volontaria, sia sottoposto a mobilità d'ufficio e, qualora non ottemperi, sia collocato in disponibilità ai sensi dell'art. 72 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3; s) prevedere che, fatte salve le disposizioni di leggi speciali, la disciplina del trasferimento di azienda di cui all'art. 2112 del codice civile si applica anche nel caso di transito dei dipendenti degli enti pubblici e delle aziende municipalizzate o consortili a società private per effetto di norme di legge, di regolamento o convenzione, che attribuiscano alle stesse società le funzioni esercitate dai citati enti pubblici ed aziende; t) prevedere una organica regolamentazione delle modalità di accesso all'impiego presso le pubbliche amministrazioni, espletando, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, concorsi unici per profilo professionale abilitanti all'impiego presso le pubbliche amministrazioni, ad eccezione delle regioni, degli enti locali e loro consorzi, previa individuazione dei profili professionali, delle pro- cedure e tempi di svolgimento dei concorsi, nonchè delle modalità di accesso alle graduatorie di idonei da parte delle amministrazioni pubbliche, prevedendo altresì la possibilità, in determinati casi, di provvedere attraverso concorsi per soli titoli o di selezionare i candidati mediante svolgimento di prove psico-attitudinali avvalendosi di sistemi automatizzati; prevedere altresì il decentramento delle sedi di svolgimento dei concorsi; u) prevedere per le categorie protette di cui al titolo I della legge 2 aprile 1968, n. 482, l'assunzione, da parte dello Stato, delle aziende e degli enti pubblici, per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento sulla base delle graduatorie stabilite dagli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione; v) al fine di assicurare una migliore efficienza degli uffici e delle strutture delle amministrazioni pubbliche in relazione alle rispettive inderogabili esigenze funzionali, prevedere che il personale appartenente alle qualifiche funzionali possa essere utilizzato, occasionalmente e con criteri di flessibilità, per lo svolgimento di mansioni relative a profili professionali di qualifica funzionale immediatamente inferiore; z) prevedere, con riferimento al titolo di studio, l'utilizzazione, anche d'ufficio, del personale docente soprannumerario delle scuole di ogni ordine e grado in posti e classi di concorso diversi da quelli di titolarità, anche per ordini e gradi di scuola diversi; il passaggio di ruolo del predetto personale docente soprannumerario e consentito purchè in possesso di idonea abilitazione e specializzazione, ove richiesta, secondo la normativa vigente; prevedere il passaggio del personale docente in soprannumero e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario utilizzato presso gli uffici scolastici regionali e provinciali, a domanda, nelle qualifiche funzionali, nei profili professionali e nelle sedi che presentino disponibilità di posti, nei limiti delle dotazioni organiche dei ruoli dell'amministrazione centrale e dell'amministrazione scolastica periferica del Ministero della pubblica istruzione previste cumulativamente dalle tabelle A e B allegate al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 luglio 1987, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiali n. 33 dell'8 febbraio 1991, e successive modificazioni; aa) prevedere per il personale docente di ruolo l'istituzione di corsi di riconversione professionale, con verifica finale, aventi valore abilitante, l'accesso ai quali avvenga sulla base dei titoli di studio posseduti al fine di rendere possibile una maggiore mobilità professionale all'interno del comparto scuola in relazione ai fenomeni di diminuzione della popolazione scolastica e ai cambiamenti degli ordinamenti e dei programmi di insegnamento; prevedere nell'ambito delle trattative contrattuali l'equiparazione della mobilità professionale (passaggi di cattedra e di ruolo) a quella territoriale ed il superamento dell'attuale ripartizione tra i posti riservati alla mobilità e quelli riservati alle immissioni in ruolo nel senso di rendere disponibili per le immissioni in ruolo solo i posti che residuano dopo le operazioni di mobilità in ciascun anno scolastico; bb) prevedere norme dirette alla riduzione graduale delle dotazioni organiche aggiuntive per le scuole materne e per gli istituti e scuole d'istruzione secondaria ed artistica, fino al raggiungimento del 3 per cento della consistenza organica, a modifica di quanto previsto dall'art. 13, primo comma, della legge 20 maggio 1982, n. 270, e successive modificazioni e integrazioni; sopprimere, con decorrenza dall'anno scolastico 1993-94, i commi decimo e undicesimo dell'articolo 14 della citata legge 20 maggio 1982, n. 270, e prevedere norme dirette alla progressiva abolizione delle attuali disposizioni che autorizzano l'impiego del personale della scuola in funzioni diverse da quelle di istituto: conseguentemente dovrà essere prevista una nuova regolamentazione di tutte le forme di utilizzazione del personale della scuola per garantirne l'impiego, anche attraverso forme di reclutamento per concorso, in attività di particolare utilità strettamente attinenti al settore educativo e per fini di istituto anche culturali previsti da leggi in vigore. Tale nuova regolamentazione potrà consentire una utilizzazione complessiva di personale non superiore alle mille unità; cc) prevedere che le dotazioni dell'organico aggiuntivo siano destinate prevalentemente alla copertura delle supplenze annuali. Ciò nell'ambito delle quote attualmente stabilite per le diverse attività di cui all'art. 14 della legge 20 maggio 1982, n. 270, e successive modificazioni; dd) procedere alla revisione delle norme concernenti il conferimento delle supplenze annuali e temporanee per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario prevedendo la possibilità di fare ricorso alle supplenze annuali solo per la copertura dei posti effettivamente vacanti e disponibili ed ai quali non sia comunque assegnato personale ad altro titolo per l'intero anno scolastico, stabilendo la limitazione delle supplenze termporanee al solo periodo di effettiva permanenza delle esigenze di servizio; procedere alla revisione della disciplina che regola l'utilizzazione del personale docente che riprende servizio dopo l'aspettativa per infermità o per motivi di famiglia; nelle sole classi terminali dei cicli di studio ove il docente riprenda servizio dopo il 30 aprile ed a seguito di un periodo di assenza non inferiore a novanta giorni, viene confermato il supplente a garanzia della continuità didattica e i docenti di ruolo che non riprendano servizio nella propria classe sono impiegati per supplenze o per lo svolgimento di altri compiti; ee) procedere alla revisione, nell'ambito dell'attuale disciplina del reclutamento del personale docente di ruolo, dei criteri di costituzione e funzionamento delle commissioni giudicatrici, al fine di realizzare obiettivi di accelerazione, efficienza e contenimento complessivo della spesa nello svolgimento delle procedure di concorso mediante un più razionale accorpamento delle classi di concorso ed il maggior decentramento possibile delle sedi di esame, nonchè un più frequente ricorso alla scelta dei componenti delle commissioni fra il personale docente e direttivo in quiescenza, anche ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 giugno 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 1986, e successive modificazioni, ed assicurando un adeguato compenso ai componenti delle commissioni stesse nei casi in cui essi non optino per l'esonero dal servizio di insegnamento. La corresponsione dei citati compensi deve comunque comportare una adeguata economia di spesa rispetto agli oneri eventualmente da sostenere per la sostituzione del personale esonerato dal servizio di insegnamento; ff) procedere alla revisione, nell'ambito dell'attuale disciplina del reclutamento del personale docente di ruolo, delle relative procedure di concorso, al fine di subordinarne l'indizione alla previsione di effettiva disponibilità di cattedre e di posti e, per quanto riguarda le accademie ed i conservatori, di subordinarne lo svolgimento ad una previa selezione per soli titoli; gg) prevedere l'individuazione di parametri di efficacia della spesa per la pubblica istruzione in rapporto ai risultati del sistema scolastico con particolare riguardo alla effettiva fruizione del diritto allo studio ed in rapporto anche alla mortalità scolastica, agli abbandoni e al non adempimento dell'obbligo, individuando strumenti efficaci per il loro superamento; hh) prevedere criteri e progetti per assicurare l'attuazione della legge 10 aprile 1991, n. 125, in tutti i settori del pubblico impiego; ii) prevedere l'adeguamento degli uffici e della loro organizzazione al fine di garantire l'effettivo esercizio dei diritti dei cittadini in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241; ll) i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei consigli regionali sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. Tale periodo è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza; mm) al fine del completamento del processo di informatizzazione delle amministrazioni pubbliche e della più razionale utilizzazione dei sistemi informativi automatizzati, procedere alla revisione della normativa in materia di acquisizione dei mezzi necessari, prevedendo altresì la definizione dei relativi standard qualitativi e dei controlli di efficienza e di efficacia; procedere alla revisione delle relative competenze e attribuire ad un apposito organismo funzioni di coordinamento delle iniziative e di pianificazione degli investimenti in materia di automazione, anche al fine di garantire l'interconnessione dei sistemi informatici pubblici. 2. Le disposizioni del presente articolo e dei decreti legislativi in esso previsti costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione. I principi desumibili dalle disposizioni del presente articolo costituiscono altresì per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e di Bolzano norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica. 3. Restano salve per la Valle d'Aosta le competenze statutarie in materia, le norme di attuazione e la disciplina sul bilinguismo. Resta comunque salva, per la provincia autonoma di Bolzano, la disciplina vigente sul bilinguismo e la riserva proporzionale di posti nel pubblico impiego. 4. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Governo trasmette alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 1 al fine dell'espressione del parere da parte delle Commissioni permanenti competenti per la materia di cui al presente articolo. Le Commissioni si esprimono entro quindici giorni dalla data di trasmissione. 5. Disposizioni correttive, nell'ambito dei decreti di cui al comma 1, nel rispetto dei principi e criteri direttivi determinati dal medesimo comma 1 e previo parere delle Commissioni di cui al comma 4, potranno essere emanate, con uno o più decreti legislativi, fino al 31 dicembre 1993. Il testo dell'art. 31 del decreto legislativo 3 febbraio 1992, n. 29: "Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, con norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" è il seguente: Art. 31 (Individuazione degli uffici dirigenziali e determinazione delle piante organiche in sede di prima applicazione del presente decreto). - 1. In sede di prima applicazione del presente decreto, le amministrazioni pubbliche procedono: a) alla rilevazione di tutto il personale distinto per circoscrizione provinciale e per sedi di servizio, nonchè per qualifiche e specifiche professionalità, evidenziando le posizioni di ruolo numerarie e soprannumerarie, non di ruolo, fuori ruolo, comando, distacco e per contatto a tempo determinato e a tempo parziale; b) alla formulazione di una proposta di ridefinizione dei propri uffici e delle piante organiche in relazione ai criteri di cui all'art. 5, ai carichi di lavoro, nonchè alla esigenza di integrazione per obiettivi delle risorse umane e materiali, evitando le eventuali duplicazioni e sovrapposizioni di funzioni ed al fine di conseguire una riduzione per accorpamento degli uffici dirigenziali, e, in conseguenza, delle dotazioni organiche del personale dirigenziale, in misura non inferiore al dieci per cento, riservando un contingente di dirigenti per l'esercizio delle funzioni di cui all'art. 17, comma 1, lettera b); c) alla revisione delle tabelle annesse al decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 420, al fine di realizzare, anche un riferimento ai principi ed ai criteri fissati nel titolo I del presente decreto ed in particolare negli articoli 4, 5 e 7, una più razionale assegnazione e distribuzione dei posti delle varie qualifiche per ogni singola unità scolastica, nel limite massimo della consistenza numerica complessiva delle unità di personale previste nelle predette tabelle. 2. I criteri per la determinazione dei carichi di lavoro, previo eventuale esame con le confederazioni sindacali, maggiormente rappresentative sul piano nazionale, secondo le modalità di cui all'art. 10, sono individuati in relazione agli specifici bacini di utenza, al rapporto tra addetti e popolazione residente ed al grado di informatizzazione, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il Ministero del tesoro, e comunicati con apposita direttiva. Le amministrazioni pubbliche provvedono alla determinazione dei carichi di lavoro. 3. Le rilevazioni e le proposte di cui al comma 1 sono trasmesse, anche separatamente, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero del tesoro entro centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 4. All'approvazione delle proposte si procede secondo le modalità e nei limiti previsti dall'art. 6 quanto alle amministrazioni statali, comprese le aziende e le amministrazioni anche ad ordinamento autonomo, e con i provvedimenti e nei termini previsti dai rispettivi ordinamenti quanto alle altre amministrazioni pubbliche. 5. In caso di inerzia, il Presidente del Consiglio dei Ministri, previa diffida, assume in via sostitutiva le iniziative e adotta direttamente i provvedimenti di cui ai commi 1 e 3. 6. Non sono consentite assunzioni di personale presso le amministrazioni pubbliche fintanto che non siano state approvate le proposte di cui al comma 1. Per il 1993 si applica l'art. 7, comma 8, del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992, n. 438. Le richieste di deroga devono essere corredate dalla rilevazione di cui al comma 1, lettera a). Sono fatti salvi i contratti previsti dall'art. 36 della legge 20 marzo 1975, n. 70, e dall'art. 23 dell'accordo sindacale reso esecutivo dal decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 1991, n. 171. Il testo dell'art. 7, comma 8, del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, convertito, con modificazioni, con legge 14 novembre 1992, n. 438, è il seguente: 8. Le amministrazioni pubbliche che abbiano provveduto alla ridefinizione delle piante organiche possono indire concorsi di reclutamento, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 28 della legge 23 luglio 1991, n. 223. In ogni caso per l'anno 1993, i trasferimenti e le assunzioni di personale nelle amministrazioni pubbliche, con esclusione di quelle consentite da specifiche norme legislative, avvengono secondo le disposizioni di cui all'art. 5, commi 1, 3 e 4, della legge 30 dicembre 1991, n. 412. Tale disciplina si applica anche agli enti di cui al comma 2 dell'art. 1 della legge 29 dicembre 1988, n. 554. I riferimenti temporali già prorogati dall'articolo 5, comma 2, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, sono ulteriormente prorogati di un anno. Il testo dell'art. 1- bis della legge 26 novembre 1992, n. 460, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 settembre 1992, n. 393, è il seguente: Art. 1-bis (Proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato nella pubblica amministrazione). - 1. Il rapporto di lavoro del personale assunto in base alle disposizioni di cui all'art. 7, comma 6, della legge 29 dicembre 1988, n. 554, e all'art. 18 della legge 9 marzo 1989, n. 88, e successive modificazioni, può essere prorogato di dodici mesi, a decorrere dalla data di scadenza del termine contrattuale o, per i rapporti prorogati ai sensi dell'art. 4, comma 8, del decreto-legge 20 marzo 1992, n. 237, e dell'art. 4, comma 8, del decreto-legge 20 maggio 1992, n. 293, dalle rispettive date di inizio del periodo di proroga. 2. Il personale che cessa dal servizio fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto per scadenza del termine contrattuale può essere riammesso in servizio per dodici mesi a decorrere dalla data di riammissione. 3. Gli oneri derivanti dall'applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2 rimangono a carico dei bilanci degli enti e delle amministrazioni interessati.
