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art2357ter
disciplina delle proprie azioni.
gli amministratori non possono disporre delle azioni acquistate a norma dei due artt. precedenti se non previa autorizzazione dell'assemblea, la quale deve stabilire le relative modalità. a tal fine possono essere previste, nei limiti stabiliti dal primo e secondo dell'articolo , operazioni successive di acquisto ed alienazione. finché le azioni restano in proprietà della società, il diritto agli utili e il diritto di opzione sono attribuiti proporzionalmente alle altre azioni. il diritto di voto è sospeso, ma le azioni proprie sono tuttavia computate ai fini del calcolo delle maggioranze e delle quote richieste per la costituzione e per le deliberazioni dell'assemblea. nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il computo delle azioni proprie è disciplinato dall'articolo , terzo . l'acquisto di azioni proprie comporta una riduzione del patrimonio netto di eguale importo, tramite l'iscrizione nel passivo del bilancio di una specifica voce, con segno negativo. il decreto legislativo agosto , , ha disposto con art12, che la presente modifica si applica ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal gennaio .
art2357 art2368
art2357quater
divieto di sottoscrizione delle proprie azioni.
salvo quanto previsto dall'articolo ter, secondo , la società non può sottoscrivere azioni proprie. le azioni sottoscritte in violazione del divieto stabilito nel precedente si intendono sottoscritte e devono essere liberate dai promotori e dai soci fondatori o, in caso di aumento del capitale sociale, dagli amministratori. la presente disposizione non si applica a chi dimostri di essere esente da colpa. chiunque abbia sottoscritto in nome proprio, ma per conto della società, azioni di quest'ultima è considerato a tutti gli effetti sottoscrittore per conto proprio. della liberazione delle azioni rispondono solidalmente, a meno che dimostrino di essere esenti da colpa, i promotori, i soci fondatori e, nel caso di aumento del capitale sociale, gli amministratori.
null
art2358
altre operazioni sulle proprie azioni.
la società non può, direttamente o indirettamente, accordare prestiti, né fornire garanzie per l'acquisto o la sottoscrizione delle proprie azioni, se non alle condizioni previste dal presente articolo. tali operazioni sono preventivamente autorizzate dall'assemblea straordinaria. gli amministratori della società predispongono una relazione che illustri, sotto il profilo giuridico ed economico, l'operazione, descrivendone le condizioni, evidenziando le ragioni e gli obiettivi imprenditoriali che la giustificano, lo specifico interesse che l'operazione presenta per la società, i rischi che essa comporta per la liquidità e la solvibilità della società ed indicando il prezzo al quale il terzo acquisirà le azioni. nella relazione gli amministratori attestano altresì che l'operazione ha luogo a condizioni di mercato, in particolare per quanto riguarda le garanzie prestate e il tasso di interesse praticato per il rimborso del finanziamento, e che il merito di credito della controparte è stato debitamente valutato. la relazione è depositata presso la sede della società durante i trenta giorni che precedono l'assemblea. il verbale dell'assemblea, corredato dalla relazione degli amministratori, è depositato entro trenta giorni per l'iscrizione nel registro delle imprese. in deroga all'articolo ter, quando le somme o le garanzie fornite ai sensi del presente articolo sono utilizzate per l'acquisto di azioni detenute dalla società ai sensi dell'articolo e bis l'assemblea straordinaria autorizza gli amministratori a disporre di tali azioni con la delibera di cui al secondo . il prezzo di acquisto delle azioni è determinato secondo i criteri di cui all'articolo ter, secondo . nel caso di azioni negoziate in un mercato regolamentato il prezzo di acquisto è pari almeno al prezzo medio ponderato al quale le azioni sono state negoziate nei sei mesi che precedono la pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea. qualora la società accordi prestiti o fornisca garanzie per l'acquisto o la sottoscrizione delle azioni proprie a singoli amministratori della società o della controllante o alla stessa controllante ovvero a terzi che agiscono in nome proprio e per conto dei predetti soggetti, la relazione di cui al terzo attesta altresì che l'operazione realizza al meglio l'interesse della società. l'importo complessivo delle somme impiegate e delle garanzie fornite ai sensi del presente articolo non può eccedere il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato, tenuto conto anche dell'eventuale acquisto di proprie azioni ai sensi dell'articolo . una riserva indisponibile pari all'importo complessivo delle somme impiegate e delle garanzie fornite è iscritta al passivo del bilancio. la società non può, neppure per tramite di società fiduciaria, o per interposta persona, accettare azioni proprie in garanzia. salvo quanto previsto dal sesto, le disposizioni del presente articolo non si applicano alle operazioni effettuate per favorire l'acquisto di azioni da parte di dipendenti della società o di quelli di società controllanti o controllate. resta salvo quanto previsto art2391 bis e bis.
art2501bis art2357 art2391bis art2357ter art2437ter
art2359
società controllate e società collegate.
sono considerate società controllate: le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria; le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria; le società che sono sotto influenza dominante di un'altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa. ai fini dell'applicazione dei numeri e del primo si computano anche i voti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persona interposta: non si computano i voti spettanti per conto di terzi. sono considerate collegate le società sulle quali un'altra società esercita un'influenza notevole. l'influenza si presume quando nell'assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in mercati regolamentati.
null
art2359bis
acquisto di azioni o quote da parte di società controllate.
la società controllata non può acquistare azioni o quote della società controllante se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. possono essere acquistate soltanto azioni interamente liberate. l'acquisto deve essere autorizzato dall'assemblea a norma del secondo dell'articolo . in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate a norma dei commi primo e secondo può eccedere la quinta parte del capitale della società controllante qualora questa sia una società che faccia ricorso al mercato del capitale di rischio, tenendosi conto a tal fine delle azioni possedute dalla medesima società controllante o dalle società da essa controllate. una riserva indisponibile, pari all'importo delle azioni o quote della società controllante iscritto all'attivo del bilancio deve essere costituita e mantenuta finché le azioni o quote non siano trasferite. la società controllata da altra società non può esercitare il diritto di voto nelle assemblee di questa. le disposizioni di questo articolo si applicano anche agli acquisti fatti per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona.
art2357
art2359ter
alienazione o annullamento delle azioni o quote della società controllante.
le azioni o quote acquistate in violazione dell'articolo bis devono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall'assemblea entro un anno dal loro acquisto. in mancanza, la società controllante deve procedere senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale, con rimborso secondo i criteri indicati art2437 ter e quater. qualora l'assemblea non provveda, gli amministratori e i sindaci devono chiedere che la riduzione sia disposta dal tribunale secondo il procedimento previsto dall'articolo , secondo .
art2437quater art2359bis art2446 art2437ter
art2359quater
casi speciali di acquisto o di possesso di azioni o quote della società controllante.
le limitazioni dell'articolo bis non si applicano quando l'acquisto avvenga ai sensi dei numeri , e del primo dell'articolo bis. le azioni o quote così acquistate, che superino il limite stabilito dal terzo dell'articolo bis, devono tuttavia essere alienate, secondo modalità da determinarsi dall'assemblea, entro tre anni dall'acquisto. si applica il secondo dell'articolo ter. se il limite indicato dal terzo dell'articolo bis è superato per effetto di circostanze sopravvenute, la società controllante, entro tre anni dal momento in cui si è verificata la circostanza che ha determinato il superamento del limite, deve procedere all'annullamento delle azioni o quote in misura proporzionale a quelle possedute da ciascuna società, con conseguente riduzione del capitale e con rimborso alle società controllate secondo i criteri indicati art2437 ter e quater. qualora l'assemblea non provveda, gli amministratori e i sindaci devono chiedere che la riduzione sia disposta dal tribunale secondo il procedimento previsto dall'articolo , secondo . il decreto legislativo maggio , ha disposto con art11, che "il terzo art2359 quater si applica anche nel caso in cui le azioni o quote possedute dalle società controllate, alla data di entrata in vigore del presente decreto, eccedano i limiti indicati dal terzo art2359 bis del codice civile. il termine di tre anni decorre dalla suddetta data".
art2437quater art2446 art2357bis art2359bis art11 art2437ter
art2359quinquies
sottoscrizione di azioni o quote della società controllante.
la società controllata non può sottoscrivere azioni o quote della società controllante. le azioni o quote sottoscritte in violazione del precedente si intendono sottoscritte e devono essere liberate dagli amministratori, che non dimostrino di essere esenti da colpa. chiunque abbia sottoscritto in nome proprio, ma per conto della società controllata, azioni o quote della società controllante è considerato a tutti gli effetti sottoscrittore per conto proprio. della liberazione delle azioni o quote rispondono solidalmente gli amministratori della società controllata che non dimostrino di essere esenti da colpa.
null
art2360
divieto di sottoscrizione reciproca di azioni.
è vietato alle società di costituire o di aumentare il capitale mediante sottoscrizione reciproca di azioni, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.
null
art2361
partecipazioni.
l'assunzione di partecipazioni in altre imprese, anche se prevista genericamente nello statuto, non è consentita, se per la misura e per l'oggetto della partecipazione ne risulta sostanzialmente modificato l'oggetto sociale determinato dallo statuto. l'assunzione di partecipazioni in altre imprese comportante una responsabilità illimitata per le obbligazioni delle medesime deve essere deliberata dall'assemblea; di tali partecipazioni gli amministratori danno specifica informazione nella nota integrativa del bilancio.
null
art2362
unico azionista.
quando le azioni risultano appartenere ad una sola persona o muta la persona dell'unico socio, gli amministratori devono depositare per l'iscrizione del registro delle imprese una dichiarazione contenente l'indicazione del cognome e nome o della denominazione, della data e del luogo di nascita o lo stato di costituzione, del domicilio o della sede e cittadinanza dell'unico socio. quando si costituisce o ricostituisce la pluralità dei soci, gli amministratori ne devono depositare apposita dichiarazione per l'iscrizione nel registro delle imprese. l'unico socio o colui che cessa di essere tale può provvedere alla pubblicità prevista nei commi precedenti. le dichiarazioni degli amministratori previste dai precedenti commi devono essere depositate entro trenta giorni dall'iscrizione nel libro dei soci e devono indicare la data di iscrizione. i contratti della società con l'unico socio o le operazioni a favore dell'unico socio sono opponibili ai creditori della società solo se risultano dal libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione o da atto scritto avente data certa anteriore al pignoramento.
null
art2363
luogo di convocazione dell'assemblea.
l'assemblea è convocata nel comune dove ha sede la società, se lo statuto non dispone diversamente. l'assemblea è ordinaria o straordinaria.
null
art2364
assemblea ordinaria nelle società prive di consiglio di sorveglianza.
