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art566
successione dei figli.
al padre ed alla madre succedono i figli, in parti uguali.
null
art567
successione dei figli adottivi.
ai figli sono equiparati gli adottivi. i figli adottivi sono estranei alla successione dei parenti dell'adottante. la legge dicembre , ha disposto con art1, che "nel codice civile, le parole: �figli legittimi� e �figli naturali�, ovunque ricorrono, sono sostituite dalla seguente: �figli�." .
art1
art568
successione dei genitori.
a colui che muore senza lasciare prole, né fratelli o sorelle o loro discendenti, succedono il padre e la madre in eguali porzioni, o il genitore che sopravvive.
null
art569
successione degli ascendenti.
a colui che muore senza lasciare prole, né genitori, né fratelli o sorelle o loro discendenti, succedono per una metà gli ascendenti della linea paterna e per l'altra metà gli ascendenti della linea materna. se però gli ascendenti non sono di eguale grado, l'eredità è devoluta al più vicino senza distinzione di linea.
null
art570
successione dei fratelli e delle sorelle.
a colui che muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, succedono i fratelli e le sorelle in parti uguali. i fratelli e le sorelle unilaterali conseguono però la metà della quota che conseguono i germani.
null
art571
concorso di genitori o ascendenti con fratelli e sorelle.
se coi genitori o con uno soltanto di essi concorrono fratelli e sorelle germani del defunto, tutti sono ammessi alla successione del medesimo per capi, purché in nessun caso la quota, in cui succedono i genitori o uno di essi, sia minore della metà. se vi sono fratelli e sorelle unilaterali, ciascuno di essi consegue la metà della quota che consegue ciascuno dei germani o dei genitori, salva in ogni caso la quota della metà in favore di questi ultimi. se entrambi i genitori non possono o non vogliono venire alla successione e vi sono ulteriori ascendenti, a questi ultimi si devolve, nel modo determinato dall'articolo , la quota che sarebbe spettata a uno dei genitori in mancanza dell'altro.
art569
art572
successione di altri parenti.
se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea. la successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado.
null
art573
successione dei figli.
le disposizioni relative alla successione dei figli si applicano quando la filiazione è stata riconosciuta o giudizialmente dichiarata, salvo quanto è disposto d'al art580. la legge maggio , , ha disposto con art184, che "i capi i e ii del titolo ii del libro ii del codice civile sono unificati, con la seguente intitolazione: della successione dei parenti". il decreto legislativo dicembre , ha disposto con art78, che "all'articolo del codice civile, nella rubrica e nel primo , la parola: "naturali" è sostituita dalle seguenti: "nati fuori del matrimonio"".
art580 art78 art184
art577
successione del figlio naturale all'ascendente legittimo immediato del suo genitore.
il figlio naturale succede all'ascendente legittimo immediato del suo genitore che non può o non vuole accettare l'eredità, se l'ascendente non lascia né coniuge, né discendenti o ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, né altri parenti legittimi entro il terzo grado. la corte costituzionale, con sentenza aprile , in gazzetta ufficiale a , , ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente articolo. la legge maggio , , ha disposto con art184, che "i capi i e ii del titolo ii del libro ii del codice civile sono unificati, con la seguente intitolazione: della successione dei parenti".
art184
art580
diritti dei figli non riconoscibili.
ai figli aventi diritto al mantenimento, all'istruzione e alla educazione, a norma dell'articolo , spetta un assegno vitalizio pari all'ammontare della rendita della quota di eredità alla quale avrebbero diritto, se la filiazione fosse stata dichiarata o riconosciuta. i figli hanno diritto di ottenere su loro richiesta la capitalizzazione dell'assegno loro spettante a norma del precedente, in denaro, ovvero, a scelta degli eredi legittimi, in beni ereditari. la legge maggio , ha disposto con art237, che "le disposizioni art580 art594 del codice civile si applicano anche alle successioni apertesi prima dell'entrata in vigore della presente legge se i diritti dei figli naturali non riconoscibili non sono stati definiti con sentenza passata in giudicato o mediante convenzione". il decreto legislativo dicembre , ha disposto con art79, , lettere a e b che "all'articolo del codice civile sono apportate le seguenti modificazioni: a nella rubrica la parola: "naturali" è sostituita dalla seguente: "nati fuori del matrimonio"; b la parola: "naturali", ovunque presente, è sostituita dalle seguenti: "nati fuori del matrimonio"".
art279 art79 art594 art237
art581
concorso del coniuge con i figli.
quando con il coniuge concorrono figli , il coniuge ha diritto alla metà dell'eredità, se alla successione concorre un solo figlio, e ad un terzo negli altri casi. aggionramento la legge dicembre , ha disposto con art1, che "nel codice civile, le parole: �figli legittimi� e �figli naturali�, ovunque ricorrono, sono sostituite dalla seguente: �figli�." .
art1
art582
concorso del coniuge con ascendenti , fratelli e sorelle.
al coniuge sono devoluti i due terzi dell'eredità se egli concorre con ascendenti o con fratelli e sorelle anche se unilaterali, ovvero con gli uni e con gli altri. in quest'ultimo caso la parte residua è devoluta agli ascendenti, ai fratelli e alle sorelle, secondo le disposizioni dell'articolo , salvo in ogni caso agli ascendenti il diritto a un quarto della eredità.