Contratti
2023
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 131 del 13-11-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-13&atto.codiceRedazionale=TX23BGA31094
INVITALIA S.P.A. Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A.
Sede legale: via Calabria n. 46 - 00187 Roma (RM), Italia Codice Fiscale: 05678721001 Partita IVA: 05678721001
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.131 del 13-11-2023)
Avviso di appalto aggiudicato CIG 97646457F6 - CUP B79J21034240006 SEZIONE I): AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto INVITALIA S.p.A. - Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Via Calabria 46, 00187 Roma - Responsabile Unico del Procedimento per la Centrale di Committenza: Dott.ssa Giovanna Mandara, PEC: [email protected]. I.2) Appalto a nome di altre amministrazioni giudicatrici: L'Agenzia opera in qualità di Centrale di Committenza per conto dell'Azienda Lombarda per l'Edilizia Residenziale delle Province di Bergamo, Lecco e Sondrio - ALER, ai sensi degli art. 37 e 38, co. 1, del D.Lgs. 50/2016. I.3) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di diritto pubblico. SEZIONE II): OGGETTO DELL'APPALTO II.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura di gara ai sensi degli articoli 60 e 95, co. 2, del D.lgs. 50/2016 e dell'articolo 2, co. 2 del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, in L. 11 settembre 2020 n. 120, gestita con sistemi telematici, per l'affidamento congiunto della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori relativi all' intervento di manutenzione straordinaria per l'efficientamento energetico, il miglioramento della sicurezza sismica e la riqualificazione degli spazi pubblici di pertinenza dell'edificio ALER denominato "Torre Nord-Ovest" sito in Sondrio, via Maffei 80. L'appalto è necessario alla realizzazione degli interventi rientranti nell'ambito delle risorse previste per l'attuazione del Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza "PNC", ai sensi del decreto legge 6 maggio 2021, n. 59; Programma: "Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica". Il PNC è complementare al PNRR in particolare, con la Missione 2 ("Rivoluzione verde e transizione ecologica") - Componente 3 ("Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici"). Determina di avvio: n. 75/2023 del 17/04/2023. II.2) Tipo di appalto: Appalto integrato di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori, in virtù della sospensione transitoria del quarto periodo del comma 1 dell'articolo 59 del D.lgs. 50/2016, disposta per effetto dell'articolo 1, co. 1, lett. b), del D.L. n. 32/2019 (convertito in Legge n. 55/2019), come modificato dall'articolo 8, co. 7, lett. a), del D.L. n. 76/2020 (convertito in Legge n. 120/2020) e con termine differito dall'articolo 52, co. 1, lettera a), del D.L. n. 77/2021 (convertito in Legge n. 108/ 2021). II.3) Luogo principale dei lavori: Comune di Sondrio. Codice NUTS dell'amministrazione aggiudicatrice: ITI43. Codice NUTS del luogo di esecuzione dell'appalto: ITC44. II.4) Quantitativo o entità totale dell'appalto: Il valore massimo stimato complessivo per la procedura è pari ad € 3.210.611,04 oltre IVA e oneri di legge se dovuti, di cui € 82.548,58 per la progettazione esecutiva, € 2.859.112,94 per l'esecuzione dei lavori ed € 268.949,52 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. SEZIONE III): INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) Subappalto: Sì. Si rinvia ai documenti di gara. SEZIONE IV): PROCEDURA IV.1) Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualita'/prezzo, ai sensi dell'art. 95, co. 2 del D.Lgs 50/2016. IV.2) Data di aggiudicazione: 23 giugno 2023. IV.3) Numero offerte ricevute: 2. SEZIONE V): AGGIUDICAZIONE V.1) Informazioni sull'operatore economico aggiudicatario: CONSORZIO ARTEK (Operatore singolo) - CFC SRL (Consorziata Esecutrice) - GIAMOGANTE ENGINEERING SRLS - ING. FABIO SANTORI - ING. SIMONE GEMINI (Progettisti). V.2) Informazioni sul prezzo dell'appalto: L'importo contrattuale complessivo dell'appalto, a seguito dell'aggiudicazione, è pari a € 2.872.319,97, oltre IVA e oneri di legge se dovuti, di cui € 2.530.314,96 per l'esecuzione lavori e € 73.055,49 per i servizi tecnici di progettazione, € 268.949,52 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. SEZIONE VI): ALTRE INFORMAZIONI Organismo responsabile delle procedure di ricorso: T.A.R. competente per territorio; indirizzo internet (URL): www.giustizia-amministrativa.it. Il responsabile investimenti pubblici Giovanni Portaluri TX23BGA31094
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 106 del 9-9-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-09-09&atto.codiceRedazionale=TC11BFM18210
ACQUEDOTTO LUCANO S.p.A.
Italia, via Pasquale Grippo
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.106 del 9-9-2011)
Bando di gara per l'affidamento del servizio di conduzione degli impianti di depurazione di pubblica fognatura - quarta dep. Parte di provvedimento in formato grafico TC11BFM18210
Contratti
2009
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 70 del 17-6-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-17&atto.codiceRedazionale=TC-09BFF8184
COMUNE DI ALBA (Provincia di Cuneo)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.70 del 17-6-2009)
Estratto bando procedura aperta - CIG 0326757068 1. Amministrazione aggiudicatrice. I.1) Comune di Alba, piazza Risorgimento n. 1 - 12051 Alba, tel. 0173292271, fax 0173290484, http://www.camune.aIba.cn.it e-mail [email protected] - e-mai [email protected] II) Oggetto dell'appalto. II.1) Descrizione: Servizio installazione, gestione e manutenzione Preinsegne e relativi impianti periodo 1° gennaio 2010 - 31 dicembre 2015. II.2) Quantitativo o entità totale dell'appalto: € 129.024,00. III.2) Condizioni di partecipazione:Vedi bando integrale di gara. IV.1) Tipo di procedura: aperta. IV.2.1) Criterio di aggiudicazione: offerta maggior canone annuo. IV.3.4) Scadenza ricezione offerte: ore 12 dell'8 luglio 2009. IV.3.7.2) Data, ora e luogo gara: 9 luglio 2009 ore 10 comune di Alba. VI) Altre informazioni: pubblicato sul sito www.comune.alba.cn.it e sul sito www.regione.piemonte.it/oopp/osservatorio/index.htm Il dirigente: dott. Massimo Toppino TC-09BFF8184
Concorsi
2018
ENTI LOCALI
COMUNE DI SETTALA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 83 del 19-10-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-10-19&atto.codiceRedazionale=18E10270
COMUNE DI SETTALA
CONCORSO (scad. 31 ottobre 2018)
Mobilita' esterna volontaria per la copertura di due posti di istruttore tecnico o equivalente, categoria C, a tempo pieno ed indeterminato, da assegnare al settore difesa del suolo, pianificazione e gestione del territorio. (GU n.83 del 19-10-2018)
Con determinazione n. 4/103 (R.G.N. 333) del 26 settembre 2018 il Comune di Settala (MI) ha indetto una procedura di selezione per la copertura, tramite mobilità esterna volontaria ex art. 30, comma 1, decreto legislativo n. 165/2001 e s.m.i., di due posti a tempo pieno e indeterminato di categoria giuridica C, posizione economica C1, profilo professionale di istruttore tecnico (o equivalente), da assegnare al settore difesa del suolo, pianificazione e gestione del territorio. Il termine per la presentazione della domanda di ammissione, a pena di esclusione, è il seguente: ore 12,30 di mercoledì 31 ottobre 2018. Il testo integrale dell'avviso di selezione ed il fac-simile della domanda di ammissione sono disponibili sul sito istituzionale del Comune di Settala (www.comune.settala.mi.it) nella sezione «Amministrazione trasparente», sotto-sezione «Bandi di concorso». Eventuali informazioni e chiarimenti possono essere richiesti all'ufficio risorse umane: tel. 02/950759.331-274; fax 02/950759.240
Contratti
2023
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 60 del 26-5-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-05-26&atto.codiceRedazionale=TX23BFF14356
CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA C.U.A. - XIV COMUNITA' MONTANA VALLE DI COMINO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.60 del 26-5-2023)
Bando di gara Stazione appaltante: Centrale Unica di Committenza C.U.A. - XIV Comunità Montana "Valle di Comino" - Piazza Volsci n. 60 - 03042 ATINA (FR) - Tel. 0776 610883 - pec: [email protected] - www.cmvalledicomino.it Oggetto: "lavori di realizzazione di un polo dell'infanzia scuola via Collodi" in comune di Trentola Ducenta (CE). CUP: D21B21000960001 - CIG: 98187500D4. Finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU Ammontare totale dei lavori: € 1.238.141,27 oltre iva come per legge. Suddivisione importo lotto: Importo lavori a base d'asta: € 1.178.155,90 di cui € 226.947,58 quale incidenza manodopera, soggetto a ribasso; Oneri della Sicurezza non soggetti a ribasso d'asta: € 30.057,10; Oneri di discarica non soggetti a ribasso d'asta: € 29.928,27. Durata dell'appalto: 364 giorni Procedura aperta su: https://cmvallecomino.acquistitelematici.it con aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa Termine presentazione offerte: 11/06/2023 ore 18:00. Avvio espletamento procedura di gara: 12/06/2023 ore 09:00 salvo modifiche. Informazioni: Per quanto non indicato si rinvia alla documentazione integrale disponibile su: www.cmvalledicomino.it - https://www.comune.trentoladucenta.ce.it/ Il responsabile del servizio geom. Cristian Romani TX23BFF14356
Serie Generale
2014
SUPPLEMENTI ORDINARI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 52 del 4-3-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-03-04&atto.codiceRedazionale=14A01446&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Importazione parallela del medicinale per uso umano «Triatec» (14A01446) (GU Serie Generale n.52 del 04-03-2014 - Suppl. Ordinario n. 17)
Estratto determinazione V & A IP n. 239 del 4 febbraio 2014 È autorizzata l'importazione parallela del medicinale DELIX 2,5 mg tabletten 99 tabletten dalla Germania con numero di autorizzazione 45696.01.00, il quale, per quanto in premessa motivato, deve mantenere la denominazione Triatec usata in Italia e con le specificazioni di seguito indicate a condizione che siano valide ed efficaci al momento dell'entrata in vigore della presente Determinazione. Importatore: Farma 1000 S.r.l. via Camperio Manfredo, 9 - 20123 Milano; Confezione: TRIATEC "2,5 mg compresse" 28 compresse divisibili Codice AIC: 042550032 (in base 10) 18LJSJ (in base 32) Forma Farmaceutica : Compresse divisibili; Composizione: una compressa divisibile contiene: Principio attivo: ramipril 2,5 mg. Eccipienti: ipromellosa, amido di mais pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, sodio stearilfumarato, ferro ossido giallo E 172. Indicazioni terapeutiche: Trattamento dell'ipertensione. Prevenzione cardiovascolare: riduzione della morbilità e mortalità cardiovascolare in pazienti con: patologie cardiovascolari aterotrombotiche conclamate (pregresse patologie coronariche o ictus, o patologie vascolari periferiche) o diabete con almeno un fattore di rischio cardiovascolare (vedere paragrafo 5.1) Trattamento delle patologie renali: Nefropatia glomerulare diabetica incipiente, definita dalla presenza di microalbuminuria Nefropatia glomerulare diabetica conclamata, definita da macroproteinuria in pazienti con almeno un fattore di rischio cardiovascolare (vedere paragrafo 5.1) Nefropatia glomerulare non diabetica conclamata definita da macroproteinuria ≥3g/die (vedere paragrafo 5.1). Trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica. Prevenzione secondaria dopo infarto miocardico acuto: riduzione della mortalità dopo la fase acuta dell'infarto miocardico in pazienti con segni clinici di insufficienza cardiaca quando iniziato dopo 48 ore dall'insorgenza dell'infarto miocardico acuto Confezionamento secondario È autorizzato il confezionamento secondario presso le officine CIT S.r.l., via Primo Villa 17, 20875 Burago di Molgora (MB); De Salute S.R.L. via Antonio Biasini, 26 - 26015 Soresina (CR); S.C.F. S.n.c. Di Giovenzana Roberto e Pelizzola Mirko Claudio via F. Barbarossa, 7 - 26824 Cavenago D'Adda - LO; Classificazione ai fini della rimborsabilità Confezione: TRIATEC "2,5 mg compresse" 28 compresse divisibili Codice AIC: 042550032; Classe di rimborsabilita': C (nn) La confezione sopradescritta è collocata in "apposita sezione" della classe di cui all'art. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità, denominata Classe C (nn), nelle more della presentazione da parte del titolare dell'AIP di una eventuale domanda di diversa classificazione. Classificazione ai fini della fornitura Confezione: TRIATEC "2,5 mg compresse" 28 compresse divisibili Codice AIC: 042550032; RR - medicinale soggetto a prescrizione medica; Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Concorsi
2006
ENTI LOCALI
COMUNE DI DARFO BOARIO TERME
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 12 del 14-2-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-02-14&atto.codiceRedazionale=06E10094
COMUNE DI DARFO BOARIO TERME
CONCORSO (scad. 3 marzo 2006)
Concorso di idee per riqualificazione dell'area centrale turistica di Boario Terme (GU n.12 del 14-02-2006)
L'assessorato all'urbanistica indice concorso di idee per riqualificazione dell'area centrale turistica di Boario Terme. La partecipazione al concorso è aperta agli architetti, urbanisti ed ingegneri iscritti agli albi dei rispettivi ordini professionali (e comunque a tutti i progettisti in possesso dei titoli riconosciuti dalla direttiva 85/384/CEE); la partecipazione può essere sia individuale che di gruppo (tutti i componenti del gruppo devono essere in possesso dei titoli richiesti). Termine presentazione domande iscrizione: 3 marzo 2006. Bando integrale e schema di iscrizione al concorso disponibili nel sito www.darfoboarioterme.net Il programmatore del concorso: Antonini
Serie Generale
2015
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 279 del 30-11-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-30&atto.codiceRedazionale=15A08884&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
DETERMINA 18 novembre 2015
Riclassificazione del medicinale per uso umano «Fluimucil», ai sensi dell'articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 1496 /2015). (15A08884) (GU Serie Generale n.279 del 30-11-2015)
IL DIRETTORE GENERALE Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326 , che istituisce l'Agenzia italiana del farmaco; Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con i Ministri della funzione pubblica e dell'economia e finanze in data 20 settembre 2004, n. 245 recante norme sull'organizzazione ed il funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco, a norma del comma 13 dell'art. 48 sopra citato come modificato dal decreto n. 53 del Ministro della salute, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione e dell'economia e delle finanze del 29 marzo 2012; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145 Visto il decreto del Ministro della salute dell'8 novembre 2011, registrato dall'Ufficio centrale del bilancio al registro "visti semplici", foglio n. 1282, in data 14 novembre 2011, con cui è stato nominato direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco il Prof. Luca Pani, a decorrere dal 16 novembre 2011; Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente "Interventi correttivi di finanza pubblica" con particolare riferimento all'art. 8; Visto l'art. 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica", che individua i margini della distribuzione per aziende farmaceutiche, grossisti e farmacisti; Visto l'articolo 48, comma 33, legge 24 novembre 2003, n. 326, che dispone la negoziazione del prezzo per i prodotti rimborsati dal S.S.N. tra Agenzia e titolari di autorizzazioni ; Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 142 del 21 giugno 2006, concernente l'attuazione della Direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernenti i medicinali per uso umano nonchè della direttiva 2003/94/CE; Vista la delibera CIPE del 1° febbraio 2001; Vista la determinazione 29 ottobre 2004 "Note AIFA 2004 (Revisione delle note CUF)", pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 4 novembre 2004 e successive modificazioni; Vista la determinazione AIFA del 3 luglio 2006 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 156 del 7 luglio 2006; Vista la determinazione AIFA del 27 settembre 2006 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 227, del 29 settembre 2006 concernente "Manovra per il governo della spesa farmaceutica convenzionata e non convenzionata"; Visto il decreto con il quale la società GENERAL PHARMA SOLUTIONS SPA è stata autorizzata all'importazione parallela del medicinale FLUIMUCIL; Vista la determinazione di classificazione in fascia C(nn) ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189; Vista la domanda con la quale la ditta GENERAL PHARMA SOLUTIONS SPA ha chiesto la riclassificazione della confezione con n. AIC 043993017; Visto il parere della Commissione consultiva tecnico scientifica nella seduta del 12/10/2015; Determina: Art. 1 Classificazione ai fini della rimborsabilità Il medicinale FLUIMUCIL nelle confezioni sotto indicate è classificato come segue: Confezione «300mg/3ml soluzione iniettabile e per nebulizzatore e per istillazione endotracheobronchiale» 10 fiale da 3 ml AIC n. 043993017 (in base 10) 19YKXT (in base 32) Classe di rimborsabilità C Art. 2 Classificazione ai fini della fornitura La classificazione ai fini della fornitura del medicinale FLUIMUCIL è la seguente: medicinale soggetto a prescrizione medica (RR). Art. 3 Disposizioni finali La presente determinazione ha effetto dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e sarà notificata alla società titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Roma, 18 novembre 2015 Il direttore generale: Pani
Concorsi
2018
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI ROMA TRE
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 41 del 25-5-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-25&atto.codiceRedazionale=18E04726
UNIVERSITA' DI ROMA TRE
AVVISO
Approvazione degli atti delle procedure di selezione per posti di ricercatore a tempo determinato, per vari Dipartimenti. (GU n.41 del 25-05-2018)
Si comunica che sono stati pubblicati, mediante affissione all'albo pretorio dell'Università degli studi Roma Tre i decreti di approvazione degli atti delle procedure pubbliche di selezione per posti di ricercatore a tempo determinato ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera a) della legge n. 240/2010, come riportato nella seguente tabella: ===================================================================== | | | |Avviso in | | | |S.conc. -|Indizione | Gazzetta | | | Dipartimento | S.S.D. | con D.R. |Ufficiale | Affissione albo | +=================+=========+==========+==========+=================+ | | | n. 1520 |N. 98 del | | | | | del 7 | 29 | | | | 12/H2 - | dicembre | dicembre | | | Giurisprudenza | IUS/19 | 2017 | 2017 | 7 maggio 2018 | +-----------------+---------+----------+----------+-----------------+ | | | n. 1157 | | | | | | del 5 |N. 82 del | | | | 08/B3 - | ottobre |27 ottobre| | | Ingegneria | ICAR/09 | 2017 | 2017 | 7 maggio 2018 | +-----------------+---------+----------+----------+-----------------+ Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale «Concorsi ed Esami» decorre il termine per le eventuali impugnative.