nelle società prive di consiglio di sorveglianza, l'assemblea ordinaria: approva il bilancio; nomina e revoca gli amministratori; nomina i sindaci e il presidente del collegio sindacale e, quando previsto, il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti; determina il compenso degli amministratori e dei sindaci, se non è stabilito dallo statuto; delibera sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci; delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge alla competenza dell'assemblea, nonché sulle autorizzazioni eventualmente richieste dallo statuto per il compimento di atti degli amministratori, ferma in ogni caso la responsabilità di questi per gli atti compiuti; approva l'eventuale regolamento dei lavori assembleari. l'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno, entro il termine stabilito dallo statuto e comunque non superiore a centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. lo statuto può prevedere un maggior termine, comunque non superiore a centottanta giorni, nel caso di società tenute alla redazione del bilancio consolidato ovvero quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura ed all'oggetto della società; in questi casi gli amministratori segnalano nella relazione prevista dall'articolo le ragioni della dilazione. il d.p.r. febbraio , ha disposto con art55, commi e che "l'esercizio sociale delle imprese private di assicurazione regolate dal presente testo unico ha inizio il gennaio e finisce il dicembre di ogni anno. in deroga al art2364 del codice civile, il termine entro il quale dette imprese debbono approvare il loro bilancio è fissato al giugno dell'anno successivo a quello cui si riferisce il bilancio stesso. per le imprese che esercitano la riassicurazione detto termine può essere protratto fino al novembre dal ministero della industria e del commercio su domanda delle società interessate".
art2428
art2364bis
assemblea ordinaria nelle società con consiglio di sorveglianza.
nelle società ove è previsto il consiglio di sorveglianza, l'assemblea ordinaria: nomina e revoca i consiglieri di sorveglianza; determina il compenso ad essi spettante, se non è stabilito nello statuto; delibera sulla responsabilità dei consiglieri di sorveglianza; delibera sulla distribuzione degli utili; nomina il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. si applica il secondo dell'articolo .
art2364
art2365
assemblea straordinaria.
l'assemblea straordinaria delibera sulle modificazioni dello statuto, sulla nomina, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori e su ogni altra materia espressamente attribuita dalla legge alla sua competenza. fermo quanto disposto art2420 ter e , lo statuto può attribuire alla competenza dell'organo amministrativo o del consiglio di sorveglianza o del consiglio di gestione le deliberazioni concernenti la fusione nei casi previsti art2505 art2505 bis, l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie, la indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della società, la riduzione del capitale in caso di recesso del socio, gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale. si applica in ogni caso l'articolo .
art2443 art2420ter art2436 art2505
art2366
formalità per la convocazione.
l'assemblea è convocata dall'amministratore unico, dal consiglio di amministrazione o dal consiglio di gestione mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo dell'adunanza e l'elenco delle materie da trattare. l'avviso deve essere pubblicato nella gazzetta ufficiale della repubblica o in almeno un quotidiano indicato nello statuto almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'assemblea. se i quotidiani indicati nello statuto hanno cessato le pubblicazioni, l'avviso deve essere pubblicato nella gazzetta ufficiale. per le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, le modalità di pubblicazione dell'avviso sono definite dalle leggi speciali. lo statuto delle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio può, in deroga al precedente, consentire la convocazione mediante avviso comunicato ai soci con mezzi che garantiscano la prova dell'avvenuto ricevimento almeno otto giorni prima dell'assemblea. in mancanza delle formalità previste per la convocazione, l'assemblea si reputa regolarmente costituita, quando è rappresentato l'intero capitale sociale e partecipa all'assemblea la maggioranza dei componenti degli organi amministrativi e di controllo. tuttavia in tale ipotesi ciascuno dei partecipanti può opporsi alla discussione degli argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente informato. nell'ipotesi di cui al precedente, dovrà essere data tempestiva comunicazione delle deliberazioni assunte ai componenti degli organi amministrativi e di controllo non presenti. il decreto legislativo giugno , ha disposto con art5, che "le disposizioni recate dall'articolo e dall'articolo , limitatamente al , e dall'articolo , limitatamente ai commi , , e si applicano alle assemblee il cui avviso di convocazione sia pubblicato dopo il � gennaio ." .
null
art2367
convocazione su richiesta di soci.
gli amministratori o il consiglio di gestione devono convocare senza ritardo l'assemblea, quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e il decimo del capitale sociale nelle altre o la minore percentuale prevista nello statuto, e nella domanda sono indicati gli argomenti da trattare. se gli amministratori o il consiglio di gestione, oppure in loro vece i sindaci o il consiglio di sorveglianza o il comitato per il controllo sulla gestione, non provvedono, il tribunale, sentiti i componenti degli organi amministrativi e di controllo, ove il rifiuto di provvedere risulti ingiustificato, ordina con decreto la convocazione dell'assemblea, designando la persona che deve presiederla. la convocazione su richiesta di soci non è ammessa per argomenti sui quali l'assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta.
null
art2368
costituzione dell'assemblea e validità delle deliberazioni.
l'assemblea ordinaria è regolarmente costituita quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale, escluse dal computo le azioni prive del diritto di voto nell'assemblea medesima. essa delibera a maggioranza assoluta, salvo che lo statuto richieda una maggioranza più elevata. per la nomina alle cariche sociali lo statuto può stabilire norme particolari. l'assemblea straordinaria delibera con il voto favorevole di più della metà del capitale sociale, se lo statuto non richiede una maggioranza più elevata. nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio l'assemblea straordinaria è regolarmente costituita quando è rappresentata almeno la metà del capitale sociale o la maggiore percentuale prevista dallo statuto e delibera con il voto favorevole di almeno i due terzi del capitale rappresentato in assemblea. salvo diversa disposizione di legge le azioni per le quali non può essere esercitato il diritto di voto sono computate ai fini della regolare costituzione dell'assemblea. le medesime azioni e quelle per le quali il diritto di voto non è stato esercitato a seguito della dichiarazione del soggetto al quale spetta il diritto di voto di astenersi per conflitto di interessi non sono computate ai fini del calcolo della maggioranza e della quota di capitale richiesta per l'approvazione della deliberazione.
null
art2369
seconda convocazione e convocazioni successive.
se all'assemblea non è complessivamente rappresentata la parte di capitale richiesta dall'articolo precedente, l'assemblea deve essere nuovamente convocata. salvo che lo statuto disponga diversamente, le assemblee delle società, diverse dalle società cooperative, che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, si tengono in unica convocazione alla quale si applicano, per l'assemblea ordinaria, le maggioranze indicate dal terzo e quarto , nonché dell'articolo , primo , secondo periodo, e per l'assemblea straordinaria, le maggioranze previste dal settimo del presente articolo.restano salve le disposizioni di legge o dello statuto che richiedono maggioranze più elevate per l'approvazione di talune deliberazioni. nell'avviso di convocazione dell'assemblea può essere fissato il giorno per la seconda convocazione. questa non può aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima. se il giorno per la seconda convocazione non è indicato nell'avviso, l'assemblea deve essere riconvocata entro trenta giorni dalla data della prima, e il termine stabilito dal secondo dell'articolo è ridotto ad otto giorni. in seconda convocazione l'assemblea ordinaria delibera sugli oggetti che avrebbero dovuto essere trattati nella prima, qualunque sia la parte di capitale rappresentata, e l'assemblea straordinaria è regolarmente costituita con la partecipazione di oltre un terzo del capitale sociale e delibera con il voto favorevole di almeno i due terzi del capitale rappresentato in assemblea. lo statuto può richiedere maggioranze più elevate, tranne che per l'approvazione del bilancio e per la nomina e la revoca delle cariche sociali. nelle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio è necessario, anche in seconda convocazione, il voto favorevole di più di un terzo del capitale sociale per le deliberazioni concernenti il cambiamento dell'oggetto sociale, la trasformazione della società, lo scioglimento anticipato, la proroga della società, la revoca dello stato di liquidazione, il trasferimento della sede sociale all'estero e l'emissione delle azioni di cui al secondo dell'articolo . lo statuto può prevedere eventuali ulteriori convocazioni dell'assemblea, alle quali si applicano le disposizioni del terzo, quarto e quinto . nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio l'assemblea straordinaria è costituita, nelle convocazioni successive alla seconda, quando è rappresentato almeno un quinto del capitale sociale, salvo che lo statuto richieda una quota di capitale più elevata, e delibera con il voto favorevole di almeno i due terzi del capitale rappresentato in assemblea. il decreto legislativo giugno , ha disposto con art5, che "le disposizioni recate dall'articolo e dall'articolo , limitatamente al , e dall'articolo , limitatamente ai commi , , e si applicano alle assemblee il cui avviso di convocazione sia pubblicato dopo il � gennaio ." .
art2366 art2351
art2370
diritto d'intervento all'assemblea ed esercizio del voto.
possono intervenire all'assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto. lo statuto delle società le cui azioni non sono ammesse alla gestione accentrata, può richiedere il preventivo deposito delle azioni presso la sede sociale o presso le banche indicate nell'avviso di convocazione, fissando il termine entro il quale debbono essere depositate ed eventualmente prevedendo che non possano essere ritirate prima che l'assemblea abbia avuto luogo. qualora le azioni emesse dalle società indicate al primo periodo siano diffuse fra il pubblico in misura rilevante il termine non può essere superiore a due giorni non festivi. se le azioni sono nominative, le società di cui al secondo provvedono all'iscrizione nel libro dei soci di coloro che hanno partecipato all'assemblea o che hanno effettuato il deposito. lo statuto può consentire l'intervento all'assemblea mediante mezzi di telecomunicazione ovvero l'espressione del voto per corrispondenza o in via elettronica. chi esprime il voto per corrispondenza o in via elettronica si considera intervenuto all'assemblea. resta fermo quanto previsto dalle leggi speciali in materia di legittimazione all'intervento e all'esercizio del diritto di voto nell'assemblea nonché in materia di aggiornamento del libro soci nelle società con azioni ammesse alla gestione accentrata.
null
art2371
presidenza dell'assemblea.
l'assemblea è presieduta dalla persona indicata nello statuto o, in mancanza, da quella eletta con il voto della maggioranza dei presenti. il presidente è assistito da un segretario designato nello stesso modo. il presidente dell'assemblea verifica la regolarità della costituzione, accerta l'identità e la legittimazione dei presenti, regola il suo svolgimento ed accerta i risultati delle votazioni; degli esiti di tali accertamenti deve essere dato conto nel verbale. l'assistenza del segretario non è necessaria quando il verbale dell'assemblea è redatto da un notaio.
null
art2372
rappresentanza nell'assemblea.
coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare nell'assemblea salvo che, nelle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e nelle società cooperative, lo statuto disponga diversamente. la rappresentanza deve essere conferita per iscritto e i documenti relativi devono essere conservati dalla società. nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio la rappresentanza può essere conferita solo per singole assemblee, con effetto anche per le successive convocazioni, salvo che si tratti di procura generale o di procura conferita da una società, associazione, fondazione o altro ente collettivo o istituzione ad un proprio dipendente. la delega non può essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco ed è sempre revocabile nonostante ogni patto contrario. il rappresentante può farsi sostituire solo da chi sia espressamente indicato nella delega. se la rappresentanza è conferita ad una società, associazione, fondazione od altro ente collettivo o istituzione, questi possono delegare soltanto un proprio dipendente o collaboratore. la rappresentanza non può essere conferita né ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti della società, né alle società da essa controllate o ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti di queste. la stessa persona non può rappresentare in assemblea più di venti soci o, se si tratta di società previste nel secondo di questo articolo, più di cinquanta soci se la società ha capitale non superiore a cinque milioni di euro, più di cento soci se la società ha capitale superiore a cinque milioni di euro e non superiore a venticinque milioni di euro, e più di duecento soci se la società ha capitale superiore a venticinque milioni di euro. le disposizioni del quinto e del sesto di questo articolo si applicano anche nel caso di girata delle azioni per procura. le disposizioni del quinto e del sesto non si applicano alle società con azioni quotate nei mercati regolamentati diverse dalle società cooperative. resta fermo quanto previsto dall'articolo . il decreto legislativo febbraio , ha disposto con art210, che "nell'articolo , quarto , del codice civile sono soppresse le parole: "né ad aziende ed istituti di credito"." il decreto legislativo febbraio , , come modificato dal decreto legislativo giugno , ha disposto con art135 nonies, che "in deroga all'articolo , secondo , del codice civile, le sgr, le sicav, le società di gestione armonizzate, nonché i soggetti extracomunitari che svolgono attività di gestione collettiva del risparmio, possono conferire la rappresentanza per più assemblee." .
art210 art2539 art135nonies
art2373
conflitto d'interessi.
la deliberazione approvata con il voto determinante di coloro che abbiano, per conto proprio o di terzi, un interesse in conflitto con quello della società è impugnabile a norma dell'articolo qualora possa recarle danno. gli amministratori non possono votare nelle deliberazioni riguardanti la loro responsabilità. i componenti del consiglio di gestione non possono votare nelle deliberazioni riguardanti la nomina, la revoca o la responsabilità dei consiglieri di sorveglianza.
art2377
art2374
rinvio dell'assemblea.
i soci intervenuti che riuniscono un terzo del capitale rappresentato nell'assemblea, se dichiarano di non essere sufficientemente informati sugli oggetti posti in deliberazione, possono chiedere che l'assemblea sia rinviata a non oltre cinque giorni. questo diritto non può esercitarsi che una sola volta per lo stesso oggetto.
null
art2375
verbale delle deliberazioni dell'assemblea.
le deliberazioni dell'assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal presidente e dal segretario o dal notaio. il verbale deve indicare la data dell'assemblea e, anche in allegato, l'identità dei partecipanti e il capitale rappresentato da ciascuno; deve altresì indicare le modalità e il risultato delle votazioni e deve consentire, anche per allegato, l'identificazione dei soci favorevoli, astenuti o dissenzienti. nel verbale devono essere riassunte, su richiesta dei soci, le loro dichiarazioni pertinenti all'ordine del giorno. il verbale dell'assemblea straordinaria deve essere redatto da un notaio. il verbale deve essere redatto senza ritardo, nei tempi necessari per la tempestiva esecuzione degli obblighi di deposito o di pubblicazione.
null
art2376
assemblee speciali.
se esistono diverse categorie di azioni o strumenti finanziari che conferiscono diritti amministrativi, le deliberazioni dell'assemblea, che pregiudicano i diritti di una di esse, devono essere approvate anche dall'assemblea speciale degli appartenenti alla categoria interessata. alle assemblee speciali si applicano le disposizioni relative alle assemblee straordinarie. quando le azioni o gli strumenti finanziari sono ammessi al sistema di gestione accentrata la legittimazione all'intervento e al voto nella relativa assemblea è disciplinata dalle leggi speciali. il decreto legislativo giugno , ha disposto con art5, che "le disposizioni recate dall'articolo e dall'articolo , limitatamente al , e dall'articolo , limitatamente ai commi , , e si applicano alle assemblee il cui avviso di convocazione sia pubblicato dopo il � gennaio ." .
null
art2377
annullabilità delle deliberazioni.
le deliberazioni dell'assemblea, prese in conformità della legge e dell'atto sostitutivo, vincolano tutti i soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti. le deliberazioni che non sono prese in conformità della legge o dello statuto possono essere impugnate dai soci assenti, dissenzienti od astenuti, dagli amministratori, dal consiglio di sorveglianza e dal collegio sindacale. l'impugnazione può essere proposta dai soci quando possiedono tante azioni aventi diritto di voto con riferimento alla deliberazione che rappresentino, anche congiuntamente, l'uno per mille del capitale sociale nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e il cinque per cento nelle altre; lo statuto può ridurre o escludere questo requisito. per l'impugnazione delle deliberazioni delle assemblee speciali queste percentuali sono riferite al capitale rappresentato dalle azioni della categoria. i soci che non rappresentano la parte di capitale indicata nel precedente e quelli che, in quanto privi di voto, non sono legittimati a proporre l'impugnativa hanno diritto al risarcimento del danno loro cagionato dalla non conformità della deliberazione alla legge o allo statuto. la deliberazione non può essere annullata: per la partecipazione all'assemblea di persone non legittimate, salvo che tale partecipazione sia stata determinante ai fini della regolare costituzione dell'assemblea a norma art2368 art2369; per l'invalidità di singoli voti o per il loro errato conteggio, salvo che il voto invalido o l'errore di conteggio siano stati determinanti ai fini del raggiungimento della maggioranza richiesta; per l'incompletezza o l'inesattezza del verbale, salvo che impediscano l'accertamento del contenuto, degli effetti e della validità della deliberazione. l'impugnazione o la domanda di risarcimento del danno sono proposte nel termine di novanta giorni dalla data della deliberazione, ovvero, se questa è soggetta ad iscrizione nel registro delle imprese, entro novanta giorni dall'iscrizione o, se è soggetta solo a deposito presso l'ufficio del registro delle imprese, entro novanta giorni dalla data di questo. l'annullamento della deliberazione ha effetto rispetto a tutti i soci ed obbliga gli amministratori, il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione a prendere i conseguenti provvedimenti sotto la propria responsabilità. in ogni caso sono salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della deliberazione. l'annullamento della deliberazione non può aver luogo, se la deliberazione impugnata è sostituita con altra presa in conformità della legge e dello statuto. in tal caso il giudice provvede sulle spese di lite, ponendole di norma a carico della società, e sul risarcimento dell'eventuale danno. restano salvi i diritti acquisiti dai terzi sulla base della deliberazione sostituita.
art2369 art2368
art2378
procedimento d'impugnazione.
l'impugnazione è proposta con atto di citazione davanti al tribunale del luogo dove la società ha sede. il socio o i soci opponenti devono dimostrarsi possessori al tempo dell'impugnazione del numero delle azioni previsto dal terzo dell'articolo . fermo restando quanto disposto dall'articolo del codice di procedura civile, qualora nel corso del processo venga meno a seguito di trasferimenti per atto tra vivi il richiesto numero delle azioni, il giudice, previa se del caso revoca del provvedimento di sospensione dell'esecuzione della deliberazione, non può pronunciare l'annullamento e provvede sul risarcimento dell'eventuale danno, ove richiesto. con ricorso depositato contestualmente al deposito, anche in copia, della citazione, l'impugnante può chiedere la sospensione dell'esecuzione della deliberazione. in caso di eccezionale e motivata urgenza, il presidente del tribunale, omessa la convocazione della società convenuta, provvede sull'istanza con decreto motivato, che deve altresì contenere la designazione del giudice per la trattazione della causa di merito e la fissazione, davanti al giudice designato, entro quindici giorni, dell'udienza per la conferma, modifica o revoca dei provvedimenti emanati con il decreto, nonché la fissazione del termine per la notificazione alla controparte del ricorso e del decreto. il giudice designato per la trattazione della causa di merito, sentiti gli amministratori e sindaci, provvede valutando comparativamente il pregiudizio che subirebbe il ricorrente dalla esecuzione e quello che subirebbe la società dalla sospensione dell'esecuzione della deliberazione; può disporre in ogni momento che i soci opponenti prestino idonea garanzia per l'eventuale risarcimento dei danni. all'udienza, il giudice, ove lo ritenga utile, esperisce il tentativo di conciliazione eventualmente suggerendo le modificazioni da apportare alla deliberazione impugnata e, ove la soluzione appaia realizzabile, rinvia adeguatamente l'udienza. tutte le impugnazioni relative alla medesima deliberazione, anche se separatamente proposte ed ivi comprese le domande proposte ai sensi del quarto dell'articolo , devono essere istruite congiuntamente e decise con unica sentenza. salvo quanto disposto dal quarto del presente articolo, la trattazione della causa di merito ha inizio trascorso il termine stabilito nel sesto dell'articolo . i dispositivi del provvedimento di sospensione e della sentenza che decide sull'impugnazione devono essere iscritti, a cura degli amministratori, nel registro delle imprese.
art111 art2377
art2379
nullità delle deliberazioni.
nei casi di mancata convocazione dell'assemblea, di mancanza del verbale e di impossibilità o illiceità dell'oggetto la deliberazione può essere impugnata da chiunque vi abbia interesse entro tre anni dalla sua iscrizione o deposito nel registro delle imprese, se la deliberazione vi è soggetta, o dalla trascrizione nel libro delle adunanze dell'assemblea, se la deliberazione non è soggetta né a iscrizione né a deposito. possono essere impugnate senza limiti di tempo le deliberazioni che modificano l'oggetto sociale prevedendo attività illecite o impossibili. nei casi e nei termini previsti dal precedente l'invalidità può essere rilevata d'ufficio dal giudice. ai fini di quanto previsto dal primo la convocazione non si considera mancante nel caso d'irregolarità dell'avviso, se questo proviene da un componente dell'organo di amministrazione o di controllo della società ed è idoneo a consentire a coloro che hanno diritto di intervenire di essere preventivamente avvertiti della convocazione e della data dell'assemblea. il verbale non si considera mancante se contiene la data della deliberazione e il suo oggetto ed è sottoscritto dal presidente dell'assemblea, o dal presidente del consiglio d'amministrazione o del consiglio di sorveglianza e dal segretario o dal notaio. si applicano, in quanto compatibili, il settimo e ottavo dell'articolo .
art2377
art2379bis
sanatoria della nullità.
l'impugnazione della deliberazione invalida per mancata convocazione non può essere esercitata da chi anche successivamente abbia dichiarato il suo assenso allo svolgimento dell'assemblea. l'invalidità della deliberazione per mancanza del verbale può essere sanata mediante verbalizzazione eseguita prima dell'assemblea successiva. la deliberazione ha effetto dalla data in cui è stata presa, salvi i diritti dei terzi che in buona fede ignoravano la deliberazione.
null
art2379ter
invalidità delle deliberazioni di aumento o di riduzione del capitale e della emissione di obbligazioni.