art571
art583
successione del solo coniuge.
in mancanza di figli , di ascendenti, di fratelli o sorelle, al coniuge si devolve tutta l'eredità. la legge dicembre , ha disposto con art1, che "nel codice civile, le parole: �figli legittimi� e �figli naturali�, ovunque ricorrono, sono sostituite dalla seguente: �figli�." .
art1
art584
successione del coniuge putativo.
quando il matrimonio è stato dichiarato nullo dopo la morte di uno dei coniugi, al coniuge superstite di buona fede spetta la quota attribuita al coniuge dalle disposizioni che precedono. si applica altresì la disposizione del secondo dell'articolo . egli è però escluso dalla successione, quando la persona della cui eredità si tratta è legata da valido matrimonio al momento della morte.
art540
art585
successione del coniuge separato.
il coniuge cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato. nel caso in cui al coniuge sia stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato, si applicano le disposizioni del secondo dell'articolo .
art548
art586
acquisto dei beni da parte dello stato.
in mancanza di altri successibili, l'eredità è devoluta allo stato. l'acquisto si opera di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo a rinunzia. lo stato non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati.
null
art587
testamento.
il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse. le disposizioni di carattere non patrimoniale, che la legge consente siano contenute in un testamento, hanno efficacia, se contenute in un atto che ha la forma del testamento, anche se manchino disposizioni di carattere patrimoniale.
null
art588
disposizioni a titolo universale e a titolo particolare.
le disposizioni testamentarie, qualunque sia l'espressione o la denominazione usata dal testatore, sono a titolo universale e attribuiscono la qualità di erede, se comprendono l'universalità o una quota dei beni del testatore. le altre disposizioni sono a titolo particolare e attribuiscono la qualità di legatario. l'indicazione di beni determinati o di un complesso di beni non esclude che la disposizione sia a titolo universale, quando risulta che il testatore ha inteso assegnare quei beni come quota del patrimonio.
null
art589
testamento congiuntivo o reciproco.
non si può fare testamento da due o più persone nel medesimo atto, né a vantaggio di un terzo, né con disposizione reciproca.
null
art590
conferma ed esecuzione volontaria di disposizioni testamentarie nulle.
la nullità della disposizione testamentaria, da qualunque causa dipenda, non può essere fatta valere da chi, conoscendo la causa della nullità, ha, dopo la morte del testatore, confermato la disposizione o dato ad essa volontaria esecuzione.
null
art591
casi d'incapacità.
possono disporre per testamento tutti coloro che non sono dichiarati incapaci dalla legge. sono incapaci di testare: coloro che non hanno compiuto la maggiore età; gli interdetti per infermità di mente; quelli che, sebbene non interdetti, si provi essere stati, per qualsiasi causa, anche transitoria, incapaci di intendere e di volere nel momento in cui fecero testamento. nei casi d'incapacità preveduti dal presente articolo il testamento può essere impugnato da chiunque vi ha interesse. l'azione si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie.
null
art592
figli riconosciuti o riconoscibili.
se vi sono discendenti legittimi, i figli, quando la filiazione è stata riconosciuta o dichiarata, non possono ricevere per testamento più di quanto avrebbero ricevuto se la successione si fosse devoluta in base alla legge. i figli riconoscibili, quando la filiazione risulta nei modi indicati art279, non possono ricevere più di quanto, secondo la disposizione del precedente, potrebbero conseguire se la filiazione fosse stata riconosciuta o dichiarata. la corte costituzionale, con sentenza dicembre , in gazzetta ufficiale a , , ha dichiarato, ai sensi art27 della legge marzo , , l'illegittimità costituzionale del presente articolo.
art279
art594
assegno ai figli non riconoscibili.
gli eredi, i legatari e i donatari sono tenuti, in proporzione a quanto hanno ricevuto, a corrispondere ai figli di cui all'articolo un assegno vitalizio nei limiti stabiliti dall'articolo , se il genitore non ha disposto per donazione o testamento in favore dei figli medesimi. se il genitore ha disposta in loro favore, essi possono rinunziare alla disposizione e chiedere l'assegno. la legge maggio , ha disposto con art237, che "le disposizioni art580 art594 del codice civile si applicano anche alle successioni apertesi prima dell'entrata in vigore della presente legge se i diritti dei figli naturali non riconoscibili non sono stati definiti con sentenza passata in giudicato o mediante convenzione". il decreto legislativo dicembre , ha disposto con art83, , lettere a e b che "all'articolo del codice civile sono apportate le seguenti modificazioni: a nella rubrica la parola: "naturali" è sostituita dalle seguenti: "nati fuori del matrimonio"; b la parola: "naturali" è sostituita dalle seguenti: "nati fuori del matrimonio"".
art580 art83 art279 art237
art596
incapacità del tutore e del protutore.
sono nulle le disposizioni testamentarie della persona sottoposta a tutela in favore del tutore, se fatte dopo la nomina di questo e prima che sia approvato il conto o sia estinta l'azione per il rendimento del conto medesimo, quantunque il testatore sia morto dopo l'approvazione. questa norma si applica anche al protutore, se il testamento è fatto nel tempo in cui egli sostituiva il tutore. sono però valide le disposizioni fatte in favore del tutore o del protutore che è ascendente, discendente, fratello, sorella o coniuge del testatore.
null
art597
incapacità del notaio, dei testimoni e dell'interprete.