Serie Generale
2015
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 255 del 2-11-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-02&atto.codiceRedazionale=15A08024&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Torasemide Mylan Generics». (15A08024) (GU Serie Generale n.255 del 02-11-2015)
Estratto determinaz V&A/1999 del 14 ottobre 2015 Autorizzazione della variazione: B.II.d.1.e Relativamente al medicinale: TORASEMIDE MYLAN GENERICS Numero Procedura Europea: IT/H/0398/003/II/027 Titolare AIC: Mylan S.p.a. È autorizzata la seguente variazione: allargamento dei limiti di specifica al rilascio per l'impurezza B (Farmacopea Europea): da 0.3% a 0.5%. ============================================================= |  PRESENT |  PROPOSED | +=============================+=============================+ | Impurity B API (according | Impurity B API (according | |Ph.Eur.) VU-B nmt 0.5 % Bulk |Ph.Eur.) VU-B nmt 0.5 % Bulk | | (release) VU-B nmt 0.3 % | (release) VU-B nmt 0.5 % | |impurity total nmt 1.0 % Bulk|impurity total nmt 1.0 % Bulk| | (shelf life) VU-B nmt 0.7 % | (shelf life) VU-B nmt 0.7 % | | impurity total nmt 1.5 % | impurity total nmt 1.5 % | +-----------------------------+-----------------------------+ relativamente alle confezioni autorizzate all'immissione in commercio in Italia a seguito di procedura di Mutuo Riconoscimento. Smaltimento scorte I lotti già prodotti possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta ai sensi dell'art. 1 comma 5 della determina AIFA n. 371 del 14 aprile 2014 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2014. Decorrenza di efficacia della determinazione dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Serie Generale
1989
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
Serie Generale n. 246 del 20-10-1989
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-10-20&atto.codiceRedazionale=089A4732&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
COMUNICATO
Protezione temporanea di nuovi marchi apposti su prodotti che figureranno in manifestazioni fieristiche (GU Serie Generale n.246 del 20-10-1989)
Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti che figureranno nell'"Arredocontract '89 - Arredamenti per alberghi, comunità, enti e locali pubblici" che avrà luogo a Genova, dall'11 novembre 1989 al 15 novembre 1989. Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti che figureranno nella 56a MIFED - Indian Summer cinema and television, international multimedia market, che avrà luogo a Milano dal 22 ottobre 1989 al 29 ottobre 1989. Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti che figureranno nel 14› SIMEI - Salone internazionale macchine per l'enologia e l'imbottigliamento 1989, che avrà luogo a Milano dall'8 novembre 1989 al 12 novembre 1989. Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti che figureranno nella 26a Tecnhotel - Mostra internazionale delle attrezzature alberghiere e turistiche, che avrà luogo a Genova dall'11 novembre 1989 al 15 novembre 1989. Con decreto ministeriale 9 ottobre 1989 è stata concessa la protezione temporanea ai nuovi marchi d'impresa apposti su prodotti che figureranno nella mostra VITRUM '89 - Salone internazionale specializzato delle macchine, attrezzature ed impianti del vetro piano e cavo, che avrà luogo a Milano dal 25 ottobre 1989 al 28 ottobre 1989.
Corte Costituzionale
2000
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 4 del 26-1-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-01-26&atto.codiceRedazionale=000C0021
N. 745 ORDINANZA (Atto di promovimento) 12 luglio 1999
Riscossione delle imposte sul reddito - Ritenute indebitamente effettuate e versate dal sostituto d'imposta - Istanza di rimborso all'Intendente di finanza - Proposizione da parte del contribuente - Termine di decadenza di diciotto mesi, a decorrere dall'eseguito versamento - Ingiustificata disparita' di trattamento rispetto al piu' ampio termine concesso all'Amministrazione per l'accertamento del tributo - Lesione del principio di capacita' contributiva - Compressione del diritto del contribuente ad agire in rivalsa nei confronti del sostituto - Violazione del diritto alla tutela giurisdizionale - Disparita' di trattamento rispetto al termine di prescrizione decennale previsto dall'art. 37, d.P.R. n. 602/1973. - D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 38. - Costituzione, artt. 3, 24 e 53. (000C0021) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.4 del 26-1-2000)
blocchetto01Roma sui ricorsi riuniti proposti da Marziale Michele ed altri contro D.R.E. Lazio LA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE Ha emesso la seguente ordinanza sull'appello r.g. appelli n. 1616/98 depositato il 9 aprile 1998, avverso la sentenza n. 172/33/97, emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da Marziale Michele, residente a Roma in via Tossignano, 8, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300; Controparti, D.R.E. Lazio (V. Del Clementino); atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1617/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 124/33/97, emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Di Giulio Enzo, residente a Roma in via A. Ciamarra, 198, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1618/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 230/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Ugolini Attilio, residente a Roma in via M. Barbi, 162, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1619/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 267/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Maestrini Gianfranco, residente a Ciampino (Roma) in via Col di Lana, 76, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1620/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 231/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Vaccaro Giuseppe, residente a Roma in via D. Stiepovich, 13, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1621/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 117/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Empler Stefano, residente a Roma in Circonvallazione Aurelia, 66, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1622/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 211/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Valenti Massimo, residente a Roma in via Granito di Belmonte, 9, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1623/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 169/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Macchi Enrico Alessandro, residente a Morazzone (Varese) in via Roccolo, 2, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1624/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 186/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Facchin Romeo, residente a Palestrina (Roma) in frazione Colle Del Vescovo, 6, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1625/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 170/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Chitti Alberto, residente a Roma in viale Desiderato Pietro, 72, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1626/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 156/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Lulli Massimo, residente Roma in via Di Donna Olimpia, 166, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1627/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 171/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Colini Maurizio, residente a Ardea (Roma), via Orba, 4, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1628/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 120/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Fanali Benedetto, residente a Civitavecchia (Roma) in via del Casaletto Rosso, 50, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1629/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 151/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Lamanna Rino, residente a Ciampino (Roma) in via Mura dei Francesi, 23, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1630/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 173/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Cristallo Vittorio, residente a Roma in via Feronia, 148, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1631/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 188/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Fascioli Maurizio, residente a Roma in via Luchino dal Verme, 118, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1632/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 155/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Ippoliti Delio, residente a Roma in via dei Berio, 61, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1633/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 184/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: D'Orio Gianpiero, residente a Roma in via F. Paolini, 58, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1634/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 158/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Hiernaux Myriam, residente a Roma in via Manlio Di Verdi, 38, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1635/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 272/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Marinello Gennaro, residente a Roma in piazza Della Rocca, 2, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1636/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 266/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Grassi Giovanni Battista, residente a Roma in via C. Casana, 20, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1637/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 253/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Santucci Stefano, residente a Roma in via F. Sapori, 21, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1638/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 271/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Manto Vitale, residente a Cerveteri (Roma) in via V. Marini, 10, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1639/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 161/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Granziol Gianfranco, residente a Roma, in largo Castelbolognese, 10, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef; sull'appello r.g. appelli n. 1640/98 depositato il 9 aprile 1998; avverso la sentenza n. 175/33/97 emessa dalla Commissione tributaria provinciale di Roma da: Danieli Dario, residente a Roma in via Malosco, 78, difeso da Casini Carlo, residente a Roma in viale Europa, 300. Controparti, atti impugnati: s/rif. su i.rimb. - Irpef. Oggetto della domanda, svolgimento del processo e motivi della decisione Considerato in fatto Con ricorso al pretore del lavoro, proposto nel 1985, alcuni dipendenti dell'Alitalia S.p.a. - personale di volo - convenivano la Società, perchè fosse dichiarata l'illegittimità di ritenute Irpef operate sulle indennità di volo e di trasferta, nonchè per ivi sentirla condannare al risarcimento dei danni consitenti nella maggiore imposta pagata e nelle minori somme percepite, oltre agli interessi. La convenuta eccepiva il difetto di giurisdizione dell'AGO, ma il giudice adito si pronunciava, comunque, nel merito, rigettando la domanda. La società proponeva, quindi, appello ed il tribunale dichiarava il difetto di giurisdizione dell'AGO sussistendo nella materia, oggetto del contendere, la giurisdizione delle Commissioni tributarie. La Suprema Corte, successivamente investita della questione, affermava la pregiudilità del giudizio tributario per l'accertamento della illegittimità delle ritenute alla fonte, motivando come segue: "sulla base della costante giurisprudenza di questa Corte, come è noto), ... le commissioni tributarie hanno giurisdizione sulla controversia promossa dal sostituito nei confronti del sostituto per ottenere il rimborso di quanto trattenuto e versato a titolo di acconto Irpef, maggiorato degli interessi (Cass. 29 agosto 1990, n. 8999; Cass. 26 febbraio 1991, n. 2050 e successive conformi). È certamente un'autonoma domanda risarcitoria, che tende alla tutela d'interessi diversi ed ulteriori rispetto a quelli soddisfatti con il rimborso delle somme che si assumono indebitamente versate a titolo d'imposta, quella per il risarcimento del danno consistente nella maggiore imposta corrisposta anno per anno a causa del maggior imponibile. In relazione a tale domanda sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, anche se - stante il carattere di pregiudizialità, che, rispetto a questa richiesta, presenta la controversia sulla legittimità della ritenuta d'acconto - spetterà a quest'ultimo giudice adottare i provvedimenti conseguenti, in ordine alla sorte del giudizio per danni, in attesa della decisione definitiva sulla controversia tributaria". La Suprema Corte così, dunque, pronunciava, accogliendo parzialmente il ricorso e cassando con rinvio al tribunale di Roma, sezione lavoro (sent. n. 1436/1994). Con separate istanze presentate alla DRE per il Lazio, nel 1995, gli stessi dipendenti chiedevano il rimborso delle ritenute versate dalla Società e con successivo ricorso impugnavano il silenzio-rifiuto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale di Roma, ricostruendo la pregressa vicenda processuale per la verifica della giurisdizione ed affermando l'illegittimità delle ritenute, operate. Controdeduceva l'ufficio rilevando, preliminarmente, l'intervenuta decadenza di cui all'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in ordine alla presentazione dell'istanza di rimborso e la conseguente mancanza di un provvedimento di implicito diniego suscettibile di impugnazione; nel merito, confutava ogni eccezione e richiesta della ricorrente. Con distinte decisioni del 1997, la Commissione respingeva i ricorsi per intervenuta decadenza ex art. 38, poichè l'istanza di rimborso era stata presentata nel 1995 per versamenti ralenti al periodo 1974/1990. Propongono appelli i contribuenti Marziale Michele ed altri con atti aventi i n. di r.g. dal 1616/1998 al 1640/1998 rilevando, pregiudizialmente, che il giudice di prime cure ha motivato apoditticamente e mancando di considerare il complesso iter processuale, iniziato nel 1985 e precedente il giudizio tributario, interruttivo del corso della prescrizione, nonchè la necessità di ritenere che il termine decadenziale di diciotto mesi non poteva che decorrere, nei confronti dell'Amministrazione, dal momento in cui fosse stata affermata la competenza del giudice tributario, non essendo pensabile che egli potesse essere tenuto a presentare l'istanza restitutoria, prima ancora di conoscere chi fosse competente nella dedotta materia. Eccepiscono, inoltre, che, una volta dichiarata, da parte delle sezioni unite, la giunsdizione tributaria, condizione del processo, l'accesso al giudice tributario debba essere diretto e non possa subire ulteriori remore temporali. Ulteriore motivo di doglianza è l'erronea qualificazione del caso di specie, quale ipotesi di indebito "versamento diretto", con conseguente illegittima applicazione dell'art. 38. d.P.R. n. 602/1973, trattandosi di prelievi alla fonte effettuati con il sistema della "ritenuta diretta" cui andava applicato, pertanto, il precedente art. 37, contenente un termine di prescrizione decennale per la domanda di rimborso. Sottolinea, comunque, che anche nel caso in cui fosse stato adottato il sistema del versamento diretto, comunque, il termine di decadenza di cui all'art. 38, sarebbe stato cogente solo nei confronti dei sostituto, non, invece, per il sostituito, per il quale l'istanza nel termine costituiva solo una facoltà. L'istanza, quindi, sarebbe stata tempestiva ed il ricorso ammissibile e proposto nei termini. L'appellante, inoltre, "in via subordinata", solleva questione di