nei casi previsti dall'articolo l'impugnativa dell'aumento di capitale, della riduzione del capitale ai sensi dell'articolo o della emissione di obbligazioni non può essere proposta dopo che siano trascorsi centottanta giorni dall'iscrizione della deliberazione nel registro delle imprese o, nel caso di mancata convocazione, novanta giorni dall'approvazione del bilancio dell'esercizio nel corso del quale la deliberazione è stata anche parzialmente eseguita. nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio l'invalidità della deliberazione di aumento del capitale non può essere pronunciata dopo che a norma dell'articolo sia stata iscritta nel registro delle imprese l'attestazione che l'aumento è stato anche parzialmente eseguito; l'invalidità della deliberazione di riduzione del capitale ai sensi dell'articolo o della deliberazione di emissione delle obbligazioni non può essere pronunciata dopo che la deliberazione sia stata anche parzialmente eseguita. resta salvo il diritto al risarcimento del danno eventualmente spettante ai soci e ai terzi.
art2379 art2445 art2444
art2380
sistemi di amministrazione e di controllo.
se lo statuto non dispone diversamente, l'amministrazione e il controllo della società sono regolati dai successivi paragrafi , e . lo statuto può adottare per l'amministrazione e per il controllo della società il sistema di cui al paragrafo , oppure quello di cui al lo statuto può adottare per l'amministrazione e per il controllo della società il sistema di cui al paragrafo , oppure quello di cui al paragrafo ; salvo che la deliberazione disponga altrimenti, la variazione di sistema ha effetto alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio successivo. salvo che sia diversamente stabilito, le disposizioni che fanno riferimento agli amministratori si applicano a seconda dei casi al consiglio di amministrazione o al consiglio di gestione. � degli amministratori .
null
art2380bis
amministrazione della società.
la gestione dell'impresa si svolge nel rispetto della disposizione di cui all'articolo , secondo , e spetta esclusivamente agli amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale. l'amministrazione della società può essere affidata anche a non soci. quando l'amministrazione è affidata a più persone, queste costituiscono il consiglio di amministrazione. se lo statuto non stabilisce il numero degli amministratori, ma ne indica solamente un numero massimo e minimo, la determinazione spetta all'assemblea. il consiglio di amministrazione sceglie tra i suoi componenti il presidente, se questi non è nominato dall'assemblea.
art2086
art2381
presidente, comitato esecutivo e amministratori delegati.
salvo diversa previsione dello statuto, il presidente convoca il consiglio di amministrazione, ne fissa l'ordine del giorno, ne coordina i lavori e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all'ordine del giorno vengano fornite a tutti i consiglieri. se lo statuto o l'assemblea lo consentono, il consiglio di amministrazione può delegare proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più dei suoi componenti. il consiglio di amministrazione determina il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega; può sempre impartire direttive agli organi delegati e avocare a sé operazioni rientranti nella delega. sulla base delle informazioni ricevute valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società; quando elaborati, esamina i piani strategici, industriali e finanziari della società; valuta, sulla base della relazione degli organi delegati, il generale andamento della gestione. non possono essere delegate le attribuzioni indicate art2420 ter, art2443 art2446 art2447 art2501 ter e bis. gli organi delegati curano che l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa e riferiscono al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, con la periodicità fissata dallo statuto e in ogni caso almeno ogni sei mesi, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e dalle sue controllate. gli amministratori sono tenuti ad agire in modo informato; ciascun amministratore può chiedere agli organi delegati che in consiglio siano fornite informazioni relative alla gestione della società.
art2506bis art2446 art2423 art2501ter art2443 art2447 art2420ter
art2382
cause di ineleggibilità e di decadenza.
non può essere nominato amministratore, e se nominato decade dal suo ufficio, l'interdetto, l'inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l'incapacità ad esercitare uffici direttivi.
null
art2383
nomina e revoca degli amministratori.
la nomina degli amministratori spetta all'assemblea, fatta eccezione per i primi amministratori, che sono nominati nell'atto costitutivo, e salvo il disposto art2351 art2449 art2450. gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi, e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. gli amministratori sono rieleggibili, salvo diversa disposizione dello statuto, e sono revocabili dall'assemblea in qualunque tempo, anche se nominati nell'atto costitutivo, salvo il diritto dell'amministratore al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa. entro trenta giorni dalla notizia della loro nomina gli amministratori devono chiederne l'iscrizione nel registro delle imprese indicando per ciascuno di essi il cognome e il nome, il luogo e la data di nascita, il domicilio e la cittadinanza, nonché a quali tra essi è attribuita la rappresentanza della società, precisando se disgiuntamente o congiuntamente. le cause di nullità o di annullabilità della nomina degli amministratori che hanno la rappresentanza della società non sono opponibili ai terzi dopo l'adempimento della pubblicità di cui al quarto , salvo che la società provi che i terzi ne erano a conoscenza.
art2450 art2449 art2351
art2384
poteri di rappresentanza.
il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori dallo statuto o dalla deliberazione di nomina è generale. le limitazioni ai poteri degli amministratori che risultano dallo statuto o da una decisione degli organi competenti non sono opponibili ai terzi, anche se pubblicate, salvo che si provi che questi abbiano intenzionalmente agito a danno della società.
null
art2385
cessazione degli amministratori.
l'amministratore che rinunzia all'ufficio deve darne comunicazione scritta al consiglio d'amministrazione e al presidente del collegio sindacale. la rinunzia ha effetto immediato, se rimane in carica la maggioranza del consiglio di amministrazione, o, in caso contrario, dal momento in cui la maggioranza del consiglio si è ricostituita in seguito all'accettazione dei nuovi amministratori. la cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il consiglio di amministrazione è stato ricostituito. la cessazione degli amministratori dall'ufficio per qualsiasi causa deve essere iscritta entro trenta giorni nel registro delle imprese a cura del collegio sindacale.
null
art2386
sostituzione degli amministratori.
se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, gli altri provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal collegio sindacale, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'assemblea. gli amministratori così nominati restano in carica fino alla prossima assemblea. se viene meno la maggioranza degli amministratori nominati dall'assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l'assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti. salvo diversa disposizione dello statuto o dell'assemblea, gli amministratori nominati ai sensi del precedente scadono insieme con quelli in carica all'atto della loro nomina. se particolari disposizioni dello statuto prevedono che a seguito della cessazione di taluni amministratori cessi l'intero consiglio, l'assemblea per la nomina del nuovo consiglio è convocata d'urgenza dagli amministratori rimasti in carica; lo statuto può tuttavia prevedere l'applicazione in tal caso di quanto disposto nel successivo . se vengono a cessare l'amministratore unico o tutti gli amministratori, l'assemblea per la nomina dell'amministratore o dell'intero consiglio deve essere convocata d'urgenza dal collegio sindacale, il quale può compiere nel frattempo gli atti di ordinaria amministrazione.
null
art2387
requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza.
lo statuto può subordinare l'assunzione della carica di amministratore al possesso di speciali requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza, anche con riferimento ai requisiti al riguardo previsti da codici di comportamento redatti da associazioni di categoria o da società di gestione di mercati regolamentati. si applica in tal caso l'articolo . resta salvo quanto previsto da leggi speciali in relazione all'esercizio di particolari attività.
art2382
art2388
validità delle deliberazioni del consiglio.
per la validità delle deliberazioni del consiglio di amministrazione è necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori in carica, quando lo statuto non richiede un maggior numero di presenti. lo statuto può prevedere che la presenza alle riunioni del consiglio avvenga anche mediante mezzi di telecomunicazione. le deliberazioni del consiglio di amministrazione sono prese a maggioranza assoluta dei presenti, salvo diversa disposizione dello statuto. il voto non può essere dato per rappresentanza. le deliberazioni che non sono prese in conformità della legge o dello statuto possono essere impugnate solo dal collegio sindacale e dagli amministratori assenti o dissenzienti entro novanta giorni dalla data della deliberazione; si applica in quanto compatibile l'articolo . possono essere altresì impugnate dai soci le deliberazioni lesive dei loro diritti; si applicano in tal caso, in quanto compatibili, art2377 art2378 in ogni caso sono salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione delle deliberazioni.
art2378 art2377
art2389
compensi degli amministratori.
i compensi spettanti ai membri del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo sono stabiliti all'atto della nomina o dall'assemblea. essi possono essere costituiti in tutto o in parte da partecipazioni agli utili o dall'attribuzione del diritto di sottoscrivere a prezzo predeterminato azioni di futura emissione. la rimunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche in conformità dello statuto è stabilita dal consiglio di amministrazione, sentito il parere del collegio sindacale. se lo statuto lo prevede, l'assemblea può determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche.
null
art2390
divieto di concorrenza.
gli amministratori non possono assumere la qualità di soci illimitatamente responsabili in società concorrenti, né esercitare un'attività concorrente per conto proprio o di terzi, né essere amministratori o direttori generali in società concorrenti, salvo autorizzazione dell'assemblea. per l'inosservanza di tale divieto l'amministratore può essere revocato dall'ufficio e risponde dei danni.
null
art2391
interessi degli amministratori.
l'amministratore deve dare notizia agli altri amministratori e al collegio sindacale di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbia in una determinata operazione della società, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata; se si tratta di amministratore delegato, deve altresì astenersi dal compiere l'operazione, investendo della stessa l'organo collegiale , se si tratta di amministratore unico, deve darne notizia anche alla prima assemblea utile. nei casi previsti dal precedente la deliberazione del consiglio di amministrazione deve adeguatamente motivare le ragioni e la convenienza per la società dell'operazione. nei casi di inosservanza a quanto disposto nei due precedenti commi del presente articolo ovvero nel caso di deliberazioni del consiglio o del comitato esecutivo adottate con il voto determinante dell'amministratore interessato, le deliberazioni medesime, qualora possano recare danno alla società, possono essere impugnate dagli amministratori e dal collegio sindacale entro novanta giorni dalla loro data; l'impugnazione non può essere proposta da chi ha consentito con il proprio voto alla deliberazione se sono stati adempiuti gli obblighi di informazione previsti dal primo . in ogni caso sono salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della deliberazione. l'amministratore risponde dei danni derivati alla società dalla sua azione od omissione. l'amministratore risponde altresì dei danni che siano derivati alla società dalla utilizzazione a vantaggio proprio o di terzi di dati, notizie o opportunità di affari appresi nell'esercizio del suo incarico.
null
art2391bis
operazioni con parti correlate.