sono nulle le disposizioni a favore del notaio o di altro ufficiale che ha ricevuto il testamento pubblico, ovvero a favore di alcuno dei testimoni o dell'interprete intervenuti al testamento medesimo.
null
art598
incapacità di chi ha scritto o ricevuto il testamento segreto.
sono nulle le disposizioni a favore della persona che ha scritto il testamento segreto, salvo che siano approvate di mano dello stesso testatore o nell'atto della consegna. sono pure nulle le disposizioni a favore del notaio a cui il testamento segreto è stato consegnato in plico non sigillato.
null
art599
persone interposte.
le disposizioni testamentarie a vantaggio delle persone incapaci indicate art592 art593 art595 art596 art597 art598 sono nulle anche se fatte sotto nome d'interposta persona. sono reputate persone interposte il padre, la madre, i discendenti e il coniuge della persona incapace, anche se chiamati congiuntamente con l'incapace. la corte costituzionale, con sentenza dicembre , in gazzetta ufficiale a , , ha dichiarato, ai sensi art27 della legge marzo , , l'illegittimità costituzionale dell'articolo del codice civile, nella parte in cui si riferisce agli art592 art593 del presente codice. la corte costituzionale, con sentenza dicembre , in gazzetta ufficiale a , , ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale art595 del codice civile nel testo abrogato art196 della legge maggio , e art599 del codice civile nella parte in cui richiama il predetto art595".
art593 art598 art196 art595 art597 art592 art596 art27
art601
forme.
le forme ordinarie di testamento sono il testamento olografo e il testamento per atto di notaio. il testamento per atto di notaio è pubblico o segreto.
null
art602
testamento olografo.
il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. la sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni. se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore. la data deve contenere l'indicazione del giorno, mese e anno. la prova della non verità della data è ammessa soltanto quando si tratta di giudicare della capacità del testatore, della priorità di data tra più testamenti o di altra questione da decidersi in base al tempo del testamento.
null
art603
testamento pubblico.
il testamento pubblico è ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni. il testatore, in presenza dei testimoni, dichiara al notaio la sua volontà, la quale è ridotta in iscritto a cura del notaio stesso. questi dà lettura del testamento al testatore in presenza dei testimoni. di ciascuna di tali formalità è fatta menzione nel testamento. il testamento deve indicare il luogo, la data del ricevimento e l'ora della sottoscrizione, ed essere sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio. se il testatore non può sottoscrivere, o può farlo solo con grave difficoltà, deve dichiararne la causa, e il notaio deve menzionare questa dichiarazione prima della lettura dell'atto. per il testamento del muto, sordo o sordomuto si osservano le norme stabilite dalla legge notarile per gli atti pubblici di queste persone. qualora il testatore sia incapace anche di leggere, devono intervenire quattro testimoni.
null
art604
testamento segreto.
il testamento segreto può essere scritto dal testatore o da un terzo. se è scritto dal testatore, deve essere sottoscritto da lui alla fine delle disposizioni; se è scritto in tutto o in parte da altri, o se è scritto con mezzi meccanici, deve portare la sottoscrizione del testatore anche in ciascun mezzo foglio, unito o separato. il testatore che sa leggere ma non sa scrivere, o che non ha potuto apporre la sottoscrizione quando faceva scrivere le proprie disposizioni, deve altresì dichiarare al notaio, che riceve il testamento, di averlo letto ed aggiungere la causa che gli ha impedito di sottoscriverlo: di ciò si fa menzione nell'atto di ricevimento. chi non sa o non può leggere non può fare testamento segreto.
null
art605
formalità del testamento segreto.
la carta su cui sono stese le disposizioni o quella che serve da involto deve essere sigillata con un'impronta, in guisa che il testamento non si possa aprire ne estrarre senza rottura o alterazione. il testatore, in presenza di due testimoni, consegna personalmente al notaio la carta così sigillata, o la fa sigillare nel modo sopra indicato in presenza del notaio e dei testimoni, e dichiara che in questa carta è contenuto il suo testamento. il testatore, se è muto o sordomuto, deve scrivere tale dichiarazione in presenza dei testimoni e deve pure dichiarare per iscritto di aver letto il testamento, se questo è stato scritto da altri. sulla carta in cui dal testatore è scritto o involto il testamento, o su un ulteriore involto predisposto dal notaio e da lui debitamente sigillato, si scrive l'atto di ricevimento nel quale si indicano il fatto della consegna e la dichiarazione del testatore, il numero e l'impronta dei sigilli, e l'assistenza dei testimoni a tutte le formalità. l'atto deve essere sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio. se il testatore non può, per qualunque impedimento, sottoscrivere l'atto della consegna, si osserva quel che è stabilito circa il testamento per atto pubblico. tutto ciò deve essere fatto di seguito e senza passare ad altri atti.
null
art606
nullità del testamento per difetto di forma.
il testamento è nullo quando manca l'autografia o la sottoscrizione nel caso di testamento olografo, ovvero manca la redazione per iscritto, da parte del notaio, delle dichiarazioni del testatore o la sottoscrizione dell'uno o dell'altro, nel caso di testamento per atto di notaio. per ogni altro difetto di forma il testamento può essere annullato su istanza di chiunque vi ha interesse. l'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie.
null
art607
validità del testamento segreto come olografo.