legittimità costituzionale dell'art. 38. d.P.R. n. 602/1973, nella lettura fatta propria dal giudice di prime cure, in relazione agli artt. 3, 28 e 97, Cost., in quanto: "sarebbero fortemente violati i principi di uguaglianza, di commisurazione alla capacità contributiva del cittadino rispetto alla imposizione fiscale nonchè di rispetto delle regole di buona amministrazione in quanto crea una situazione di privilegio della Amministrazione fiscale in deroga al regime comune della tutela dei diritti anche nel caso di repetitivo indebiti". Chiede, in via principale ed in integrale riforma della decisione impugnata, l'accoglimento di ogni domanda già proposta in primo grado, con la condanna dell'ufficio al rimborso delle somme indebitamente percette, oltre agli interessi al saldo. Controdeducendo all'appello; l'ufficio afferma che, nel caso di specie, il sistema di versamento all'erario delle somme prelevate alla fonte non è quello della ritenuta diretta bensì quello dei versamento diretto, dovendosi applicare, quindi, l'art. 38 ed il relativo termine decadenziale per l'istanza restitutoria, presupposto per il ricorso al giudice tributario. Rileva, inoltre, che dalla dichiarazione del difetto giurisdizionale dell'AGO in materia butana e della competenza della Commissione tributaria non può scaturire alcuna rimessione in termini per la presentazione dell'istanza di rimborso, il cui termine decadenziale non è, comunque, suscettibile di sospensione. Sottolinea, infine, che competente a decidere della rivalutazione monetaria è l'AGO e che gli interessi sul credito d'imposta sono da corrispondere secondo la normativa tributaria, contestando, comunque, nel merito, le affermazioni della controparte e chiedendo la conferma della decisione appellata, con conseguente rigetto delle richieste del contribuente. Con successive memorie difensive l'appellante ribadisce quanto già affermato circa l'illegittima ed erronea applicazione dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, richiamando, sul punto, alcuni pronunciati giurisprudenziali. In diritto La Commissione ritiene di dover riunire i procedimenti dal n. di r.g. 1616/1998 al n. 1640/1998 per connessione oggettiva e soggetiva. La pur articolata e complessa vicenda processuale che ha preceduto l'appello dinanzi a questa Commissione tributaria regionale, può sostanzialmente essere sintetizzata come segue. Il dipendente dell'Alitalia S.p.a. ha agito dinanzi. all'Ago per ottenere dalla società, nella qualità di sostituto d'imposta, il risarcimento dei danni cagionati con l'esecuzione errata ed illegittima di ritenute alla fonte ed i conseguenti versamenti diretti nelle casse dell'Erario. Dopo tre gradi di giudizio, la Suprema Corte di Cassazione ha affermato la giurisdizione tributaria circa la legittimità delle ritenute alla fonte, pregiudiziale rispetto alla autonoma domanda risarcitoria giustamente avanzata nelle forme del rito civile dinanzi all'autorità giurisdizionale ordinaria. Le illegittime ritenute sono state operate nel periodo 1974/1990; la Suprema Corte si è pronunciata in tal senso nel 1994 e il contribuente, o, sostituito, quindi, solo nel 1995 ha inoltrato istanza di rimborso alla competente DRE per il Lazio, impugnandone il diniego implicitò dinanzi alla Commissione tributaria provinciale di Roma. In quest'ultima sede, peraltro, l'ufficio, resistendo al ricorso, ha preliminarmente eccepito la tardività dell'istanza di rimborso rispetto al termine perentorio dell'art. 38, n.602/1973, e la mancanza, quindi, di quel diniego implicito che esclusivamente poteva costituire oggetto di impugnazione dinanzi al giudice tributario, ottenendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso per i motivi denunciati. La Commissione, ai fini del decidere, rileva che non possa prescindersi dall'esame della eccepita illegittimità costituzionale del richiamato art. 38, stante la innegabile sua rilevanza ai fini della soluzione della presente controversia. La Commissione ritiene non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale di detta norma, sollevata dall'appellante, e giudica la questione meritevole di essere sottoposta al vaglio della Corte costituzionale per i motivi di seguito illustrati. La questione è stata già in precedenza portata all'esame del giudice delle leggi, ma ciò non esclude che sulla base di nuovi profili o di una differente e più approfondita esposizione dei dubbi di costituzionalità della norma del decreto sulla riscossione, in relazione agli artt. 3, 24 e 53, della Costituzione possa essere utilmente riproposta, anche in relazione ai nuovi e più maturi orientamenti, che stanno progressivamente riconoscendo ai contribuenti ed ai cittadini in genere un differente porsi nei confronti dello Stato. Il favor fisci, che ha dominato per lungo tempo non sembra più rispondente alle esigenze di giustizia sostanziale nè può ancora giustificare disparità di trattamento a favore dell'erario, specie ove vengano ridotti a suo esclusivo vantaggio i termini per l'esercizio del diritto al rimborso di somme di denaro, che non costituiscono tributi e per legge non dovute. Il favor fisci in relazione all'equilibrio dei conti pubblici che negli anni passati poteva costituire una sorta di dogma contro il quale la istanze dei contribuenti risultavano vane, non sembra che possa ancora porsi come baluardo contro i contribuenti che vantano un credito in denaro nei confronti dell'erario. Il difforme trattamento dei crediti, a seconda della tipologia del creditore ed a maggior ragione quando non sussiste alcun fondamento per la ritenzione delle somme come accade proprio nelle ipotesi di sostituzione di imposta con errato versamento di somme a carico del sostituito ignaro, non sembra più trovare nel comune sentire i doveri tributari una credibile giustificazione al di fuori del mero potere di imperio del legislatore-amministratore. Le esigenze erariali non sembra che possano essere legittimamente tutelate con la riduzione dei termini della difesa per il contribuente e per questa via consolidare a proprio vantaggio il possesso di somme indebite. E ciò a maggior ragione nelle ipotesi sempre tendenzialmente più ampie ove l'errata trattenuta e versamento di somme sia opera di terzi e non del soggetto passivo del tributo, che rimane pertanto estraneo alle operazioni compiute, ma ugualmente sopporta il decorrere del tempo previsto dall'art. 38. La Commissione ritiene che l'art. 38, ove riguardato in relazione agli artt. 43, d.P.R. n. 600/1973, e 57, d.P.R. n. 633/1972, realizzi una irrazionale ed ingiustificata discriminazione della posizione del contribuente, rispetto alla posizione, sostanzialmente analoga, dell'Amministrazione finanziaria, quando debba accertare e riscuotere il tributo. In altri termini, da un lato, l'Amministrazione ha un ampio termine per avanzare la pretesa fiscale nei confronti del contribuente, variabile a seconda del momento e della tipologia dell'accertamento, nonchè del tributo considerato, tra i quattro ed i sei anni decorrenti dalla presentazione della dichiarazione o dal termine ultimo per la sua tempestiva presentazione, nelle ipotesi di omissione; dall'altro, il contribuente è tenuto ad attivarsi nel breve termine dalla data del versamento eseguito dal sostituto, inoltrando istanza di rimborso al competente ufficio amministrativo e precostituendosi, così, la sola possibilità di portare la questione dinanzi all'autorità giurisdizionale. I diversi tempi accordati dall'ordinamento giuridico alla tutela delle rispettive posizioni creditorie, d'altra parte, non si giustificano neanche nella più attenta lettura pro fisci della formula dell'art. 38, in quanto non si vede quale nocumento avrebbe potuto arrecare all'Amministrazione la equiparazione tra contribuente avente diritto al rimborso ed erario creditore del tributo. Nè può ritenersi che il diverso lasso temporale riconosciuto per azionare le rispettive pretese creditorie possa esser stato necessitato da esigenze quali la stabilità o prevedibilità del gettito, poiche': da un lato, l'alternativa non sarebbe stata l'assenza di limiti temporali all'esercizio del diritto di rimborso, ma solo la previsione di un termine più congruo e ragionevole, anche comparativamente alla posizione dell'erario accertatore o creditore del tributo dovuto; dall'altro, comunque, un termine così breve per la sola presentazione dell'istanza non può avere quelle giustificazioni, quando il successivo iter procedimentale anche per l'accertamento della debenza delle somme rivendicate, dal quale innegabilmente dipenderebbe l'effettiva soddisfazione degli interessi generali ipotizzati, si conclude solo dopo alcuni anni e senza che vi sia na norma che imponga cadenze temporali serrate e perentorie all'Amministrazione. Mancano, in altri termini, le sole garanzie "positive" idonee ad elevare le finalità di prevedibilità e stabilità del gettito alla dignità di ratio della grave e discriminatoria compressione del diritto di rimborso realizzata dall'art. 38. Peraltro, è difficile ipotizzare ulteriori e valide finalità di interesse generale, tali da giustificare la sperequazione denunciata. Per converso, un termine più ampio, almeno pari a quello concesso all'Amministrazione quando assume la posizione creditrice, avrebbe costituito, e costituisce, la sola soluzione normativa utile a garantire anche la effettività del diritto alla ripetizione di somme non dovute all'erario e della possibilità una successiva, eventuale e rituale investitura dell'autorità giurisdizionale competente. Da un lato, quindi, vi è una limitazione temporale, che, nell'entità, non sembra ave alcuna razionale giustificazione; dall'altro, superiori canoni quali l'eguaglianza e la giustificazione contributiva della prestazione patrimoniale imposta sono inspiegabilmente mortificati dalla soluzione prescelta a o tempo dal legislatore ordinario per la posizione del solo contribuee creditore. D'altra parte, proprio recentissimamente, in seno al collegato fiscale alla finanziaria 1999 (art. 1, quinto comma, l. 13 maggio 1999, n. 133, in Suppl. ord. della Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 1999, n. 113), è stata approvata una modifica del termine indicato al primo comma dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, elevato da diciotto a quarantotto mesi e non è certo casuale, o priva di rilievo, la circostanza che detta estensione realizzi l'equiparazione, almeno dal periodo d'imposta 1999, tra la posizione dell'Amministrazione creditrice e quella del contribuente avente diritto al rimborso. Infatti, per effetto dell'art. 15, comma 1, lett. a) d.lgs. 9 luglio 1997, n. 241, a partire dalle dichiarazioni successive al 1o gennaio del 1999, gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione. La successione logica e temporale dei richiamati interventi normativi e la sostanziale equiparazione del tempo utile ad avanzare le rispettive pretese creditorie, per contribuente e amministrazione, rafforzano, quindi, i dubbi di questa Commissione circa la legittimità del sistema previgente, vale a dire della disciplina esclusivamente applicabile nel decidere la controversia de quo, in ragione della irretroattività della succitata modifica all'art. 38, primo comma. Anche l'evoluzione normativa, in altri termini, sembra chiaramente confermare l'inadeguatezza ed eccessiva brevità del termine di diciotto mesi sancito dall'art. 38 sulla base del quale i primi giudici hanno dichiarato tardiva l'istanza di rimborso ed inammissibile il conseguente ricorso avverso il silenzio-rifiuto dell'ufficio adito; allo stesso tempo, la maturata consapevolezza del legislatore costituisce un ulteriore elemento di conforto circa la denunciata natura discriminatoria del termine sancito dall'art. 38, nel testo vigente sino al 17 maggio 1999. Va quindi rilevato come il parziale allungamento del termine, se pur denota la consapevolezza del legislatore sulla sostanziale iniquità dello stesso, tuttavia non sana il vizio denunziato in quanto continua a sussistere il divario con il termine ordinario decennale. Quand'anche, poi, si ritenesse sussistente un interesse pubblico che attenga alla organizzazione dell'attività amministrativa, alla stabilità del gettito, alla certezza dei rapporti giuridici, o, ancora, alla deflazione delle pendenze amministrative e giurisdizionali, che possa conferire una valida giustificazione logica alla discriminazione normativa della posizione creditoria del contribuente, sarebbe possibile e dovuto eguale rigore nel valutare la posizione giuridica e fattuale di quest'ultimo. Il sostituito, infatti, anche nella più ottimistica previsione del legislatore, è nell pratica impossibilità di monitorare consapevolmente la regolarita delle operazioni demandate al sostituto e la legittimità ed esattezza del versamenti da questi operati nei confronti dell'erario, come delle previe ritenute alla fonte. E, soprattutto, non è pensabile che egli possa provvedervi con la solerzia e la costanza imposte da un così breve termine decadenziale per la presentazione dell'istanza. La posizione del sostituito, pertanto, è chiaramente e pesantemente mortificata, sino alla sostanziale espropriazione delle somme che ha diritto di ripetere, in quanto ritenute e versate in assenza di causa giustificativa. Nè, d'altra parte, è ipotizzabile, come valido rimedio, la sua soggezione di fatto all'ulteriore onere di avvalersi dell'ausilio di terzi professionalmente idonei all'esegesi dei complicati meccanismi contabili e fiscali dai quali scaturisce la quantificazione del prelievo alla fonte, che pure sarebbe indispensabile per scongiurare il rischio di una conoscenza tardiva dell'erroneo ed illegittimo operato del sostituto ed in conseguenza, del diritto alla ripetizione nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. La sostituzione d'imposta, inoltre, nasce legittimamente come istituto strumentale alla certezza, celerità e semplificazione della riscossione tributaria, mentre non può acquisire, per effetto del sistema fattuale e giuridico delineato dall'art. 38, l'ulteriore, sostanziale ed illegittima, quand'anche non voluta, utilità al reperimento di gettito privo della "causa contributiva". Il breve termine decadenziale per l'esercizio del potere di richiedere il rimborso non ha alcuna potenzialità strumentale rispetto alla finalità di garantire il concorso di tutti alle pubbliche spese e di assicurare la rapidità e certezza di tale contribuzione, realizzando, invece, una irrazionale e discriminatoria disciplina della posizione creditoria del sostituito, sotto tale profilo, evidentemente e gravemente lesiva del principio cardine del nostro ordinamento costituzionale, codificato all'art. 3 della Carta Fondamentale. Infine, quand'anche fosse possibile individuare un'apprezzabile fondamento della discriminazione realizzata dall'art. 38, in relazione ai termini per l'accertamento e la riscossione dei tributi, comunque, il bilanciamento razionale cui il legislatore è chiamato, tra i molteplici interessi individuali, collettivi e generali coinvolti dalla mediazione normativa, avrebbe dovuto evidenziare come oltremodo penalizzante ed ingiustificata la codificata compressione di interessi di rango superiore, portati dal contribuente creditore, quali il diritto alla tutela giurisdizionale ed alla giustificazione, nella specie "contributiva" della diminuzione patrimoniale subita. In particolare, proprio il principio cardine del sistema tributario sancito dall'art. 53, Cost., esigeva che il legiferante escludesse la soluzione rubricata all'art. 38, per accedere, invece, a quella imperativa di un maggiore ed eguale lasso temporale per la ripetizione di quanto indebitamente percetto dall'erario. La Commissione, inoltre, ritenendola certamente rilevante e non manifemente infondata, solleva d'ufficio questione di legittimità costituzionale dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in combinato