gli organi di amministrazione delle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio adottano, secondo principi generali indicati dalla consob, regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e li rendono noti nella relazione sulla gestione; a tali fini possono farsi assistere da esperti indipendenti, in ragione della natura, del valore o delle caratteristiche dell'operazione. i principi e le regole previsti dal primo si applicano alle operazioni realizzate direttamente o per il tramite di società controllate e disciplinano le operazioni stesse in termini di competenza decisionale, di motivazione e di documentazione. l'organo di controllo vigila sull'osservanza delle regole adottate ai sensi del primo e ne riferisce nella relazione all'assemblea. la consob, nel definire i principi indicati nel primo , individua, in conformità all'articolo quater della direttiva ce, almeno: a le soglie di rilevanza delle operazioni con parti correlate tenendo conto di indici quantitativi legati al controvalore dell'operazione o al suo impatto su uno o più parametri dimensionali della società. la consob può individuare anche criteri di rilevanza che tengano conto della natura dell'operazione e della tipologia di parte correlata; b regole procedurali e di trasparenza proporzionate rispetto alla rilevanza e alle caratteristiche delle operazioni, alle dimensioni della società ovvero alla tipologia di società che fa ricorso al mercato del capitale di rischio, nonché i casi di esenzione dall'applicazione, in tutto o in parte, delle predette regole; c i casi in cui gli amministratori, fermo restando quanto previsto dall'articolo , e gli azionisti coinvolti nell'operazione sono tenuti ad astenersi dalla votazione sulla stessa ovvero misure di salvaguardia a tutela dell'interesse della società che consentono ai predetti azionisti di prendere parte alla votazione sull'operazione.
art2391 art9quater
art2392
responsabilità verso la società.
gli amministratori devono adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e dalle loro specifiche competenze. essi sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall'inosservanza di tali doveri, a meno che si tratti di attribuzioni proprie del comitato esecutivo o di funzioni in concreto attribuite ad uno o più amministratori. in ogni caso gli amministratori, fermo quanto disposto dal terzo dell'articolo , sono solidalmente responsabili se, essendo a conoscenza di fatti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose. la responsabilità per gli atti o le omissioni degli amministratori non si estende a quello tra essi che, essendo immune da colpa, abbia fatto annotare senza ritardo il suo dissenso nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio, dandone immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale.
art2381
art2393
azione sociale di responsabilità.
l'azione di responsabilità contro gli amministratori è promossa in seguito a deliberazione dell'assemblea, anche se la società è in liquidazione. la deliberazione concernente la responsabilità degli amministratori può essere presa in occasione della discussione del bilancio, anche se non è indicata nell'elenco delle materie da trattare, quando si tratta di fatti di competenza dell'esercizio cui si riferisce il bilancio. l'azione di responsabilità può anche essere promossa a seguito di deliberazione del collegio sindacale, assunta con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti. l'azione può essere esercitata entro cinque anni dalla cessazione dell'amministratore dalla carica. la deliberazione dell'azione di responsabilità importa la revoca dall'ufficio degli amministratori contro cui è proposta, purché sia presa con il voto favorevole di almeno un quinto del capitale sociale. in questo caso, l'assemblea provvede alla sostituzione degli amministratori. la società può rinunziare all'esercizio dell'azione di responsabilità e può transigere, purché la rinunzia e la transazione siano approvate con espressa deliberazione dell'assemblea, e purché non vi sia il voto contrario di una minoranza di soci che rappresenti almeno il quinto del capitale sociale o, nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, almeno un ventesimo del capitale sociale, ovvero la misura prevista nello statuto per l'esercizio dell'azione sociale di responsabilità ai sensi dei commi primo e secondo dell'articolo bis.
null
art2393bis
azione sociale di responsabilità esercitata dai soci.
l'azione sociale di responsabilità può essere esercitata anche dai soci che rappresentino almeno un quinto del capitale sociale o la diversa misura prevista nello statuto, comunque non superiore al terzo. nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, l'azione di cui al precedente può essere esercitata dai soci che rappresentino un quarantesimo del capitale sociale o la minore misura prevista nello statuto. la società deve essere chiamata in giudizio e l'atto di citazione è ad essa notificato anche in persona del presidente del collegio sindacale. i soci che intendono promuovere l'azione nominano, a maggioranza del capitale posseduto, uno o più rappresentanti comuni per l'esercizio dell'azione e per il compimento degli atti conseguenti. in caso di accoglimento della domanda, la società rimborsa agli attori le spese del giudizio e quelle sopportate nell'accertamento dei fatti che il giudice non abbia posto a carico dei soccombenti o che non sia possibile recuperare a seguito della loro escussione. i soci che hanno agito possono rinunciare all'azione o transigerla; ogni corrispettivo per la rinuncia o transazione deve andare a vantaggio della società. si applica all'azione prevista dal presente articolo l'ultimo dell'articolo precedente.
null
art2394
responsabilità verso i creditori sociali.
gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l'inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale. l'azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti. la rinunzia all'azione da parte della società non impedisce l'esercizio dell'azione da parte dei creditori sociali. la transazione può essere impugnata dai creditori sociali soltanto con l'azione revocatoria quando ne ricorrono gli estremi.
null
art2394bis
azioni di responsabilità nelle procedure concorsuali.
in caso di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria le azioni di responsabilità previste dai precedenti artt. spettano al curatore del fallimento, al commissario liquidatore e al commissario straordinario.
null
art2395
azione individuale del socio e del terzo.
le disposizioni dei precedenti artt. non pregiudicano il diritto al risarcimento del danno spettante al singolo socio o al terzo che sono stati direttamente danneggiati da atti colposi o dolosi degli amministratori. l'azione può essere esercitata entro cinque anni dal compimento dell'atto che ha pregiudicato il socio o il terzo.
null
art2396
direttori generali.
le disposizioni che regolano la responsabilità degli amministratori si applicano anche ai direttori generali nominati dall'assemblea o per disposizione dello statuto, in relazione ai compiti loro affidati, salve le azioni esercitabili in base al rapporto di lavoro con la società. � del collegio sindacale .
null
art2397
composizione del collegio.
il collegio sindacale si compone di tre o cinque membri effettivi, soci o non soci. devono inoltre essere nominati due sindaci supplenti. almeno un membro effettivo ed uno supplente devono essere scelti tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro. i restanti membri, se non iscritti in tale registro, devono essere scelti fra gli iscritti negli albi professionali individuati con decreto del ministro della giustizia, o fra i professori universitari di ruolo, in materie economiche o giuridiche. dal d.legge febbraio , , convertito, con modificazioni dalla legge aprile , . il decreto legislativo gennaio , ha disposto con art29, che "gli art16 art17 e da a hanno effetto a decorrere dalla data della pubblicazione del registro prevista art11, ".
null
art2398
presidenza del collegio.
il presidente del collegio sindacale è nominato dall'assemblea. il decreto legislativo gennaio , ha disposto con art29, che "gli art16 art17 e da a hanno effetto a decorrere dalla data della pubblicazione del registro prevista art11, ".
null
art2399
cause d'ineleggibilità e di decadenza.
non possono essere eletti alla carica di sindaco e, se eletti, decadono dall'ufficio: a coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'articolo ; b il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della società, gli amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; c coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d'opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l'indipendenza. la cancellazione o la sospensione dal registro dei revisori legali e delle società di revisione legale e la perdita dei requisiti previsti dall'ultimo dell'articolo sono causa di decadenza dall'ufficio di sindaco. lo statuto può prevedere altre cause di ineleggibilità o decadenza, nonché cause di incompatibilità e limiti e criteri per il cumulo degli incarichi. il decreto legislativo gennaio , ha disposto con art29, che "gli art16 art17 e da a hanno effetto a decorrere dalla data della pubblicazione del registro prevista art11, ".
art2382 art2397
art2400
nomina e cessazione dall'ufficio.
i sindaci sono nominati per la prima volta nell'atto costitutivo e successivamente dall'assemblea, salvo il disposto art2351, e . essi restano in carica per tre esercizi, e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. la cessazione dei sindaci per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il collegio è stato ricostituito. i sindaci possono essere revocati solo per giusta causa. la deliberazione di revoca deve essere approvata con decreto dal tribunale, sentito l'interessato. la nomina dei sindaci, con l'indicazione per ciascuno di essi del cognome e del nome, del luogo e della data di nascita e del domicilio, e la cessazione dall'ufficio devono essere iscritte, a cura degli amministratori, nel registro delle imprese nel termine di trenta giorni. al momento della nomina dei sindaci e prima dell'accettazione dell'incarico, sono resi noti all'assemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da essi ricoperti presso altre società.
art2351
art2401
sostituzione.
in caso di morte, di rinunzia o di decadenza di un sindaco, subentrano i supplenti in ordine di età, nel rispetto dell'articolo , secondo . i nuovi sindaci restano in carica fino alla prossima assemblea, la quale deve provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e supplenti necessari per l'integrazione del collegio, nel rispetto dell'articolo , secondo . i nuovi nominati scadono insieme con quelli in carica. in caso di sostituzione del presidente, la presidenza è assunta fino alla prossima assemblea dal sindaco più anziano. se con i sindaci supplenti non si completa il collegio sindacale, se con i sindaci supplenti non si completa il collegio sindacale, deve essere convocata l'assemblea perché provveda all'integrazione del collegio medesimo. il decreto legislativo gennaio , , ha disposto con art29, che "gli art16 art17 e da a hanno effetto a decorrere dalla data della pubblicazione del registro prevista art11, ." .
art2397
art2402
retribuzione.
la retribuzione annuale dei sindaci, se non è stabilita nello statuto, deve essere determinata dalla assemblea all'atto della nomina per l'intero periodo di durata del loro ufficio.
null
art2403
doveri del collegio sindacale.
il collegio sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento. esercita inoltre il controllo contabile nel caso previsto dall'articolo bis, terzo .
art2409bis
art2403bis
poteri del collegio sindacale.
i sindaci possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo. il collegio sindacale può chiedere agli amministratori notizie, anche con riferimento a società controllate, sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari. può altresì scambiare informazioni con i corrispondenti organi delle società controllate in merito ai sistemi di amministrazione e controllo ed all'andamento generale dell'attività sociale. gli accertamenti eseguiti devono risultare dal libro previsto dall'articolo , primo , . nell'espletamento di specifiche operazioni di ispezione e di controllo i sindaci sotto la propria responsabilità ed a proprie spese possono avvalersi di propri dipendenti ed ausiliari che non si trovino in una delle condizioni previste dall'articolo . l'organo amministrativo può rifiutare agli ausiliari e ai dipendenti dei sindaci l'accesso a informazioni riservate. il decreto legislativo gennaio , , ha disposto con art29, che "gli art16 art17 e da a hanno effetto a decorrere dalla data della pubblicazione del registro prevista art11, ." .
null
art2404
riunioni e deliberazioni del collegio.
il collegio sindacale deve riunirsi almeno ogni novanta giorni. la riunione può svolgersi, se lo statuto lo consente indicandone le modalità, anche con mezzi di telecomunicazione. il sindaco che, senza giustificato motivo, non partecipa durante un esercizio sociale a due riunioni del collegio decade dall'ufficio. delle riunioni del collegio deve redigersi verbale, che viene trascritto nel libro previsto dall'articolo , primo , , e sottoscritto dagli intervenuti. il collegio sindacale è regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei sindaci e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. il sindaco dissenziente ha diritto di fare iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso.