il testamento segreto, che manca di qualche requisito suo proprio, ha effetto come testamento olografo, qualora di questo abbia i requisiti.
null
art608
ritiro di testamento segreto od olografo.
il testamento segreto e il testamento olografo che è stato depositato possono dal testatore essere ritirati in ogni tempo dalle mani del notaio presso il quale si trovano. a cura del notaio si redige verbale della restituzione; il verbale è sottoscritto dal testatore, da due testimoni e dal notaio; se il testatore non può sottoscrivere, se ne fa menzione. quando il testamento è depositato in un pubblico archivio, il verbale è redatto dall'archivista e sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dall'archivista medesimo. della restituzione del testamento si prende nota in margine o in calce all'atto di consegna o di deposito.
null
art609
malattie contagiose, calamità pubbliche o infortuni.
quando il testatore non può valersi delle forme ordinarie, perché si trova in luogo dove domina una malattia reputata contagiosa, o per causa di pubblica calamità o d'infortunio, il testamento è valido se ricevuto da un notaio, dal conciliatore del luogo, dal podestà o da chi ne fa le veci, o da un ministro di culto, in presenza di due testimoni di età non inferiore a sedici anni.a il testamento è redatto e sottoscritto da chi lo riceve; è sottoscritto anche dal testatore e dai testimoni. se il testatore o i testimoni non possono sottoscrivere, se ne indica la causa. il decreto legislativo febbraio , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace decorso il termine stabilito dall'articolo , , lettera r, della legge luglio , , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, , e , commi e ." a il decreto legislativo febbraio , come modificato dalla legge giugno , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace a decorrere dal giugno , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, art38, art40, commi e ." .
null
art610
termine di efficacia.
il testamento ricevuto nel modo indicato dall'articolo precedente perde la sua efficacia tre mesi dopo la cessazione della causa che ha impedito al testatore di valersi delle forme ordinarie. se il testatore muore nell'intervallo, il testamento deve essere depositato, appena è possibile, nell'archivio notarile del luogo in cui è stato ricevuto.
null
art611
testamento a bordo di nave.
durante il viaggio per mare il testamento può essere ricevuto a bordo della nave dal comandante di essa. il testamento del comandante può essere ricevuto da colui che lo segue immediatamente in ordine di servizio.
null
art612
forme.
il testamento indicato dall'articolo precedente è redatto in doppio originale alla presenza di due testimoni e deve essere sottoscritto dal testatore, dalla persona che lo ha ricevuto e dai testimoni; se il testatore o i testimoni non possono sottoscrivere, si deve indicare il motivo che ha impedito la sottoscrizione. il testamento è conservato tra i documenti di bordo ed è annotato sul giornale di bordo ovvero sul giornale nautico e sul ruolo d'equipaggio.
null
art613
consegna.
se la nave approda a un porto estero in cui vi sia un'autorità consolare, il comandante è tenuto a consegnare all'autorità medesima uno degli originali del testamento e una copia dell'annotazione fatta sul giornale di bordo ovvero sul giornale nautico e sul ruolo d'equipaggio. al ritorno della nave nel regno, i due originali del testamento, o quello non depositato durante il viaggio, devono essere consegnati all'autorità marittima locale insieme con la copia della predetta annotazione. della consegna si rilascia dichiarazione, di cui si fa cenno in margine all'annotazione sopraindicata.
null
art614
verbale di consegna.
l'autorità marittima o consolare locale deve redigere verbale della consegna del testamento e trasmettere il verbale e gli atti ricevuti al ministero della marina o al ministero delle comunicazioni, secondo che il testamento sia stato ricevuto a bordo di una nave della marina militare o di una nave della marina mercantile. il ministero ordina il deposito di uno degli originali nel suo archivio, e trasmette l'altro all'archivio notarile del luogo del domicilio o dell'ultima residenza del testatore.
null
art615
termine di efficacia.
il testamento fatto durante il viaggio per mare, nella forma stabilita art611 e seguenti, perde la sua efficacia tre mesi dopo lo sbarco del testatore in un luogo dove è possibile fare testamento nelle forme ordinarie.
art611
art616
testamento a bordo di aeromobile.
al testamento fatto a bordo di un aeromobile durante il viaggio si applicano le disposizioni art611 a . il testamento è ricevuto dal comandante, in presenza di uno o, quando è possibile, di due testimoni. le attribuzioni delle autorità marittime a norma art613 art614 spettano alle autorità aeronautiche. il testamento è annotato sul giornale di rotta.
art614 art615 art613 art611
art617
testamento dei militari e assimilati.
il testamento dei militari e delle persone al seguito delle forze armate dello stato può essere ricevuto da un ufficiale o da un cappellano militare o da un ufficiale della croce rossa, in presenza di due testimoni; esso deve essere sottoscritto dal testatore, dalla persona che lo ha ricevuto e dai testimoni. se il testatore o i testimoni non possono sottoscrivere, si deve indicare il motivo che ha impedito la sottoscrizione. il testamento deve essere al più presto trasmesso al quartiere generale e da questo al ministero competente, che ne ordina il deposito nell'archivio notarile del luogo del domicilio o dell'ultima residenza del testatore.
null
art618
casi e termini d'efficacia.