disposto con l'art. 2, d.lgs. n. 546/1992, ed in relazione all'art. 24, della Costituzione. Infatti, le norme di legislazione ordinaria richiamate realizzano la sostanziale irresponsabilità del sostituto d'imposta per le ritenute illegittimamente operate, quando il sostituito non si sia attivato tempestivamente per richiederne il rimborso ed ottenere la restituzione ovvero, quel diniego, esplicito o implicito, essenziale alla possibilità di tutela giurisdizionale, anche nei confronti del sostituto. Quest'ultimo si inserisce nel rapporto d'imposta, come entità giuridica ritenuta suscettibile di essere assoggettata agli oneri del prelievo alla fonte e del versamento all'erario ed, in questa veste, ausiliario dell'Amministrazione finanziaria, prezioso ed autoritativamente imposto al contribuente. L'adempimento dell'obbligazione d'imposta del sostituito, infatti, non scaturisce da un suo incarico o atto di autonomia negoziale, bensì costituisce l'oggetto di una imposizione autoritativa, ope legis, da un lato nei confronti dello stesso sostituto d'imposta, dall'altro nei confronti del sostituito. Il sostituto è, normalmente, il soggetto che eroga l'entità economica-reddito che esprime la capacità contributiva del percipiente assoggettata al prelievo in acconto ed è tenuto, all'atto dell'erogazione, allo stralcio delle somme dovute all'erario. Gestisce quindi, la posizione fiscale del sostituito in virtù di una normativa che, ad un tempo, lo obbliga e lo autorizza ad adempimenti esclusivamente funzionali a semplificare l'accertamento e la riscossione dei tributi, nonchè a maggiormente garantirli e velocizzarli, secondo cadenze temporali rigide e sanzionate, anche quale soggetto che avrà, ragionevolmente, minore interesse ad occultare l'avvenuta realizzazione del presupposto impositivo, rispetto al debitore sostanziale del tributo, ed è in possesso della struttura organizzativa e tecnico-professionale, all'uopo necessaria. Tuttavia, quando il suo operato lede la posizione sostanziale del sostituito, l'ordinamento non prevede alcuna sanzione capace di prevenirne e reprimere la condotta negligente e dannosa, garantendone, o stimolandone, l'interesse alla tutela dei diritti del sostituito, per una finalità, certo, non in contrasto con il primario interesse erariale perseguito. Irragionevolmente ed illegittimamente, pertanto, le conseguenze patologiche dell'errato operare di questo soggetto fiscale, imposto dal legislatore pro fisci, sono poste a carico esclusivo del contribuente sostituito. L'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, disciplinando il procedimento amministrativo di rimborso delle somme non dovute all'erario, ne equipara, infatti, la posizione a quella del sostituto, prevedendo, per entrambi, l'onere della proposizione di una istanza nel breve termine decadenziale, decorrente dal versamento indebito. Secondo il tenore letterale della norma, commi 1 e 2, inoltre, il sostituto d'imposta è il principale soggetto legittimato a richiedere il rimborso delle somme erroneamente versate, pur non essendovi obbligato, al pari del percipiente le somme assoggettate a ritenuta, solo legittimato concorrente a detta istanza, eppure unico titolare dell'interesse sostanziale alla ripetizione. Orbene, il legislatore, intanto, non prevede alcun obbligo di attivazione per il sostituto d'imposta, nè tanto meno esige l'iniziativa del sostituito, ma riconosce ad entrambi il potere di richiedere il rimborso ed inoltrare all'uopo con tempestività la necessaria istanza. L'opzione normativa, quindi, appare, già per questo, illogica e contraria ai generali principi che governano l'autonomia negoziale ed il diritto privato, poichè e evidente che se essi impongono di riconoscere al sostituito la più ampia libertà di valutare l'opportunità della rivendicazione delle somme a lui spettanti, ma esigono che non sia riconosciuta eguale libertà, o possibilità di scelta, al sostituto d'imposta, specie se allo stesso non sia imposta, almeno, una pronta informazione del titolare della posizione sostanziale "gestita" e lesa, o potenzialmente menomata. Nè è sostenibile che la formula letterale della norma non precluda di affermare la doverosità di detti adempimentì, almeno per il sostituto d'imposta, in quanto - per tacere del verbo all'uopo usato, univocamente espressivo del contrario intento legislativo - basterebbe considerare l'assenza di qualsivoglia forma di sanzione, diretta o indiretta, nei confronti del sostituto per l'omessa o tardiva presentazione della istanza di rimborso. Aggravante ulteriore della posizione del sostituito è, poi, la sua soggezione ad un termine decadenziale che ha la medesima decorrenza e la medesima durata del termine posto all'azione del sostituto d'imposta, potendo lamentare l'inadempimento di quest`ultimo, solo quando non ha più alcuna possibilità di azione, anche solo nei suoi confronti. È, pertanto, evidente che il sostituto d'imposta non ha cointeressenza al controllo degli adempimenti assolti, come alla solerte e tempestiva attivazione del procedimento amministrativo necessario a preservare ed azionare il diritto al rimborso del sostituito. Anzi, il diritto vivente, ovvero, il consolidato orientamento della Suprema Corte di Cassazione, sostanzialmente, ne garantisce la irresponsabilità, per il danno consistente nelle illegittime ritenute, quando sia inultilmente decorso il termine concesso al sostituto per proporre l'istanza di rimborso. Detta scadenza, infatti, non solo preclude la via della ripetizione al sostituto d'imposta, ma la ostruisce definitivamente anche al sostituito, privandolo della possibilità di ottenere un provvedimento implicito o esplicito dell'Amministrazione e, per esso, l'investitura del giudice tributario, esclusivamente competente ad accertare quella illegittimità delle ritenute e dei versamenti diretti, indispensabile per contestare al sostituto la responsabilità extracontrattuale. Sostanzialmente, quindi, l'inutile scadenza del termine per l'istanza di rimborso, contemporaneamente, scongiura ogni possibilità successiva di azionare pretese risarcitorie nei confronti del sostituto, rendendolo, di fatto e definitivamente, irresponsabile per il danno cagionato al sostituito. Tale grave e non scongiurabile conseguenza, scaturisce dalla delimitazione della giurisdizione ordinaria realizzata dalla interpretazione costante della Suprema Corte di Cassazione e precisata, da ultimo, sempre sezioni unite, con sentenza del 9 giugno 1997, n. 5138 (in Bancadati, Ipsoa, I Quattro Codici, n. 1/1999), ribadendo che il difetto di giurisdizione è nella specie prospettabile, essendo in discussione la legittimità della ritenuta operata a titolo di acconto per Irpef, cioè per un'imposta che rientra espressamente tra quelle devolute alle Commissioni tributarie. In proposito, questa Corte ha più volte avuto modo di affermare che la controversia tra sostituito e sostituto d'imposta relativa alla legittimità delle ritenute d'acconto operate dal secondo, è devoluta alla competenza giurisdizionale delle Commissioni tributarie. Infatti, la legittimità della ritenuta - nella specie, disposta dall'art. 25 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e successive modificazioni, relativo ai redditi di lavoro autonomo - non integra una mera questione pregiudiziale, suscettibile di essere delibata incidentalmente, ma comporta una causa di natura tributaria avente carattere pregiudiziale, la quale deve essere definita, con effetti di giudicato sostanziale, dal giudice cui la relativa cognizione spetta per ragioni di materia, in litisconsorzio necessario con l'Amministrazione finanziaria. Tale principio non soffre deroga quando la controversia stessa sia sorta tra sostituto e sostituito, perchè l'originaria incompletezza del contraddittorio non può implicare uno spostamento della giurisdizione, mentre è compito del giudice munito di essa provvedere all'integrazione del contraddittorio stesso (art. 99 - 102 c.p.c., applicabili anche nel processo tributario. Non ricorre alcuna deroga neppure quando siano scaduti i termini di decadenza previsti dalla legge per richiedere la restituzione delle somme versate all'Amministrazione finanziaria, atteso che tale scadenza incide sulla fondatezza e sull'ammissibilità dell'azione da proporre innanzi al giudice tributario, ma è priva di effetti sulla giurisdizione dello stesso, non essendo prevista dall'ordinamento alcuna giurisdizione residuale dell'autorità giudiziaria ordinaria, a seguito dell'improponibilità, inammissibilità o infondatezza della domanda devoluta alla giurisdizione delle Commissioni tributarie" (cfr., in senso conforme, Cass., sez. un. 7 maggio 1996, n. 4223; 10 ottobre 1994, n. 8277, in Mass. giur 1av., 1994, 625; 17 luglio 1992, n. 8683, in Comm. trib. centr., 1992, II, 2186)". Con la pronuncia n. 4598/1992, inoltre, sempre a Sezioni unite, il giudice di legittimità aveva già precisato che: "tale giurisdizione, che deve essere affermata indipendentemente dal fatto che quell'amministrazione non sia stata citata (spettando al giudice di esso munito disporre l'integrazione del contraddittorio), si estende alla richiesta di riconoscimento degli interessi, in considerazione del loro carattere accessorio, ma non anche alla domanda di risarcimento del danno derivante da svalutazione monetaria, che è autonoma e resta proponibile davanti al giudice ordinario, fondandosi sulla responsabilità del debitore per il ritardato adempimento del debito di valuta (Cas. sez. un., 15 aprile 1992, n. 4598, in Mass., 1992; cfr., nello stesso senso, Cass. 8 febbraio 1991, n. 1306, in Mass, 1991; Cass., 11 gennaio 1991, n. 217, in Comm. trib. centr., 1991, II, 690; Cass., 28 giugno 1990, n. 6565, in Comm. trib. centr., 1990, II, 1599; Cass., 10 maggio 1990, 3843, in Comm. trib. centr., 1990, II, 1101. Pertanto, l'affermazione della giurisdizione delle Commissioni tributarie, esclusiva e non derogabile neanche per delibazione incidentale, se riguardata in relazione al regime decadenziale delineato dall'art. 38 per il sostituito, priva quest'ultimo, quando decaduto dal potere di richiedere il rimborso e di adire avverso all'eventuale diniego la Commissione tributaria provinciale, anche della possibilità di azionare la pretesa risarcitoria nei confronti del sostituto d'imposta. Questi, per converso, è esente da responsabilità per l'eventuale duplice inadempimento, consistente nell'illegittima ritenuta operata e nella mancata tempestiva richiesta del rimborso a seguito del controllo successivo al versamento. Il contribuente sostituito, quindi, viene sostanzialmente privato di ogni tutela del diritto alla restituzione delle somme illegittimamente ritenute alla fonte e senza alcuna reale e verosimile possibilità di controllare efficacemente e costantemente la imposta gestione altrui del proprio rapporto con l'Amministrazione finanziaria. Anche sotto tale profilo, pertanto, è evidente la irrazionalità della disciplina contenuta nel decreto sulla riscossione, in quanto l'autore della illegittima ritenuta alla fonte e dell'indebito versamento nelle casse dell'Erario ha certamente la possibilità di monitorare e verificare gli adempimenti connessi alla sostituzione, con la solerzia e la competenza richieste dall'art. 38, ma, in virtù della sua sostanziale irresponsabilità quando il sostituito sia decaduto dall'azione di ripetizione nei confronti dell'Amministrazione, non ha quella cointeressenza che ne garantirebbe, almeno in astratto, la scrupolosità e solerzia di azione nell'interesse del sostituito. Quest'ultimo, al contrario, ha certamente interesse a subire ritenute alla fonte legittime e correttamente computate; ma non esegue la determinazione dell'imposta ritenuta, nè i conseguenti versamenti all'Erario, ed, infine, non ha quella competenza, o quell'ausilio professionale, ormai indispensabili per decifrare i meccanismi contabili e giuridici attraverso i quali si quantifica l'onere contributivo ed il prelievo in acconto, di cui, invece, deve essere provvisto in ogni caso il sostituto per gli adempimenti cui è tenuto. Non a caso la recente evoluzione legislativa realizza, progressivamente e non solo nei proclami, una semplificazione e deflazione degli oneri dichiarativi e di autoliquidazione del soggetto passivo del tributo. Certamente, i più significativi interventi normativi in questa direzione sono stati mossi dall'intento di accrescere l'efficienza dell'Amministrazione finanziaria e, con ciò, la capacità di recuperare gettito fiscale. Tuttavia, sembrerebbe altrettanto ragionevole ed opportuno espungere dall'ordinamento meccanismi perversi quale quello contenuto nel richiamato art. 38, anche in relazione alla esclusiva giurisdizione delle Commissioni tributarie sulla legittimità delle ritenute e, quindi, sulla illegittimità ed ingiustizia dell'operato del sostituto, il cui accertamento giudiziale ad opera delle Commissioni è imprescindibile per esperire l'ordinaria azione per danni, e ciò, senza possibilità di pregiudizio alcuno delle ragioni dell'Erario. Ancorchè il sostituito abbia un'astratta possibilità di azionare e tutelare la propria posizione creditoria nei confronti dell'Amministrazione finanziaria ed, eventualmente, ottenuto l'accertamento della illegittimità dell'operato del sostituto d'imposta, anche nei confronti di quest'ultimo, tuttavia, il sistema delineato dall'art. 38, nel combinato disposto con l'art. 2 del d.lgs. n. 546/1992, pregiudica l'effettività del diritto alla tutela giurisdizionale e la esperibilità concreta dei rimedi utili a garantire, ragionevolmente, la reazione all'illegittima ritenuta alla fonte. Come più volte ha precisato il giudice delle leggi, infatti, l'art. 24 della Costituzione codifica un principio fondamentale ed inderogabile, la cui osservanza da parte del legislatore ordinario deve essere verificata in concreto e non già sul piano astratto delle affermazioni di principio. Quel canone, in altri termini, è tale da colpire non solo l'esclusione della tutela giurisdizionale, soggettiva od oggettiva ma anche qualsiasi limitazione che ne renda impossibile, o solo difficile, l'esercizio. Nella specie, il combinato disposto delle norme richiamate, nella lettura che ne offre costantemente la giurisprudenza di legittimità e di merito, condiziona la tutela giurisdizionale all'onere del previo esperimento di un rimedio amministrativo, quale la proposizione dell'istanza di rimborso nel termine di diciotto mesi dal versamento delle ritenute, la cui osservanza tempestiva, almeno per il sostituito, è particolarmente difficile, se non, addirittura, praticamente impossibile, alla luce del reale e concreto atteggiarsi dei suoi rapporti con il sostituto e, più in generale, della sua normale estraneità alla gestione del rapporto obbligatorio di acconto dell'imposta sul reddito. Deve, altresì, precisarsi che, comunque, detto rimedio, o onere, amministrativo è legittimo solo se giustificato da esigenze di ordine generale o da superiori finalità di giustizia che, nella specie, non sembra possano sussistere. In ogni caso, poi, pure nell'ipotetico concorso di tali circostanze giustificative, il legislatore deve contenere l'onere nella misura meno gravosa possibile e l'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, non sembra realizzare una compressione minima ed essenziale del diritto alla tutela giurisdizionale della posizione creditoria del sostituito. Ancorchè si ritenesse che la norma sia ispirata dalle accennate esigenze di ordine generale e superiore, infatti, il legislatore avrebbe potuto diversamente e più equamente contemperarle con il principio codificato dall'art. 24 della Costituzione, che l'orientamento consolidato dei giudici costituzionali riconosce non mortificabile, se non nei limiti in cui una sua compressione sia effettivamente e strettamente necessitata. E di ciò appare chiaramente consapevole il legislatore, solo allorchè recentissimamente, in