null
art2405
intervento alle adunanze del consiglio di amministrazione e alle assemblee.
i sindaci devono assistere alle adunanze del consiglio di amministrazione, alle assemblee e alle riunioni del comitato esecutivo. i sindaci, che non assistono senza giustificato motivo alle assemblee o, durante un esercizio sociale, a due adunanze consecutive del consiglio d'amministrazione o del comitato esecutivo, decadono dall'ufficio.
null
art2406
omissioni degli amministratori.
in caso di omissione o di ingiustificato ritardo da parte degli amministratori, il collegio sindacale deve convocare l'assemblea ed eseguire le pubblicazioni prescritte dalla legge. il collegio sindacale può altresì, previa comunicazione al presidente del consiglio di amministrazione, convocare l'assemblea qualora nell'espletamento del suo incarico ravvisi fatti censurabili di rilevante gravità e vi sia urgente necessità di provvedere.
null
art2407
responsabilità.
i sindaci devono adempiere i loro doveri con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell'incarico; sono responsabili della verità delle loro attestazioni e devono conservare il segreto sui fatti e sui documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio. essi sono responsabili solidalmente con gli amministratori per i fatti o le omissioni di questi, quando il danno non si sarebbe prodotto se essi avessero vigilato in conformità degli obblighi della loro carica. all'azione di responsabilità contro i sindaci si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni art2393 art2393 bis, bis e .
art2393bis art2394 art2393
art2408
denunzia al collegio sindacale.
ogni socio può denunziare i fatti che ritiene censurabili al collegio sindacale, il quale deve tener conto della denunzia nella relazione all'assemblea. se la denunzia è fatta da tanti soci che rappresentino un ventesimo del capitale sociale o un cinquantesimo nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, il collegio sindacale deve indagare senza ritardo sui fatti denunziati e presentare le sue conclusioni ed eventuali proposte all'assemblea; deve altresì, nelle ipotesi previste dal secondo dell'articolo , convocare l'assemblea. lo statuto può prevedere per la denunzia percentuali minori di partecipazione.
art2406
art2409
denunzia al tribunale.
se vi è fondato sospetto che gli amministratori, in violazione dei loro doveri, abbiano compiuto gravi irregolarità nella gestione che possono arrecare danno alla società o a una o più società controllate, i soci che rappresentano il decimo del capitale sociale o, nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, il ventesimo del capitale sociale possono denunziare i fatti al tribunale con ricorso notificato anche alla società. lo statuto può prevedere percentuali minori di partecipazione. il tribunale, sentiti in camera di consiglio gli amministratori e i sindaci, può ordinare l'ispezione dell'amministrazione della società a spese dei soci richiedenti, subordinandola, se del caso, alla prestazione di una cauzione. il provvedimento è reclamabile. il tribunale non ordina l'ispezione e sospende per un periodo determinato il procedimento se l'assemblea sostituisce gli amministratori e i sindaci con soggetti di adeguata professionalità, che si attivano senza indugio per accertare se le violazioni sussistono e, in caso positivo, per eliminarle, riferendo al tribunale sugli accertamenti e le attività compiute. se le violazioni denunziate sussistono ovvero se gli accertamenti e le attività compiute ai sensi del terzo risultano insufficienti alla loro eliminazione, il tribunale può disporre gli opportuni provvedimenti provvisori e convocare l'assemblea per le conseguenti deliberazioni. nei casi più gravi può revocare gli amministratori ed eventualmente anche i sindaci e nominare un amministratore giudiziario, determinandone i poteri e la durata. l'amministratore giudiziario può proporre l'azione di responsabilità contro gli amministratori e i sindaci. si applica l'ultimo dell'articolo . prima della scadenza del suo incarico l'amministratore giudiziario rende conto al tribunale che lo ha nominato; convoca e presiede l'assemblea per la nomina dei nuovi amministratori e sindaci o per proporre, se del caso, la messa in liquidazione della società o la sua ammissione ad una procedura concorsuale. i provvedimenti previsti da questo articolo possono essere adottati anche su richiesta del collegio sindacale, del consiglio di sorveglianza o del comitato per il controllo sulla gestione, nonché, nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, del pubblico ministero; in questi casi le spese per l'ispezione sono a carico della società. � della revisione legale dei conti .
art2393
art2409bis
revisione legale dei conti.
la revisione legale dei conti sulla società è esercitata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale iscritti nell'apposito registro. lo statuto delle società che non siano tenute alla redazione del bilancio consolidato può prevedere che la revisione legale dei conti sia esercitata dal collegio sindacale. in tal caso il collegio sindacale è costituito da revisori legali iscritti nell'apposito registro.
null
art2409septies
scambio di informazioni.
il collegio sindacale e i soggetti incaricati della revisione legale dei conti si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti. � del sistema dualistico .
null
art2409octies
sistema basato su un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza.
lo statuto può prevedere che l'amministrazione ed il controllo siano esercitati da un consiglio di gestione e da un consiglio di sorveglianza in conformità alle norme seguenti.
null
art2409novies
consiglio di gestione.
la gestione dell'impresa si svolge nel rispetto della disposizione di cui all'articolo , secondo , e spetta esclusivamente al consiglio di gestione, il quale compie le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale. può delegare proprie attribuzioni ad uno o più dei suoi componenti; si applicano in tal caso il terzo, quarto e quinto dell'articolo . è costituito da un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a due. fatta eccezione per i primi componenti, che sono nominati nell'atto costitutivo, e salvo quanto disposto art2351 art2449 art2450, la nomina dei componenti il consiglio di gestione spetta al consiglio di sorveglianza, previa determinazione del loro numero nei limiti stabiliti dallo statuto. i componenti del consiglio di gestione non possono essere nominati consiglieri di sorveglianza, e restano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi, con scadenza alla data della riunione del consiglio di sorveglianza convocato per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. i componenti del consiglio di gestione sono rieleggibili, salvo diversa disposizione dello statuto, e sono revocabili dal consiglio di sorveglianza in qualunque tempo, anche se nominati nell'atto costitutivo, salvo il diritto al risarcimento dei danni se la revoca avviene senza giusta causa. se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più componenti del consiglio di gestione, il consiglio di sorveglianza provvede senza indugio alla loro sostituzione.
art2449 art2086 art2450 art2381 art2351
art2409decies
azione sociale di responsabilità.
l'azione di responsabilità contro i consiglieri di gestione è promossa dalla società o dai soci, ai sensi art2393 art2393 bis. l'azione sociale di responsabilità può anche essere proposta a seguito di deliberazione del consiglio di sorveglianza. la deliberazione è assunta dalla maggioranza dei componenti del consiglio di sorveglianza e, se è presa a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, importa la revoca dall'ufficio dei consiglieri di gestione contro cui è proposta, alla cui sostituzione provvede contestualmente lo stesso consiglio di sorveglianza. l'azione può essere esercitata dal consiglio di sorveglianza entro cinque anni dalla cessazione dell'amministratore dalla carica. il consiglio di sorveglianza può rinunziare all'esercizio dell'azione di responsabilità e può transigerla, purché la rinunzia e la transazione siano approvate dalla maggioranza assoluta dei componenti del consiglio di sorveglianza e purché non si opponga la percentuale di soci indicata nell'ultimo dell'articolo . la rinuncia all'azione da parte della società o del consiglio di sorveglianza non impedisce l'esercizio delle azioni previste dagli art2393 bis, art2394 bis.
art2393bis art2394 art2393 art2394bis
art2409undecies
norme applicabili.
al consiglio di gestione si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni art2380 bis, quinto , sesto , , quarto e quinto , , , , bis, . si applicano alle deliberazioni del consiglio di gestione art2388 art2391, e la legittimazione ad impugnare le deliberazioni spetta anche al consiglio di sorveglianza.
art2388 art2391 art2381 art2380bis
art2409duodecies
consiglio di sorveglianza.
salvo che lo statuto non preveda un maggior numero, il consiglio di sorveglianza si compone di un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a tre. fatta eccezione per i primi componenti che sono nominati nell'atto costitutivo, e salvo quanto disposto art2351 art2449 art2450, la nomina dei componenti il consiglio di sorveglianza spetta all'assemblea, previa determinazione del loro numero nei limiti stabiliti dallo statuto. i componenti del consiglio di sorveglianza restano in carica per tre esercizi e scadono alla data della successiva assemblea prevista dal secondo dell'articolo bis. la cessazione per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il consiglio di sorveglianza e' stato ricostituito. almeno un componente effettivo del consiglio di sorveglianza deve essere scelto tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro. i componenti del consiglio di sorveglianza sono rieleggibili, salvo diversa disposizione dello statuto, e sono revocabili dall'assemblea in qualunque tempo con deliberazione adottata con la maggioranza prevista dal quarto dell'articolo , anche se nominati nell'atto costitutivo, salvo il diritto al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa. lo statuto, fatto salvo quanto previsto da leggi speciali in relazione all'esercizio di particolari attività, può subordinare l'assunzione della carica al possesso di particolari requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza. se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più componenti del consiglio di sorveglianza, l'assemblea provvede senza indugio alla loro sostituzione. il presidente del consiglio di sorveglianza è eletto dall'assemblea. lo statuto determina i poteri del presidente del consiglio di sorveglianza. non possono essere eletti alla carica di componente del consiglio di sorveglianza e, se eletti, decadono dall'ufficio: a coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'articolo ; b i componenti del consiglio di gestione; c coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d'opera retribuita che ne compromettano l'indipendenza. lo statuto può prevedere altre cause di ineleggibilità o decadenza, nonché cause di incompatibilità e limiti e criteri per il cumulo degli incarichi.
art2393 art2449 art2450 art2364bis art2382 art2351
art2409terdecies
competenza del consiglio di sorveglianza.
il consiglio di sorveglianza: a nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione; ne determina il compenso, salvo che la relativa competenza sia attribuita dallo statuto all'assemblea; b approva il bilancio di esercizio e, ove redatto, il bilancio consolidato; c esercita le funzioni di cui all'articolo , primo ; d promuove l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dei componenti del consiglio di gestione; e presenta la denunzia al tribunale di cui all'articolo ; f riferisce per iscritto almeno una volta all'anno all'assemblea sull'attività di vigilanza svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili rilevati. f bis se previsto dallo statuto, delibera in ordine alle operazioni strategiche e ai piani, industriali e finanziari della società predisposti dal consiglio di gestione, ferma in ogni caso la responsabilità di questo per gli atti compiuti. lo statuto può prevedere che in caso di mancata approvazione del bilancio o qualora lo richieda almeno un terzo dei componenti del consiglio di gestione o del consiglio di sorveglianza la competenza per l'approvazione del bilancio di esercizio sia attribuita all'assemblea. i componenti del consiglio di sorveglianza devono adempiere i loro doveri con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico. sono responsabili solidalmente con i componenti del consiglio di gestione per i fatti o le omissioni di questi quando il danno non si sarebbe prodotto se avessero vigilato in conformità degli obblighi della loro carica. i componenti del consiglio di sorveglianza possono assistere alle adunanze del consiglio di gestione e devono partecipare alle assemblee.