nella forma speciale stabilita dall'articolo precedente possono testare soltanto coloro i quali, appartenendo a corpi o servizi mobilitati o comunque impegnati in guerra, si trovano in zona di operazioni belliche o sono prigionieri presso il nemico, e coloro che sono acquartierati o di presidio fuori del regno o in luoghi dove siano interrotte le comunicazioni. il testamento perde la sua efficacia tre mesi dopo il ritorno del testatore in un luogo dove è possibile far testamento nelle forme ordinarie.
null
art619
nullità.
i testamenti previsti in questa sezione sono nulli quando manca la redazione in iscritto della dichiarazione del testatore ovvero la sottoscrizione della persona autorizzata a riceverla o del testatore. per gli altri difetti di forma si osserva il disposto del secondo art606.
art606
art620
pubblicazione del testamento olografo.
chiunque è in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione, appena ha notizia della morte del testatore. chiunque crede di avervi interesse può chiedere, con ricorso al tribunale del circondario in cui si è aperta la successione, che sia fissato un termine per la presentazione.a il notaio procede alla pubblicazione del testamento in presenza di due testimoni, redigendo nella forma degli atti pubblici un verbale nel quale descrive lo stato del testamento, ne riproduce il contenuto e fa menzione della sua apertura, se è stato presentato chiuso con sigillo. il verbale è sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dai testimoni e dal notaio. ad esso sono uniti la carta in cui è scritto il testamento, vidimata in ciascun mezzo foglio dal notaio e dai testimoni, e l'estratto dell'atto di morte del testatore o copia del provvedimento che ordina l'apertura degli atti di ultima volontà dell'assente o della sentenza che dichiara la morte presunta. nel caso in cui il testamento è stato depositato dal testatore presso un notaio, la pubblicazione è eseguita dal notaio depositario. avvenuta la pubblicazione, il testamento olografo ha esecuzione. per giustificati motivi, su istanza di chiunque vi ha interesse, il tribunale può disporre che periodi o frasi di carattere non patrimoniale siano cancellati dal testamento e omessi nelle copie che fossero richieste, salvo che l'autorità giudiziaria ordini il rilascio di copia integrale.a il decreto legislativo febbraio , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace decorso il termine stabilito dall'articolo , , lettera r, della legge luglio , , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, , e , commi e ." a il decreto legislativo febbraio , , come modificato dalla legge giugno , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace a decorrere dal giugno , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, art38, art40, commi e ." .
null
art621
pubblicazione del testamento segreto.
il testamento segreto deve essere aperto e pubblicato dal notaio appena gli perviene la notizia della morte del testatore. chiunque crede di avervi interesse può chiedere, con ricorso al tribunale del circondario in cui si è aperta la successione, che sia fissato un termine per l'apertura e la pubblicazione.a si applicano le disposizioni del terzo dell'articolo . il decreto legislativo febbraio , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace decorso il termine stabilito dall'articolo , , lettera r, della legge luglio , , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, , e , commi e ." a il decreto legislativo febbraio , , come modificato dalla legge giugno , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace a decorrere dal giugno , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, art38, art40, commi e ." .
art620
art622
comunicazione dei testamenti alla pretura.
il notaio deve trasmettere alla cancelleria del tribunale, nella cui giurisdizione si è aperta la successione, copia in carta libera dei verbali previsti art620 art621 e del testamento pubblico.a il decreto legislativo febbraio , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace decorso il termine stabilito dall'articolo , , lettera r, della legge luglio , , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, , e , commi e ." a il decreto legislativo febbraio , come modificato dalla legge giugno , ha disposto con art247, che "il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana e diventa efficace a decorrere dal giugno , fatta eccezione per le disposizioni previste art17 art33, art38, art40, commi e ." .
art620 art621
art623
comunicazioni agli eredi e legatari.
il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico, appena gli è nota la morte del testatore, o, nel caso di testamento olografo o segreto, dopo la pubblicazione, comunica l'esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui conosce il domicilio o la residenza.
null
art624
violenza, dolo, errore.
la disposizione testamentaria può essere impugnata da chiunque vi abbia interesse quando è l'effetto di errore, di violenza o di dolo. l'errore sul motivo, sia esso di fatto o di diritto, è causa di annullamento della disposizione testamentaria, quando il motivo risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre. l'azione si prescrive in cinque anni dal giorno in cui si è avuta notizia della violenza, del dolo o dell'errore.
null
art625
erronea indicazione dell'erede o del legatario o della cosa che forma oggetto della disposizione.
se la persona dell'erede o del legatario è stata erroneamente indicata, la disposizione ha effetto, quando dal contesto del testamento o altrimenti risulta in modo non equivoco quale persona il testatore voleva nominare. la disposizione ha effetto anche quando la cosa che forma oggetto della disposizione è stata erroneamente indicata o descritta, ma è certo a quale cosa il testatore intendeva riferirsi.
null
art626
motivo illecito.
il motivo illecito rende nulla la disposizione testamentaria, quando risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre.
null
art627
disposizione fiduciaria.
non è ammessa azione in giudizio per accertare che le disposizioni fatte a favore di persona dichiarata nel testamento sono soltanto apparenti e che in realtà riguardano altra persona, anche se espressioni del testamento possono indicare o far presumere che si tratta di persona interposta. tuttavia la persona dichiarata nel testamento, se ha spontaneamente eseguito la disposizione fiduciaria trasferendo i beni alla persona voluta dal testatore, non può agire per la ripetizione, salvo che sia un incapace. le disposizioni di questo articolo non si applicano al caso in cui l'istituzione o il legato sono impugnati come fatti per interposta persona a favore d'incapaci a ricevere.
null
art628
disposizione a favore di persona incerta.