seno al già citato collegato fiscale alla finanziaria 1999, ha ampliato il termine concesso al contribuente per la proposizione della istanza di rimborso, quasi triplicandolo. È bene ribadire, peraltro, che detta modifica non prevede espressamente una rimessione in termini e deve aggiungersi, invece, che, a parere di questa Commissione, il legislatore non ha colto la propizia occasione per rivedere l'intera disciplina contenuta nell'art. 38 e riequilibrare la posizione del sostituto d'imposta rispetto a quella del percipiente le somme soggette a ritenuta alla fonte. In altri termini, i molteplici profili di incostituzionalità della norma denunciati non sono comunque stati risolti o superati con la recente e mera modifica della durata del termine decadenziale. Mentre, anche per il futuro restano irrisolte evidenti mortificazioni dei fondamentali principi costituzionali, quali, il diritto alla tutela giurisdizionale, il principio di razionalità e logicità delle scelte normative e quello di eguaglianza. Permane, infatti, l'irrazionale disciplina della posizione del sostituto d'imposta e la sostanziale privazione del diritto alla tutela giurisdizionale del sostituito. Pertanto, la novella dell'art. 38, sia pure nella sola durata del termine decadenziale, conferma che non vi poteva essere e non vi è alcun apprezzabile interesse pubblico alla compressione della azionabilità del credito per il rimborso di indebiti versamenti all'Erario; mentre alla censura della norma denunciata conseguirebbe il ripristino della legalità costituzionale, soprattutto, sotto il profilo, sopra specificato, della effettività del diritto alla tutela giurisdizionale e della razionalità e logicità interna della norma di legislazione ordinaria. Infine, questa Commissione ritiene opportuno portare nuovamnente al vaglio dei giudici costituzionali la questione di legittimità degli artt. 37 e 38, d.P.R. n. 602/1973, in relazione all'art. 3 della Costituzione, in quanto la recente evoluzione dottrinale e giurisprudenziale circa la portata della seconda norma richiamata esclude quella eterogeneità tra le due fattispecie normative sulla quale si sono appuntate le reiterate pronunce di manifesta infondatezza emesse dalla Consulta, nel corso degli anni '80, a fronte delle denunce di ingiustificata disparità di trattamento del dipendente pubblico, rispetto a quello privato. In particolare, con ordinanza del 17 novembre 1985, n. 305 (in Foro it., 1986, I, 330; in senso conforme, cfr. Corte cost, ord., 17 dicembre 1987, n. 545, in Giur cost., 1987, I, 3475), il giudice delle leggi aveva dichiarato "manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 38, d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito sollevata con riferimento sia all'art. 3 della Costituzione, in quanto i termini di raffronto posti; a fondamento dal giudice a quo non rivestono idonee caratteristiche di identità e di omogeneità, avendo la norma impugnata finalità restitutoria circoscritta agli ambiti connessi all'"obbllgo di versamento", sia all'art. 113, atteso che lo stesso giudice non ha dato contezza alcuna circa quest'ultimo parametro". La Consulta, pertanto, ha ripetutamente giudicato conforme al disposto dell'art. 3 la disciplina degli articoli 37 e 38, d.P.R. n. 602/1973, in quanto fattispecie che non hanno lo stesso ambito applicativo: la seconda, in particolare, viene indicata come riferibile alle sole restituzioni riguardanti le operazioni di versamento e, pertanto, suscettibile di essere disciplinata difformemente rispetto alla diversa ed eterogenea fattispecie delineata dall'art. 37, per la quale l'art. 37, per la quale l'iniziativa restitutoria può essere intrapresa nell'ordinario periodo prescrizionale. Quella giurisprudenza costituzionale, peraltro, scaturiva dall'orientamento dei giudici di legittimità, i quali condividevano l'asserito diverso ambito applicativo delle due norme. Successivamente alla più recente e succitata pronuncia di infondatezza, peraltro, detto orientamento della Suprema Corte di Cassazione è radicalmente mutato e si è, fino ad oggi, consolidato nel ritenere che l'art. 38 abbia il medesimo ambito applicativo dell'art. 37. Con sentenza del 9 giugno 1989, n. 2786, (in Boll. Trib., 1989, 1174 ss.), le sezioni unite della Suprema Corte, giudicavano non fondata una tesi analoga a quella sino ad allora condivisa dal giudice delle leggi, affermando che: in realtà gli articoli 37 e 38 sono assolutamente uguali nella definizione del rispettivo ambito di applicazione, in quanto entrambi si riferiscono ai casi di "errore materiale, duplicazione ed inesistenza totale o parziale" dell'obbligazione, con formula che designa, in pratica, la totalità dei motivi deducibili nei confronti dei prelievi e, rispettivamente, dei versamenti, comprendendo tutte le ragioni relative all'an e al quantum della prestazione oggetto dell'obbligazione tributaria. Ciò posto la diversa dizione "obbligo di versamento" contenuta nell'art. 38 non pare idonea a giustificare una diversità dell'oggetto elevando a fonte di un'autonoma obbligazione le norme che prevedono il versamento diretto e le relative operazioni, manifestamente dirette a disciplinare modalità della prestazione oggetto della (stessa) obbligazione tributaria. Nulla autorizza a ritenere, pertanto, che si sia inteso dare rilievo giuridico autonomo, ai fini del rimborso, ad una (imprecisata) obbligazione accessoria di versamento, venendo in considerazione nelle fattispecie previste dall'art. 38 due distinti rapporti obbligatori: quello accessorio relativo al versamento; e quello principale attinente all'obbligazione tributaria. Solo per il primo di essi sarebbe stata dettata una specifica disciplina, sebbene la norma sia assolutamente muta al riguardo e, per converso, la disposizione dell'art. 37 concerna proprio l'obbligazione tributaria, sicchè l'indebito ad essa connesso sarebbe regolato in un caso e non nell'altro. Non potendosi far carico al legislatore fiscale di simili deficienze e incongruenze, l'art. 38 deve essere interpretato nel significato fatto palese dal tenore testuale dell'enunciato, per cui la norma si riferisce a qualsiasi ipotesi di indebito correlato all'adempimento dell'obbligazione tributaria nelle fattispecie che si considerano, qualunque sia la ragione per cui il versamento è tutto o in parte indebito, a partire, cioè dal mero errore materiale ai casi di inesistenza dell'obbligazione. L'uso del termine "versamento" risulta pienamente giustificato: sia perchè questo è il modo di adempimento dell'obbligazione medesima; sia perchè anche nelle operazioni di versamento possono darsi errori che generano un indebito. La diversa dizione cioè, lungi dal restringere la portata della disposizione, la rende più ampia, per comprendervi tutte le situazioni di indebito che si possono verificare in conseguenza dell'adempimento dell'obbligazione che resta pur sempre il parametro di riferimento dell'indebito, stante la rilevata identità dell'enunciato con quello dell'art. 37; l'ampiezza del medesimo ed il riferimento alle duplicazioni, che assumono rilievo giuridico appunto rispetto all'obbligazione tributaria" E, da ultimo, con sentenza del 27 luglio 1998, n. 7360 (in Bancadati Ipsoa I Quattro Codici, n. 1/1999), la prima sezione civile ha confermato l'ormai consolidato orientamento sul punto, secondo il quale: "non può dubitarsi che nella locuzione "inesistenza totale o parziale dell'obbligo di versamento" rientri anche il caso di pagamento eseguito erroneamente perchè non dovuto per carenza della supposta obbligazione tributaria, integrandosi così un indebito oggettivo. Il testuale tenore della norma non autorizza una interpretazione diversa e, in particolare, non consente di distinguere tra versamenti diretti in relazione ai quali il contribuente faccia valere l'inesistenza dell'obbligo di versamento e quelli per i quali lo stesso deduca l'inesistenza dell'obbligazione tributaria (cfr., nello stesso senso, Cass., sez. III, 9 aprile/1997, n. 3080, in Corr. trib., 1997, 2005; Cass., sez. I, 10 novembre 1995, n. 11698, in Mass. Foro it., 1995; Cass., sez. I, 1o febbraio 1993, n. 1229, in Mass. Foro it., 1993). Alla luce delle richiamate argomentazioni motive della Suprema Corte, pertanto, la diversità lessicale tra la formula dell'art. 38 e quella dell'art. 37 trova la propria ragion d'essere esclusiva nella necessità di evidenziare il modo di adempimento dell'obbligazione tributaria e sottolineare la naturale applicabilità della prima norma anche nelle ipotesi di indebito scaturite dall'esecuzione dei versamenti. Venuto meno il principale elemento argomentativo indicato dalla Consulta quale fattore discriminante le fattispecie sostanziali disciplinate dagli articoli 37 e 38, appare, dunque, ampiamente giustificata una nuova ed ulteriore investitura della questione di legittimità in relazione all'art. 3 della Costituzione, anche in considerazione del fatto che questa Commissione ritiene prive di pregio le differenziazioni appuntate al mero meccanismo tecnico-giuridico di adempimento della contribuzione in acconto. Non è, in particolare, condivisibile la tesi secondo la quale il termine prescrizionale ordinario previsto dall'art. 37 sarebbe necessitato, o spiegato, dalla opzione legislativa per la compensazione dare/avere tra le ritenute alla fonte e gli emolumenti lordi spettanti al dipendente di Amministrazioni pubbliche. Sembra maturo il tempo per un nuovo pronunciato del giudice delle leggi, che acclari il superamento, almeno nel diritto vivente e nel richiamato costante orientamento giurisprudenziale, delle precedenti argomentazioni motive tese a salvaguardare il termine decadenziale previsto dall'art. 38, e colga, ad un tempo, la evidente disparità di trattamento tra il sostituito dipendente dell'Amministrazione ed i dipendenti di altri soggetti giuridico-economici, pubblici e privati. Ambedue le fattispecie normative succitate hanno identico ambito applicativo; il versamento del sostituto d'imposta è solo un diverso meccanismo tecnico-giuridico, richiesto dalla estraneità del sostituto all'apparato pubblico cui sia applicabile l'imputazione meramente contabile del debito d'imposta; ma riguardando il solo rapporto tra sostituto e sostituito non v'è chi possa negare che la posizione di quest'ultimo è la medesima, a prescindere dallo strumento con il quale le somme ritenute alla fonte affluiscono nelle casse dell'Erario. In particolare, anche il sostituto "privato" esercita la rivalsa trattenendo le somme "contabilmente" e senza che vi sia una materiale consegna della provvista da parte del sostituito. Quest'ultimo riceve mensilmente ed annualmente la medesima documentazione contabile e fiscale degli avvenuti prelievi alla fonte. L'unica distinzione attiene al suo esonero dalla responsabilità per le ritenute non versate, prodotto dalla consegna del modello nel quale il sostituto attesta di avervi provveduto; ma questo aspetto attiene, semmai, all'eventuale inadempimento agli obblighi di versamento e non certo, invece, ad un adempimento errato, nell'an o nella misura, favorevole all'Amministrazione creditrice ed alla conseguente inversione della posizione creditoria nel rapporto tra quest'ultima ed il sostituito. Gli articoli 37 e 38, d.P.R. n. 602/1973, afferiscono, appunto, al momento successivo all'evento patologico dell'errato adempimento fiscale in sfavore del soggetto passivo del tributo e, pertanto, non può giustificarsi alcuna discriminazione nelle modalità e nei termini di reazione dell'avente diritto al rimborso, per il quale apprendere dell'errore commesso dal sostituto, anche quando questi sia la stessa Amministrazione pubblica, è parimenti complesso e difficoltoso. Infine, deve controbattersi ad un'ulteriore argomentazione contraria alla illegittimità delle due richiamate fattispecie normative. La Consulta, infatti, nella succitata ordinanza n. 545/1987, sostiene che il diverso termine dell'art. 38 scaturisce dalla sua applicabilità anche per i rimborsi derivanti da errati versamenti "eseguiti" dal contribuente. L'osservazione, tuttavia, quand'anche trovasse conforto nella corretta lettura dell'art. 38, non è risolutiva della denunciata discriminazione normativa, poichè, al più, doveva indurre a giudicare illegittima detta norma nella sola parte in cui disciplina diversamente le modalità ed i tempi di rimborso per illegittimi versamenti compiuti dal sostituto d'imposta, intendendosi per essi, naturalmente, anche quelli che siano tali per l'insussistenza dell'obbligazione tributaria. La coincidenza dell'ambito applicativo degli articoli 37 e 38, ancorchè si ritenesse che sia solo parziale, infatti, esigerebbe, in ogni caso, una omogeneità di disciplina in parte qua, senza alcun pregiudizio, invece, delle diverse soluzioni "positive" per situazioni eterogenee come quelle scaturite da errori di calcolo ed adempimento imputabili esclusivamente al contribuente. Infine, è doveroso sottolineare che la recente modifica del termine decadenziale sancito dall'art. 38, pur nella direzione della sua espansione, tuttavia, non ne ha ancora realizzato la doverosa equiparazione al lasso temporale concesso al dipendente assoggettato a "ritenuta diretta", nè l'altrettanto necessaria attrazione alla diversa natura giuridica di quest'ultimo, quale termine prescrizionale. Conclusivamente, pertanto, la Commissione preso atto della sollevata eccezione di incostituzionalità dell'art. 38 citato nella parte in cui prevede un termine più breve rispetto a quello analogo contenuto nell'art. 37 e comunque di dieci anni previsto in generale per i crediti dal codice civile, solleva la questione di legittimità costituzionale dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in relazione all'art. 3 della Costituzione, ed, in particolare, nella parte in cui dette norme aventi il medesimo ambito applicativo, contengono limiti temporali per la proposizione dell'istanza di rimborso di natura e durata profondamente ed irragionevolmente diverse. P. Q. M. Previa riunione dei fascicoli dal n. 1617/1998 al 1640/1998 con quello n. 1616/1998, la Commissione dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 38, d.P.R. n. 602/1973, in relazione agli articoli 3, 24 e 53 della Costituzione, nella parte in cui pone un termine decadenziale dal potere di richiedere il rimborso di illegittime ritenute alla fonte e ne sancisce la decorrenza del termine breve dal versamento eseguito dal sostituto d'imposta; Sospende il giudizio in corso e dispone la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale, con notifica della presente ordinanza per esteso alle parti, al Presidente del Consiglio dei Ministri e comunicazione ai Presidenti delle Camere del Parlamento. Così deciso in Roma, il 12 luglio 1999. Il presidente e relatore: D'Ayala Valva 00C0021
Parte Seconda
2007
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 86 del 26-7-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-07-26&atto.codiceRedazionale=C-0715315
TRIBUNALE DI URBINO
(GU Parte Seconda n.86 del 26-7-2007)
Estratto atto di citazione per usucapione Gli avv.ti Selenia Mazzanti e Sandro Carloni rappresentanti di Spezi Oriano res.te in Montecalvo in Foglia (PU), via Seriole n. 13 ed elettivamente domiciliato in Urbino, piazza della Repubblica n. 3 (studio avv. S. Carloni) citano: 1) Balestrieri Vincenzo, fu Domenico; 2) Balestrieri Luigi, fu Domenico di residenza, domicilio e dimora sconosciuti, a comparire avanti al Tribunale di Urbino all'udienza del 18 gennaio 2008, ore di rito, per sentire dichiarare l'avvenuta usucapione da parte dell'attore per possesso pacifico, pubblico ed ininterrotto, ultraventennale, dei seguenti immobili: terreno distinto al N.C.T. del Comune di Montecalvo in Foglia al foglio 4, particella 28; fabbricato distinto al N.C.E.U. del Comune di Montecalvo in Foglia al foglio 4, particella 81. Avv. Sandro Carloni - Avv. Selenia Mazzanti C-0715315 (A pagamento).