art2403 art2409
art2409quaterdecies
norme applicabili.
al consiglio di sorveglianza ed ai suoi componenti si applicano, in quanto compatibili, art2388 art2400, terzo e quarto , , bis, secondo e terzo , primo, terzo e quarto , e septies. alla deliberazione del consiglio di sorveglianza con cui viene approvato il bilancio di esercizio si applica l'articolo bis ed essa può venire impugnata anche dai soci ai sensi dell'articolo .
art2388 art2377 art2400 art2434bis
art2409quinquiesdecies
revisione legale.
la revisione legale dei conti è svolta a norma dell'articolo bis, primo . � del sistema monistico .
art2409bis
art2409sexiesdecies
sistema basato sul consiglio di amministrazione e un comitato costituito al suo interno.
lo statuto può prevedere che l'amministrazione ed il controllo siano esercitati rispettivamente dal consiglio di amministrazione e da un comitato costituito al suo interno.
null
art2409septiesdecies
consiglio di amministrazione.
la gestione dell'impresa spetta esclusivamente al consiglio di amministrazione. almeno un terzo dei componenti del consiglio di amministrazione deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dall'articolo , primo , e, se lo statuto lo prevede, di quelli al riguardo previsti da codici di comportamento redatti da associazioni di categoria o da società di gestione di mercati regolamentati. al momento della nomina dei componenti del consiglio di amministrazione e prima dell'accettazione dell'incarico, sono resi noti all'assemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da essi ricoperti presso altre società.
art2399
art2409octiesdecies
comitato per il controllo sulla gestione.
salvo diversa disposizione dello statuto, la determinazione del numero e la nomina dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione spetta al consiglio di amministrazione. nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il numero dei componenti del comitato non può essere inferiore a tre. il comitato è composto da amministratori in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità stabiliti dallo statuto e dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo septiesdecies, che non siano membri del comitato esecutivo ed ai quali non siano attribuite deleghe o particolari cariche e comunque non svolgano, anche di mero fatto, funzioni attinenti alla gestione dell'impresa sociale o di società che la controllano o ne sono controllate. almeno uno dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione deve essere scelto fra i revisori legali iscritti nell'apposito registro. in caso di morte, rinunzia revoca o decadenza di un componente del comitato per il controllo sulla gestione, il consiglio di amministrazione provvede senza indugio a sostituirlo scegliendolo tra gli altri amministratori in possesso dei requisiti previsti dai commi precedenti; se ciò non è possibile, provvede senza indugio a norma dell'articolo scegliendo persona provvista dei suddetti requisiti. il comitato per il controllo sulla gestione: a elegge al suo interno, a maggioranza assoluta dei suoi membri, il presidente; b vigila sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile, nonché sulla sua idoneità a rappresentare correttamente i fatti di gestione; c svolge gli ulteriori compiti affidatigli dal consiglio di amministrazione con particolare riguardo ai rapporti con il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. al comitato per il controllo sulla gestione si applicano altresì, in quanto compatibili, art2404, primo, terzo e quarto , , primo , e .
art2386 art2409septies art2404
art2409noviesdecies
norme applicabili e revisione legale.
al consiglio di amministrazione si applicano, in quanto compatibili, artt. da bis, art2382 art2383 art2384 art2385 art2386 art2387, , , , bis, bis, . la revisione legale dei conti è svolta ai sensi dell'articolo bis, primo .
art2386 art2387 art2381 art2385 art2382 art2409bis art2383 art2380bis art2384
art2410
emissione.
se la legge o lo statuto non dispongono diversamente, l'emissione di obbligazioni è deliberata dagli amministratori. in ogni caso la deliberazione di emissione deve risultare da verbale redatto da notaio ed è depositata ed iscritta a norma dell'articolo .
null
art2411
diritti degli obbligazionisti.
il diritto degli obbligazionisti alla restituzione del capitale ed agli interessi può essere, in tutto o in parte, subordinato alla soddisfazione dei diritti di altri creditori della società. i tempi e l'entità del pagamento degli interessi possono variare in dipendenza di parametri oggettivi anche relativi all'andamento economico della società. la disciplina della presente sezione si applica inoltre agli strumenti finanziari, comunque denominati, che condizionano i tempi e l'entità del rimborso del capitale all'andamento economico della società.
null
art2412
limiti all'emissione.
la società può emettere obbligazioni al portatore o nominative per somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato. i sindaci attestano il rispetto del suddetto limite. il limite di cui al primo può essere superato se le obbligazioni emesse in eccedenza sono destinate alla sottoscrizione da parte di investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale a norma delle leggi speciali. in caso di successiva circolazione delle obbligazioni, chi le trasferisce risponde della solvenza della società nei confronti degli acquirenti che non siano investitori professionali. non è soggetta al limite di cui al primo , e non rientra nel calcolo al fine del medesimo, l'emissione di obbligazioni garantite da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società, sino a due terzi del valore degli immobili medesimi. al computo del limite di cui al primo concorrono gli importi relativi a garanzie comunque prestate dalla società per obbligazioni emesse da altre società, anche estere. i commi primo e secondo non si applicano alle emissioni di obbligazioni destinate ad essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione ovvero di obbligazioni che danno il diritto di acquisire ovvero di sottoscrivere azioni. quando ricorrono particolari ragioni che interessano l'economia nazionale, la società può essere autorizzata con provvedimento dell'autorità governativa, ad emettere obbligazioni per somma superiore a quanto previsto nel presente articolo, con l'osservanza dei limiti, delle modalità e delle cautele stabilite nel provvedimento stesso. restano salve le disposizioni di leggi speciali relative a particolari categorie di società e alle riserve di attività. dalla legge dicembre , .
null
art2413
riduzione del capitale.
salvo i casi previsti dal terzo, quarto e quinto dell'articolo , la società che ha emesso obbligazioni non può ridurre volontariamente il capitale sociale o distribuire riserve se rispetto all'ammontare delle obbligazioni ancora in circolazione il limite di cui al primo dell'articolo medesimo non risulta più rispettato. se la riduzione del capitale sociale è obbligatoria, o le riserve diminuiscono in conseguenza di perdite, non possono distribuirsi utili sinché l'ammontare del capitale sociale , della riserva legale e delle riserve disponibili non eguagli la metà dell'ammontare delle obbligazioni in circolazione.
art2412
art2414
contenuto delle obbligazioni.
i titoli obbligazionari devono indicare: la denominazione, l'oggetto e la sede della società, con l'indicazione dell'ufficio del registro delle imprese presso il quale la società è iscritta; il capitale sociale e le riserve esistenti al momento dell'emissione; la data della deliberazione di emissione e della sua iscrizione nel registro; l'ammontare complessivo dell'emissione, il valore nominale di ciascun titolo, i diritti con essi attribuiti, il rendimento o i criteri per la sua determinazione e il modo di pagamento e di rimborso, l'eventuale subordinazione dei diritti degli obbligazionisti a quelli di altri creditori della società; le eventuali garanzie da cui sono assistiti. la data di rimborso del prestito e gli estremi dell'eventuale prospetto informativo.
null
art2414bis
costituzione delle garanzie.
la deliberazione di emissione di obbligazioni che preveda la costituzione di garanzie reali a favore dei sottoscrittori deve designare un notaio che, per conto dei sottoscrittori, compia le formalità necessarie per la costituzione delle garanzie medesime. qualora un azionista pubblico garantisca i titoli obbligazionari si applica il numero dell'articolo . le garanzie, reali e personali e di qualunque altra natura e le cessioni di credito in garanzia, che assistono i titoli obbligazionari possono essere costituite in favore dei sottoscrittori delle obbligazioni o anche di un loro rappresentante che sarà legittimato a esercitare in nome e per conto dei sottoscrittori tutti i diritti, sostanziali e processuali, relativi alle garanzie medesime.
art2414
art2415
assemblea degli obbligazionisti.
l'assemblea degli obbligazionisti delibera: sulla nomina e sulla revoca del rappresentante comune; sulle modificazioni delle condizioni del prestito; sulla proposta di amministrazione controllata e di concordato; sulla costituzione di un fondo per le spese necessarie alla tutela dei comuni interessi e sul rendiconto relativo; sugli altri oggetti d'interesse comune degli obbligazionisti. l'assemblea è convocata dal consiglio di amministrazione, dal consiglio di gestione o dal rappresentante degli obbligazionisti, quando lo ritengono necessario, o quando ne è fatta richiesta da tanti obbligazionisti che rappresentino il ventesimo dei titoli emessi e non estinti. si applicano all'assemblea degli obbligazionisti le disposizioni relative all'assemblea straordinaria dei soci e le sue deliberazioni sono iscritte, a cura del notaio che ha redatto il verbale, nel registro delle imprese. per la validità delle deliberazioni sull'oggetto indicato nel primo , numero , è necessario anche in seconda convocazione il voto favorevole degli obbligazionisti che rappresentino la metà delle obbligazioni emesse e non estinte.quando le obbligazioni sono ammesse al sistema di gestione accentrata la legittimazione all'intervento e al voto nell'assemblea degli obbligazionisti è disciplinata dalle leggi speciali. la società, per le obbligazioni da essa eventualmente possedute, non può partecipare alle deliberazioni. all'assemblea degli obbligazionisti possono assistere gli amministratori, i sindaci e i componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza. il decreto legislativo giugno , , ha disposto con art5 che "le disposizioni recate dall'articolo e dall'articolo , limitatamente al , e dall'articolo , limitatamente ai commi , , e si applicano alle assemblee il cui avviso di convocazione sia pubblicato dopo il � gennaio . " .
null
art2416
impugnazione delle deliberazioni dell'assemblea.
le deliberazioni prese dall'assemblea degli obbligazionisti sono impugnabili a norma art2377 art2379. le percentuali previste dall'articolo sono calcolate con riferimento all'ammontare del prestito obbligazionario e alla circostanza che le obbligazioni siano quotate in mercati regolamentati. l'impugnazione è proposta innanzi al tribunale, nella cui giurisdizione la società ha sede, in contraddittorio del rappresentante degli obbligazionisti.
art2379 art2377
art2417
rappresentante comune.
il rappresentante comune può essere scelto al di fuori degli obbligazionisti e possono essere nominate anche le persone giuridiche autorizzate all'esercizio dei servizi di investimento nonché le società fiduciarie. non possono essere nominati rappresentanti comuni degli obbligazionisti e, se nominati, decadono dall'ufficio, gli amministratori, i sindaci, i dipendenti della società debitrice e coloro che si trovano nelle condizioni indicate nell'articolo . se non è nominato dall'assemblea a norma dell'articolo , il rappresentante comune è nominato con decreto dal tribunale su domanda di uno o più obbligazionisti o degli amministratori della società. il rappresentante comune dura in carica per un periodo non superiore a tre esercizi sociali e può essere rieletto. l'assemblea degli obbligazionisti ne fissa il compenso. entro trenta giorni dalla notizia della sua nomina il rappresentante comune deve richiederne l'iscrizione nel registro delle imprese.