è nulla ogni disposizione fatta a favore di persona che sia indicata in modo da non poter essere determinata.
null
art629
disposizioni a favore dell'anima.
le disposizioni a favore dell'anima sono valide qualora siano determinati i beni o possa essere determinata la somma da impiegarsi a tale fine. esse si considerano come un onere a carico dell'erede o del legatario, e si applica art648. il testatore può designare una persona che curi la esecuzione della disposizione, anche nel caso in cui manchi un interessato a richiedere l'adempimento.
art648
art630
disposizioni a favore dei poveri.
le disposizioni a favore dei poveri e altre simili, espresse genericamente, senza che si determini l'uso o il pubblico istituto a cui beneficio sono fatte, s'intendono fatte in favore dei poveri del luogo in cui il testatore aveva il domicilio al tempo della sua morte, e i beni sono devoluti all'ente comunale di assistenza. la precedente disposizione si applica anche quando la persona incaricata dal testatore di determinare l'uso o il pubblico istituto non può o non vuole accettare l'incarico.
null
art631
disposizioni rimesse all'arbitrio del terzo.
è nulla ogni disposizione testamentaria con la quale si fa dipendere dall'arbitrio di un terzo l'indicazione dell'erede o del legatario, ovvero la determinazione della quota di eredità. tuttavia è valida la disposizione a titolo particolare in favore di persona da scegliersi dall'onerato o da un terzo tra più persone determinate dal testatore e appartenenti a famiglie o categorie di persone da lui determinate, ed è pure valida la disposizione a titolo particolare a favore di uno tra più enti determinati del pari dal testatore. se sono indicate più persone in modo alternativo e non è stabilito chi deve fare la scelta, questa si considera lasciata all'onerato. se l'onerato o il terzo non può o non vuole fare la scelta, questa è fatta con decreto dal presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, dopo avere assunto le opportune informazioni.
null
art632
determinazione di legato per arbitrio altrui.
è nulla la disposizione che lascia al mero arbitrio dell'onerato o di un terzo di determinare l'oggetto o la quantità del legato. sono validi i legati fatti a titolo di rimunerazione per i servizi prestati al testatore, anche se non ne sia indicato l'oggetto o la quantità.
null
art633
condizione sospensiva o risolutiva.
le disposizioni a titolo universale o particolare possono farsi sotto condizione sospensiva o risolutiva.
null
art634
condizioni impossibili o illecite.
nelle disposizioni testamentarie si considerano non apposte le condizioni impossibili e quelle contrarie a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume, salvo quanto è stabilito art626.
art626
art635
condizione di reciprocità.
è nulla la disposizione a titolo universale o particolare fatta dal testatore a condizione di essere a sua volta avvantaggiato nel testamento dell'erede o del legatario.
null
art636
divieto di nozze.
è illecita la condizione che impedisce le prime nozze o le ulteriori. tuttavia il legatario di usufrutto o di uso, di abitazione o di pensione, o di altra prestazione periodica per il caso o per il tempo del celibato o della vedovanza, non può goderne che durante il celibato o la vedovanza.
null
art637
termine.
si considera non apposto a una disposizione a titolo universale il termine dal quale l'effetto di essa deve cominciare o cessare.
null
art638
condizione di non fare o di non dare.
se il testatore ha disposto sotto la condizione che l'erede o il legatario non faccia o non dia qualche cosa per un tempo indeterminato, la disposizione si considera fatta sotto condizione risolutiva, salvo che dal testamento risulti una contraria volontà del testatore.
null
art639
garanzia in caso di condizione risolutiva.
se la disposizione testamentaria è sottoposta a condizione risolutiva, l'autorità giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunità, può imporre all'erede o al legatario di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali l'eredità o il legato dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse.
null
art640
garanzia in caso di legato sottoposto a condizione sospensiva o a termine.
se a taluno è lasciato un legato sotto condizione sospensiva o dopo un certo tempo, l'onerato può essere costretto a dare idonea garanzia al legatario, salvo che il testatore abbia diversamente disposto. la garanzia può essere imposta anche al legatario quando il legato è a termine finale.
null
art641
amministrazione in caso di condizione sospensiva o di mancata prestazione di garanzia.
qualora l'erede sia istituito sotto condizione sospensiva, finché questa condizione non si verifica o non è certo che non si può più verificare, è dato all'eredità un amministratore. vale la stessa norma anche nel caso in cui l'erede o il legatario non adempie l'obbligo di prestare la garanzia prevista dai due artt. precedenti.
null
art642
persone a cui spetta l'amministrazione.
l'amministrazione spetta alla persona a cui favore è stata disposta la sostituzione, ovvero al coerede o ai coeredi, quando tra essi e l'erede condizionale vi è il diritto di accrescimento. se non è prevista la sostituzione o non vi sono coeredi a favore dei quali abbia luogo il diritto di accrescimento, l'amministrazione spetta al presunto erede legittimo. in ogni caso l'autorità giudiziaria, quando concorrono giusti motivi, può provvedere altrimenti.
null
art643
amministrazione in caso di eredi nascituri.