Serie Generale
2006
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Serie Generale n. 5 del 7-1-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-01-07&atto.codiceRedazionale=06A00132&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
COMUNICATO
Provvedimenti concernenti la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale (GU Serie Generale n.5 del 07-01-2006)
Con decreto n. 37492 del 5 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento della «Metalfer Sud S.p.a.», con sede in Torre Annunziata (Napoli), unità di Torre Annunziata (Napoli), per il periodo dal 26 ottobre 2005 al 25 ottobre 2006. Con decreto n. 37493 del 6 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento della «Dessert industrie dolciarie italiane S.r.l.», con sede in Rozzano (Milano), unità di Rozzano (Milano), per il periodo dal 5 luglio 2005 al 4 luglio 2006. Con decreto n. 37494 del 6 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per ristrutturazione aziendale della «Gruppo Cordenons S.p.a.», con sede in Milano, unità di Scurelle (Trento) per il periodo dal 1° agosto 2005 al 31 gennaio 2006. Con decreto n. 37495 del 6 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale della «Nogara S.p.a.», con sede in Creazzo (Vicenza), unità di Creazzo (Vicenza), per il periodo dal 9 marzo 2005 all'8 settembre 2005. Con decreto n. 37496 del 6 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per ristrutturazione aziendale della «Sinterama società per azioni», con sede in Sandigliano (Biella), unità di Sandigliano (Biella), Valle Mosso (Biella), per il periodo dal 10 maggio 2005 al 9 novembre 2005. Con decreto n. 37497 del 6 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale della «Belleli Energy S.p.a.», sede in Mantova, unità di Mantova, per il periodo dal 15 marzo 2005 al 14 marzo 2006. Con decreto n. 37502 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per ristrutturazione aziendale della «Pastificio Carmine Russo S.p.a.», con sede in Napoli, unità di Cicciano (Napoli), per il periodo dal 1° marzo 2005 al 29 agosto 2005. Con decreto n. 37503 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per ristrutturazione aziendale della «Pastificio Carmine Russo S.p.a»., con sede in Napoli, unità di Cicciano (Napoli), per il periodo dal 30 agosto 2005 al 29 agosto 2006. Con decreto n. 37504 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Consorzio Miles servizi integrati consorzio», con sede in Roma, unità di Milano, Pavia, per il periodo dal 1° novembre 2005 al 31 ottobre 2006. Con decreto n. 37505 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Ceramiche Musa S.p.a.», con sede in Roma, unità di Roma, per il periodo dal 1° settembre 2005 al 31 agosto 2006. Con decreto n. 37506 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Pant. Com S.r.l.», con sede in Comunanza (Ascoli Piceno), unità di Comunanza (Ascoli Piceno), per il periodo dal 12 settembre 2005 all'11 settembre 2006. Con decreto n. 37507 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per concordato preventivo della «Vestimenta S.p.a.», con sede in Trento, unità di Mattarello (Trento), Milano, Trebaseleghe (Padova), per il periodo dal 29 settembre 2005 al 28 settembre 2006. Con decreto n. 37508 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Monlid S.r.l.», con sede in Città di Castello (Perugia), unità di Città di Castello (Perugia), per il periodo dal 17 ottobre 2005 al 16 ottobre 2006. Con decreto n. 37509 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Cooperativa fattorini S.r.l.», con sede in Torino, unità di Asti, per il periodo dal 26 giugno 2005 al 25 giugno 2006. Con decreto n. 37510 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale della «Rail Services International Italia S.p.a.», con sede in Milano, unità di Milano, per il periodo dal 25 ottobre 2005 al 24 aprile 2006. Con decreto n. 37511 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Faem S.r.l.», con sede in Torre Annunziata (Napoli), unità di Sarno (Salerno), per il periodo dal 14 novembre 2005 al 13 giugno 2006. Con decreto n. 37512 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per riorganizzazione aziendale della «Gepin Datitalia S.p.a.», con sede in Roma, unità di Mestre (Venezia), Milano, Napoli, Roma, Torino, per il periodo dal 1° ottobre 2004 al 30 settembre 2005. Con decreto n. 37513 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per ristrutturazione aziendale della «Avis industrie stabiesi meccaniche e Navali S.p.a.», con sede in Roma, unità di Castellammare di Stabia (Napoli), per il periodo dal 17 novembre 2005 al 16 maggio 2006. Con decreto n. 37514 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Cooperativa compartimentale siciliana fra portabagagli S.c. a r.l.», con sede in Palermo, unità di Palermo, per il periodo dal 21 giugno 2005 al 20 giugno 2006. Con decreto n. 37515 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Cooperativa compartimentale siciliana fra portabagagli S.c. a r.l.», con sede in Palermo, unità di Palermo, per il periodo dal 2 agosto 2005 al 1° agosto 2006. Con decreto n. 37516 del 13 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento della «Casentino tessile S.r.l.», con sede in Bibbiena (Arezzo), unità di Bibbiena (Arezzo), per il periodo dal 23 settembre 2005 al 22 settembre 2006. Con decreto n. 37521 del 14 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per fallimento della «Fonderghisa S.p.a.», con sede in Pozzilli (Isernia), unità di Pozzilli (Isernia), per il periodo dal 16 novembre 2005 al 15 novembre 2006. Con decreto n. 37522 del 14 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione saiariale per contratto di solidarietà della «S.A.E.S. Società appalti e servizi S.r.l.», con sede in Bari, unità di Civitavecchia (Roma), Roma «Termini» (Roma), Roma «Ostiense» (Roma), Viterbo, per il periodo dal 9 agosto 2005 al 31 dicembre 2005. Con decreto n. 37523 del 14 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Consorzio Miles servizi integrati consorzio», con sede in Roma, unità di Sanremo (Imperia), Ventimiglia (Imperia), per il periodo dal 2 agosto 2005 al 1° agosto 2006. Con decreto n. 37524 del 14 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Consorzio Miles servizi integrati consorzio», con sede in Roma, unità di Alessandria, Aosta, Biella, Novara, per il periodo dal 25 giugno 2005 al 24 giugno 2006. Con decreto n. 37525 del 14 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «CE.I.A.S. S.r.l.», con sede in Bari, unità di Trieste, Udine, per il periodo dal 1° marzo 2005 al 31 luglio 2005. Con decreto n. 37526 del 14 dicembre 2005 è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale per contratto di solidarietà della «Società cooperativa La Speranza S.c. a r.l.», con sede in Bagheria (Palermo), unità di Bagheria (Palermo), per il periodo dal 7 giugno 2005 al 6 giugno 2006.
Parte Seconda
2010
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 33 del 18-3-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-03-18&atto.codiceRedazionale=T10AAA2897
MONDELLO IMMOBILIARE ITALO BELGA S.A.
Sede sociale: 1000 Bruxelles, Rue de la Presse 4 Sede di gestione: Via Calipso 1/d Palermo Capitale sociale: Euro 188.399,08 interamente versato Numero d'Impresa Belga 0403.399.145 Art. Jud. Bruxelles Codice fiscale e Partita IVA italiani:0011012 082 1
(GU Parte Seconda n.33 del 18-3-2010)
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA I Signori Azionisti sono convocati in assemblea generale ordinaria per il giorno 22 aprile 2010 alle ore 10,00 presso la sede della società, in Rue de la Presse 4, Bruxelles, per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. approvazione relazione sulla gestione relativa al bilancio di esercizio sociale chiuso al 31.12.2007; 2. rapporto del commissario belga; 3. approvazione bilancio di esercizio sociale chiuso al 31.12.2007 e nota integrativa; 4. copertura della perdita di esercizio 2007; 5. approvazione relazione sulla gestione relativa al bilancio di esercizio sociale chiuso al 31.12.2008; 6. rapporto del commissario belga; 7. approvazione bilancio di esercizio sociale chiuso al 31.12.2008 e nota integrativa; 8. destinazione dell'utile di esercizio 2008; 9. approvazione relazione sulla gestione relativa al bilancio di esercizio sociale chiuso al 31.12.2009; 10. rapporto del commissario belga; 11. approvazione bilancio di esercizio sociale chiuso al 31.12.2009 e nota integrativa; 12. destinazione dell'utile di esercizio 2009; 13. discarico agli amministratori relativamente agli esercizi 2007/2008/2009; 14. discarico al commissario belga relativamente agli esercizi 2007/2008/2009; 15. nomina commissario belga Per assistere all'assemblea i signori azionisti, secondo quanto previsto dall'art. 25 dello statuto sociale, devono depositare le azioni almeno cinque giorni prima della data dell'assemblea presso la sede sociale di Bruxelles o presso uno dei seguenti istituti bancari: Banca Fortis presso le sedi o le filiali dislocate in Belgio, Banca di Roma e Banca Intesa SanPaolo presso le sedi o le filiali dislocate in Italia. La sede sociale o le banche sopra indicate dovranno rilasciare una attestazione di deposito obbligatoriamente corredata da un elenco delle azioni individuate con il numero di ogni singolo certificato azionario. Il Presidente Dott. Bruno Cittadini T10AAA2897
Concorsi
2016
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' «GUGLIELMO MARCONI»
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 88 del 8-11-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-11-08&atto.codiceRedazionale=16E05633
UNIVERSITA' «GUGLIELMO MARCONI»
CONCORSO (scad. 9 dicembre 2016)
Procedura selettiva per un posto di ricercatore universitario a tempo determinato indetta ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera a) della legge 30 dicembre 2010, n. 240. (GU n.88 del 08-11-2016)
Si comunica che l'Università degli studi «Guglielmo Marconi» di Roma ha indetto una procedura selettiva per un posto di ricercatore universitario a tempo determinato, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, con le seguenti specifiche: Facolta': Scienze e tecnologie applicate; settore concorsuale: 06/F1 - Malattie odontostomatologiche; settore scientifico-disciplinare: MED/28 - Malattie odontostomatologiche. Sede riferimento cui inviare la domanda: Università degli studi «Guglielmo Marconi» - Ripartizione personale docente e ricercatore - Via Plinio n. 44 - 00193 Roma. Scadenza presentazione domande: entro il termine perentorio di 30 giorni decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». Copia integrale del bando, è disponibile sul sito web dell'Ateneo al seguente link: http://www.unimarconi.it/it/bandi-e-concorsi Dell'avvenuta pubblicazione del bando è data informazione sui siti internet del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'Unione europea.