art2399 art2415
art2418
obblighi e poteri del rappresentante comune.
il rappresentante comune deve provvedere all'esecuzione delle deliberazioni dell'assemblea degli obbligazionisti, tutelare gli interessi comuni di questi nei rapporti con la società e assistere alle operazioni di sorteggio delle obbligazioni. egli ha diritto di assistere all'assemblea dei soci. per la tutela degli interessi comuni ha la rappresentanza processuale degli obbligazionisti anche nell'amministrazione controllata, nel concordato preventivo, nel fallimento, nella liquidazione coatta amministrativa e nell'amministrazione straordinaria della società debitrice.
null
art2419
azione individuale degli obbligazionisti.
le disposizioni artt. precedenti non precludono le azioni individuali degli obbligazionisti, salvo che queste siano incompatibili con le deliberazioni dell'assemblea previste dall'articolo .
art2415
art2420
sorteggio delle obbligazioni.
le operazioni per l'estrazione a sorte delle obbligazioni devono farsi, a pena di nullità, alla presenza del rappresentante comune o, in mancanza, di un notaio.
null
art2420bis
obbligazioni convertibili in azioni.
l'assemblea straordinaria può deliberare l'emissione di obbligazioni convertibili in azioni, determinando il rapporto di cambio e il periodo e le modalità della conversione. la deliberazione non può essere adottata se il capitale sociale non sia stato interamente versato. contestualmente la società deve deliberare l'aumento del capitale sociale per un ammontare corrispondente alle azioni da attribuire in conversione. si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del secondo, terzo, quarto e quinto dell'articolo . nel primo mese di ciascun semestre gli amministratori provvedono all'emissione delle azioni spettanti agli obbligazionisti che hanno chiesto la conversione nel semestre precedente. entro il mese successivo gli amministratori devono depositare per l'iscrizione nel registro delle imprese un'attestazione dell'aumento del capitale sociale in misura corrispondente al valore nominale delle azioni emesse. si applica la disposizione del secondo dell'articolo . fino a quando non siano scaduti i termini fissati per la conversione, la società non può deliberare né la riduzione volontaria del capitale sociale, né la modificazione delle disposizioni dello statuto concernenti la ripartizione degli utili, salvo che ai possessori di obbligazioni convertibili sia stata data la facoltà, mediante avviso depositato presso l'ufficio del registro delle imprese almeno novanta giorni prima della convocazione dell'assemblea di esercitare il diritto di conversione nel termine di trenta giorni dalla pubblicazione. nei casi di aumento del capitale mediante imputazione di riserve e di riduzione del capitale per perdite, il rapporto di cambio è modificato in proporzione alla misura dell'aumento o della riduzione. le obbligazioni convertibili in azioni devono indicare in aggiunta a quanto stabilito nell'articolo , il rapporto di cambio e le modalità della conversione. il d.legge aprile , , convertito con modificazioni dalla legge giugno , , ha disposto con art9, che " gli amministratori che emettono obbligazioni convertibili senza le indicazioni prescritte nell'ultimo dell'articolo bis del codice civile, sono puniti con l'ammenda da lire milione a lire milioni." .
art2414 art2346 art2444 art9
art2420ter
delega agli amministratori.
lo statuto può attribuire agli amministratori la facoltà di emettere in una o più volte obbligazioni convertibili, fino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di cinque anni dalla data di iscrizione della società nel registro delle imprese. in tal caso la delega comprende anche quella relativa al corrispondente aumento del capitale sociale. tale facoltà può essere attribuita anche mediante modificazione dello statuto, per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione. si applica il secondo dell'articolo .
art2410
art2421
libri sociali obbligatori.
oltre i libri e le altre scritture contabili prescritti nell'articolo , la società deve tenere: il libro dei soci, nel quale devono essere indicati distintamente per ogni categoria il numero delle azioni, il cognome e il nome dei titolari delle azioni nominative, i trasferimenti e i vincoli ad esse relativi e i versamenti eseguiti; il libro delle obbligazioni, il quale deve indicare l'ammontare delle obbligazioni emesse e di quelle estinte, il cognome e il nome dei titolari delle obbligazioni nominative e i trasferimenti e i vincoli ad esse relativi; il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee, in cui devono essere trascritti anche i verbali redatti per atto pubblico; il libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione o del consiglio di gestione; il libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale ovvero del consiglio di sorveglianza o del comitato per il controllo sulla gestione; il libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo, se questo esiste; il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti, se sono state emesse obbligazioni; il libro degli strumenti finanziari emessi ai sensi dell'articolo sexies. i libri indicati nel primo , numeri , , e sono tenuti a cura degli amministratori o dei componenti del consiglio di gestione, il libro indicato nel numero a cura del collegio sindacale ovvero del consiglio di sorveglianza o del comitato per il controllo sulla gestione, il libro indicato nel numero a cura del comitato esecutivo e il libro indicato nel numero a cura del rappresentante comune degli obbligazionisti. i libri di cui al presente articolo, prima che siano messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e bollati in ogni foglio a norma dell'articolo .
art2214 art2215 art2447sexies
art2422
diritto d'ispezione dei libri sociali.
i soci hanno diritto di esaminare i libri indicati nel primo , numeri e dell'articolo e di ottenerne estratti a proprie spese. eguale diritto spetta al rappresentante comune degli obbligazionisti per i libri indicati nei numeri e dell'articolo , e al rappresentante comune dei possessori di strumenti finanziari ed ai singoli possessori per il libro indicato al numero , ai singoli obbligazionisti per il libro indicato nel numero dell'articolo medesimo.
art2421
art2423
redazione del bilancio.
gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico , dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio. se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo. non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta. rimangono fermi gli obblighi in tema di regolare tenuta delle scritture contabili. le società illustrano nella nota integrativa i criteri con i quali hanno dato attuazione alla presente disposizione. se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione artt. seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. la nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico. gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro. il decreto legislativo agosto , , ha disposto con art12, che le presenti modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal gennaio .
null
art2423bis
principi di redazione del bilancio.
nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi: la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell'attività; bis la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto; si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio; si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento; si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo; gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente; i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all'altro. deroghe al principio enunciato nel numero del precedente sono consentite in casi eccezionali. la nota integrativa deve motivare la deroga e indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico. il decreto legislativo agosto , , ha disposto con art12, che le presenti modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal gennaio .
null
art2423ter
struttura dello stato patrimoniale e del conto economico.
salve le disposizioni di leggi speciali per le società che esercitano particolari attività, nello stato patrimoniale e nel conto economico devono essere iscritte separatamente, e nell'ordine indicato, le voci previste art2424 art2425. le voci precedute da numeri arabi possono essere ulteriormente suddivise, senza eliminazione della voce complessiva e dell'importo corrispondente; esse possono essere raggruppate soltanto quando il raggruppamento, a causa del loro importo, è irrilevante ai fini indicati nel secondo dell'articolo o quando esso favorisce la chiarezza del bilancio. in questo secondo caso la nota integrativa deve contenere distintamente le voci oggetto di raggruppamento. devono essere aggiunte altre voci qualora il loro contenuto non sia compreso in alcuna di quelle previste art2424 art2425. le voci precedute da numeri arabi devono essere adattate quando lo esige la natura dell'attività esercitata. per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico deve essere indicato l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente. se le voci non sono comparabili, quelle relative all'esercizio precedente devono essere adattate; la non comparabilità e l'adattamento o l'impossibilità di questo devono essere segnalati e commentati nella nota integrativa. sono vietati i compensi di partite.
art2424 art2425 art2423
art2424
contenuto dello stato patrimoniale.
lo stato patrimoniale deve essere redatto in conformità al seguente schema. attivo: a crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata. b immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria: i immobilizzazioni immateriali: costi di impianto e di ampliamento; costi di sviluppo; diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; concessioni, licenze, marchi e diritti simili; avviamento; immobilizzazioni in corso e acconti; altre. totale. ii immobilizzazioni materiali: terreni e fabbricati; impianti e macchinario; attrezzature industriali e commerciali; altri beni; immobilizzazioni in corso e acconti. totale. iii immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo: partecipazioni in: a imprese controllate; b imprese collegate; c imprese controllanti; d imprese sottoposte al controllo delle controllanti; d bis altre imprese; crediti: a verso imprese controllate; b verso imprese collegate; c verso controllanti; d verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti; d bis verso altri; altri titoli; strumenti finanziari derivati attivi; totale. totale immobilizzazioni b; c attivo circolante: i rimanenze: materie prime, sussidiarie e di consumo; prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; lavori in corso su ordinazione; prodotti finiti e merci; acconti. totale ii crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: verso clienti; verso imprese controllate; verso imprese collegate; verso controllanti; verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti; bis crediti tributari; ter imposte anticipate; quater verso altri; totale. iii attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: partecipazioni in imprese controllate; partecipazioni in imprese collegate; partecipazioni in imprese controllanti; bis partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti; altre partecipazioni; strumenti finanziari derivati attivi; altri titoli. totale. iv disponibilità liquide: depositi bancari e postali; assegni; danaro e valori in cassa. totale. totale attivo circolante c. d ratei e risconti. passivo: a patrimonio netto: i capitale. ii riserva da soprapprezzo delle azioni. iii riserve di rivalutazione. iv riserva legale. v riserve statutarie vi altre riserve, distintamente indicate. vii riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi. viii utili perdite portati a nuovo. ix utile perdita dell'esercizio. x riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. totale. b fondi per rischi e oneri: per trattamento di quiescenza e obblighi simili; per imposte, anche differite; strumenti finanziari derivati passivi; altri. totale. c trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato. d debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: obbligazioni; obbligazioni convertibili; debiti verso soci per finanziamenti; debiti verso banche; debiti verso altri finanziatori; acconti; debiti verso fornitori; debiti rappresentati da titoli di credito; debiti verso imprese controllate; debiti verso imprese collegate; debiti verso controllanti; bis debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti; debiti tributari; debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale; altri debiti. totale. e ratei e risconti. se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello schema, nella nota integrativa deve annotarsi, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua appartenenza anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto. dal decreto legislativo agosto , . è fatto salvo quanto disposto dall'articolo septies con riferimento ai beni e rapporti giuridici compresi nei patrimoni destinati ad uno specifico affare ai sensi della lettera a del primo dell'articolo bis. il decreto legislativo agosto , , ha disposto con art12, che le presenti modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal gennaio .
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