le disposizioni dei due precedenti artt. si applicano anche nel caso in cui sia chiamato a succedere un non concepito, figlio di una determinata persona vivente. a questa spetta la rappresentanza del nascituro, per la tutela dei suoi diritti successori, anche quando l'amministratore dell'eredità è una persona diversa. se è chiamato un concepito, l'amministrazione spetta al padre e alla madre.
null
art644
obblighi e facoltà degli amministratori.
agli amministratori indicati dai precedenti artt. sono comuni le regole che si riferiscono ai curatori dell'eredità giacente.
null
art645
condizione sospensiva potestativa senza termine.
se la condizione apposta all'istituzione di erede o al legato è sospensiva potestativa e non è indicato il termine per l'adempimento, gli interessati possono adire l'autorità giudiziaria perché fissi questo termine.
null
art646
retroattività della condizione.
l'adempimento della condizione ha effetto retroattivo; ma l'erede o il legatario, nel caso di condizione risolutiva, non è tenuto a restituire i frutti se non dal giorno in cui la condizione si è verificata. l'azione per la restituzione dei frutti si prescrive in cinque anni.
null
art647
onere.
tanto all'istituzione di erede quanto al legato può essere apposto un onere. se il testatore non ha diversamente disposto, l'autorità giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunità, può imporre all'erede o al legatario gravato dall'onere una cauzione. l'onere impossibile o illecito si considera non apposto; rende tuttavia nulla la disposizione, se ne ha costituito il solo motivo determinante.
null
art648
adempimento dell'onere.
per l'adempimento dell'onere può agire qualsiasi interessato. nel caso d'inadempimento dell'onere, l'autorità giudiziaria può pronunziare la risoluzione della disposizione testamentaria, se la risoluzione è stata prevista dal testatore, o se l'adempimento dell'onere ha costituito il solo motivo determinante della disposizione.
null
art649
acquisto del legato.
il legato si acquista senza bisogno di accettazione, salva la facoltà di rinunziare. quando oggetto del legato è la proprietà di una cosa determinata o altro diritto appartenente al testatore, la proprietà o il diritto si trasmette dal testatore al legatario al momento della morte del testatore. il legatario però deve domandare all'onerato il possesso della cosa legata, anche quando ne è stato espressamente dispensato dal testatore.
null
art650
fissazione di un termine per la rinunzia.
chiunque ha interesse può chiedere che l'autorità giudiziaria fissi un termine entro il quale il legatario dichiari se intende esercitare la facoltà di rinunziare. trascorso questo termine senza che abbia fatto alcuna dichiarazione, il legatario perde il diritto di rinunziare.
null
art651
legato di cosa dell'onerato o di un terzo.
ii legato di cosa dell'onerato o di un terzo è nullo, salvo che dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti che questi sapeva che la cosa legata apparteneva all'onerato o al terzo. in quest'ultimo caso l'onerato è obbligato ad acquistare la proprietà della cosa dal terzo e a trasferirla al legatario, ma è in sua facoltà di pagarne al legatario il giusto prezzo. se però la cosa legata, pur appartenendo ad altri al tempo del testamento, si trova in proprietà del testatore al momento della sua morte, il legato è valido.
null
art652
legato di cosa solo in parte del testatore.
se al testatore appartiene una parte della cosa legata o un diritto sulla medesima, il legato è valido solo relativamente a questa parte o a questo diritto, salvo che risulti la volontà del testatore di legare la cosa per intero, in conformità dell'articolo precedente.
null
art653
legato di cosa genericamente determinata.
è valido il legato di cosa determinata solo nel genere, anche se nessuna del genere ve n'era nel patrimonio del testatore al tempo del testamento e nessuna se ne trova al tempo della morte.
null
art654
legato di cosa non esistente nell'asse.
quando il testatore ha lasciato una sua cosa particolare, o una cosa determinata soltanto nel genere da prendersi dal suo patrimonio, il legato non ha effetto se la cosa non si trova nel patrimonio del testatore al tempo della sua morte. se la cosa si trova nel patrimonio del testatore al tempo della sua morte, ma non nella quantità determinata, il legato ha effetto per la quantità che vi si trova.
null
art655
legato di cosa da prendersi da certo luogo.
il legato di cose da prendersi da certo luogo ha effetto soltanto se le cose vi si trovano, e per la parte che vi si trova; ha tuttavia effetto per l'intero quando, alla morte del testatore, le cose non vi si trovano, in tutto o in parte, perché erano state rimosse temporaneamente dal luogo in cui di solito erano custodite.
null
art656
legato di cosa del legatario.
il legato di cosa che al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario è nullo, se la cosa si trova in proprietà di lui anche al tempo dell'apertura della successione. se al tempo dell'apertura della successione la cosa si trova in proprietà del testatore, il legato è valido, ed è altresì valido se in questo tempo la cosa si trova in proprietà dell'onerato o di un terzo, e dal testamento risulta che essa fu legata in previsione di tale avvenimento.
null
art657
legato di cosa acquistata dal legatario.
se il legatario, dopo la confezione del testamento, ha acquistato dal testatore, a titolo oneroso o a titolo gratuito, la cosa a lui legata, il legato è senza effetto in conformità art686. se dopo la confezione del testamento la cosa legata è stata dal legatario acquistata, a titolo gratuito, dall'onerato o da un terzo, il legato e' senza effetto; se l'acquisto ha avuto luogo a titolo oneroso, il legatario ha diritto al rimborso del prezzo, qualora ricorrano le circostanze indicate art651.