Parte Seconda
2014
Altri annunzi
Espropri
Parte Seconda n. 18 del 11-2-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-02-11&atto.codiceRedazionale=T14ADC1569
VALDICHIENTI S.C.P.A. "Asse Viario Marche - Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna"
(GU Parte Seconda n.18 del 11-2-2014)
Decreto di espropriazione (D.P.R. 327/2001 e s.m.i.) Decreto n.797/2014 Il Dirigente dell'Ufficio per le Espropriazioni OMISSIS ...... DECRETA A favore del soggetto beneficiario "DEMANIO DELLO STATO RAMO STRADE proprietario - ANAS S.p.A. Concessionario" con sede in Roma, contro la ditta Fainelli Nicola n. a Serravalle di Chienti (MC) il 12/10/1935 - N.P. L2-89: la espropriazione definitiva degli immobili siti nel comune di Serravalle di Chienti, distinti in catasto al foglio 49, part. 403, 57, 48, 409, l'asservimento degli immobili distinti in catasto al foglio 49, part. 21 per mq. 271, part. 20 per mq. 2070, part. 402 per mq. 2127, part. 13 per mq. 318, part. 12 per mq. 662. Totale indennità corrisposta Euro 17.968,67. DISPONE Che il presente decreto sia registrato, trascritto, pubblicato, volturato e notificato nei modi e termini disciplinati dal più volte citato DPR 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni; AVVISA Che avverso al presente decreto gli aventi diritto potranno ricorrere innanzi al TAR competente nel termine di 60 giorni dalla notifica o dell'avvenuta conoscenza o al Capo dello Stato nel termine di 120 giorni dalla notifica o dalla avvenuta conoscenza e che il responsabile espropri è l'Ing. Enrico Roncallo. Tolentino lì 04 febbraio 2014 ValdiChienti S.C.p.A. - Il responsabile ufficio espropri ing. Enrico Roncallo T14ADC1569
Corte Costituzionale
2013
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 27 del 3-7-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-07-03&atto.codiceRedazionale=T-130164
N. 164 ORDINANZA 19 - 27 giugno 2013
Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Enti locali - Ordinamento di Roma capitale - Prevista pattuizione con il Ministero dell'economia e delle finanze del concorso agli obiettivi di finanza pubblica e, in caso di mancato accordo, applicazione della disciplina concernente i restanti Comuni - Modalita' di erogazione delle risorse statali - Ricorso della Regione Lazio - Sopravvenuta modifica delle disposizioni impugnate - Rinuncia al ricorso accettata dalla controparte - Estinzione del processo. - Decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, art. 12, commi 1 e 3. - Costituzione, artt. 76, 117, terzo comma, e 119; norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, art. 23. (T-130164) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.27 del 3-7-2013)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente:Franco GALLO; Giudici :Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimità costituzionale dell'articolo 12, commi 1 e 3, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61 (Ulteriori disposizioni recanti attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di ordinamento di Roma Capitale) promosso dalla Regione Lazio con ricorso notificato il 17-24 luglio 2012, depositato in cancelleria il 24 luglio 2012 ed iscritto al n. 106 del registro ricorsi del 2012. Visto l'atto di costituzione del Presidente del Consiglio dei ministri; udito nell'udienza pubblica del 4 giugno 2013 il Presidente Franco Gallo, in luogo e con l'assenso del Giudice relatore Gaetano Silvestri, e sentiti l'avvocato Francesco Saverio Marini per la Regione Lazio e l'avvocato dello Stato Alessandro De Stefano per il Presidente del Consiglio dei ministri. Ritenuto che, con ricorso notificato e depositato il 24 luglio 2012, la Regione Lazio ha promosso questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 12, commi 1 e 3, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61 (Ulteriori disposizioni recanti attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di ordinamento di Roma Capitale), per violazione degli artt. 76, 117, terzo comma, e 119 della Costituzione, e del principio di leale collaborazione; che, secondo la ricorrente, il comma 1 del citato art. 12 - ove si disponeva, nel testo vigente al momento della proposizione del ricorso, che Roma Capitale pattuisse direttamente con il Ministero dell'economia e delle finanze il proprio concorso agli obiettivi di finanza pubblica e che solo nel caso di mancato accordo si applicasse la disciplina concernente i restanti comuni - avrebbe escluso la Regione Lazio dal processo decisionale in materia, con lesione della competenza legislativa regionale in tema di coordinamento della finanza pubblica (art. 117, terzo comma, Cost.); che parimenti illegittimo sarebbe stato il comma 3 dell'art. 12, il quale stabiliva, nella versione vigente all'epoca del ricorso, che fossero erogate direttamente a Roma Capitale le risorse statali di cui al quinto comma dell'art. 119 Cost. e quelle connesse al finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e degli obiettivi di servizio di cui all'art. 13 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 (Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonchè di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario); che, a proposito della prima tra le norme impugnate (comma 1 dell'art. 12), la ricorrente richiama il disposto dell'art. 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2012); che il comma 17 del citato art. 32, in particolare, prescriveva, nel testo vigente all'epoca della proposizione del ricorso, che le modalità di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, a decorrere dal 2013, potessero essere concordate tra lo Stato e le Regioni (e le Province autonome di Trento e di Bolzano), previo accordo concluso in sede di Consiglio delle autonomie locali; che la stessa norma prevedeva, inoltre, che le modalità per l'attuazione della disciplina fossero stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali); che la ricorrente sottolinea come le disposizioni richiamate vadano considerate, ai sensi del comma 1 dello stesso art. 32 della legge n. 183 del 2011, «principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione»; che sarebbe chiara, alla luce di tali premesse, l'illegittimità costituzionale del comma 1 dell'art. 12 del d.lgs. n. 61 del 2012, data la completa esclusione dell'ente regionale dal processo di condivisione degli obiettivi di finanza pubblica, in violazione della competenza attribuita dal terzo comma dell'art. 117 Cost.; che, per quanto attiene al comma 3 del citato art. 12, la ricorrente prospetta anzitutto l'intervenuta violazione dell'art. 119 Cost., il quale imporrebbe che l'ente competente al trasferimento delle funzioni (id est, la Regione interessata) sia anche destinatario delle risorse necessarie per l'esercizio delle stesse funzioni (è citata la sentenza della Corte costituzionale n. 16 del 2004); che lo Stato, in particolare, potrebbe allocare direttamente risorse presso gli enti locali solo a scopi di perequazione, con esclusione del normale esercizio delle funzioni, mentre la norma censurata sarebbe attinente a materie di competenza regionale; che sarebbe illegittima, sempre a parere della ricorrente, anche la previsione secondo cui le modalità di erogazione delle risorse da parte dello Stato sono stabilite mediante un «decreto del Consiglio dei ministri»; che l'attribuzione diretta delle indicate risorse a Roma Capitale violerebbe, quindi, la competenza legislativa regionale in materia di coordinamento della finanza pubblica (art. 117, terzo comma, Cost.) e l'autonomia finanziaria della Regione Lazio (art. 119 Cost.); che la disciplina censurata contrasterebbe, inoltre, con l'impianto della relativa legge di delega (legge 5 maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione»), ove sarebbe presupposto che il finanziamento statale in favore degli enti locali, per garantire i livelli essenziali delle relative prestazioni, debba operare conformemente al riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni; che il denunciato contrasto con la delega implicherebbe la violazione dell'art. 76 Cost., la quale «si riflette, evidentemente, in una lesione delle prerogative costituzionali garantite in capo alla regione» dai già citati artt. 117 e 119 Cost.; che le norme impugnate, infine, contrasterebbero con l'art. 2, comma 3, della legge n. 42 del 2009, in forza del quale è prescritto, tra l'altro, che sugli schemi dei decreti di attuazione delle deleghe si raggiunga un'intesa nell'ambito della Conferenza unificata; che il d.lgs. n. 61 del 2012, infatti, presenterebbe «numerose variazioni» rispetto allo schema sottoposto alla Conferenza in questione; che l'indicata circostanza implicherebbe una violazione dell'art. 76 Cost. e del principio di leale collaborazione, tale da ridondare a carico delle competenze legislative e finanziarie attribuite alla ricorrente dagli artt. 117, terzo comma, e 119 Cost. (sono citate le sentenze della Corte costituzionale n. 225 del 2009 e n. 206 del 2001); che il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, si è costituito nel giudizio con atto depositato in data 14 agosto 2012, chiedendo che le questioni sollevate dalla Regione Lazio vengano dichiarate inammissibili e/o infondate; che l'Avvocatura generale osserva anzitutto come la disciplina dell'ordinamento di Roma Capitale sia espressamente riservata ad una legge dello Stato dall'art. 114, terzo comma, Cost., ed assume che tale ultima norma rappresenta l'unico parametro costituzionale rilevante circa l'attribuzione delle competenze riguardo alla Capitale; che il legislatore della riforma costituzionale, riferendosi all'ordinamento di Roma Capitale (in assonanza con quanto disposto alla lettera g) del secondo comma dell'art. 117 Cost., riguardo all'ordinamento dello Stato e degli enti pubblici nazionali), avrebbe in effetti considerato la Capitale come soggetto di rilievo nazionale, non riducibile, neppure nella sua relazione con la Regione Lazio, alla disciplina dettata per gli enti locali; che sarebbe chiara, in ogni caso, la valenza derogatoria del terzo comma dell'art. 114 Cost. rispetto alle disposizioni contenute negli artt. 117 e 119 Cost.; che la disciplina impugnata, per altro verso, non sarebbe incompatibile con i parametri costituzionali invocati dalla ricorrente; che, infatti, la competenza concorrente delle Regioni in materia di coordinamento della finanza pubblica avrebbe riguardo solo alla spesa regionale (è citata la sentenza della Corte costituzionale n. 414 del 2004), di talchè non sussisterebbe la prospettata violazione del terzo comma dell'art. 117 Cost.; che il riferimento all'art. 32 della legge n. 183 del 2011, d'altra parte, sarebbe inconferente, poichè la normativa censurata non attiene alle «modalita'» per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica delle singole Regioni; che non sussisterebbe alcuna violazione della legge n. 42 del 2009, la quale anzi, al comma 5 dell'art. 24, prevede espressamente, fermo quanto stabilito dalle disposizioni per il finanziamento dei Comuni, l'assegnazione di ulteriori risorse a Roma Capitale, tenendo conto delle specifiche esigenze derivanti dal ruolo di Capitale della Repubblica; che d'altronde, secondo l'Avvocatura generale, il censurato comma 3 dell'art. 12 del d.lgs. n. 61 del 2012 presuppone che le risorse da erogare a Roma Capitale siano già state individuate e specificate mediante altri strumenti normativi, e dunque non incide sul relativo procedimento decisorio; che infine, a proposito dell'asserita violazione del principio di leale collaborazione, la difesa del Presidente del Consiglio evidenzia come il d.lgs. n. 61 del 2012 abbia istituito, all'art. 4, una sessione della Conferenza unificata mirata proprio al raccordo istituzionale tra Roma Capitale, lo Stato, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, sessione nel cui ambito la ricorrente avrebbe piena possibilità di attivare «processi di condivisione», anche in tema di allocazione delle risorse; che le censure concernenti la procedura preparatoria del decreto legislativo impugnato, avuto riguardo al coinvolgimento della Conferenza unificata, sarebbero inammissibili, perchè del tutto generiche, non avendo fornito la ricorrente alcuna specificazione circa le variazioni che sarebbero state recate al testo rispetto allo schema presentato e discusso presso la citata Conferenza. Considerato che la Regione Lazio ha promosso questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 12, commi 1 e 3, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61 (Ulteriori disposizioni recanti attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di ordinamento di Roma Capitale), per violazione degli artt. 76, 117, terzo comma, e 119 della Costituzione, e del principio di leale collaborazione; che all'articolo 12, comma 1, del citato d.lgs. n. 61 del 2012, nel testo vigente all'epoca del ricorso, si dispone che Roma Capitale pattuisca direttamente con il Ministero dell'economia e delle finanze il proprio concorso agli obiettivi di finanza pubblica, e che solo nel caso di mancato accordo si applichi la disciplina concernente i restanti Comuni; che al comma 3 dello stesso art. 12, sempre nel testo vigente all'epoca del ricorso, è stabilito che sono erogate direttamente a Roma Capitale le risorse statali di cui al quinto comma dell'art. 119 Cost. e quelle connesse al finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e degli obiettivi di servizio di cui all'art. 13 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 (Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonchè di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario); che la prima delle disposizioni impugnate (comma 1 dell'art. 12), ad avviso della ricorrente, viola l'art. 117, terzo comma, Cost., per la lesione recata alla competenza legislativa regionale in materia di coordinamento della finanza pubblica; che il comma 3 dell'art. 12 si porrebbe in contrasto, a sua volta, con l'art. 117, terzo comma, oltrechè con l'art. 119 Cost., in relazione all'art. 76 Cost., per la lesione recata alle competenze legislative regionali ed all'autonomia finanziaria della Regione Lazio, anche per effetto della difformità rispetto alle disposizioni della legge di delega attuata mediante la norma impugnata (legge 5 maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione»), ove è presupposto che il finanziamento statale in favore degli enti locali, per garantire i livelli essenziali delle relative prestazioni, debba operare conformemente al riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni; che entrambe le norme censurate contrasterebbero infine con l'art. 76 Cost., in relazione al principio di leale collaborazione, poichè il d.lgs. n. 61 del 2012 presenterebbe, nel testo emanato, «numerose variazioni» rispetto allo schema presentato e discusso nell'ambito della Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali); che le disposizioni impugnate, dopo la presentazione del ricorso, sono state modificate rispettivamente dai commi 5 e 7 dell'art. 1 del decreto legislativo 26 aprile 2013, n. 51 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, concernente ulteriori disposizioni di attuazione dell'articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di ordinamento di Roma Capitale); che, avuto riguardo alle modifiche indicate, la difesa della Regione ricorrente ha depositato, in data 28 maggio 2013, sulla conforme deliberazione assunta dalla Giunta regionale nella seduta del 17 maggio precedente, atto di rinuncia al ricorso che ha introdotto il presente giudizio; che l'Avvocatura generale dello Stato ha depositato, in data 3 giugno 2013, atto di accettazione della rinuncia, in conformità alla deliberazione assunta dal Consiglio dei ministri nella seduta del 31 maggio precedente; che, ai sensi dell'art. 23 delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, la rinuncia al ricorso, seguita da accettazione della controparte, determina l'estinzione del processo (ex multis, da ultimo, ordinanza n. 55 del 2013). per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE dichiara estinto il processo. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 19 giugno 2013. F.to: Franco GALLO, Presidente Gaetano SILVESTRI, Redattore Gabriella MELATTI, Cancelliere Depositata in Cancelleria il 27 giugno 2013. Il Direttore della Cancelleria F.to: Gabriella MELATTI