art686 art651
art658
legato di credito o di liberazione da debito.
il legato di un credito o di liberazione da un debito ha effetto per la sola parte del credito o del debito che sussiste al tempo della morte del testatore. l'erede è soltanto tenuto a consegnare al legatario i titoli del credito legato che si trovavano presso il testatore.
null
art659
legato a favore del creditore.
se il testatore, senza fare menzione del debito, fa un legato al suo creditore, il legato non si presume fatto per soddisfare il legatario del suo credito.
null
art660
legato di alimenti.
il legato di alimenti, a favore di chiunque sia fatto, comprende le somministrazioni indicate art438, salvo che il testatore abbia altrimenti disposto.
art438
art661
prelegato.
il legato a favore di uno dei coeredi e a carico di tutta l'eredità si considera come legato per l'intero ammontare.
null
art662
onere della prestazione del legato.
il testatore può porre la prestazione del legato a carico degli eredi ovvero a carico di uno o più legatari. quando il testatore non ha disposto, alla prestazione sono tenuti gli eredi. su ciascuno dei diversi onerati il legato grava in proporzione della rispettiva quota ereditaria o del legato, se il testatore non ha diversamente disposto.
null
art663
legato imposto a un solo erede.
se l'obbligo di adempiere il legato è stato particolarmente imposto a uno degli eredi, questi solo è tenuto a soddisfarlo. se è stata legata una cosa propria di un coerede, i coeredi sono tenuti a compensarlo del valore di essa con danaro o con beni ereditari, in proporzione della loro quota ereditaria, quando non consta una contraria volontà del testatore.
null
art664
adempimento del legato di genere.
nel legato di cosa determinata soltanto nel genere, la scelta, quando dal testatore non è affidata al legatario o a un terzo, spetta all'onerato. questi è obbligato a dare cose di qualità non inferiore alla media; ma se nel patrimonio ereditario vi è una sola delle cose appartenenti al genere indicato, l'onerato non ha facoltà né può essere obbligato a prestarne un'altra, salvo espressa disposizione contraria del testatore. se la scelta è lasciata dal testatore al legatario o a un terzo, questi devono scegliere una cosa di media qualità; ma se cose del genere indicato si trovano nell'eredità, il legatario può scegliere la migliore. se il terzo non può o non vuole fare la scelta, questa è fatta a norma del terzo art631.
art631
art665
scelta nel legato alternativo.
nel legato alternativo la scelta spetta all'onerato, a meno che il testatore l'abbia lasciata al legatario o a un terzo.
null
art666
trasmissione all'erede della facoltà di scelta.
tanto nel legato di genere quanto in quello alternativo, se l'onerato o il legatario a cui compete la scelta non ha potuto farla, la facoltà di scegliere si trasmette al suo erede. la scelta fatta è irretrattabile.
null
art667
accessioni della cosa legata.
la cosa legata, con tutte le sue pertinenze, deve essere prestata al legatario nello stato in cui si trova al tempo della morte del testatore. se è stato legato un fondo, sono comprese nel legato anche le costruzioni fatte nel fondo, sia che esistessero già al tempo della confezione del testamento, sia che non esistessero, salva in ogni caso l'applicabilità del secondo art686. se il fondo legato è stato accresciuto con acquisti posteriori, questi sono dovuti al legatario, purché siano contigui al fondo e costituiscano con esso una unità economica.
art686
art668
adempimento del legato.
se la cosa legata è gravata da una servitù, da un canone o da altro onere inerente al fondo, ovvero da una rendita fondiaria, il peso ne è sopportato dal legatario. se la cosa legata è vincolata per una rendita semplice, un censo o altro debito dell'eredità, o anche di un terzo, l'erede è tenuto al pagamento delle annualità o degli interessi e della somma principale, secondo la natura del debito, qualora il testatore non abbia diversamente disposto.
null
art669
frutti della cosa legata.
se oggetto del legato è una cosa fruttifera, appartenente al testatore al momento della sua morte, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario da questo momento. se la cosa appartiene all'onerato o a un terzo, ovvero se si tratta di cosa determinata per genere o quantità, i frutti o gli interessi sono dovuti dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato è stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto.
null
art670
legato di prestazioni periodiche.
se è stata legata una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, da prestarsi a termini periodici, il primo termine decorre dalla morte del testatore, e il legatario acquista il diritto a tutta la prestazione dovuta per il termine in corso, ancorché fosse in vita soltanto al principio di esso. il legato però non può esigersi se non dopo scaduto il termine. si può tuttavia esigere all'inizio del termine il legato a titolo di alimenti.
null
art671
legati e oneri a carico del legatario.
il legatario è tenuto all'adempimento del legato e di ogni altro onere a lui imposto entro i limiti del valore della cosa legata.
null
art672
spese per la prestazione del legato.
le spese per la prestazione del legato sono a carico dell'onerato.
null
art673
perimento della cosa legata. impossibilità della prestazione.
il legato non ha effetto se la cosa legata è interamente perita durante la vita del testatore. l'obbligazione dell'onerato si estingue se, dopo la morte del testatore, la prestazione è divenuta impossibile per causa a lui non imputabile.
null